Rastislav e l'enigma del duello

Aperto da Eutidemo, 24 Ottobre 2023, 11:48:15 AM

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Eutidemo

Rastislav dice a due dei suoi prigionieri condannati a morte:
- Voi siete entrambi abili spadaccini, per cui non saprei proprio dire chi sia più bravo dell'altro; quindi ora combatterete tra di voi all'ultimo sangue, con due spade  entrambe "ad una sola mano", ma di tipo diverso:
- una assolutamente priva di lama, ma estremamente appuntita;
- l'altra assolutamente priva di punta, ma estremamente tagliente.
Fate la vostra scelta, oppure tirate a sorte; e chi vince avrà salva la vita!-
***
Una volta stabilito il tipo di spada che spetta a ciascuno dei due, ed iniziato il duello, chi dei due ha più "probabilità" di sopravvivere, e per quali "motivi"?
***

Phil

Scommetterei sulla vittoria dello spadaccino con la spada senza punta, ma dotata di lama. Una spada senza lama ha una minore superficie nociva e può persino essere bloccata e trattenuta con una mano, diventando innocua e rischiando di essere tirata a sé dall'avversario. Una volta ridotte le distanze, la spada con la punta è utile quasi solo per parare i colpi e in generale richiede più "spazio di manovra" e precisione nell'affondo, mentre una con la lama, oltre a difendere, può anche agevolmente (contro)attaccare, valendosi di una più estesa pericolosità nell'arma che consente di ferire l'avversario anche con attacchi meno precisi. Anche se la lama non riesce con un colpo solo a incidere punti vitali (collo, arteria femorale, etc.), una volta che la lama ha ferito, magari "di striscio", la mano portante o il braccio, o anche solo una gamba, il vantaggio che ne deriva può risultare determinante.

bobmax

Ha più probabilità lo spadaccino con la spada appuntita.
Perché la spada a una mano è più leggera, rispetto a spade a due mani, proprio per favorire i colpi di punta.
Una leggerezza che fa diminuire l'intensità dei colpi di taglio, che possono inoltre essere più facilmente parati per la maggiore velocità di reazione.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Beh, direi che la posizione di Phil e la mia esauriscono le possibili considerazioni.
O forse no...?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Phil

Avevo inteso che si trattasse di due spade progettate per essere usate entrambe ad una sola mano, quindi simili per peso e dimensioni, ma differenti nella lavorazione del taglio. Chiaramente se si è costretti ad usare ad una mano una spada fatta per essere maneggiata con due, è un handicap da non sottovalutare.

bobmax

Anch'io avevo inteso che fossero spade progettate per essere usate con una sola mano.
Per questa ragione ho propeso per quella con la punta acuminata.
Tu Phil invece il contrario.
Stiamo a vedere cosa dice l'esperto di armi... 8)
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Phil e Bobmax. :)
Premetto che, nella realtà, tutto dipende dalla "bravura" dei duellanti e dalla "fortuna"; però, a parte le svariate opinioni degli esperti, almeno secondo me, è comunque "avvantaggiato" chi ha una "spada priva di lama, ma molto appuntita".
Ed infatti, sempre a mio parere (ed almeno per la mia scarsa personale  esperienza):
.
a)
I "colpi di taglio" sono più facili da "evitare", perchè ci mettono più tempo ad arrivare a segno, e sono più semplici da "parare" interponendo "a croce" la propria spada per fermare quella dell'avversario; gli "attacchi di punta", invece sono più difficili da "schivare" o da "deviare", perchè sono più veloci e diretti.
.
b)
Attaccando l'avversario "di taglio", se si manca il bersaglio, si scopre il fianco ad un contrattacco.
.
c)
Infine, attaccando l'avversario "di taglio", se si colpisce il bersaglio, la lama della spada può essere "fermata" o quantomeno "frenata"  dall'"impalcatura" (o "armatura") interna formata delle ossa dell'avversario, prima che possa giungere a ledere un organo vitale.
Attaccando l'avversario "di punta", invece, se si colpisce il bersaglio, la punta della spada  può direttamente "penetrare" o addirittura "perforare" un organo vitale senza incontrare l'ostacolo delle ossa (se non in casi molto rari).
***
Comunque entrambe le vostre opinioni e motivazioni sono ragionevoli e degne di pregio.
***
Un cordiale saluto a tutti e due! :)
***

