La morte del corpo fisico

Aperto da Aspirante Filosofo58, 22 Aprile 2024, 11:53:21 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

InVerno

Citazione di: Koba II il 28 Aprile 2024, 10:32:14 AMVale la pena riflettere sull'argomentazione presente in tanta teologia cristiana (e presente in questo topic) secondo cui tutti hanno una fede, quindi non ci si deve fermare all'apparente contrapposizione tra chi ne ha una, di fede, e chi no.
L'argomentazione in realtà include implicitamente due temi diversi:
1) si tratta innanzitutto per il cristiano di convincersi che la propria fede non è poi così assurda, dal momento che tutti credono in qualcosa; e se poi rivolgiamo la nostra attenzione al fine di essa anziché sul contenuto, che per il cristiano è l'edificazione del Regno già ora su questa terra, non si può che concludere sull'opportunità (per gli effetti concreti di un armonioso intreccio di finito e infinito nelle realizzazioni della comunità), addirittura sulla ragionevolezza, di un abbandono in essa;
2) il secondo tema è invece la lotta all'idolatria: se smetto di credere nel Dio invisibile finisco per sviluppare devozione in un idolo terreno (ricchezza, sesso, etc.), con conseguenti e inevitabili effetti distruttivi su di me (che ricerco me stesso nell'idolo, che vedo nell'idolo la mia verità), e sulla comunità.
L'alienazione che dipendeva dalla lontananza infinita del Dio invisibile, e che l'idolo invece con la sua vicinanza apparentemente cancella, viene sostituita ora da una forma di degradazione simile all'ottundimento del tossicodipendente. Appunta la dipendenza assoluta, come se fosse una questione di vita o di morte, della presenza o del godimento dell'idolo.
Dipende dai punti di vista... l'antico testamento ci riferisce che i coevi agli eventi, pur ipoteticamente assistendo a decine
se non centinaia di interventi divini da parte di questio Dio delle tempeste ebraico, non sono particolarmente convinti
della questione e preferiscono adorare altri idoli, vengono continuamenente ripresi per la loro idolatria. Ora, che il Dio creatore dell'universo subisca la concorrenza di un toro dorato e chissà quali altri manufatti e idoli posticci, che vengono dai coevi  considerati se non altrettanto convincenti anche di più, racconta molte cose di quanto "essere in mezzo alle divinità" non sia esattamente un complimento per un Dio monoteistico, ma anzi lo degrada a tal punto da renderlo incredibile e banale. Il Dio che ha separato il mar rosso per portarci alla terra promessa, o una vacca pitturata dorata? Ardua scelta per i coevi a quanto pare.

Riguardo invece alla manfrina "tutti hanno fede" fortunatamente chi la professa non la porta a debite conclusioni ma la lascia in sospeso, altrimenti si vedrebbe chiaramente che è un argomento tremendamente debole che ha come unico risultato banalizzare la fede e Dio in qualcosa che va in concorrenza coi tori dal pene molto grande, il denaro e chi ne ha più ne metta.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Koba II

Il cristianesimo contiene una grande verità – che è anche la sua unica verità – che è l'esperienza spirituale vissuta da Gesù; la quale poi si ripete, immanente, realmente, materialmente, nella comunità dei suoi discepoli.
Ho scritto l'esperienza spirituale e non un'esperienza spirituale perché essa è universale, riguarda l'essenza umana, anche se ciò, me ne rendo conto, stride con la filosofia di oggi che prova orrore di fronte a termini come "essenza umana" – ma questi convincimenti antimetafisici potrebbero anche rivelarsi nei prossimi anni solo un errore di percorso, chissà.
E questa esperienza spirituale è presente anche in altre tradizioni religiose. È universale.
Tutto qua.
Il resto, i temi mitologici come la resurrezione del corpo, il peccato originale, etc., sono solo simboli in cui perdersi, in cui sciogliere le proprie difficoltà e ritrovare quel soffio.
Tutto serve a questo scioglimento: la preghiera, la devozione, il sacrificio, il rito.
La fede è tenacia nel provare ogni giorno a ricostruire le condizioni che rendono possibile quell'esperienza spirituale.
Chi ha fede ineluttabilmente assisterà al miracolo – unico miracolo dimostrato vero –: l'immanenza dello spirito. Nella sua vita, o in quella di una comunità.
Ogni volta che il cristianesimo sembra essere a un passo dall'estinzione ecco sorgere una nuova comunità monastica. Che poi si perderà, poi morirà. Per lasciare spazio ad altre forme.

