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Differenza genetica

Aperto da Jacopus, 12 Agosto 2024, 00:16:34 AM

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niko

#45
Citazione di: InVerno il 19 Agosto 2024, 01:07:10 AMIn realtà Marx dedicò il Capitale, non all'eterno amico compagno di graniti, ma a Willem Wolff, l'ultimo borghese di cui era riuscito a sgraffignare le fortune testamentarie, tanto lo ripugnava l'ereditarietà del capitale che gli fece pure dimenticare chi lo aveva trattato come un figlio tutta la vita. Dilapidò velocemente quanto ottenuto comprando oppio, non quello dei popoli, quello vero. Se non fosse che ci sono persone che trattano il barbuto filosofo come un Messia sceso in terra non sarebbe neanche così divertente puntare il dito su che gigantesco ipocrita fosse, ma siccome i comunisti esistono, è invece molto divertente, ma ora la smetto.


Il problema e' che non sai produrre argomenti, a parte l'ad hominem.

Che poi, chi passa una vita dedicata alla lotta, e a girare il mondo per lottare, difficilmente puo' avere uno stile di vita borghese e posapiano, mi pare piu' che altro questa, la causa del livore...

Se per te il prototipo della brava persona e' colui che lavora, ama la sua famiglia e si fa i "cavoli" sua, abbiamo capito benissimo perche' Marx con queste premesse e secondo queste, appunto, grantiche, "leggi" non puo' essere una brava persona, quindi, davvero, datti pace.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

#46
Di scientifico nel marxismo c'è la teoria del plusvalore, che sbufala la millantata redditività del capitale.

Il discorso va poi allargato, come giustamente osservato, alle infinite forme in cui si può estorcere ed accumulare profitto anche da chi lo ha estorto agli schiavi della produzione reale; dal "filantropo" che possiamo definire "l'utilizzatore finale", e regista apicale, della catena dello sfruttamento.

Certo l'imperialismo classico, ma già usurato dalla decolonizzazione. Più attuale e remunerativa la rapina finanziaria tossica. E, chiudendo il cerchio, la rapina originaria: la guerra. Motore di un nuovo ciclo neoimperialistico e di nuove forme di dannati della terra: le cavie coatte dei profitti biotecnologici
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

pandizucchero

Economia e finanza sono sufficientemente reali e obiettive da poter essere  analizzate scientificamente?
Io non lo credo.
A me sembrano due burattini nelle mani di abili burattinai che ne traggono guadagni,vantaggi e poteri USANDO guadagni,vantaggi e poteri.
In altre parole,economia e finanza si configurano come ologranmi in uno scenario che ,in quanto a sostanza e realtà,non è molto più reale e obiettivo di esse!!!
Di fatto, i soldi sono connessi a potere e psicologia necomportamentistica anche per gli.stessi burattinai,l'economia che ne consegue si regge grazie a potere e psicologia neocomportamebtistica 
Quindi, la cosiddetta obiettività  di finanza ed economia è quanto meno discutibile e il loro essere aspetto e oggetto di scienza lo è anche di più.
Questo pianeta  organizza e gestisce la materia energia vivente e non vivente in un modo del tutto particolare e niente affatto coerente con le potenzialitá della materia energia stessa.
La mette in un imbuto e la costringe a girare su sè stessa aumentando di massa e di gravitazione formando una specie di buco nero attorno a quale orbitano esseri e cose.
L'informazione,in questo contesto,tende all'entropia e ridonda in mille modi e mille forme come l'eco di una sola fonte, una fonte oscura.
Parlare di scienza, in questo status, è come parlare di imprimatur informativo e non di libera e creativa informazione.
Il tutto mi dà l'idea di una prigione e non di un mondo dove materia energia vivente e non vivente sono libere di funzionare secondo la loro logica e natura.
C'è qualcosa di molto strano e pericoloso nella terrestrialitá usuale e abituale, qualcosa di anomalo anche e soprattutto per quanto riguarda la materia energia:UN  TERRESTRIALISMO più che una terrestrialità!!!
Lo si vede dappertutto ed è simile in ogni luogo,come lo sono i cimiteri, i musei, i siti archeologici.






