L'unica pace "logica" e "giusta" in Ucraina

Aperto da Eutidemo, 17 Giugno 2024, 06:48:00 AM

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Eutidemo

Almeno a mio modesto parere, l'unica pace "logica" e "giusta" in Ucraina, sarebbe proprio quella che, pur essendo "ovvia", viene rifiutata, in modo categorico, da entrambi i contendenti.
Cioè:
1) Entrambe le parti dovrebbero ritirarsi dalle zone contese, a prescindere dall'attuale situazione bellica.
2) Le zone contese dovrebbero essere occupate militarmente soltanto dai "caschi blu" dell'ONU.
3) Dovrebbe essere consentito il ritorno degli esuli nelle zone contese (bambini rapiti inclusi).
4) Dovrebbero essere indette libere elezioni, sotto lo stretto  controllo di "Stati neutrali", per decidere se le zone contese vogliono :
- appartenere all'Ucraina;
- appartenere alla Russia;
- diventare indipendenti.
***
Ma purtroppo, come dice Adelchi morente: "Una feroce forza il mondo possiede, e fa nomarsi d(i)ritto!"
***

Ipazia

Se si potessero cancellare trent'anni di "manovre" Nato in Europa orientale sarebbe possibile, ma l'irreversibile tempo storico nol consente. L'entropia storica ha macinato i suoi danni e il punto di partenza reale sono le macerie attuali: materiali, politiche ed umane. Finché la stanchezza di esse non avrà il sopravvento.

Delle "pacificazioni Onu" abbiamo eloquenti esempi in Somalia, Libano (Palestina), Yugoslavia, stati africani vari. Direi che bastano e avanzano, per valutarne l'efficacia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Eutidemo, sei un po' narcisista. Consideri unica pace logica, è giusta, ed ovvia, quella pace che già da tempo tu hai presentato.
Intanto come fai a dire che le parti non accettano una pace del genere se la stessa non é mai stata proposta da nessuno che conta in senso geopolitico. 
La tua proposta, poi, non é molto precisa. Cosa vuol dire che gli ucraini dovrebbero ritirarsi dalle aree contese? Gli ucraini sono già fuori dalle zone occupate dalla Russia. A meno che tu non pensi che debbano cedere ulteriore territorio oltre quello che gli é stato sottratto.
Io credo che comunque, chiunque parli astrattamente di pace per la guerra in ucraina, alla fin fine faccia il gioco di putin il quale usa questo concetto come specchietto per le allodole per tutti i gonzi che cadono nel suo gioco.
Oltretutto tu ragioni come se la pace riguardasse solo i popoli dei territori occupati, non é così, la pace in una guerra riguarda tutti i paesi del mondo, e non é un caso che si é fatta una conferenza in Svizzera per delinearne i tratti, e per sottolineare l'isolamento e le responsabilità della russia.
In particolare questa guerra riguarda il popolo ucraino, e la sua indipendenza, al di là delle questioni territoriali, indipendenza che non si conquista certo con una semplice espressione di voto, ma dimostrando di essere un popolo capace di difendere la sua indipendenza e la sua libertà, è loro lo stanno dimostrando ogni giorno. Il sangue versato dagli ucraini non é inutilmente versato, perché é versato per la libertà del loro popolo. 
Io credo che l'unica soluzione possibile a questa guerra sia quella nella quale gli ucraini riescano a farsi valere, e a far capire ai russi che non sono subalterni a loro, per cui é necessario che la sconfitta russa sia adeguatamente evidente da far loro capire che il tempo del loro dominio sull'ucraina é finito.
In assenza di qualcosa del genere i russi certamente torneranno all'attacco, indipendentemente dalla pace sottoscritta, perché tanto sappiamo che loro non rispettano i patti firmati. 

Eutidemo

Ciao Ipazia. :)
Non ti si possono certo dare tutti i torti; ed infatti, delle "pacificazioni Onu" abbiamo eloquenti esempi in Somalia, Libano (Palestina), Yugoslavia, stati africani vari ecc.ecc.
Ed invero non sono esempi molto confortanti! :(
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Tuttavia io insisto sul principio del diritto all'autodeterminazione dei popoli; ed infatti, per quanto, in concreto, tale diritto possa essere perseguito con estrema difficoltà, secondo me, non bisogna mai rinunciare a cercare di conseguirlo!
E come è possibile  cercare di conseguirlo, almeno teoricamente, se non tramite l'intervento di nazioni neutrali rispetto al conflitto?
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo

