Menu principale

L' universo come non è

Aperto da Pensarbene, 07 Agosto 2023, 14:06:45 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Pensarbene

forse sono i fisici che si stanno retringendo :-* :)) :))

Ipazia

I fisici giocano a dadi con la matematica e talvolta vincono. Ma l'ultima parola spetta sempre alla natura attraverso il responso degli strumenti con cui la interrogano. Senza dimostrazione sperimentale non c'è mathesis o logos che tenga.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

bisogna lasciare che la natura parli in noi senza invaderla e sezionarla.
In questo modo la conoscenza è intuitiva e non ha bisogno di molti strumenti.
Ad esempio, se voglio sapere come è fatto un fiore lo devo sezionare,esaminare,descrivere e spiegare 
Questo è un modo razionale.
Un altro è quello di guardarlo e osservarlo dall'esterno,lasciando che sia lui a spiegare sè stesso a noi.
Questo è un metodo intuitivo.
Integrare i due è la soluzione migliore ma solo quando il primo è indispensabile. 
Gli scienziati usano tutte e due i metodi, privilegiando il secondo per motivi noti.
Ma, a quanto dicono molto premi Nobel, l'intuizione ha un ruolo e una parte importante lungo tutto il percorso scientifico e, a volte, detta le soluzioni.
Ad esempio, Watson e Crick non capivano come poteva stare il DNA nella cellula finché, una notte, uno dei due sognò due serpenti che danzavano intrecciandosi...


 

iano

#63
Mi pare che la cosa migliore l'ha detta Jacopus nel post #3, citando Novelli:
''ci vuole una nuova matematica''.
A volte la troviamo già pronta all'uso, nuova e impacchettata, solo da scartare, come è successo ad Einstein.
Altre volte è da trovare.
Però credo che anche quando la troviamo come per caso, è figlia di un cambio di senso comune molto lento.
Il compito del filosofo dovrebbe essere quello di strapazzarlo un pò il senso, per vedere l'effetto che fà.

Potrebbe essere vero quello che dice Pensarbene, che basta guardare, ma questa volta per il grande salto non basta un cannocchiale.
Ci vogliono occhi nuovi.
Anche perchè parte di ciò che questi  nostri occhi vedono , ormai è provato, è ciò che vogliono vedere, e un sistema scientifico, per quanto collaudato, non è sostanzialmente diverso dagli occhi ,  di quello non meno collaudati.
Abbiamo fotografato i buchi neri, ma ancora non riusciamo a vedere quello che abbiamo davanti agli occhi da sempre, dove il nervo ottico si congiunge alla retina, al centro della scena visiva.
Non solo, ma al suo posto vediamo ciò che non c'è, e di apparenza non meno reale.
Dello stesso ''difetto'' visivo potrebbe soffrire il sistema scientifico.


 
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

I nuovi occhi però, quando arriveranno, non saranno meno difettosi, e il mondo continuerà a non essere come è, pur apparendoci del tutto nuovo, adesso finalmente....vero, proprio come è.
E come potrebbe dubitarsi d'altronde della sua verità, se lui come sempre, basta che apriamo gli occhi, ed eccolo lì che appare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

Lo studio è un guardare dentro le cose ma è sempre un guardare.
E noi vediamo alla nostra maniera anche usando gli strumenti.
Ad un certo punto il guardare diventa un vedere in termini matematici,fisici,chimici ecc ...
uno scrivere e un leggere.
Ma resta sempre un guardare:immaginatevi che cosa sarebbe se fosse solo un toccare o un ascoltare.
Cambierebbe tutto il nostro modo di capire,sapere e studiare...inimmaginabilmente!
Forse una delle difficoltà incontrate dalla scienza è proprio quella di non riuscire a toccare e ascoltare laddove può solo vedere.
Per esempio: la forma dell'universo!
Se l'universo emettesse normalmente suoni udibili  fin sulla Terra ,invece della forma potremmo farne uno spartito  e con questo un concerto.
Sono cose che mi piace pensare e dire per completare il quadro del discorso.
Perché non trasformare la simbologia della fisica e della matematica  in  musica?


 

iano

#66
Citazione di: Pensarbene il 06 Gennaio 2024, 13:52:40 PMLo studio è un guardare dentro le cose ma è sempre un guardare.
E noi vediamo alla nostra maniera anche usando gli strumenti.
Ad un certo punto il guardare diventa un vedere in termini matematici,fisici,chimici ecc ...
uno scrivere e un leggere.
Ma resta sempre un guardare:immaginatevi che cosa sarebbe se fosse solo un toccare o un ascoltare.
Cambierebbe tutto il nostro modo di capire,sapere e studiare...inimmaginabilmente!
Forse una delle difficoltà incontrate dalla scienza è proprio quella di non riuscire a toccare e ascoltare laddove può solo vedere.
Per esempio: la forma dell'universo!
Se l'universo emettesse normalmente suoni udibili  fin sulla Terra ,invece della forma potremmo farne uno spartito  e con questo un concerto.
Sono cose che mi piace pensare e dire per completare il quadro del discorso.
Perché non trasformare la simbologia della fisica e della matematica  in  musica?