Ipazia

Certo che si possono analizzare scientificamente economia e finanza, incluse le bufale su cui si reggono, come insegnò il maestro di Treviri. Anzi, più bufale reggono i loro teoremi e complotti, più lo studio è piacevole e ricco di soddisfazioni. Un po' come la psicologia, che nella sua versione più avvincente è lo studio delle balle che gli umani si sono raccontati fin dalla nascita della metafisica.

Se tutto ciò è una tragedia evolutiva con grande spreco di risorse ed entropia, si può godere comunque la parte comica di tutta la faccenda, finchè il capobuffone - racchiuso in ciascuno di noi -, dopo tanto spargimento di sangue e di senno, non dirà la fatidica frase:

"LA COMMEDIA E' FINITA".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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pandizucchero

La psicologia,secondo me,va bene come studio della mente basata sull'esperienza 
Ad esempio,pochi sanno che gli antichi romani avevano una cura particolare nella preparazione dei militari e questi studi si basavano su tecniche simili a quelle usate attualmente nella formazione professionale.Si basavano sull 'esperienza e storia personale,non avevano un carattere di incattivimento ma di uso ottimale delle risorse personali.
Secondo me, la psicologia ha sbagliato nel cercare di integrare tecniche di misura e strumenti presi dalla fisica come il concetto di sinergia ad esempio.
Mentre i risultati migliori li ha ottenuti trattando esperienze in modo non direttivo e restando nel suo ambito di competenza.
Un esempio è la psicoterapia di Fritz Perls,basata sulle emozioni e il lavoro sui sogni basato sull'idea che tutte le parti del sogno rappresentano il.sognatore.Frutz non analizzava i sogni, chiedeva semplicemente ai pazienti di identificarsi con alcuni aspetti dei sogni esprimendone l'emotività.
Milton Erikson usava le metafore e non l'ipnosi direttiva,e il suo lavoro assomigliava molto a quello di Perla.
Bisogna conoscere queste cose per avere un'idea chiara della psicologia esperienziale e non direttiva.
Rogers era un maestro in questo.
Per quanto riguarda la finanza e l'economia, ci sono molte scuole teoriche e scelte pratiche diverse e a volte in contrasto.
Mi dice un amico che lavora per una importante banca svizzera:"noi usiamo modelli e teorie molto malvolentieri perché siamo sicuri che il mondo finanziario ed economico è mosso da aspetti psicologici spesso molto importanti.Le borse sono sensibili nevroticamente e questi aspetti possono provocare danni notevoli. Siccome il mondo finanziario ed economico è un sistema complesso,non esistono algoritmi in grado di controllarlo, il sistema è tendenzialmente autoequilibrantesi ma per esserlo deve mantenersi in uno stato di relativo squilibrio.
I modelli interferiscono spesso con questa realtà  e le teorie servono fino ad un certo punto.
Basta una variabile inaspettata o sottovalutata per creare fluttuazioni e problemi e io ti dico una cosa: se uno non ha i nervi saldi e la mente sana è bene rinunci a lavorare in ambiti importanti e con ruoli significativi in questo mondo.La mente resta in ogni caso la padrona e una mente basata su modelli e teorie non va molto lontano"
Marx ha analizzato un sistema instabile e in movimento cercando di trarne dinamiche e regole matematiche ma non conosceva quello che conosciamo noi.
Lui considerava il sistema come un oggetto e non capiva che quello era solo un aspetto del problema.
Se avesse considerato maggiormente l'imperialismo di importazione attuato dagli Usa nel usare schiavi nella produzione, avrebbe forse intuito che ,ad un certo punto si sarebbe potuto verificare un imperialismo verso l'esterno e il sistema ne avrebbe tratto un vantaggio enorme.
Non l'ha fatto per un motivo che di scientifico non aveva molto: la sua analisi portava a definire il sistema fallimentare e l'avvento del potere operaio una nrcessità di evoluzione e cambiamento. Questa sua evidente propensione politica ha influenzato la sua analisi e ne ha fatto,in pratica, un annuncio funebre  Ma il sistema non è morto,anzi ,si è evoluto e rinforzato con le scelte che ho spiegato. Le sue analisi,poi erano ben note agli esperti che non erano d'accordo con lui ,fornendo loro indicazioni preziose su come porre rimedio.
 Bisogna considerare bene queste cose.

