Crisi della narrazione e viandanti troppo distratti.

Aperto da PhyroSphera, 14 Aprile 2024, 14:55:29 PM

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PhyroSphera

Quest'oggi ho compiuto una piccola incursione in una libreria. Davo un'occhiata ad alcuni titoli e riflettevo. Uno attirava particolarmente la mia attenzione, "L'etica del viandante", di U. Galimberti. Leggevo la nota di copertina... Come, abbandonare le certezze proprio mentre la tecnica è piegata a scopi di dominio, evitare una radicale alternativa restando sempre nello stesso destino? Mi veniva in mente quindi una disastrosa dichiarazione pubblica dell'autore, che cercava di giustificare le cosiddette "transizioni" sessuali facendo impropriamente appello alla psicologia junghiana e agli archetipi di Anima e Animus, che agiscono nella nostra mente a parti invertite: l'anima nei maschi, l'animus nelle femmine. Il fatto è che da questa configurazione non nasce proprio nessuna possibilità di cambio: in ciascuno è presente una controparte sessuale, ma restiamo sempre o maschi o femmine. Fortuna che Galimberti lo annunciano come un junghista e non un junghiano; ma nemmeno così sta bene.
Un altro libro colpiva la mia attenzione, "La crisi della narrazione Informazione, politica e vita quotidiana", di Byung-Chul Han. Sono da poco finite le Grandi Narrazioni, adesso rischiano di finire proprio le narrazioni? Questo forse è troppo, sarebbe la morte di tutta la società. Ma non c'è da scherzare con questa crisi, che io notavo già da tempo. Mi veniva in mente un episodio di tantissimi anni fa'. Ero a Londra, nella metropolitana, seduto di fronte a un giovane studioso del Talmud. Iniziavamo a colloquiare e il discorso sùbito toccava materie religiose: il Libro della Genesi, la creazione del mondo e dell'uomo, la parola Adamo che non significa veramente "primo uomo" ma "uomo", e le mie osservazioni successive, cioè che nelle Scritture cristiane lo stesso termine è un nome di persona. Tempo dopo, io pensavo che Adamo non significa neppure "tutti gli uomini" e che la storia della sua Caduta deve essere una vicenda diversa da come generalmente si ritiene: l'abbassarsi della sfera personale all'àmbito della pura materialità, "polvere sei, polvere ritornerai". Questo evento coinvolgeva tutti, perché l'uomo è un essere sociale; ma non fu, non è l'accadimento di tutti... È con consapevolezze come questa, che le Grandi Narrazioni volgevano al termine; non che non avessero avuto un senso. Oggi, fuori dalla libreria, mi passava per la mente anche una nozione di teologia: la dottrina del Nuovo Patto in Cristo, che sostituisce quello con Adamo. Dio forse praticava un avvicendamento, o una sostituzione che lasciava un avvenimento inconcluso, sottraendo da un processo giudiziario la parte di umanità che non era stata protagonista della Caduta? Da molto tempo a questa parte io dico sostituzione...
E così opterei anche per altre sostituzioni. Davvero la nostra società e cultura deve sopportare errori come quelli di Umberto Galimberti, a discapito finanche della stessa integrità del corpo? Se alcuni sono effettivamente caduti in tale abisso, bisognerebbe incentrare la storia di tutti sui loro errori? Le vere Grandi Narrazioni non erano sbagliate, la loro fine è stata dovuta a un ampliarsi degli orizzonti; e adesso la crisi delle narrazioni nella nostra società dovrà servire per far perire i falsi resoconti, quelli che non sanno dire neppure maschio o femmina.

Mauro Pastore

niko

Io preferisco se periscono gli omofobi, i bigotti ignoranti e i transfobici.

Il piu presto possibile.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Pensarbene

Secondo me basterebbe provassero e molti di loro resterebbero disgustati non dall'esperienza ma dell'enorme piacere provato.
eh eh eh non è meglio così?

