Necessità di costruire un nuovo pensiero politico

Aperto da Patrizio Donati, 24 Gennaio 2024, 12:03:59 PM

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Patrizio Donati

Vi è in tutto il mondo la mancanza di un pensiero politico all'altezza delle sfide che l'umanità deve affrontare, il problema riguarda tutto il genere umano,tutti siamo chiamati a dare un contributo,perché nessuno potrà dire "FERMATE IL MONDO VOGLIO SCENDERE". Il pensiero politico che finora ha regolato il mondo si basava sui rapporti di forza, economica,militare,culturale, varie sono attualmente le famiglie politiche e varie sono le prospettive a cui tendono, ma tutte si basano sui rapporti di forza,questo li accomuna e oramai ne decreta la inadeguatezza.attualmente chi è più forte economicamente, militarmente, politicamente a ragione e agisce di conseguenza , un modo folle per regolare i rapporti all'interno degli stati, e nel mondo intero, che è totalmente irrazionale,questo accomuna sia sistemi democratici che totalitari, senza intaccare la sostanziale differenza dove vi è libertà di pensiero e ipotetica possibilità di cambiare i rapporti di forza,da dove esiste coercizione del pensiero e pratiche violente del mantenimento dei rapporti di forza. Serve un pensiero politico svincolato dai rapporti di forza concorrente. Per fare questo bisogna neutralizzare le due forze che rendono impossibile una gestione razionale della politica intesa come gestione della "res publica" nell'interesse generale. Le forze economiche che agiscono nel sistema capitalista e la potenza militare che si esprime nella minaccia di annientamento dell'avversario senza distinzione fra forze statali,forze terroristiche,forze criminali, senza compromettere l'uso della forza legittima dello stato all'interno di esso per garantire la esistenza pacifica. È sotto gli occhi di tutti le conseguenze catastrofiche del confronto di queste forze concorrenti per la supremazia, agire in questa situazione vuol dire concepire un nuovo pensiero politico. Ecco quello che vi propongo "L'ESODO DELLA COCCINELLA" Esodo non più procrastinabile se si vuole fare quel salto evolutivo del genere umano adeguato alla consapevolezza che il nostro stile di vita oramai globalizzato è insostenibile
https://chng.it/ByY4rwPDTJ

anthonyi

Certo patrizio, gli equilibri del mondo si basano su rapporti di forza. E quindi? 
Quale sarebbe l'alternativa che tu proponi? 
E dopo averla proposta come fai ad implementarla? Come fai a convincere chi é forte ad accettare qualcosa di differente da ciò potrebbe ottenere usando la sua forza? 

Jacopus

Ciò che ha scritto Patrizio Donati è copiato letteralmente dal sito Change-Org, dove lo stesso Patrizio Donati ha lanciato una raccolta firme sullo stesso argomento. Chiedo a Patrizio un pò più di creatività e la lettura del regolamento del forum. Considerato ciò, eviterei di aprire il link.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.


Patrizio Donati

Se è vero che la politica finora si è basa sui rapporti di forza, è anche vero che ora sta mostrando tutti i suoi limiti, perché crea conflitti sempre più grandi, che portano inevitabilmente le parti soccombenti a dare mano alla violenza per ribaltare i rapporti di forza, e ad una uso smodato della forza da chi egemone vuole mantenerla. Il campo più vistoso è quello militare, ma anche in campo economico la logica è la stessa. Questo è stato motivo di progresso basato sulla competizione fino che il mondo non era globalizzato e l'espansione capitalista occidentale aveva ampie praterie, ora il giochino si è rotto, né le condizioni ambientali, né umane permettono una crescita infinita, e quindi se cresce una parte in competizione deve giocoforza arretrare l'altra. Come dice bene Jacopus questa è una mia idea che sviluppo pienamente in change. Org con il "manifesto della coccinella" che invito a leggere senza nessun obbligo di sottoscrivere, la mia è uno spunto per provare a implementare un pensiero politico completamente nuovo, è irrazionale che la gestione del mondo sia affidata al prevalere della forza economica e militare, e non sia basata su scienza, cultura, etica, giustizia, come al nascere degli stati nazionali si sono dovute sottoporre al criterio di una legge suprema le forze private e particolari, così dovrà avvenire a livello mondiale, questo mi si dirà è di là da venire, ma se non si fa un primo passo cioè la creazione di un pensiero politico nuovo, non si potrà fare nessun cammino, se avrete la pazienza di leggere il manifesto "Esodo della Coccinella" io non penso che i destini del mondo siano in mano all'uomo ma bensì a chi ha creato il mondo con dentro l'uomo e non può che essere un destino di pienezza di vita Però spetta alla responsabilità dell'uomo il presente ed il cammino verso il nostro futuro, sarà pieno di sofferenza e drammi, se non usciamo dal capitalismo cioè dominio delle forze economiche, è dal dominio delle armi come regola del più forte e distruttivo. Vanno trovati i modi vanno estese le idee, ben vengano, ma accontentarsi dell'offerta politica attuale e un suicidio.va fatto un salto di qualità nell'evoluzione dell'umanità 

