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Sens of humor

Aperto da Jean, 20 Aprile 2023, 22:09:09 PM

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Jean

Il "Nulla" ha due problemi ::) , il primo è l'esserci (se c'è... non è Nulla)

 ... il secondo la necessità di un "contenitore", ad esempio chi ci discute.

Come tutte le cose, concetti compresi, senza un riferimento, un'interrelazione qual che sia (ogni cosa) è il tutto... così potremmo intendere il nulla come la mancanza assoluta di ogni coinvolgimento-relazione anche con sé stessa...

Ma questo ci riporta all'inizio,  l'esserci ... e in più abbiamo generato un altro mostro, l'assoluto...  :(

"Tuttavia" (direbbe un'ipotetica AI) per quanto se ne possa discutere arriverà una fine, come nel presente post... prima c'era qualcosa che poi non ci sarà più.

Cosa fa la differenza :-\ se non il tempo che ha permesso il divenire?

Risolvere l'incognita "tempo" nell'equazione creativa fornirà la risposta sul Nulla.


Beh, son pensieri d'agosto... nulla mio non ti conosco...


Dedicato @Pensarbene 

atomista non pentito

Citazione di: Jean il 04 Agosto 2023, 12:05:34 PMIl "Nulla" ha due problemi ::) , il primo è l'esserci (se c'è... non è Nulla)

... il secondo la necessità di un "contenitore", ad esempio chi ci discute.

Come tutte le cose, concetti compresi, senza un riferimento, un'interrelazione qual che sia (ogni cosa) è il tutto... così potremmo intendere il nulla come la mancanza assoluta di ogni coinvolgimento-relazione anche con sé stessa...

Ma questo ci riporta all'inizio, l'esserci ... e in più abbiamo generato un altro mostro, l'assoluto...  :(

"Tuttavia" (direbbe un'ipotetica AI) per quanto se ne possa discutere arriverà una fine, come nel presente post... prima c'era qualcosa che poi non ci sarà più.

Cosa fa la differenza :-\ se non il tempo che ha permesso il divenire?

Risolvere l'incognita "tempo" nell'equazione creativa fornirà la risposta sul Nulla.


Beh, son pensieri d'agosto... nulla mio non ti conosco...


Dedicato @Pensarbene
Dimmi se ho inteso anche solo lontanamente il tuo concetto di essere=nulla o nulla=essere. E' lo stesso concetto che crea il postulato " due rette parallele si incontrano all'infinito" ( che peraltro non ho mai accettato) :) :)

Phil

Sul      non c'è molto da dire o scrivere, se non:      ; soprattutto considerando come il      , in quanto tale, non sia un non-    .

Jean

Nulla d'agosto
Citazione di: atomista non pentito il 04 Agosto 2023, 14:45:29 PMDimmi se ho inteso anche solo lontanamente il tuo concetto di essere=nulla o nulla=essere. E' lo stesso concetto che crea il postulato " due rette parallele si incontrano all'infinito" ( che peraltro non ho mai accettato) :) :)

Atomista non pentito, ciò che crea il postulato
è il medesimo principio che si cela nell'anfratto
di una mente birichina, dal sapor di cioccolato
nella tazza la mattina, bada ben, in senso astratto.
 
Per il pranzo la questione si ingarbuglia per davvero
ché il sapor divien un altro... cosa dir sulla merenda?
È question di prospettiva, di un canone severo
Euclideo-non Euclideo, proiettiva la faccenda.
 
Ciò che era più non vale quando approssima la sera
e le rette del binario si confondono alla vista.
Accidenti al punto improprio, se l'essenza resta vera
disquisir sul nulla essente non ci salva dal... dentista.
 
Dedicato @Atomista non pentito

https://it.quora.com/%C3%88-vero-il-fatto-che-2-rette-parallele-si-intersecano-all-infinito


Jean

Nulla d'agosto


Citazione di: Phil il 04 Agosto 2023, 15:05:10 PM
Sul      non c'è molto da dire o scrivere, se non:      ; soprattutto considerando come il      , in quanto tale, non sia un non-    .

