I paradossi del "numero 1" e del "numero 2"

Aperto da Eutidemo, 09 Settembre 2023, 12:38:21 PM

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Eutidemo

Probabilmente si tratta soltanto di "falsi paradossi", che scaturiscono esclusivamente dalla mia scarsa conoscenza e competenza "matematica"; nel qual caso ci sarà senz'altro qualcuno, più competente di me, che vorrà cortesemente spiegarmeli.
Eccone alcuni esempi.
.
1)
Un presunto "assioma" della matematica, "mi sembrerebbe" essere quello che la moltiplicazione di uno stesso numero più volte per se stesso, debba sempre dare come risultato un "prodotto" superiore alla "somma" dello stesso numero addizionato più volte a se stesso.
Ad esempio:
2 x 2 x 2 = 8
che è maggiore di
2 + 2 + 2 = 6.
***
Però, nel caso del "numero 1", accade esattamente il contrario.
Ed infatti:
1 x 1 x 1 = 1
1 + 1 + 1 = 3
***
.
2)
Un altro  presunto "assioma" della matematica, "mi sembrerebbe" essere quello che la "moltiplicazione" tra due numeri diversi debba sempre dare un risultato diverso dalla "divisione" tra gli stessi due numeri.
Ad esempio:
4 x 2 = 8
4 : 2 = 2
***
Ed invece:
2 x 1 = 2
2 : 1 = 2
***
Il che, beninteso, quando ci si mette di mezzo l'1, accade anche con gli altri numeri (5 x 1 = 5, 5 :1 = 5 ecc.).
***
.
3)
Infine, qualsiasi numero sia divisibile per "2", se si eleva al cubo il "quoto" (cioè il risultato della divisione) esso dovrebbe dare sempre un prodotto maggiore sia del "dividendo" che del "divisore".
Così, in effetti, "sembrerebbe" in base ai seguenti esempi:
4 : 2 = 2
2 x 2 x 2 = 8
---
6 : 2 = 3
3 x 3 x 3  =9
---
8 : 2 = 4
4 x 4 x 4 = 64
---
ecc.
***
Il che, tradotto in formula, potrebbe essere espresso così:
[ (x : 2) al cubo] > x
***
Cioè "sembrerebbe" che un qualsiasi numero diviso per "due" il cui "quoto" (cioè il risultato della cui divisione per "due") venga elevato al cubo, non possa che "logicamente" dare un numero maggiore di quello di partenza.
***
Ed invece, anche in questo caso, non è sempre così!
***
Ed infatti, nel caso del numero 2, se esso viene diviso per "due", il suo "quoto" (cioè il risultato della divisione) elevato al cubo, darà un numero inferiore a quello di partenza; ciò in quanto qualsiasi sia l'"esponente" di 1, il risultato sarà sempre 1, che, appunto, è inferiore a 2.
Cioè:
2 : 2 = 1
1 x 1 x 1 = 1
***
.
                                                  CONCLUSIONE
Si potrebbe , "salomonicamente" concludere, che si tratta soltanto di "casi particolari", e che l'"1" e il "2" sono numeri "un po' speciali"; tanto più che il "2" è l'unico "numero primo gemello" consecutivo al successivo.
Però a questo ci ero arrivato pure io! ;D
Soltanto che, almeno alle mie profane orecchie (e salvo mie errori di calcolo), alcune "particolarità" mi suonano un po' "paradossali"; ed anche un po' troppo ostiche ai principi generali.
***
Però, come da me premesso, probabilmente si tratta soltanto di "falsi paradossi", che scaturiscono esclusivamente dalla mia scarsa conoscenza e competenza "matematica"; nel qual caso ci sarà senz'altro qualcuno, più competente di me, che vorrà cortesemente spiegarmeli.
***

bobmax

Non mi sembrano assiomi, Eutidemo. Derivano semplicemente dal significato stesso di somma e di moltiplicazione.

Essendo la moltiplicazione nient'altro che una somma ripetuta.

Somma ripetuta zero volte nel caso dell' 1, una volta nel caso del 2 e così via.

