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L'Italia e la Russia

Aperto da Eutidemo, 07 Dicembre 2024, 19:44:53 PM

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Eutidemo

PREMESSA
Al riguardo, almeno secondo me, è necessario distinguere tra:
- lo "STATO ORDINAMENTO" che è costituito dall'l'insieme delle norme giuridiche poste da un medesimo potere sovrano;
- lo "STATO APPARATO", che  è costituito degli apparati burocratici, militari e di polizia (ufficiale e segreta), che compongono l'organizzazione di uno Stato e mediante i quali viene esercitata la sua sovranità sia  all'interno e all'estero;
-  lo "STATO COMUNITA'", che  è costituito dalla società civile, ossia dall'insieme dei governati, cittadini e non cittadini, sottoposti all'autorità dello Stato "apparato".
***
Ciò premesso, occorre considerare che:
- l'Italia è una NAZIONE, cioè una entità etnica sostanzialmente omogenea da parecchi secoli, resa coesa da una stessa religione, da una stessa lingua e da comuni costumi (sebbene sussistano varianti locali, soprattutto nelle località di confine);
- La Russia, invece, non è affatto una NAZIONE, bensì è un IMPERO (sebbene eufemistamente ed ipocritamente denominato "confederazione"), nel quale "l'etnia Russa" domina tutte le altre etnie con lingue, religioni e costumi diversi.
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Un po' come nell'antica Roma; tanto è vero che il (criptozar) Putin definisce Mosca la "Terza Roma".
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Eutidemo

#1
LO "STATO APPARATO" RUSSIA
Ho premesso quanto sopra, al fine di chiarire che io non ce l'ho affatto con -  lo "STATO COMUNITA'"  russa, costituita dall'insieme dei cittadini sottoposti all'autorità dello Stato "apparato" russo, in quanto:
- in alcune occasioni ci hanno soccorsi per primi in occasione dei nostri peggiori disastri (come il terremoto di Messina del 1908);
- persino nell'ultima guerra sono stati molto generosi con i nostri soldati in ritirata (sebbene i soccorritori fossero Ucraini, e non Russi, due etnie ben diverse, ad onta quello che sostiene Putin).
***
A mio avviso, purtroppo, sebbene lo "STATO ORDINAMENTO" Russo, che è costituito dall'l'insieme delle norme giuridiche poste da un medesimo potere sovrano, sia abbastanza mutato, sebbene in "secolare ritardo" (la "servitù della gleba" fu abolita in Russia addirittura nel 1861, circa mezzo millennio dopo che fu abolita nel resto dell'Europa), tuttavia l'autocratico "STATO APPARATO" russo, che  è sempre stato costituito degli apparati burocratici, militari e di polizia (ufficiale e segreta), è rimasto sempre esattamente lo stesso: "AUTOCRATICO" E "TOTALITARIO".
Ed infatti, a parte la breve parentesi (parziale) di Lenin, Gorbaciov e Ieltsin, la Russia di Putin è  ormai diventata la stessa di Stalin, se non peggiore, e, cioè:
- nazionalista;
- imperialista;
- militarista;
- espansionista.
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Mi sorprende che ci sia ancora qualche "BABBEO", che, in buona fede, non abbia ancora compreso una cosa così ovvia; ma la madre degli imbecilli è sempre incinta!
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Sostenere che la Russia abbia aggredito (senza avviso) l'Ucrania per evitare dI essere "accerchiata" dalla NATO, e come sostenere che una tigre abbia aggredito i guardiani dello zoo, per evitare che la chiudessero in gabbia per evitare che aggreddisse con le sue zanne feroci i visitatori del giardino zoologico.
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Però, purtroppo, la Russia non è affatto in gabbia come una tigre, per cui le spie ed agenti segreti e/o propagandistis possono liberamente agire oltre le sbarre!
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Eutidemo

