Parlando di etica, natura, emozioni, in attesa della fine del mondo

Aperto da Koba II, 27 Ottobre 2024, 09:54:43 AM

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iano

Citazione di: Alberto Knox il 20 Novembre 2024, 12:18:40 PMho già detto che parlare di norme etiche non serve a niente , non si tratta di parlare di ortodossia, si tratta di parlare di ortoprassi. Cosa significa opzioni etiche? che davanti ad una certa situazione si agisce in un modo oppure in un altro e quando si agisce in modo etico? Quando sai che la cosa giusta da fare risponde ad una legge morale universale di cui kant aveva identificato come imperativo categorico il quale volle fondare un etica non più solo eteronoma (bisogna fare il bene perchè lo dice il papa , bisogna fare il bene perchè lo dice gesù ecc) ma autonoma, bisogna fare il bene per il bene stesso che si impone, per il senso di rispetto verso il bene. Ebbene kant nella morale autonoma non può che fondarla su due cose che non hanno niente a che fare con la ragione. Primo il sentimento, perchè è propio il sentire questo rispetto verso il senso del dovere che può far scaturire questo tipo di morale autonoma e il secondo è l'imperativo categorico certo. Quello che il fulcro del mio filosofare si fonda sul pensiero che non c'è eitica , non c'è etica senza l'emozione vitale di un uomo nel sentirsi al cospetto di qualcosa di più grande e di più importante di sè. imperativo categorico, l'etica nasce da questa percezione di dovere.
Io concordo con te , e quindi indirettamente con gli autori da cui con lodevole ammissione di modestia trai il tuo pensiero, illustrandolo oltretutto in modo chiaro a me che lo ignoro, e noto soltanto come l'imperativo categorico possa provenire da fuori di noi, come da dentro di noi, nella misura in cui non sappiamo di possederlo.
Se viene da dentro di noi, non perciò non potremo dirlo categorico, seppur non assoluto, perchè non posso contravvenire a ciò cui  non sapendo di possedere non posso perciò inibire.
La provenienza interna comporterebbe però che da lì derivino anche le azioni che io compio' o chi per me che condivida quel nocciolo ''etico'' ignoto, e che io stesso a posteriori posso giudicare come malvagie sia se compiute da me , con senso di vergogna, sia da altri, con senso di indignazione.
Stante ciò, grazie all'azione della coscienza, e non essendo quel principio etico a me esterno, e non essendo perciò in assoluto immutabile, per quanto difficile da modificare, io posso sperare appunto di modificarlo.
Non posso però sperare di modificarlo per portarlo a un ideale ancora esterno a me, come io credo, se quel nocciolo interno duro è il frutto di esperienze di vita stratificate e condensatesi in quel nocciolo che io ho solo ereditato, potendovi a mia volta pur contribuire alla sua definizione.
Dico ciò in senso evoluzionistico.
Se siamo arrivati fin qui è perchè mediamente ci siamo comportati bene, ma ogni comportamento è giusto quando è adeguato all'ambiente, tenendo conto che l'ambiente cambia, e che la stessa iterazione di un comportamento ''giusto'' può cambiare l'ambiente come sta avvenendo, fino a divenire ''sbagliato''.
Il nocciolo duro etico che possediamo  comporta da un alto un grado di irresponsabilità nel nostro agire alleggerito dall'aver eredidato in parte la soluzione dei nostri problemi in quel nocciolo, mentre rimane tutta nostra la responsabilità di rimodellarlo stante il suo essere relativo che lo rende plasticamente adattabile all'ambiente che cambia.