Phil

Citazione di: PhyroSphera il 14 Aprile 2024, 14:55:29 PMLe vere Grandi Narrazioni non erano sbagliate, la loro fine è stata dovuta a un ampliarsi degli orizzonti; e adesso la crisi delle narrazioni nella nostra società
Non so fino a che punto si possa parlare di «crisi delle narrazioni»; forse c'è piuttosto un proliferare "rizomatico" di narrazioni, di cui quelle riguardanti i generi sono un recente esempio. Di certo, c'è un proliferare di narratori, ciascuno con il suo megafono (di cui ho accennato altrove) e spesso sostenuto da numeri democratici da far invidia agli schieramenti politici o alle tifoserie sportive. Difficile trovare un fenomeno sociale che non sia anzitutto narrazione, con i suoi protagonisti, i suoi antagonisti, sfide, misteri, oggetti simbolici e "magici", etc.
Le grandi narrazioni erano tali non solo per la loro estensione demoscopica, ma anche per la sedicente grandezza della verità di cui si facevano alfieri; oggi le narrazioni della post-verità, della contro-verità, della verità "red pill", della verità decomplottizzata, della verità "quella di una volta" o quella del "c'era una volta", etc. sono un dedalo di incroci e contaminazioni che di grande ha perlopiù la complessità da narrare (e non tutte le narrazioni si dimostrano all'altezza, il che fa rimpiange a qualcuno le grandi narrazioni, ma ormai la "kenosis" non è più totalmente o totalitaristicamente reversibile).

Ipazia

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#5
Citazione di: Ipazia il 14 Aprile 2024, 21:32:46 PMA cui portano acqua con le orecchie le idiozie gender:

https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-internazionale/non-ti-adegui-allondata-woke-licenziato-i-casi-vergogna-2173770.html

https://www.ilsussidiario.net/news/basta-dire-mamme-meglio-portatrici-di-uova-segretaria-alla-salute-trans-elogia-cliniche-di-genere-usa/2578428/

E la vigliaccheria tapina degli "intellettuali" da cattedra.




Dunque ricapitoliamo: i casi di Johnson Varkey e Jhon Kluge sono bufale oggettivamente false al limite della fantascienza, un altro non c'entra niente con il gender per stessa ammissione dell'articolista, quindi, il tuo primo link su cinque (5) casi controversi in materia gender, che afferma di contenere, di fatto contiene:

due (2) bufale,

una (1) digressione polemica messa li' tanto per mettercela,

e due (2) casi controversi sul gender.

E questa, sarebbe la "marea gender", che si abbatte sull'america, e per cui dovremmo tutti votare quel palazzinaro di Trump. Andiamo bene, davvero molto bene.

Sai Ipazia, mi veniva il dubbio, che due professori possano essere stati licenziati, radiati dalla scuola, cosi' di punto in bianco:

* uno per aver sbagliato un pronome di un trans

*  l'altro per aver detto che il sesso e' determinato dai cromosomi x ed y.

Sai, dico, alle persone normali (quindi non agli omofobi come te) questi dubbi, quando leggono certe cose, vengono.

E quindi ho perso cinque minuti di vita a controllare su google, che queste due letterali affermazioni del tuo link, non fossero due bufale.

Cinque minuti in cui avrei potuto accarezzare un gatto, cucinare la cena chattare con un amico e chissa' quante altre cose, anch'esse (oggettivamente) migliori.

Quando moriro', mi verra' chiesto conto, del tempo che ho sprecato.

Mi consola, solo, che tutti come me possono farla. La ricerchina su google quando si imbattono in una sospetta bufala, intendo.

Per vedere se i bugiardi patologici, i bufalari, i calunniatori seriali, sono quelli che sostengono l'esistenza dell' "ideologia gender" o le persone normali.

E concludo con una esternazione contro la liberta' di pensiero.

Certi "giornalisti", tipo quelli che hanno scritto il tuo link, non dovrebbero, avere la liberta' di disinformare i loro lettori fino a questo punto. Non so, un po' di galera, o una bella multa, per loro ci starebbe bene.

Io ho speso i miei cinque minuti: mi chiedo perche' non l'abbiano fatto anche loro, prima di scrivere certe puttanate. L'Inglese a livello scolastico lo so io, e lo sanno loro, se fanno il lavoro che fanno.

E sospetto la malafede. Anzi ne sono certo.
In loro, non in te. A te concedo (ancora per poco) il beneficio del dubbio.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

PhyroSphera

Citazione di: niko il 14 Aprile 2024, 16:15:07 PMIo preferisco se periscono gli omofobi, i bigotti ignoranti e i transfobici.

Il piu presto possibile.
Invocare il rispetto per la integrità del corpo non è una fobia. Al contrario il vostro modo di considerare l'omosessualità e in genere la sessualità è fobico. Fingere di essere per la emancipazione e invece finite col fare pubblicità alle asportazioni dei genitali. 