Ipazia

Marx le considerò, e Marlon Brando lo spiega bene in Queimada ai negrieri portoghesi: più  redditizio lo schiavo o l'operaio salariato ? Se la schiavitù classica fosse stata la scelta migliore, la borghesia capitalistica si sarebbe guardata bene dal renderla illegale (contrariamente allo sfruttamento salariale dei bambini che invece difese allo spasimo: primo libro del Capitale - plusvalore assoluto).

L'imperialismo non ha cambiato molto la sostanza dello sfruttamento capitalistico che all'epoca di Marx, ma pure di Lenin che ci scrisse sopra, non era globalista, ma operava una selezione tra sfruttamento dei produttori coloniali di materie prime e nazionali delle manifatture. Delocalizzazioni e globalismo finanziario di là da venire.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: niko il 19 Agosto 2024, 11:02:25 AMIl problema e' che non sai produrre argomenti, a parte l'ad hominem.

Che poi, chi passa una vita dedicata alla lotta, e a girare il mondo per lottare, difficilmente puo' avere uno stile di vita borghese e posapiano, mi pare piu' che altro questa, la causa del livore...

Se per te il prototipo della brava persona e' colui che lavora, ama la sua famiglia e si fa i "cavoli" sua, abbiamo capito benissimo perche' Marx con queste premesse e secondo queste, appunto, grantiche, "leggi" non puo' essere una brava persona, quindi, davvero, datti pace.




Il problema, niko, é che ci si rompe le scatole a ripetere sempre i soliti argomenti critici nei confronti del socialismo e del comunismo. Ed é completamente inutile perché voi nostalgici non siete certo in grado di effettuare una valutazione critica. Se lo foste é evidente che non sareste più nostalgici ma plaudireste allo scampato pericolo quando l'Italia poteva diventare comunista e non lo é diventata.
A meno che il vostro non sia un semplice "pour parler" in stile radical chic. 

pandizucchero

#52
io non parlavo della schiavitù  ma del fatto che il capitalismo agricolo e industriale si serve comunque di un imperialismo. Infatti il capitalismo industriale si è sviluppato grazie all'imperialismo contro altri stati.
Importato in usa per il capitalismo agricolo e esportato per quello industriale.
Poi bisogna dire una cosa, il capitalismo industriale si basava su una idea di forza lavoro umana quantitativamente significativa  fino al momento in cui le macchine e la macchinizzazione diventarono esse stesse forza lavoro. La lotta operaia otteneva risultati significativi nel momento in cui il sistema la poteva usare per razionalizzarsi.
L'idea della lotta operaia in antitesi al capitalismo è vera fino ad un certo punto. I sindacati sono diventati una delle forze classiche del capitalismo borghese e il capitalismo se ne è servito indirettamente per razionalizzare sè stesso  Esempio è la disoccupazione ritenuta fisiologica per il sistema e combattuta dai sindacati. La borghesia è stata la classe più astuta e  intelligente del pianeta fino al punto di sciogliere sè stessa nelle sue forme classiche distribuendosi a tutti i livelli ,aristocrazia operaia ad esempio meglio chiamata borghesia operaia.
La borghesia potrebbe scrivere    "il nuovissimo testamento"  dimostrando di aver eliminato la dialettica di classe in favore di un imborghesimento capillare delle masse.
Oggi la maggior parte della gente vive da "piccolo borghesi" , operai compresi, se ne frega della giustizia sociale se non per i suoi interessi piccolo borghesi,cioè la proprietà di beni d'uso e di consumo  la delega di potere e interessi significativi a una minoranza di persone che di borghese classico hanno ben poco.
Attualmente il borghese classico sarebbe un rivoluzionario in relazione alla sistemica mondiale che ha uniformato, unidimensionslizzato e robotizzato il mondo intero.
Marcuse l'aveva spiegato decine di anni fa, Mitscherlich ne aveva mostrato il carattere PARRICIDA e "fraternamente dittatoriale" e Dahrendorf l'astuzia strutturale e funzionale
Ma i veri colpevoli sono i rivoluzionari francesi che abolirono l'aristocrazia dando inizio a quella che è diventata la nuova aristocrazia moderna.
La borghesia è sempre stata aristocratica e lo è tuttora, il mondo moderno è una versione moderna del feudalesimo e delle sistemiche Imperiali. NON È CAMBIATO  NIENTE  DA ALLORA,LA TERRA È UN CLONE DI SÈ STESSA E LO SARÀ SEMPRE DI PIÙ.
L'Imperatore però non è strutturale,finanziario ed economico, se ne frega di tutte queste cose , è il Re dei Poteri e a lui interessa solo questo, il potere assoluto in una forma di permeante e capillare fin dentro ogni persona.
La gerarchia che ne consegue è una trasversale di poteri che arriva fino al...bidello e la proprietà è quella drll'Informazione e della comunicazione.
Un marxista attuale e aggiornato dovrebbe occuparsi di questo e la sua critica sarebbe davvero radicale e pericolosa per il sistema.
Oggi l'essere umano viene stomizzato e mescolato alle macchine intelligenti e l'intelligenza umana e artificiale è la vera forza lavoro che crea plusvalore,guadagni e fiumi di miliardi.
Come hanno fatto i miliardari ad arricchirsi durante la pandemia? Non certo producendo mascherine e vaccini,perché mascherine e vaccini ,disinfettanti e affini non producono le decine di migliaia di miliardi guadagnati da pochi . Li ha prodotti l'uso sistematico dell'informazione e l'imprigionamento della gente in questa stessa informazione.
Il capitale prolifica INFORMATIVAMENTE ed è, in parte, informazione.
Gli aspetti materiali sono un supporto e il lavoro umano è sempre meno materiale nei termini classici e sempre più connesso all'informazione.
Di Marx e del Capitale resta ben poco , quello che c'è oggi è  una scienza delle parole e del linguaggio ,una nacchinizzazione totale, un centralismo oscuro e una gerarchizzazione di poteri.
Il resto è amorfa gelatina.




