"Ateismo cristiano"

Aperto da doxa, 01 Marzo 2025, 21:51:58 PM

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InVerno

Citazione di: Duc in altum! il 25 Marzo 2025, 10:55:19 AMIl caro Ivan non ha toppato un bel niente (ma come ben evidenzi, è sempre e soltanto questione di fede), giacché il suo benedetto: "senza Dio tutto è permesso", non è rivolto in esclusiva ai criminali, ai detenuti, a chi si è allontanato da Dio commettendo misfatti, ma, in primo luogo, a tutti coloro che - siccome non appaiono nei prontuari delle case circondariali, oppure godono addirittura di una buona immagine nella società o in famiglia... per non parlare del sontuoso rito funebre, con tanto di Messa - s'illudono di averla fatta franca, pur avendo commesso, decidendo senza Dio in quel momento, reati o schifezze varie... cattolici praticanti principalmente (così, forse, si comprende meglio)!
Il personaggio che parla vive all'interno di un romanzo che parla di un crimine, un assassinio, per mano di autore che nella vita reale collezionava pezzi di cronaca nera, cioè racconti di crimini, e li assemblava nei suoi racconti. Tutte le connessioni di quella frase, sia a livello di testo che di autore hanno a che fare con crimini, quelli dei detenuti, quelli degli "allontanati da Dio", tutto fa supporre che ciò che sarebbe permesso sarebbe il crimine, quello anche banale se vuoi, ma comunque quello lì che comunemente riferisce a questa parola.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

"Senza Dio tutto è permesso" significa che l'ateo è privo di una morale, un'affermazione sciocca.
Paradossalmente, è proprio l'inesistenza di Dio che ha permesso il sorgere delle religioni: se Dio esistesse non ci sarebbero le religioni.
Anche se Dio esistesse, comunque il problema morale (e anche quello dell'esistenza) non sarebbe affatto risolto.

Duc in altum!

Citazione di: anthonyi il 25 Marzo 2025, 11:03:40 AMHai dati comprovanti al riguardo, oppure si tratta solo di un tuo pregiudizio, Duc.

Sai io sono iscritto alla LAPAC (lega anti pregiudizio anticattolico).
Su cosa? Sul fatto che pure noi cattolici agiamo dimenticandoci della "regola d'oro" e permettendoci tutto!?
Pure nelle parrocchie o nei corridoi curiali?!
Nessun pregiudizio... 

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: InVerno il 25 Marzo 2025, 14:27:57 PMtutto fa supporre che ciò che sarebbe permesso sarebbe il crimine, quello anche banale se vuoi, ma comunque quello lì che comunemente riferisce a questa parola.
Bene, d'accordissimo, ma per Gesù anche il non dare da bere a uno dei suoi fratelli più piccoli, è un crimine...

Quindi, il senza Dio tutto è permesso - oltre all'originale senso dato e voluto dallo scrittore (come tu ben segnali) -, deve farci riflettere sulla dimensione che un uomo senza Dio, è un uomo che diviene dio di sé stesso, definendo da solo - senza più parametri oggettivi - cosa sia il bene e il giusto... e allora può permettersi qualsiasi cosa, pur se per altri è scandalosa o non s'ha da fare!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

anthonyi

Citazione di: Duc in altum! il 27 Marzo 2025, 15:46:48 PMSu cosa? Sul fatto che pure noi cattolici agiamo dimenticandoci della "regola d'oro" e permettendoci tutto!?
Pure nelle parrocchie o nei corridoi curiali?!
Nessun pregiudizio...


Tu non hai scritto pure, hai scritto "principalmente" dando l'impressione che i cattolici abbiano una maggiore propensione di altri a "fare reati e schifezze", cosa della quale io non sono per nulla convinto, né tu me ne hai mostrato alcuna prova.

Duc in altum!

Citazione di: anthonyi il 27 Marzo 2025, 16:42:41 PMTu non hai scritto pure, hai scritto "principalmente" dando l'impressione che i cattolici abbiano una maggiore propensione di altri a "fare schifezze", cosa della quale io non sono per nulla convinto.
Esatto, bravo è un'impressione...
Il principalmente è per indicare che non si è contro la pagliuzza, ma ben coscienti della propria trave... entrambe rendono parzialmente ciechi!

La propensione è la stessa, chiamasi umanità... la differenza sta in chi decide di abbandonarsi davvero a Dio (traduzione effettiva di: credere in Dio, avere fede in Gesù), solo allora non è più permesso fare di tutto... pur potendolo fare!

Pace & Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

anthonyi

Citazione di: baylham il 26 Marzo 2025, 18:55:36 PMse Dio esistesse non ci sarebbero le religioni.

Questa proprio non l'ho capita. Dio certamente non é necessario per l'esistenza di religioni. 
Ma perché le religioni non possono sussistere con un Dio esistente? 

InVerno

Citazione di: Duc in altum! il 27 Marzo 2025, 16:00:33 PMBene, d'accordissimo, ma per Gesù anche il non dare da bere a uno dei suoi fratelli più piccoli, è un crimine...

