La "particella di Dio" e il "Grande Scoppio": tra vuoti e inganni, la filosofia.

Aperto da PhyroSphera, 19 Giugno 2024, 10:25:44 AM

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PhyroSphera

Che ne è rimasto dello strano entusiasmo sorto attorno alla scoperta del "bosone di Higgs", che fu definita, anche da alcuni scienziati, "la particella di Dio", non senza da parte di molti un tentativo di partecipazione mistica?
Al link seguente un tardivo esempio di questo tentativo, un discorso con qualche riferimento corretto in mezzo alle solite elucubrazioni:

 https://www.enkey.it/2019/09/09/che-cose-la-particella-di-dio/amp/

L'articolista informa che si era convinti della unità elementare di questa particella per poi notare che ciò non è confermabile dalla attuale scienza. Si spiega che tale bosone è un elemento massivo indispensabile, ma prima si dice del famigerato "modello standard", tacendo che questo in verità è solo una ipotesi programmatica senza reale valore di teoria. Entro tale "modello" l'articolista colloca la detta scoperta — secondo il modo di procedere arbitrario di molti addetti alla scienza — per poi specificare che le speranze di vederlo confermato sono andate ancora una volta deluse...
Ma che ne direbbe (ed è stato già detto!) di siffatto scientismo un onesto esperto di scienza, uno scienziato che non voglia di scommettere e occultare il vero dato? Che questo "modello standard" è un'organizzazione di risultati valutati alla meno peggio che non costituisce neppure una vera ipotesi ed è stato redatto col proposito non realizzato di guidare le ricerche... che infatti sono andate avanti altrimenti (non è un fatto che ho inventato io, è stato già detto anche questo)!
Per anni e anni molti illusi all'interno del mondo scientifico stanno snocciolando dei pensieri ad imitazione della cosmologia filosofica fingendo scientificità e tacendo le vere fonti degli schemi che si ostinano a portare avanti senza rispetto per il lavoro dell'interprete filosofo. Alcuni misero in ballo la monadologia. Io potetti tramite internet provare a spiegare a degli addetti ai lavori che semmai era il caso di riflettere su Proclo e la enade, non su Leibniz e la monade, ma lo feci soprattutto per insinuare che erano lontani anche così — anche da Dio e dalla Divinità.

