La realtà è un continuo.

Aperto da iano, 22 Ottobre 2023, 07:46:04 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

iano

#30
Oppure diremo che duplice è la natura di una particella/onda pur di non negare che debba per forza avere una natura indipendente dalle nostre interazioni con la realtà. Ma se c'è una verità è  che tutto ciò che nasce da una interazione in una interazione muore, e di tutto ciò che sta nel mezzo non ci resta umanamente che godere, giocando tutti insieme il gioco delle interpretazioni, dove vince chi trova la verità, ma senza dimenticarsi che è un gioco, e sopratutto che si vince e si perde tutti insieme, e inoltre il fatto che non sembra esserci un fine non ci autorizza a credere che il gioco della verità sia fine a se stesso, scambiando i mezzi con il fine.
Tutti sono invitati a giocare in un gioco dove nessuno tiene il banco.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

#31
Citazione di: green demetr il 28 Ottobre 2023, 01:27:39 AMPossiamo sempre riferirci comunque al fatto che benchè la realtà sia discontinua, l'intelletto la interpreta.
E direi che è quanto Iano e Daniele in diversa misura dicono mi pare.

La realtà ha pure caratteri di continuità, dalla forza di gravità al dna. Knox ha centrato la questione e pure il link con Cacciari dice qualcosa di utile partendo da Eraclito: il logos è la manifestazione di physis con le sue determinatezze e continuità.  Poi, ma soltanto poi, vi è la lettura senziente del logos, con i suoi (risicati) margini di indeterminatezza e discontinuità.

(E i suoi abbondanti di ignoranza e approssimazione, laddove effettivamente evoluzione non facit saltus, ma procede a passo di tartaruga sognando di essere Achille.)

Ma con discrezione, in una discordia concors o concordia discors che distingue, radicalmente, polemos da carneficina, ta panta da mucchio informe e casuale, ethos da barbarie omnium contra omnes, episteme da hybris.

Questa radicalità è l'etica, cui physis insegna la precisione continua del cristallo di quarzo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Il logos, così come l'essere, è un'invenzione umana che sottende alla più che lecita pretesa di descrivere physis. Questo è il fondamento dei nostri discorsi. Il guaio è che pure physis è un'invenzione umana che sottende alla più che lecita pretesa di fantasticare. Siamo fatti così, e la giustificazione è recuperabile indagando nella natura del linguaggio. La lingua, dunque è colei che ha generato tutte queste cose e noi ci troveremmo su un terreno assai traballante, o instabile come ha suggerito Alberto Knox. Il professor Cacciari, nei minuti che vanno dal quindici al venti lancia la sua provocazione agli altri suoi colleghi ... chissà che ambientino! Giusto proprio così per il suo famoso armonizzarsi con l'avversario in merito alla distinzione tra polemos e bellum. Beh, vedremo come se la sfanga ... Lancia comunque la sua provocazione ritenendola importante e decisamente radicale. E chiede: "cosa decidete?". La domanda ha evidentemente un valore politico tant'è che lui dice che alla prima decisione se ne pone in necessaria successione altra. Insomma, o si sta di qua o si sta di là. Lui sembra sottintendere cioè che da una parte c'è la monarchia con la sua pretesa di governare gli essenti, di considerarli mucchio. E dall'altra parte sta l'anarchia, ossequiosa al governo del cosmo. Sembra quindi a noi che la democrazia sia la forma più giusta di governo. La decisione nostra pertanto sarà manifesta scegliendo una democrazia orientata alla monarchia, oppure una democrazia orientata all'anarchia. Questo sarebbe lo spartiacque netto che impone la decisione. La zona grigia è quella del caos. Ovvio che io sto per la seconda. Un saluto
Ps: la continuità e la discontinuità sta nei nodi più o meno elastici che il campo di esistenza dell'ente mette in mostra nelle sue relazioni con "altro da sé " comprendendo queste anche le nostre misurazioni e/o altre manipolazioni

Ipazia

#33
La scelta è tra un logos-physis ante hominis e un logos-logos post-hominis.

Io scelgo la prima strada e cerco di adeguare la mia psiche e il mio logos antropologico al grande evento evolutivo, altri sceglieranno diversamente completando a dosi crescenti di metafisica il suolo mancante.