#2
LE INFILTRAZIONI SPIONISTICHE DELLO LO "STATO APPARATO" RUSSIA  IN ITALIA.
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A) Il DOSSIER MITROKHIN.
Premesso che, come ho potuto constatare di perona, non c'è stata la benchè minima differenza tra  LO "STATO APPARATO" RUSSIA della guerra fredda e LO "STATO APPARATO" RUSSIA della guerra attuale (tanto e vero che Putin, mio coetaneo, era un agente del KGB con licenza di uccidere), in primo luogo ritengo opportuno ricordare il DOSSIER MITROKHIN.
***
Al riguardo, dalla lettura di tale Dossier, risultarono conniventi con il KGB;
- Carlo Fortunati, quando lavorava alla cifratura presso l'ambasciata italiana a Mosca;
- Bonifacio Pansini - console onorario austriaco a Bari;
- Angelo Travaglini - funzionario del Ministero degli Esteri e segretario dell'ambasciata italiana in Camerun;
- Mario Colombo - addetto all'ambasciata italiana di Sofia e poi al consolato italiano di Saarbrücken (ex Repubblica Federale Tedesca), che da Sofia avrebbe passato messaggi cifrati al KGB e sottratto documenti all'ambasciata e dalla città tedesca sarebbe stato "coltivato" dai servizi bulgari;
- Corrado Mancioni - addetto al dipartimento NATO del Ministero degli affari esteri, che avrebbe dovuto collocare microspie in tale ufficio, oltre che nella villa di Ginevra occupata dalla delegazione italiana per la conferenza CSCE sul disarmo;
- Giuseppe De Michelis di Slonghello - funzionario del dipartimento politico del Ministero degli Esteri;
-"Petrov" - ufficiale della Marina che avrebbe collaborato spontaneamente col KGB e che nel 1983 avrebbe fornito materiale concernente la NATO ed altro;
-"Vittorio" - addetto all'Istituto per la relazioni culturali tra Italia e Messico, che sarebbe stato addestrato dal KGB con l'intenzione di inviarlo in Cina sotto gli auspici del Ministero degli Esteri;
-Fernando Rizzo – funzionario del Ministero dell'Interno, che sarebbe stato avvicinato dallo spionaggio polacco e successivamente reclutato dal KGB;
-"Suza" e "Venetsianka", due sorelle italiane al servizio del KGB, la prima avrebbe lavorato alle dipendenze del Ministero degli Affari esteri e poi sarebbe divenuta collaboratrice del consigliere diplomatico Lucioli, con accesso ai documenti che Lucioli riceveva dal Ministero degli Esteri e dagli ambasciatori italiani; la seconda avrebbe fatto parte dell'ambasciata italiana in Francia e poi nella Repubblica Federale Tedesca (scheda 137); Suza dovrebbe essere Maria Collavo;
-"Graf" - l'agente del KGB appartenente al consolato italiano a Le Havre;
- Mario Babic – generale, addetto aeronautico presso l'ambasciata a Mosca. Sarebbe stato costretto a collaborare col KGB mediante una reazione inscenata da parte di un ufficiale che si sarebbe spacciato per il marito di una donna russa con cui Babic conviveva e che avrebbe minacciato di comprometterlo adducendo anche un falso aborto. Poi Babic si sarebbe pentito della collaborazione, chiedendo la distruzione del documento da cui risultava il suo intrappolamento, ma sarebbe stato nuovamente raggirato, in quanto gli sarebbe stata consegnata una copia del documento con cui si impegnava a collaborare, fatta passare per originale: egli non se ne sarebbe accorto e, come risulta dalla scheda 152, rientrava nei sistemi del KGB per "indurre o forzare un individuo a collaborare minacciando di rivelare le sue vulnerabilità", peraltro, in questo caso, sulla base di fatti falsi e costruiti ad arte;
-"Demid" (agente reclutatore), "Kvestor" (cifratore) e "Tsenzor" (funzionario dell'ufficio radio) - funzionari del Ministero degli Esteri che sarebbero stati usati per ottenere chiavi criptate del Ministero degli Esteri e del Ministero dell'Interno, informazioni sui movimenti delle flotte NATO nei porti italiani, informazioni sui controlli esercitati sul PCI con sottrazione di documenti segreti dalle casseforti del capo del controspionaggio del Ministero dell'Interno;
-"Tibr" - dipendente del Ministero dell'Interno che avrebbe fornito informazioni sulla NATO e che sarebbe stato addestrato come operatore radio per operare in una sede illegale;
-"Kapa" - segretario steno-dattilografo, anch'egli in servizio al Ministero dell'Interno (scheda 165).
-Gianluigi Pasquineili - segretario dell'ambasciata italiana a Berna, "ripagato con costose ricompense" (scheda 3);
-"Polatov" - vice addetto navale all'ambasciata italiana a Mosca e ufficiale dei SIOS, "reclutato" (e quindi, retribuito) dal secondo direttorato generale del KGB. Dietro questo nome in codice si nasconde presumibilmente Armando Vigilano (scheda 9);
-Ermanno Squadrilli - funzionario del Ministero degli Esteri, "reclutato" dalla rezidentura del KGB a Roma (scheda 10);
-Giuseppe Planchenti - addetto all'ambasciata italiana di Mosca, avvicinato dal KGB. Una agente avrebbe finto di innamorarsi di lui convincendolo ad avviare un rapporto di convivenza: la donna avrebbe quindi simulato una gravidanza ed un aborto, costringendo Planchenti a rendersi disponibile al KGB. Planchenti avrebbe fornito dettagli sulle strutture e sulle misure di sicurezza dell'ambasciata italiana, ritratti a penna di appartenenti ad essa, indicazioni sugli appartenenti ai servizi speciali (scheda 17);
-Enrico Aillaud - consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei ministri, poi capo del gabinetto di Amintore Fanfani e, successivamente, ambasciatore italiano in Cecoslovacchia, Polonia, Austria e DDR. Sarebbe stato reclutato dai servizi cecoslovacchi ricattandolo per una relazione con una donna di facili costumi e per speculazioni monetarie. Avrebbe fornito informazioni circa la NATO, la CEE, la Cina e membri dei corpi diplomatici a Mosca; sarebbe stato ricompensato con preziosi regali e con battute di caccia a Mosca (scheda 21);
