Le verità della Bandiera

Aperto da daniele22, 06 Maggio 2021, 11:23:59 AM

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daniele22

 Buongiorno, mi lancio ad aprire un post, è il primo che tento. Questo che segue è uno stralcio di un articolo che il poeta e scrittore siriano Nazih Abu Afash scrisse in occasione dell'uccisione di Rafiq al Hariri, uomo politico libanese ex primo ministro, occorsa nel 2005 a Beirut. Mi auguro che la riflessione che segue e che condivido pienamente possa stimolare qualche intervento al proposito.           

Si, quanto è bella la bandiera del Libano! Però, quanto più bella sarebbe se fosse veramente "una bandiera"! Com'è sfuggito al nostro amico Paul che questa "quanto è bella" non era un'unica bandiera per un'unica collettività, per un unico desiderio di libertà, per un'unica volontà di vita dignitosa? La bandiera che "quanto è bella" non parlava nemmeno chiaramente dei volti e delle voci dei suoi possessori, ma anzi, nella maggioranza dei casi, nascondeva ciò che i santi della "bella patria" avevano combinato di massacri.
Non è un'identità, ma una maschera, questo è ciò che c'è di bello nella bandiera, che "cosa c'è di più bello?" Questo è il bello - il brutto - in ogni bandiera che si risveglia all'odio delle ideologie e alla smania di sangue. E nelle bandiere dei nostri paesi (nelle bandiere di tutti i paesi, amico mio) che abbondanza di sangue e che incomparabile pena! Cosa c'è di più forte del grido di morte e cosa di più debole del gemito di vita?! ..

anthonyi

Ciao Daniele, le bandiere rappresentano le nazioni, e non sono simbolo di sangue, bensì di unità. Gli uomini per essere uniti hanno bisogno di simboli e le bandiere sono parte, di questi simboli.
La nostra bandiera italiana esiste dalla seconda metà dell'800, perche da allora c'è l'unità d'Italia, ma non è che prima di allora, in Italia, gli italiani non si ammazzassero per le più svariate ragioni.

daniele22

#2
Ciao Anthonyi, mi fa un po' meraviglia che tu non veda criticità nell'unione che si rappresenta in una bandiera di qualsiasi natura essa sia, ma ognuno pensa per quel che sa. In ogni caso prima della bandiera italiana ci fu quella dei medici o dei gonzaga o di chi altri ... Ci si ammazza per svariati motivi come dici, ma la maggior parte degli omicidi non avvengono per ideologia. Può sembrare esagerato paragonare lo Stato e la sua bandiera ad una ideologia, di fatto lo Stato nella sua veste ufficiale si mostra ai cittadini e agli altri Stati in virtù del proprio corpo giuridico che lo norma. Tale corpo non è facilmente riconoscibile in termini di ideologia. L'azione dello Stato però, pur attuandosi all'interno delle proprie regole, attua assecondando ideologie che sono le stesse ideologie di quelli che in quel momento lo governano. Col termine ideologia intendo sia un'ideologia comunista, quanto un'ideologia del potere o di qualsiasi altra cosa.
Dico che non sarà solo sangue l'azione delle nazioni, però mi risuona ancora l'epitaffio sulla tomba di Benjamin che cita il defunto filosofo: "Non vi è testimonianza della cultura che non sia accompagnata pure dalla barbarie." Se è questo il prezzo da pagare è un prezzo ben caro. Vi è la necessità del simbolo per tenere uniti? Che è poi la necessità del leader? Affidiamoci almeno allora ad un leader grandemente comprensivo che ci aiuti ad amare la vita che vediamo ogni giorno. Ciao

viator

#3
Salve daniele22. Capisco che tu vorresti abolire i simboli (bandiere, uniformi, emblemi) che dovrebbero permettere la individuazione della identità ideologica di un qualsiasi insieme di persone. In questo modo, un bambino potrebbe fare il seguente ragionamento : "sarebbe bello fare così perchè allora quelli che vorrebbero litigare o fare del male agli altri.........non riuscirebbero più a capire chi sono i loro nemici......quindi staremmo tutti buoni ed in pace e nessuno si farebbe la "bua"!!".



Tale bambinaggine è già stata fatta notare dall'amico anthonyi, e non occorre aggiungere altro.


Una considerazione più matura è secondo me quella relativa alla rinuncia alle ideologie da parte dello Stato.