Mi sa che per te i numeri esistono veramente, di per sé stessi.
Non è così per me.
Sono infatti convinto che i numeri esistano soltanto nel momento in cui li penso.

Lo prova il fatto che il 2 viene "prima" dell' 1.
L'1 non è pensabile se non si dà per scontato, ovvero si pensa, il 2.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

#2
Ciao Bobmax. :)
Hai ragione, ho usato il termine "assiomi" in modo improprio.
***
Inoltre trovo molto interessante, a livello filosofico, la tua riflessione sul 2 e sull'1; e, cioè, che "il 2 viene prima dell' 1, in quanto l'1 non è pensabile se non si dà per scontato, ovvero si pensa, il 2."
E' vero, ma anche questo è un po' un paradosso;  perchè, secondo me, a livello "noumenico", esiste solo l'1, mentre il 2 e tutti gli altri numeri sono soltanto una illusione "fenomenica" (o, se si vuole, soltanto delle "repliche" dell'1).
***
Ed infatti tutti i numeri esistenti, esistono solo in quanto non sono altro che una aritmetica ripetizione del numero 1 (5 = 1 + 1 + 1 +1 +1 ecc.); l'1, invece, pur essendo una componente essenziale di "qualsiasi" altro numero, non è composto da "nessun" altro numero.
1 "è" 1 e basta!.
***
Un cordiale saluto! :)
***

bobmax

Anch'io pensavo così, Eutidemo. Però poi l'amore, per chi ho perduto per sempre, mi fatto ricredere.

Chi, cosa amavo e tuttora amo?

Così ho finito per comprendere, seppur con sorpresa e difficoltà, che non vi è alcun oggetto d'amore.

Quel 1 distinto da tutto il resto, cioè dai molti, non esiste.
È unico, certissimamente, ma non perché è proprio quel 1 e non l' altro. È unico perché Uno.

Non so se riesco a spiegarmi.

Per cui l'1 deriva dal 2, nel momento in cui nasce la distinzione.
Il cielo si separa dalla terra, e poi la terra dal mare, e un albero dall'altro... E quando ne colgo delle similitudini , ecco il 2!
E, subito dopo, l'1. Perché 1 è diverso dall'altro.

Ma l'amore sa che la distinzione è solo una illusione.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

#4
Ciao Eutidemo.
Chiunque può impegnarsi nello studio della matematica, ma i più lo interromperanno una volta scopertane l'aridità.
Ma la scoperta dell'aridità della matematica (che in quanto arida respinge appunto i più) è il punto di arrivo coronato da successo di un percorso a partire da un idea magica molto attraente dei numeri (che infatti continua ancora ad attrarre i più) , e il paradosso sta tutto qua, e tutte le discussioni sull'argomento da te aperte sono  esempi diversi,  presumo a tua insaputa, di questo unico paradosso, che non è un paradosso matematico, ma umano.
Il paradosso si potrebbe esemplificare nel modo seguente :
I falegnami usano  le seghe, ma non le costruiscono.
Questo significa che tutti i falegnami possono ben essere parimenti maestri provetti nell'uso delle seghe, pur avendo ognuno di essi un idea diversa di sega, perchè solo il costruttore di seghe ha un idea ben precisa di sega, anche se, non essendo un falegname, non l'avesse mai usata.
Se poi uno non avesse neanche nozione che le seghe vengano costruite potrebbe arrivare a chiedersi se sia nata prima la sega o il falegname :))
Sega e falegname potrebbero allora apparire aspetti diversi della stessa cosa, inseparabili quindi, così come inseparabili sono sembrati essere a lungo nella storia dell'uomo numero e quantità, ma alla fine il divorzio è avvenuto, ed è stato un successo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

