Sciopero generale planetario...

Aperto da Pensarbene, 06 Ottobre 2023, 13:00:04 PM

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Pensarbene


Se la gente smettesse di lavorare, incrociasse le braccia e aspettasse, succederebbero molte cose.
Innanzitutto, l'economia globale comincerebbe a barcollare mostrando le sue debolezze. Le fabbriche e le aziende fermerebbero la produzione, i negozi chiuderebbero, i servizi essenziali sarebbero sospesi. Il caos si diffonderebbe rapidamente, e la società sarebbe paralizzata.
In secondo luogo, la pressione sui governi e sulle élite aumenterebbe. I leader sarebbero costretti a rispondere alla crisi, e potrebbero essere costretti a:
a)reagire con la solita violenza innescando una guerra civile mondiale
b) fare concessioni alla gente.
la cui  consapevolezza dei problemi del mondo sarebbe  nel frattempo, aumentata. Con l'economia in rovina e la società in subbuglio, la gente sarebbe più propensa a unirsi e a lottare per un cambiamento radicale.
Uno sciopero mondiale, quindi, sarebbe un evento senza precedenti nella storia,  una manifestazione di potere senza precedenti da parte del popolo.
Tuttavia, uno sciopero mondiale non sarebbe facile da organizzare o da sostenere. Sarebbe necessario un forte senso di unità e di determinazione da parte della gente. Sarebbe anche necessario un piano chiaro su cosa si vuole ottenere.
Ecco alcuni dei possibili risultati di uno sciopero mondiale:
1)Un cambiamento radicale del sistema economico e sociale. Lo sciopero potrebbe portare a un sistema più equo e sostenibile, in cui i bisogni di tutti siano soddisfatti.
2)Un aumento della consapevolezza dei problemi del mondo. Lo sciopero potrebbe portare a un maggiore interesse per i problemi ambientali, sociali e politici.
3)Un nuovo senso di unità e di solidarietà tra le persone. Lo sciopero potrebbe portare a un mondo più pacifico e giusto.
Naturalmente, è impossibile dire con certezza cosa succederebbe se la gente smettesse di lavorare. Tuttavia, è chiaro che uno sciopero mondiale sarebbe un evento di portata storica che avrebbe un impatto significativo sul mondo.
Personalmente, credo che uno sciopero mondiale sia una possibilità concreta e praticabile. La tecnologia moderna ha reso più facile che mai per le persone di tutto il mondo comunicare e organizzarsi. Inoltre, la gente è sempre più frustrata dal sistema attuale, e sta cercando nuove forme di protesta.
Un sciopero mondiale non sarebbe facile, ma sarebbe un'opportunità unica per cambiare il mondo.
Anche perchè, se aspettiamo che lo cambino quelli che ce l'hanno in prestito e a leasing da millenni.... ;) 8) :P

anthonyi

Si sarebbe un'opportunità unica per cambiare il mondo, in peggio. Fino al sesto rigo sono d'accordo con te, sarebbe il caos e tutto sarebbe paralizzato. Paralizzato nella produzione, ma i bisogni delle persone quelli ci sarebbero per cui ci sarebbe l'accaparramento di tutto quello che c'è in negozi e magazzini. chi si trova con delle armi in mano è favorito, perchè puo minacciare gli altri e prendersi tutto lui. Ma chiaramente si tratterebbe di lotta per la sopravvivenza, per cui tutti tirerebbero fuori le unghie, e si farebbero battaglie per procurarsi i viveri. i sopravvissuti alle battaglie, alla fame e alle epidemie che certamente ci sarebbero con tanti cadaveri in giro, vivrebbero qualche mese, il tempo di far finire le scorte che c'erano, dopodichè o imparano a sopravvivere come faceva l'uomo fino a 10 mila anni fa, cacciando, pescando e cercando vegetali spontanei, oppure muoiono. Comunque l'uomo civilizzato scomparirà, e forse non sarà neanche un male.