Phil

La mia perplessità riguarda la disparità di "armi" a disposizione: chi ha la lama di taglio può, come detto, anche usare la mano per impugnare la spada altrui in caso di affondo fallito o anche solo per deviare il colpo; è quasi come avere spada e scudo contro lancia corta. Una spada che può essere presa con la mano o colpita lateralmente con una parte del proprio corpo senza temere lacerazioni, secondo me, cessa di essere competitiva con una spada che, pur priva di punta, va evitata per tutta la lunghezza della lama (che, a differenza della punta, può abbattersi sull'avversario da più direzioni, non solo orizzontalmente con un prevedibile affondo). Pensate ad un duello di scherma in cui solo uno dei due può toccare e colpire la spada dell'avversario senza subire danno... certo, in caso di singolo colpo, sicuramente la punta può uccidere; nondimeno, come detto, un taglio alla gola o alla gamba hanno il medesimo esito, con la differenza che la lama è in grado di ferire molto facilmente, più di quanto possa una singola punta (che richiede mira, giusta distanza per caricare l'affondo e nessuna deviazione nel tragitto, cosa invece piuttosto probabile fra spadaccini di livello, se non si deve temere la lama laterale). Ma non sono comunque uno spadaccino, parlo pur sempre da ignorante in materia.

iano

#8
Se modelliziamo le due armi, astraendo la loro manovrabilità , a confrontarsi sono una linea, il filo della spada, quindi una infinità di punti, con un punto offensivo solo, e se ci limitiamo al modello, ovviamente vince la linea.
Passando dal modello alla realizzazione entra in gioco la manovrabilità dell'arma, quindi  la linea vince a parità di manovrabilità, che dipende credo sostanzialmente dal peso dell'arma.
Nella realtà il fioretto potrebbe vincere sulla spada.
Ma mentre della spada, a causa di ciò, si potrebbe studiare una miglior fattura, il fioretto ha un evoluzione bloccata, per cui il fioretto, una volta battuto, non potrà sperare in una rivincita.
A parità di bravura degli spadaccini il confronto è fra due diverse tecnologie, delle quali una riducibile all'altra, essendo una spada un fioretto maggiorato, per cui, anche in prospettiva futura, io punto sulla spada, perchè per quanto il fioretto possa vincere arriverà il momento in cui vince la spada in modo definitivo.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Citazione di: Phil il 24 Ottobre 2023, 18:38:56 PMLa mia perplessità riguarda la disparità di "armi" a disposizione: chi ha la lama di taglio può, come detto, anche usare la mano per impugnare la spada altrui in caso di affondo fallito o anche solo per deviare il colpo; è quasi come avere spada e scudo contro lancia corta. Una spada che può essere presa con la mano o colpita lateralmente con una parte del proprio corpo senza temere lacerazioni, secondo me, cessa di essere competitiva con una spada che, pur priva di punta, va evitata per tutta la lunghezza della lama (che, a differenza della punta, può abbattersi sull'avversario da più direzioni, non solo orizzontalmente con un prevedibile affondo). Pensate ad un duello di scherma in cui solo uno dei due può toccare e colpire la spada dell'avversario senza subire danno... certo, in caso di singolo colpo, sicuramente la punta può uccidere; nondimeno, come detto, un taglio alla gola o alla gamba hanno il medesimo esito, con la differenza che la lama è in grado di ferire molto facilmente, più di quanto possa una singola punta (che richiede mira, giusta distanza per caricare l'affondo e nessuna deviazione nel tragitto, cosa invece piuttosto probabile fra spadaccini di livello, se non si deve temere la lama laterale). Ma non sono comunque uno spadaccino, parlo pur sempre da ignorante in materia.
Sono tutte considerazioni molto ragionevoli, e degne di considerazione :)