iano

#53
Indipendentemente da quale sia l'essenza della realtà, essa ci appare, pur nella sua potenziale complessità dovuta alla molteplicità degli elementi che sembrano comporla, già in forma semplificata, essendo diversi di questi elementi fra loro identici, per cui vien da se farne dell'insieme reale sottoinsiemi.
Con questa realtà materiale la scienza vince relativamente facile, perchè gli elettroni che stanno dentro ad un laboratorio sono gli stessi che popolano l'intero universo, per cui universali sono i responsi laboratoriali.
Man mano che ci allontaniamo da questa oggettiva relativa apparente semplicità, creandola ad arte, laddove non appaia, viene meno la presunta universalità dei risultati.
Funziona ancora bene nella teoria dell'evoluzione, e a prova del fatto che dividere gli esseri viventi in specie sia una buona idea, ad alcuni le specie appaiono come fossero tali.
Esistono le specie o sono un espediente descrittivo?
Sia come sia il racconto dell'evoluzione delle specie funziona, e tutti i racconti che funzionano, indipendentemente dal modo in cui siano congegnati, ci danno un potere sulla realtà.
Ma sul fatto che le classi sociali siano un invenzione narrativa non ci dovrebbero essere dubbi, sebbene qualcuno ancora li abbia, per cui le narrazioni che su di esse si basano non possono prescindere da una prova applicativa sul campo che verifichi la bontà delle semplificazioni fatte.
In tutte le verifiche fatte queste semplificazioni si sono  dimostrate eccessive, ma nonostante ciò si continua a farle in quanto non vi sono alternative.
Neanche l'intelligenza artificiale può rimediare alla mancanza di una teoria soddisfacente, per cui attraverso di essa sono tutte queste probanti teorie a competere di fatto oggi fra loro, ottenendo per via indiretta una semplificazione nella misura in cui ognuno tifa per un dato algoritmo finanziario piuttosto che per un altro, e tifo è il termine giusto perchè non c'è alcun buon motivo per tifare Inter piuttosto che Milan, ma ciò non ci impedisce di farlo, per cui di fatto ci dividiamo in classi di appartenenza in competizione fra loro senza che vi debba essere una buona giustificazione.
Nel caso delle teorie economiche che dividono gli umani in classi è la promozione sociale che le frega, per cui ciò che abbiamo classificato come asino domani lo ritroviamo cavallo, per cui tutte le previsioni basate sulle classi saltano.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#54
Avere nostalgia di un appartenenza ad una classe, ad esempio quella operaia, è possibile solo nella misura in cui non la si è vissuta fino in fondo, cioè nella misura in cui di quella classe si era sostenitori esterni.
Chi quella realtà l'ha vissuta fino in fondo non può che essere felice del fatto che quella farsa sia finita, e dico farsa solo per rendere l'idea, perchè non si è trattato propriamente di una farsa, ma di una operazione virtuosa che conteneva in se la sua contraddizione, essendo  ciò che la motivava una aspirazione di crescita sociale, recepita dai genitori nati alla fine della prima guerra mondiale e che hanno sfornato figli alla fine della seconda.
Questi genitori, mi sanguina il cuore dirlo, si sono sacrificati per dare una istruzione superiore ai figli, i quali una volta ottenutola li hanno trattati da ignoranti, come se fossero appartenuti ad una diversa classe sociale;
