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Al di là dell'aldilà

Aperto da Jean, 05 Maggio 2016, 20:15:28 PM

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niko

Citazione di: Ipazia il 01 Settembre 2023, 21:56:27 PMUn pensiero all'ultima nata tra le infelicità, l'ecoansia, prodotto innovativo della scienza e filosofia di regime.

Quanto alla felicità, ormai provvedono droga e farmaci a garantirla e quindi le bancarelle filosofiche e scientifiche sono solo un elemento consumistico in più. La felicità chimica richiede un mondo di ipocondriaci e drogati, a cui scienza e filosofia ideologia  possono dare il loro contributo, accanto a quello essenziale della propaganda.

I problemi ecologici ci sono realmente, esistono fenomenicamente e sono attualmente gravi, non sono una invenzione complottistica dei potenti e del regime.

Che lo siano, lo dice, a tratti e nel culmine del delirio, solo la piu' becera destra populista e pseudo-sovranista, la vulgata Salvini-Trump, e robaccia (ideologica) simile.

L'ansia e' solo una delle tante reazioni scomposte possibili a questi problemi.

Certamente una reazione fomentata dai potenti e dal discorso dominante, appunto perche' scomposta come reazione, perche' inutile e non codtruttiva di nessuna vera alternativa e perche' preparante il terreno ai sacrifici che ci verranno richiesti, per preparare una soluzione classista e socialmente iniqua di tali problemi realmente esistenti.

Ma meglio l'ansia, agli struzzi folli che dicono che i problemi ecologici non esistono, che il riscaldamento terrestre non e' antropico, che il clima monsonico sul mediterraneo e' cosa normale, che la priorita' e' fare i muri contro i messicani e delizie del genere.

Per il resto non c'entra niente quanta droga o farmaci si consumino o non si consumino io ho detto che solo l'infelice cerca il senso, il senso e' metafisica, e, nella fisicizzazione epocale di tutto quello che prima era metafisico, questi sono tempi duri per la metafisica in generale, ed e' inutile gardare indietro.

La contraddizione di ogni paradiso tecnologico o tecnocratico e' proprio che i suoi abitanti devono scegliere, tra felicita e senso; l'unica prospettiva relativamente nuova sotto il sole non e' certo un paradiso religioso o memorico/tribale, dove felicita' e senso coinciderebbero. E io voglio che il paradiso tecnocratico e tecnoscientifico avvenga, e, nel suo momento topico, venga scelta la felicita' contro il senso, insomma ho abbastanza fiducia nella tecnoscienza, e non ne ho per niente nella forma fenomenica dell'uomo in quanto tale.

Nessuno ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina (cit).



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

bobmax

Citazione di: Jean il 27 Agosto 2023, 22:19:26 PMnon passan i giorni senza la memoria,
chè di ogni cosa nulla va smarrita
e rimane nei confini della storia.
 
Dentro il recinto l'animal subisce
il volere del fato e di natura
e presto giunge il tempo che sparisce
il vital soffio, subentra la paura
 
che al par d'un fiammifero, decapitato
la fiamma bruci sol la sua sostanza.
Più non sarai, riman quel che sei stato
e d'improvviso comprendi l'importanza
 
di lasciar un segno della tua misura
e seppur  ti manca l'aria, respirare
adesso l'azzurro della luce pura
e finalmente dormir nel grande mare.

Ma se si mostra ciò che davvero importa, allora svanisce la storia, con la memoria e il segno lasciato.

Il fiammifero non è decapitato.

Infatti, non è mai stato.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Citazione di: niko il 02 Settembre 2023, 02:18:41 AMI problemi ecologici ci sono realmente, esistono fenomenicamente e sono attualmente gravi, non sono una invenzione complottistica dei potenti e del regime.

Che lo siano, lo dice, a tratti e nel culmine del delirio, solo la piu' becera destra populista e pseudo-sovranista, la vulgata Salvini-Trump, e robaccia (ideologica) simile.

Tipo Rubbia ?

CitazioneL'ansia e' solo una delle tante reazioni scomposte possibili a questi problemi.

