I "veri e i "falsi" profeti

Aperto da Eutidemo, 31 Agosto 2024, 12:08:15 PM

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Phil

Il serpente si morde la coda solo se Gianni ha detto la verità; se Gianni invece ha mentito, il serpente resta a bocca aperta (in attesa).
A suo modo, quella catena di periodi ipotetici (se consideriamo vero il fatto che Pinotto abbia pronunciato quella affermazione) dimostra che A è falso, ossia non è affatto vero che dopo la morte di Gianni mentiranno sempre tutti (senza che questo possa portare a considerare necessariamente vera o falsa l'affermazione di Pinotto, in attesa che arrivi un altro simpaticone a profetizzare un mondo surreale in cui tutti dicono la verità o tutti mentono sempre).

iano

Citazione di: Eutidemo il 02 Settembre 2024, 17:40:57 PMQui di seguito ti elenco le combinazioni di tasti che puoi utilizzare per le frecce.
  • Alt+24: ↑
  • Alt+25: ↓
  • Alt+26: →
  • Alt+27:←
  • Alt+18: ↕
  • Alt+29: ↔
  • Alt+30: ▲
  • Alt+31: ▼

->
Ho una tastiera diversa, ma sono riuscito comunque a farla, grazie. :)
E adesso che tutti sappiamo come farla, potremmo iniziare ad usarla.
La freccia sta per ''implica''.
Se A è vero, allora B è vero.
equivale ad
A implica B
e quindi
A -> B
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

Citazione di: Phil il 02 Settembre 2024, 15:33:02 PMLa logica formale ha il problema della compilazione dei valori, ossia del rapporto con la realtà delle proposizioni per A, B, etc. Ad esempio, l'implicazione logica A → B, è nel complesso vera o falsa secondo la seguente tavola di verità:

Usare una notazione logica purtroppo non salvaguarda da errori, né formali (può comunque essere usata male, non c'è un correttore ortografico-sintattico per la logica, almeno credo), né contenutistici (assegnazioni di valore ad A e B), ma talvolta può comunque aiutare a chiarire la struttura dell'argomentazione e le relazioni fra gli elementi coinvolti.
Ciao, la prima domanda che vorrei fare è ¿Se io volessi porre a una tavola di verità un responso sul mio post 55 in relazione a ciò che lo precede, cosa direbbe? 
E la seconda, quale sarebbe l'orientamento sulla compilazione dei valori?

Il_Dubbio

Non ho avuto il piacere di capire il motivo che ha spinto l'autore a per scrivere un titolo così equivoco.

Prima presupposto è: Se A è vera necessariamente B è vera

Secondo presupposto è: Se A è vera allora è falso C

Se per B è vera C

Allora è falso che B sia vera e necessariamente è falso anche A (perchè A include B come vera).

Ma questa cosa..ammesso che sia quello che aveva in mente l'autore, non c'entra una mazza con profeti e roba del genere... ha fatto solo perdere il tempo. 
  

Phil

Citazione di: daniele22 il 02 Settembre 2024, 22:47:13 PM¿Se io volessi porre a una tavola di verità un responso sul mio post 55 in relazione a ciò che lo precede, cosa direbbe?
[...] quale sarebbe l'orientamento sulla compilazione dei valori?
La logica formale "traduce" le proposizioni di un discorso argomentativo (premesse, conclusioni, inferenze, etc.) in rapporti, appunto, formali, con la possibilità di assegnare differenti valori di verità per valutare i possibili esiti (i valori sono almeno V o F, ma non solo, ci sono anche le logiche modali e altre con ad esempio tre valori, v. pagina 11 qui).
Il tuo post 55 non mi sembra abbastanza argomentativo per prestarsi alla traduzione in logica formale, ma non è da escludere che sia solo un mio limite.

