Dati odierni su anticristiani e cristianofobia Stato della cultura e politica.

Aperto da PhyroSphera, 06 Febbraio 2025, 11:44:35 AM

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PhyroSphera

E' apparso un articolo davvero notevole su Settimana News, periodico religioso, circa l'avversione alla fede e religione cristiana:

https://www.settimananews.it/chiesa/persecuzioni-versus-cristianofobia/

La conclusione dell'articolo è del tutto necessaria.
L'elenco comprende fatti di varia e diversa natura. Divieti di possedere la Bibbia, di convertirsi, di riunirsi; reazioni politiche ad azioni politiche; semplici statistiche di soggetti che ricevono torto essendo di religione cristiana, senza specificare se sia proprio questa la motivazione del torto. Il caso della Corea del Nord col divieto di credere è il più estremo: benché sia presente nella Costituzione l'affermazione della libertà di credo, risulta strenuamente difeso l'ateismo e il socialismo di Stato. Il caso dell'Occidente è descritto assai vagamente.
La conclusione dell'articolo è necessaria perché l'elencazione non dà conto delle questioni e contese in campo e della eventuale condotta inaccettabile dei cristiani, dei quali manca una definizione sufficiente: sedicenti cristiani, riconosciuti tali, ritenuti tali? Cristiani, quando? Anche mentre ricevevano torto? I torti davvero a motivazione della fede, o di una convinzione sbagliata sulla propria fede in Cristo? o nell'illusione di averla, questa fede?
Non è impossibile capirci qualcosa, se si considera che la religione non si basa su un 'fai da te' ma è un vissuto psicologico, sociale, un bisogno dell'umanità... ma esistono inganni restanti circa le identità religiose.

La cultura in Occidente ha vissuto degli eventi indicativi. Lo stigma dato da Marx, riassumibile nella celebre frase 'la religione è l'oppio dei popoli' e la maledizione data da Nietzsche, che attribuiva al cristianesimo di essere direttamente mortifero se non assurdamente moribondo, hanno avuto delle continuazioni storiche. La distrazione dalla materia accusata dai marxisti non è una invenzione ma sarebbe da accostare alla negazione dello spirito imputata da altri filosofi, soprattutto sarebbe da riferire ai reali colpevoli. La religione è di per sé rivolta al mondo, non potrebbe essere veramente oblio della materia. La sentenza di Nietzsche è contraddicibile notando che egli non aveva colto funzioni e valori allegorici delle rappresentazioni del negativo presenti nella cristianità. Il crocifisso è segno di altro, così pure le raffigurazioni tradizionali del demonio.
Finché si attribuisce a Marx il merito di aver destato l'attenzione per le condizioni materiali e a Nietzsche quello di essersi appellato alla vita, tutto bene a patto di trovare i giusti destinatari dei loro messaggi definendone limiti e caratteristiche; ma certi riferimenti attuati dai due, obiettivi centrali della loro polemica, erano sbagliati.
Il primo portava avanti uno schema che attribuiva le ristrettezze materiali del mondo a una classe sociale, la borghesia. In realtà si trattò di uno specchio che ritraeva la rabbia e follia di quelli che lo usavano volontariamente. Per chi indagasse sulle ragioni di mancanze e travagli tutto diventa chiaro. L'industria occidentale nasceva in situazioni difficili, difficile era stata ed era la vicenda europea. Anche a supporli malvagi, va ammesso che i nobili non erano nella situazione di togliere i beni di necessità ai contadini, perché avevano conoscenze ed erano in pochi; e i borghesi non avevano il controllo di alcunché di decisivo. Si viene da una situazione grave, non da un dominio borghese. Ma la dialettica hegeliana rovesciata da Marx creava illusioni in chi non capiva i limiti della ridotta considerazione presente in essa e della ambiguità dello stesso rovesciamento attuato. Inoltre il modo usato da Marx ed Engels per chiamare in causa proletari e borghesi era sbagliato: si creava un cliché e delle etichette in gran parte fasulle.
Riguardo al vitalismo di Nietzsche, a essere formidabile smentita delle sue attribuzioni anticristiane sono scienza e storia. Lo psicoanalista C. G. Jung (Jung era anche questo) notava che l'autore de "L'Anticristo" alle prese con la religione cristiana era un positivista: valutava i fatti come se si potesse fare deduzioni immediate sempre. La vicenda cristiana è un po' occulta. La "connotazione omosessuale", studiata a proposito della cristianità dalla psicologia che valuta i problemi connessi con la volontà di potenza (tale volontà è realmente un'istanza psichica, accertata scientificamente), è attribuibile e attribuita a una condizione esterna non interna al cristianesimo, oltretutto essendo riferibile a gruppi di individui, non alla intera collettività; la repressione sessuale è da riferirsi a tendenze sociali dissipatorie, a mancati veri obiettivi - il vero motto cattolico e cristiano è "tutto è puro per i puri".
Inutile enumerare le guerre cristiane senza descrivere i fatti degli altri. Deprecare le Crociate? Ma cosa accadeva nell'islam, nel frattempo?
In poco, si può dire tutto con la scienza psicologica della religione e un semplice racconto storico. Il simbolo di Cristo è un simbolo di vita, attraverso segno opposto, dunque non si può applicare ai cristiani il dubbio che fa leva sul dilemma tra Eros e Tanatos. La storia cristiana iniziò entro un immenso vuoto di effettivi poteri e facoltà, lo scenario biblico è eloquente ma c'è anche la storiografia con le sue fonti dirette: il potere romano era in una crisi gravissima, quello ellenista al tramonto e l'umanità non aveva più risorse in sé.
Si può affermare che Marx si era reso un estraneo mentre contrastava lo stato della religione e Nietzsche un alieno mentre malediva il cristianesimo. Queste loro posizioni non trovano posto nel vero quadro culturale occidentale.