Nell'articolo al link accluso si trovano, accanto a serie stringate spiegazioni, resoconti circa tentativi di ricostruzione della nascita dell'universo. Anche in questo caso al solito modo: si pretende assolutezza dalla Teoria della Relatività, tentando di trasformare i suoi contenuti in segni rivelatori. Non si vuole ammettere che la descrizione che va sotto il nome di Big Bang non è sostenibile da quando Planck ha definito il cosiddetto "Muro", una situazione oltre la quale non sono applicabili i concetti scientifici in nostro possesso, per il variare di parametri fondamentali. Ciò può valere sia per il passato che per il futuro ed è un dato che si aggiunge alla Indeterminazione scoperta da Heisenberg, che ci presenta un funzionamento materiale analogo a quello dei flussi biologici, il che consente di seguire i movimenti materiali nella loro strutturazione senza comporre schemi di causa-effetto.
Negli ambienti della scienza ci sono ancora ostinazioni contro la Teoria dei Quanti, perché la inclusione dello spaziotempo nella Teoria della Relatività è intesa da alcuni come un prospetto cosmologico, senza capire che Quarta Dimensione matematica e Spaziotempo fisico coincidono soltanto ma non sono la medesima cosa. Ma c'è di peggio. C'è ancora la ostinazione da parte di molti a ritenere la Teoria della Gravità un modo per descrivere tutto quanto di importante accade nell'universo. Per tale motivo si insiste disperatamente a spiegare la nascita dell'universo in termini di massività, perché insistere sul dato della massa offre l'impressione che sia la gravità a governare il mondo. Tra i fisici questa persuasione pseudofilosofica impazza disperatamente, datoché l'energia per la scienza fisica è solo un fenomeno dipendente dalla materia e la cultura scientifica è pervasa dalla pessima idea che la fisica costituisca la scienza delle scienze. Questo però è solo un grave pregiudizio. La scienza chimica afferma da tantissimo tempo l'esistenza di energia libera, ma si cerca disperatamente di ignorarne l'indipendenza della ricerca e dei risultati. Ugualmente per l'ottica e l'acustica. I fisici intendono per luce solo le rifrazioni sulla materia, cioè non possono inquadrare il reale fenomeno luminoso; mentre dei fenomeni acustici studiano solo gli effetti nella materia, con pari anzi maggiore ignoranza... E non esiste alcuna dimostrazione che sia la scienza fisica adatta per supportare una ricerca sulla nascita dell'universo, anzi dopo il lavoro di Planck è possibile affermare che non è proprio possibile avvalersi della scienza fisica per questo scopo.
Esistono studi di acustica su resti di onde e sfondi sonori che possono essere utilizzati per abbozzare ipotesi sulla nascita dell'universo ma prevale nella cultura scientifica la ossessiva ripresentazione del fantasma del Big Bang, non un vero modello fisico perché si tratta di uno scenario che contiene un non secondario riferimento alla acustica, la quale invece, al pari dell'ottica, è scienza separata. Mi si raccontò da esperti di questi settori che c'erano fisici disposti a prendere il posto degli scienziati di acustica e di ottica. Ci vuole poco a capire, da esternazioni e dichiarazioni, che perlopiù vige una continua deduzione di troppo, sicuramente sbagliata nonostante tanti crediti e riconoscimenti ai protagonisti del fattaccio: perché dietro quel "Muro" — mi riferisco non alla metafora in sé ma a quanto di scientifico con essa si ha effettivamente descritto — non ci può essere qualcosa che funziona come nel nostro mondo fisico, quindi neppure veri scoppi al principio dell'universo.
Lo spettacolo pseudointellettuale del "Big Bang", del "Grande Scoppio", è follemente offerto al pubblico anche per far sembrare l'esplosione di una bomba atomica un evento non distruttivo anzi creativo. A riguardo ci sarebbe molto da dire!
Fu raccontato che già prima della formulazione del Principio di Indeterminazione si temeva che la Teoria della Relatività potesse essere sfruttata da tecnici in parte scientifici in parte improvvisati per generare gigantesche esplosioni e che era dunque necessario giungere a delle altre formulazioni teoriche per evitare il peggio. Non è un caso che il resoconto delle ricerche americane per la bomba atomica contenga il riferimento a un'anomalia: si era riusciti a prospettare il sistema senza avvalersi della Teoria dei Quanti ma non si riusciva (e non è un gioco di parole!) a quantificare (furono diffusi documentari a riguardo). È assai ragionevole pensare che ignoranza ed ambizioni sarebbero potute sfociare in disastri peggiori di quelli di Hiroshima e Nagasaki. Parimenti, è evidente che l'innamoramento di tanti uomini (e donne) di scienza per la descrizione del "Grande Scoppio" è un malcelato tentativo di scongiuro. Nel frattempo, per avere una buona divulgazione di scienza bisogna (per così dire) passare attraverso le Colonne d'Ercole e tenersi stretti alle scarne conoscenze che (almeno fino a una trentina d'anni fa') circolavano per i licei...

In tutto questo, appare come una specie di sintomo il tentativo di partecipazione mistica, attuato in occasione della recente scoperta — resa possibile tanti anni fa' da Higgs — del particolare bosone la cui funzione è collegata coi fenomeni di massa (fisici!). A fronte di codesto entusiasmo appare davvero messianica la filosofia del disinganno adombrata dai dialoghi platonici e formulata nei discorsi dei neoplatonici antichi e moderni; penso in particolare a Plotino. Nei confronti di gente accreditata forse accademicamente, impegnata a sognare una materia 'una' sempre più consistente di quanto non lo sia in realtà, a distrarsi il più possibile dalla energia fingendo che sia solo eco della materia bruta, ambiziosa in società e disastrosa con la politica, non si può che tornare alle considerazioni antiche sulla molteplicità materiale e unità dello spirito assoluto, quindi sull'aspetto ingannevole del reale in mancanza di riferimenti a idee non destinate a passare.

Ma ci sarebbe anche altro da fare. Insegnare a tanti scienziati a valutare la distinzione tra cosmogonia e cosmologia. Queste non sono separate ma distinte e non bisogna confonderne i piani, ammesso e non concesso che si voglia continuare a saccheggiare senza senno il pensiero filosofico e a profittare delle discussioni sul tempo e l'esistenza, ancora oggi in essere.


