Su alcuni termini di attualità e su Gramsci

Aperto da Jacopus, 13 Agosto 2023, 18:06:50 PM

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anthonyi

Per me non é poco, Phil. E riguardo al "motto idilliaco", sul quale ti sei fissato, perché ritieni di averlo falsificato, e se vogliamo non é neanche tanto idilliaco. E' invece un modo pratico di gestire la propria vita anche nelle difficoltà, se ti stai a macerare sui tuoi problemi accusando qualcun altro degli stessi non risolvi niente, invece se parti da una posizione di fiducia negli altri, e quindi nel mondo che ti sta attorno, e in te stesso, e quindi di orgoglio in quello che sei e che fai, la soluzione ai problemi te la costruisci senza bisogno di chiedere al "sistema" di costruirtela. 

InVerno

Citazione di: anthonyi il 21 Agosto 2023, 18:26:36 PME quindi, inverno, quando io ho parlato di uso della forza era in tutt'altro Con testo, tu poi mi hai parlato di "attacco alla meritocrazia", le proteste sul caso Floyd non c'entrano nulla né nel primo, né nel secondo caso.
Se hai finito gli argomenti guarda che postare non é mica obbligatorio😔😔😔
Le proteste del caso Floyd non sarebbero mai esistite, non si sarebbero mai protratte e mai esasperate a tal punto, se il sottesto a tali proteste non fosse stato quello antirazzista, che è un messaggio che denuncia, a torto o a ragione, storture sistemiche nel trattare le persone di colore in maniera ben poco "meritocratica". Secondo me è un pò che non torni in america, perchè altrimenti dovresti sapere che è più facile trovare un marxista a NewYork che a Bologna, non si autoidentificano così ovviamente, ma mentre tu ti concentri sui populismi di Trump, dimentichi che a sinistra c'è una radicalizzazione eguale se non più diffusa. Il "centrismo" che regge in piedi la baracca con Biden è sempre più risicato e legato al passato dei baby boomers, le prospettive che la "meritocrazia" offre alle generazioni successive, vengono sempre più spesso rifiutate sistematicamente. Anche perchè della fotografia dell'american dream, la famiglia in un unifamiliare con tre figli e auto, è rimasto un ragazzo indebitato che scorre lo schermo del cellulare e coltiva risentimento sociale. Maschi, celibi, disoccupati...il più importante predittore di violenza in arrivo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 22 Agosto 2023, 08:14:01 AMLe proteste del caso Floyd non sarebbero mai esistite, non si sarebbero mai protratte e mai esasperate a tal punto, se il sottesto a tali proteste non fosse stato quello antirazzista, che è un messaggio che denuncia, a torto o a ragione, storture sistemiche nel trattare le persone di colore in maniera ben poco "meritocratica". Secondo me è un pò che non torni in america, perchè altrimenti dovresti sapere che è più facile trovare un marxista a NewYork che a Bologna, non si autoidentificano così ovviamente, ma mentre tu ti concentri sui populismi di Trump, dimentichi che a sinistra c'è una radicalizzazione eguale se non più diffusa. Il "centrismo" che regge in piedi la baracca con Biden è sempre più risicato e legato al passato dei baby boomers, le prospettive che la "meritocrazia" offre alle generazioni successive, vengono sempre più spesso rifiutate sistematicamente. Anche perchè della fotografia dell'american dream, la famiglia in un unifamiliare con tre figli e auto, è rimasto un ragazzo indebitato che scorre lo schermo del cellulare e coltiva risentimento sociale. Maschi, celibi, disoccupati...il più importante predittore di violenza in arrivo.
Intanto siamo d'accordo che le proteste connesse a Floyd non sono contro il "sistema meritocratico" ma contro specifiche problematiche della cultura yankee.
Comunque quella che tu chiami sinistra radicale certamente sostiene interventi  sociali forti, ma sempre nell'ottica di quello che é il modello americano, non credo troverai nessuno tra quei cosiddetti "marxisti" disposti a sostenere certi vincoli sul mercato del lavoro che in Italia sono perfettamente normali, oppure una pubblicizzazione delle strutture universitarie o delle strutture sanitarie(anche le proposte più estreme di riforma sanitaria, comunque, non prevedono la gestione pubblica.) 
E secondo me non li sentirai neanche accusare le banche e le multinazionali come categoria(salvo chiaramente quelle che nello specifico hanno fatto cose sbagliate).
Le tesi sulle politiche sociali sono presenti anche in correnti di pensiero non marxista, per cui anche se qualcuno di loro si definisce marxista lo fa perché fa chic, ma rimane pur sempre con un modello mentale americano, con una specifica fortemente sociale. 