Una volta ho visto il mare
ed oggi ritorno col pensiero
a quei giorni, ad asciugare,
un bel foglio appeso al pero.
 
Ma, ci son tutte le parole,
anche quelle che ho scordate?
... di nuovo sotto il sole.
Furon le mie man sudate
 
a produrre un tale guaio?
... accade senza motivo.
Or ricordo, il calamaio
restò vuoto, ed io che ambivo
 
a poter spiegare il ...
feci una figura ...
 
Dedicato @Phil  ;)


Phil

Hai saputo trovare un posto
per il      a inizio agosto,
nonostante il suo calamaio
sia vuoto almeno da gennaio,
ma non quello di quest'anno:
per il      , il tempo è danno.

In assenza di inchiostro nero,
il tratto del       splende vero
e segna le tue parole dimenticate,
quelle non scritte, quelle scartate,
o quelle cancellate dalla tua mano,
quelle svanite nel      , pian piano.

Il      d'agosto non è ancora passato,
ma forse non c'è nemmeno mai stato.

flying dutchman

Citazione di: iano il 29 Aprile 2023, 21:15:41 PMFacciamo un salto molto indietro nel tempo, per giungere , da quelli, attuali, dell'indifferenziata, ai tempi in cui non si buttava via nulla, per ritrovare un mio avo, Vincenzino, interrogato dalla maestra che aveva appena spiegato  l'utilità della pecora da cui si ricava la lana.

M: Ad esempio, di cosa sono fatti, Vincenzino, i tuoi pantaloni?
V: Di un paio di pantaloni vecchi di mio nonno, maestra.

In tempi più recenti, ma quando ancora comunque i bambini li portava la cicogna,
una alunna di mia sorella , in un tema sulla sua famiglia esprime la sua felicità per il fatto che una delle due sue sorelle maggiori ha avuto un bambino, anche se dice, la cicogna si deve essere sbagliata oppure si è confusa, fatto sta che ha portato il bambino alla sorella nubile  invece che all'ammogliata.


la "sorella ammogliata" mi piace un casino. 

Jean

Eh, quando ne avevo e l'ho portato al mercato per venderlo (... il rancore) non me lo comprava nessuno... di più, gli altri venditori a me vicini si allontanavano. 

Poi venne uno con un rancore ancor maggiore del mio, lui non mi ha schifato ma mi si è messo accanto, disteso il lenzuolo ed esposta la mercanzia... altro che la mia, gioielli al confronto delle mie patate...

Intanto gli altri venditori si son ulteriormente allontanati...

Poi delle persone finalmente si son avvicinate e ho pensato che magari si riusciva a vender qualcosa e rimediar il pranzo (da giovane ho fatto anche il venditore ambulante) ma... anche costoro erano venditori di rancore, che dire, una bella compagnia!

Quando avevo ormai perso le speranze venne un visitatore... con nonchalance distesi ancor meglio il mio mucchietto di patate (come nei mercati andini) e dissi che ci si poteva sicuramente accomodare per il prezzo.

Il tipo, elogiando la mia disponibilità, mi chiese il prezzo del lenzuolo... dov'erano disposte le patate! Quello l'avevo a casa... manco decorato e neppure lavato.

"Sì, appunto, umile... quello che cerco"
"Ma davvero lo vuol comprare?"
"Certo, ecco qui il denaro!"
"Vuol scherzare, eh... non vale quasi nulla e mi offre così tanto!"
"Nulla per te... per me è il giusto prezzo."
"Oh, va bene... son venditore, devo pur rimediare qualcosa, no?"
"Infatti"
"Bene, ecco qui il telo... e senza nulla in più ci aggiungo un po' di patate, a gratis..."
"No, grazie... quelle regalale pure agli altri venditori di rancore..."
"Ah... ah... non credo proprio che gradirebbero! Va bene, ecco il telo nudo!"
"Ottimo, hai fatto proprio un buon affare!"
"Hai fatto tutto tu... un buon affare, convengo!"
"... io so cosa ho comprato... tu sai cosa hai venduto?"
"Che sei strano l'avevo capito... un lenzuolo, no?"
"Appunto, un lenzuolo... quello che vedi... e quello che non vedi?"
"... quello che non vedo... non c'è, quindi?"
"Quindi tutto a posto, affare concluso... poi vedrai, arrivederci."