MAURO PASTORE

PhyroSphera

Informo il lettore che ho apportato delle migliorie al testo e soprattutto ho corretto un bisticcio di parole (circa la elementarità del bosone "di Higgs") che faceva sembrare una contraddizione nel mio pensiero, non lasciandolo intendere senza porci una intuizione in più.
Mi scuso per l'eventuale disagio.

Mauro Pastore

iano

Citazione di: PhyroSphera il 19 Giugno 2024, 10:25:44 AMhttps://www.enkey.it/2019/09/09/che-cose-la-particella-di-dio/amp/

L'articolista informa
Ma chi è l'articolista?
Dico per sapere quale autorevolezza attribuirgli.
Un articolo che esordisce così : '' È ciò che più avvicina la scienza a Dio, è la particella che rende possibile la materia così come la conosciamo. '', non andrei avanti a leggerlo, o avendolo letto non ne trarrei conseguenze che abbiano un minimo di valore, e ancor meno le posterei sul forum, ed è questo il vero disagio di cui dovresti scusarti.
L'impropriamente detta ''particella di Dio'' era prevista dal modello standard, e averne dimostrato l'esistenza dunque lo rafforza .
Tu invece scrivi .''...per poi specificare che le speranze di vederlo confermato sono andate ancora una volta deluse...'', ma ti rendi conto con quanta disinformazione riempi il forum in continuazione?
Come detto sopra è successo esattamente il contrario.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Citazione di: PhyroSphera il 19 Giugno 2024, 10:25:44 AMMa che ne direbbe (ed è stato già detto!) di siffatto scientismo un onesto esperto di scienza, uno scienziato che non voglia di scommettere e occultare il vero dato? Che questo "modello standard" è un'organizzazione di risultati valutati alla meno peggio che non costituisce neppure una vera ipotesi ed è stato redatto col proposito non realizzato di guidare le ricerche... che infatti sono andate avanti altrimenti (non è un fatto che ho inventato io, è stato già detto anche questo)!



MAURO PASTORE
Giurin giurello, oppure ci darai un link, possibilmente un pò più serio di quello che ci hai già dato?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

niko

Citazione di: iano il 19 Giugno 2024, 14:25:17 PMGiurin giurello, oppure ci darai un link, possibilmente un pò più serio di quello che ci hai già dato?



Ma su', dopo che l'ottica e l'acustica non fanno parte della fisica, che cosa pretendi...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

"La scienza chimica afferma da tantissimo tempo l'esistenza di energia libera, ma si cerca disperatamente di ignorarne l'indipendenza della ricerca e dei risultati."

Da chimica non posso che unirmi al fuoco incrociato di cui sopra. L'energia libera, meno fantasiosamente definita "potenziale chimico" esprime la energia racchiusa nei legami molecolari che si libera nelle reazioni chimiche.

Essa rimane latente nelle molecole non interessate da reazioni chimiche, costituendo pure un indice di stabilità della molecola. Elevata nelle molecole instabili, reattive (pensiamo alle reazioni esplosive), bassa nelle molecole più stabili(zzate), inerti, che avranno scarsa tendenza a reagire ( es: gas e metalli nobili).

Difficile affidarle un ruolo fisico e metafisico che vada aldilà di quello che si sa e si misura già. Nessun complotto a suo danno.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Citazione di: Ipazia il 19 Giugno 2024, 17:31:46 PM"La scienza chimica afferma da tantissimo tempo l'esistenza di energia libera, ma si cerca disperatamente di ignorarne l'indipendenza della ricerca e dei risultati."

Da chimica non posso che unirmi al fuoco incrociato di cui sopra. L'energia libera, meno fantasiosamente definita "potenziale chimico" esprime la energia racchiusa nei legami molecolari che si libera nelle reazioni chimiche.

Essa rimane latente nelle molecole non interessate da reazioni chimiche, costituendo pure un indice di stabilità della molecola. Elevata nelle molecole instabili, reattive (pensiamo alle reazioni esplosive), bassa nelle molecole più stabili(zzate), inerti, che avranno scarsa tendenza a reagire ( es: gas e metalli nobili).

Difficile affidarle un ruolo fisico e metafisico che vada aldilà di quello che si sa e si misura già. Nessun complotto a suo danno.