Phil

Citazione di: anthonyi il 22 Agosto 2023, 02:05:24 AME riguardo al "motto idilliaco", sul quale ti sei fissato, perché ritieni di averlo falsificato [...] la soluzione ai problemi te la costruisci senza bisogno di chiedere al "sistema" di costruirtela.
O magari pensi di costruirtela altrove. Se non ti fidi della mia falsificazione (e fai bene), riguardo la voglia di evasione dal «mondo amato», ho trovato (al volo) questi dati: https://news.gallup.com/poll/245789/record-numbers-americans-leave.aspx
https://www.renovatinglife.com/blog/americans-leaving-us
l'immancabile wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Emigration_from_the_United_States
e
https://www.hoover.org/research/would-you-leave-united-states
da cui traggo: «Thirty-eight percent of respondents said they had considered leaving, with 62 percent saying they had not. Those who said they had considered leaving permanently were decidedly more liberal. Over two-thirds of those describing themselves as very liberal answered yes, as did slightly over one-half of those identifying as liberal» (cit.).
Tu dirai che è un bene che chi non è contento se ne vada, così resta una popolazione più coesa; ma il problema lo costituiscono tutti quelli che vorrebbero, ma non possono (per mille motivi) e quindi restano ("inquinando" il "mondo amato» o quantomeno abbassando l'indice medio di "amore").

Restiamo entrambi concordi sul fatto che sceglieremmo gli USA al posto della Russia (almeno per la lingua, no?), ma i fatti suggeriscono che l'essere "born in the USA" è sempre meno vincolante per i desideri e le scelte future di quella popolazione.
Sul non chiedere al sistema e rimboccarsi le maniche con quel che c'è, sono d'accordo con te (dovresti ormai averlo intuito).

Jacopus

#109
Citazione"Ipazia scrisse":

Le tecniche di dominio non sono aut-aut, bensì sinergiche: gorilla e indottrinamento vanno di pari passo fin dai tempi dei faraoni. In una società classista non c'è alternativa ad una composita tecnica di dominio perchè i privilegiati delle classi dominanti conservino il potere di fronte ad una massa maggioritaria di sudditi. La "scienza del capitale" consiste appunto nel sostituire quale strumento egemonico principale un mix di propaganda e ricatti sulla sussistenza, prima di arrivare all'uso dei gorilla. In ciò si differenzia dalle forme precedenti di dominio di classe in cui invece la forza bruta era prevalente sulla dissuasione ideologica, fino alla riduzione in schiavitù e alla deportazione.
Io ripartirei da qui, a fronte delle tante possibilità di discussione. La tesi di Gramsci, a mio parere, era una figura retorica, detta iperbole, per far capire meglio un concetto, ma non credo che lui ritenesse ormai inutile il potere coercitivo dei "gorilla", visto che morì in carcere. Ma il trend è quello che ha esattamente descritto Ipazia. Anche in epoca romana, accanto all'hard power vi era un soft power, estremamente raffinato già allora, al punto che le lingue neoromanze attuali sono uno dei risultati di quel soft-power. Ma aveva un ben altro peso l'hard power, quello che faceva dire ai romani "desertum fecerunt et pacem appellaverunt."
Da allora sono cambiate tante cose. Tutto sommato i diritti umani sono una scoperta dei tempi moderni, che hanno contribuito alla inverosimile sconfitta degli USA in Vietnam. La situazione culturale è radicalmente cambiata, paradossalmente anche grazie alla mitologia americana del west e del self-made-man: la visione dell'uomo nel mondo, non più fatalisticamente legato al "sarà quel che Dio vuole", ma connesso al desiderio di compiere il proprio destino. Fino ad un recente passato, la sacralità di idea di stato-nazione era tale da indurre le vedove a portare la loro fede d'oro sull'altare della patria, per trasformare quell'oro in cannoni. Un'azione che in qualche modo univa, seppur patologicamente, le persone in una collettività. La stessa collettività che è il "gregge" della Chiesa. La possiamo definire "il potere della Tradizione". Oggi al posto della collettività e del richiamo alla tradizione vi è una folla solitaria (Riesman), che ha creduto e crede nel proprio individualismo. L'individualismo però ha bisogno di affermarsi in termini di successo, ricchezza e popolarità. Nel momento in cui queste strade si chiudono e l'ascensore sociale si blocca (come sta ora avvenendo), allora si possono usare sostanzialmente quattro strade (Merton): lotta sociale, indifferenza e marginalizzazione, ricerca del successo attraverso la devianza, continuazione della storia di successo perchè facenti parte delle élite. Su ognuno di questi quadranti però, agisce il tamburo battente della propaganda hollywoodiana, comprensiva anche di una sorta di controhollywood, che se "rende" è comunque un valido ed ulteriore puntello egemonico.
Questo è il quadro, a mio parere. Altrimenti non so spiegarmi questo incosciente andare tutti insieme verso la catastrofe finale, che è proprio dietro l'angolo. Forse come hanno già scritto Bob e Inverno, da quella catastrofe verrà qualcosa di nuovo e di eccitante, ma saranno anni molto duri.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Alberto Knox