Pensarbene

Tutto dipenderebbe dalla reazione dei leader e dalla loro comprensione dei perchè  dell' evento e del come gestirlo e risolverlo bene.
Vedi, è come per il COVID:il virus ha sconvolto il mondo e l'ha messo in ginocchio, i leader hanno dovuto gestire l'evento e l'hanno dovuto fare per due anni di fila.
Il virus di cui parlo io è molto liù pericoloso del COVID perchè è fatto da  DNA e RNA psicosociale unito a un supervulcano inconscio che prima o poi esploderebbe creando gli stessi problemi di uno sciopero generale.
Con la differenza che lo sciopero sarebbe organizzato e gestito dalla gente e da Leaders nominati dal movimento popolare con la conseguente gestione dei problemi conseguenti.
Se i leader ,in quel frangente , capissero e collaborassero con i leader del movimento sarebbe possibile contenere i fatti e trovare poi soluzioni migliori di quelle del mondo contemporaneo.
Come potete vedere, io non predico il caos e la guerra civile , propongo un metodo e ne descrivo le conseguenze
Nel contempo, come ho appena scritto qui sopra, tutto dipende dalla risposta dei leader e dal loro capire e lavorare con i leader del movimento per una soluzione meno violenta possibile e più costruttiva possibile
Io sto semplicemente suggerendo un test non una rivoluzione, infatti è dalla risposta a eventi imprevisti e davvero problematici e dalla loro gestione che si vede la qualitá di un leader.
Il COVID ha testato leader di ogni genere e popolazione mondiale, la natura o chi l'ha, in parte, creato, sembra aver dato il via a un test mondiale di crisi.
I risultati non sono stati molto brillanti e la gente ha sofferto molto, uscendone provata e, in parte, colpita direttamente e indirettamente per lungo tempo.


Sono sicuro di essermi spiegato bene.


anthonyi

Beh, se si tratta solo di un test, e il giorno dopo tutti rientrano tranquillamente a lavorare, allora non si farà male nessuno e il mondo continuerà più o meno come prima. Non esistono rivoluzioni delicate, Pensarbene, la rivoluzione é una cosa dura, violenta, da sofferenza a tanti, certo poi le cose cambiano, ma chissà in quale direzione. In Francia ghigliottinarono il re e poi, dopo tanti morti, si sono ritrovati con un imperatore che di morti ne ha fatti ancora di più.
Se pensi di fare la rivoluzione, Pensarbene, valuta bene se il gioco vale la candela. 

Pensarbene

Non hai capito: il COVID è stato un test, di fatto, per il mondo.
Uno sciopero sarebbe un test perchè non degenerebbe mai in una tragedia irreparabile.Leader governativi, militari e leader del movimento non collidererebbero mai del tutto, ci sarebbero tensioni, scontri e qualche violenza come in tutti i movimenti e i cambiamenti.
Ad un certo punto si metterebbero d'accordo trovando compromessi che comunque cambierebbero il mondo in meglio.

anthonyi

Citazione di: Pensarbene il 07 Ottobre 2023, 07:08:44 AMAd un certo punto si metterebbero d'accordo trovando compromessi che comunque cambierebbero il mondo in meglio.

Se ne sei convinto tu! 🤔

anthonyi

Sembra che il sindacato attori e autori a Hollywood sia in sciopero continuativo dal 1 maggio, per ora le majorities non cedono e vanno avanti ritrasmettendo roba vecchia o comprando prodotti dall'estero, chissà se per loro si avvereranno le tue previsioni ottimistiche. 

Pensarbene

La cosa funziona, comincia a funzionare.
Io sono il contrario dei fascisti e dei nazionalsocialisti.Invece dei fasci e dello stato, propongo l'empowerment popolare ma non populistico.
È dal movimento siffatto che può rinascere  o almeno migliorare un po' il mondo!
Come Lenin ma diversamente da lui , io voglio i Soviet dei cambianti in meglio e dei cambiati,disposti su una piramide rovesciata dove chi è leader   SERVE e non si fa servire.
Chissà che succederà tra poco....il mio fiuto mi dice che c'è qualcosa nell'aria ...