Se associamo intuitivamente l'energia al movimento di un corpo, che fine fa l'energia quando scopriamo la relatività del movimento?
Il movimento controintuitivamente non è la proprietà di un corpo, come ci insegna Galilei, ma di un sistema di corpi che può essere caratterizzato  con ciò che nel loro mutamento si mantiene , la sua quantità di energia totale, che si mantiene nella misura in cui possiamo considerare il sistema sufficientemente isolato dal resto dell'universo, isolamento che intuiamo essere la proprietà di un corpo, cioè il suo essere distinto dagli altri corpi.
Cos'è intuitivamente un corpo se non ciò che si mantiene nella nostra percezione?
Quindi il concetto di energia è ciò che ci fa andare oltre la percezione nell'individuare ciò che si mantiene, di modo che possiamo adesso immaginare un sistema di corpi come un corpo solo.
Potremmo allora  definire un corpo, andando oltre ai limiti della nostra percezione, come ciò che mantiene la sua energia interna, ciò che appunto avviene se esso è sufficientemente isolato dal resto dell'universo.
Le cose una volta che le si osserva più da vicino sono diverse da quel che appaiono, ma se siamo fortunati riusciamo anche a capire il perchè così ci appaiono.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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iano

La percezione insieme all'intuito, non sono in opposizione al metodo scientifico, ma sono due modi alternativi di interagire con al realtà, dei quali però solo il primo è patrimonio condiviso di tutti, di modo che certi filosofi da strapazzo, per mascherare la loro mancanza, affermano il primato dell'intuito chiamandolo filosofia.
Ma non si tratta di una mancanza di cui vergognarsi.
E' normale infatti che ciò che deve essere condiviso non possegga una condivisione totale, essendo quella di condivisione un opera continua, senza fine.
Noi non possiamo agire la realtà diversamente da come essa ci appare, però non bisogna confondere l'apparenza con la realtà, perchè così facendo poniamo un veto insuperabile ad apparenze alternative quando queste si dovessero presentare, e ciò di fatto equivale porre un veto ad ogni produzione scientifica, e se questo fino ad un certo punto può essere normale, diventa patologico quando lo si persegue con accanimento, distorcendo ogni notizia che si presta ad esserlo, spacciandola per scientifica, ma solo al fine di denigrare la scienza, credendo così di affermare il primato della filosofia, ma affermando solo il primato dell'ignoranza di chi filosofo si dice.
In questo modo si determina una alienazione di fatto dell'uomo, che deve scegliere se essere filosofo oppure scienziato, scelta che però non ha alcun motivo di essere, se non quello di mascherare le mancanze di chi la propone, vergognandosi esso di ciò di cui non c'è da vergognarsi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Parlare della ''particella di Dio'' equivale a raccontare una barzelletta cui dovrebbe seguire ''uno scoppio di risate'' , e alla quale male che vada segue sempre al minimo un significativo sorriso fra gli scienziati.
Non c'è inoltre libro di divulgazione scientifica che parlando della ''particella di Dio'' non faccia notare quanto  questa definizione alternativa del nostro bosone in discorso sia volutamente provocatoria.
Solo chi ha in odio la scienza , e non manca occasione per denigrarla, ce la può presentare come una definizione da prendere sul serio, come se non fosse permesso agli scienziati di praticare una gaia scienza.
Ci mancherebbe.
Si parte dalla premessa che gli scienziati sono persone serie, e se queste persone serie parlano di ''particella di Dio'', allora è così dimostrato che serie non sono, e valutate voi perciò, signori giurati, in quale considerazione dovremo tenere la scienza.
Convertitevi dunque o empi alla filosofia, vostra unica salvezza.

Peccato che è proprio per questa via che la filosofia si è costruita la fama di quella cosa , con la quale o senza la quale, tutto rimane tale e quale.
Perchè una filosofia così intesa non può che apparire in effetti che come cosa che si avvolga inutilmente su se stessa.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

PhyroSphera

Citazione di: PhyroSphera il 19 Giugno 2024, 10:25:44 AMMa che ne direbbe (ed è stato già detto!) di siffatto scientismo un onesto esperto di scienza, uno scienziato che non voglia di scommettere e occultare il vero dato? 
Qui su manca una parola. Intendevo dire: 'che non abbia voglia di...'.
Tanto per essere precisi!