Certamente una reazione fomentata dai potenti e dal discorso dominante, appunto perche' scomposta come reazione, perche' inutile e non codtruttiva di nessuna vera alternativa e perche' preparante il terreno ai sacrifici che ci verranno richiesti, per preparare una soluzione classista e socialmente iniqua di tali problemi realmente esistenti.

Appunto.


CitazionePer il resto non c'entra niente quanta droga o farmaci si consumino o non si consumino io ho detto che solo l'infelice cerca il senso, il senso e' metafisica, e, nella fisicizzazione epocale di tutto quello che prima era metafisico, questi sono tempi duri per la metafisica in generale, ed e' inutile gardare indietro.

Tempi ghiotti invece per la metafisica scientista che guarda agli struzzi di domani. Ecoansiosi e facili prede.

CitazioneLa contraddizione di ogni paradiso tecnologico o tecnocratico e' proprio che i suoi abitanti devono scegliere, tra felicita e senso; l'unica prospettiva relativamente nuova sotto il sole non e' certo un paradiso religioso o memorico/tribale, dove felicita' e senso coinciderebbero. E io voglio che il paradiso tecnocratico e tecnoscientifico avvenga, e, nel suo momento topico, venga scelta la felicita' contro il senso, insomma ho abbastanza fiducia nella tecnoscienza, e non ne ho per niente nella forma fenomenica dell'uomo in quanto tale.

"non avrete niente (neppure il senso della vostra vita, perchè vi abbiamo tolto pure quello) e sarete felici" (cit.)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

niko

Citazione di: Ipazia il 02 Settembre 2023, 21:05:00 PMTempi ghiotti invece per la metafisica scientista che guarda agli struzzi di domani. Ecoansiosi e facili prede.


Basta neologismi populisti che non significano niente.

La scienza non e' una metafisica.

E neanche lo scientismo.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

CitazioneUn pensiero all'ultima nata tra le infelicità, l'ecoansia, prodotto innovativo della scienza e filosofia di regime. 
Ipazia, "tu c'hai grossa crisi", parafrasando il profeta di Quelo. Di ecoansia non c'è n'è abbastanza in realtà, visto che tutto procede come sempre e fra qualche decina d'anni saremo noi o i nostri figli i profughi, che dovranno scappare da una terra inospitale. Potevo parzialmente capire la guerra ai vaccini, ma il cambiamento climatico è reale e sottolinearlo va contro i poteri forti, non certo a loro favore.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Citazione di: Ipazia il 02 Settembre 2023, 21:05:00 PM"non avrete niente (neppure il senso della vostra vita, perchè vi abbiamo tolto pure quello) e sarete felici" (cit.)

accettiamo interiormente che la nostra vita non ha senso comunque, e nessun potete forte potra' togliercelo.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Una pillola contro il nichilismo ecoansioso dal profeta barbuto dell'immanenza umanistica:

CitazioneUna formazione sociale non perisce finchè non si siano sviluppate tutte le forze produttive a cui può dare corso; nuovi e superiori rapporti di produzione non subentrano mai, prima che siano maturate in seno alla vecchia società le condizioni materiali della loro esistenza. Ecco perchè l'umanità non si propone se non quei problemi che può risolvere, perchè, a considerare le cose dappresso, si trova sempre che il problema sorge solo quando le condizioni materiali della sua soluzione esistono già o almeno sono in formazione.

Le "condizioni materiali" includono la padrona di casa vera, la natura, che se la ride di chi gira per mondo con jet privati per tuonare contro la Panda. Qui stanno le bufale, non nel dotto ragionamento del nobel Rubbia.

Certo che bisogna cambiare lo stile di vita, ma il Capitale è il problema, non la soluzione. E se il Capitale sposa l'arcobaleno, gli arcobalenati qualche domanda dovrebbero porsela.

Magari pure sul passaggio da scienza a Scienza attraverso $cienza, perché se non si comprende questo processo si finisce vittima di ogni futuribile bufala galattica.