Ipazia

Anche restando nel campo spiritualista, le religioni orientali mostrano come si può seguire un percorso di fede meno idolatrico di quello delle religioni abramitiche.

Per gli immanentisti, la fede va riposta in ciò che feticcio lo è meno di tutti, vista la sua carnale palpabilità, ovvero la propria vita individuale. Da curare al meglio dei propri talenti, inclinazioni e gusto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Koba II il 01 Maggio 2024, 14:37:39 PMOgni volta che il cristianesimo sembra essere a un passo dall'estinzione ecco sorgere una nuova comunità monastica.
Ogni volta? E quante volte è successo? Che le religioni si atomizzino in piccole comunità di fanatici non è una novità, che poi queste abbiano davvero le carte in regola per riprendere il percorso è tutto da vedersi, che sia successo tante volte nel cristianesimo è per me una novità.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Aspirante Filosofo58

Noto che qui, come nella realtà del resto, si dà molta importanza al corpo fisico, ma ben poca alla mente e quasi nulla all'anima e allo spirito. Forse il fatto di non essere più parte del circuito produttivo da qualche anno (sono in pensione dal 2020), mi ha dato la possibilità di riordinare le idee e di capire ciò che prima mi sembrava incomprensibile, così come di rimettere in discussione tutto me stesso, partendo dalla mia vita.
Il fatto che io non mi consideri unicamente o prevalentemente un corpo, ma che consideri questa mia parte (il corpo stesso) come un vestito per l'anima, mi ha aiutato a ragionare in modo diverso, fuori da ogni schema di fede.  Infatti si vede anche qui: chi sostiene di aver fede arriva addirittura a asserire che tutti debbono averla, volenti o nolenti. Che assurdità! Quando in altro post, provocatoriamente scrissi "del cattolicesimo come fede che ci è stata imposta" sollevando un'alzata di scudi generale, mi riferivo proprio a chi pontifica in tal senso!
Mentre io sostengo la necessità di collaborare tra esseri umani, per raggiungere la perfezione in quanto umanità, seppur costituita anche dalle singole imperfezioni che ognuno ha, le religioni monoteistiche cosa fanno? Affermano che chi non le segue andrà all'inferno. Alla fine cos'è questo inferno? Cosa il Paradiso? Cosa il Purgatorio? Per esempio: se il Paradiso significasse la fine dei ritorni obbligati in questa valle di lacrime? Se invece l'Inferno, viceversa, fosse proprio l'opposto, ossia la necessità di purificare l'anima con almeno un'altra reincarnazione? D'altro canto, un proverbio veneto, tradotto in italiano suona più o meno così: "il corpo si frusta, l'anima si aggiusta". Ovviamente ciò non significa che per purificare l'anima sia necessario adottare punizioni corporali, perché (almeno nel mio caso), è già difficile vivere in un corpo che non mi ha mai seguito; difficile ma, evidentemente, necessario per purificare l'anima.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Ipazia

Ci si occupa di ciò che argomento della discussione: la morte del corpo fisico. Rispetto al quale, e all'anima, si potrebbe parafrasare:

Mors corporis semper certa est, mors animi numquam.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

mors vostra mors vostra, vita mea vita mea et nunc vita vostra, vita vostra vita vostra,mors mea...."a go minga prèsa"
(non ho nessuna fretta!)

:-*

baylham

Citazione di: Ipazia il 02 Maggio 2024, 13:32:22 PMCi si occupa di ciò che argomento della discussione: la morte del corpo fisico. Rispetto al quale, e all'anima, si potrebbe parafrasare:

Mors corporis semper certa est, mors animi numquam.

Con la semplice differenza che il corpo è certo, l'anima no.



Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 29 Aprile 2024, 19:02:24 PMLa fede  non è matematica: chi l'ha è chi no.
??? ...spero tu ti capisca!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 29 Aprile 2024, 19:02:24 PMIn che senso dovrei certificare che sia possibile vivere senza fede?
Come ha ben spiegato l'utente @Pio: che puoi vivere senza prendere scelte, alle quali non puoi dare una risposta certa, sicura (come può essere la vita eterna dopo la morte o la reincarnazione in un altro corpo una vota deceduti e lasciato questo corpo ai vermi).

Qualsiasi persona deve scegliere per fede ...è impossibile non farlo!