Ciao Anthonyi. :)
Hai perfettamente ragione nel ritenere che io sia un po' "narcisista"; ma, nel caso di specie, il mio "narcisismo" non c'entra assolutamente NIENTE!
Semmai, in questo caso, potresti accusarmi di "testardaggine", in quanto insisto cocciutamente nel ritenere che, almeno in teoria, l'unica pace "logica", "giusta" ed "ovvia" sia quella da me prospettata; ed infatti io credo fermamente nel principio del "diritto all'autodeterminazione dei popoli".
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Però, bada bene, io non ho scritto che quella da me auspicata sarebbe anche una pace "legittima", poichè, in linea di "diritto", il Donbass e la Crimea sono senz'altro territori che appartengono all'Ucraina.
Quindi:
- i Russi, che hanno "illegittimamente" invaso tali territori, dovrebbero abbandonarli e tornarsene a casa loro;
- gli Ucraini potrebbero "legittimamente" riprenderseli, senza minimamente tener conto della volontà dei residenti (che sia a loro favore o meno).
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Resta fermo, infatti, che, almeno secondo me:
- L'Ucraina ha giuridicamente ragioni da vendere;
- La Russia ha giuridicamente torto marcio.
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Però, visto che il "diritto" deve sempre tenere conto dello "stato di fatto", a me sembra che "rebus sic stantibus", l'unica pace "possibile", che, nel contempo, risulti anche "logica", "giusta" ed "ovvia", sebbene non in linea con il "diritto internazionale", sarebbe quella di lasciar decidere le popolazioni interessate; o, almeno, ciò che ne rimane dopo i massacri perpetrati dalle forse occupanti.
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Per il resto, per rispondere alle tue considerazioni:
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1)
Io invertirei i termini della tua (non certo infondata) considerazione, nel senso  che la mia ipotesi di pace, almeno sinora, non é mai stata proposta da nessuno che conta in senso geopolitico, perchè tutti sanno che, almeno per ora, nessuno dei due contendenti l'accetterebbe.
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2)
La mia proposta, comunque, sebbene impraticabile per l'ostinazione delle parti (quella ucraina giustificabile, quella russa no), a me sembra molto precisa; ed infatti, io ho scritto che entrambe le parti dovrebbero ritirarsi dalle zone contese, "a prescindere dall'attuale situazione bellica", la quale, in due anni, è già variata parecchie volte.
Dovrebbero, cioè, lasciar decidere alle popolazioni interessate, a prescindere  dall'attuale situazione del RISIKO.
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3)
Sono invece perfettamente d'accordo con te che che, chiunque parli "genericamente" di pace per la guerra in ucraina, alla fin fine faccia il gioco di putin; il quale usa questo concetto come specchietto per le allodole per tutti i gonzi che cadono nel suo gioco.
Questo te lo sottoscrivo parola per parola!
Ed infatti, io non parlo affatto "genericamente" di pace, ma solo dello "specifico" tipo di pace da me prospettata (realizzabile o meno che essa sia); non certo di una pace qualsiasi.
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4)
Quanto al fatto che la pace riguarda non solo i popoli dei territori occupati, bensì tutti i paesi del mondo, anche in questo sono d'accordo con te; ma non vedo cosa dovrebbero avere in contrario tutti i paesi del mondo, se fossero i popoli dei territori occupati a decidere a quale nazione appartenere.
.
5)
Sono anche d'accordo con te che la libertà è l'indipendenza non si conquistano certo con una semplice espressione di voto, ma, se si viene ingiustamente invasi, anche dimostrando di essere un popolo capace di difendere la sua indipendenza e la sua libertà con le armi; il che, però, non vuol dire che il resto del mondo non debba intervenire, per consentire alle popolazioni interessate di scegliere il loro destino "votando", invece che essere costretti a "morire" per difendere la loro indipendenza e la loro libertà!
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6)
Comunque, se la guerra dovesse continuare, anche io, come te, preferirei senz'altro che la Russia venisse sconfitta; però, come ho dettagliatamente spiegato altrove, salvo un cambio di regime (come nel 1917), la ritengo, purtroppo, un'ipotesi estremamente improbabile!
.
7)
Infine, però, anche io sono convinto che, indipendentemente dalla pace sottoscritta (la mia compresa), questa, però, non durerebbe a lungo; ed infatti qualunque firma (s)putin apponga in calce ad un trattato, "in vento et rapida scribere oportet aqua" (Catullo 70, cioè "tanto vale scriverla sul vento o sull'acqua che scorre".
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Un cordiale saluto! :)
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Ipazia

#5
Perché ci sia autodeterminazione dei popoli necessitano i popoli. Gli svizzeri lo sono, gli ucraini, no, in quanto hanno dimostrato la loro incapacità di far convivere pacificamente etnie diverse. Le quali non hanno alcuna possibilità di convivere dopo trent'anni di malgoverno dalla fine dell'URSS, che hanno impedito, grazie pure ai complotti (stavolta ci sta) Nato, la maturazione di un popolo ucraino multietnico.