 asini che hanno partorito cavalli che della saggezza degli asini non hanno trattenuto nulla.
Oggi quello strappo stiamo cercando di ricucire, ma beato colui che ai suoi genitori è stato in grado di dimostrare vera riconoscenza per il loro sacrificio, e temo non siano in molti.
Le narrazioni inadeguate, non perciò non possono infiammare nella forma subordinata di una ideologia gli animi, ma quale risultato ciò avrà non si può mai dire, e comunque è roba per soli giovani, come nella storia del pifferaio magico, ed essendo stato giovane porto la mia testimonianza, che resistere al suono del pifferaio significa rinunciare alla propria gioventù.
Io l'ho seguito, e di quella gioventù posso aver nostalgia, ma non di altro.
Nella mia piccola esperienza di operaio a disperdere la truppa  dei proletari è bastato trasformare lo stipendio in un incentivo, una magia a cui nessuno ha resistito, ad eccezione di quelli che sostenevano dall'esterno la truppa, insensibili al richiamo, essendo già ricchi di famiglia, e quei pochi non ricchi di famiglia che stoicamente sono riusciti a resistere in nome di un ideale, perchè ci hanno creduto contro il proprio presunto interesse personale, si sono messi di fatto contro l'intera ''classe operaia'', e così me ne sono andato via in pensione anticipata per togliermi da questo penoso imbarazzo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

pandizucchero

Che le classi sociali siano state un invenzione vai a dirlo a Spartaco, ai Paria Indiani,ai proletari di tutto il mondo dei tempi andati e a quelli che lavorano nelle miniere dei metalli rari da regalare all'informatica ecc...
Marx ha lavorato bene in relazione a quello che sapeva e alsuo tempo storico,co.e ogni persona che abbia dato un contributo critico costruttivo alla società umana.
Come ho scritto  oggi,il mondo sta diventando Informazione materialenergizzata , scienza e tecnologia,fantainformazione e .....
Non ci sono classi ma atomi,molecole e catene molecolari umane e non umane che si costituiscono in sistemi semichiusi funzionali.
La somiglianza tra la terra è un fossile diventa sempre più evidente con la differenza che la terra è dotata ancora di una certa vitalità .

anthonyi

Io condivido l'idea di iano, pandizucchero. Le classi sociali sono formalizzazioni sempre esistite nelle società umane per regolare i rapporti tra individui, definire i rapporti di potere.
Quello che c'é di artificioso, nella teoria marxiana, è l'idea della coscienza di classe, l'idea cioé che gli individui tendano a derogare rispetto alla loro percezione individuale per agire in nome e per conto della classe.
Il calcolo individualistico certamente deroga parzialmente verso valutazioni collettive, ma si tratta sempre di una deroga parziale, anche perché le forme di collettività umane sono tante, definite dalla lingua, dalla cultura, dalla religione, dal territorio, dal ceppo familiare.
La società é molto più complessa del semplicismo con cui la vede Marx come divisa tra borghesi e proletari. 
Quello stesso semplicismo poi é rappresentato male perché Marx vede solo conflitto, mentre le classi sociali esistono da sempre per ripartire le differenti funzioni sociali e gestirle in maniera coordinata, in armonia. 
Il conflitto é naturalmente possibile, ma si tratta di un'eccezione che deve essere di breve durata, altrimenti la società non funziona. 