E con questo rispondo anche alla tua ultima richiesta...
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 29 Aprile 2024, 19:02:24 PMInizia tu a certificarne l'impossibilità, se ci riesci.
... :-[

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: baylham il 01 Maggio 2024, 10:39:55 AMDalla favoletta della Genesi si ricava logicamente che l'eventuale peccatore, responsabile del male, è Dio, un apprendista stregone pasticcione.
Quindi, seguendo questa tua logica, i veri eventuali responsabili delle malefatte di Hitler, Totò Riina e Fidel Castro sono i rispettivi loro genitori ...molto interessante! :o
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

Citazione di: Duc in altum! il 02 Maggio 2024, 17:47:01 PMQuindi, seguendo questa tua logica, i veri eventuali responsabili delle malefatte di Hitler, Totò Riina e Fidel Castro sono i rispettivi loro genitori ...molto interessante! :o
Perchè i genitori di Hitler erano onnipotenti? Wao, quante cose non sapevo che imparo... molto interessante! ;)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Citazione di: baylham il 02 Maggio 2024, 16:26:12 PMCon la semplice differenza che il corpo è certo, l'anima no.
Anche l'anima-psiche è certa, finché il corpo respira. C'è persino una scienza che se ne occupa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: Duc in altum! il 02 Maggio 2024, 17:37:53 PMCome ha ben spiegato l'utente @Pio: che puoi vivere senza prendere scelte, alle quali non puoi dare una risposta certa, sicura (come può essere la vita eterna dopo la morte o la reincarnazione in un altro corpo una vota deceduti e lasciato questo corpo ai vermi).

Qualsiasi persona deve scegliere per fede ...è impossibile non farlo!


Ci sono scommesse ponderate (domani) e non ponderate (la vita eterna, credo quia absurdum est). Non tutte le fedi si equivalgono, eccetto nella notte in cui tutte le vacche sembrano nere.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

La vecchia storia di Dio che crea anche il male è vecchia come Noè.
Il male non esiste se non come nulla e nullificazione: qualsiasi cosa materiale ed energetica può generare ombre,raffreddarsi,riscaldarsi,
trasformarsi guadagnando o perdendo , acquisendo o cedendo.
Ad esempio ,l'ombra è assenza di luce,non ha esistenza materiale ed energetica ma può essere vista perché segnala una mancanza di luce che a noi appare nera.
Per il male vale lo stesso discorso: una persona in carenza di ciò che per lei è "bene" si oscura e si comporta nullificandosi  , in parte, come persona.
Dio ha creato la materia energia e basta,forse l' ha "informata" quel tanto che basta per procedere poi da sola:l'ha INFORNATA E INFORMATA e basta.
Se poi fa ombra, perde calore o l'acquista, si trasforma ma non muore mai veramente, si evolve in una sistemica conflittuale ecc....DOVREMMO RINGRAZIARLA E RINGRAZIARE DIO PER AVERLA PENSATA,INFORMATA E INFORNATA in questo modo.
Le lagne sul dolore,la morte e il male non le ho mai capire e mi trova o indifferente: se io soffro non è colpa di Dio,del diavolo degli alieni e neppure mia.
Mi curo e basta 
Se faccio ombra non me la prendo col sole e con nessuno.
Se una persona muore so che si trasforma e non muore mai veramente
perché la materia energia non perde nessuna informazione ne butta via nessuna esperienza, mai.
Se vedo un mondo problematico e conflittuale , guerre, alluvioni,terremoti....ringrazio il mondo stesso di non dover vivere in un INFERNO DI PERFEZIONE IDEALE TANTO ARTIFICIOSO QUANTO ARTIFICIALE.
 





 URBSARA,JNFURNARA E JBFURNAEA E ..BASTA

baylham

Citazione di: Duc in altum! il 02 Maggio 2024, 17:47:01 PMQuindi, seguendo questa tua logica, i veri eventuali responsabili delle malefatte di Hitler, Totò Riina e Fidel Castro sono i rispettivi loro genitori ...molto interessante! :o

Quello che trovo illogico è che ci possa essere un peccato originale come spiegazione o fondamento del male, un ovvio cortocircuito logico.
Se il mondo e l'uomo sono creati dal nulla da Dio, il responsabile del male forse andrebbe individuato in lui, un creatore pasticcione. 
Tuttavia la mia concezione è che non ci siano responsabili del male o del bene, sono prodotti del sistema.
Trovo divertente che la responsabilità del totalitarismo nazista o comunista o della mafia sia individuata in un singolo individuo.

Discussioni simili (5)