Utopisticamente parlando, essa sarebbe certamente auspicabile in via logico-etica, ma purtroppo - oltre a risultare irrealizzabile per via della cosiddetta "natura umana", una scelta del genere sarebbe adatta a garantire l'equità delle Leggi ordinarie e degli atti di governo relativi alla "ordinaria amministrazione"...............ma purtroppo non permetterebbe di affrontare efficientemente le situazioni straordinarie ed estreme e comunque non sarebbe in grado di fornire "obiettivi di scenario o strategici" al futuro del Paese che adottasse tale - ripeto - unicamente fantastica perchè utopistica - forma di conduzione degli affati dello Stato. Figuriamoci poi se - ad adottare una simile filosofia (che tra l'altro si configurerebbe pur sempre anch'essa in una ideologia !!) fosse un sngolo Stato confinante con altri "tradizionalemente" ideologici !. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

daniele22

Buongiorno Viator, la mia bandiera è una bandiera che si raggiunge se la vuoi raggiungere. La via è chiara. Le altre sono bandiere che impongono nel qui e ora e la loro via è una via di menzogne. Come dice appunto il poeta " (la bandiera) non parlava nemmeno chiaramente dei volti e delle voci dei suoi possessori, ma anzi, nella maggioranza dei casi, nascondeva ciò che i santi della "bella patria" avevano combinato di massacri."

La via per l'anarchia deve passare attraverso l'allevamento della prole, ma già i nostri figli sono contaminati di questa nostra cultura cancerosa. Forse ci vorranno due o tre generazioni, ma avere una via nitida da seguire è molto. ciao

anthonyi

Citazione di: daniele22 il 26 Maggio 2021, 08:34:17 AM
Buongiorno Viator, la mia bandiera è una bandiera che si raggiunge se la vuoi raggiungere. La via è chiara. Le altre sono bandiere che impongono nel qui e ora e la loro via è una via di menzogne. Come dice appunto il poeta " (la bandiera) non parlava nemmeno chiaramente dei volti e delle voci dei suoi possessori, ma anzi, nella maggioranza dei casi, nascondeva ciò che i santi della "bella patria" avevano combinato di massacri."

La via per l'anarchia deve passare attraverso l'allevamento della prole, ma già i nostri figli sono contaminati di questa nostra cultura cancerosa. Forse ci vorranno due o tre generazioni, ma avere una via nitida da seguire è molto. ciao
Ciao Daniele, e l'anarchia non è per te una bandiera?
La parola anarchia è un simbolo, esattamente come la bandiera. Tu punti ad affermare l'anarchia, esattamente come due secoli fa i fondatori del nostro stato puntavano a fondare l'Italia.
Anche loro venivano da generazioni che la parola Italia l'avevano masticato fin dai tempi di Dante.
Allora supponendo per assurdo che i teorici dell'anarchia diventino un giorno tanti da poter imporre l'anarchia ci sarà sempre e comunque qualcuno che l'anarchia non la vuole, che preferisce l'ancien regime, e allora la scelta è tra combattere per l'anarchia, o rinunciare al l'anarchia come fenomeno reale. Tu allora cosa pensi farà la tua prole?
Secondo me combatterà, perché è istintivo per l'uomo combattere per quello in cui tiene, e vincerà ed imporrà il suo sistema nel nome dell'anarchia.
E allora nascerà un'idea post anarchica, di qualcuno che critica l'anarchia, dicendo che è ipocrita, perché predica la pace ma in realtà si è affermata con la guerra.

daniele22

Citazione di: anthonyi il 26 Maggio 2021, 10:16:02 AM
Citazione di: daniele22 il 26 Maggio 2021, 08:34:17 AM
Buongiorno Viator, la mia bandiera è una bandiera che si raggiunge se la vuoi raggiungere. La via è chiara. Le altre sono bandiere che impongono nel qui e ora e la loro via è una via di menzogne. Come dice appunto il poeta " (la bandiera) non parlava nemmeno chiaramente dei volti e delle voci dei suoi possessori, ma anzi, nella maggioranza dei casi, nascondeva ciò che i santi della "bella patria" avevano combinato di massacri."

La via per l'anarchia deve passare attraverso l'allevamento della prole, ma già i nostri figli sono contaminati di questa nostra cultura cancerosa. Forse ci vorranno due o tre generazioni, ma avere una via nitida da seguire è molto. ciao
Ciao Daniele, e l'anarchia non è per te una bandiera?
La parola anarchia è un simbolo, esattamente come la bandiera. Tu punti ad affermare l'anarchia, esattamente come due secoli fa i fondatori del nostro stato puntavano a fondare l'Italia.
Anche loro venivano da generazioni che la parola Italia l'avevano masticato fin dai tempi di Dante.
Allora supponendo per assurdo che i teorici dell'anarchia diventino un giorno tanti da poter imporre l'anarchia ci sarà sempre e comunque qualcuno che l'anarchia non la vuole, che preferisce l'ancien regime, e allora la scelta è tra combattere per l'anarchia, o rinunciare al l'anarchia come fenomeno reale. Tu allora cosa pensi farà la tua prole?
Secondo me combatterà, perché è istintivo per l'uomo combattere per quello in cui tiene, e vincerà ed imporrà il suo sistema nel nome dell'anarchia.
E allora nascerà un'idea post anarchica, di qualcuno che critica l'anarchia, dicendo che è ipocrita, perché predica la pace ma in realtà si è affermata con la guerra.