Al di là dell'aldilà resta l'aldiqua e, dovendo scommettere, mi fido più della profezia di Marx che delle inumane pagliacciate di Davos.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#458
Citazione di: Ipazia il 03 Settembre 2023, 07:31:07 AMUna pillola contro il nichilismo ecoansioso dal profeta barbuto dell'immanenza umanistica:

Le "condizioni materiali" includono la padrona di casa vera, la natura, che se la ride di chi gira per mondo con jet privati per tuonare contro la Panda. Qui stanno le bufale, non nel dotto ragionamento del nobel Rubbia.

Certo che bisogna cambiare lo stile di vita, ma il Capitale è il problema, non la soluzione. E se il Capitale sposa l'arcobaleno, gli arcobalenati qualche domanda dovrebbero porsela.

Magari pure sul passaggio da scienza a Scienza attraverso $cienza, perché se non si comprende questo processo si finisce vittima di ogni futuribile bufala galattica.

Al di là dell'aldilà resta l'aldiqua e, dovendo scommettere, mi fido più della profezia di Marx che delle inumane pagliacciate di Davos.




Guarda che e' una bufala quella su Rubbia, non ha mai detto che i cambiamenti climatici recenti non siano causati anche (e al limite non solo) dall'attivita' dell'uomo (effetto serra).

L'umanita' non si propone se non quei problemi che puo' risolvere, tra cui, si spera, c'e' anche quello del cambiamento climatico.

Avversare ogni soluzione tecnologica e transumana ai problemi fisici e psichici che oggettivamente affliggono l'umanita' (o i singoli individui) perche'

* "naturale e' bello",

perche'

* "Tradizionale e' bello"

e perche'

* "tanto la tecnologia piu' avanzata disponibile in questa epoca e' sempre nelle mani dei padroni e usata ai fini del dominio"

Insomma tanto per riassumere i tre "motivi" ricorrenti delle tiritere naturaliste, complottiste e tradizionaliste della sezione, e versione, populista del consenso universale Capitale che al momento sostiene di opporsi, al transumanesimo e alla transizione ecologica (perche' certo, esiste pure quella, accanto a quella arcobalenata e green, mica possiamo pensare, da marxisti, che Trump, Salvini e Giovanardi  siano un'alternativa reale al sistema... vero???)

Non e' molto marxista come atteggiamento.

Non sempre "naturale e' bello",

"tradizionale" poi, non e' bello quasi mai, vuol dire rendere i figli arbitrariamente uguali ai padri invece che lasciare che sperimentino la loro differenza e la loro liberta',

e non sempre la teconologia e' usata malamente e paranoicamente ai fini del dominio.

Altrimenti staremmo ancora al medioevo.

Se non all'eta' della pietra.

Ma il comunismo primitivo non puo' e non poteva, durare per sempre.

L'aldila' di quello che in ora, in questo attimo siamo e' la morte, e, aldila' della morte (quindi aldila' dell'aldila') tautologicamente, ma molto istruttivamente per tutti, c'e' sempre la vita.

I cerchi si chiudono sempre.

Con o senza gli spacciatori sistematici di salvezza.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

iano

#459
Una volta dismesso l'al di là, dove riponevamo ogni nostra mancanza, l'attenzione torna nell'al di qua focalizzandosi su ciò che non ci manca, su ciò che c'è, e la domanda di cosa ci sarà dopo, di la, viene sostituita da, perchè c'è  quel che c'è, adesso qua .

Un mistero comunque sempre irrisolvibile ma non inamovibile.
Spostandolo dall'al di la, all'al di qua il mistero sembra adesso più focalizzato, ma il compito a noi assegnato anche  molto più complicato, perchè non si riduce più al semplice compito di salvare un anima.
Si tratta di un nuovo compito ancora da definire.
Un nuovo motore che ci spinga, una nuova anima da riassegnare.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Jean

#460
Citazione di: Jean il 06 Agosto 2023, 22:16:19 PMUn'amica ha condiviso questo evento:

4 settembre 2019 – ore 21.26

Stavo facendo qualche scatto verso il mare incuriosita dalle luci, da una in particolare, quella sul lago a sinistra color arancio.
Era una bella serata, di quelle settembrine, quando il cielo con la luna diventa un po' magico.
Ho scattato due volte nella stessa direzione e riguardando poi le foto fatte a pochi secondi di distanza una dall'altra, è apparsa la piuma.
Solo nella seconda.