Certo, esistono gli inganni; tuttavia la dimensione religiosa ha delle prerogative, modera la violenza dei colpevoli, rende i litigi minimamente sinceri, anche tra credenti, pone la politica a fronte di evidenze ed impellenze.
L'articolo che ho citato accludendo il link distingue assai validamente ciò che è solo fobia da ciò che è proprio 'anti'. Azioni anticristiane sono diffuse in politiche dittatoriali, la cristianofobia è diffusa nelle democrazie. Distinguere conduce a difendere le democrazie, ad accorgersi se stia accadendo qualcos'altro. C'è pure la menzione dell'anarchia intesa quale vuoto e assenza di potere politico, non quale forma politica di mediazione e non direttività. Essa è fattore di rischio e occasione per l'avversione contro i cristiani.


MAURO PASTORE

PhyroSphera

Avevo inviato un testo che era solo una bozza malridotta, che poi ho emendato e riempito con opportune espressioni.

Avendo ricevuto tentativi di analisi sul mio conto a causa dei messaggi qui su questo forum, specifico per questo caso che se uno volesse farne di seri di tentativi, sarebbe portato a misurare gli effetti della sporcizia assai irritante che avevo rimosso da un luogo prima di iniziare a scrivere il mio messaggio per la discussione qui. Non si troverebbe a comporre un ritrattino di persona e relativi guai. Oltretutto in presenza di possibili o reali invadenze non si ha voglia di sbagliare secondo il proprio stile... A volte i colpevoli devono ritrovare sé stessi nei ritratti che vorrebbero fare dei presunti nemici - ciò vale anche di più per altri casi.

I lettori di buona volontà capitati prima del rifacimento del testo, abbiano pazienza se interessati, rileggano attentamente.

Nel titolo, prima di 'Stato' ci doveva essere un punto (ora è scaduto il tempo concesso dal sito per le modifiche).


MAURO PASTORE

InVerno

Come sostiene il report da te citato la maggior parte degli esempi di "cristianofobia" avvengono nei paesi a maggioranza mussulmana, dove Marx e Nietzsche sono irrilevanti e sconosciuti, molto rilevante invece è una religione monoteista in aperta competizione per la Verità maiuscola che vede i cristiani ed ebrei come vittime sacrificali prima della parusia, e non sorprendentemente a qualcuno più zelante viene in mente di accelerare i tempi. Contrabbandare Marx e Nietzsche nelle persecuzioni islamiste è un chiaro esempio di Marxofobia e Nietzschofobia.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