-Giovanni De Luca - funzionario del Ministero per il Commercio estero, il quale, trovandosi in difficoltà economiche, sarebbe stato aiutato da un emissario italiano del KGB ad ottenere mansioni meglio retribuite nella segreteria del ministro e sarebbe stato poi coinvolto nella preparazione del materiale per l'agenzia ADN Kronos, con una retribuzione di 50.000 lire, per cui avrebbe passato documenti segreti al KGB (scheda 33);
-"Enero", non identificato - funzionario del Ministro degli affari Esteri, indicato come agente del secondo direttorato Generale del KGB (scheda 41);
-Francesco Virdia - ufficiale cifratore del Ministero degli Affari esteri, dove sarebbe stato assegnato da un appartenente al KGB, che gli avrebbe fatto regali valutabili ciascuno fino alle 20.000 lire, e poi (dal 1952) gli avrebbe fatto corrispondere uno stipendio mensile di lire 10 000, elevate poi a lire 15.000. Nella scheda si parla di telegrammi cifrati che Virdia avrebbe comunicato al KGB prima oralmente, poi trasmettendone copia. Nel 1953 avrebbe fornito, dietro compenso di lire 100 000, i codici cifrati adoperati dalle prefetture, dai carabinieri, dalle missioni italiane all'estero e dallo stato maggiore (SIFAR), il codice DANTE usato per le reti interne italiane, e, per il 1964, il codice ROMA (scheda 53);
-"Denis" - ufficiale cifratore della rezidentura dello spionaggio italiano in Libano, "manipolato" e "reclutato" dal KGB nel 1961 (scheda 71);
-Mario Prezioso - impiegato presso l'ufficio anagrafe di Villanova (vicino a Roma), il quale - previe ricompense - avrebbe fornito allo spionaggio bulgaro (che fungeva da tramite per il KGB) informazioni sugli abitanti del distretto che si recavano all'estero (scheda 76);
-Velia Fratelli - dattilografa del dipartimento stampa del Ministero degli Esteri, "reclutata" dal KGB (scheda 139);
-"Topo" - altra dattilografa del Ministero degli Esteri, reclutata dal KGB e in diretto contatto con la rezidentura romana, cui per 15 anni avrebbe fornito "informazioni documentarie" (scheda 140);
-"Inga" - anch'essa dattilografa del Ministero degli Esteri, reclutata dal KGB, cui nel 1971 sarebbe stata amputata una gamba, elemento determinante per la sua identificazione (scheda 141);
-Luciano Raimondi - addetto culturale presso l'ambasciata italiana in Messico, di nota fede comunista, reclutato dal KGB (scheda 150);
-Libero Rovaglio - funzionario del Ministero degli Esteri, tramite il KGB sarebbe stato reclutato dai servizi albanesi. Poi avrebbe fornito al KGB codici, cifrari, documenti e copie provenienti dall'ambasciata italiana, circolari segrete ed istruzioni del Ministero della Difesa e di quello degli Esteri (scheda 178);
-Giorgio Conforto - già dipendente del Ministero degli Esteri, il quale avrebbe reclutato "Topo", "Inga", "Suza" e "Venetsianka". Nel 1968 sarebbe stato "congelato" dal KGB e gli sarebbe stata assegnata una pensione a vita di 180 rubli. Nel 1975, a ricompensa di 40 anni di collaborazione con il KGB, egli e la moglie furono insigniti dell'ordine della Stella rossa. Nel 1979 la di lui figlia Giuliana fu arrestata con due terroristi delle Brigate Rosse (Valerio Morucci e Adriana Faranda), cui aveva offerto ospitalità, e nella casa fu ritrovata una mitraglietta dello stesso tipo di quella impiegata per uccidere Aldo Moro. La stessa scheda (scheda 142) tuttavia afferma che "La donna aveva funto da custode di un appartamento adoperato dai terroristi e, come si chiarì in seguito, era stata usata dal KGB a sua insaputa. Conforto non sapeva del legame di sua figlia con i terroristi e si trovava nell'appartamento della figlia quando questa venne arrestata insieme alle altre due terroriste", negando quindi un loro coinvolgimento con le BR. Proprio a causa di questi avvenimenti Conforto fu nuovamente "congelato" nel timore che eventuali indagini relative all'arresto della figlia si estendessero anche a lui.
-Italo Papini - funzionario del Ministero degli Affari esteri accreditato all'ambasciata italiana a Mosca. Era sposato con una cittadina sovietica. A Mosca gli sarebbe stato teso un tranello, in quanto sarebbe stato attirato in una relazione segreta da una donna agente del KGB ed i loro incontri sessuali sarebbero stati fotografati. Un altro agente avrebbe strumentalizzato tale relazione, inventando il fatto che la donna, rimasta incinta, era stata operata ed era rimasta invalida ed i suoi parenti erano intenzionati a rivolgersi all'ambasciata italiana. Avrebbe aggiunto che vi erano altre fotografie che riproducevano rapporti sessuali di Papini con una sua domestica, anch'essa sovietica. Sarebbe stato così costretto a fare l'informatore del KGB ed avrebbe parlato di manipolazioni finanziarie dell'ambasciata italiana (rubli contrabbandati all'estero). Poi avrebbe collaborato con il KGB dall'Italia, venendo retribuito con 500 dollari (scheda 173);
-Vincenzo Marazzuita ("Metsenat") - prefetto con incarico importante presso la presidenza del Consiglio, indicato come agente del KGB, che sarebbe stato retribuito con 170 rubli mensili, e pensionato nel 1980 con una liquidazione di 1 500 dollari. Strelkov Vladimir Evgenijevic, interprete russo della lingua italiana che lavorava per il KGB, in un interrogatorio ha dichiarato che Marazzuita veniva retribuito con 40-60 000 lire mensili per le informazioni fornite (scheda 214);
-Carlo Castagnoli, fisico docente all'Università di Torino, è citato sia all'interno del Dossier Mitrokhin (sotto il nome di copertura "Kars")[6], sia nel Rapporto Impedian 18[7].
ecc.ecc.
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Eutidemo