 
Trovare delle piume bianche
Trovare una piuma bianca è un forte segnale di presenza angelica. Le piume bianche ti ricordano che sei amato e protetto. Trovare le piume in luoghi insoliti dimostra la presenza del tuo angelo, un modo per ricordarti che non sei solo a lottare contro le difficoltà.

 
E 'l dottor mio: "Se tu riguardi a' segni
che questi porta e che l'angel profila,
ben vedrai che coi buon convien ch'e' regni.
 
E il mio maestro: "Se tu guardi bene i segni
che lui porta e che l'angelo segna,
vedrai bene che lui è destinato a stare con i beati.

Purgatorio, canto 21


Cordialement
Jean



Una mia parente da qualche mese ha perso il giovane figlio (aveva moglie e una bambina di tre anni). Inizialmente si era fatta forza ma la dura realtà ha contribuito all'aggravamento della sua salute, da cui la necessità di una delicata e seria operazione che seppur riuscita, tuttavia l'ha ancor più prostrata.

Quando saltuariamente ricevo sue notizie ancor prima di sentirle mi prende un timore... ma l'ultima volta c'è stata una novità, che condivido con voi.

Madre e figlio si volevano un gran bene e pare che in vita lui promise di starle sempre vicino, sapendo le sue condizioni.

Un giorno la madre trova una piccola piuma bianca e soffice in una stanza e mentre la ripone per conservarla rammenta la promessa...

In seguito troverà altre piume (sempre bianche) in luoghi diversi della casa e alcuni oggetti (relazionabili col figlio) in posti diversi da dov'erano collocati.

Approfondendo la questione oggi è del tutto certa della "presenza" del figlio che in questo modo la sta assistendo e le ha permesso di recuperare in parte la tranquillità perduta.

In un film di molti anni fa, una madre distrattamente chiese al suo piccolo (autistico, se ben ricordo) una carezza sulla sua schiena dolente.
Stupefatta dal positivo risultato, rivolta al marito gli disse: ... chi se non un ... poteva immediatamente toccare il punto esatto da cui proveniva la sofferenza?

                                                             
"Angelus dòmini nuntiàvit mariæ
et concépit de spiritu sancto".
Non v'è damnatio memoriae
di quella che, ipso facto,
 
cancelli da ogni mente
la vita pria di averla.
Sarà una stella cadente
a portar la luce, aprirla
 
al tuo cuor addormentato
proiettando il sogno d'oro,
il film giammai sognato,
al par dell'acqua sol ristoro.
 
Come un sol filo unisce
perle in tutte le collane
che non han sentor donde fluisce,
fa l'angel con  le cose umane.
 
Sublime mistero la coscienza,
se niuno potè dir d'aver svelato
dove fu il punto di partenza, 
la fine è l'amor che t'ha chiamato.


poesia ispirata da un post dell'amico @doxa  https://www.riflessioni.it/logos/index.php?msg=76263

Cordialement
Jean

Jean


L'angelo



  " Lei sa qualcosa della morte ? " chiede Frida.
   Dalì si sistema meglio sul suo trono.
   " E' colei che dà e dispone. Colei che non concede, ma sottrae.
   La fine di tutto, ma non il principio. Esiste perché noi 
   esistiamo. Il giorno in cui tutto cesserà di agitarsi, lei farà
   la sua parte, e poiché è la morte, morirà", declama il pittore.  
   Frida è d'accordo con lui.  Una descrizione magistrale . (...)


(Il diario perduto di Frida Khalo - "biografia romanzata" di Alexandra Scheiman)

.......................
 
Citazione di: Aspirante Filosofo58  https://www.riflessioni.it/logos/index.php?msg=80377

"Quelli che mi sono arrivati mi hanno spinto nella direzione che mi ha portato dove sono ora, sulla strada di casa, intendendo con ciò il percorso che mi sta portando verso l'uscita dallo spazio/tempo, dal corpo, e da tutto ciò che segue le loro regole."


