Ieri il Parlamento Europeo ha proclamato il "diritto all'aborto"!

Aperto da Eutidemo, 12 Aprile 2024, 17:24:00 PM

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Jacopus

Citazionevisto che di solito l'etica si fonda su convinzioni religiose.
A quando la ricostituzione della Sacra Inquisizione? Che di solito l'etica di fonda su convinzioni religiose è di una supponenza incredibile. I cinesi evidentemente non hanno etica così come la metà della popolazione europea, che si professa atea o agnostica. Le carceri in Italia dovrebbero avere almeno 20 milioni di posti letto.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Eutidemo

Ciao Pio. :)
Sono perfettamente d'accordo con te che è senz'altro "...una convenzione quella di dire che il feto diventa un " corpo" con dei diritti dopo tre mesi. Infatti non è che al 91 esimo giorno improvvisamente gli spuntano braccia, gambe e testa."; in altri Stati, invero, si adottano termini differenti dai nostri.
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Ed infatti avevo scritto che, se è vero che, almeno fino ad un certo stadio dello sviluppo, l'embrione è senz'altro "parte del corpo della madre", e non certo "un corpo a sè stante" (tantomeno una "persona"), per stabilire quand'è che comincia a diventarlo  si cade inevitabilmente nella antica "aporia dell'acervo" (cioè del "mucchio"); ed invero 2 sassi non fanno un mucchio, 3 nemmeno, 4 neanche...e allora quand'è che si ha un mucchio?
Eppure il "mucchio di sassi" esiste, ed è una cosa completamente diversa dal singolo "sasso"; così come un seme è diverso dall'albero.
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Per cui, al riguardo, ogni ordinamento giuridico stabilisce "discrezionalmente" (e più o meno "arbitrariamente") un diverso mese di gravidanza, oltre il quale l'aborto diventa un reato; ma, secondo me, non si può fare diversamente, perchè "il mondo, la vita e il diritto, si basano necessariamente su convenzioni".
Non sono possibili alternative, nel mondo reale!
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L'importante è che, in uno stesso ordinamento giuridico, non ci siano "convenzioni contraddittorie", come, ad esempio, quando io avevo 18 anni:
- non mi ritenevano ancora abbastanza maturo per poter partecipare alle elezioni politiche;
- però mi ritenevano abbastanza maturo per poter imbracciare un fucile e sparare ad altri esseri umani.
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Circa la tua perplessità circa il fatto che una "ghianda" non sia un "albero", comprendo benissimo anch'essa; ed infatti è un errore molto comune (e comprensibile), quello di voler "omologare" ciò che è solo "in potenza", da ciò che, poi, è, effettivamente, "in atto".
Però si tratta senz'altro di un marchiano ERRORE, sia dal punto di vista "logico", sia dal punto di vista "semantico", sia dal punto di vista "giuridico".
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Ed infatti non puoi pretendere di comprare un "pollo" al prezzo di un "uovo"; d'altronde, se rubi il primo, sei teoricamente punibile per il reato di "furto" ai sensi dell'art. 624 del codice penale, mentre, se rubi soltanto un "uovo", sei sicuramente non punibile ai sensi dell'art. 131 bis Codice Penale.
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Ed infatti è vero che non c'è alcuna gallina se prima non c'è un uovo, e nessun uovo se prima non c'è una gallina; ma questo non implica affatto che l'uovo sia la stessa cosa di una gallina.
Anzi, dimostra il contrario; e, cioè, che si tratta di "entità fenomenologiche" diverse.
E che si tratti di "entità fenomenologiche" diverse, te ne accorgi facilmente se le cucini, e, poi, te le mangi; ed infatti non si è mai visto un "pollo al tegamino" o un "uovo arrosto" ;D
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Allo stesso modo è vero che non c'è alcun albero se prima non c'è una ghianda e nessuna ghianda se prima non c'è un albero; ma questo non implica affatto che una ghianda sia la stessa cosa di una quercia.
Anzi, dimostra il contrario; e, cioè, che si tratta di "entità fenomenologiche" diverse.
E che si tratti di "entità fenomenologiche" diverse, te ne accorgi facilmente, se cerchi di metterti in tasca "ghianda" oppure una "quercia". ;D
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E' anche vero che la distinzione avviene sul piano dello sviluppo della forma e la conseguente definizione che noi attribuiamo alle diverse forme di un unico processo; ma le definizioni che noi attribuiamo alle diverse forme di un unico processo identificano, comunque, "realtà fenomeniche completamente diverse".
Ed infatti, possiamo discutere all'infinito, ma la "realtà fenomenica" è che:
- un "uovo" non è una "gallina";
- un "seme" non è un "albero";
- una "morula" non è un "feto di tre mesi".
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo

Ciao Anthonyi. :)
Anche io ritengo che sia errato confondere i "principi etici" con le "norme giuridiche"; ed infatti non ho mai sostenuto una simile castroneria, bensì ho sostenuto una tesi completamente diversa!
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Ho sostenuto, infatti, che "provocare la morte di chi è già nato" (come vieta espressamente il giuramento d'Ippocrate), ed "impedire la nascita di chi ancora deve nascere" (come, invece, non vieta affatto il giuramento), sono due cose completamente diverse non solo sotto il profilo del "formalismo verbale", bensì anche sotto il "sostanziale profilo logico, etico e giuridico".
Il che non vuol dire affatto omologare i precetti "etici" con quelli "giuridici", bensì soltanto che, considerare come se fossero la stessa cosa:
- "provocare la morte di chi è già nato";
- "impedire la nascita di chi ancora deve nascere";
costituisce una "aberrazione" sotto <<diversi aspetti>.
E, cioè, è una aberrazione:
- sia sotto il profilo semantico;
- sia sotto il profilo logico;
- sia sotto il profilo etico;
- sia sotto il profilo giuridico.
Cioè, è sbagliato sotto quattro <<diversi aspetti>; nessuno dei quali, però, deve essere confuso con gli altri.
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Quanto al fatto che l'etica si fondi su convinzioni religiose, questo è vero solo per l'"etica eteronoma", e non per l'"etica autonoma"; per cui io consento senz'altro che i medici siano liberi di avere una loro personale etica, purchè, però, non vadano a dire in giro che non praticano l'aborto (legale) perchè glielo impedisce il "Giuramento d'Ippocrate".
Perchè questo non è vero!
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Quanto al termine "vita", io lo ritengo molto ambiguo e pericoloso, in quanto si presta a "giochetti sofistici" ed a "masturbazioni mentali" di vario genere; ed infatti, per fortuna, la deliberazione del Parlamento Europeo fa riferimento al "corpo umano", il quale, invece, non dà luogo ad "equivoci metafisici", bensì soltanto alla cosiddetta "aporia dell'acervo".
La quale, come ho detto, almeno in pratica, è superabile con ragionevoli "convenzioni".
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Ed invero, almeno "in atto", la morula è un semplice "aggregato di cellule", come altri aggregati di cellule del corpo della madre, senza ancora  il benchè minimo accenno, "neanche in formazione", di testa, braccia, gambe o di qualsiasi altro elemento che possa far parlare di un "corpo umano" (concetto molto più "inequivoco" di "vita umana").
Nel momento in cui, invece, sia pur "convenzionalmente", cominciano a formarsi testa, braccia, gambe o qualsiasi altro elemento che possa far parlare di un "corpo umano", i vari ordinamenti statuali lo sottopongono alla loro tutela giuridica, vietandone la soppressione, se non per motivi strettamente terapeutici.
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Se, invece, cominciamo a parlare di "vita", la questione si complica!
Ed infatti la "morula" è fatta di "cellule vive", alla stessa stregua qualsiasi altra "cellula viva" del corpo della madre; così come, ad esempio, le "cellule cutanee" della sua pelle, che sono anch'esse "cellule vive umane", in quanto appartengono ad un essere umano.
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Però, se la "morula" è fatta di "cellule vive", come qualsiasi altra "cellula viva" del corpo della madre, e, quindi, la "vita" non ne costituisce un "caratteristica distintiva"  rispetto alle altre cellule, non c'è alcun dubbio che IN POTENZA le cellule di una "morula"  siano completamente diverse dalle altre; ed infatti, a differenza delle altre cellule dell'organismo della madre, le cellule di una "morula"  sono geneticamente programmate per dar luogo, a tempo debito, alla formazione di un "corpo umano".
Ma la "morula",  IN ATTO, non può considerarsi neanche lontanamente un "corpo umano" (che deve ancora cominciare a formarsi) così come il "tuorlo di un uovo" è diverso dal "pulcino" formato nell'uovo.
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo

Citazione di: Ipazia il 13 Aprile 2024, 16:36:08 PMLa scelta dei 3 mesi è per garantire un margine di sicurezza rispetto alla presenza di un SNC che possa, per quanto rudimentalmente, presupporre un grado di senzienza del feto, tale da non essere un mero grumo di cellule nutrito dall'organismo ospitante. Non è che all'improvviso l'embrione diventa persona.
Il limite giuridico non è convenzionale, bensì stabilito su basi scientifiche. Il principio etico di una vita umana, intesa al livello della fecondazione, resta nell'ambito di un'etica di parte, cui se ne può contrapporre un'altra che privilegi i diritti della gestante rispetto a quelli dell'embrione. Di ciò ha tenuto conto la legge, sotto forte spinta popolare a favore della seconda, cercando di contemperare, su basi scientifiche, i diritti di entrambi.
Hai ragione, ma il fatto che tale termine sia stato stabilito su basi scientifiche, non vuol dire che non sia convenzionale; ed infatti molte convenzioni hanno basi scientifiche.

Eutidemo

Citazione di: Jacopus il 14 Aprile 2024, 09:52:50 AMA quando la ricostituzione della Sacra Inquisizione? Che di solito l'etica di fonda su convinzioni religiose è di una supponenza incredibile. I cinesi evidentemente non hanno etica così come la metà della popolazione europea, che si professa atea o agnostica. Le carceri in Italia dovrebbero avere almeno 20 milioni di posti letto.
Sono d'accordo con te!
Ed infatti solo "l'etica eteronoma" si fonda su convinzioni religiose; ma quella "autonoma" no! :)

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 14 Aprile 2024, 13:29:19 PM
Hai ragione, ma il fatto che tale termine sia stato stabilito su basi scientifiche, non vuol dire che non sia convenzionale; ed infatti molte convenzioni hanno basi scientifiche.

Convenzionale su basi statistiche non convenzionali. Ogni embrione si sviluppa per conto suo e spesso pure la data esatta della fecondazione è incerta. I 3 mesi rappresentano un buon calcolo statistico di assenza di ciò che potrebbe produrre sofferenza fetale, ovvero un snc. 

Personalmente preferirei accorciare i termini, ma in un paese bigotto, che trascina l'intervento fino ai limiti di legge, dopo vicissitudini inenarrabili, vada per i 3 mesi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

#21
Citazione di: Ipazia il 14 Aprile 2024, 14:45:40 PMConvenzionale su basi statistiche non convenzionali. Ogni embrione si sviluppa per conto suo e spesso pure la data esatta della fecondazione è incerta. I 3 mesi rappresentano un buon calcolo statistico di assenza di ciò che potrebbe produrre sofferenza fetale, ovvero un snc.

Personalmente preferirei accorciare i termini, ma in un paese bigotto, che trascina l'intervento fino ai limiti di legge, dopo vicissitudini inenarrabili, vada per i 3 mesi.
Le mie competenze mediche e statistiche non sono tali da consentirmi di esprimere un giudizio su quale sia il termine massimo possibile, ed il più opportuno, per interrompere legalmente una gravidanza; per cui può darsi che sia come dici tu!  :)

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