#3
B) OGGI
Ultimamente i "traditori" sembrano triplicati, perchè le Russia di Putin è esattamente la stessa "DITTATURA ANTIDEMOCRATICA" dei sui infami predecessori "pseudocomunisti" (se non peggio).
Per cui, se avete qualche sospetto, non indugiate a comunicarlo immediatamente all'AISE; altrimenti sareste dei TRADITORI anche voi!!!
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Ed invero, a tutt'oggi, molte cose risultano quantomeno sospette.
1)
In italia esiste una galassia di sigle, piccoli gruppi formali e informali, consolati onorari, ex deputati, consiglieri regionali, giornalisti, "influencer" e analisti dietro all'imponente (più o meno indotta e pagata) propaganda putiniana in Italia.
Quello che da molti anni il nostro Paese vive e che si è acutizzato dall'invasione estesa dell'Ucraina è frutto dell'applicazione delle cosiddette «misure attive».
Lo spiega un ex diplomatico russo, fonte del nostro controspionaggio, che per anni ha lavorato a Roma e ora si occupa di protezione dei dissidenti nei Paesi del Baltico: «Le misure attive sono una serie di operazioni riservate che hanno lo scopo di rovesciare e sovvertire un Paese e la sua opinione pubblica, sono di difficile individuazione perché coinvolgono tanti piani diversi tra di loro, con soggetti lontani ma che sono unificati da uno scopo unico. Per esempio sul caso dei manifesti propagandistici questo è molto chiaro».
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E, in effetti, ripercorrendo l'inizio di questa vicenda troviamo molti protagonisti che da almeno due anni e mezzo sono il perno di questa modalità operativa.
Ad esempio il primo evento in cui il manifesto della campagna "La Russia non è il mio nemico" fa capolino in occasione della conferenza sulla figura di Marco Polo promossa, tra le altre, da due entità finanziate direttamente dal Cremlino, il "Movimento Russofilo Internazionale" e l"'Associazione Veneto Russia" capitanata da Palmarino Zoccatelli (e finanziata dall'FSB, cioè, l'ex KGB)
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2)
Il Movimento è stata fondato a Mosca nel 2023 alla presenza del ministro degli Esteri Sergei Lavrov, della sua portavoce Maria Zakharova, dell'oligarca-filantropo Konstantin Malofeev e il leader del movimento russofilo bulgaro Nikolai Malinov.
Il movimento essendo finanziato da Malofeev  (sebbene in realtà dai sevizi di spionaggio russo) è sottoposto a sanzioni, ma come racconta la nostra fonte «grazie alle matrioske associative e a un giro di soldi contanti e sponsorizzazioni di azienda in odore di sanzioni, il movimento anche in Italia fa girare molti soldi».
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Aziende come la "Albrigi Tecnologie" che è sponsor ufficiale dell'associazione Veneto Russia di Zoccatelli, che fatturava all'ombra del Cremlino <<milioni di euro>> e che ora cerca di dare sostegno alla campagna contro le sanzioni. «Spesso le operazioni di finanziamento sono svolte direttamente dalle aziende che hanno ancora interessi in Russia o da privati che hanno partite di giro. Ma la fonte madre è sempre in via Gaeta, lì esiste una rete, anzi una ragnatela di associazioni, fondazioni, enti caritatevoli i cui nomi sono facilmente reperibili. Per esempio, il Rossotrudnichestvo, l'Istituto russo di scienza e cultura, uno degli istituti che è finanziato dall'ambasciata, con centinaia di migliaia di euro all'anno, a Roma il suo responsabile Oleg Ossipov è una sorta di bancomat per tutti i filoputiniani, fuori dalla sede c'era quasi la fila. E poi sua figlia è stata assunta al Senato, capite, al Senato della Repubblica italiana». Il riferimento è a Irina Ossipova, assunta dopo regolare concorso presso la seconda istituzione italiana; sul caso ci furono molte polemiche.
Ed infatti, qui in fotografia, si vede  abbracciata ad un terrorista di destra, mercenario russo in Ucraina,  ricercato dall'INTERPOL, di nome Andrea Palmeri
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Qui in Ucraina con il suo gruppo di mercenari:
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Ma come funziona, esattamente la redistribuzione delle risorse finanziarie tra la galassia putiana in Italia?
Dalle carte che risultano, si comprende la presenza di una struttura concentrica dove l'Ambasciata russa finanzia i suoi centri di cultura, le associazioni, i consolati, insomma le strutture ufficiali che provvedono a smistare a loro volta ad altre associazioni o privati cittadini somme di denaro variabili che servono per mantenere le strutture putiniane, fare convegni, lanciare campagne come quella dei 6×3.
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3)
«Questo schema è universale e difficilmente tracciabile, anche se è possibile con pazienza –dice l'ex funzionario del contropspionaggio– i soldi sono dati sotto forma di gettoni di presenza. I finanziamenti a questi enti ufficiali che danno il via a tutto il circolo di finanziamento di solito erano effettuati tramite bonifici, ma dopo l'invasione  del 2022 si è tornato al vecchio metodo dei "borsoni" (cash).
Da qualche tempo però hanno sposato anche metodi diversi».
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I metodi di cui parla la fonte in questione, sono messi in evidenza anche dalle dichiarazioni di questi giorni dei responsabili della campagna romana di affissioni e vanno dalla cosiddetta colletta fino al metodo "hawala" ovvero il prestito d'onore.
Potendo contare su una rete imprenditoriale molto vasta, garantita anche dai numerosi uffici dei consoli onorari su tutto il territorio nazionale, che a loro volta hanno nel corso del tempo aperto associazioni tra imprese, una delle tecniche più usate di finanziamento consiste nel versamento di piccole società, cooperative o professionisti, che vengono rifondate successivamente da commesse parallele maggiorate della parte investita.
E poi c'è la rete, "Telegram" e le "criptovalute", un universo di cui si avvalgono soprattutto i propagandisti travestiti da giornalisti (che sono tanti).
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Ed ecco come la rete russa di propagandisti inquina subdolamente il dibattito pubblico italiano
Criptovalute, soldi cash ritirati ai bancomat, sanzioni aggirate, e ora anche un piano per la Generazione Z. Così Mosca ha reso l'Italia un terreno fertile per bugie, infiltrazioni, e prese per i culo (in cui cadono anche persone esperte).
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La guerra ibrida e non lineare della Federazione Russa <<CONTRO>> l'Italia e l'Unione europea ha avuto nel corso del tempo un piano di azione suddiviso per fascia d'età ed elettorato e specificità geografica.