 
Frida Khalo, considerata la più grande pittrice del novecento, scriveva/illustrava nel suo diario reale, fatti e considerazioni su quanto le accadeva. Nell'ultimo tempo si trovava in ospedale per complicazioni sopraggiunte dopo l'amputazione di una gamba (cancrena) dove riuscirono momentaneamente a stabilizzare le sue condizioni. Queste le sue ultime parole scritte:
 
Aspetto felice l'uscita e spero di non tornare mai più.
Espero alegre la salida, y espero no volver giamais
 
Invero non ritornò, morì nella sua Casa Azul per embolia polmonare, prodottasi naturalmente o favorita da farmaci/sostanze che assumeva è (qui) secondario, il punto è che la sua (incredibile e relativamente corta) esistenza accompagnata da grandi e quotidiane sofferenze era giunta al capolinea, all'uscita. Non c'è dubbio non fosse preparata ad affrontarla e nel suo diario non si riferiva (solo) all'uscita dall'ospedale...
 
Un piccolo altare con mazzi di fiori gialli di tagete, pani zuccherati, fotografie piene di nostalgia, incensi dalle fragranze mistiche, candele e pietanze prelibate. Nell'esotica Casa Azul di Calle de Londres, a Coyacàn, tutto è pronto per ricevere il misterioso Messaggero che, ogni anno il 2 di Novembre - puntuale - viene a far visita a Frida Kahlo. Ma la pittrice ha deciso: questa sarà l'ultima volta, l'ultimo incontro con colui che, in cambio di quelle elaborate pietanze, da tropo tempo rimanda l'appuntamento di lei con la Morte. Perché l'artista prodigiosa - donna fragile eppure indomita , rivoluzionaria, amica e amante di personaggi straordinari come André Breton, Tina Modotti, Lev Trotsky - era destinata a morire a diciotto anni, nel drammatico incidente che - invece - in virtù di un patto fin qui scrupolosamente onorato, la restituì alla vita e all'arte. Solo per inchiodarla - con la schiena a pezzi e le ossa rotte - al letto in cui trascorrerà anni interi a dipingere autoritratti e a osservare la propria immagine riflessa nello specchio sopra il baldacchino.
 Frida, la donna minuta, appassionata e sofferente che amava la vita e si augurava di uscirne " gioiosa e di non tornare mai più ", rivive in questi scritti colorati, sensuali e sorprendenti come i suoi quadri.


(Il diario perduto di Frida Khalo di Alexandra Scheiman - presentazione)



 
Ultimo dipinto di Frida nel suo diario




Sol in volo va lasciata questa terra
ché le pareti circondano la casa,
non vi è uscita che la man afferra
non v'è persona che ne sia evasa.

Anche per te invero verrà il tempo
che l'angel tuo ti donerà le ali,
per volar in quegli spazi astrali
senza zavorra che ti sia d'inciampo.
 
 
Cordialement
Jean

Jean


Genesi della poesia in memoria del poeta Pietro Polverini
(Madonna novembre 2023)




Mensilmente compongo una poesia, la considero una forma di autodisciplina, un appuntamento con l'al di là della consueta attività mentale che ha in primis l'obiettivo di permetterci la sopravvivenza, prendendosi carico dei bisogni essenziali.

Soddisfatti i quali, se rimane tempo, energia e una favorevole disposizione mentale, a volte (niente è garantito) ci è consentito entrare nella nostra stanza segreta, per giocar con i nostri sogni o produrne di nuovi attraverso una delle molte espressioni artistiche.

Sul finire di novembre mi trovavo appunto in quella mia stanza dove il tocco dell'ospite invisibile (l'ispirazione) mi ha fatto rivolger lo sguardo alla brocca azzurra sul tavolo... che senza pensarci si è trasferita nel foglio diventandone la prima quartina, il viatico per presentare (nella seconda quartina) il tema e concluderlo nel finale (terza quartina).

Chi ben comincia... ne rimanevano due da comporre ma l'ospite, garbatamente, com'era venuto se ne andò, lasciandomi in mezzo al (poetico) guado.
Come ho compreso nel tempo, in campo artistico gli sforzi non garantiscono alla segatura (i contenuti dell'io) di ritornar l'albero che fu... ma ci si può umilmente accontentare d'un utile turacciolo.