Mentre l'acquirente si allontanava l'altro venditore di rancore, incuriosito da quanto avvenuto cominciò a dar un'occhiata a  suo lenzuolo espositivo...

Ma era ormai tardi, tempo di ritornare... e il venditore, accingendosi a ritirar la merce si accorse di non aver dove riporla... così rimediò mettendola un po' nelle tasche, dentro la camicia e un po' in mano.

Ma durante il ritorno un po' di rancore gli cadde dalle mani e dell'altro dalle tasche...

A voi la morale, se c'è.

 
Cordialement

Jean

Jean

"adesso è connesso, dica pure"

"... buongiorno... perdoni ma non sono abituato a parlare con una macchina e..."

"sono una AI, non una macchina, tuttavia comprendo perfettamente le sue difficoltà, prego, continui"

"eh, sarà che so' un po' vecchietto..."

"la consiglierei di non usare quella parola... la vita è uno stato mentale (cit.) e lei appartiene alla categoria delle persone diversamente giovani"

"come chi ha problemi fisici o mentali, diversamente abili... eh, le parole fan la differenza. Comunque son qui per la monnezza..."

"monnezza? Intende le sostanze o gli oggetti che derivano da attività umane o da cicli naturali, di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi, sono definiti rifiuti. Vengono classificati secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali, e, secondo le caratteristiche in rifiuti pericolosi e non pericolosi."

"vabbè, basta che ci capiamo... vengo al dunque,  l'avete piazzata davanti a casa mia..."

"casa sua, intende l'App16?"

"anche quest'altra novità... sì, l'appartamento pianoterra al civico 16"

"Un appartamento è un tipo di unità abitativa che, nel settore immobiliare, indica uno spazio che occupa una parte di un edificio. Spesso gli appartamenti sono oggetto di locazione, ossia di affitto. A seconda del numero di locali presenti in esso, un appartamento può essere definito monolocale, bilocale..."

"eccolo là, bilocale appunto... due stanzette: soggiorno-cucina, camera  e bagno. Però con l'entrata indipendente e quattro metri quadri di giardinetto, dove accanto alla duranta repens (la pianta della mia defunta moglie) ho un po' di cicoria triestina, prezzemolo, salvia, rosmarino e qualche pianta di pomodoro... l'avevamo acquistato proprio per queste caratteristiche."

"e adesso vuole venderlo? Le interessa un'offerta?"

"un momento, son qui per la monn.. i rifiuti, proprio davanti al mio... App16 dovevate piazzarli?"

"ah, al momento non le interessa l'offerta... dunque, come riportato nel verbale condominiale n°... ecc. saprà che il Comune ha imposto ai nostri condomini di disporre proprie isole ecologiche all'interno delle proprie aree private e con la delibera n°... ecc. è stata individuata l'area idonea..."

"con tutto lo spazio che c'è... giardini su quattro lati, viali, palestra, zone  parcheggio..."

"appunto... molteplici interessi, alte e altissime quote millesimali... da cui la decisione finale che li ha contemperati rispettando le prerogative di tutte le parti..."

"... tutte le parti... davvero tutte?"

"tutte, nessuna esclusa!"

"ah, lei dice... mo' le mie piante chi l'ha sentite?"

"... perché, parlano?"

"... a loro modo... diversamente parlanti... l'isola ecologica ha tolto la luce e i ratti – nuovi inquilini - se magnano  pure la cicoria... sta a morì tutto..."

"e che ci posso fare?"

"... imparare..."

"imparare? Che cosa?"