Io sospetto che quello che chiamiamo problema etico, in un mondo in cui sembra  ognuno sembra ormai libero di agire come gli pare, senza dogmi morali che tengano, è solo un problema di incapacità di adattare l'etica a un ambiente che troppo velocemente cambia, e di cui il nostro comportamento ''virtuoso'' precedente, obbediente a dogmi affermati, ne è la causa stessa.
E' il tempo in cui si costituisce il nostro nocciolo etico a non essere più compatibile coi cambiamenti ambientali.
Cosa dobbiamo fare dunque?
Il primo passo è criticare quello che è stato finora il nostro fare, seppur lo avessimo mai considerato virtuoso, compiacendoci del fatto che non derivando da principi immutabili, lo possiamo cambiare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Citazione di: Alberto Knox il 20 Novembre 2024, 12:35:55 PMNon si tratta di uccidere l'io , ho detto che io è inteso come Ego. L'Ego non è il tuo vero io interiore.
Non cadere nel facile errore che l'errore stia solo negli altri, atteggiandoci al savamarola di turno.
Per quanto nella mia ignoranza possa non distinguere l'io dall'ego, mi pare una questione di lana caprina.
Piuttosto mi sembra che in accordo col mio precedente post, possiamo metterci in ascolto di noi stessi, come tu predichi, soltanto se c'è dentro di noi qualcosa con cui interloquire, e che io ho chiamato nocciolo duro etico.
Si tratterebbe solo di cambiare statuto ai comportamenti malvagi rinominatoli come inadeguati, e a noi resterebbe la responsabilità di comportarci in modo adeguato al contesto, non essendovi un comportamento giusto in assoluto.
Non c'è comportamento per quanto si giudichi giusto che non diventi inadeguato se reiterato senza limite alcuno, ciò che può succedere quando si creda che esistano dogmi morali assoluti, immodificabili, e da seguire ciecamente.
Detto ciò è inevitabile che uno stato sociale si fondi su dogmi etici considerati assoluti, stante che il fondamento di uno stato è quello di stare, e non di mutare.
ma il fatto stesso che non esistono stati eterni dimostra che non esistono dogmi etici assoluti.
Il problema non è che viviamo in un epoca di decadenza morale, ma che a questa naturale decadenza, in quanto ogni etica possiede una data di scadenza, non riusciamo a produrre nulla di nuovo adeguato ai tempi.
Nel farlo  riproduciamo vecchie modalità non più adeguate.
Non facciamo in tempo a criticare una nuova tecnologia al fine poi di interiorizzarla che già una nuova si propone, per cui no fai in tempo a sentire parlare della nuova industria 2.0, che già la versione industria 4.0 appare all'orizzonte, con tutti i problemi etici che ciò comporta, e che non riusciamo più a trattare per adeguarli a questi mutamenti, mentre noi stiamo ancora qui a discutere di immutabili imperativi comportamentali, mentre il mondo cambia a velocità luminare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: iano il 20 Novembre 2024, 13:06:23 PME' il tempo in cui si costituisce il nostro nocciolo etico a non essere più compatibile coi cambiamenti ambientali.
Cosa dobbiamo fare dunque?
Il primo passo è criticare quello che è stato finora il nostro fare, seppur lo avessimo mai considerato virtuoso, compiacendoci del fatto che non derivando da principi immutabili, lo possiamo cambiare.