Ed infatti, «A partire dal 2000 – racconta l'ex funzionario dell'ambasciata russa-, oggi attivo nella protezione internazionale dei dissidenti – la Federazione ha messo in campo un piano di "soft e hard power" in Europa che mirava a destabilizzare, consolidare e inondare di denaro sporco tutto il Paese.
L'Italia è stata ed è la "LAVATRICE" del denaro sporco russo (così come Trump in USA),
E, quando si parla di "mafia russa" si parla di "Stato russo", lo sosteneva anche Giovanni Falcone; ed ora (s)Putin è a capo di entrambe!
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È da ricercare proprio negli anni della guerra fredda la creazione di una struttura alternativa nel Paese, una struttura che col crollo del Muro di Berlino si converte totalmente nei traffici illeciti e nel sodalizio con Cosa Nostra , Mafia Siciliana e Mafia Russa (Organizacija).
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4)
I rapporti tra mafia russa e italiana sono ricordati anche da Claudio Martelli che in un'intervista a Maria Antonietta Calabrò dice: «Stepankov (procuratore generale russo, ndr) parlò a Falcone anche di accadimenti nuovi, della trasformazione della mafia russa che – gli disse e Falcone me lo raccontò – aveva ormai preso in mano lo Stato russo.
Non c'era più bisogno di corrompere o di infiltrare: i mafiosi russi erano diventati lo Stato, avevano una completa mano libera perché lì era caduto giù tutto».
Putin ne è il capo inconstratato (in affari con Trump)
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Questo inquadramento storico non appare superfluo se notiamo che la rete economica e di sodalizi criminali è ormai rodata, solo i poco esperti non sono in grado di vederla.
Il percorso di denaro sporco che finanzia associazioni, finti enti caritatevoli, piccoli partiti, movimenti e imprenditori si muove sulle rotte già battute ed è stata incrementata dal versante delle criptovalute (soprattutto BITCOIN), le monete migliori per pagare i propagandisti. Il proliferare di canali Telegram, di sedicenti corrispondenti dai fronti del Donbas, della Crimea e di altri teatri attenzionati dal Cremlino.
Canali con centinaia di migliaia di bot, che servono come copertura per le transazioni fantasma, con finte raccolte fondi che servono a coprire agli occhi dell'opinione pubblica il movimento di denaro e per creare quella coperta di omertà che accompagna i propagandisti occidentali. «Tutti tutti questi personaggi, sono mantenuti tramite pagamenti in criptovalute, non tracciate e che possono essere movimentate da paesi non sottoposti a sanzioni – rivela la citata fonte – vi siete mai chiesti chi paga gente che vive sui social network a propagandare le fesserie di Zakharova?».
TROLL (più o meno a pagamento)!!!
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E infatti il sistema di interscambio economico coi soldi sporchi in valuta digitale ha funzionato così bene che la Duma russa (o meglio del gangster PUTIN) ha approvato una legge, che permette il pagamento in criptovalute per le transazioni commerciali internazionali.
Un metodo per aggirare le sanzioni che ha funzionato per tutto l'asset della propaganda, insieme al cash liquido, come riportato dal report 2024 dell'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia.
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Tra le pagine del rapporto, purtroppo non divulgato a sufficienza, perchè la gente usa la pancia più che il cervello, si legge che nel corso degli scorsi mesi sono state effettuate ingenti operazioni di prelievo con carte di credito emessi da intermediari russi; l'Unità ha rilevato che sono stati prelevati soldi da bancomat italiani attraverso un "circuito cinese" molto dubbio.
Inoltre sono state individuate pesanti movimentazioni di denaro che dall'Italia sono passate a Paesi terzi e poi sono finiti in Russia; guarda un po'!!!
E come dimenticare il prelievo di milioni di euro in contanti effettuato dall'ambasciata russa di Roma all'indomani dell'invasione dell'Ucraina?
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«Quando vedete Andrea Lucidi che viaggia e lavora per il Cremlino come agente della disinformazione, secondo voi come viene pagato? Come vive? È pagato da questo sistema, i suoi datori di lavoro si avvolgono di questa rete.
Ed ora la scaltra Zakharova sta elaborando un piano per la GenZ sui social, cercando di unire le rivendicazioni più "trend" come quella palestinese a quella russa, per confondere il Diavolo con l'acqua santa!
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La stessa filiera, secondo la nostra fonte, è alle spalle del propagandista Amedeo Avondet, segretario di "Italia Unita" e noto informatore dei servizi segreti russi, protagonista di recente di una campagna contro il Dipartimento di Stato americano. «Quello del sito de "Il corrispondente" di Avondet – dichiara – è un vecchio metodo di disinformazione. Il Kgb ti dà una notizia, tu la metti in giro su un falso giornale ed ecco che viene presa come scoop».
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Tuttavia la rete di coperture che queste personalità hanno è molto vasto anche perché in Italia, nonostante la grande capacità investigativa dei nostri servizi di intelligence, che lavorano a pieno regime, tutti sembrano avere la possibilità di eludere le sanzioni e di partecipare al dibatto pubblico copn colossali cazzate, come se niente fosse.
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Oltre ai propagandisti ospitati da Rai, Mediaset e La7, i giornalisti delle testate russe sanzionate dall'Unione Europea continuano a svolgere il loro lavoro senza nessun impedimento di sorta, veicolando in Russia i risultati della propaganda del Cremlino.
È il caso ad esempio di Asya Emelyanova, corrispondente della Tv Russia-1, che sul suo canale Telegram e sui social controlla, traccia e scheda i giornalisti italiani, offende giornaliste coraggiose come Stefania Battistini e sembra veicolare ad agenzie stampa storie provenienti dai territori ucraini occupati, che, invece, sono completamente false.
I corrispondenti delle testate russe, inoltre, continuano ad essere iscritti all'Associazione Stampa Estera di Roma, mentre dovrebbero essere cacciati a calci in culo, in quanto soltanto mezzi di propaganda di una dittatura illiberale.
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Insomma, l'Italia ormai è  un territorio senza regole e senza restrizioni per chi viola costantemente leggi, aggira sanzioni e attacca ogni giorno chi lavora con rispetto e lealtà verso le istituzioni democratiche, facendo subdolamente propaganda e spionaggio per la Russia (come ai tempi della "guerra fredda", sopra citati)
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Eutidemo