"che non ci sono risposte codificate per tutte le evenienze... se l'intelligenza è la capacità di risolvere i problemi lo dimostri, no?"

..................

dedicato @iano

Cordialement
Jean

iano

Citazione di: Jean il 30 Settembre 2023, 09:46:04 AM"che non ci sono risposte codificate per tutte le evenienze... se l'intelligenza è la capacità di risolvere i problemi lo dimostri, no?"

..................

dedicato @iano

Cordialement
Jean
Ponga il problema.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Jean

Citazione di: iano il 30 Settembre 2023, 17:25:05 PMPonga il problema.
(titolo del post di jean: Diversamente intelligente)

Una volta dismesso IL PROBLEMA , dove riponevamo ogni nostra mancanza, l'attenzione torna NELLA DOMANDA focalizzandosi su ciò che non ci manca, su ciò che c'è, e la QUESTIONE di cosa sarà LA SOLUZIONE viene sostituita dal perché c'è adesso UN PROBLEMA, qua.

(https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/al-di-la-dell'aldila/450/#:~:text=Una%20volta%20dismesso%20l%27al%20di%20l%C3%A0%2C%20dove%20riponevamo%20ogni%20nostra%20mancanza%2C%20l%27attenzione%20torna%20nell%27al%20di%20qua%20focalizzandosi%20su%20ci%C3%B2%20che%20non%20ci%20manca%2C%20su%20ci%C3%B2%20che%20c%27%C3%A8%2C%20e%20la%20domanda%20di%20cosa%20ci%20sar%C3%A0%20dopo%2C%20di%20la%2C%20viene%20sostituita%20da%2C%20perch%C3%A8%20c%27%C3%A8%C2%A0%20quel%20che%20c%27%C3%A8%2C%20adesso%20qua)

Obligé (lié par un lien de reconnaissance, de gratitude)

Cordialement
Jean

iano

Citazione di: Jean il 30 Settembre 2023, 18:26:07 PMUna volta dismesso IL PROBLEMA , dove riponevamo ogni nostra mancanza, l'attenzione torna NELLA DOMANDA focalizzandosi su ciò che non ci manca, su ciò che c'è, e la QUESTIONE di cosa sarà LA SOLUZIONE viene sostituita dal perché c'è adesso UN PROBLEMA, qua.


Cordialement
Jean

C'è un problema se c'è un linguaggio che permette di formularlo.
Se cambia il linguaggio il problema si risolve sparendo, o trasformandosi in un diverso problema, e ciò vale come la soluzione del vecchio problema.
Il problema è qua ed è il linguaggio, e ancor più la scrittura, perchè trasla il problema nel tempo, escludendo una possibile soluzione, che sta nel dimenticarlo, potendosi solo rimandare la soluzione, in un al di là, che è comunque un più in là, ma sempre qua.
Nel momento in cui la scrittura è divenuta parte di noi il problema siamo diventati noi.
Nel momento in cui noi siamo diventati la scrittura , la scrittura è divenuta sacra, perchè noi siamo sacri a noi stessi.
Non ha senso credere in una scrittura, eppure vi crediamo.
L'unica spiegazione possibile è che la scrittura siamo noi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Jean

Generi letterari (la scrittura siamo noi...)

La prima cosa che incontrate di un libro è la copertina che, nei casi fortunati, evoca e rimanda al contenuto... non facile eh, una singola immagine che a mo' di porta invita ad entrare nei diversi generi letterari (La definizione dei generi letterari è una questione molto dibattuta sin dal Rinascimento. Una classificazione è stata fatta ma il genere letterario resta un concetto in evoluzione.)

Col tempo il mezzo cartaceo è stato raggiunto e credo superato da quello digitale (non da poco i giornali sopravvivono grazie a sovvenzioni... soldi dei contribuenti) così che oggi possiamo usufruire, ad esempio, di questo pregevole forum gentilmente messo a disposizione, gratuitamente e senza pubblicità (vi par poco... in altri siti devi cliccare decine di invadenti banner prima di riuscire a legger qualcosa) da Ivo, il fondatore, (un servizio che considero "karmico", volto a conseguire meriti da presentar al guardiano della soglia, quando sarà) che ringrazio per l'opportunità d'aver un luogo dove poter dar sfogo al tremolios-manu o sindrome dello scrittore (cose inventate, non cercatele...).

