Crisi della narrazione e viandanti troppo distratti.

Aperto da PhyroSphera, 14 Aprile 2024, 14:55:29 PM

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niko

#30
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2024, 06:15:18 AMPer quanta cultura ci mettiamo sopra, dal giusnaturalismo non si sfugge. Una anomalia genetica fisiologica o psicologica tale rimane per quanto la infiocchettiamo di alterità o addirittura, mascherandola ulteriormente,  di orgoglio.

Il ricorso a chimica e chirurgia testimonia che la disabilità non è sanabile ideologicamente.

Per quanto la barbarie criminalizzante di questa disabilità sia esecrabile - nessuno criminalizzerebbe un cieco o sordomuto - altrettanto orwellianamente barbaro è il risentimento contro chi continua a chiamare e vedere la disabilità per quello che è.

Si rischia l'effetto Israele, un sionismo sessuale ignobile quanto le persecuzioni antisemite.

Per quel che mi riguarda resto fedele alla terra che maschio e femmina li fece, con tutte le delizie, e le fierezze, del caso: vive la difference.

Anche nell'epoca di grotteschi camuffamenti e tatuaggi, fisici e mantali.


Per la scienza, e per l'oms, e per il dsm, ne' il transessualismo ne' l'omosessualita' sono malattie, tantomeno esse sono disabilita', e non esiste nessuna prova allo stato attuale che omosessualita' o la transessualita' siano condizioni genetiche o ereditarie.

Ma certo, per te la scienza e' un complotto di Bill Gates e l'oms e' un complotto di Soros, quindi immagino ti informerai da fonti piu' autorevoli, tipo il giornalino delle nazifemministe.

Pero', dire nel 2024 che i transessuali siano malati, esprime lo stesso odio ideologico che puo' esprimere un romanista quando urla al bar tra un crodino e l'altro che i laziali: "so' malati!".
La "malattia", attribuita al "nemico", in tutti questi casi nasce da considerazioni puramente tribali e personali, e non scientifiche.

La cosa tragica, e' che per definire chi devia da stereotipi sessisti e patriarcali secolari malato, bisogna avere la convinzione, incoscia, o peggio ancora manifesta, che tali secolari stereotipi sessisti e patriarcali, da cui ogni tanto qualche individuo, vivaddio, in qualche misura devia, siano sani.

Malato rispetto alla sanita' del paradiso sociale umano attuale, che, come facilmente riscontrabile guardandosi intorno in un panorama urbano medio, fa tutti gli esseri umani felici. O almeno, tutti quelli che alle sue "leggi" scritte e non scritte con uno sforzo di volonta' ed autodisciplina si conformano. Cioe' quasi, tutti.

Dis/abile rispetto a cosa?

Alla santa abilita' di conformarsi, essenziale ad ogni animale sociale per sopravvivere. Ma la sopravvivenza, di ognuno allo, e nello, stato attuale non e' dignita', non e' evoluzione, non e' vita. Anche le varie "abilita' " psicofisiche ad essa connesse, vanno, con uno sforzo di obbiettivita', assolutamente ridimensionate.





Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Perfettamente ragione, Phil, grazie per la precisazione. Il mio uso del termine giusnaturalismo è forse dovuto alla necessità di connettere o meglio (nel mio caso) disconnettere ogni fondamento "naturale" con l'etica umana. Ovviamente esiste anche il problema opposto, ovvero il rischio di considerare il diritto esclusivamente ciò che viene legittimato come diritto positivo (ovvero come legge e suoi derivati, più piccoli o più grandi).

Le affermazioni di Ipazia sono invece impressionanti, perchè manifestano un bisogno di "purezza" che è sempre stato un principio delle destre, ma che non ha niente a che fare con un pensiero progressista, dove si tende a comprendere e non a dividere il mondo in "buoni" e "cattivi", come piace invece tantissimo ai reazionari. Tra l'altro definire disabilità la transessualità è da paese mussulmano più che da paese civile, visto che neppure un'organizzazione conservatrice come L'American Psychiatric Association, che stila il famoso DSM, non la considera più tale.

Consiglio vivamente di vedere questo film, molto delicato sull'argomento, anche per paragonare il livello di accettazione della "disabilità" da parte di un paese non mussulmano, come invece il nostro dimostra spesso di essere.

https://it.wikipedia.org/wiki/Girl_(film_2018)
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

#32
Purtroppo per chi insiste con il gender, la natura ha predisposto le cose diveramente e se l'etica ci mette una  sacrosanta toppa, non mi pare il caso di rovesciare la faccenda fino a passare per reazionario chi si limita a ribadire la natura dimorfa della nostra specie.