Ancora una volta Anthonyi corri dietro al tempo. Ho detto che la mia bandiera si raggiunge SE la vuoi raggiungere. E la via è quella della decostruzione, chiara e tendente a togliere spazio alle menzogne. Io non voglio imporre nulla, siamo in democrazia, e se ci fosse un movimento come quello di cui parlavo nel post dedicato all'anarchia andrei a votarlo, nonostante io sia appunto tendenzialmente un anarchico. Ciao

daniele22

Citazione di: daniele22 il 06 Maggio 2021, 11:23:59 AMBuongiorno, mi lancio ad aprire un post, è il primo che tento. Questo che segue è uno stralcio di un articolo che il poeta e scrittore siriano Nazih Abu Afash scrisse in occasione dell'uccisione di Rafiq al Hariri, uomo politico libanese ex primo ministro, occorsa nel 2005 a Beirut. Mi auguro che la riflessione che segue e che condivido pienamente possa stimolare qualche intervento al proposito.         

Si, quanto è bella la bandiera del Libano! Però, quanto più bella sarebbe se fosse veramente "una bandiera"! Com'è sfuggito al nostro amico Paul che questa "quanto è bella" non era un'unica bandiera per un'unica collettività, per un unico desiderio di libertà, per un'unica volontà di vita dignitosa? La bandiera che "quanto è bella" non parlava nemmeno chiaramente dei volti e delle voci dei suoi possessori, ma anzi, nella maggioranza dei casi, nascondeva ciò che i santi della "bella patria" avevano combinato di massacri.
Non è un'identità, ma una maschera, questo è ciò che c'è di bello nella bandiera, che "cosa c'è di più bello?" Questo è il bello - il brutto - in ogni bandiera che si risveglia all'odio delle ideologie e alla smania di sangue. E nelle bandiere dei nostri paesi (nelle bandiere di tutti i paesi, amico mio) che abbondanza di sangue e che incomparabile pena! Cosa c'è di più forte del grido di morte e cosa di più debole del gemito di vita?! ..
Visto che son passati più di due anni dall'apertura di questo topic, visto che son passati quasi due anni dall'inizio della guerra in Ucraina, visto che son passati due mesi e più dall'inizio del "nuovo kippur", dirò che mi preoccupa sentir parlare ancora di Europa, o addirittura di Eurasia, e sí che considero niko (tifoso dell'Eurasia) quasi un amico, anche se non penso sia una serpe in seno. E non sono certo un sovranista. Ma di quale identità stiamo parlando? Parliamo di quella che si contraddice clamorosamente ... È in pericolo la democrazia!!! Capisco fosse in pericolo il donbass ... Parliamo dunque di un'identità i cui valori fondanti, sacri a detta di molti, ad un anno e mezzo dall'inizio del conflitto vengono affidati alle speranze riposte in un "pat pat" sulla spalla all'inqualificabile nano muscoloso in mimetica. Comunque io mi sono già attestato sulle sponde del Piave essendo per certo uno che sa mettere in uso la real politik proprio come diabolik, ma me ne sarei stato molto più volentieri a casa mia invece che sperperare energie per una faccenda che potrebbe risolversi con un pat pat sulla spalla. È anche vero che sulle sacre sponde ho trovato di che trastullarmi non c'è che dire.
Per questo motivo è comunque a mio vedere, la via giusta per noi di quaggiù, qualora si volesse un po' piu di pace e giustizia, sarebbe quella di ambire ad una bandiera mondiale. È una via la cui traccia si rivela al principio dell'aforisma 291 - Umano troppo umano - di Nietzsche:
"291. Accortezza degli spiriti liberi. — Uomini di sentimenti liberi, che vivono solo della conoscenza, si troveranno presto ad aver raggiunto lo scopo esteriore della loro vita, la posizione definitiva nei confronti della società e dello Stato, e si sentiranno ad esempio ben soddisfatti di una piccola carica o di una sostanza che basti appunto a vivere; infatti essi regoleranno la propria esistenza in modo che nessun grande mutamento dei beni esterni né alcun sovvertimento dell'ordine politico possano coinvolgere la loro vita ... etc".
.
Ci vorrebbero infine consapevolezza e coraggio

Ipazia

Pare che più le bandiere si mondializzano più diventino autoritarie,  lager sconfinati da cui sarà sempre più difficile espatriare se non ti ci ritrovi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

