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Autorità e Verità

Aperto da bobmax, 03 Gennaio 2024, 11:38:03 AM

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Alberto Knox

Citazione di: Jacopus il 07 Gennaio 2024, 21:09:09 PMIl mio dubbio è relativo al fatto se questa evoluzione della tecnica sia un processo indipendente e autonomo rispetto al capitalismo oppure se sia connesso ad esso. Nel primo caso siamo di fronte ad un cambiamento di paradigma epocale, cioè la chiusura del moderno e l'avvento di un post-moderno cibernetico e automatico. Nel secondo caso rientrerei nella tradizione marxista, magari aggiornata e rivisitata
Di sicuro non vive di aria, lo sviluppo tecnologico significa anche comodità e la comodità si paga , partendo dal riscaldamento in casa, la luce, lo smartphone, internet, la carta di credito, ma anche la macchina per la risonanza magnetica e la pet non sono gratis , lo sviluppo è collegato all economia e il governo deve essere al servizio del Pil e quindi dell economia. è così che funziona , si produce per l'economia e si vende per l'economia che poi questo sviluppo sia anche a servizio del bene comune mi sta bene , ad esempio in campo medico e automatizzazione dei lavori pesanti. Non sono un luddista che vede nella tecnica una minaccia ma non sono nemmeno uno che applaude ad ogni innovazione tecnologica semplicemente perchè è nuova. Se mai vedo quello che è il primato per gli stati in sviluppo tecnologico, queto primato si chiama "economia" che si muove esclusivamente attraverso l'imperativo del profitto.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Phil il 07 Gennaio 2024, 21:23:47 PMCosa intendevo con l'interrogarsi sul come (ri)costruire? C'è un tempio shintoista che viene volutamente distrutto e ricostruito ogni 20 anni dal 690 d.C.. Differente filosofia dell'abitare, prima ancora che differente modo di concepire l'abitazione; insegnatoci da una civiltà che ha avuto sicuramente un imprinting storico e un novecento ben differenti dai nostri.
cambiare prospettiva , specialmente quando si crede di aver compreso. Ma poi alla fine bisogna fare sintesi e io credo che sia nella sintesi che si gioca il senso del mondo, della vita, di Dio e dell uomo. Questa sintesi la si può cercare in strade differenti , private, spirituali o nella ricerca scientifica anche .  Uno che  pensava ad altre prospettive era sicuramente lui..



Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

#77

Tutto è proiezione,soggettività e relatività.
Io vedo e vivo il mondo a modo mio, questo vale per ogni essere vivente a  qualsiasi specie appartenga.
E ogni specie vede e vive il mondo a mo'do suo qualsiasi essa sia.
Però, la specie umana e i suoi individui credono e pensano di essere gli unici a vedere e vivere il

mondo REALMENTE E  SCIENTIFICAMENTE
Questo è il vero peccato originale dell'umanità perché l'ha precipitata in una ILLUSIONE CATASTROFICA.
I protagonisti di questo disastro sono, prima di tutto,i filosofi e gli scienziati,poi i letterati e quindi i religiosi.
Al contrario,i liberatori sono gli artisti  di ogni genere quando il loro operare è tale da esprimere e,in molti casi, invitare e proporre liberazioni e cambiamenti.
Gli agnostici, in questo senso, sono i tecnici di ogni genere.
Questa è l'umanità e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.
Resta una domanda: dal momento che tale status non è terrestre e naturale,da chi e che cosa è stato originato?
Evidentemente dalla fuga di specie e individui da un "non status" spontaneo, simpatico e empatico.
Spontaneo perchè privo di a-priori e a-posteriori,schemi, engrammi e algoritmi.
Simpatico e empatico  perché sintonico e sincronico in modo spontaneo e naturale.
Aggiungo anche "inconsapevole e silenzioso"  nel senso migliore di questi due termini.
In pratica il "non status" che tutti o quasi desiderano e vogliono godere ma non fanno un c....o per poterlo RI-CONQUISTARE E GODERE.
Forse e probabilmente, uno dei mezzi migliori per riuscirci è quello di lasciarsi essere quello che si è senza alcun senso di colpa, idealizzazione,
demonizzazione e censura:un primo timido passo che apre una strada che non finisce mai.