iano

#65
Citazione di: Phil il 02 Settembre 2024, 23:46:09 PMLa logica formale "traduce" le proposizioni di un discorso argomentativo (premesse, conclusioni, inferenze, etc.) in rapporti, appunto, formali, con la possibilità di assegnare differenti valori di verità per valutare i possibili esiti (i valori sono almeno V o F, ma non solo, ci sono anche le logiche modali e altre con ad esempio tre valori, v. pagina 11 qui).
Il tuo post 55 non mi sembra abbastanza argomentativo per prestarsi alla traduzione in logica formale, ma non è da escludere che sia solo un mio limite.
Sbirciando sul Web, scopro con sorpresa (tanta è la mia ignoranza) che le logiche polivalenti hanno una storia che risale ad Aristotele.
Esso ad esempio nota che la proposizione ''domani ci sarà una battaglia navale'' è al momento in cui viene pronunciata una proposizione ''ne vera ne falsa'', che sarebbe perciò un terzo valore logico.
Mi pare che in tal modo si introduca il fattore tempo, per cui ciò che oggi è ''ne vero ne falso'' domani sarà vero o falso.
Anche Eutidemo nel ''caso del profeta'' utilizza il fattore tempo, in particolare  considerando il tempo D.C e il tempo D.M.
In più condiziona la verità di una affermazione asseconda di chi la fa.
Non penso che in tal modo Eutidemo volesse fare un esempio di logica a più valori.
Però mi chiedo se di fatto, senza volere, ne abbia dato un esempio.
Dubito che anche con una logica a più valori si riesca a sbrogliare la matassa, perchè oltre al fattore tempo utilizza un fattore di autorevolezza, che è proprio qull' ''ei dixit'' con cui ci si riferiva ad Aristotele nel tempo D.A. , fin quasi ai giorni nostri.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#66
Citazione di: Il_Dubbio il 02 Settembre 2024, 23:37:47 PMNon ho avuto il piacere di capire il motivo che ha spinto l'autore a per scrivere un titolo così equivoco.

Prima presupposto è: Se A è vera necessariamente B è vera

Secondo presupposto è: Se A è vera allora è falso C

Se per B è vera C

Allora è falso che B sia vera e necessariamente è falso anche A (perchè A include B come vera).

Ma questa cosa..ammesso che sia quello che aveva in mente l'autore, non c'entra una mazza con profeti e roba del genere... ha fatto solo perdere il tempo.
 
Confesso di non aver seguito, diversamente da te, tutta l'argomentazione di Eutidemo, fermandomi dove mi è parso di riscontrare la prima contraddizione.
Apprezzo il tuo tentativo di tradurre la sua argomentazione in linguaggio logico, che però mi pare  usi, se non scorrettamente, in modo ridondante.
 In particolare mi sembra superfluo, se non errato, l'uso che fai del termine ''necessariamente''.
Ad esempio la proposizione ''Se A è vera necessariamente B è vera'' si può più semplicemente scrivere come
''A implica B''.
Oppure
A -> B
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Phil. :)
L'UROBORO sta proprio in questo: e, cioè, che:
- se Gianni ha detto la "verità", e, quindi, Pinotto deve per forza dire "falsità");
- allora Gianni  ha detto anche una "falsità", perchè dopo Pinotto, se Pinotto deve per forza dire "falsità",  ci sarà necessariamente chi dirà la "verità".
La consequenzialità (il)logica di A B C, quindi, secondo me, resta.
***
Se invece Gianni ha detto una "falsità", allora Pinotto può aver detto la "verità"; ed allora può essere vero che dopo  Pinotto tutti mentiranno, rendendo vera, almeno in parte, l'affermazione di Gianni.
In tal caso il serpente non si morderà la coda, ma soltanto il proprio uccello! :D
***
Un cordiale saluto! :)
***

Eutidemo

Citazione di: Il_Dubbio il 02 Settembre 2024, 23:37:47 PMNon ho avuto il piacere di capire il motivo che ha spinto l'autore a per scrivere un titolo così equivoco.