Ipazia

I pensieri politici di liberazione sono vecchi quanto le civiltà schiaviste. Difficile inventarne di nuovi. Ma il pensiero non basta, ci vuole l'azione. E da Spartaco in poi non c'è una vasta gamma di scelte.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

In realtà Ghandi con la "marcia del sale" ha offerto una valida alternativa al modello spartachista, tra l'altro risultando vincitore a differenza di Spartaco.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Patrizio Donati

C è di nuovo che il pianeta è diventato piccolo ed è a un bivio ho l'umanità impara a gestirsi in maniera razionale o è destinata a immani tragedie, non c'entrano niente i pensieri politici di liberazione, qui si tratta di evoluzione della specie uomo sapiens, non vi sono tiranni da abbattere, ma retaggi ancestrali da abbandonare. 

Jacopus

Sono piuttosto d'accordo, Patrizio ma nello stesso tempo pessimista. Vi sono giganteschi interessi contrari alla tua idea,
 che inoltre si basa su processi di interiorizzazione di alcuni ideali per i quali sono necessari non anni, ma generazioni. Forse solo quando ci saranno conseguenze molto serie, ci potrebbe essere un cambiamento, ma potrebbe anche essere tardi perché la disorganizzazione di una società così complessa come la nostra non prevede l'arte di arrangiarsi.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Patrizio Donati il 24 Gennaio 2024, 17:13:45 PMC è di nuovo che il pianeta è diventato piccolo ed è a un bivio ho l'umanità impara a gestirsi in maniera razionale o è destinata a immani tragedie, non c'entrano niente i pensieri politici di liberazione, qui si tratta di evoluzione della specie uomo sapiens, non vi sono tiranni da abbattere, ma retaggi ancestrali da abbandonare.
Guarda patrizio che sei tu che hai parlato di uscire dal capitalismo, per cui i pensieri di liberazione c'entrano eccome.
Questo però non vuol dire che la tua proposta vada verso la razionalità, soprattutto perché é estremamente poco chiara. 
Per quanto ne so il meglio della razionalità umana nella gestione delle risorse scarse si realizza nei sistemi di libero mercato, per cui io non  abbandonerei quella strada perché le altre sono certamente peggiori. 

Ipazia

Citazione di: Patrizio Donati il 24 Gennaio 2024, 17:13:45 PMC è di nuovo che il pianeta è diventato piccolo ed è a un bivio ho l'umanità impara a gestirsi in maniera razionale o è destinata a immani tragedie, non c'entrano niente i pensieri politici di liberazione, qui si tratta di evoluzione della specie uomo sapiens, non vi sono tiranni da abbattere, ma retaggi ancestrali da abbandonare.
Se individui il capitalismo come ostacolo all'evoluzione della specie non vedo come questo non si coniughi con un progetto di liberazione. E non vedo nemmeno come i retaggi ancestrali non coincidano coi tiranni, individuali e collettivi, da abbattere.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Retaggi e tiranni di solito si spalleggiano come Totò e Peppino de Filippo ma in un film horror. In ogni caso non coincidono, ma gli uni sono la causa degli altri e viceversa.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