Jacopus

Per precisare quello che vorrei dire, ovvero il cambiamento enorme nella struttura del mondo sociale negli ultimi cento anni, può servire il rovesciamento della massima machiavellica "il fine giustifica i mezzi". Oggi assistiamo invece alla realizzazione inversa "i mezzi giustificano i fini", a partire da Marx, per il quale il denaro da mezzo per soddisfare fini umani è diventato fine a sè stesso, riducendo l'uomo e specialmente  l'uomo senza denaro, a oggetto sottoposto al dominio astratto del denaro. Si tratta di un cambiamento che ancora fa fatica ad essere interiorizzato nella cultura generale ma che ci sta conducendo verso una potenziale catastrofe globale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

daniele22

@Alberto Knox
Tempo fa espressi un pensiero che si rivolgeva alla mente umana che critica sé stessa. Il dialogo in corso cadde. Questa critica è la risposta che indica la via per qualsiasi domanda filosofica alla quale si intenda rispondere. A tal fine fin da giovane uomo fatto, tra il consapevole e l'inconsapevole, mi posi un dogma: io non posso avere ragione. Però volevo avere ragione. Per avere ragione valutai quindi che l'unica via che mi si prospettava era quella di lavorare su ciò che è ovvio, che è in un certo senso oggettivo. La risposta è infine giunta e mi sembra, può essere che mi sbagli, che non sia mai stata messa in seria crisi.
Visto che giustamente denunci la mancanza di educazione, l'educazione filosofica sarebbe quindi istruttiva/educativa a un pensiero corretto che naturalmente nei primi anni di vita deve certamente trasmettersi come istruzione/educazione a un comportamento corretto accompagnato da parole corrette. E il buco nel tetto, a meno che non sia quello dell'ozono, non si dovrebbe vedere più almeno per un bel poco.
@Jacopus
Come dice bobmax, i mezzi non sono demoniaci. Il capitalismo è solo l'ultimo nato dei mezzi con cui sono sopravvissuti gli imperi. Purtroppo, con la presunta morte di Dio, mai dire gatto finché non ce l'hai nel sacco, è divenuto per molti un'ideologia. Di buono ha portato i frutti della competizione, di cattivo molte cose brutte. Però è perdente da un punto di vista logico razionale perché ci ha portati al caos mentale, il luogo dove è impossibile discernere il vero dal falso, dove lo stesso metodo scientifico risulta un falso perché non garantisce la valutazione di tutte le istanze che abbiano pretese di scientificità. Ci ha condotto cioè ad una società malsana. Ci ha portato infine al collasso del materialismo storico così come lo vedo io. Però sono i grandi organismi sovranazionali a detenere il potere. Sta a loro, come sta agli israeliani, compiere la mossa giusta per tirarci fuori dai guai. Se così non fosse assisteremo in modo statisticamente certo a una grande guerra. Comunque il parlamento esiste ancora

Koba II

Il capitalismo è come una religione arcaica che cerca di sconfiggere la morte attraverso l'accumulo di ricchezza. Più soldi ho, più lontana sembra essere la morte. Più soldi ho, più credo di avere libertà.
Magari si fanno due lavori, non si fa altro che lavorare, ma il fatto che i miei risparmi crescano mi spinge all'illusione di essere più libero, più autonomo, meno condizionato.
Naturalmente l'accumulo spettacolare che sembra riuscire ad alimentare l'illusione dell'immortalità può avvenire solo tramite la tecnologia.

Il transumanesimo decanta potenziamenti tecnologici del corpo che però non portano a nessuna felicità, ma a maggiori prestazioni, maggiori performance sia sul lato della produzione che di quello del consumo. Un edonismo tossico. Ci si attacca a pseudo verità quali "il desiderio è infinito", ci si dimentica di cose ovvie quali la saturazione relativamente veloce dei sensi (per cui più di quel tanto non si può godere), e così ci si allinea allo spirito del capitalismo con tutte le ripercussioni personali positive del caso.

C'è poi da chiedersi chi possa permettersi l'illusione che la lettura di Nietzsche e Wittgenstein possa condurre a cambiamenti? Chi sta bene, ovviamente.
Chi sta male deve invece inventarsi una prassi che lo possa salvare.
Ma tale prassi non può essere un'attività politica perché non c'è una classe di oppositori al capitalismo. Il capitalismo non ha antagonisti. La moltitudine di ribelli nel mondo globalizzato di cui parlava Negri non esiste.
In questo momento ognuno deve inventarsi una strada per salvare innanzitutto se stesso, dalla miseria o dal superlavoro, e se non sente questa esigenza è perché in fondo sta bene, in fondo al di là di tanta retorica anticapitalista gli va bene che le cose stiano così.