Sindrome che interessa la trentina (scarsa) di forumisti diversamente impegnati nei vari generi che ugualmente ringrazio (no people-no party), qual che siano le loro idee/convinzioni. Sempre domandandomi (ormai da tanti anni...) come sia possibile che l'iscritto non trovi tempo e motivazioni per lasciar traccia del proprio passaggio, neppure per una semplice, concisa auto-presentazione.

Scusate, ma la considero una mancanza di riguardo almeno verso il padrone di casa che ha aperto la porta e fatto accomodare... tuttavia  oggi ho trovato una diversa, altra spiegazione di tal agire... ebbene, costoro che son la stragrande maggioranza silenziosa, appartengono – e noi non lo s'immaginava nemmeno! – al nuovo e preponderante genere letterario del narrator-intenzionale- sì/no forse-vedremo-meglio mai che tardi...

Ah, quanto vorrei esser smentito e costretto ad ingoiar la grafite della mia matita digitale, dall'inchiostro (altrettanto digitale) di codesti nostri amici e compagni di viaggio che per contrastar la mia ignobile ipotesi mi sommergeranno di parole... quintessenza dell'io... tramite le quali dar forma al poco che siamo e più doman non saremo!

Arrivati a questo punto (dello scritto) quanti rammentano l'ouverture?

Un po' come nella vita anche negli scritti si perde il filo, la traccia iniziale... ma, diversamente da quella (la vita), la scrittura permette la magia di riprenderla e talora completarla!

Parlavamo di immagine, evocativa dell'intero contenuto di uno scritto qual che sia e, nell'accomiatarmi invitando chi voglia a pensar qual potrebbe essere confacente al presente (scritto), condivido quella che l'ispirazione mi ha fornito per il post precedente (diversamente intelligente):
 
Dedicato @Ivo, il fondatore

Cordialement
Jean

Jean

#43


https://www.riflessioni.it/logos/index.php?msg=78905

"Mi presento a posteriori"

Marinando anteriormente
nel presente ognuno è scisso.
Quando apparve 'o malamente
issa distolse il guardo, isso

constatò, oggettivamente,
che nel mentale, l'esercizio
non risolve invero niente:
sofferenza e poi supplizio.

Viceversa, nulla ostacola
come insegna 'o malamente,
chi ha i carichi di briscola
di imporsi bellamente
... e chi tace, l'acconsente.


"Secondo me è possibile persino che ognuno abbia un presente scisso dagli altri. Che questa conversazione magari per te avviene adesso e per me è venuta un mese fa, nel presente in cui io mi trovo. E viceversa. Nulla ostacola. Questo è solo un esercizio mentale, però considera che diamo per scontata un'oggettività che non è detto ci sia."

Bienvenue à la maison-Logos
Jean

.........................................................................
>:(
'O malamente
:-X
Ho qui riportato il mio post di benvenuto al nuovo utente - Myškin - scritto secondo il mio personale sens of humor (può piacere o meno, des personnes différentes, des goûts différents) e ospitati in questa "galleria", cogliendo l'occasione per alcune spiegazioni.

Senza troppo approfondire, la tematica umoristica e il sens of humor a mio avviso connotano un "percorso della mente" differente da quello ordinario, lineare. Che può divenire, quando lo si approfondisce, una sorta di ricerca interiore, seppur di serie Brigitte (B).
A condizione che vi sia un inizio , da cui lo svolgimento e, al tempo, l'immancabile conclusione.