#4
LA MAFIA RUSSA ED IL SUO BOSS PUTIN.
Peraltro, all'indomani dell'invasione criminale ed estesa dell'Ucraina del febbraio del 2022, l'Unione Europea, gli Stati Uniti e tutti i partner occidentali hanno costantemente allargato i pacchetti di sanzioni contro personalità, entità, società e istituti bancari russi. 
Ed in effetti, nel primo anno del conflitto, le maglie strette della vigilanza internazionale e la capacità di riorganizzazione lenta del regime di Putin hanno permesso di fiaccare l'economia russa e depotenziarla nella sua produzione bellica.
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Tuttavia, tra i venti della propaganda putiniana e una stanchezza delle classi politiche di alcuni Paesi del G7, le sanzioni vengono costantemente aggirate e la Russia in questi mesi ha messo in campo un'economia alternativa, costituita come abbiamo raccontato da un circuito valutario composto da criptovalute, scambi commerciali con Paesi terzi non interessati dalle sanzioni e un circuito di riciclaggio gestito dalla MAFIA RUSSA, che vede Alexander Torshin, ex vicegovernatore della Banca centrale russa e uomo di punta della feroce organizzazione mafiosa "Taganskaya Gang", regista delle operazioni.
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Le sanzioni europee, ad esempio, sul settore delle telecomunicazioni sono state nel corso del tempo aggirate dagli espedienti della MAFIA RUSSA .
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LE UNIVERSITA'
In Italia, ad esempio, oltre al fatto che i corrispondenti russi continuano a lavorare ed essere iscritti all'associazione Stampa Estera come se nulla fosse, le università italiane hanno ripreso in modo soft programmi di cooperazione non con gli atenei russi ma con strutture alternative, come associazioni, case editrici e personalità legate a doppio filo alle istituzioni russe.
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I cosiddetti veicoli informali che riescono a sfuggire alle sanzioni in realtà sono frutto della negligenza e del controllo dei Paesi occidentali, che hanno delegato esclusivamente ai poteri ordinari delle forze di polizia una campagna che avrebbe necessitato di coordinamento e di piani di sorveglianza comuni.
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LA FLOTTA OSCURA
Ma la storia più incredibile e significativa è quella della flotta oscura e della flotta grigia della Russia, una sorta di compagnia marittima composta da circa duemila petroliere acquistate aggirando le sanzioni, per vendere il petrolio, esportare merci, armi e denaro. 
Navi vecchie, rimesse in sesto nei cantieri navali dei Paesi africani o arabi, riverniciate, battenti bandiera liberiana e dotate di un sistema satellitare Ais. Questo sistema di geolocalizzazione viene disattivato e così questi vascelli mercantili navigano su rotte commerciali che sarebbero vietate, riuscendo ad esportare illegalmente milioni di barili di petrolio. Ma come fanno le navi a dialogare con autorità portuali e con la cellula di monitoraggio russa?
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Ovviamente grazie ad una modalità criptata chiamata Dlt (Distributed ledger technologies), che sfrutta il principio della blockchain per trasferire le informazioni di spostamento e di trasferimento dei beni senza avere un server centrale, in questo modo le navi fantasma possono dialogare con unità esterne senza essere intercettate dalle autorità marittime, e possono condividere il diario di bordo con le organizzazioni criminali che attendono i carichi per portarli a destinazione.
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I numeri sono impressionanti, secondo Vortexa, una società di analisi che si è occupata di catalogare le due flotte putiniane, rappresentano il diciotto per cento della flotta mondiale di carichi umidi. La flotta grigia conta circa novecento unità e rappresenta una brigata navale semiclandestina, che scompare e riappare sui radar, utilizzando false posizioni satellitari per deviare i controlli delle autorità
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Queste navi trasportano di tutto, secondo gli esperti della sicurezza marittima che abbiamo consultato. Oltre al petrolio, le navi russe portano pezzi di ricambio di macchine agricole, armi, munizioni, materiali metallici di alta precisione utilizzati dall'industria bellica del Cremlino. I porti del Mediterraneo sono meta di attracco, e in particolar modo quelli del sud Italia, dove in molti container vengono stipate merci registrate con altri codici di viaggio rispetto al contenuto originale.
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A ogni carico corrisponde una società che ha messo in atto una strategia criminale. In Italia sono molte le realtà aziendali, anche insospettabili, che utilizzano società fittizie in paesi come l'Oman, Dubai, il Kazakistan per aggirare le sanzioni, incassare i pagamenti e far spedire la merce che viene poi stoccata nel territorio russo. Questo meccanismo di rimbalzo viene intercettato spesso dalle banche europee, che nei limiti del possibile bloccano le transazioni, quando sono sospette o evidenziano volumi inediti verso Paesi terzi. Ma la lotta è impari, mancando un'unità finanziaria di intelligence europea centralizzata che riesca a coordinare in modo efficace i milioni di dati che ogni giorno i circuiti bancari generano tramite la tariffa doganale comune, il volume delle transazioni e l'esposizione geografica.
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ITALIANI, SVEGLIATEVI, FATE APPELLO ALO VOSTRO CERVELLO E CERCATE DI INFORMARVI MEGLIO!!!! (e se siete pagati dai Russi, almeno chiedete un aumento di paga)!
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niko

