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Guerra in Ucraina III

Aperto da InVerno, 21 Febbraio 2023, 13:39:02 PM

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niko

#420
Citazione di: InVerno il 05 Luglio 2023, 19:38:34 PMInsulti semplicemente un milione di ragazzi che nel tempo si sono avvicendati a Maidan per ottenere, non la ricostruzione del terzo Reich, ma di vivere finalmente in uno stato di diritto, in uno stato liberale,

"Liberale" uno stato che perseguita minoranze linguistiche, chiude partiti e giornali, normalizza l'azov e rivaluta Bandera???

Uhahaha, menomale che la verita' esiste, e limita la tua pretesa di dire tutto e il contrario di tutto...

Chi, eventualmente da giovane e in buona fede si sia fatto fregare dalle sirene UE e dalle "primavere" a stelle e strisce viste e riviste magari lo comprendo, ma certo non lo sostengo, e non lo giustifico.  

La mia prosa non e' mai volta a insultare, ma a scuotere certe granitiche certezze, che troppo male fanno. 
 

Carl Schmitt, grande pensatore CRISTIANO, converrebbe con me che l'albero si riconosce dal frutto, e che e' umano sostenere le forze "catecontiche" (diciamo cosi': l'ordine immanente contro il caos...) in mancanza di meglio, mentre scribi e farisei cianciano dei massimi sistemi...





Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

niko

#421
Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2023, 20:55:15 PMInverno, che vuoi parlare di stato di diritto con niko, lui crede nei poteri autarchici, naturalmente della sua parte.


Tu che vuoi parlare di stato di diritto, che cinque post fa sostenevi l'opzione nazifascista come baluardo contro il comunismo, anche qualora una forza comunista vincesse le elezioni?

Insomma se noialtri comunisti prendiamo il potere con la violenza ci volete ammazzare, se lo prendiamo con la dialettica, ci volete ammazzare lo stesso.

Il tuo stato di diritto si chiama:

"Pausa tra una crociata sanguinaria e l'altra".

E' uno stato di diritto generico dell'essere contro il divenire, una forza a-moralmente catecontica, tanto per ripetermi rispetto al mio post precedente.

Come tutti gli stati di diritto finora esistiti, del resto.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Mai sostenuto il nazismo, la mia era una semplice spiegazione dell'evoluzione storica. Il comunismo é talmente pericoloso che le forze sociali disperate si attaccano a qualsiasi cosa. E' per questo che sostenevo che una dittatura diciamo ordinata in senso internazionale, cioè legata ai sistemi di stampo liberale, possa essere una soluzione accettabile, e anche preventiva rispetto ad evoluzioni fuori controllo come erano appunto il nazismo o il comunismo, in periodi critici come fu quello della guerra fredda. In quel periodo c'era un accordo a priori con la Russia comunista, perché comunque bisognava continuare ad andare avanti, e siccome la Russia non permetteva certo ai paesi sotto il suo dominio di passare democraticamente dall'altra parte, lo stesso discorso valeva per i paesi dell'area nato. Quelle dittature, logicamente, cadono quando non sono più necessarie, e oggi i popoli possono scegliere liberamente dove stare. Per questo c'é una profonda differenza tra il sostenere una cultura dittatoriale oggi, come fai tu, e il sostenere la stessa cultura in quel periodo storico. 

niko

#423
Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2023, 21:43:23 PMMai sostenuto il nazismo, la mia era una semplice spiegazione dell'evoluzione storica. Il comunismo é talmente pericoloso che le forze sociali disperate si attaccano a qualsiasi cosa. E' per questo che sostenevo che una dittatura diciamo ordinata in senso internazionale, cioè legata ai sistemi di stampo liberale, possa essere una soluzione accettabile, e anche preventiva rispetto ad evoluzioni fuori controllo come erano appunto il nazismo o il comunismo, in periodi critici come fu quello della guerra fredda. In quel periodo c'era un accordo a priori con la Russia comunista, perché comunque bisognava continuare ad andare avanti, e siccome la Russia non permetteva certo ai paesi sotto il suo dominio di passare democraticamente dall'altra parte, lo stesso discorso valeva per i paesi dell'area nato. Quelle dittature, logicamente, cadono quando non sono più necessarie, e oggi i popoli possono scegliere liberamente dove stare. Per questo c'é una profonda differenza tra il sostenere una cultura dittatoriale oggi, come fai tu, e il sostenere la stessa cultura in quel periodo storico.


Ah ok, andavano bene le dittature "ordinate" e "orientate in senso liberale" del secondo dopoguerra.

