Cos'è, per voi, la Libertà?

Aperto da Jean Jacques, 19 Marzo 2025, 16:53:51 PM

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aurea

La domanda è: come e dove fare una scelta del genere?
Io ho ipotizzato una colonia su un altro pianeta dove l'ambiente stesso è alieno e dunque suggerisce un modo di vivere alternativo.
Oppure una colonia sottomarina o sotto terra,dove le condizioni ambientali sono in qualche modo "aliene" e si può vivere in pochi.
Sulla Terra le terre emerse sono quelle che sono, appartengono tutte a stati,sono abitate da otto miliardi di persone,conosciute, viste,spiate fotografate,studiate e controllate:impossibile quello che stiamo dicendo.La Terra è nota e stranita,trita e ritrita,spremuta e finita.A me sembra la rana di Galvani,la gallina senza testa che continua a correre o la testa del ghigliottinato che per un istante sembra ancora viva! :P :-* O:-)

Jacopus

Tutto ha un costo. La visione idilliaca dell'uomo primitivo è romantica ma ingenua. Vita media 30 anni. Vita trascorsa  nella continua paura di essere azzannati da leoni, Jene, orsi. Inesistenza di presidi medici. Una semplice ferita o una frattura diventavano mortali. Tutta la vita da svegli trascorreva nella ricerca di cibo per sé e il proprio gruppo. Il tempo libero era limitatissimo. Impossibilità di lavarsi quotidianamente. Possibilità molto elevate di essere uccisi dalla tribù rivale e così via.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

aurea

#17
Citazione di: Jacopus il 25 Marzo 2025, 21:33:28 PMTutto ha un costo. La visione idilliaca dell'uomo primitivo è romantica ma ingenua. Vita media 30 anni. Vita trascorsa  nella continua paura di essere azzannati da leoni, Jene, orsi. Inesistenza di presidi medici. Una semplice ferita o una frattura diventavano mortali. Tutta la vita da svegli trascorreva nella ricerca di cibo per sé e il proprio gruppo. Il tempo libero era limitatissimo. Impossibilità di lavarsi quotidianamente. Possibilità molto elevate di essere uccisi dalla tribù rivale e così via.
Se fosse stata quella che dici,non sarebbe sopravvissuto un solo essere umano.I cacciatori raccoglitori erano pochissimi.
Mettiamola in questo modo:la Terra era tutta per loro,avevano libertà di movimento,territori sconfinati,non incontravano praticamente mai altri grupp e,se succedeva, dubito prendessero contatto,vivevano quel tanto che bastava loro,non dovevano sottostare a nessun regime politico,poteri estranei alle loro necessità,erano liberi di fare l'amore, ,allevavano i figli nel gruppo,erano forti fisicamente,ecc ....
Questa era la realtà e il fatto di non lavarsi quotidianamente lo trovo insignificante : i tuoi bisnonni o trisnonni si facevano la doccia? :))
A proposito di iene,leoni,serpenti,ecc.....ti consiglio di leggere la cronaca nera di qualsiasi giornale,quella storica,la lista degli incidenti stradali quotidiani,la vita negli ospedali,le pandemie e le epidemie,i virus in circolazione,la potenza riproduttiva attuale,le problematiche sociali ecc ...ecc ..... E POI VIENICI A DIRE CHE LORO VIVEVANO MALE!
Davvero tu sei uno di quelli che amano vivere in un computer sociale,in un regime virtualsocialista,la gente appesa a se stessa e alla paura,spremuta per 40 anni e poi, forse,in pensione da fame a menarselo e ammazzare il tempo? Ti piace attraversare strade dove decine s decine di rinoceronti metallici potrebbero metterti sotto se non fai più che attenzione,ami respirare polveri fini,lo smog cittadino ,i rumori del traffico,il via vai di formiche dal volto umano e potrei continuare per ore ad asfaltare la way of Life terrestre attuale. Io ho lasciato questo genere di vita da decenni,ho viaggiato molto,ho volato molto,ho conosciuto e apprezzato molto,molti e molte,ho imparato molto,ho lavorato molto,quindi sono a posto con la coscienza nei miei confronti e nei confronti del mondo,perfino del diavolo se esiste
Ma non condivido per niente questo genere di mondo per un solo motivo cgd si chiama RIBELLIONE E OSTINAZIONE NEL RIBELLARSI A COSTO DI MORIRE TUTTI.
L'esatto contrario del mondo dei cacciatori raccoglitori dove il vivere e il morire aveva un senso SPECIFICO NATURALE,SOCIALE,ESSENZIALE E INTELLIGENTE TANTO DA DURARE 200000 ANNI.
E,IN 200000 ANNI ,LA POPOLAZIONE NON SOLO È SOPRAVVISSUTA,MA SI È MOLTIPLICATA RIMANENDO IN UNA MEDIA PERFETTA TANTO CHE SI STIMA CHE I CACCIATORI RACCOGLITORI DI FINE 200000 ERANO POCHE DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE SPARSE SUL PIANETA .
Fermate l'uomo,stanziatelo,obbligatelo a lavorare in regime sociale autoritario o dispotico,controllatelo,macchinizzatelo, funzionalizzatelo,fatelo vivere a lungo e .....dopo qualche migliaio di danni vi ritroverete la umanità attuale.Specie semimorta, spenta,livellata e asfaltata, insetti sociali e monocoli religiosi,politici,militari,artistici e ridicoli. Un mix di asilo infantile,manicomio,ospizio,adolescenziario, "libere uscite e ore d'aria",virtualsocialismo,cellularismo e una palude di -ismi.IO DICO CHE,SE QUESTO FOSSE DAVVERO IL FRUTTO UMANO,SAREBBE STATO MEGLIO CHE TUTTI I CACCIATORI RACCOGLITORI SI FOSSERO SUICIDATI NEL MOMENTO DELL'ARRESTO.