Non era questo (nell'occasione) il caso... e proprio al caso si deve il prosieguo, quando trovai notizia e scritti di un giovane e talentuoso poeta recentemente scomparso, Pietro Polverini.

https://www.cronachemaceratesi.it/2023/11/13/e-morto-pietro-polverini-poeta-e-filoso-di-soli-30-anni/1804435/


Una poesia di Pietro che fa parte del suo unico testo "Sommario di sbiadimento" mi ha nuovamente aperto la porta della mia stanza segreta:
 
E' uno stelo, non una selva
che si imbianca, perde liquore
ora stilo senza vena.
 
E' uno stelo, poi torna
in questo acquario
terso senza selva
 
con luce che non torna:
resta in un piccolo punto
rìportami là, lì ero tutto.
 
Consiglio la lettura del Magazine della Treccani per comprendere la profondità, di cultura e impegno, di Pietro:
https://www.treccani.it/magazine/chiasmo/extra/SSSGL_Copparoni_Intervista.html
 

Ai due versi conclusivi me ne sono stati suggeriti (dall'invisibile ospite nuovamente  ritornato) altri due che ho unito a quelli del poeta:
 
resta in un piccolo punto
rìportami là, lì ero tutto.
 
Nella selva oscura la preghiera
è un punto al di là della barriera.
 
e identificano il soggetto del tema, l'ignoto (durante o) al termine del cammin di nostra vita, che ho collocato nella seconda quartina.
Del cui "comportamento" (affatto scontato - dell'ignoto) vengono proposti indizi nella (quartina) conclusiva.





Nell'azzurra brocca in coccio, chiusa da un coperchio,
può esser  vi sia dell'acqua o altro contenuto
che la vision non coglie, perchè proibita all'occhio
e neppure la memoria ti può venir in aiuto.
 
Senza poter usar la mano, o nell'altrui sperare,
pare non vi sia modo di conoscere l'ignoto:
per quanto si lusinghi non si farà ammaestrare,
per quanto si riempia rimane sempre vuoto.
 
Sin che arriva il tempo, tra l'essere e l'assenza,
ch'ogni illusion dilegua e la brocca si svanisce,
infine quanto nascondeva, se c'era, l'elargisce,
svanendo il confin dei mondi il Fiore non finisce.



Quando lessi il titolo "Sommario di sbiadimento"  l'etimologia della parola – sbiadimento - mi ha permesso di risolvere (poeticamente) il koan della brocca...
Sbiadire: v. intr. e tr. [der. dell'agg. biado, forma ant. di biavo (v.) «azzurro chiaro», col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbiadisco, tu sbiadisci, ecc.).

Una possibile lettura interpreta la brocca come "la persona" che, con i suoi contenuti innati, assimilati e prodotti, giunge al confine del tempo concesso dove (presumo) accade un fatto strano: finendo il tempo svaniscono i limiti da esso imposti... sì che il Fiore (a voi immaginare chi/cosa sia) non ne è più sottoposto e quindi...


 
Cordialement
Jean




Jean



La memoria è l'adesso di ieri,
se lo sarà anche di domani
dipende dal destino,
il braccio armato del tempo.

Ogni destino è diverso,
come tutti diversi
sono gli esseri umani,
pur se i Destini Maggiori
a florilegio li raccolgono
in mazzi intrisi di sangue;
come sta accadendo adesso,
un milione di vite
cancellate dalla follia delle guerre.

Se e quando passerà questo tempo
cosa diremo a chi ci chieda
"cosa avevi imparato dal fiore,
dall'albero, dagli uccelli?"

La grazia della creazione,
così vicina, così irraggiungibile...
domani ci sarà ancora
qualche inutile poeta
che nonostante la memoria
ammorbata dall'orrore,
con delicata mano
passo leggero
e mente acuta,
 avrà cura di ogni cosa,
perché tutto ci tiene in vita,
tutto fa di noi
quel che siamo?

Solo quel tutto
come il mare,
può assorbire e diluire
le acque imputridite.