Citazione di: Jacopus il 22 Agosto 2023, 10:55:15 AMricerca del successo attraverso la devianza.
definire  "attraverso la devianza" grazie.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

niko

#111
Anche sulla meritocrazia, nella misura in cui la realta' e' induttivamente indagabile, la verita' esiste.

NESSUN sistema capitalistico e' realmente meritocratico.

Non lo e' quello usa, ma non lo sono quelli europei, non lo sono quelli dei piu' avanzati paesi scandinavi.

E la verifica di quello che affermo e' semplicemente numerica, e statstica:

Uno su mille ce la fa' !

Ma anche, uno su mille, dall'altra parte, sul fronte dei nati ricchi, veramente si rovina.

Per ogni nato povero che diventa milionario, o comunque benestante, soprattutto CON MEZZI SOCIALMENTE APPROVATI E LEGALI, quindi studio, duro lavoro, talenti sportivi o artistici innati e idee geniali nell'imprenditoria, perche' qui parliamo di ascese sociali sistemicamente legali e secondo la morale corrente morali, quindi escludendo gangster, papponi, prostitute e spacciatori, ci saranno 999 nati poveri che crepano poveri, o al limite che devono ricorrere alla criminalita', o alla prostituzione, per arricchirsi.

Che studiano per poco tempo  in scuole fatiscenti e finalizzate a sfornare morti di fame, che lavorano dieci ore al giorno per pagarsi un affitto per tutta la vita, finche' non finiscono in un ospizio o mantenuti altrettanto a stento dai loro figli, se ne hanno fatti.

E ugualmente, per ogni nato ricco che davvero fa scelte cosi' sbagliate da rovinarsi fino al punto di diventare oggettivamente un povero, uno che vive in una periferia in modo stentato, ci saranno 999 nati ricchi che in un modo o nell'altro crepano ricchi.

Magari disperati, perche' la loro vita e' iniziata sulla base di un patrimonio di dieci milioni, e per le loro scelte esalano l'ultimo respiro con un patrimonio di un milione, quindi se assumono i criteri arrivistici infiniti del capitalismo come metro di giudizio per la loro vita si faranno un idea della loro vita come di un totale fallimento: avevano tre appartamenti di lusso Manatthan alla nascita, e muoiono con uno, hanno fallito nel meraviglioso scopo da cui nel senso comune della societa' in cui sono vissuti  non sono considerati esentati nemmeno i ricchi, quello di diventare ancora piu' ricchi; ma poveri come un povero vero, nella casa fatiscente e con l'affitto da pagare, non lo sono mai stati, per neanche un secondo della loro vita.

Una ascesa sociale con mezzi legali che riguarda una persona su mille, o anche una persona su cento, o una su dieci, e' una ascesa sociale falsa.

Il sistema sociale si dice meritocratico, ma non e', meritocratico. E' fondato sull'ereditarieta' della ricchezza, e sul possesso privato sei mezzi di produzione.

Su un piano di pura realta', e non di ideologia, non siamo molto distanti dalle caste indiane o dal mondo feudale.
Come nasci, determina in modo pressoche' assoluto quello che farai, e come morirai.

Il "sogno americano" vuol dire semplicemente che gli uno su mille che sono nati poveri e diventati ricchi fanno notizia, stanno sui media, nella letteratura, nei libri di storia, nelle fiabe e nelle favole, e nel senso comune ad arte fabbricato per giustificare e trasformare nel contrario di se stessa la non meritocraticita' reale del sistema; i 999 nati poveri e morti poveri no.

Non contano un cavolo, sono invisibili, il sistema non racconta di loro e non costruisce (ma chissa' perche') un senso comune su di loro.

L'unico caso in cui in modo massivo e con ottime probabilita' anche statistiche di verificarsi i figli di una generazione di genitori stanno molto meglio economicamente dei loro padri, e' dopo una grande guerra.

Con il business della ricostruzione. I cosiddetti boom economici, che sono sempre boom da dopoguerra e dopo-devastazione.

Perche' il sistema risolve i suoi problemi sistemici con le guerre, e a beneficio dei sopravvissuti.

Quindi, tirando le somme, a me non me ne importa nulla, se alcuni cittadini americani sono cosi' indottrinati, e lobotomizzati, da pensare che se sei povero e' perche' te lo meriti, e se sei ricco, e' perche' te lo meriti.

