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Scienza e caso

Aperto da Pensarbene, 10 Febbraio 2024, 08:30:24 AM

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Ipazia

Tra il bigbang e la psiche umana ci sta tutto un mondo deterministico e determinabile che ci permette di sopravvivere nel presente e fare calcoli, con buone probabilità di successo, salvo accidenti, sul futuro prossimo.

Tutto il resto è fumo, che lascio ai suoi estimatori.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

In realtà è fumoso pensare che la psiche umana sia determinabile e sempre spiegabile, date certe condizioni. Non mi sorprende certo questo approccio che è quello strumentale della tecnica. Per fortuna o per disgrazia noi non siamo (ancora) solo tecnica. Come al solito lo scoglio è quello ricorrente di pensare secondo uno schema digitale on/off. Non essere del tutto determinabili non significa essere completamente indeterminabili. Era abbastanza determinabile che oggi avrei cenato e che per cenare, non essendo una pianta, mi sarei servito del mio organismo eterotrofico. E, a livelli maggiori di complessità, è sempre un gioco attivo fra ciò che è determinabile e ciò che non lo è. Per certi versi la malattia mentale, come ha intuito Dostoevskij, è una dimensione (disfunzionale) della nostra libera volontà indeterminabile. La dimensione funzionale è la nostra libertà etica. Senza dimenticare che prima di essere soggetti potenzialmente etici siamo un corpo, un flusso endocrino che interagisce con emozioni e la loro rielaborazione da parte di un sistema top/down. L'ho già detto: una immagine che rende l'idea è quella del barone di Munchausen che per volare si prese per il suo stesso codino. Tutto ciò al netto di ogni teologia, se non fosse ancora chiaro. Il mistero dell'uomo non è divino ma dentro un'esperimento evolutivo, riassumibile nel sistema nervoso più complesso conosciuto sul pianeta terra.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Perfettamente d'accordo, ma se si vuole fare un minestrone unico tra bigbang, quark, psiche umana e genocidio palestinese, il caos indeterministico non è nell'universo, ma nella testa di chi non sa discriminare questi ambiti nei contesti particolari di loro competenza. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 10 Febbraio 2024, 20:39:05 PML'assenza di un determinismo assoluto rende l'evoluzione un processo intrinsecamente imprevedibile. Non è possibile prevedere con certezza come si evolverà la vita in futuro, quali nuove forme di vita appariranno e quali successi o insuccessi potranno realizzare.
per l'impreidibilità di come si evolverà la vita ok, ci sta .  Ma l 'affermazione "e quali nuove forme di vita appariranno ..."  non tanto e penso sia degno di nota parlarne, oggi giorno può nascere una nuova forma di vita sulla terra? Per quel che ne sappiano no, tutta la vita sulla terra deve avere la stessa età, in altre parole, un elefante ha un albero genealogico lungo quanto quello di un batterio. Perchè? bhè ci sono più ragioni, non solo perchè tutta la vita discende da un antenato comune ma anche perchè c'è l ossigeno nell atmosfera . Bisogna tenere a mente che l'ossigeno fu liberato/creato nell atmosfera soltanto con la fotosintesi delle piante . è impensabile che le fondamenta della vita , che possono dare origine a una molecola di DNA, nascessero in un atmosfera ricca di ossigeno, i "mattoni" si sarebbero ossidati ancora prima di poter formare coplicate molecole di Dna. Quindi sappiamo con certezza che non può nascere nessuna nuova forma di vita partendo da mattoni primordiali di una nuova generazione di esseri viventi come era invece avvenuto 4,6 miliardi di anni fa. .  Possono verificarse speciazioni o ramificazioni di speci come nel caso dell orche, ho visto un documentario che mostra come un gruppo di orche si stia distaccando e divergendo dalla specie comune , molto interessante ma non può nascere una vera nuova forma di vita. Neanche un batterio o un virus. fIN qui i dati in mio possesso ma se volete smetirmi sarò lieto di ascoltarvi.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

@Alberto Knox 

ad esempio,potrebbe arrivare una meteora contenente spore,virus,semi....
Alberto, secondo te, come sono apparsi i philas originari da cui discendono tutte le specie terrestri?
In un lasso di tempo talmente breve e tutti insieme da far discutere ancora oggi l'ipotesi della panspermia.
Panspermia
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.microbiologiaitalia.it/astrobiologia/teoria-della-panspermia/&ved=2ahUKEwjn4KbN2KKEAxWa_rsIHYZfCUQQFnoECCgQAQ&usg=AOvVaw16OD9CiEVGeqHTey-E2ql6:

Come vedete, può succedere una micropanspermia in ogni momento


iano

Citazione di: Pensarbene il 10 Febbraio 2024, 16:22:52 PM@iano .
sono d'accordo perché,tra l'altro, la rilevazione non ha tenuto conto del fatto che la  doppia fenditura faceva parte integrante dell'esperimento.Quindi ha sicuramente contribuito quantisticamente al comportamento dell'elettrone.