InVerno

L'aspettativa di vita e la violenza nelle società umane preistoriche non era costante e uniforme, non esiste UN uomo
preistorico buono o cattivo, è una finzione che non porta da nessuna parte. Per un lunghissimo periodo che va dalla
diffusione delle ceramiche la vita sedentaria è tragicamente peggiore di quella nomade, è un arco di tempo che copre quasi settemila anni nella mezzaluna fertile e termina con l'introduzione dei metalli. Per quell'arco di tempo un uomo "di villaggio" poteva guardare con una certa invidia gli uomini che si potevano "permettere" una vita "selvaggia", magari non sarà stato tutto rosa e fiori, ma abbastanza da inventarsi una serie di miti in tutto il globo che raccontano quanto si stava bene quando non si indossavano le mutande. Rousseau per certi versi si inserisce nel solco di una tradizione molto più grande di lui, per illuminista che sia, Genesi gli piace eccome. La libertà è assenza di bisogni, i miti parlano dell'uomo primitivo come un uomo che ha si necessità ma non ha bisogni, è in "armonia", in equilibrio tra il dare e il ricevere, non deve neanche rubare o uccidere per questo, parlano di un uomo sommamente libero.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 26 Marzo 2025, 08:59:36 AML'aspettativa di vita e la violenza nelle società umane preistoriche non era costante e uniforme, non esiste UN uomo
preistorico buono o cattivo, è una finzione che non porta da nessuna parte. Per un lunghissimo periodo che va dalla
diffusione delle ceramiche la vita sedentaria è tragicamente peggiore di quella nomade, è un arco di tempo che copre quasi settemila anni nella mezzaluna fertile e termina con l'introduzione dei metalli. Per quell'arco di tempo un uomo "di villaggio" poteva guardare con una certa invidia gli uomini che si potevano "permettere" una vita "selvaggia", magari non sarà stato tutto rosa e fiori, ma abbastanza da inventarsi una serie di miti in tutto il globo che raccontano quanto si stava bene quando non si indossavano le mutande. Rousseau per certi versi si inserisce nel solco di una tradizione molto più grande di lui, per illuminista che sia, Genesi gli piace eccome. La libertà è assenza di bisogni, i miti parlano dell'uomo primitivo come un uomo che ha si necessità ma non ha bisogni, è in "armonia", in equilibrio tra il dare e il ricevere, non deve neanche rubare o uccidere per questo, parlano di un uomo sommamente libero.
Non credo che neanche ai tempi della ceramica i nomadi stessero meglio degli stanziali. Intanto consideriamo che entrambi avevano sviluppato l'agricoltura e l'allevamento, e si erano comunque emancipati dalla caccia che, evidentemente, dava qualità di vita peggiore.
Comunque il vero salto nella formazione di comunità sociali é indubbiamente la scoperta dei metalli, a partire dal bronzo. 
I metalli, infatti, servono a fare armi che rendono chi le detiene molto più forte degli altri. 
E' con i metalli che nasce la città, perché nasce il bisogno di proteggersi da soggetti violenti ed armati, nasce il governo della città, cioè di coloro che, essendo armati, difendevano tutti gli altri, naturalmente adeguatamente ricompensati.
Come tu hai giustamente riportato, Inverno, il mito del buon selvaggio si fonda anche sulla narrazione biblica del paradiso terrestre.
In entrambe i casi abbiamo, secondo me, la rappresentazione di un archetipo dell'esperienza umana. 
Tutti noi viviamo, quando siamo piccoli, un periodo felice perché c'é qualcuno che si preoccupa di soddisfare i nostri bisogni, e perché siamo poco soggetti al condizionamento sociale.
Quando diventiamo grandi continuiamo a ricordare quel benessere iniziale che poi viene trasposto su tutta l'umanità creando miti come il paradiso terrestre, l'età aurea, il mito del buon selvaggio, il tempo del sogno degli aborigeni australiani. 