Alberto Knox

Citazione di: daniele22 il 08 Gennaio 2024, 10:18:50 AMLa risposta è infine giunta e mi sembra, può essere che mi sbagli, che non sia mai stata messa in seria crisi.
Non ho capito quale sia la risposta però.
Citazione di: daniele22 il 08 Gennaio 2024, 10:18:50 AMVisto che giustamente denunci la mancanza di educazione, l'educazione filosofica sarebbe quindi istruttiva/educativa a un pensiero corretto che naturalmente nei primi anni di vita deve certamente trasmettersi come istruzione/educazione a un comportamento corretto accompagnato da parole corrette.
Certo che denuncio un sistema di educazione scolastica obsoleta, invece di far fiorire nei ragazzi l'amore per la conoscenza della natura, di scorprire le sue regole, le meraviglie della natura , la prima cosa che gli si inculca è la concorrenza con gli altri alunni per diventare il primo della classe ; "devi far fuori il tuo avversario se vuoi essere il migliore". E poi perchè i genitori vanno vestiti in un certo modo rispettoso a lavoro e i figli , che la scuola è il loro posto di lavoro, vanno vestiti come vogliono? cavallo dei jens che arriva alle ginocchia, buchi sulle ginocchia ,stracciati dappertutto , è una questione di rispetto per l ambiente in cui si è. Non sentono l'esigenza di vestire in maniera decorosa per se stessi e per gli altri , allora mi presento con mezzo culo fuori e il cavallo dei pantaloni come quello di un pagliaccio da circo. Tanto è la moda dei giovani , e va bene così. L'educazione filosofica di cui parlo è quella di far notare al ragazzo di vivere nel mistero più grande del mondo, la creazione in piena luce e cominciare a porsi domande "come è stato creato il mondo?" , "esiste un significato che sta dietro a ciò che accade?" , "da dove viene la vita", "chi siamo noi"?  o anche "perchè la terra gira attorno al sole e non sta invece ferma?" è improbabile che il ragazzo incontrerà una creatura di un altro pianeta , ma è probabile che si imbatta in se stesso e cominci a capire di essere lui stesso una strana creatura, una creatura misteriosa.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