Mauro Pastore 


PhyroSphera

Io sono assai sconfortato dalle risposte ricevute.
Ho accluso un articolo dove assieme alla scienza c'è altro: tentativi religiosi ("la particella di Dio"), supposizioni non veramente scientifiche ma solo scientiste ("il Modello Standard"). Mi si dice che ho confuso e invece ho fatto il contrario.
Una dice di essere una chimica e che la chimica non è fisica né metafisica, come se io avessi voluto sostenere il contrario. Invece stavo dicendo proprio della distinzione e diversità. Il fatto che la chimica non sia una fisica non significa che studiando l'energia libera si stia dicendo di aria fritta. La realtà fisica non è la totalità della realtà e occuparsi di chimica pensando che la fisica sia tutto significa perdere il proprio tempo. Quindi inutile fare caos solo perché non ho menzionato sùbito anche la chimica.

La cosa più sconfortante nelle risposte è il tentativo di far dire al mio testo cose che non contiene proprio.
Non ho accluso il link per comporre un elenco esclusivamente scientifico, ma per mostrare l'assurdità che alberga negli ambienti della scienza. È giusto che vengano fuori i lati stupidi anche del mondo scientifico perché nessuno assicura uno scienziato di essere intelligente nell'uso dei dati scientifici. La filosofia è fatta per criticare anche le pretese degli scienziati. La scienza non è una pretesa ma gli scienziati a volte pretendono sbagliando.

Stamane ho potuto leggere un po' di un libro di J. Baggott sul "bosone di Higgs". Una pubblicazione che lascia più che perplessi. Il rapporto che si trova istituito in essa, tra teoria scientifica e realtà in generale, tenta di replicare le modalità del mondo dell'arte. Invece che studiare quali fossero le premesse filosofiche di Higgs, si cerca di fare pubblicità al "Modello Standard" per poi pateticamente appellarsi, in mancanza di vere ragioni, alla "invenzione". Questo "Modello" non corrisponde alle realtà oramai scoperte e nel libro si è costretti ad ammetterlo per poi rifugiarsi nel nonsenso della "invenzione". Insomma una oramai disperata voglia di credere in ciò che a taluni sprovveduti e illusi pareva plausibile quindi vero e che invece non lo era.
Anche a causa del fatto che al "Modello Standard" sono associati investimenti economici, i loro sostenitori vanno avanti sognando: di essere stati perspicaci, di meritare tanti soldi per le future ricerche (di non dover risarcire gli investitori??)... Ma i veri competenti e le autentiche divulgazioni hanno mostrato che tale "Modello" non è sostenibile e che dunque non è stato esso a consentire il progresso semmai a ritardarlo. Esso non può includere la forza di gravità e il bosone scoperto grazie ad Higgs presenta una realtà in cui energia, particelle e massa sono connesse e in cui — conseguentemente — la forza di gravità ha la sua parte... Invece di metter su un ragionamento come questo, molti addetti alla scienza fanno carte false passando, per farla franca, dalla espressione impropria "bosone di Higgs" direttamente al gergo degli ignoranti, identificando scienziato e oggetto studiato: "l'Higgs"... Lo fanno nella illusione che un giorno si confondano i brevetti tecnici con i dati scientifici e — a parte la malizia — elucubrando superstiziosamente... Questa tendenza è scientista non scientifica e fa viaggiare verso un fraintendimento, un errare che attesta incapacità a restare nei termini della cultura scientifica e in genere di una cultura... E come quei poliziotti che negli USA si trovano con le armi in mano dimenticandosi del proprio ruolo e delle ragioni della vita, così alcuni addetti alla scienza mentre pensano i dati si scordano di quello che dovrebbero... E la filosofia non è fatta per intontirsi dietro a soggetti così negativi; in tali casi serve allo scopo contrario.


Mauro Pastore

bobmax

La critica filosofica ad una teoria scientifica non può che rivolgersi ai concetti che la fondano.
Questi concetti sono "verità" metafisiche.
E sono proprio queste verità che, secondo me, devono essere l'oggetto di indagine del filosofo.

Nel Modello standard, per esempio, direi che le sue verità metafisiche siano il concetto di particella e quello di forza. Forza che, in definitiva, non è nient'altro che essa stessa una particella.