La via eraclitea mi pare meno complicata e chiaccherona: ascoltare e vedere piuttosto che cianciare.

In physis c'è già quasi tutto. Basta aggiungere il canonico grano salis.

P.S. Se uno non comprende lo spirito sapienziale dell'antica filosofia è meglio che cambi mestiere, non per polemos ma per pudore.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Citazione di: Ipazia il 28 Ottobre 2023, 21:48:20 PMLa scelta è tra un logos-physis ante hominis e un logos-logos post-hominis.

Io scelgo la prima strada e cerco di adeguare la mia psiche e il mio logos antropologico al grande evento evolutivo, altri sceglieranno diversamente completando a dosi crescenti di metafisica il suolo mancante.

La via eraclitea mi pare meno complicata e chiaccherona: ascoltare e vedere piuttosto che cianciare.

In physis c'è già quasi tutto. Basta aggiungere il canonico grano salis.

P.S. Se uno non comprende lo spirito sapienziale dell'antica filosofia è meglio che cambi mestiere, non per polemos ma per pudore.
Penso che un verace estremista di destra non farà fatica a saltare sul carro del vincitore. Perché noi, e comprendo pure i comunisti, abbiamo conservato l'estremismo mentale, ciascuno per la sua via vivendola eventualmente anche in modo compromettente da un punto di vista della legalità. Quelli che forse saranno più confusi saranno i moderati mentalmente, che sono quelli che più si sono compromessi con le maschere ... la zona grigia, e guarda in giro quanta c'è n'è. E mi vengono in mente le titolazioni acido base ... Fortuna vuole però, o volle spero, strano modo di usare il tempo, che almeno costoro siano moderati pure nelle buone maniere, quelle dei salotti mondani e anche delle caritatevoli famiglie. Aspettiamo

green demetr

Quest'estate ho risolto che ho un solo maestro, perchè mi ha infine convinto di come e sopratutto quanto l'ideologia contemporanea che si chiama industria culturale sia sia infiltrata nelle menti delle persone.
L'avevo già intuito nei discorsi di Cacciari presso l'Università di Napoli che prima della mia conversione pensavo essere un luogo sicuro. Ora è anche uscito un malloppone per la Adelphi.
Cacciari è pagato da quelle stesse massonerie che finanziano l'ideologia DEM.
La loro idea che la realtà sostituisca il regno dello spirito è la negazione di millenni di grande pensiero.
Il loro scopo è quello di mantenere nell'oscurità l'umanità affinchè torni il Malvagio.
Poichè questo idee e queste strategie sconfinano chiaramente nel religioso gnostico, qua mi limito a far notare come una idea della realtà che sia di tipo materico e non spirituale avrà come consequenziale fine la distruzione della morale. Quella ampia, quella che amo, quella nicciana posso ben dire.
Vogliono portarci nella polvere facendoci credere che siamo polvere.
E' il male stesso all'opera. Se noi togliamo il Dio nella Grecia, non capiamo assolutamente più niente, e addirittura portiamo nella polvere sommi pensatori come Eraclito.
Voglio anche ricordare come Cacciari (parlo di lui, perchè ormai lo citano tutti) disdegni il marxismo, parlando di una teologia dello stesso.
Mi fa ridere perchè anche leggendo le prime pagine del Capitale, si capisce di come Marx parli dell'Uomo e non della sua Economia.
E nell'uomo vi è anche una dimensione teologica, che Marx non dimentica creando una nuova antropologia, come si sono trovato a concordare con La Grassa.
Pensatori come Cacciari, Severino, Galimberti, Sini, e qualsiasi professore che abbia una cattedra sono tutti da evitare come la Peste.
Vi condurrano nei gironi infernali dell'amoralità, della messa in discussione del Dio, e quindi della morale, sono agenti di Satana, l'Ingannatore, vi porteranno come è successo a me in questo ventennio in una spirale di NON SENSO, che alla fine vi sfiancherà.

In questo e come sempre io sto con Hegel, l'interpretazione del discontinuo, non può che avere come premessa il fatto che un Dio esista,  che l'armonia, come la vera gnosi insegna, esiste come fatto a-priori.

La scienza non pensa, firmato Heidegger.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Discussioni simili (5)