Citazione di: Eutidemo il 07 Dicembre 2024, 19:52:19 PM
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ITALIANI, SVEGLIATEVI, FATE APPELLO ALO VOSTRO CERVELLO E CERCATE DI INFORMARVI MEGLIO!!!! 



Me ne sbatto, io sono eurasiano, penso che il muro sia crollato dalla parte sbagliata e cio' pure la maglietta del kgb.

E adesso vammi a denunciare.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo

#6
Citazione di: niko il 07 Dicembre 2024, 20:49:34 PMMe ne sbatto, io sono eurasiano, penso che il muro sia crollato dalla parte sbagliata e cio' pure la maglietta del kgb.

E adesso vammi a denunciare.



Esempio perfetto di TROLL,  grazie per avermelo fornito. :)
Ma non ti denuncerò di certo, perchè ritenersi eurasiano e indossare una maglietta del KGB non costituisce affatto un reato; ed infatti, a differenza della Russia, nel nostro Paese esiste la libertà di espressione.
Però fammi avere una tua foto nella piazza Rossa con indosso una maglietta della CIA! :D
***
P.S.
Ti ritenevo di sinistra, per cui mi sorprende molto che tu tifi per Putin, il quale ha decorato in pompa magna, come "eroi del popolo", non pochi "nazifascisti" dichiarati, con SVASTICA e mostrine SS tatuati sul petto come UTKIN.
Ma possibile che non hai ancora capito che PUTIN è un criminale di ESTREMA DESTRA?
***
Questa la foto del  giorno della decorazione!

anthonyi

Perché sei sorpreso, Eutidemo, socialismo e nazismo sono costruzioni formali per legittima re un potere assoluto, in entrambe i casi.
Non a caso nazismo é abbreviativo di nazionalsocialismo. Destra o sinistra non conta, l'importante é comandare.
Piuttosto é da sottolineare come niko profitti delle fragilità della nostra democrazia per prenderci in giro. Perché lui sa che, pur dicendo cose che tradiscono ed indeboliscono le nostre democrazie, questo non può comportare per lui alcuna conseguenza perché nel nostro sistema vige la "libera espressione del pensiero". 
Questa "libera espressione" da l'opportunità a un potere criminale come quello di Putin di scatenare una guerra ibrida nei confronti di tutto il nostro mondo, libero, democratico e occidentale, fatta di menzogne e calunnie orchestrate ad hoc.

Eutidemo

#8
Ciao Anthony :)
Condivido tutto ciò che hai scritto, meno il fatto che, forse, sarebbe meglio sostituire alla tua equazione la parola "comunismo" alla parola "socialismo"; il quale ultimo, infatti, può essere anche "democratico".
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Un cordiale saluto! :)
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InVerno