Ecco, qui a mio avviso si dovrebbe interrogare il filosofo.
Di fronte al limite di comprensione offerto dalla particella, occorre valutarne la effettiva consistenza.
Che diavolo è la particella?

Sembrerebbe non essere davvero "qualcosa", ma soltanto un artificio per dare una consistenza razionale a ciò che, in sua assenza, non ne avrebbe.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

niko

Il modello standard e' scienza, non scientismo.

Non si puo' accusare la (vera) scienza di "non spiegare tutto", perche' essa non ne ha affatto la pretesa.

Una teoria, nella scienza, non e' confutata perche' non e' "omnicomprensiva", anzi, tutt'altro.

La scienza lascia ampio spazio all'ignoto, e dunque all'immaginazione e alla congettura.

Da sempre, l'uomo "riempie", e, in un certo senso, "raggiunge", quello che non sa con quello che immagina, o con quello che a vario titolo crede di indurre/dedurre, a partire da quello che gia' sa'.

La metafisica, rientrando a pieno titolo nell'ambito dell'immaginazione, e della congettura, puo' esistere solo negli spazi di ignoto lasciati in ogni momento, di epoca in epoca, dalla scienza (o comunque: dall'orizzonte umano del noto in senso lato).

Pero', come tutti i voli immagginativi protesi verso l'ignoto che pretendano di essere (anche) logicamente "fondati", o si confronta con il noto e lo rispetta oppure e' spazzatura. Vale per la metafisica, ma vale anche per l'arte, per la religione/teologia e per tante altre possibili attivita' umane.

Proprio perche' il confine tra noto e ignoto non e' assoluto, noi non possiamo fare speculazioni sull'ignoto che siano di qualita', infischiandocene del noto. Quelle intrinsecamente scadenti, invece, sono ben possibili e si sprecano.

Inoltre, val la pena di ricordare che si puo' umanamente superare il confine con l'ignoto non solo immaginando, o riflettendo, ma anche facendo. L'uomo puo' imparare, esplorare e viaggiare. Tante cose, che prima, ai nostri antenati erano ignote, oggi non lo sono piu'.

Il costo, di un viaggio e' spesso una nuova zona d'ombra e una perdita: tante cose che prima si sapevano, oggi non si sanno piu'.

E' la liminarita' di un orizzonte umano, tra noto ed ignoto, che e' molto piu' facile da muovere, o da spostare, (in modo che, tale orizzonte, prima racchiuda alcune cose, e poi invece altre) che non da ampliare o rendere omnicomprensivo.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Una posizione molto condivisibile sul rapporto scienza - filosofia è stato scritto da Bobmax qualche mese fa. Lo ripropongo qui.
Citazione di: bobmax il 11 Dicembre 2023, 14:53:54 PMSebbene vi possano essere scienziati filosofi, così come filosofi che masticano discipline scientifiche, vi è una fondamentale differenza tra scienza e filosofia.
Perché la scienza si occupa di come funziona il mondo, mentre la filosofia è interessata alle ragioni della esistenza del mondo.

Cioè la scienza studia ciò che esiste,  la filosofia indaga cosa lo fa esistere.

La scienza è fisica.
La filosofia è metafisica.

La filosofia necessita della scienza, delle sue scoperte, dei suoi modelli, per trarne la concretezza e l'ispirazione delle sue speculazioni metafisiche.

Mentre la scienza, sebbene a volte non ne sia consapevole, trae dalla filosofia la metafisica che permette di dare un senso a se stessa.
Senza metafisica, implicita o meno non importa, la scienza non potrebbe produrre nulla di sensato.

Chi ritiene di essere scienziato, ma non è consapevole della metafisica a cui fa inevitabilmente costante riferimento, in effetti non è scienziato.

Ma pure chi vuol fare filosofia, argomentando sulle eventuali implicazioni di recenti o passate scoperte scientifiche, di cui non sa però sostanzialmente nulla... non fa affatto un buon servizio alla filosofia.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Pio

Sentita su "The Big bang theory": le scoperte della fisica sono rimaste agli anni trenta, praticamente. Adesso si fanno solo teorie matematiche di cui si cerca di dimostrare l'intrinseca coerenza logica. 
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

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