anthonyi

Citazione di: Alberto Knox il 07 Gennaio 2024, 19:25:27 PMAd esempio una grave mancanza per quello che è il metodo di insegnamento nelle scuole è che esse sono al servizio dell "istruzione" e basta . Quindi abbiamo bisogno di ingenieri, di elettrotecnici, di avvocati e per tutte queste discipline c'è una scuola specifica pronte, e sono li apposta, per "istruire" . Capite cosa significa "istruire"? in-struere , vuol dire "mettere dentro" , "struere" da solo significa preparare o apparecchiare, da struere viene "strumento" , viene "struttura", viene "industria" e quindi capite che la filosofia pedagocica ,a cui il termine e il concetto di istruzione è funzionale, è quello di preparare gli esseri umani ad essere strumenti all interno di una struttura. Struttura ospedale, struttura chiesa, struttura tribunale, struttura ediliza ecc ecc. è sbagliato? no, è giusto, giustissimo. Abbiamo bisogno di queste figure professionali però? però noi non siamo solo strumenti all interno di una struttura , siamo coscienza, consapevolezza, emozione, desiderio di affetto, creatività e non si dovrebbe passare la vita unicamente in funzione di ma anche lavorando su se stessi e quindi? "educazione" se in-struere significa mettere dentro, e-ducere , per chi ha studiato quelle 4 cose di latino, significa l'opposto e-ducere "tirare fuori" , ducere significa "condurre". E cosa si tira fuori? Vedete vostro figlio piccolo, oltre che istruire che cosa si può fare? tirare fuori la sua creatività, la sua personalità più vera , la sua libertà, il suo desiderio . Perchè ci possa essere educazione nella formazione integrale di un essere umano occorre aver fiducia nell essere umano , di conseguenza bisogna avere le idee chiare su cosa significa essere un essere umano, che cosa significa essere un essere umano? Non lo sappiamo più! come società , se facessimo adesso un piccolo sondaggio noteremmo le risposte diverse una dall altra. Quindi è vero che ci sono i filosofi ma l 'uomo della strada è sempre un passo indietro ma è anche vero che si è smarrito l accordo sociale di ciò che è la visione di Dio , dell uomo e del mondo che riguarda sia il filosofo che l'uomo di strada.  Concludo il post e lo concludo con una "pars costruens" sì , individuare un percorso, perchè non si tratta solo di educare gli altri, si tratta di educare se stessi. E come si educa se stessi? adesso lo dico tramite il filosofo moderno che è per me una luce molto intensa , sto parlando di Immanuel kant , critica della ragion pura , riferimento B8 3:3 qui kant pone le tre domande che da sole incarnano tutto il suo lavoro filosofico e sono ; " 1° che cosa posso sapere , 2° che cosa devo fare , 3° che cosa mi è lecito sperare" Qui kant sta dicendo che l'interiorità di un essere umano, ovvero quella dimensione strettamente individuale, misurando la quale si misura il valore di un essere umano , si gioca, si costruisce sapendo rispondere a queste tre domande. La prima riguarda la conoscienza, la seconda riguarda l'etica , la terza riguarda la spiritualità, la speranza. Quindi la nostra auto-educazione riguarda la conoscenza, la giustizia e la spiritualità.
Il tuo ragionamento é molto approfondito, Alberto, anche se bisogna essere realistici rispetto alla funzione educativa che certamente punta a tirar fuori il meglio da ciascuno di noi, ma lo fa anche innescando meccanismi di inibizione di quello che é meglio che non venga fuori, come ad esempio gli istinti aggressivi.
L'essere umano non é naturalmente proteso verso il bene, ed é compito dell'educazione indirizzare verso di esso. 

Alberto Knox

Citazione di: anthonyi il 08 Gennaio 2024, 11:46:25 AML'essere umano non é naturalmente proteso verso il bene, ed é compito dell'educazione indirizzare verso di esso.
Un bambino piccolo non è indirizzato verso il male ,bene e male sono ancora concetti che deve assimilare , il bambino impara in un primo livello attraverso ciò che gli adulti gli dicono ma poi fa sintesi in base a come l'adulto si comporta e infine lo interiorizza attraverso l'esperienza personale. Non si può dire che l'essere umano è cattivo fin dall infanzia come tendenza naturale ma non è nemmeno abbastanza buono per corrispondere alle esigenze della società umana, colta e civile che egli stesso ha creato.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 08 Gennaio 2024, 05:28:12 AMPerò, la specie umana e i suoi individui credono e pensano di essere gli unici a vedere e vivere il

mondo REALMENTE E  SCIENTIFICAMENTE
chi sono gli altri ,che non appartengono alla specie umana, che studiano scientificamente la natura?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Jacopus

CitazioneL'essere umano non é naturalmente proteso verso il bene, ed é compito dell'educazione indirizzare verso di esso. 
questa dichiarazione è infondata. Si basa solo su una ideologia pseudoreligiosa, per cui l'uomo ha bisogno di essere limitato e indirizzato verso il bene, dato che è stato macchiato per sempre dal peccato originale. In realtà l'uomo avendo un SNC estremamente complesso, non ha una propensione istintuale verso il male, il che tra l'altro sarebbe anche un modo veloce per estinguersi, ma riesce ad adattarsi a sistemi altamente altruistici come a sistemi altamente egoistici, a sistemi sociali cooperativi o a sistemi sociali violenti. La prova è data dalle società storiche che si sono succedute nel tempo, estremamente diverse fra di loro. Sicuramente le società complesse devono implementare le pratiche di restrizione della violenza al fine di poter far convivere milioni o migliaia di persone, ma questo non ha niente a che fare con una supposta malvagità originaria dell'uomo. 
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Pensarbene