PhyroSphera

Rispondo al messaggio visibile, oltre che qui sopra, al seguente link:
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/dati-odierni-su-anticristiani-e-cristianofobia-stato-della-cultura-e-politica/msg95847/#msg95847

La presunzione può accecare anche chi si dedica alla filosofia ed è questo il tuo caso. Ci sono testi che confermano quello che ho scritto su Marx e Nietzsche. C'è anche la vostra e non solo vostra mistificazione; e c'è anche il tentativo di perseguitare come se niente stesse accadendo.
L'islam prevede di dare onore ai santi cristiani e l'ebraismo è in relazione non ostile al cristianesimo, i litigi tra credenti accadono in condizioni diverse da quel che voialtri presumete. E' facile capire che dentro l'Occidente si era scatenata una violenza immane contro cristianesimo e religioni ed anche che la dittatura atea e l'avversione al Cristo sono ancora attive, sia altrove che da noi. I politici democristiani lo raccontavano spesso descrivendo le loro passeggiate per strada. Non si trova alcunché di diverso oggi, anzi un inasprimento degli odi ingiustificati e dei distrattissimi errori di valutazione. Esistono anche le pseudoreligiosità, questo lo ho scritto chiaramente e lo ribadisco, ma non con tutto le riuscite possibili. Allora bisogna concentrarsi su queste invece di negare l'ingiusta e ignobile violenza contro la religione ed in particolare contro la cristianità... senza fare brutti scherzi coi testi filosofici degli oppressori.

MAURO PASTORE

InVerno

Citazione di: PhyroSphera il 07 Febbraio 2025, 10:48:39 AML'islam prevede di dare onore ai santi cristiani e l'ebraismo è in relazione non ostile al cristianesimo
Rispettano i santi, non i vivi:
"E l'ultima ora non verrà prima che i mussulmani combatteranno gli ebrei, ed i mussulmani li uccideranno, così gli ebrei si nasconderanno dietro pietre ed alberi. E allora pietre e alberi diranno "Oh mussulmano, oh servo di Dio! C'è un ebreo dietro di me, vieni e uccidilo!"  disse Maometto.

Ed ecco i fondamentalisti ebrei che sputano sui cristiani, sulle suore e sui sagrati, con le autorità cristiane che si lamentano dell'aumento delle violenze nei loro confronti.

Come dice il report da te citato, la maggior parte delle violenze anticristiane avviene per mano di altri fondamentalisti, ma il tuo corporativismo religioso ignora le fonti che tu stesso citi.

Citazione di: PhyroSphera il 07 Febbraio 2025, 10:48:39 AMsenza fare brutti scherzi coi testi filosofici degli oppressori.
Esatto, come questo brutto scherzo che cito da te: "Lo stigma dato da Marx, riassumibile nella celebre frase 'la religione è l'oppio dei popoli'. Questo non è il riassunto, è praticamente tutto quello che Marx ha detto delle religioni, compreso il contesto della frase estrapolata. Dovresti leggerlo, visto che ne parli tanto, non ha scritto neanche un centesimo di quanto tu gli attribuisci, e non ha mai invocato persecuzioni religiose. Con tutto il male che si può dire di Marx, la tua fantasia non aggiunge nulla.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 06 Febbraio 2025, 17:30:34 PMContrabbandare Marx e Nietzsche nelle persecuzioni... Dei cristiani... è un chiaro esempio di Marxofobia e Nietzschofobia.
Il pensiero produce conseguenze, Inverno. Le persecuzioni ci sono state nei regimi socialisti e questo é un fatto storico.
Anche nel nostro mondo occidentale, poi, la caduta dei sistemi di valore religioso, una visione laicista che ha sostituito la figura di Dio con altre forme di culto come il culto della nazione, la perdita di coscienza del merito della cultura cristiana nell'evoluzione della civiltà occidentale sono effetto dell'azione di un pensiero nichilista e Distruttivo della religione cristiana del quale Nietzsche é certamente parte fondamentale.