Il principio immutabile è il bene però credo di aver capito cosa stai dicendo .l ambiente sociale cambia ad opera delle nostre attività specificamente umane , con l entrata di nuovi tipi di problemi interculturali e cosmopolitiche , trent anni fa in italia non avevamo a che fare con una società multietnica così come oggi ed ecco che nascono nuove esigenze. Trent anni fa non si parlava di intelligenza artificiale e in un mondo che così cambia io ritengo che abbiamo bisogno di fare alleanza tra scienza e filosofia , tra religioni , abbiamo bisogno di un alleanza fra tutte le persone che hanno a cuore l umanità perchè siamo messi male, abbiamo qualche problema e non piccolo, di tutti i tipi . Allora o si depone la volontà di potenza anche a livello di filosofie , anche a livello di religioni , il primato, l assolutezza , la singolarità e si un pò piu umili e  fraterni fra ricercatori spirituali ascoltando quello che le grandi filoosfie e le grandi religioni hanno da insegnare e ciascuno fa sintesi dentro di sè così per come è capace o si fa questo oppure le forze dell indifferenza all etica, le forze del capitale, delle multinazionali, dell economia e dell efficenza a tutti i costi compreso le forze artificiali dell intelligenza artificiale ci toglieranno l umanità . La macchina avrà l intelligenza umana e noi non saremo più macchinisti della macchina ma saremo macchinari che è già più intelligente rispetto a noi . Già escono i libri dal titolo "machina sapiens" ma più sapiente di noi homo e quindi non facciamo altro che consegnare ad un dispositivo non umano la nostra pecurialità e adesso il dispositivo sa fare meglio di noi, piu velocemente di noi , più efficacemente di noi quelle cose che fino a ieri erano specifiche nostre e domani sarà sempre di più perchè è autopoietica l intelligenza artificiale lo sapete cosa significa questo? io non voglio sembrare apocalittico o luddista , capisco l'importanza di una società dove tutto funziona efficacemente  però se il funzionamento della società è a discapito della capacità di anarchia , di ribellione , di sogno , di utopia, di decidere , di sognare qualche cosa di diverso si perde lo specifico umano. Sarà allora la macchina a dirci cosa è etico e cosa no? cosa bisogna fare e cosa no? così che saremo delle brave rotelline che girano nell argoritmo sociale? personalmente non voglio diventare una rotellina.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: iano il 20 Novembre 2024, 14:04:54 PMma il fatto stesso che non esistono stati eterni dimostra che non esistono dogmi etici assoluti.
Sono pienamente d accordo, gia Sartre diceva che l'essere umano non possiede alcuna natura eterna e immutabile a cui può fare riferimento. Siamo condannati ad essere liberi e questa libertà impone che siamo noi stessi a dover scegliere come vogliamo vivere. Gli esseri umani possono sbagliare , ma questa possibilità di sbaglio e di trovare la propia risposta , o in altre parole, di riempire lo spazio vuoto in maniera autonoma e resposnabile anche sbagliando e col rischio di perderdersi è il sale dell umanità e se questo spazio vuoto viene riempito da un nuovo oracolo , che si chiami chat gpt o altro , che sa già tutte le risposte e noi non facciamo altro che eseguire quello che il programma ci dice ,anche se ce lo dice in modo perfetto , si perde la specificità umana. è questo il pericolo .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