 

daniele22

Lo sciopero, una forma autentica della rivolta, è senz'altro l'unico strumento di lotta efficace oggi come oggi, ma come ho letto negli interventi successivi tutto dipenderebbe dalla reazione dei leader e dalla loro comprensione dei perchè dell'evento. Questo è il punto debole. Sono i lavoratori a dover comprendere i motivi di una protesta con pretese sì rivoluzionarie. I leader del movimento (quale movimento? Il promotore dello sciopero spero, il leader di un momento intendo) sarebbero certamente non graditi, se non a tutti, a più d'uno dei leader del potere istituzionale; e probabilmente con ragioni sufficienti a contrastare l'evento. E di fatto è ciò che succede attualmente con le manifestazioni di piazza in cui la gente guidata da leader spende gran poco. Se si vuole turbare il potere istituzionale e non solo quello bisognerebbe spersonalizzare al massimo livello possibile l'individuo, facendolo cioè coincidere col lavoratore, la classe più ovvia. Non sarebbe comunque un problema che la protesta fosse mondiale; per me basterebbe anche una sola regione italiana. Un saluto

Pensarbene

#9
abbiate pazienza... 8)
l'empowerment non è una cosa subitanea ma progressiva  È proprio questo che può permettere alla gente di svegliarsi quel tanto che basta per smuovere e muovere le cose
Se i leader attuali sapranno capire
sia i pericoli che le oportunitá dimostreranno di essere dei buoni leader.Se non lo faranno,  dimostreranno il contrario e,a quel punto, la realtá stessa non li giustificherà  più come leader.
Inoltre la realtà stessa definirà le loro responsabilità e richiederà i rimedi migliori, momento per momento..Io sono ottimista e realista, so che nessun leader ha interesse  a portare le cose all' estremo, nè i leader governativi nè quelli popolari .
D'altronde, il cambiamento  è inevitabile, questo lo sanno benissimo dato che sono intelligenti e sanno anche che, guarda caso, guadagnerebbero soldi anche dal cambiamento.
Però guadagnerebbe anche la popolazione, quindi i tornaconti saranno ragionevoli.
La terra è come un tappeto che volete comprare al mercato arabo, si parte da punti di vista diversi e si tratta fino ad arrivare a un prezzo concordato.
Naturalmente questo è
un esempio pratico e didattico, anche perchè, per me, la Terra non è una merce ma un bene di tutti e non ha padroni ma solo fruitori ragionevoli.

PS per dirla come gli antichi romani: mens sana in corpore sano...quindi....una umanitá  risanata su Risanata Terra!

anthonyi

Citazione di: Pensarbene il 07 Ottobre 2023, 12:32:29 PMPerò guadagnerebbe anche la popolazione, quindi i tornaconti saranno ragionevoli.


Ti riprendo il caso dello sciopero di Hollywood, fino al momento attuale gli scioperanti ci hanno solo rimesso, alcuni di loro, più fragili, sono già in mezzo a una strada nonostante un po' di solidarietà Interna. I tornaconti ragionevoli ci sono se esistono, ma oggi con la concorrenza su internet e con il mercato internazionale dei prodotti televisivi per le majorities non c'é problema a continuare per anni. 
E intanto tutto l'indotto che gira attorno al loro lavoro vive la più grande crisi della sua storia. 