Come in Yugoslavia, l'impossibilità di convivenza (altrettanto abbondantemente "colorata"), porterà ad uno smembramento dell'Ucraina, più favorevole alla componente russa, rispetto ai serbi del Kossovo e Bosnia, grazie ai potenti mezzi dell'armata rossa.

Verificata l'impossibilità della convivenza, rimane solo lo smembramento, in cui bisogna trovare spazio pure ai profughi russofoni espulsi dalle regioni banderizzate.

Tutto ciò, ovvero la condizione di apartheid dei russofoni, rende illusoria, e fondamentalmente ingiusta, una soluzione referendaria, che vedrebbe inesorabilmente penalizzata nei suoi diritti nazionali, la minoranza russofona, laddove essa lo è.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Essendo che non l'hai definita una proposta "realistica" non avrei nulla da eccepire, se non che, non penso che l'occupazione temporanea dei caschi blu potrebbe fornire serenità di voto nelle regioni contese, che continuerebbero ad essere regioni senza un informazione pluralistica e perciò incapaci di costruire diverse opinioni, per cui tralaltro serve anche tempo. Peraltro le regioni occupate dai russi sono già state ampiamente russificate, le votazioni si fanno prima delle pulizie etniche, non dopo, l'Onu, se fosse un organismo che funziona, dovrebbe avere processi che prevengono i conflitti fornendo degli strumenti legali di autodeterminazione, non andare a metterci dei cerotti a danno avvenuto, prendosi pure (secondo alcuni sveglioni) le colpe di quel che è successo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 17 Giugno 2024, 12:53:36 PM
.***
..
6)
Comunque, se la guerra dovesse continuare, anche io, come te, preferirei senz'altro che la Russia venisse sconfitta; però, come ho dettagliatamente spiegato altrove, salvo un cambio di regime (come nel 1917), la ritengo, purtroppo, un'ipotesi estremamente improbabile!
.
.Un cordiale saluto! :)
***

Ma da dove verrà mai tutta questa stima per l'armata Russa. I Russi stanno prendendo tante di quelle scoppole, proprio in questi giorni, arrivano testimonianze di interi compartimenti, nell'area di karkhiv, abbandonati a se stessi, senza rifornimenti di alcun genere, senza recupero dei tanti feriti, perchè la zona retrostante in territorio russo è pattugliata continuamente da droni ucraini che piombano su qualsiasi automezzo ad uso militare che vedono.

Eutidemo

Ciao Ipazia :) .
Questa volta non condivido affatto quello che hai scritto.
***
Ed infatti:
a)
La Jugoslavia era un "pout pourrì" di etnie e religioni diverse:
- serbi, croati, sloveni, bosniaci ecc.
- musulmani, cattolici ortodossi, ebrei.
b)
L'Ucraina, invece, pur includendo alcune minoranze etniche (come qualsiasi altra nazione), ha una identità geopolitica storicamente ben definita, sin dai tempi del Principato di Kiev.
***
Quanto alla soluzione referendaria:
- magari vedrebbe penalizzata nei suoi diritti nazionali, la minoranza russofona, laddove essa lo è;
- però vedrebbe penalizzata nei suoi diritti nazionali, anche la minoranza ucrainofona, laddove essa lo è.
Questo è inevitabile!
D'altronde una soluzione referendaria potrebbe anche portare all'indipendenza delle regioni contese.
***
In ogni caso è un gravissimo errore omologare "russofoni" e "filorussi" (così come omologare "ucrainofoni" e "filoucraini"); anche considerando la "russificazione forzata della lingua ucraina", operata dall'autocrazia zarista e sovietica.
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Un cordiale saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Inverno. :)
Sicuramente  l'occupazione temporanea dei caschi blu, pur essendo secondo me "necessaria", non sarebbe però sicuramente "sufficiente" per fornire serenità di voto nelle regioni contese.
A tal fine, infatti, come ho scritto, dovrebbe essere consentito il ritorno degli esuli nelle zone contese; bambini rapiti inclusi, al fine di evitare situazioni di carattere ricattatorio.
Per cui è ovvio che ci vorrebbe del tempo, prima di poter indire delle valide votazioni referendarie.
***
Però, purtroppo, la mia è una ipotesi di soluzione del tutto "irrealistica", perchè, nel nostro pianeta, almeno per ora, prevale esclusivamente il concetto del RISIKO!
***
Un cordiale saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Anthonyi. :)
Come ho già scritto, mi auguro con tutto il cuore che tu abbia ragione; però, la mia conoscenza della storia e delle risorse russe (di ogni genere e tipo), mi rende molto scettico al riguardo.
***
Ma tu pensi veramente che l'Ucraina sarà mai in grado di riconquistare militarmente il Donbass e la Crimea?
Io no!
***
Già sarebbe tanto se l'Ucraina  non perdesse altri territori; come, purtroppo, temo che, invece, avverrà durante l'estate.
***
Un cordiale saluto! :)
***
P.S.
Tu tendi a sopravvalutare gli aspetti "tattici" del conflitto, rispetto a quelli "strategici".