Citazione di: Alberto Knox il 20 Novembre 2024, 14:28:13 PMIl principio immutabile è il bene però credo di aver capito cosa stai dicendo .l ambiente sociale cambia ad opera delle nostre attività specificamente umane , con l entrata di nuovi tipi di problemi interculturali e cosmopolitiche , trent anni fa in italia non avevamo a che fare con una società multietnica così come oggi ed ecco che nascono nuove esigenze. Trent anni fa non si parlava di intelligenza artificiale e in un mondo che così cambia io ritengo che abbiamo bisogno di fare alleanza tra scienza e filosofia , tra religioni , abbiamo bisogno di un alleanza fra tutte le persone che hanno a cuore l umanità perchè siamo messi male, abbiamo qualche problema e non piccolo, di tutti i tipi . Allora o si depone la volontà di potenza anche a livello di filosofie , anche a livello di religioni , il primato, l assolutezza , la singolarità e si un pò piu umili e  fraterni fra ricercatori spirituali ascoltando quello che le grandi filoosfie e le grandi religioni hanno da insegnare e ciascuno fa sintesi dentro di sè così per come è capace o si fa questo oppure le forze dell indifferenza all etica, le forze del capitale, delle multinazionali, dell economia e dell efficenza a tutti i costi compreso le forze artificiali dell intelligenza artificiale ci toglieranno l umanità . La macchina avrà l intelligenza umana e noi non saremo più macchinisti della macchina ma saremo macchinari che è già più intelligente rispetto a noi . Già escono i libri dal titolo "machina sapiens" ma più sapiente di noi homo e quindi non facciamo altro che consegnare ad un dispositivo non umano la nostra pecurialità e adesso il dispositivo sa fare meglio di noi, piu velocemente di noi , più efficacemente di noi quelle cose che fino a ieri erano specifiche nostre e domani sarà sempre di più perchè è autopoietica l intelligenza artificiale lo sapete cosa significa questo? io non voglio sembrare apocalittico o luddista , capisco l'importanza di una società dove tutto funziona efficacemente  però se il funzionamento della società è a discapito della capacità di anarchia , di ribellione , di sogno , di utopia, di decidere , di sognare qualche cosa di diverso si perde lo specifico umano. Sarà allora la macchina a dirci cosa è etico e cosa no? cosa bisogna fare e cosa no? così che saremo delle brave rotelline che girano nell argoritmo sociale? personalmente non voglio diventare una rotellina.
io ti capisco bene, e volentieri mi unirei al tuo lamento per simpatia, ma temo che il problema non sia nuovo, seppur tale si presenti.
E' un problema che in altri tempi si risolveva col ricambio generazionale, mentre oggi non più, perchè tale è la velocità del cambiamento, e di tanto è aumentata la lunghezza della nostra vita, che ci tocca il difficile compito mai prima affrontato dall'umanità, di dover vivere più vite in una, laddove alla morte, che comunque prima o poi arrifìverà, si aggiunge un potente senso di alienazione mai provato nel passaggio da una vita all'altra.
Si tratta propriamente della difficile arte di reincarnarsi in altro da se, mai prima sperimentata, perchè una volta ancor prima di provare a cimentarci in quell'arte la morte di metteva da parte per raggiunti limiti di età .
Gli eroi muoiono giovani e belli,  e a noi sopravvissuti invece lo specchio cosa ci restituisce, quand'anche carichi di cosmetici ritardanti la vecchiaia? :))
Una decadenza morale che sarebbe evento solito, se non per quanto si dimostri stagnante.
Il problema non sono le macchine che ci superano in corsa, ma il fatto che non facciamo in tempo a saltargli in groppa, il che una volta non era un problema, perchè ancora prima di provare a cavalcarle eravamo già morti, e a nuovi fantini era lasciato il compito, tanto difficile per i vecchi, quanto facile per i giovani  su quel cavallo in corsa nati.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: iano il 20 Novembre 2024, 14:41:24 PMio ti capisco bene, e volentieri mi unirei al tuo lamento per simpatia, ma temo che il problema non sia nuovo, seppur tale si presenti.
E' un problema che in altri tempi si risolveva col ricambio generazionale, mentre oggi non più, perchè tale è la velocità del cambiamento, e di tanto è aumentata la lunghezza della nostra vita, che ci tocca il difficile compito mai prima affrontato dall'umanità, di dover vivere più vite in una, laddove alla morte, che comunque prima o poi arrifìverà, si aggiunge un potente senso di alienazione mai provato nel passaggio da una vita all'altra.
Si tratta propriamente della difficile arte di reincarnarsi in altro da se, mai prima sperimentata, perchè una volta ancor prima di provare a cimentarci in quell'arte la morte di metteva da parte per raggiunti limiti di età .
Gli eroi muoiono giovani e belli,  e a noi sopravvissuti invece lo specchio cosa ci restituisce, quand'anche carichi di cosmetici ritardanti la vecchiaia? :))
Una decadenza morale che sarebbe evento solito, se non per quanto si dimostri stagnante.
"Quel che nasce dalla polvere è polvere , ma ciò che nasce dallo spirito è spirito. E io ora rinasco a nuova vita ."