La necessità di particolari pratiche mediche e il disagio di chi si trova ad avere ormoni e pulsioni bisticcianti con la propria anatomia non è confutabile. Non è una malattia e si può vivere benissimo, come un cieco che affina altre facoltà.  Basta non ci si faccia sopra ideologia.

Lo percepisce anche un bambino:



Lungi da me confondere etica e natura, ma pure negare la natura in nome di principi etici che prescindono da essa: lezione di FN.

Augurereste a qualcuno di trovarsi nelle condizioni di Lara o avere un figlio (maschile sovraesteso) così ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2024, 15:44:11 PMAugurereste a qualcuno di trovarsi nelle condizioni di Lara o avere un figlio (maschile sovraesteso) così ?


Si', e non nelle tue.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Pensarbene

Non dimenticatevi che il cromosoma xy sta perdendo pezzi da decine di migliaia di anni.Questo può avere un effetto sul comportamento sessuale del maschi e anche sulla loro natura sessuale maschile.
A maggior ragione, quindi, la tolleranza è d'uopo.
Personalmente mi chiedo  una cosa: come mai gay, lesbiche e altri, avendo l'opportunitã di inventarsi e godere una loro sessualità,sembrano incapaci di staccarsi dall'ideologia eterosessuale di coppia,matrimonio e perfino figli.
Secondo me non hanno abbastanza coraggio e inventiva per farlo, se lo facessero la cosa influenzerebbe   e non poco gli etero.
Forse ,sotto sotto, qualcosa li blocca: che cosa? 

Ipazia

La nazifemminista non fa sconti nemmeno agli "uomini" che partoriscono o alle sirene di un lesbismo culturale datato.

Osservo però come anche nell'ideologia gender il maschilismo tenda all'egemonia. Il lupo si depila, ma non rinuncia al vizio.

Perché vogliono la famiglia borghese ? Perché lo sono, e una serva povera che scodelli marmocchi si trova sempre, pure a modico prezzo. Almeno dall'altra parte del cromosoma si riesce a fare quasi tutto in casa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: niko il 16 Aprile 2024, 16:14:19 PMSi', e non nelle tue.
Io non mi sono trovata un corpo addosso che non riconoscevo. Per quanto si corregga e censuri politicamente il "disagio" questo permane ed è  assai poco gaio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus


CitazioneAugurereste a qualcuno di trovarsi nelle condizioni di Lara o avere un figlio (maschile sovraesteso) così ?
Sono sicuro che se avessi un figlio così lo amerei ugualmente, perché i figli non devono essere procreati a nostra immagine e somiglianza. Soffrirei soltanto perché so che dovrà vivere in una società di persone giudicanti ed incapaci di sentire empatia vera.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Il giudizio appartiene all'etica, non alla natura. E qui siamo di fronte ad un fenomeno naturale. Io posso avere tutta l'empatia e l'apertura possibile verso chi è in bisticcio col suo sesso biologico, fino al punto di ritenere inaccettabile ogni discriminazione. Ma non posso considerare tale situazione esistenziale alla stregua di chi il bisticcio non ce l'ha.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Perché vogliono la famiglia borghese ?
chiede ipazia , io ho detto la stessa cosa chiedendomi/vi come mai non godano la loro diversa e varia sessualità in modo libero e creativo.
Secondo me sono prigionieri di un passato da cui  non riescono a liberarsi  veramente. 

Jacopus

Ma da cosa deducete che vogliono la famiglia borghese? E quel vogliono riferito a tutti gli "anormali" (in questo caso transessuali) è veramente il top. Bisognerebbe ogni tanto rispolverare Foucault.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

#41
Il mondo non è dritto ne al contrario, ma si uniforma più o meno alle nostre descrizioni che cambiano col tempo.
Dover passare necessariamente attraverso queste descrizioni è una maledizione della coscienza, ma non possiamo farne a meno.
Giungere a gestire le nostre descrizioni della realtà senza confonderle con la realtà è una coscienza non del tutto ancora acquisita, ma tutto il parlare che si fà del genere sessuale significa che siamo su quella strada.
L'atto sessuale in se sarebbe una banalità se non fosse che ogni volta, nel compierlo,  sentiamo il bisogno di rappresentare la realtà per come ci è stata raccontata in un atto unico dove ognuno interpreta il proprio ruolo, ma c'è chi non rientrando nel copione la commedia deve scriversela da solo.
Alla fine dell'atto poi subentra un complice silenzio, come non vi fosse stata nessuna rappresentazione, in attesa della prossima replica.
In pratica ogni volta che facciamo sesso dobbiamo rassicurare, e venire a nostra volta rassicurati dal partner, che il mondo lo vediamo allo stesso mondo, e anche quando abbiamo iniziato a vederlo in modo diverso con la nostra crescita culturale, il desiderio resta però legato a un vecchio schema di mondo, per cui per attivarlo non c'è altro modo che recitare il viverci ancora dentro.
Adesso si sta tentando di riscrivere il copione aumentando il numero degli attori, ma qualcuno inevitabilmente resterà sempre fuori.
Verrà il giorno in cui il desiderio sessuale riuscirà a svincolarsi da un copione che, come tutti non possono non vedere, il recitarlo ci rende ridicoli?
Invece di sforzarsi fino al punto... cara Ipazia, cosa che anch'io a mio modo faccio, bisognerebbe rendere questo sforzo non necessario, bastando per ciò distinguere la realtà dalla sua rappresentazione, togliendo il mondo dalla sua dritta posizione, che è anche l'unico modo per scongiurare il paventato ''mondo al contrario''.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