#9
Le strategie coi bot, usate sopratutto dalle troll farm, hanno tre fase di azione. (Bot non è necessariamente una "IA", ma semplicemetente un utente "inautentico"). La semina, che viene fatta a spaglio con miliardi di messaggi e commenti riguardanti qualsiasi contenuto, la maggior parte da attori non pagati o automatici, di questi viene rilevata la percentuale di successo dei vari temi ed intervengo degli attori intermediari che passano alla seconda fase cioè quella di selezione e germogliamento, questi sono nella maggior parte dei casi attori pagati, cosidetti "retori", che sono quelli più evidenti perchè sono pesci abbastanza piccoli ma con il loro circoletto di fan editoriali o digitali. La terza fase riguarda quando un tema ha così tanto successo che occupa anche i media mainstream, e come quelli russi possono ampliare l'effetto rimbalzandolo. Dico questo perchè quelli di cui si sta parlando qui sono appunto quei "middleman" che prendono le notiziette sparate dalla semina del giorno prima e provano a dargli sostanza narrativa, è un pò come stringere una merda sperando che diventi dura, ti schizza in faccia. Pur dandoti ragione riguardo alla continuità di alcuni aspetti con l'URSS va però notato che mentre la propaganda URSS era ideologica, quella della Russia attuale è nichilistica, specialmente quella fatta coi bot, tutte le mattine tirano letame su un muro e aspettano di vedere cosa rimane attaccato, non gliene frega niente di selezionare le informazioni per corroborare un messaggio ideologico, vengono selezionate in base alla quantità di caos che sono in grado di generare nel sistema informativo che vogliono attaccare.

P.s. uno dei casi più sospetti e famosi di "semina" fu quel ragazzo che su delle chat di videogiochi trovò i piani di guerra ucraini, non so cosa sia stato appurato realmente in quel caso, ma le chat dei videogiochi sono ben abusate per fare le semine.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: Eutidemo il 08 Dicembre 2024, 09:05:14 AM
Esempio perfetto di TROLL,  grazie per avermelo fornito. :)
Ma non ti denuncerò di certo, perchè ritenersi eurasiano e indossare una maglietta del KGB non costituisce affatto un reato; ed infatti, a differenza della Russia, nel nostro Paese esiste la libertà di espressione.
Però fammi avere una tua foto nella piazza Rossa con indosso una maglietta della CIA! :D
***
P.S.
Ti ritenevo di sinistra, per cui mi sorprende molto che tu tifi per Putin, il quale ha decorato in pompa magna, come "eroi del popolo", non pochi "nazifascisti" dichiarati, con SVASTICA e mostrine SS tatuati sul petto come UTKIN.
Ma possibile che non hai ancora capito che PUTIN è un criminale di ESTREMA DESTRA?
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Questa la foto del  giorno della decorazione!



Si' si', qui nel democratico occidente siamo tutti liberi di applaudire e festeggiare Al Quaeda, quando fa' un colpo di stato contrario agli interessi della Russia...

Poi ci lamentiamo che va' al potere Trump...



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 08 Dicembre 2024, 12:56:14 PMCiao Anthony :)
Condivido tutto ciò che hai scritto, meno il fatto che, forse, sarebbe meglio sostituire alla tua equazione la parola "comunismo" alla parola "socialismo"; il quale ultimo, infatti, può essere anche "democratico".
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo, tu ne conosci qualcuno di regime socialista che sia democratico? Io no.
I regimi socialdemocratici sono democratici, ma non sono socialisti, sono sistemi di libero mercato. Socialismo vuol dire che i fattori della produzione sono statali, ed é lo stato che organizza la produzione. 

anthonyi

Citazione di: niko il 08 Dicembre 2024, 16:03:26 PMSi' si', qui nel democratico occidente siamo tutti liberi di applaudire e festeggiare Al Quaeda, quando fa' un colpo di stato contrario agli interessi della Russia...

Poi ci lamentiamo che va' al potere Trump...




Tu non riesci proprio a concepirlo che il popolo siriano si sia potuto unire per scacciare l'occupante russo. Tra loro ci sono componenti del fu al Quaida, ma sono minoritari e senza nessuna pretesa di egemonia. Addirittura a loro partecipano gli ortodossi, che sono quelli che di logica dovrebbero essere vicini ai Russi.
Poi infine si sono uniti con molti militari dell'esercito siriano. E' lo spirito dei popoli, spirito di libertà, che lo mette in quel posto agli strateghi imperialisti come Putin. 

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 08 Dicembre 2024, 16:11:34 PMEutidemo, tu ne conosci qualcuno di regime socialista che sia democratico? Io no.
I regimi socialdemocratici sono democratici, ma non sono socialisti, sono sistemi di libero mercato. Socialismo vuol dire che i fattori della produzione sono statali, ed é lo stato che organizza la produzione.
Ciao Anthony :)
I regimi socialdemocratici sono senz'altro democratici, ma sono anche socialisti, sia pure in sistemi di libero mercato; ed infatti il WELFARE in Europa, lo abbiamo anche grazie alle influenze socialdemocratiche (mentre è quasi del tutto assente, invece, in USA, che è "iperliberista").
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Un cordiale saluto :)
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Eutidemo

Ciao Inverno. :)
Grazie per la tua dettagliata e ben informata esposizione; la condivido in pieno, salvo la tua discutibile omologazione tra "BOT" e "utente inautentico", in quanto i "BOT" sono sempre prodotti dell'IA (per definizione, derivando da "robot")
Gli "utenti inautentici", invece, sono essere "umani" (o quasi):
- al soldo della Russia;
- oppure abbindolati dalla pervadente propaganda russa.
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La cosa veramente triste è che i secondi vengono abbindolati dalla propaganda russa (credendola stupidamente di sinistra), solo per il fatto di essere antiamericani (come me); senza capire che il fango è pur sempre meglio della merda.
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Un cordiale saluto! :)
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