Lo capisco, ma non me lo spiego.

Aperto da iano, 28 Luglio 2023, 22:15:48 PM

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iano

#15
Citazione di: Alberto Knox il 01 Agosto 2023, 17:02:45 PMa sto punto sarei curioso di sapere quali esperienze non comuni a tutti hai avuto e che ti han reso esperto in qualcosa...
Temevo questa risposta scontata.
Prova a sforzarti e a guardare nella tua esperienza se trovi qualcosa.
Ma nulla necessariamente di trascendentale.
La discussione che ho aperto credo possa stare logicamente in piedi anche in mancanza di una mia esperienza al riguardo. Non credi?
Una volta trovata una percezione di questo tipo, se la troviamo, sarà allora interessante confrontarla con una percezione non riservata, ad esempio la percezione del tempo, e il confronto può aiutarci a capire la genesi di quest'ultima, per fare un passo più in là di S.Agostino, raccogliendone la sfida.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: iano il 01 Agosto 2023, 17:04:27 PMTemevo questa risposta scontata.
Prova a sforzarti e a guardare nella tua esperienza se trovi qualcosa.
Ma nulla necessariamente di trascendentale.
è più banale il fatto che continui a rigirarmi il quesito invece di rispondere secondo la tua esperienza fidati.
Per quanto mi riguarda non mi intendo di niente men che meno esperto di niente. Le mie percezioni derivano sia dall esperienza naturale con la realtà sia da aperture mentali che han dato a queste esperienze un certo sapore. Un certo modo di vedere il mondo.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#17
Citazione di: Alberto Knox il 01 Agosto 2023, 17:16:18 PMè più banale il fatto che continui a rigirarmi il quesito invece di rispondere secondo la tua esperienza fidati.

Mi fido, ma se non ti racconto le mie esperienze è perchè temo tu potresti contestarle affondando così l'argomento.
Per questo ti ho chiesto se l'argomento secondo te sta in piedi da solo, senza bisogno di esempi che lo rafforzino.
Và da sè poi che il mio argomento nasce da esperienze, anche banali, personali, perchè sarei un genio filosofico se me lo fossi inventato dal nulla.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

le esperienze personali in quanto tali non sono contestabili o criticabili da un esterno ai fatti vissuti. Ad ogni modo sarà meglio che qualcuno più lungimirante di me accolga il tuo proposito . Per ora rimango in ascolto.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

Citazione di: Alberto Knox il 01 Agosto 2023, 17:35:19 PMle esperienze personali in quanto tali non sono contestabili o criticabili da un esterno ai fatti vissuti.
Ok. Il punto è che le esperienze sono soggettive, ma ''inspiegabilmente'' a volte coincidenti, così che riconosciamo a fiuto chi ha fatto le nostre stesse esperienze.
A fiuto sò che io e te per tempo percepiamo/intendiamo la stessa cosa intendiamo,  come vedere la luna, ma senza poterla indicare.
Dunque da cosa nasce questa certezza?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: iano il 01 Agosto 2023, 16:41:09 PM''Percezioni riservate'' nel senso che, diversamente da quella del tempo, nascono da esperienze non comuni a tutti.
Esperienze che ti rendono esperto in qualcosa.
E' proprio chiamarle percezioni nella misura in cui ti rendi conto che non puoi trasferirle ad altri , spiegandole, e gli altri possono acquisirle solo ripercorrendo il tuo percorso in modo autonomo, o per imitazione.
Le percezioni non si possono spiegare, ma solo condividere.
Basta allora una mezza parola per capirsi fra due che quello stesso percorso hanno fatto.
Io e te non sappiamo dire cosa sia il tempo, ma non abbiamo nessuna difficoltà a capire di cosa stiamo parlando, e non si sà bene come, siamo certi di riferirci alla stessa cosa, come ci riferiremmo alla Luna, ma senza poterla indicare.
Se condividiamo una esperienza particolare basta un accenno per richiamarla e riconoscerla, e per riconoscerci come portatori di una particolare percezione.

Questa condizione è stata definita da studiosi come Polanyi e Kuhn "conoscenza tacita", passando dall'epistemologia agli affari nei fatidici anni della "fine della storia". Che gli affaristi siano così interessati a questa questione dimostra che non è  di lana caprina e il transumanesimo ci fa molto affidamento per plasmare le coscienze del futuro penetrando molto a fondo nella loro "intimità" intuitiva.

Restando nella parte meno truce e alienabile della questione, direi di rifarsi ai due che ho citato, che scrissero in tempi non sospetti. Purtroppo in rete si trova molto la parte affaristica e poco quella epistemologica.

Sul rapporto tra mondo e linguaggio direi che vi è una grande biunivocità, per cui a volte arriva prima l'uno e a volte l'altro. Quando arriva prima il linguaggio, elaborante un'intuizione, siamo nella condizione della "conoscenza tacita" che precede una scoperta (Kuhn).
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Buona fortuna Iano, sono le coordinate di uno studio . Vediamo come te la cavi 8)
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#23
Citazione di: Alberto Knox il 01 Agosto 2023, 23:11:38 PMBuona fortuna Iano, sono le coordinate di uno studio . Vediamo come te la cavi 8)
Male, a meno che non abbia già intuito l'argomento, come in questo caso, e questa sarebbe materia per una discussione gemella di questa,  del come si possa capire davvero qualcosa leggendo un autore  senza riuscire ad immedesimarsi nel  percorso che lo ha portato a scrivere il libro.

E' massimamente utile leggere un libro,quando ciò equivale a mettere due percorsi autonomi a confronto, il tuo e quello dell'autore.
Molti invece nei libri cercano la saggezza, e perciò ne leggono tanti, ma è già tanto quando anche in un solo libro trovano se stessi.

A volte certi libri sembrano leggerti dentro.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''