 
Radio Universo trasmette già da un pò, ma per fortuna non la sentiamo, sennò non sapremmo come fare a spegnerla.
Ma anche quando le onde universali udibili ci arrivassero non le sentiremmo, essendo che tendiamo a  ignorare molti dati sensoriali per concentrarci su quelli più significativi per noi.
Comunque quello sensoriale è un sistema riprogrammabile.
Il suo software si può modificare grazie all'elasticità del cervello.
Mi pare che lo stesso vento solare sia un onda sonora e i ciechi ''già  lo fanno'' di vedere con le orecchie, e un poco pure noi (intendo letteralmente), ma non ce ne accorgiamo.
Abbiamo una coscienza parziale dell'uso che facciamo dei sensi.
La vista ci appare come il senso principale solo perchè ne abbiamo più coscienza. L'udito non è da meno, in effetti.
Ma è un campo ancora tutto da esplorare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

In realtà iano, l'universo è il posto più SILENZIOSO che esista.
Per poter sentire un solo rumore o suono devi entrare nell'atmosfera di un pianeta in modo tale che l'aria trasporti le onde sonore.
Fuori da essa non si sente un BEL NIENTE.
Quindi io ho scritto quelle cose per dire che quello che sappiamo dell' universo è poca cosa anche nei confronti dei nostri cinque sensi.
Pensa che la moda attuale di nasa & Co  è quella di sonorizzare alcuni aspetti del cosmo come le onde gravitazionali, la radiazione di  fondo, le radiazioni e i campi galattici attribuendo loro suono e rumori arbitrari.
Ma questo non significa affatto ascoltare l'universo , significa farne una pagliacciata ad effetto che la gente poi beve come al solito. 
Siamo alle solite davvero.




iano

Citazione di: Pensarbene il 06 Gennaio 2024, 17:12:05 PMIn realtà iano, l'universo è il posto più SILENZIOSO che esista.
Per poter sentire un solo rumore o suono devi entrare nell'atmosfera di un pianeta in modo tale che l'aria trasporti le onde sonore.
Fuori da essa non si sente un BEL NIENTE.
Quindi io ho scritto quelle cose per dire che quello che sappiamo dell' universo è poca cosa anche nei confronti dei nostri cinque sensi.
Pensa che la moda attuale di nasa & Co  è quella di sonorizzare alcuni aspetti del cosmo come le onde gravitazionali, la radiazione di  fondo, le radiazioni e i campi galattici attribuendo loro suono e rumori arbitrari.
Ma questo non significa affatto ascoltare l'universo , significa farne una pagliacciata ad effetto che la gente poi beve come al solito.
Siamo alle solite davvero.




Non basta entrare nell'atmosfera di un pianeta.
Occorre anche che in quell'atmosfera vi siano onde sonore nel range dell'udibile.
L'universo è pieno di polvere ovunque, per quanto diradata, quindi ha una sua ''atmosfera'', cioè un mezzo nel quale le onde sonore si possono propagare.
Per sentire un onda inudibile per noi la si può traslare di frequenza nel range dell'udibile, usando la stessa tecnica dei falsi colori.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

il pulviscolo cosmico non trasmette i suoni. Il suono è una vibrazione che si propaga attraverso un mezzo elastico, come l'aria, l'acqua o la terra. Il pulviscolo cosmico, invece, è un materiale composto da particelle microscopiche di polvere e gas. Queste particelle sono troppo piccole per essere elastiche e quindi non possono propagare le vibrazioni sonore.

iano

Citazione di: Pensarbene il 08 Gennaio 2024, 06:47:02 AMil pulviscolo cosmico non trasmette i suoni. Il suono è una vibrazione che si propaga attraverso un mezzo elastico, come l'aria, l'acqua o la terra. Il pulviscolo cosmico, invece, è un materiale composto da particelle microscopiche di polvere e gas. Queste particelle sono troppo piccole per essere elastiche e quindi non possono propagare le vibrazioni sonore.
Vorrei capire perchè la tua legittima propensione a guardarti dentro ti porti a distorcere quel che vedi fuori.
Riesci a vedere infatti un pulviscolo cosmico più piccolo degli atomi. In effetti è fatto di corpi di tutte le dimensioni, per lo più atomi di idrogeno.
Per la trasmissione del suono credo che l'elemento critico sia la densità dei corpi che costituiscono il mezzo, più che le loro dimensioni.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''


Discussioni simili (3)