Cio' e' una stronzata. Le credenze, anche numericamente e statisticamente contro la realta', non cancellano la realta'.

Io posso sperare che domani ci sara' un'eclissi totale di luna, ma la realta' e' che le eclissi totali di luna sono circa una vita ogni cinquanta anni. La statistica non e' dalla mia parte, e non supporta quello che io spero.

I poveri possono sperare molto di piu' nei sistemi che maniera affidabile, anche se piccola e modesta, li aiutano in quanto poveri, come welafare state, il tanto calunniato reddito di cittadinanza, salario minimo, pensioni, sanita' gratuita eccetera, solidarieta' e mutualismo, perfino volontariato rivolto a chi e' veramente povero e spesso su base cristiana, piuttosto che sul miracolo dell'arricchirsi con mezzi legali e grazie al loro "impegno" in un sistema classista e di fatto immobilista, che avviene una volta ogni mille volte, per una persona ogni mille persone, e quindi non e' una speranza affidabile.

Obbiettivi che permettono di arricchirsi insieme, anche se di poco, come quelli realmente comuni (e comunisti) permettono a tantissime persone di lottare insieme, in modo solidale. Viceversa, l'idea "da romanzo", che se anche una sola persona inaspettatamente si arricchisce tantissimo, questo "paga", in senso esistenziale e psicologico, le sofferenze di tutti quelli che, in contropartita dell'arricchimento di questa singola persona, non si arricchiscono per niente, e paga, intendo, su un piano astratto e dall'avere avuto "comunque una possibilità" e' la morte di ogni possibile solidarieta' umana e nelle lotte: identificarsi apotropaicamente con i vincitori, nel grande gioco della vita e della competizione sociale, non e' vera felicita'.

E' meglio vincere tutti poco, ma realmente, e potendo mettere sotto i denti quello che si vince,  che vincere tutti zero , e guardare col binocolo da lontano uno che vince i milioni, e goderne per trasposizione ed "empatia" psicologica con questo vincitore, supportata da tutta una serie di miti, che raccontano che ok, solo lui ha vinto, ma tutti, tutti i disgraziati che da lontano lo guardano,  "avrebbero potuto", vincere:  prima o poi, ci si accorge che quel tipo di godimento, non si mangia, non si mette sotto i denti,  e allora si rivela per quello che e' sempre stato: invidia, e giustificato odio sociale.

Come non consideriamo una speranza per il futuro affidabile giocare alla lotteria, cosi' non dovremmo considerare una speranza affidabile la meritocrazia e l'ascensore sociale date le condizioni attuali del sistema, se non fossimo ideologizzati dalle balle messe in giro dal sistema stesso, prima tra tutti puntare i riflettori su coloro che ce la fanno, la minoranza, e non su coloro che non c'è la fanno, la maggioranza.

Ma e' ovvio, che chi vende biglietti per una lotteria, ha piu' interesse a raccontare e a che sia raccontata ai quattro venti e nel modo piu' eclatante possibile la storia del fortunato vincitore, piuttosto che quella dei due milioni di perdenti, per perpetuare il sistema "lotteria" in se stesso, e continuare a venderne anche in futuro.

Ma tutto dipende da quanto tempo ancora noialtri vogliamo continuare a giocare, e a pagare il biglietto.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Un piccolo appunto, jacopus, gramsci non é morto in carcere, era stato liberato pochi giorni prima della morte che lo raggiunse in una clinica, a pochi chilometri da dove vivo. 

Ipazia

Un vincitore è leggenda, un milione di perdenti è un dato statistico. Ma il vincitore è importante perché sulla sua leggenda si costruisce il consenso anche da parte di chi ha perso,  spingendolo a riprovarci, a continuare a "partecipare", demonizzando chi si rende conto che non c'è trippa per milioni di vincitori, cui si toglie anche il loro poco perché la leggenda sia. 

Anche il circense si è evoluto, per chi ancora oggi non è andato oltre il panem. Elemento più costante del circense, su cui invece si può abbondare con tutta la potenza mediatica dell'imbonimento disponibile. 

Anche in questo campo la sperimentazione sociale della covidemia ha superato la stessa truffa farmacologica miliardaria, protagonista dell'evento, ed ha permesso che la truffa proseguisse anche di fronte ad una sequenza di sbufalamenti che avrebbero abbattuto la dittatura politica più solida e totalitaria della storia. La scienza del Capitale si è annessa la scienza in tutte le sue declinazioni, paradigmatiche e professionali. E con lo scalpo della scienza ci prova a continuare a sottomettere il mondo. 

Gramsci ci aveva visto lontano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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