#5
Ciao Bobmax. :)
Mi dispiace molto che tu abbia perso per sempre una persona che amavi; ma questo non vuol dire che tu abbia perduto l'amore.
Lasciatelo dire da chi ha perso a vent'anni la persona che amava, ed ancora porta ripiegata nel portafoglio la sua fotografia, con scritte sul retro le sue ultime parole.
***
Ed io ho ancora il suo sorriso nel mio cuore, perchè "L'amore non morirà mai!" (Corinzi).
***
Non vi è alcun "oggetto" d'amore, perchè l'amore è nel "soggetto"; e per questo vive di vita sua, e sa benissimo (come tu scrivi) che la "distinzione è solo una illusione".
***
La mia conclusione, infatti, coincide con la tua; ma "au contraire"!
Ed infatti, secondo me: "Il 2 deriva dall'1 nel momento in cui nasce la distinzione (tra soggetto ed oggetto, "Io" e "Non Io")!"
Ma noi siamo tutti UNO, nel SE'!
***
Un cordiale saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Iano. :)
Ho trovato il tuo "post"  molto "interessante" e pienamente "condivisibile"; mi è piaciuto soprattutto il tuo esempio del "falegname" e della "sega", che trovo molto "acuto" ed "intrigante".
Il mio timore, però, è che io, a differenza del "falegname", troppo spesso possa finire per farmi soltanto delle  "seghe col cervello"! :D
Un cordiale saluto! :)

bobmax

Oh Eutidemo quanto dolore... mi dispiace tanto.
Questa vita sa essere davvero terribile.

L'unico significato che riesco a cogliere in ciò che accade, e che non dovrebbe mai assolutamente accadere, è che tu sia il figlio unigenito di Dio.
E l'altro, chiunque altro, sia sempre e soltanto Dio.

Perdonami per la durezza con cui a volte mi esprimo.
Ti auguro la beatitudine del tuo amore puro.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

Citazione di: Eutidemo il 10 Settembre 2023, 12:16:48 PM
Ciao Iano. :)
Ho trovato il tuo "post"  molto "interessante" e pienamente "condivisibile"; mi è piaciuto soprattutto il tuo esempio del "falegname" e della "sega", che trovo molto "acuto" ed "intrigante".
Il mio timore, però, è che io, a differenza del "falegname", troppo spesso possa finire per farmi soltanto delle  "seghe col cervello"! :D
Un cordiale saluto! :)

Non era un esempio del tutto casuale, infatti.  :))
Ma come ho già scritto altre volte il tuo è un processo di scoperta della matematica indipendente, ma coincidente col percorso che la matematica ha avuto, e questo conferma quanto umano sia stato il suo percorso, anche se il suo punto di arrivo può apparire disumanamente arido.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Bobmax. :)
Grazie per il tuo post. :)
Siamo tutti "UNO", e Dio non è "ALTRO" da noi.
Ed infatti, come dice Gesù: "Che siano tutti UNO; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano UNO come noi siamo UNO,  io in loro e tu in me!" (Vangelo Giovanni 17,21-23).
***
La pluralità è solo una illusione; come lo è la stessa immagine riflessa da uno specchio ridotto in miliardi  di frammenti.
***
Un cordiale saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Iano :)
Mi fa piacere che tu ritenga che il mio sia un processo di scoperta della matematica indipendente, ma coincidente col percorso che la matematica ha avuto; sebbene, probabilmente, a volte io non faccia altro che "scoprire l'acqua calda" (o dire "sfondoni").
Un cordiale saluto! :)

iano

Citazione di: Eutidemo il 11 Settembre 2023, 06:47:46 AM
Ciao Iano :)
Mi fa piacere che tu ritenga che il mio sia un processo di scoperta della matematica indipendente, ma coincidente col percorso che la matematica ha avuto; sebbene, probabilmente, a volte io non faccia altro che "scoprire l'acqua calda" (o dire "sfondoni").
Un cordiale saluto! :)

Più che altro scopriamo di essere, io e tu Eutidemo, dentro la stessa piscina termale, senza esserci dato appuntamento, e senza che sia un caso.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Citazione di: iano il 12 Settembre 2023, 03:17:36 AMPiù che altro scopriamo di essere, io e tu Eutidemo, dentro la stessa piscina termale, senza esserci dato appuntamento, e senza che sia un caso.
Sono perfettamente d'accordo con te, Iano; però, definirla "piscina permale", mi sembra un po' troppo edulcorato ed eufemistico! ;D

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