Mauro Pastore 

Jacopus

Phyrosphera, nel primo intervento, scrive molte cose interessanti, nel senso che sono indizi di un percorso e di un processo, che agli occhi di Phyrosphera è negativo, mentre per me ha aspetti più positivi che negativi. Partiamo dall'etica del viandante. Galimberti richiama la filosofia di Heidegger, per il quale è necessario abbandonare ogni "Grund" perché in esso c'è sempre un "Abgrund". (Fondamento vs Abisso). In questo processo vi è anche l'abbandono di ogni identità di genere, poiché la scelta umana si emancipa da ogni Grund, anche da quello biologico. I fondamenti sono in crisi ma si tratta di una crisi emancipativa, poiché ogni giusnaturalismo è una catena che l'umanità (o meglio una parte dell'umanità) è costretta a sopportare. Dio, il patriarcato, le tradizioni, il genere, il sangue, la terra, il partito, il piccolo padre, il Conducator, il nihil sub sole novi, L'homo homini lupus, il liberalismo come supposta legge naturale, sono tutte dimensioni che si collegano per sottomettere l'uomo a supposte regole "fondanti", Grund, che incatenano l'umanità. In questo basso continuo è però presente una melodia che è quella della ricerca di una umanità adulta che cerca in essa la propria autonomia. Un "Grund" non più situato in modo alienante al di fuori di essa. È in questo percorso ben ci sta anche il patto modificato fra Adamo e Gesù. Affinché però questo processo sia davvero emancipatorio "bisogna studiare". L'umanità deve essere preparata altrimenti si rischia di oscillare fra revanchismo fondativo (ad esempio sovranismo), cacofonia (social digitali) e timidi segnali di ricerca autonoma di senso come spera Galimberti e prima di lui, Heidegger. È chiaramente tutto ciò è il piano ideologico di un conflitto legato al dominio materiale e chi domina e non mollerà facilmente la presa se non c'è coscienza collettiva di questi passaggi.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Pensarbene

io non condivido il descrivere una fenomenologia di cui nessuno e dico, nessuno, conosce la vera e reale natura , in termini positivi o meno.
Secondo me, semmai, sarei dell'idea di lasciare parlare gli interessati per capitmrne,se possibile,le motivazioni.
Per conto mio, non ho problemi nè interessi particolari in quel senso. Ritengo che i maggiorenni sono liberi di fare quello che vogliono  purché non lo impongano agli altri e siano poi disposti a pagarne l'eventuale prezzo.
Questa è la Terra che piace a me.

Pio

Citazione di: PhyroSphera il 15 Aprile 2024, 06:41:22 AMInvocare il rispetto per la integrità del corpo non è una fobia. Al contrario il vostro modo di considerare l'omosessualità e in genere la sessualità è fobico. Fingere di essere per la emancipazione e invece finite col fare pubblicità alle asportazioni dei genitali.

Mauro Pastore
Se castri un gallo non fai una gallina, ma un cappone. L'idea che un maschio possa diventare una femmina è ridicola. In realtà crei un farmacodipendente che lotterà tutta la vita per contrastare la perdita di densità ossea, la progressiva insufficienza renale, ecc. Ne vale la pena? Per un ragazzino in difficoltà psichica  con la sua identità potrebbe sembrare valerne la pena, ma quando arrivi a 50 - 60 anni e il sesso perde progressivamente la sua presa sulla mente ti restano solo le malattie prodotte.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Jacopus

Pio. Il passaggio maschio/femmina è un continuum. Esistono maschi più maschi di altri, che sono comunque maschi. Questa distinzione netta maschio/femmina è funzionale ad un mondo intollerante. Detto questo, la mia risposta alla tua domanda:
"Ne vale la pena?" è sì. Perché prima di arrivare a 60 anni ci sono tutti gli anni precedenti, che se non si vivono bene, sono comunque un inferno, fino al punto del rischio autolesionistico (comprensivo di tossicidipendenze e suicidario). Servirebbe una società meno integralista e meno falsamente bigotta, per il rispetto di tutti quei diritti che non intaccano la mia sfera di libertà. Se una persona abortisce, divorzia, cambia sesso, vuole morire perché è un malato terminale, crede nel Dio Spaghetto o dorme con gli stivali, posso farmi un idea su di lui, ma devo tutelare la sua libertà.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

La nostra societa':

* concede che un uomo si rovini la salute per sempre con fumo e alcool (droghe legali)

* concede che ogni donna un po' narcisa e con quattro soldi in tasca rischi gravi danni alla salute, e la sopravvenuta dipendenza da pratiche mediche a vita, per rifarsi chirurgicamente il naso, le tette o le rughe, al nobile fine di essere piu' "bella", o piu' "giovanile".