Prima presupposto è: Se A è vera necessariamente B è vera

Secondo presupposto è: Se A è vera allora è falso C

Se per B è vera C

Allora è falso che B sia vera e necessariamente è falso anche A (perchè A include B come vera).

Ma questa cosa..ammesso che sia quello che aveva in mente l'autore, non c'entra una mazza con profeti e roba del genere... ha fatto solo perdere il tempo.
 
Lo avevo ripetuto più volte, io stesso, che quello dei profeti era solo uno spunto; anche se non c'è dubbio che la doppia analoga predizione di Gesù e di Maometto comporterebbe una contraddizione molto simile a quella di Gianni e Pinotto, se fosse vero che esistono sul serio "profeti" e "predizioni".

Eutidemo

Ciao Iano. :)
E' vero che la proposizione ''domani ci sarà una battaglia navale'' è al momento in cui viene pronunciata una proposizione ''nè vera nè falsa'', costituendo perciò un terzo valore logico; ed infatti, in tal modo, si introduce il "fattore tempo", per cui ciò che oggi è ''ne vero ne falso'' domani sarà "vero o falso".
***
Ma, se partiamo dal presupposto (puramente teorico) che esistano davvero dei "profeti", allora  il "fattore tempo" viene vanificato; ed infatti, poichè essi vedono con "certezza" il futuro, per essi il "fattore tempo" non ha alcun valore.
***
Un cordiale saluto! :)
***

iano

#70
Citazione di: Eutidemo il 03 Settembre 2024, 06:45:44 AM
Ciao Iano. :)
E' vero che la proposizione ''domani ci sarà una battaglia navale'' è al momento in cui viene pronunciata una proposizione ''nè vera nè falsa'', costituendo perciò un terzo valore logico; ed infatti, in tal modo, si introduce il "fattore tempo", per cui ciò che oggi è ''ne vero ne falso'' domani sarà "vero o falso".
***
Ma, se partiamo dal presupposto (puramente teorico) che esistano davvero dei "profeti", allora  il "fattore tempo" viene vanificato; ed infatti, poichè essi vedono con "certezza" il futuro, per essi il "fattore tempo" non ha alcun valore.
***
Un cordiale saluto! :)
***

Se cosi stanno le cose dovremmo poter riscrivere l'enigma eliminando il fattore tempo.
Diremo ad esempio, assumendolo, che  Gianni dica solo la verità, ed afferma di essere l'unico a dirla, e da ciò logicamente segue che chiunque altro è un mentitore, e in particolare lo è Pinotto, il quale è condizionato nel suo dire, potendo solo negare ciò che Gianni afferma.
Oppure?

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

@Phil
Il post nr.55 è vero al 99% solo perché non riesco a immaginare l'un per cento che lo possa contraddire. Semmai questo 1% sarebbe contenuto nell'informazione "il motivo per cui si siano messi d'accordo".
Della tabella della verità quello che mi ha colpito sarebbe, probabilmente per l'esistenza di un codice matematico binario, il fatto che non si divida il periodo in tre parti, ovvero, premessa - argomentazione - conclusione. Se fosse invece così composta, nella "conclusione", che resta comunque nel vecchio campo della "conseguenza", con un piede qua e uno là, uno stato sovrapposto insomma, nella "conclusione" appunto si paleserebbe il motivo che muove la premessa. La gente non parla a caso. Riferendomi quindi a quell'uno per cento di cui sopra, mi sembra che Eutidemo abbia già messo i piedi avanti in questo senso. Per ora le forze armate, o meglio l'intelligence, anthonyi, non si è ancora pronunciato, anche se a dire il vero è stato lui a gettare il sasso, ma in combutta col principe Rastislav Eutidemo.
Conclusione: il motivo che muove la "premessa", ai miei occhi risulta essere stato rimosso in almeno tre discipline umane: in ordine cronologico la filosofia, la fisica e la linguistica. Sembra che così facendo abbiano fatto il classico passo più lungo della gamba consegnando le questioni che riguardano l'individuo alla scienza. Ai miei occhi è una follia, ma per altri può essere buono. Detto cioè sinteticamente, ammesso che entrambe le visioni socio/economiche, una potenzialmente però (quella attuale), consentano una fruizione "gratuita" dei beni, personalmente preferisco vivere il vecchio "lupus in fabula" piuttosto che creando emozioni con la mentalità che c'è oggi; almeno fintanto che non sia chiaro a tutti l'anello di congiunzione tra filosofia e scienza, che, in senso cronologico inverso dovrebbe giungere dalla teoria del significato nella scienza del linguaggio, che però non è la linguistica attuale, quella del dopo Chomsky, bensì la filosofia, ovvero l'antropologia.
@Eutidemo
Tu confondi il mago Thelma con il profeta, ma lo fai apposta. È solo al tempo che si rivolge un profeta: il suo linguaggio palesa solamente forze che emergono a fronte di forze che si esauriscono; non si occupa di cose o fatti, ma dei fatti miliari che le rendono possibili. La sua maestria sta solo nell'individuare correttamente tali fatti miliari desunti dalla storia che lui realizza guardandosi attorno. Insomma, un buon filosofo è un profeta