InVerno

Innegabile, ma siccome il report parla del presente, e siccome anche Phyrosphera vuole dare ad intere di trovarsi, al momento attuale, in una situazione persecutoria, anche io parlo del presente, dove le persecuzioni anticristiane sono concentrate nei regimi teocratici di altre confessioni (Corea del Nord compresa). Non so se conviene rovistare nel passato, dove sovente i cristiani sono stati i persecutori, e neanche prendersela con la "visione laicista" che è l'aspetto dell'attuale società che previene le violenze tra gli zucconi di varia denominazione.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 07 Febbraio 2025, 19:52:09 PMInnegabile, ma siccome il report parla del presente, e siccome anche Phyrosphera vuole dare ad intere di trovarsi, al momento attuale, in una situazione persecutoria, anche io parlo del presente, dove le persecuzioni anticristiane sono concentrate nei regimi teocratici di altre confessioni (Corea del Nord compresa). Non so se conviene rovistare nel passato, dove sovente i cristiani sono stati i persecutori, e neanche prendersela con la "visione laicista" che è l'aspetto dell'attuale società che previene le violenze tra gli zucconi di varia denominazione.


Israele, che oggi con la vicenda cpi intasca la sottomissione formale dei paesotti bassotti bassotti, puramente geografici, (senza offesa per la geografia): Italia, Lituania, Ungheria e Repubblica Ceca alle proprie politiche di sterminio e genocidio (che bel paese, che siamo, con che begli omologhi nostri fratellini, nello zerbinaggio americansionista assoluto) e' una teocrazia.

Non la Corea del Nord (pese socialista, e dunque intrinsecamente dignitoso).

Almeno, la Corea del Nord nella giornata
di oggi e', e rimane, Paese, anche ai fini della Storia.

Altrettanto non si puo' dire di Italia, Ungheria, Lituania e Repubblica Ceca.

Che si umiliano di fronte allo straniero.

Oggi, con i nostri tre degni e degnissimi amichetti abbiamo davvero toccato il fondo.





Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: niko il 07 Febbraio 2025, 20:29:19 PMIsraele, che oggi con la vicenda cpi intasca la sottomissione formale dei paesotti bassotti bassotti, puramente geografici, (senza offesa per la geografia): Italia, Lituania, Ungheria e Repubblica Ceca alle proprie politiche di sterminio e genocidio (che bel paese, che siamo, con che begli omologhi nostri fratellini, nello zerbinaggio americansionista assoluto) e' una teocrazia.

Non la Corea del Nord (pese socialista, e dunque intrinsecamente dignitoso).

Almeno, la Corea del Nord nella giornata
di oggi e', e rimane, Paese, anche ai fini della Storia.

Altrettanto non si puo' dire di Italia, Ungheria, Lituania e Repubblica Ceca.

Che si umiliano di fronte allo straniero.

Oggi, con i nostri tre degni e degnissimi amichetti abbiamo davvero toccato il fondo.






Dire che "Israele é una teocrazia", un paese che ha avuto capi di stato dichiaratamente atei, é come dire che "l'Ucraina é nazista", un paese che ha un capo di stato ebreo.
Israele é una democrazia laica, anche se profondamente radicata nella cultura e storia del popolo ebreo.
Quanto alla CPI ha dimostrato ampiamente la sua incapacità e insussistenza con l 'affare Almasri oltre che con la ridicola accusa di genocidio nei confronti di Netanyahu.
Se poi per te la Corea del Nord é un paese dignitoso allora non ti resta che andare lì, vai a quel paese niko, un paese Destinato ad essere parte della grande Eurasia dei tuoi sogni.

niko

Citazione di: anthonyi il 08 Febbraio 2025, 05:08:43 AMDire che "Israele é una teocrazia", un paese che ha avuto capi di stato dichiaratamente atei, é come dire che "l'Ucraina é nazista", un paese che ha un capo di stato ebreo.
Israele é una democrazia laica, anche se profondamente radicata nella cultura e storia del popolo ebreo.
Quanto alla CPI ha dimostrato ampiamente la sua incapacità e insussistenza con l 'affare Almasri oltre che con la ridicola accusa di genocidio nei confronti di Netanyahu.
Se poi per te la Corea del Nord é un paese dignitoso allora non ti resta che andare lì, vai a quel paese niko, un paese Destinato ad essere parte della grande Eurasia dei tuoi sogni.


Israele perseguita i suoi stessi cittadini non ebrei: li perseguita linguisticamente 
(in maniera simile a come fa la tua amata nazi-ucraina), li perseguita nell'accesso alle professioni, alla scuola, alla casa, propriera' privata (non dovrebbe essere per te questo, il valore pou' sacro?)...