Ipazia

#11
Ciao Eutidemo

La situazione Ucraina è simile a tutte le realtà statuali in cui etnie diverse non riescono a convivere. Tipo Kossovo. In tali situazioni la cosa migliore per tutti è lo smembramento del territorio con migrazioni delle minoranze vessate verso il nuovo stato dove sono maggioranza, oppure la conversione al regime della maggioranza vessatoria, come ha fatto il russofono Zelensky.

Però è probabile che la maggioranza dei russofoni diventi pure russofila qualora si vieti la loro lingua, cultura, e possibilità di vita economica e politica con pari diritti e poteri della maggioranza ucrainizzata.

Dico ucrainizzata, perché la sua presunta lingua è nient'altro che un dialetto russo imposto per legge. Come se i veneti imponessero il veneto a tutti gli italiani, non con la cultura, come fu per il toscano, ma con la violenza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 18 Giugno 2024, 07:03:33 AM
***
P.S.
Tu tendi a sopravvalutare gli aspetti "tattici" del conflitto, rispetto a quelli "strategici".

Dopo un'affermazione tanto "tecnica" forse dovresti spiegarti meglio. Anche perché io baso le mie convinzioni proprio su un ragionamento strategico. Questa guerra si é trasformata in una competizione tra Russia ed occidente, e l'occidente non può permettersi di perderla. Naturalmente so che ci sono delle incertezze, come la possibile elezione di Trump a novembre, che sarebbe una tragedia per tutto il mondo, comunque confido nel buon senso degli americani. 

Pio

A proposito di Trump...in un comizio: " Ogni volta che viene (Zelensky), se ne va con 60 miliardi di dollari. Appena torna (in Ucraina) comincia a dire che gliene servono altri 60. Questa cosa deve finire!",(ovazione).
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

bobmax

La guerra in Ucraina mostra, in embrione, come sia ormai inceppato il meccanismo che ha sempre regolato, nel bene e nel male, le controversie internazionali.
La guerra, almeno tra le nazioni con armi nucleari, non può più essere il mezzo con cui si impone definitivamente il vincitore a scapito del perdente. E neppure l'occasione per la caduta di un regime, altrimenti inamovibile.

Viceversa, sta crescendo la probabilità che anche solo un accenno all'uso di armi nucleari possa condurre ad una catastrofe globale.

Se Hitler avesse avuto la bomba atomica non l'avrebbe forse usata?
E un Putin, nel caso fosse messo alle strette?
E la Cina, se anche solo fosse stretta in una morsa commerciale tale da far insorgere la sua popolazione?
E Israele, se Iran e soci ne venissero in possesso e soltanto ci provassero?
E l'India con il Pakistan?
E la Francia, una volta in mano a dei fascisti?
E Trump?

Ritengo che occorrerebbe una forza tale da impedire a chiunque di nuocere.
Ma anche se una simile tecnologia fosse disponibile, chi ne avrebbe il possesso, e come la utilizzerebbe?

Sta di fatto che le democrazie occidentali, così come le conosciamo, sono destinate a scomparire. In quanto inadatte a governare le crescenti tensioni mondiali.

Persino valori come l'autodeterminazione dei popoli, la libertà di espressione, la libertà di circolazione, mi sa che dovranno essere rivisti in una nuova ottica.
La democrazia sarà sostituita da una aristocrazia?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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