Socrate78

Lo sciopero globale potrebbe avere come esito una terribile dittatura di stampo comunista oppure al contrario di estrema destra (di tipo nazifascista), perché emergerebbero nel caos generale alcune personalità manipolatrici, carismatiche e nello stesso tempo autoritarie che approfitterebbero del caos per avere prestigio, ottenere l'ammirazione del popolo inferocito e guidarlo verso i loro scopi autoritari. Si formerebbe alla fine un'unica oligarchia globale con gravissima limitazione della libertà individuale, qualcosa di molto simile al "Mondo nuovo" descritto da Huxley. Io credo che le rivoluzioni solo apparentemente portino alla libertà, in realtà fanno precipitare l'umanità in una schiavitù diversa e anche peggiore della prima, infatti quando al liceo studiavo la rivoluzione francese simpatizzavo per il re Luigi XVI, perché comprendevo che in realtà il popolo voleva soltanto il potere mascherandosi dietro belle parole.

Aspirante Filosofo58

Io considero lo sciopero una forma di violenza, un muro contro muro, insomma... nessuno sciopero porterebbe nulla di buono. Faccio un esempio, un episodio occorsomi negli anni 80 del secolo scorso. Ci fu una settimana di serrata dei distributori di carburante, e quella successiva lo sciopero dei trasportatori. Quando i primi terminarono la serrata, pretesero di essere serviti dai trasportatori, dimenticandosi che questi avevano gli stessi diritti di quelli. Avreste dovuto sentire l'arroganza espressa al telefono da chi pensava unicamente al classico "corpus meo!" Io credo che non sia possibile uno sciopero globale, perché chi incrocia le braccia, in genere se ne infischia delle conseguenze del suo atto.  
Scioperare tutti, insieme appassionatamente?  :D Chi ha votato per i partiti che governano nelle nazioni di tuto il mondo, come potrebbe scioperare contro quelli che ha eletto nei vari parlamenti? Se i governanti, parlamentari ecc... emanassero leggi o decreti per vietare lo sciopero collettivo?

Io sono e rimango dell'idea che sia meglio per tutti la collaborazione tra le parti e delle parti col tutto. Comunque, il mondo è bello perché è vario.
Concludendo:  se  Dio (ammesso che esista) si accorgesse di questa intenzione e facesse estinguere l'umanità? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

anthonyi

Citazione di: Socrate78 il 17 Ottobre 2023, 15:09:19 PMLo sciopero globale potrebbe avere come esito una terribile dittatura di stampo comunista oppure al contrario di estrema destra (di tipo nazifascista), perché emergerebbero nel caos generale alcune personalità manipolatrici, carismatiche e nello stesso tempo autoritarie che approfitterebbero del caos per avere prestigio, ottenere l'ammirazione del popolo inferocito e guidarlo verso i loro scopi autoritari. Si formerebbe alla fine un'unica oligarchia globale con gravissima limitazione della libertà individuale, qualcosa di molto simile al "Mondo nuovo" descritto da Huxley. Io credo che le rivoluzioni solo apparentemente portino alla libertà, in realtà fanno precipitare l'umanità in una schiavitù diversa e anche peggiore della prima, infatti quando al liceo studiavo la rivoluzione francese simpatizzavo per il re Luigi XVI, perché comprendevo che in realtà il popolo voleva soltanto il potere mascherandosi dietro belle parole.
Io penso, socrate, che bisognerebbe differenziare tra una "rivoluzione di popolo", e quella che viene definita "rivoluzione borghese".
I pericoli che tu evidenzi riguardano soprattutto la rivoluzione di popolo, che è un qualcosa di caotico ed indefinito negli obiettivi.
La rivoluzione borghese, invece, che è fatta da una parte di coloro che compongono le elites che si accorgono che il potere funziona male, e allora lo sostituiscono con un altro che funziona meglio.
La rivoluzione francese di cui accenni è un po nel mezzo, anche se per ragioni propagandistiche è stata narrata soprattutto come rivoluzione di popolo. Io non simpatizzavo per Luigi XVI, il suo era un regno molto decadente, e comunque è normale che in una rivoluzione in parte di popolo le parole, normalmente ipocrite, siano fondamentali per conquistare il potere, è proprio questa la differenza tra i due tipi di rivoluzioni, il popolo puoi farlo fesso con le parole, i borghesi no.

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