Quindi, il senza Dio tutto è permesso - oltre all'originale senso dato e voluto dallo scrittore (come tu ben segnali) -, deve farci riflettere sulla dimensione che un uomo senza Dio, è un uomo che diviene dio di sé stesso, definendo da solo - senza più parametri oggettivi - cosa sia il bene e il giusto... e allora può permettersi qualsiasi cosa, pur se per altri è scandalosa o non s'ha da fare!
L'individuo sarà "dio di se stesso", magari nel suo scantinato dove sevizia criceti o nella sua fantasia quando pensa a cosa peccaminose, altrimenti l'individuo deve continuamente confrontarsi con la società su ciò che gli è permesso e ciò che no, le società atee smettono di credere in Dio ma non smettono di essere società, questa la differenza. Ognuno ha un proprio asse morale individuale,  ma queste individualità tendono a raggrupparsi intorno a idee\soluzioni "di buon senso" e le mettono in legge. Non rubare non è un comandamento che è stato imposto dall'alto ad una delle dodici tribù di Israle,"non rubare" è una regola di tutte le tribù del mondo mai esistite e venuta dal basso delle esigenze sociali.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2025, 08:04:19 AMNon rubare non è un comandamento che è stato imposto dall'alto ad una delle dodici tribù di Israle,"non rubare" è una regola di tutte le tribù del mondo mai esistite e venuta dal basso delle esigenze sociali.
Dal basso delle esigenze sociali? "non rubare" é una regola a tutela della proprietà, qualcuno direbbe a tutela del "capitale".
Ai tempi di Mosè, i poveracci senza alcuna proprietà, e quindi privi di interesse immediato per una regola del genere, erano certamente la grande maggioranza della popolazione. 
Inverno, una regola del genere non può che venire dall'alto, spirituale o umano che sia questo alto. 

InVerno

Citazione di: anthonyi il 28 Marzo 2025, 08:25:35 AMDal basso delle esigenze sociali? "non rubare" é una regola a tutela della proprietà, qualcuno direbbe a tutela del "capitale".
Ai tempi di Mosè, i poveracci senza alcuna proprietà, e quindi privi di interesse immediato per una regola del genere, erano certamente la grande maggioranza della popolazione.
Inverno, una regola del genere non può che venire dall'alto, spirituale o umano che sia questo alto.
Di cosa fosse proprietaria la maggioranza della popolazione non importa, non era certo una democrazia e non esprimeva i bisogni della maggioranza. Io voglio sapere in che angolo remoto del mondo vive quella tribù che considera lecito appropriarsi dei possessi degli altri membri (donne comprese) o ucciderli, sarà esistita magari, ma è durata una settimana e non so se ne abbiamo trovato traccia..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Phil

Citazione di: anthonyi il 28 Marzo 2025, 08:25:35 AMuna regola del genere non può che venire dall'alto, spirituale o umano che sia questo alto.
Credo sia piuttosto riscontrabile che è una regola (come anche altre) che viene da esigenze condivise "a maggioranza" dal basso: serve a tutelare quel poco che si ha dalla forza bruta dei prepotenti; soprattutto se si ha poco, quel poco ha un grande valore e si è ragionevolmente a favore della sua tutela da parte della "forza governativa" (in tutte le sue forme). Se dormo per strada e ho solo un cartone, sono ben contento che nessuno abbia il diritto di rubarmelo (l'esempio è estremo, ma spero chiaro nel suo senso). Così come, se rubo una mela senza farmi sorprendere, sono a favore del fatto che poi nessuno possa a sua volta rubarmela.
Gli unici, in basso, che potrebbero essere contrari al divieto di furto sono appunto i prepotenti e coloro che possono imporsi con la forza (inevitabilmente una minoranza, considerando anziani, donne, bambini, uomini fisicamente deboli o malnutriti, etc.); se non fosse che, temendo che arrivi qualcuno più prepotente e forte di loro, anche a costoro conviene essere a favore del divieto di furto (per poi "regolarsi" di conseguenza nei propri eventuali soprusi).
 Sul tema del topic: «con Dio non tutto è permesso, ma tutto può essere perdonato», mentre «senza Dio non tutto è permesso, rimane la legge umana che non è fatta per il perdono ed eventualmente il proprio rimorso che, senza un dio, non è detto possa trovare assoluzione" (e spero non crediate alla favola dell'ateo che si assolve sempre da solo, fa ciò che vuole perché è senza regole, etc. perché per capire che è una favola basta semplicemente frequentare, o anche solo ascoltare, qualche ateo in carne ed ossa).