aurea

#20
io vorrei dire una cosa: si sono trovati recentemente siti archeologici inaspettati e molto antichi risalenti ai primi stanziamenti.
Quei siti mostrano luoghi abitati posti attorno a un tempio centrale,simile ai templi successivi Ora gli studiosi sembrano d'accordo sul fatto che l'arresto e i primi stanziamenti umani erano dovuti all'emergere di una strana religiosità centralizzante e immobilizzante Questo è coerente con l'idea secondo la quale l'azione degli Dei è diventata decisiva e perentoria: o vi fermate con me buone o vi  fermiamo con me cattive.Uso la parola Dei per un qualcuno e un qualcosa che è entrato in azione senza dargli un significato particolare.Dunque,Dei come persone,umani,non umani....in ogni caso una mutazione improvvisa della specie incomprensibile vista la durata e la continuità dei 200000 anni precedenti.
La specie si ferma attorno a TEMPLI E DEITÀ non meglio identificabili ,questo ora è noto.
Da lì parte la scelta stanziale connessa alla agricoltura e ai metalli.
Si sviluppa il LAVORO e presumibilmente la divisione del lavoro,una religiositá integrale e integralista connessa alle gerarchie e al controllo sociale.In pratica la matrice della civilizzazione moderna.
In questo quadro ,io mi chiedo come abbiano fatto piccoli gruppi con pochi individui,sparsi su un territorio  enorme,per un totale stimato di poche decine di migliaia di umani,a CONCENTRARSI ATTORNO A QUEI TEMPLI,FERMARSI E IMMOBILIZZARSI CAMBIANDO TOTALMENTE PSICOLOGIA,ESISTENZA E COMPORTAMENTI.
E poi mi chiedo come abbiano potuto intuire e produrre metalli  in un lasso di tempo breve,imparare l'agricoltura intensiva ed estensiva, sviluppare mitologie che ridondano un po' dappertutto sul pianeta.
Oltre a questo,come tutto ciò si sia potuto moltiplicare in proporzione geometrica fino a diventare tecnologicamente parossistico negli ultimi due secoli dopo esserlo stato geograficamente e commercialmente
In breve,io trovo tutto questo illogico,impossibile, eclatante e nel contempo,visti i risultati,tutto sommato inutile per la specie.Qualcuno scriveva che la religione è l'oppio dei popoli ma,altri che è una Illusione senza avvenire ma in realtà,sembra essere stata una miccia che ha fatto esplodere una umanità "dell'altro mondo" sulla Terra.Un terribile sbaglio,un guaio iniziale,il vero peccato originale commesso non dagli esseri umani ma da ...?
I nostri antenati avrebbero continuato la loro esistenza di 200000 anni per altri 200000 SE ....?

sapa

Così parlava di libertà Giorgio Gaber in una sua famosa canzone del 1972:

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire un'avventura.
Sempre libero e vitale
fa l'amore come fosse un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia.
Che ha diritto di votare
e che passa la vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l'uomo più evoluto
che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura
con la forza incontrastata della scienza
con addosso l'entusiasmo
di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.