Non sono d'accordo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Citazione di: Pensarbene il 10 Febbraio 2024, 15:20:07 PMNon esiste alcun determinismo assoluto  in natura, tanto meno in evoluzione dove il caso e la probabilitá giocano un ruolo molto importante.
La realtá è  determinata da un gioco di variabili in cui le leggi naturali operano insieme al caso,alla probabilità e al "caos" contro l'entropia.
Le leggi fisiche e chimiche forniscono la struttura entro la quale si svolge l'evoluzione. Esse definiscono i possibili percorsi che le forme di vita possono seguire e le interazioni che possono avere tra loro e con l'ambiente.
Eventi casuali, come mutazioni genetiche o disastri naturali, possono introdurre cambiamenti nelle popolazioni di organismi. Questi cambiamenti possono essere vantaggiosi, neutri o dannosi, e la loro influenza sulla sopravvivenza e la riproduzione degli individui determinerà la loro successiva diffusione o scomparsa.
Non tutte le mutazioni o i cambiamenti ambientali sono ugualmente favorevoli. La probabilità gioca un ruolo importante nel determinare se un cambiamento avrà un impatto significativo su una popolazione e se questo impatto sarà positivo o negativo.
Fenomeni caotici, come le fluttuazioni climatiche o l'eruzione di vulcani, possono introdurre un ulteriore livello di imprevedibilità nell'evoluzione. Questi eventi possono avere effetti drammatici sulle popolazioni di organismi, favorendo l'estinzione di alcune specie e la proliferazione di altre.
La lotta è contro l'Entropia
L'evoluzione è un processo che si contrappone alla tendenza naturale all'entropia, ovvero al disordine. Le forme di vita tendono ad aumentare la loro complessità e la loro capacità di adattarsi all'ambiente, contrastando la disgregazione e la morte.
La realtà dell'evoluzione è un gioco complesso e dinamico di variabili interconnesse. Le leggi naturali forniscono la struttura, il caso e la probabilità introducono la variabilità, il caos genera l'imprevedibilità, e la lotta contro l'entropia spinge verso la complessità e l'adattamento.
L'assenza di un determinismo assoluto rende l'evoluzione un processo intrinsecamente imprevedibile. Non è possibile prevedere con certezza come si evolverà la vita in futuro, quali nuove forme di vita appariranno e quali successi o insuccessi potranno realizzare.
L' incertezza,l'inatteso,l',incontrollabile sono variabili fondamentali della realtà.

Il determinismo non è assoluto, è determinismo e basta.
Semmai sono l'incertezza, l'inatteso, l'incontrollabile che sono variabili relative.
Hai della confusione in testa, come molti di noi, ma tu sembra che ne goda, a differenza degli altri.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

#37
@iano

a)sei invidioso come una vecchia beghina
b)spiritoso come il fantasma del Louvre:

"Hai della confusione in testa, come molti di noi, ma tu sembra che ne goda, a differenza degli altri"
guarda che io godo  tutto quello che scrivo e che leggo,specialmente leggo:.
"Hai della confusione in testa, come molti di noi, ma tu sembra che ne goda, a differenza degli altri"
POVERI GLI ALTRI PERCHÈ TU PARLI IN NOME LORO E POI PERCHÈ,SECONDO TE,  NON RIUSCIREBBERO A GODERE ANCHE DEL FATTO DI ESSERE CONFUSI .
Siamo esseri umani o chat AI?
Ho proprio goduto scrivere questo post,grazie!
.