Israele ha leggi scritte nero su bianco in cui si afferma che il diritto all'autodeterminazione in Israele appartiene solo a popolo ebreo, pur contenendo in se' un buon venti percento di non ebrei. Israele riconosce, sempre da testo di legge fondamentale il valore "dell'insediamento ebraico", cioe' fuor di metafora, della guerra, di invasione, di terre e case altrui, portata avanti con pretesti religiosi, di matrice ebraica. La jihad, che a quanto pare mica solo i mussulmani, ce l'hanno.

Israele ha consegnato medaglie a terroristi conclamati e ha ministri che tengono in casa poster di terroristi assassini, dichiarati tali pure dalla stessa legge e magistratura israeliana, e che non si vergognano di rivelarlo alla stampa. Un po' come se domani, il nostro leggittimo e democraticissimo, per carita', presidente del senato e vicepresidente della repubblica, Larussa, in presenza di giornalisti dichiarasse pubblicamente che lui ha a casa, oltre al busto del duce (quello lo ha gia' dichiarato, e il paese normale, che noi siamo, lo ha trovato, appunto, normale) pure un bel poster a colori di Mambro e Fioravanti. Secondo me per inciso ce l'ha, ma ancora non lo dice in pubblico e non e' in condizioni di dirlo, e questa e la differenza, ancora per un po', tra Italia e Israele.

Israele ha fatto minimo settanta mila morti e ha raso al suolo una citta', tipo bomba atomica, ferendo o uccidendo direttamente circa il dieci per cento della sua popolazione.

Israele e' una teocrazia, e la Corea del Nord no. Non e' questione di uno a che paese deve andare, ma di come sia fatto e costituito un paese, e come no.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Nulla di tutto questo identifica una teocrazia, dove accade non di rado che se la classe dominante si sente saldamente al potere permette anche l'esistenza (a diverse condizioni) di minoranze etniche, linguistiche e religiose; diversamente se si sente minacciata da esse è più probabile cominci a randellare, ma non è questo il punto.

Dal dizionario: Forma di governo in cui la sovranità sia simbolicamente esercitata dalla divinità, storicamente identificata nel governo di uomini considerati gli interpreti più attendibili della volontà divina, o in quello di re o capi ai quali vengano attribuiti caratteri e prerogative divini.

Ora, siccome la costituzione NordKoreana stabilisce che la prima e seconda carica dello stato sono ricoperte da due persone defunte, definite "immortali", e il potere è gestito dal loro discendente terreno e dalla cricca degli intrerpreti del loro pensiero, il "kimilsunghismo", appare chiaro che con tutte le limitazioni del caso dovute al fatto di essere una teocrazia di origine moderna, sempre una teocrazia è, e che meraviglia per un evemerista.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 08 Febbraio 2025, 16:26:47 PMNulla di tutto questo identifica una teocrazia, dove accade non di rado che se la classe dominante si sente saldamente al potere permette anche l'esistenza (a diverse condizioni) di minoranze etniche, linguistiche e religiose; diversamente se si sente minacciata da esse è più probabile cominci a randellare, ma non è questo il punto.

Dal dizionario: Forma di governo in cui la sovranità sia simbolicamente esercitata dalla divinità, storicamente identificata nel governo di uomini considerati gli interpreti più attendibili della volontà divina, o in quello di re o capi ai quali vengano attribuiti caratteri e prerogative divini.

Ora, siccome la costituzione NordKoreana stabilisce che la prima e seconda carica dello stato sono ricoperte da due persone defunte, definite "immortali", e il potere è gestito dal loro discendente terreno e dalla cricca degli intrerpreti del loro pensiero, il "kimilsunghismo", appare chiaro che con tutte le limitazioni del caso dovute al fatto di essere una teocrazia di origine moderna, sempre una teocrazia è, e che meraviglia per un evemerista.

Capirai, proprio come il fantasma di Berlusconi qui a Melonia, ma almeno i loro so' due... socialisti, sempre piu' avanti in tutto!