Liberi di non essere liberi? La libertà è partecipare alla libertà comune, quindi di non essere del tutto liberi. Approvo!

anthonyi

Citazione di: aurea il 26 Marzo 2025, 10:42:17 AMio vorrei dire una cosa: si sono trovati recentemente siti archeologici inaspettati e molto antichi risalenti ai primi stanziamenti.
Quei siti mostrano luoghi abitati posti attorno a un tempio centrale,simile ai templi successivi Ora gli studiosi sembrano d'accordo sul fatto che l'arresto e i primi stanziamenti umani erano dovuti all'emergere di una strana religiosità centralizzante e immobilizzante Questo è coerente con l'idea secondo la quale l'azione degli Dei è diventata decisiva e perentoria: o vi fermate con me buone o vi  fermiamo con me cattive.Uso la parola Dei per un qualcuno e un qualcosa che è entrato in azione senza dargli un significato particolare.Dunque,Dei come persone,umani,non umani....in ogni caso una mutazione improvvisa della specie incomprensibile vista la durata e la continuità dei 200000 anni precedenti.
La specie si ferma attorno a TEMPLI E DEITÀ non meglio identificabili ,questo ora è noto.
Da lì parte la scelta stanziale connessa alla agricoltura e ai metalli.
Si sviluppa il LAVORO e presumibilmente la divisione del lavoro,una religiositá integrale e integralista connessa alle gerarchie e al controllo sociale.In pratica la matrice della civilizzazione moderna.

Mi sembra una tesi poco sostenibile, gli esseri umani antichi certamente manifestavano un bisogno di religiosità, ma questa non era il centro, neanche in senso fisico, dell'attività cittadina. Non dimentichiamo poi che il rito, per le sue peculiari caratteristiche, necessita spesso di spazi riservati tipicamente lontani dal centro cittadino. 

aurea

#23
Dice la scienza:La caccia e la raccolta erano presumibilmente la strategia di sussistenza impiegata dalle società umane a partire da circa 1,8 milioni di anni fa, dall'Homo erectus e dalla sua comparsa circa 200.000 anni fa da Homo sapiens.I cacciatori-raccoglitori preistorici vivevano in gruppi costituiti da diverse famiglie risultando in una dimensione di poche dozzine di persone. Rimase l'unico modo di sussistenza fino alla fine del mesolitico  circa 10.000 anni fa, e in seguito fu sostituito solo gradualmente con la diffusione della Rivoluzione Neolitica
Allora,una specie vissuta per 1,8 milioni di anni,10000 anni fa si stufa e dice:" Ma perché non cambiare vita?Basta con la caccia,la pesca e la raccolta,diamoci all'ippica ...pardon ...all'allevamento e all'agricoltura,scopriamo i metalli e passiamo alla tecnologia in attesa di Elon Musk"
Il tutto essendo completamente ignoranti in materia.
Di tutte le favole raccontate dalla scienza,questa è la più realistica,l'ho scritta perchè le altre mi fanno ridere!


Adalberto

Citazione di: aurea il 26 Marzo 2025, 11:30:48 AMAllora,una specie vissuta per 1,8 milioni di anni,10000 anni fa si stufa e dice:" Ma perché non cambiare vita?Basta con la caccia,la pesca e la raccolta,diamoci all'ippica ...pardon ...all'allevamento e all'agricoltura,scopriamo i metalli e passiamo alla tecnologia in attesa di Elon Musk"
Il tutto essendo completamente ignoranti in materia.
Di tutte le favole raccontate dalla scienza,questa è la più realistica,l'ho scritta perchè le altre mi fanno ridere!


Trattandosi di una favola, allora come è andata per davvero?
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)

Ipazia

#25
libertà è partecipazione (G.Gaber)

Quello che manca e viene represso nel regime oligarchico liberal-liberista con covo lobbisticamente sponsorizzato a Bruxelles e Davos
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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