Citazione di: Alberto Knox il 08 Gennaio 2024, 12:37:00 PMchi sono gli altri ,che non appartengono alla specie umana, che studiano scientificamente la natura?
Sapendo che nell' universo ci sono 300 miliardi di galassie con una media di 200 miliardi di stelle l'una... :))

daniele22

Citazione di: Alberto Knox il 08 Gennaio 2024, 11:23:04 AMNon ho capito quale sia la risposta però.Certo che denuncio un sistema di educazione scolastica obsoleta, invece di far fiorire nei ragazzi l'amore per la conoscenza della natura, di scorprire le sue regole, le meraviglie della natura , la prima cosa che gli si inculca è la concorrenza con gli altri alunni per diventare il primo della classe ; "devi far fuori il tuo avversario se vuoi essere il migliore". E poi perchè i genitori vanno vestiti in un certo modo rispettoso a lavoro e i figli , che la scuola è il loro posto di lavoro, vanno vestiti come vogliono? cavallo dei jens che arriva alle ginocchia, buchi sulle ginocchia ,stracciati dappertutto , è una questione di rispetto per l ambiente in cui si è. Non sentono l'esigenza di vestire in maniera decorosa per se stessi e per gli altri , allora mi presento con mezzo culo fuori e il cavallo dei pantaloni come quello di un pagliaccio da circo. Tanto è la moda dei giovani , e va bene così. L'educazione filosofica di cui parlo è quella di far notare al ragazzo di vivere nel mistero più grande del mondo, la creazione in piena luce e cominciare a porsi domande "come è stato creato il mondo?" , "esiste un significato che sta dietro a ciò che accade?" , "da dove viene la vita", "chi siamo noi"?  o anche "perchè la terra gira attorno al sole e non sta invece ferma?" è improbabile che il ragazzo incontrerà una creatura di un altro pianeta , ma è probabile che si imbatta in se stesso e cominci a capire di essere lui stesso una strana creatura, una creatura misteriosa.
La risposta, più volte ribadita, è che il dolore fisico e il piacere fisico siano i diretti responsabili della conoscenza umana, corrispondendo alla conoscenza pre-categoriale che promuove tramite il ricordo dell'esperienza la conoscenza razionale. Tutto questo ingigantimento della nostra conoscenza rispetto ad altre specie sarebbe dovuto grazie alla cura del fuoco comprensiva del suo combustibile. Ma non vi è stato un progresso etico morale, anzi, a mio vedere vi sarebbe stato un regresso provocato dalla consapevolezza della morte. In merito al fuoco e a proposito di Wittgenstein, quel che squalificò ai miei occhi il filosofo austriaco, pur tra cose condivisibili, fu che screditò il fuoco trattandolo al pari di un evento come tutti gli altri. Non so  cosa si proponesse il Tractatus, ma mi sa che L.W. fece qualcosa di simile a quel che fece Chomsky con la lingua: far nascere la linguistica rinunciando espressamente alle ragioni della sua origine.
Nulla da dire sulla competizione a primeggiare. Purtroppo è così fin da quand'ero ancora piccolo io.
Per quel che riguarda il modello educativo non influenzerei certo il ragazzino facendogli notare delle cose e lo crescerei rispondendo semplicemente ai suoi perché. Anthonyi non ha detto che il bambino è versato al male, ha detto che vi sono bambini più aggressivi di altri e penso proprio che sia vero. A questi bambini potresti anche dire bravo, ma guarda che non si può fare così. Provare insomma a vedere se si correggono

Pensarbene

Ogni bambino ha la sua personalità e questa è già formata nell'essenziale a 6 anni d'età.
La scuola non ha alcuna possibilità,nè diritto nè dovere di interferire in questo ma solo di occuparsi dell'apprendimento e della correzione socializzata e socializzante di comportamenti palesemente problematici.


Ipazia


Citazione di: Phil il 07 Gennaio 2024, 21:23:47 PM...
Cosa intendevo con l'interrogarsi sul come (ri)costruire? C'è un tempio shintoista che viene volutamente distrutto e ricostruito ogni 20 anni dal 690 d.C.. Differente filosofia dell'abitare, prima ancora che differente modo di concepire l'abitazione; insegnatoci da una civiltà che ha avuto sicuramente un imprinting storico e un novecento ben differenti dai nostri.

Ricostruire un tempio può essere niente più che un alibi, un espediente formale. Per dirla alla Tomasi di Lampedusa :"cambiare tutto per non cambiare niente".

Spesso è più evolutivo abbattere il tempio e non riedificarlo più.  Fare altro: costruire un giardino sulle sue rovine, un campo di grano, o lasciare le pietre nude alla memoria del tempo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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