Ipazia

#57
Ogni epoca va analizzata in base alle sue capacità produttive di beni, conoscenze e ideali.

Marx ha insegnato un metodo di analisi storica e antropologica che rimane fecondo, liberando la storia dalle interpretazioni idealistiche e riportando i processi storici alle risorse materiali disponibili e alle lotte per la egemonia su di esse, supportate dalla tecnoscienza disponibile.

Il metodo resta valido, le profezie politiche durano il tempo della loro stagione storica, che fornisce il materiale critico per quelle a venire. Marx era consapevole della necessità del capitale di una accumulazione infinita e questa profezia si è avverata stravolgendo le regole del gioco fino a divorare ampi strati della borghesia, divenuta parco buoi insieme alla classe operaia.

Sulla cui inutilità si è discusso molto più di quanto si è fatto, vista la necessità di forza lavoro ancora massiccia in agricoltura, risorse minerarie e servizi, che rappresentano un terreno sempre più appetibile di proletarizzazione.

Avverata anche la profezia che l'incremento delle forze produttive avrebbe contrastato la caduta del saggio di profitto, giocando sul plusvalore relativo, cresciuto smisuratamente con l'automazione.

Questo non ha reso più ricche e libere le classi subalterne, ma più disoccupate e ricattabili, concentrando sempre più in clan ristretti il potere economico che determina il potere politico nelle aree liberal-liberiste integrali. Laddove la politica ha ancora un margine di autonomia la situazione è leggermente diversa. Ma è chiaro che le forme storiche di lotta di classe sono residuati bellici, non in grado di opporsi all'attuale assetto del potere capitalistico.

I marxisti attuali devono applicare il metodo su un contesto socioeconomico assai mutato dall'epoca di Marx ed è quello che fanno, occupandosi di leviatani finanziari e neoimperialismi guerrafondai.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Oggi, ma pure ieri, coscienza di classe, significa consapevolezza che per gli autoproclamati padroni del mondo siamo solo strumenti di produzione del loro potere, pronti a scannarsi anche tra loro per qualche dollaro in più.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: niko il 19 Agosto 2024, 11:02:25 AMIl problema e' che non sai produrre argomenti, a parte l'ad hominem.

Che poi, chi passa una vita dedicata alla lotta, e a girare il mondo per lottare, difficilmente puo' avere uno stile di vita borghese e posapiano, mi pare piu' che altro questa, la causa del livore...

Se per te il prototipo della brava persona e' colui che lavora, ama la sua famiglia e si fa i "cavoli" sua, abbiamo capito benissimo perche' Marx con queste premesse e secondo queste, appunto, grantiche, "leggi" non puo' essere una brava persona, quindi, davvero, datti pace.
Gli argomenti contrari al marxismo sono tutte bufale, come dice Ipazia, scienza del capitale, complotto degli economisti pagati da bigfinanza, perché parlare di argomenti? Cherchez l'argent! Ma non quello di Marx, quella è fallacia, ma quello di tutti gli altri, quella è alta filosofia! 

Perché mi metti in bocca cose che non ho detto? Pagare la serva (non in natura) sarebbe stato fare il borghese toccapiano che gira il brodino? Chi lavora per vitto e alloggio è più uno schiavo che un servo, e non sono argomenti ad hominem, sono spunti di riflessione sulle parole del Messia. Infatti lo stesso non aveva un opinione particolarmente negativa dello schiavismo, come presumono tutti quelli che usano i suoi testi come soprammobile, anzi lo riteneva funzionalmente positivo, per esempio nell'avere sviluppato la nazione più progressiva del mondo, gli USA (parole sue, che a differenza vostra non era antiamericano). Magari lui sì sentiva come gli USA, progressivo grazie alla schiava. Se proprio vuoi un controargimento, oggi chi studia scienze sociali pagato da bigfinanza dice che lo schiavismo è una sciagura perché azzera il costo del lavoro e rende inutile il progresso tecnologico, ma che ne sanno questi ruffiani del capitale del valore positivo della catena al collo? Chi li paga per dire ste cose ? Soros? Gates? Engels?

Livore? Risate più che altro..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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