Eutidemo

Citazione di: iano il 24 Ottobre 2023, 19:08:14 PMSe modelliziamo le due armi, astraendo la loro manovrabilità , a confrontarsi sono una linea, il filo della spada, quindi una infinità di punti, con un punto offensivo solo, e se ci limitiamo al modello, ovviamente vince la linea.
Passando dal modello alla realizzazione entra in gioco la manovrabilità dell'arma, quindi  la linea vince a parità di manovrabilità, che dipende credo sostanzialmente dal peso dell'arma.
Nella realtà il fioretto potrebbe vincere sulla spada.
Ma mentre della spada, a causa di ciò, si potrebbe studiare una miglior fattura, il fioretto ha un evoluzione bloccata, per cui il fioretto, una volta battuto, non potrà sperare in una rivincita.
A parità di bravura degli spadaccini il confronto è fra due diverse tecnologie, delle quali una riducibile all'altra, essendo una spada un fioretto maggiorato, per cui, anche in prospettiva futura, io punto sulla spada, perchè per quanto il fioretto possa vincere arriverà il momento in cui vince la spada in modo definitivo.


Anche queste  sono tutte considerazioni molto ragionevoli, e degne di considerazione :)

Eutidemo

@Tutti.
Posso solo aggiungere che, a parte le ragioni teoriche che ho esposto, almeno per la mia scarsa esperienza di "schermidore" sia con la "spada" e soprattutto con il "coltello", i colpi di punta sono molto più insidiosi e pericolosi dei colpi di taglio.
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Però, quanto al mio indovinello, è verissimo che una spada priva di lama ha il difetto di poter essere afferrata con la mano dall'avversario, mentre l'altra no; per cui il mio indovinello poteva e doveva essere formulato meglio, specificando che era proibito afferrare la spada dell'avversario con la mano.
***
Non ho pensato a precisarlo, perchè avevo "colpevolmente" dato la cosa per scontata, trattandosi di una regola molto antica, più recentemente "codificata" dal quarto comma dell'art.367 del "Codice Gelli"; il quale stabilisce che: "Nel duello alla spada non è lecito afferrare l'arma dell'avversario, nè di pararne il colpo con la mano disarmata."
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Un cordiale saluto a tutti gli intervenuti! :)
***

Phil

Ad essere cavillosi (per difendere lo spadaccino su cui ho puntato), si potrebbe obiettare che, se ci si appella a quel codice, bisognerebbe per coerenza considerare come nel "libro secondo" al capitolo 7, la scelta delle armi utilizzabili sia limitata a: spada, sciabola e pistola, con pari caratteristiche di offesa (meglio specificate nel "libro quarto", capitolo 5); per cui non è contemplato che uno dei due abbia una spada con solo il taglio e l'altro con la sola punta.
Resta comunque vero che il principe, in quanto tale, può scegliere la regole a piacimento, comprese quelle da dare per scontato.

Eutidemo

Citazione di: Phil il 25 Ottobre 2023, 10:50:30 AMAd essere cavillosi (per difendere lo spadaccino su cui ho puntato), si potrebbe obiettare che, se ci si appella a quel codice, bisognerebbe per coerenza considerare come nel "libro secondo" al capitolo 7, la scelta delle armi utilizzabili sia limitata a: spada, sciabola e pistola, con pari caratteristiche di offesa (meglio specificate nel "libro quarto", capitolo 5); per cui non è contemplato che uno dei due abbia una spada con solo il taglio e l'altro con la sola punta.
Resta comunque vero che il principe, in quanto tale, può scegliere la regole a piacimento, comprese quelle da dare per scontato.
Hai ragione!
Ed infatti io, che non sono un principe, avevo  testualmente ammesso di aver "colpevolmente" dato la cosa per scontata :)

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