niko

#42
Comunque il 90% delle coppie che ricorrono alla maternita' surrogata sono coppie eterosessuali e non transgender.

Quindi la malafede di chi associa maternita' surrogata a ideologia gender non ha limiti.

Chi ricorre alla maternita' surrogata non e' quasi mai ne' gay ne' transessuale, per ovvi motivi: le coppie gay o lesbiche, o in cui uno dei due partner e' transessuale, per avere "marmocchi" ricorrono ad altre, e meno avanzate e complicate, e meno "eticamente sensibili" tecniche.

Eppure, l'utero in affitto, nei discorsi di certa gente, sta sempre nello stesso calderone dell'ideologia gender.

Il che, statistiche alla mano, e' un vero mistero.

Quello che e' oggetto di pregiudizio, e' la devianza dai canoni di normalita' sessuale e riproduttiva in generale.

La rottura concettuale del nesso tra sesso e riproduzione.

Bisogna copulare non per piacere, ma per "sfornare marmocchi". E' questa la logica della maggior parte degli omotransfobici populisti, il loro dogma segreto.

Che permette loro di associare concettualmente maternita' surrogata/utero in affitto alle tematiche "gender", pur contro ogni logica, e contro ogni statistica.

Piu' papisti del papa, piu' pretisti dei preti.

Che hanno di fatto cominciato, a benedire le coppie omosessuali.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Il 100% delle coppie maschili deve ricorrere in toto alla produzione eterologa di pargoli. Che poi vi ricorrano pure le coppie etero non modifica la questione mercantile.

Purtroppo per gli ideologi gender, la natura  pone dei paletti invalicabili nella riproduzione e nella formazione dei nuclei familiari con prole.

La scissione sesso-riproduzione esiste dalla notte dei tempi e, finché si resta sul piano del sesso tra adulti consenzienti, nessuno si strappa le vesti e cosparge il capo di cenere.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#44
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2024, 17:30:15 PMIo non mi sono trovata un corpo addosso che non riconoscevo. Per quanto si corregga e censuri politicamente il "disagio" questo permane ed è  assai poco gaio.

Il disagio sta nel fatto che consideri "disabile" chi disabile non e', posti vignette becere, eccetera.

Io penso che chiunque abbia una malattia grave o con con gravi dolori, in una certa misura non si riconosca nel proprio corpo.

Ma voi pensate che uno che diventa tetraplegico a vent'anni a seguito di un incidente d'auto si "riconosca" nel suo corpo?

Una ragazza anoressica?

Un malato terminale di cancro?

L'esperienza di non riconoscersi nel proprio corpo dovrebbe attivare empatia quanto meno perche' proprio questa e'  l'esperienza universale e destinale di quasi tutta l'umanita', quasi al pari della coscienza di morte e del dover morire... al cento per cento tutti noi qui dovremo morire, al, diciamo, ottanta per cento, dovremo prima o poi ammalarci cosi' gravemente, rimanendo al contempo lucidi di cervello, da non riconoscerci piu' nel nostro stesso corpo, se non moriamo giovani o all'improvviso, o se non ci rimbambiamo gravemente di qualche demenza prima, di ammalarci gravemente.

Ma la beceraggine di alcuni intelligentoni populisti contro i gay o i trans, nasce  dal fatto che i gay e i trans non si riconoscono nella componente sessuata, o anatomicamente copulativa in vista della riproduzione, del loro corpo.
Non certo nel loro corpo in generale.

E allora vai di vignette, pietismo peloso, ipocrisia del "discorso sul corpo" che nasconde il "discorso sul corpo sessuato", se sei gay non ti deve interessare la famiglia borghese e devi vivere nascosto come un topo e devastato dai sensi di colpa come visse Pasolini, e chi piu' ne ha piu' ne metta.

Perche' certo chi giudica cosi' tanto la sessualita' degli altri, pace con la sua l'ha fatta.


 
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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