Secondo voi,chi è il miglior filosofo della scienza e perchè?

Aperto da misummi, 18 Novembre 2024, 08:39:46 AM

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misummi

Una domanda da un milione di dollari?
Forse si, ma le risposte possono essere discusse in modo interessante.
La mia risposta è questa:  Karl Popper.
Una risposta da intendere in modo relativo e problemico.
Perché Popper?
Perchè ha chiesto alla scienza un rigore migliore di quello precedente.
Un rigore metodologico e logico che ha chiarito molte cose.
Perché la mia risposta è da intendere in modo relativo?
Perché la scienza non può falsificare sempre e comunque.
Ci sono dei casi in cui un fenomeno sfugge a quel rigore.
Questo in molti campi della ricerca scientifica.




iano

Citazione di: misummi il 18 Novembre 2024, 08:39:46 AMPerché la scienza non può falsificare sempre e comunque.
Ci sono dei casi in cui un fenomeno sfugge a quel rigore.
Questo in molti campi della ricerca scientifica.
Ciao e benvenuto su questo forum. :)

Tutte quelle filosofie che riducono la complessità, senza aggiungerne di nuove, operazione in cui  Cartesio  mi sembra si produca in modo esemplare.
Popper comunque non è da meno, perchè se Cartesio riduce geometria e aritmetica a una cosa sola, Popper riduce una scienza che falsifica in una scienza falsificabile.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

misummi

Si, ma non mi hai detto chi è il tuo filosofo della scienza preferito!

iano

Citazione di: misummi il 18 Novembre 2024, 09:50:05 AMSi, ma non mi hai detto chi è il tuo filosofo della scienza preferito!
L'ho detto, Cartesio, e ho detto anche il motivo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

misummi

#4
Cartesio diceva :" Cogito, ergo sum", secondo te pensare significa essere?
Voglio dire, ci sono pensatori di ogni genere, nel passato e nel presente, che non sembra abbiano vissuto una vita basata sull 'essere.
Al contrario, sembra l'abbiano basata proprio sul pensare e il proporre il loro modo di pensare e i loro pensieri.
Probabilmente è questo ciò che Cartesio intende:
la certezza indubitabile che l'uomo ha del proprio esistere e essere è il fatto di poterlo pensare e rifletterci.
Potrei anche essere d'accordo, in parte, ma
limitatamente, per quanto riguarda  una parte di esseri umani e un certo modo di pensare ed essere.
Ad esempio, un buddhista Zen potrebbe dire: "Io non penso e sono"
Io dico volentieri:"Io non penso di essere quello che penso ma di essere quello che sono anche quando non penso!"

iano

Citazione di: misummi il 18 Novembre 2024, 10:29:33 AMCartesio diceva :" Cogito, ergo sum", secondo te pensare significa essere?
Voglio dire, ci sono pensatori di ogni genere, nel passato e nel presente, che non sembra abbiano vissuto una vita basata sull 'essere.
Al contrario, sembra l'abbiano basata proprio sul pensare e il proporre il loro modo di pensare e i loro pensieri.
Probabilmente è questo ciò che Cartesio intende:
la certezza indubitabile che l'uomo ha del proprio esistere e essere è il fatto di poterlo pensare e rifletterci.
Potrei anche essere d'accordo, in parte, ma
limitatamente, per quanto riguarda  una parte di esseri umani e un certo modo di pensare ed essere.
Ad esempio, un buddhista Zen potrebbe dire: "Io non penso e sono"
Io dico volentieri:"Io non penso di essere quello che penso ma di essere quello che sono anche quando non penso!"

Dovendo scegliere ho scelto Cartesio per i motivi che  ho detto, ma non ciò non vuol dire che aderisca al pensiero di Cartesio, come in effetti non aderisco a quello di nessun altro filosofo, tanto da poter dire di essere anche meno cartesiano di te, o forse lo sono oltre Cartesio stesso. Dipende da come si voglia interpretare il ''cogito ergo sum'' anche oltre gli intenti di Cartesio.
Si potrebbe infatti interpretare come ''il mio essere è il prodotto di un pensiero'', e così a spanne lo interpreto io.
Più precisamente intendo che l'osservatore non può osservarsi, anche se tende a riferire a se parte di ciò che osserva.
L'osservatore è colui che produce l'essere e uno dei modi di produrlo è pensarlo, egli dunque in effetti non è se non può prodursi da solo.
La realtà è insondabile e l'osservatore ne è parte, ma il loro rapporto produce l'essere di cui non intendiamo sia fatta la realtà, compresi noi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Errata corrige: di cui noi intendiamo sia fatta la realtà.
Il mio pensiero va oltre il pensiero Zen, credo, perchè che io pensi o non pensi io non sono.
Cioè la mia essenza non è l'essere se l'essere è il prodotto della mia osservazione, non potendo essere io il prodotto di me stesso.
L'essere è una costruzione come ci insegna il pensiero zen, che ci dimostra infatti come fare a decostruirlo. Ma non può essere decostruito chi decostruisce.
L'essenza della realtà non è dunque l'essere, ma l'essere è il modo in cui ci appare, e nella misura in cui questo modo non è univoco, ammette semplificazioni, e i filosofi che queste semplificazioni attuano rivestono perciò per me particolare interesse.

Ecco, sono riuscito forse a dire quel che volevo dire. :)
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

green demetr

Citazione di: misummi il 18 Novembre 2024, 08:39:46 AMerchè ha chiesto alla scienza un rigore migliore di quello precedente.
Se fosse stato per Popper, l'ingannatore, saremmo ancora alla fisica meccanicista  :D

Non esiste un filosofo della scienza, ma una filosofia sulla storia della scienza.

Se invece intendi il miglior scienziato-filosofo, bè ce ne sono tanti, Bohr, Einstein, Boltzman, Schroedinger etc...
In fin dei conti anche Cartesio, Pascal, Kant, Newton non sono male  ;) :D

Senza dimenticare alle origini i greci. Euclide il più famoso, Archimede, ma di quelli so veramente poco, tranne che sono quelli che hanno inventato la DIMOSTRAZIONE. Forse la più grande conquista dell'occidente.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

misummi

#8
Feyerabend è il mio preferito insieme a Popper di cui era l'allievo prediletto.
Libertario il primo,"purista" il secondo, mettendoli assieme ne uscirebbe forse il filosofo della scienza  più utile della storia.

green demetr

Citazione di: misummi il 23 Novembre 2024, 06:12:56 AMFeyerabend è il mio preferito insieme a Popper di cui era l'allievo prediletto.
Libertario il primo,"purista" il secondo, mettendoli assieme ne uscirebbe forse il filosofo della scienza  più utile della storia.
Una personalità discretametne folle probabilmente  :D
Io sto leggendo Schroedinger, ma alcuni passi antologici, e per come me lo hanno fatto studiare, Feyerabend deve essere figo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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