(San Francesco D assisi anno 1200 . ) allora la vita era molto più breve di quella di oggi eppure già allora si rinasceva a quanto pare.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

Citazione di: Alberto Knox il 20 Novembre 2024, 14:59:21 PM"Quel che nasce dalla polvere è polvere , ma ciò che nasce dallo spirito è spirito. E io ora rinasco a nuova vita ."

(San Francesco D assisi anno 1200 . ) allora la vita era molto più breve di quella di oggi eppure già allora si rinasceva a quanto pare.

Bellissima citazione.
Si ma appunto si rinasceva solo dopo la morte, mentre adesso ci tocca rinascere ancora in vita, e non escludo che il mio amato Francesco avrebbe trovato in ciò al pari d noi difficoltà, per quanto santo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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Alberto Knox

#97
Citazione di: iano il 20 Novembre 2024, 15:03:26 PMBellissima citazione.
Si ma appunto si rinasceva solo dopo la morte, mentre adesso ci tocca rinascere ancora in vita, e non escludo che il mio amato Francesco avrebbe trovato in ciò al pari d noi difficoltà, per quanto santo.
Era vivo quando lo ha detto. Ed era ripudiato da tutti fra l altro ,dalla famiglia ,dai suoi stessi amici , dalla sua città.
Io trovo che possiamo trovare tutte le scuse del mondo possibili immaginabili per cercare di sottrarci dalla responsailità personale. Ma non si può , noi siamo chiamati a rispondere , e devi rispondere . Questo dice Sartre
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

Citazione di: Alberto Knox il 20 Novembre 2024, 15:07:12 PMEra vivo quando lo ha detto. Ed era ripudiato da tutti fra l altro dalla, famiglia ,dai suoi stessi amici , dalla sua città.
Io trovo che possiamo trovare tutte le scuse del mondo possibili immaginabili per cercare di sottrarci dalla responsailità personale.

Si, hai ragione, però non mi pare che io cerchi  scuse, e anzi mi pare di fustigare a mia volta chi ci prova, esagerando perfino nel farlo, rasentando l'offesa personale, della qual cosa chiedo scusa a tutti voi. Il mio è solo un invito ad affrontare le difficoltà senza nascondersele, anche quando ci appaiano insormontabili.
Anzi a dire il vero, io amo le sfide impossibili, per cui è come invitarmi a pasta e ceci, pronto ad ammettere sportivamente la probabile sconfitta, felice comunque di aver partecipato.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Il_Dubbio

Citazione di: Alberto Knox il 19 Novembre 2024, 20:34:07 PMHai detto infatti che l etica viene dal basso e da li riprenderò cominciando con la mia definizione di etica che è nient altro che questa; percezione e attuazione della responsabilità personale.


troppo poco secondo me per un concetto dell'etica che parta dal basso, ma non per questo è niente, anzi.

Le etiche che partono dall'alto sono quelle principalmente destinate ad un numero ristretto di persone. Penso ad esempio all'etica professionale di un medico, oppure di un avvocato o un politico. 

Un'etica che accomuna tutti gli uomini potrebbe essere la somma algebrica della "percezione e attuazione della responsabilità personale" di tutti gli uomini. Ovvero quel sentire comune che si avverte in ogni luogo, che sia familiare o lavorativo, e perfino al di la dei confini nazionali. Che accomuna i bianchi e i neri, quelli del sud e del nord e perfino quelli ricchi e quelli poveri. E' un sentire che trascende le proprie origini, addirittura anche la nostra stretta percezione o responsabilità personale. 

Questa è un'etica il cui ordine si costruisce. Non c'è. La natura non ce l'ha data in dote. 

L'etica non è solo un sentimento, è anche conoscenza, rispetto sicuramente, ma è soprattutto un modo per ordinare tutti questi aspetti in modo che sia in grado di prendere delle decisioni.

Io leggo tutti questi vostri bei commenti, ma non ci trovo nulla  di interessante, perchè poi le decisioni le lasciamo sempre agli altri. Poi al bar sosteniamo una tesi o l'altra tanto comunque su quello che abbiamo da dire o da fare non dipende la vita o la morte di qualcuno.

faccio un esempio un po' macrabo:
due persone sono in pericolo di vita tu puoi salvarne solo una. Ma devi scegliere una soltanto nel breve tempo di 60 minuti, altrimenti moriranno entrambi.
Cosa fai? Quali sono le tue prime azioni...

p.s. io non lo so, ma se parto da un certo ordine etico, in cui ad esempio le due persone si sono trovate in quella situazione in circostanze sfortunate, la prima cosa che penserei è che la sfortuna decida chi debba morire. Per cui tirerò a sorte chi salvare. 