Eutidemo

#72
Ciao Iano. :)
BRAVISSIMO!
***
Ed infatti sono d'accordo con te che l'"aporia" potrebbe essere riformulata eliminando il fattore tempo; si tratterebbe di un'"aporia" molto simile alla mia, ma non del tutto identica.
***
Cioè, ipotizzando che Gianni si trovi su una barca con altre nove persone potremmo partire dall'aprioristico  presupposto che  Gianni  possa dire sempre e soltanto "cose vere".
Cosa accade, però, (sotto il profilo logico) se Gianni afferma che le altre nove persone sulla barca possono dire sempre e soltanto "cose false"?
***
Se Pinotto, che è anche lui sulla barca, gli dà ragione, riconoscendo che  Gianni  dice sempre e soltanto "cose vere", poichè Pinotto può dire sempre e soltanto "cose false", ne consegue che Gianni non dice sempre e soltanto "cose vere" (per cui Pinotto potrebbe anche non essere un "mentitore"). ::) 
***
Però, se Bombolo, che è anche lui sulla nave (e quindi è un mentitore), afferma che Gianni non dice sempre e soltanto "cose vere", allora torna ad essere vero che Gianni può dire sempre e soltanto "cose vere". ::)
***
E così via!
***
Un cordiale saluto! :)
***

Eutidemo

Però, a questo punto, visto che l'UROBORO rischia di contoncersi all'infinito, io abbandono il THREAD; lasciando a voi di continuarlo, se la cosa vi aggrada!
***
Grazie e cordiali saluti a tutti gli intervenuti! :)
***

anthonyi

Citazione di: daniele22 il 03 Settembre 2024, 09:50:37 AM
 La gente non parla a caso. Riferendomi quindi a quell'uno per cento di cui sopra, mi sembra che Eutidemo abbia già messo i piedi avanti in questo senso. Per ora le forze armate, o meglio l'intelligence, anthonyi, non si è ancora pronunciato, anche se a dire il vero è stato lui a gettare il sasso, ma in combutta col principe Rastislav Eutidemo.

Di che vai cianciando, Daniele22, é la seconda volta che mi chiami in causa con frasi prive di senso. A me non piace che il mio nome venga proferito invano, soprattutto quando di certi argomenti mi interessa poco. Addirittura adesso sarei stato io a lanciare il sasso, quando in realtà non sto partecipando alla discussione, ero solo intervenuto a puntualizzare qualcosa a cui tenevo, e sulla quale non posso essere in combutta con Eutidemo viste le profonde differenze di posizioni che abbiamo. 
Mi complimento comunque per l'"intelligence", ma non lo dire troppo in giro, sai, noi agenti segreti ci teniamo all'anonimato. 😎