L',uomo non è un essere libero, lo diventa quando si libera dall'essere umano in un certo.modo.
In quel momento diventa un essere vivente e senziente,altrimenti è poco più che un animale.
 

daniele22

Ipazia, detto da anarchico democratico mi sembra inconcepibile una società senza sb... ehm ... senza polizia. E pensa un po' all'amaro boccone che devo inghiottire, che poi tutto sommato così amaro non è. Mi sembra però altrettanto inconcepibile che un anarchico debba assoggettarsi a governi nazionali che sono dotati di corpi giuridici arbitrari, seppur adeguati a costumi nazionali e/o nazionalisti e di conseguenza competitivi tra loro per ragioni di natura culturale ed economica. Cazzo! Siamo globalizzati! Serve un mondo fondato sull'etica e che su quell'etica trovi eventualmente a livelli nazionali o regionali il mondo dei diritti. L'etica deve fondarsi sull'unica conoscenza certa che possa essere in nostro possesso, cioè quella del piacere e del dolore in noi, cosa che non è misurabile, ma senz'altro incontestabile ... e che corrisponde tra l'altro alla conoscenza a cui ciascuno di noi attinge per agire, e senza che questo sia codificato.
Hai ragione Pensarbene, salvo il fatto che saremmo comunque e pur sempre animali, ma penso che tu lo sappia ... ci stiamo dentro pure coi Marziani, non trovi?

Ipazia

@daniele22

Una gita a Gaza ti chiarirà hic et nunc lo stato dell'arte di un'etica universale. Premesso ciò: sognare non è reato.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

@Ipazia
Non sono mai stato a Gaza, ma conosco uno che è stato a Jenin in tempi passati, mi ha ben descritto la situazione e discutemmo pure di quanti anni sarebbero dovuti passare per esaurire l'odio che gravava in quella terra. A volte mi sorprendi Ipazia e non so cosa pensare ... non certo cose buone. Una che si lamenta dell'Italia, dell'Europa, dei nazidem e viene a mettere i bastoni tra le ruote proprio a me. Mi stai prendendo per il culo?, mi vuoi provocare, o è solo il fatto che sei comunista? È ovvio che certe cose debbano essere discusse, vagliate, non dico attuate, qui in Italia. L'alternativa è quella di continuare a scaricarsi addosso per secoli la responsabilità per lo stato delle cose lasciando ai più scaltri e con più pelo sullo stomaco la libertà di agire più o meno indisturbati ... "Sognare non è un reato" ... Solo il contesto in cui l'hai detto mi fa pensare che per te lo sia

Ipazia

Citazione di: daniele22 il 14 Dicembre 2023, 23:47:48 PM
@Ipazia
Non sono mai stato a Gaza, ma conosco uno che è stato a Jenin in tempi passati, mi ha ben descritto la situazione e discutemmo pure di quanti anni sarebbero dovuti passare per esaurire l'odio che gravava in quella terra. A volte mi sorprendi Ipazia e non so cosa pensare ... non certo cose buone. Una che si lamenta dell'Italia, dell'Europa, dei nazidem e viene a mettere i bastoni tra le ruote proprio a me. Mi stai prendendo per il culo?, mi vuoi provocare, o è solo il fatto che sei comunista? È ovvio che certe cose debbano essere discusse, vagliate, non dico attuate, qui in Italia. L'alternativa è quella di continuare a scaricarsi addosso per secoli la responsabilità per lo stato delle cose lasciando ai più scaltri e con più pelo sullo stomaco la libertà di agire più o meno indisturbati ... "Sognare non è un reato" ... Solo il contesto in cui l'hai detto mi fa pensare che per te lo sia
Non è un reato: è inutile e inconsistente. Per eliminare il male bisogna conoscere le cause e agire su di esse.

Allo stato attuale di ciò, il futuro probabile assomiglia più a Gaza e Jenin o alla Dichiarazione universale dei diritti umani ?

La mia risposta è che preferisco avere ancora altri luoghi nel pianeta in cui poter scappare. Anche fuori dalla porta di casa o addirittura qui dentro. "Senza orario e senza bandiere".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pio

Le condizioni di vita, anche nei paesi occidentali, sono peggiorate. Lo ha constatato e affermato pure il nostro presidente Mattarella, il che è tutto dire. Siamo più poveri (non tutti, ma la maggior parte), più controllati digitalmente, più soli e divisi. Le guerre incombono e ormai, da noi , sembra sempre più di essere in un forte Alamo, con torme di poveracci che avanzano, portandoci la loro fame e la loro cultura patriarcale :D. In questo scenario si vuol tentare una transizione Green, costosissima e di dubbia efficacia, oramai. Auguroni 
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

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