* concede, anzi di piu', loda ipocritamente, secondo una diffusa etica del lavoro cattocomunista tipicamente italica, o una simile stronzoprotestante tipicamente amaricanoide (la solfa sempre piu' inascoltabile del lavoratore santo), che un uomo lavori in condizoni malsane, e rischiose, e degradanti per campare, e portare il pane a casa, e se quell'uomo poi muore di lavoro, manda fiori.

Ma... contro le modificazioni corporee per i transgender, in molti strillano e gridano allo scandalo, perche' tali pratiche e terapie sarebbero "insalubri".

Secondo voi, il fumo di sigaretta e' salubre?

Lavorare per otto ore al giorno vicino alla friggitrice di un macdonald, e' salubre?

Rifarsi le tette, il naso e le labbra a trenta anni per soli motivi estetici, e' salubre?

Le sale slot, sono salubri?

Fare pugilato o MMA a livello professionistico, e' salubre?

Fare il monaco di clausura e fare voto di castita', e' salubre?

La Chiesa, sessualizza e spiritualizza attribuendovi significati letteralmente "transumani", o no, pratiche contrarie al genere sessuale e all'istinto naturale come la castita', la monogamia, il digiuno rituale, e cose simili?

Perche', fa problema che siano "insalubri" solo le pratiche mediche dei transgender? Gli esseri umani, di solito, parlando con franchezza e in linea generale, e, magari, parlando dopo che ognuno di noi si e' fatto un giro nella piazzetta sotto casa sua tenedo gli occhi ben aperti, la rischiano o no, la salute, per soddisfare i loro vizi e capricci? E per portare il pane a casa? E per avere quello che desiderano e ritengono giusto in un certo momento della loro vita? I transgender sono esseri umani? Possono fare o no, come tutti gli altri?

La natura... prescrive che ognuno faccia quello che vuole; la natura umana... che ognuno faccia quello che vuole al quadrato.

Io sono ferocemente, giusnaturalista. Quantomeno, nel senso in cui dite "giusnaturalismo" voi. Per me, altroche' fine dei fondamenti. Altroche', fine delle grandi narrazioni.

Ma perche' il giusnaturalismo non lo fraintendo.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Ma infatti Niko, anche il marxismo, specialmente quello del socialismo reale, è stato ferocemente giusnaturalistico, sulla base della naturalità della lotta di classe e del dominio futuro del proletariato. Peccato che quel giusnaturalismo non ha comportato alcuna uguglianza e/o libertà, ma solo oppressione, come ogni giusnaturalismo. Il superamento di ogni giusnaturalismo significa fare i conti con la nostra storia e con il nostro senso di responsabilità, unito al nostro senso etico, altrimenti ogni Grund, ogni fondamento, diventa foriero di violenza. Questo è l'insegnamento di Heidegger (che pur avendo avuto simpatie con il nazismo, va letto attentamente, perchè è tutto, tranne che nazista - è la stessa storia di Nietzsche, del resto, i grandi pensatori sono difficili da etichettare). Sul resto del tuo discorso sono d'accordo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Le grandi narrazioni antiche mi pare che intendano che l integrità del corpo e della psiche è andata persa in un qualche "evento" prediluviano, perciò gli uomini vagano per ritrovare quella integrità, anche facendo passi intermedi che taluni considerano stupidi o sbagliati(solitamente non i diretti interessati). La narrativa sui diritti delle minoranza sessuali in realtà mi sembra meriti l'appellativo di "grande" visto che ha investito metà del globo instaurando concetti e alterando profondamente i significati. È la ritrosia ad accettarla che spesso sembra "piccola narrativa" basata su paure arcaiche e rappresentazioni fallaci, tanto, troppo Dio sprecato a parlare delle mutande degli altri.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Pio

#14
@niko Per me tutte le cose che hai elencato sono insalubri e se devo dire ( se mi lasciano dire) che sono insalubri lo faccio. Ma per me è insalubre anche castrarsi perché non ci si accetta per quello che si è; come  chi soffre di anoressia non si accetta o chi è schiavo di varie dipendenze. Che poi molti lo facciano non dipende da me, ovviamente. Però è insalubre e lo resta. Se ti castri da adolescente  i farmaci pesanti li devi prendere da subito e i problemi appaiono dopo pochi anni ( non a 60 ). Farsi una vagina chirurgica o un pene finto di silicone castra notevolmente anche le possibilità di godimento sessuale nella vita ( a parte i rapporti anali). Io la penso così . D'altronde , se uno crede di essere Napoleone non gli compri un cavallo bianco. Voi siete senza figli e vi rendete conto fino ad un certo punto. Per voi è più una questione ideologica.( Ideologia gender woke)
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

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