anthonyi

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2025, 11:46:00 AMDi cosa fosse proprietaria la maggioranza della popolazione non importa, non era certo una democrazia e non esprimeva i bisogni della maggioranza. Io voglio sapere in che angolo remoto del mondo vive quella tribù che considera lecito appropriarsi dei possessi degli altri membri (donne comprese) o ucciderli, sarà esistita magari, ma è durata una settimana e non so se ne abbiamo trovato traccia..
A parte che il concetto di proprietà non é universale nelle realtà tribali, tu comunque stai parlando di un codice scritto, che viene quindi da una società più complessa di una società tribale, gli ebrei venivano dalla Mesopotamia, il primo luogo nel quale vengono costruiti sistemi normativi, oltre 3000 anni fa. Non puoi venirmi a dire che questi sistemi normativi, scritti, venissero dal basso, laddove oltre il 95 %   della popolazione non sapeva ne leggere, ne scrivere.

anthonyi

Citazione di: Phil il 28 Marzo 2025, 11:47:20 AMCredo sia piuttosto riscontrabile che è una regola (come anche altre) che viene da esigenze condivise "a maggioranza" dal basso: serve a tutelare quel poco che si ha dalla forza bruta dei prepotenti; soprattutto se si ha poco, quel poco ha un grande valore e si è ragionevolmente a favore della sua tutela da parte della "forza governativa" (in tutte le sue forme). Se dormo per strada e ho solo un cartone, sono ben contento che nessuno abbia il diritto di rubarmelo (l'esempio è estremo, ma spero chiaro nel suo senso). Così come, se rubo una mela senza farmi sorprendere, sono a favore del fatto che poi nessuno possa a sua volta rubarmela.

Ma no, Phil, non confondiamo questioni poste dal diciottesimo secolo in poi dal pensiero liberale con eventi datati intorno al 1500 AC. 
A quei tempi non aveva alcun senso parlare di coscienza politica, i popoli avevano dei capi che decidevano per loro. I 10 comandamenti MOSÈ, che era un principe egiziano, li impone di autorità, e a quelli che non li rispettano fa cadere fulmini dal cielo, più imposizione dall'alto di cosi. 

Phil

Citazione di: anthonyi il 28 Marzo 2025, 12:21:47 PMMa no, Phil, non confondiamo questioni poste dal diciottesimo secolo in poi dal pensiero liberale con eventi datati intorno al 1500 AC.
Ho parlato di «esigenze condivise "a maggioranza" dal basso»; non c'entra la coscienza politica o come viene eletto chi fa le leggi: si tratta di principi e di "utilità personale" approvati dal basso, nel senso che chi sta in basso è "necessariamente" e "istintivamente" a favore di tali norme che scoraggiano furti e omicidi.
L'esempio del senza-tetto e del ladro non sono esempi di "coscienza politica", sono esempi che puoi trovare anche nelle tribù di cui parla InVerno e probabilmente erano validi anche all'età della pietra. La debolezza, la fame, il valore del poco per chi ha solo poco, la paura di perdere ciò che si ha, etc. non sono questione di epoca o di forma politica di governo, puoi quasi applicarli anche a un branco di ominidi, tanto poca è l'intelligenza, quasi istintiva, nell'essere propensi a tale autotutela.

Duc in altum!

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2025, 08:04:19 AMle società atee smettono di credere in Dio ma non smettono di essere società, questa la differenza.
Mi dispiace, ma non c'è nessuna differenza... solo utopia!
Infatti, nonostante tutta la buona volontà queste società ci mettono per tentare di essere buoni, giusti e altruisti (in stile: Regno di Dio... pur se in Dio non crediamo), ci ritroviamo sempre più società violente, ingiuste e si salvi chi può!

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2025, 08:04:19 AMOgnuno ha un proprio asse morale individuale,  ma queste individualità tendono a raggrupparsi intorno a idee\soluzioni "di buon senso" e le mettono in legge.
Puntualmente violate, raggirate o accomodate, (in primis) dagli stessi che le hanno legiferate... altro che buon senso: mors tua, vita mea o la giustizia non è uguale per tutti (basta guardare un qualsiasi TG)!

Ritorna tra noi @InVerno...

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2025, 08:04:19 AMNon rubare non è un comandamento che è stato imposto dall'alto ad una delle dodici tribù di Israle,"non rubare" è una regola di tutte le tribù del mondo mai esistite e venuta dal basso delle esigenze sociali.
L'8° comandamento non è semplicemente sottrarre dei beni al prossimo... cosa che unisce tutte le tribù del mondo...

Difatti, che esigenza sociale è che un deputato della "Repubblica" viva con 15 mila euro (quando un partito, qualche anno fa, ha dimostrato che possono ben vivere con 3mila), mentre ogni giorno aumentano - in milioni - i cittadini italiani in povertà... anche questo è rubare!

Ribadisco: senza Dio tutto è permesso...

Onestamente, la domanda mi nasce spontanea: innanzi a questa farsa del "buon senso", davanti a questa ingiustizia sociale, perché uno che non crede in Dio, non dovrebbe rubare e restare mansueto a credere in chi (quasi sempre benestante o ben accomodato) sostiene che una società giusta, equa e simpatica, è possibile pure senza Dio?!?

Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)