Alberto Knox

Citazione di: Il_Dubbio il 20 Novembre 2024, 16:08:26 PMLe etiche che partono dall'alto sono quelle principalmente destinate ad un numero ristretto di persone. Penso ad esempio all'etica professionale di un medico, oppure di un avvocato o un politico. 
non avevo afferato che vi fosse un etica che parte dal basso e un etica che parte dall alto. Salta fuori adesso sta cosa del dottore , dell avvocato e del politico. Non lo ritengo quindi penso che dovrai argomentare a proposito.
Citazione di: Il_Dubbio il 20 Novembre 2024, 16:08:26 PMIo leggo tutti questi vostri bei commenti, ma non ci trovo nulla  di interessante, perchè poi le decisioni le lasciamo sempre agli altri.
Mi viene da risponderti ; parla per te.
Citazione di: Il_Dubbio il 20 Novembre 2024, 16:08:26 PMfaccio un esempio un po' macrabo:
due persone sono in pericolo di vita tu puoi salvarne solo una. Ma devi scegliere una soltanto nel breve tempo di 60 minuti, altrimenti moriranno entrambi.
Cosa fai? Quali sono le tue prime azioni...
Ma non eri tu che ti lamentavi della scarsa argomentazione filosofica a riguardo del tema? Se questo è il tuo modo di filosofare per me va bene , mi aspetto però che non mi si venga a criticare sul mio .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Il_Dubbio

Citazione di: Alberto Knox il 20 Novembre 2024, 17:35:43 PMMi viene da risponderti ; parla per te.

Ma infatti io parlavo per me. Sono io che non trovo argomenti interessanti.

A cosa vi serve fare filosofia o, come in questo particolare argomento, parlare di etica se poi ciò che scrivete o sostenete non ha una ragione pratica?

E' chiaro che ad un certo punto vi metto di fronte a delle scelte di natura etica per capire se avete in testa un ordine etico e sapreste come comportarvi. Perchè il mondo è pieno di gente che predica bene e rozzola male. 
Qua invece non siamo nemmeno alla predica... è più un parlare in politichese, qualcosa che non vuol dire nulla nonostante le tante parole. 

Però come ho detto vi lascio parlare tranquilli...se così vi sentite al sicuro, potete passare dei bei pomeriggi senza che siate disturbutati da qualcuno che invece vorrebbe quagliare qualcosa.

Io sto gia utilizzando un mio ordine etico. E chiaramente non mi metto a parlare e discutere con chi mi fa perdere solo il mio tempo. Lo utilizzo in modo diverso. E' una questione etica anche questa.