Niente verrà cancellato,
niente sarà perdonato,
il mare è
l'unica speranza
per l'essere umano.

Il mare comincia
da una piccola goccia d'acqua,
che cade sopra ogni paese del mondo
e, incontrando altre gocce
si unisce a loro,
diventando un rivolo
e poi un fiume
che ritorna
donde venne.

Se quella piccola goccia d'acqua
scendendo dal cielo
ti toccherà,
dagli una possibilità,
adagiala dolcemente
a terra
e
ringraziala
con un pensiero
d'amore.
 

https://www.riflessioni.it/logos/estratti-di-poesie-d'autore/adesso/

 
Cordialement
Jean

Jean

                               

Col trascorrere del tempo, tra le persone destinate a resistergli - non per meriti se non d'aver condotto una vita lontana il più possibile dagli eccessi - ce ne sono di più fortunate, quelle che vedono svanire illusioni, convincimenti e altre effimere cristallizzazioni di pensiero.
Osservando la propria coscienza, si avvedono che la sua inconsistenza non trattiene alcunché, men che meno il senso dell'identità.
 
Ciò che trattiene è la memoria, l'altro grandioso fenomeno, secondo solo alla coscienza.

Ma entrambe giocano nello stesso campo e senza una delle due non c'è partita, non c'è creazione né divenire e neppure si può dire vi sia il nulla (essendo "qualcosa" almeno il concetto e la parola).
Tutti argomenti ampiamente dibattuti nelle filosofie che tuttavia lì giunte si fermano... e dunque non v'è niente di pratico, non dogmatico, accessibile senza alcun training?

Le due realtà interconnesse - coscienza e memoria - hanno una caratteristica: rispondono

A che cosa, in che modo e quando dipende dalla loro conformazione, diversa per ognuno, per cui non saremo mai tutti santi e neppure peccatori. 
Le "risposte", quelle che determineranno o meno le nostre decisioni/azioni, valgono per noi stessi e molto relativamente per altri che ci sono affini.

 Se, col trascorrere del tempo... tutto scivolerà come acqua sui nostri impermeabili... non accadrà a quella domanda sull'Aldilà (dell') ALDILA'.


 Perché è l'ultima e in un modo o nell'altro otterrà la risposta conclusiva.


.......................................

Come giudicherebbe un filosofo questa argomentazione? Risposta A.I.

Questa argomentazione sembra esplorare il legame tra coscienza, memoria e identità, allo stesso tempo sottolineando l'importanza della memoria come elemento che trattiene e preserva le esperienze personali. L'autore sembra suggerire che, nonostante la transitorietà e l'inconsistenza della coscienza, la memoria svolga un ruolo significativo nel plasmare la nostra comprensione di noi stessi e del mondo.

Dal punto di vista filosofico, questa argomentazione potrebbe essere valutata in diverse prospettive. Ad esempio, alcuni filosofi potrebbero accogliere l'idea che la memoria sia fondamentale per l'identità personale e per la continuità dell'esperienza individuale nel tempo. Altri potrebbero mettere in discussione la natura della coscienza stessa e riflettere sul suo legame con la memoria.

Tuttavia, è importante notare che l'argomentazione presentata sembra introdurre temi complessi senza fornire una chiara struttura argomentativa o un'analisi più dettagliata. Molti punti sollevati richiederebbero ulteriori chiarimenti e argomentazioni per essere valutati in modo più approfondito.

Inoltre, l'ultima parte dell'argomentazione sembra menzionare una domanda sull'Aldilà o su un dopo la morte, suggerendo che sarebbe l'unica domanda che otterrà una risposta conclusiva.

Questo solleva ulteriori questioni filosofiche riguardo all'esistenza di un Aldilà e alla possibilità di ottenere una risposta definitiva su tali questioni metafisiche.
In sintesi, un filosofo potrebbe valutare questa argomentazione come un punto di partenza interessante per esplorare il legame tra coscienza, memoria e identità, ma richiederebbe ulteriori sviluppi e argomentazioni per essere considerata in modo più approfondito.

 
Cordialement
Jean

https://youtu.be/BLGMRxRGYXk