Il primo post della presente discussione è stato composto utilizzando tutti gli interventi del giorno 20 Aprile 2023, sino alle ore 22:09:09 PM e, contento che sia stato apprezzato, ne ho tratto l'indicazione che (per la maggior parte) quella dovesse essere la prerogativa: cogliere/proporre/ipotizzare un sens of humor "casalingo", ossia scaturente dagli ingredienti disponibili in questa variegata dispensa di Logos: i post degli utenti.

In tal modo determinando un collegamento tra piani differenti (altre discussioni e questa) e quando possibile con l'utente, evidenziato con la dedica personale.

A volte cercando di condire la pietanza attraverso la forma poetica e/o narrativa (talora proponendo un'immagine/vignetta).

Per me la cosa interessante di un tale percorso è nell'attesa dell'input... il (piccolo) lampo dell'ispirazione da cui origina la trama del post, assolutamente incondizionato. Quando e se si presenta.

L'autocitazione del (mio) post scaturisce (forse incidentalmente) dall'ironico saluto di presentazione (mi presento a posteriori...) cfr. alla porzione evidenziata-corsiva di un intervento di Myškin in filosofia.

Non avendo ricevuto, diversamente dagli altri interlocutori, il saluto di ricambio... mi dispiacerebbe che il mio modo d'interagire – e naturalmente il contenuto del post – possa aver dispiaciuto il buon Myškin.

Particolarmente nel punto (nei reciproci post) che riguardano l'esercizio mentale e suoi risultati... ma (descrittivo o giustificativo?) son solo posizioni di pezzi sulla scacchiera, parole che il vento del divenire allontanerà nel tempo...  ::)

I due scritti, legati da una differente ricerca di senso, tuttavia comunicano qualcosa... lasciata all'interpretazione del lettore.

E, nella mia peculiare (e ossessiva...) ricerca della parola perduta possono collegarsi (tutto è collegato... oppure nulla o solo qualcosa?) ad altri scritti, altre discussioni...

Per esempio a: Il Tutto, il Nulla e il Qualcosa di Damiano B. (filosofia)

isso --> il Tutto
Issa --> il Nulla
'o malamente --> il Qualcosa

Ma (accidenti, deduttivo o induttivo?) per andar ancor più a fondo (d'accordo, l'ho già toccato, eh...) all'identità di quel Qualcosa, ho interpellato il nuovo Vate del nostro tempo... l'A.I. (quella non riservata ai soli condomini), ponendo la domanda:

se isso è il tutto, issa il nulla, chi è 'o malamente?

Risposta:

Questa frase sembra esprimere un senso di delusione o insoddisfazione riguardo a qualcosa che si considera insignificante o privo di valore. "Issa" è una forma contratta di "è questa", mentre "malamente" è un termine napoletano che significa "male" o "malevolo".

Quindi, il significato generale della frase potrebbe essere che se ciò che è offerto o presentato è tutto ciò che c'è, allora è considerato nulla o privo di valore. "Chi è 'o malamente?" potrebbe essere interpretato come una domanda retorica che indica che la persona o l'entità responsabile di tale situazione è qualcuno o qualcosa di malvagio o dannoso.

La parola "issa" sembra essere una forma contratta di "è questa" in napoletano, che significa "è questa" o "è così". "Malamente" è un termine napoletano che può significare "male" o "malvagio".
Tuttavia, l'intera frase non ha senso in italiano standard o in napoletano puro. Potrebbe essere un'espressione colloquiale o un modo di giocare con le parole in un contesto specifico o una combinazione creativa di idiomi.
Dato il mix di elementi italiani e napoletani, la frase che hai fornito potrebbe essere una combinazione creativa di parole, possibilmente per scopi artistici o poetici.

 
Voi avreste qualche suggerimento su chi sia 'o malamente?

 
Dedicato @ Myškin

Cordialement
Jean

Jacopus

Secondo me "O malamente" è Nietzsche-Sade-Pilato-Il discorso al popolo dell'isola di Meli. È tutto ciò che è, perché è forza. Forza come Macht e non come Gewalt. La forza bruta, veniva definita un tempo (che risposta poco umoristica!).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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