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 11 Febbraio 2024, 07:49:30 AMad esempio,potrebbe arrivare una meteora contenente spore,virus,semi....
Alberto, secondo te, come sono apparsi i philas originari da cui discendono tutte le specie terrestri?
In un lasso di tempo talmente breve e tutti insieme da far discutere ancora oggi l'ipotesi della panspermia.
sì, è teoricamente possibile che la vita sia arrivata dallo spazio ma questo non fa che spostare il problema della biogenesi originaria su un altro luogo . Tuttavia  tra le numerevoli sostanze organiche ritrovate nelle meteoriti ci sono alcuni amminoacidi utilizzati dalla vita terrestre e altri che non lo sono. Sorge l 'interrogativo spontaneo : queste sostanze rappresentano i resti della decomposizione di organismi extraterrestri o si sono formate con semplici processi chimici? un fatto con implicazione notevoli su questo interrogativo è la scoperta che , per alcuni amminoacidi delle meteorite, le molecole in configurazione L sono in eccesso rispetto a quelle R . Uno dei tratti distintivi della vita terrestre è di produrre e impiegare solo L-amminoacidi, quindi lo squilibrio fra le due forme nella meteorite potrebbe indicare un origine biologica . è vero d altra parte che si conoscono processi fisici capaci anch'essi di favorire la sintesi di L-amminoacidi . Ad ogni modo la scoperta di mattoni della vita nelle meteorite dimostra almeno qualche cosa ;  1- nello spazio ci sono oggetti pieni di composti organici necessari per l'inizio della vita , 2-la sintesi di questi mattoni primordiali non richiede necessariamente un brodo primordiale sulla terra 3-queste sostanze possono cadere già pronte dal cielo. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

esatto,come sarebbe pure possibile che arrivasse qualche accidente liberi da DNA.
Ti consiglio di leggere Massimo Teodorani, astrofisico italiano del CNR.
Lui e altri hanno studiato a lungo le luci di Hessdalen.
Ti posto un suo scritto dove propone l'ipotesi del plasma intelligente:
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.researchgate.net/publication/253218733_Living_Plasmas&ved=2ahUKEwiKjffeqaOEAxXag_0HHe6XAMUQFnoECBEQAQ&usg=AOvVaw0G1rO63I1cuWwBm2TSienF
Se la sua ipotesi fosse vera anche solo in parte,potrebbero arrivare dallo spazio forme di vita intelligenti non DNA  e non solo di plasma.
Oppure potrebbero svilupparsi sulla terra in milioni di anni a partire dalle radiazioni solari stesse.D'altra parte,Teodorani nota,nei suoi lavori, l'esistenza di 24 finestre sul pianeta in cui appaiono, si compongono e scompongono  plasmi   che lui e i suoi colleghi sono riusciti a spiegare con i protocolli più moderni nel 80% dei casi. In tutti gli altri casi i fenomeni sono rimasti inspiegabili e resistenti ai protocolli stessi.



Jacopus

Che siamo figli delle stelle è innegabile. Mi meraviglia anche la presenza di tantissimi eventi che hanno contribuito alla proliferazione della vita sulla terra e bastava l'assenza di uno affinché noi non saremmo stati qui: distanza giusta dal sole, presenza di un campo magnetico, rotazione della terra su sè stessa, presenza di un grande satellite da usare come scudo spaziale (ed altri benefici come le maree), presenza di acqua, posizionamento del sistema solare lontano da corpi celesti mostruosi come i buchi neri et similia, atmosfera con presenza di ozono ed altre ancora. Ovvio che in presenza di miliardi di corpi celesti, le possibilità di trovare questo insieme di coincidenze aumentano e noi possiamo parlarne perché siamo giunti proprio qui e non su una galassia inospitale, che non avrebbe potuto generarci. Restano le domande, ancora inevase, se sia possibile la vita in contesti ambientali molto differenti e secondo processi diversi da quello a Dna. Rispetto alla prima abbiamo la conferma della possibilità di vita in sistemi anaerobi, ovvero in ambienti privi di ossigeno, anche se a livelli molto elementari. La seconda invece non ha risposta, poiché tutte le forme biologiche che conosciamo, passate e presenti, si generano e vivono all'insegna delle leggi genetiche a DNA.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Jacopus

Grazie per il link Pensarbene. Molto interessante. Potrebbe essere un inizio di studi per avvicinare il mondo organico e quello inorganico, oppure per dimostrare che la vita non necessariamente è esclusivamente condizionata dalla spirale a dna.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 11 Febbraio 2024, 13:57:22 PMTi consiglio di leggere Massimo Teodorani,

Lo conosco bene Massimo Teodorani , ho il suo libro sull entanglement , magari mi farò anche Plasmi viventi.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

#43
 Bisogna considerare l' inorganico in un modo più flessibile e possibilitico. Forse la vita non è appannaggio solo dell'organico vivente.


Pensarbene

#44
Citazione di: Pensarbene il 11 Febbraio 2024, 18:08:24 PMBisogna considerare l' inorganico in un modo più flessibile e possibilitico. Forse la vita non è appannaggio solo dell'organico vivente.


Non mi cito narcisisticamente,non ho fatto in tempo ad aggiungere queste informazioni sui libri di Massimo:
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.ibs.it/libri/autori/massimo-teodorani&ved=2ahUKEwiWvOWh7aOEAxVChf0HHUYlDPwQFnoECBgQAQ&usg=AOvVaw1BTAfNXdaIVWiwnKbBX64t


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