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: niko il 08 Febbraio 2025, 14:04:42 PMIsraele perseguita i suoi stessi cittadini non ebrei: li perseguita linguisticamente
(in maniera simile a come fa la tua amata nazi-ucraina), li perseguita nell'accesso alle professioni, alla scuola, alla casa, propriera' privata (non dovrebbe essere per te questo, il valore pou' sacro?)...

Israele ha leggi scritte nero su bianco in cui si afferma che il diritto all'autodeterminazione in Israele appartiene solo a popolo ebreo, pur contenendo in se' un buon venti percento di non ebrei. Israele riconosce, sempre da testo di legge fondamentale il valore "dell'insediamento ebraico", cioe' fuor di metafora, della guerra, di invasione, di terre e case altrui, portata avanti con pretesti religiosi, di matrice ebraica. La jihad, che a quanto pare mica solo i mussulmani, ce l'hanno.

Israele ha consegnato medaglie a terroristi conclamati e ha ministri che tengono in casa poster di terroristi assassini, dichiarati tali pure dalla stessa legge e magistratura israeliana, e che non si vergognano di rivelarlo alla stampa. Un po' come se domani, il nostro leggittimo e democraticissimo, per carita', presidente del senato e vicepresidente della repubblica, Larussa, in presenza di giornalisti dichiarasse pubblicamente che lui ha a casa, oltre al busto del duce (quello lo ha gia' dichiarato, e il paese normale, che noi siamo, lo ha trovato, appunto, normale) pure un bel poster a colori di Mambro e Fioravanti. Secondo me per inciso ce l'ha, ma ancora non lo dice in pubblico e non e' in condizioni di dirlo, e questa e la differenza, ancora per un po', tra Italia e Israele.

Israele ha fatto minimo settanta mila morti e ha raso al suolo una citta', tipo bomba atomica, ferendo o uccidendo direttamente circa il dieci per cento della sua popolazione.

Israele e' una teocrazia, e la Corea del Nord no. Non e' questione di uno a che paese deve andare, ma di come sia fatto e costituito un paese, e come no.



Tu li chiami terroristi, ma in realtà sono combattenti. Combattenti che hanno lottato valorosamente per Israele. Combattuto in guerre che non hanno mai cominciato loro.
Ed é così anche per quest'ultima guerra contro Hamas. 

niko

Citazione di: anthonyi il 08 Febbraio 2025, 20:27:58 PMTu li chiami terroristi, ma in realtà sono combattenti. Combattenti che hanno lottato valorosamente per Israele. Combattuto in guerre che non hanno mai cominciato loro.
Ed é così anche per quest'ultima guerra contro Hamas.


Assassini a freddo di vecchi e bambini palestinesi, in vili agguati, in contesti non di guerra  come il terrorista Baruch Goldestein, la cui organizzazione e' stata per altro messa fuori legge dallo stesso Israele subito dopo l'attentato, e di cui il ministro, della "difesa" (difesa per modo di dire) Ben Gviir ha il poster in casa.

La verita' esiste, e la verita' non e' sionista.

Linciato dalla folla una volta esauriti i colpi, del suo fucile mitragliatore, per alcuni e' un martire.

Forse pure per te, non so.

Io, per quanto mi riguarda, dopo il vile silenzio/consenso del paese di Melonia alle sanzioni economiche trumpiane contro la cpi, ho smesso di considerarmi cittadino, del paese di Melonia.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Niko e Anthony un po' vi ammiro, nelle vostre incrollabili certezze di dove sia il bene e dove il male, terroristi gli israeliani o Hamas? Teocrazie Corea o Israele? Sarò un po' grezzo ma il sangue è rosso sia in un palestinese che in un israeliano e le responsabilità si possono dividere equamente così come nel caso della maggioranza delle guerre e degli atti di violenza.
La storia del lupo gentile e del lupo violento, che si vedeva spesso nei social è la semplificazione di queste due prospettive. Si può abbracciare una fede, un partito, una verità, una logica e difenderla fino all'estremo, oppure domandarsi se anche le ragioni dell'altro hanno una loro validità, un loro fondamento. Nel primo caso la logica conclusione è l'atto violento, poiché si cerca una supposta giustizia violata. Nel secondo caso la conclusione è l'interruzione della violenza. Occorre però un cambiamento antropologico profondo per giungere a prendere seriamente in considerazione le ragioni dell'antagonista.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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