D'accordo, non coincidono: tra tiranni e retaggi vi è organicità funzionale: i tiranni comandano, i retaggi li eternano. Detto in altri termini: l'ideologia dominante è l'ideologia dei dominanti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Patrizio Donati

Bisogna cominciare a ragionare sui tempi lunghi, è evidente che siamo ad un passaggio che richiede evoluzione antropologia che sicuramente sarà più rapida che nelle epoche passate. Ciò è ineluttabile o siamo noi a guidare il processo rendendolo vivibile o il processo con la forza delle necessità ineludibili andrà avanti stravolgendo drammaticamente gran parte dell'umanità 

daniele22

Citazione di: Patrizio Donati il 24 Gennaio 2024, 12:03:59 PMVi è in tutto il mondo la mancanza di un pensiero politico all'altezza delle sfide che l'umanità deve affrontare, il problema riguarda tutto il genere umano,tutti siamo chiamati a dare un contributo,perché nessuno potrà dire "FERMATE IL MONDO VOGLIO SCENDERE". Il pensiero politico che finora ha regolato il mondo si basava sui rapporti di forza, economica,militare,culturale, varie sono attualmente le famiglie politiche e varie sono le prospettive a cui tendono, ma tutte si basano sui rapporti di forza,questo li accomuna e oramai ne decreta la inadeguatezza.attualmente chi è più forte economicamente, militarmente, politicamente a ragione e agisce di conseguenza , un modo folle per regolare i rapporti all'interno degli stati, e nel mondo intero, che è totalmente irrazionale,questo accomuna sia sistemi democratici che totalitari, senza intaccare la sostanziale differenza dove vi è libertà di pensiero e ipotetica possibilità di cambiare i rapporti di forza,da dove esiste coercizione del pensiero e pratiche violente del mantenimento dei rapporti di forza. Serve un pensiero politico svincolato dai rapporti di forza concorrente. Per fare questo bisogna neutralizzare le due forze che rendono impossibile una gestione razionale della politica intesa come gestione della "res publica" nell'interesse generale. Le forze economiche che agiscono nel sistema capitalista e la potenza militare che si esprime nella minaccia di annientamento dell'avversario senza distinzione fra forze statali,forze terroristiche,forze criminali, senza compromettere l'uso della forza legittima dello stato all'interno di esso per garantire la esistenza pacifica. È sotto gli occhi di tutti le conseguenze catastrofiche del confronto di queste forze concorrenti per la supremazia, agire in questa situazione vuol dire concepire un nuovo pensiero politico. Ecco quello che vi propongo "L'ESODO DELLA COCCINELLA" Esodo non più procrastinabile se si vuole fare quel salto evolutivo del genere umano adeguato alla consapevolezza che il nostro stile di vita oramai globalizzato è insostenibile
https://chng.it/ByY4rwPDTJ
Lasciate ogni speranza voi che entrate!! Questo è il cartello che bisognerebbe mettere sulla porta d'ingresso. Ciao Patrizio, benvenuto. Fidati di me che sono un diavolo 😈, parlo sul serio non pensar che scherzo, e nel forum ho tutti contro ... no, forse è più corretto dire che nessuno mi concede piena ragione. Ma come può un diavolo non avere piena ragione? Da quando in qua un diavolo non è più signore in terra? È vero comunque che possono esserci altri diavoli anche più forti di me, ma non in questo forum te l'assicuro.
Allora, io sono d'accordo con quello che dici, ma .... chissà come mai c'è sempre un ma ... ma ti invito sempre che tu voglia a leggerti il topic in: Tematiche culturali e sociali - Geopolitica 2024. Dopo aver letto il tema puoi passare al post numero 7 che corrisponde al mio primo intervento, e poi proseguire. Non ci metti molto. Siccome parlo proprio di questa faccenda ti inviterei a dire qualcosa di tuo, non tanto in quella sezione, ma in questo tuo tema che hai aperto, sempre che tu voglia. Tra le altre cose ti renderai conto un pochettino del funzionamento del forum 

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