iano

Citazione di: Il_Dubbio il 20 Novembre 2024, 20:57:47 PMIo sto gia utilizzando un mio ordine etico. E chiaramente non mi metto a parlare e discutere con chi mi fa perdere solo il mio tempo. Lo utilizzo in modo diverso. E' una questione etica anche questa.
Se e quando riritornerai su questo forum, magari con modi meno pretenziosi, vorrà dire che noi non avremo sprecato il nostro di tempo, e comunque sarai sempre il benvenuto, e saremo sempre ben disposti a perdere il nostro con te, come abbiamo già fatto, e non perchè possediamo un etica di ''ordine' superiore, ma perchè ci viene dal cuore.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: Alberto Knox il 20 Novembre 2024, 17:35:43 PM
CitazioneIo leggo tutti questi vostri bei commenti, ma non ci trovo nulla  di interessante, perchè poi le decisioni le lasciamo sempre agli altri.
Mi viene da risponderti ; parla per te.
mi riferivo alle tue ultime parole. Come fai a dire che noi tutti facciamo scegliere sempre gli altri e noi non decidiamo mai? sicuramente a volte decidiamo. E decidiamo secondo il nostro intendimento e secondo la nostra percezione per come siamo capaci.
Citazione di: Il_Dubbio il 20 Novembre 2024, 20:57:47 PME' chiaro che ad un certo punto vi metto di fronte a delle scelte di natura etica per capire se avete in testa un ordine etico e sapreste come comportarvi. Perchè il mondo è pieno di gente che predica bene e rozzola male. 
quella non è una domanda di natura etica , quello è un esempio estremo che fa affiorare un dilemma. Chi salvo? ma la questione di fondo è sempre la salvezza e scegliere uno anzichè l altro non inficia la dimensione salvifica della nostra azione. 
Citazione di: Il_Dubbio il 20 Novembre 2024, 20:57:47 PMA cosa vi serve fare filosofia o, come in questo particolare argomento, parlare di etica se poi ciò che scrivete o sostenete non ha una ragione pratica?
La questione è questa , quando tu ti assumi le domande  che gli altri sono, quando tu rispondi così come sei capace , alla luce delle tue possibilità e alla luce delle tue competenze e dei tuoi carismi e rispondi alle domande di cura degli altri sei più uomo o meno uomo?  io son convinto che siam più uomini ma devo motivarla questa cosa , ecco la ragion pratica, la devo motivare . Che cosa a che fare la logica della cura con la logica dell umanità? perchè non è per niente evidente oggi sopratutto ma anche a ben guardare nel medioevo ai tempi di Dante fino a scendere ai tempi di Seneca e anche fino a scendere ai tempi dei faraoni d' Egitto non è per niente evidente che essere uomini veramente significa assumere la cura perchè c'è una buona parte dell umanità che dice che essere uomini significa il contrario ; dominare, vincere , imporsi. Il filosofo maggior mente osannato e rispettato dai filosofi contemporanei è forse Friedrich Nietzsche la cui filosofia sapete bene non si basava sulla cura e perchè è così osannato? ma perchè sa esprimere al meglio quello che è il sentire del nostro tempo ,il nostro tempo è in balia di questa concezione del principio del dominio, della volontà di potenza , non è la volontà di cura , anzi questa la metti da parte dicendo che è moralismo etico e Nietzsche ritiene che l'etica sia un pensiero assolutamente sbagliato, un idiozia. I grandi pensatori all insegna dell etica a cui io faccio riferimento e che sono Platone , Gesù e Kant tutti e tre vengono bollati come idioti! da Nietzsche e perchè sono idioti ? perchè non capiscono la logica della vita e della natura, la logica della vita e della natura non ha niente a che fare con la cura . la logica della vita e della natura ha a che fare con la volontà di potenza Wille zur Macht . Con il predominio, il terriorio , il sottomettere. Hai studiato la storia , studia la storia ragazzo guarda come procede , hai studiato la natura , guarda come procede pesce grande mangia il pesce piccolo e quello piccolo mangia quello ancora piu piccolo e tutti mangiano tutti Bellum omnium contra omnesQuesta è la struttura e tu mi vieni a parlare di bene mi vieni a parlare di cura? sei un idiota! non capisci nulla! e dico nulla perchè siamo su un forum ma se fossimo altrove dire una cosa un pò più icastica , direbbe  Nietzsche , se fosse qui. è forte la filosofia di Nietzsche ma è il discorso che si fa è il discorso che a volte facciamo e che fanno i nostri figli , uno cerca di educare i figli al bene e all onestà e poi entra e ti dice ma quale onestà e quale bene , la potenza , l affermazione , la grandezza dammi il coltello tutti hanno il coltello voglio anch io il coltello perchè così sarò forte e gli altri avranno paura e io esisto, consisto, persisto e mi porteranno rispetto. Guardate le notizie di cronaca Bologna 5 settembre 2024 morto ragazzo di 16 anni. Arrestato un coetaneo. riprendo un pezzetto dell articolo "poco dopo essere arrivato all'ospedale Maggiore che si trova a una manciata di metri dal luogo dove era stato accoltellato. E dietro a questa tragedia c'è l'ombra del bullismo."
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

misummi

veramente è il mondo che deve porsi con umiltà di fronte ad ogni e dico ogni essere  umano appena nato chiedendogli scusa per il genere di mondo in cui è nato!
E poi lasciarlo così com'è in modo tale che ne esca una vera e reale individualità e non un esemplare del millenario gregge.
Il mondo non ha alcun diritto nè tanto meno il dovere di imporre a chicchessia qualsivoglia cosa.
Il mondo cominci a rinnegare sè stesso e cambiare registro,dinamiche e contenuti.
Fin a quel momento per me questo mondo è e resta un "motel" 


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