Come quella Argentina o cilena, o quella greca.

A questo punto perche' non anche quella spagnola, o portoghese, che attraverso la guerra sono passate indenni.

Come farei se non ci fossi tu.

Comunque sei arrivato anche a sostenere che il nazifascismo e' stato il male minore rispetto a quello che avrebbe comportato la vittoria del comunismo sovietico in Italia o in Germania.

Dittature brevi, quelle di destra, che durano giusto il tempo necessario.

Come una parentesi o un raffreddore.

E che se fosse stato solo per quelli come te, sarebbero ben durate IN ETERNO, aggiungo io.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

#424
Tu aggiungi sempre quello che ti fa comodo, e che non ha a che fare con la realtà. La realtà storica é che le dittature di destra cadono quando cade la loro ragione storica, mentre invece purtroppo il radicamento dittatoriale della cultura comunista fa sì che molti paesi comunisti(Corea del nord, Cuba, Venezuela) o ex comunisti(Russia, Cina) mantengano o recuperino la loro cultura dittatoriale a tempo indeterminato, e cerchino addirittura di imporla ad altri paesi, vedi ucraina. E nel fare questo hanno il plauso dei comunisti nostalgici, ed apprezzatori di Stalin come te.

InVerno

Citazione di: niko il 05 Luglio 2023, 20:56:32 PM"Liberale" uno stato che perseguita minoranze linguistiche, chiude partiti e giornali, normalizza l'azov e rivaluta Bandera???

Uhahaha, menomale che la verita' esiste, e limita la tua pretesa di dire tutto e il contrario di tutto...
Non ho mai detto che è quello che hanno ottenuto, ho detto che è quello a cui aspiravano. Vedi, a differenza delle dittature, che sono spesso ammantante di concetti altisonanti provveduti da personaggi come Schmitt, ma che in realtà sono sistemi politici talmente semplici e rudimentali che persino degli adolescenti analfabeti potrebbero metterne su una, uno stato di diritto funzionale può richiedere decenni per essere impostato, e non c'è neanche garanzia che accada, la democrazia rimarrà sempre un aspirazione mai uno stato di fatto. Nel frattempo che l'Ucraina usciva dalla "sfera d'influenza" russa, un altro paese, il Regno Unito, decideva, con il solito aiuto di nazionalisti analfabeti come Jonhson e Farage, di uscire dalla "sfera d'influenza" europea, fatto accaduto in maniera ordinata e senza mezzo milione di morti, nonostante i teorici delle "sfere" vorrebbero dar a credere che quando succedono questi fatti sia inevitabile lo spargimento di sangue, un inevitabilità che si trasforma presto in una profezia autoavverante, eventi come la Brexit dimostrano che la legalità può fornire un framework capace di evitare la violenza e rispettare i desiderata popolari. E' invece l'idea dell'inevitabilità della violenza e dell'impotenza della legge, che gli amanti delle "sfere" propugnano, un idea perfettamente fascista, perchè il nucleo principale del fascismo è esattamente la sostituzione della legge con la violenza. Perciò quando leggo che gli eventi attuali sarebbero (descritti o giustificati? la linea di demarcazione è sottilissima) dalla lesa maestà di questa dannata sfera d'influenza, vedo persone che volenti o nolenti giustificano l'idea, fascistissima, che l'unica cosa che conti al mondo è la forza e che le regole siano solo foglie di fico, arrendetevi se volete a questa idea, ma sappiate anche che vi descrive politicamente, e non è una descrizione positiva.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#426
Citazione di: InVerno il 06 Luglio 2023, 08:25:43 AMNon ho mai detto che è quello che hanno ottenuto, ho detto che è quello a cui aspiravano. Vedi, a differenza delle dittature, che sono spesso ammantante di concetti altisonanti provveduti da personaggi come Schmitt, ma che in realtà sono sistemi politici talmente semplici e rudimentali che persino degli adolescenti analfabeti potrebbero metterne su una, uno stato di diritto funzionale può richiedere decenni per essere impostato, e non c'è neanche garanzia che accada, la democrazia rimarrà sempre un aspirazione mai uno stato di fatto. Nel frattempo che l'Ucraina usciva dalla "sfera d'influenza" russa, un altro paese, il Regno Unito, decideva, con il solito aiuto di nazionalisti analfabeti come Jonhson e Farage, di uscire dalla "sfera d'influenza" europea, fatto accaduto in maniera ordinata e senza mezzo milione di morti, nonostante i teorici delle "sfere" vorrebbero dar a credere che quando succedono questi fatti sia inevitabile lo spargimento di sangue, un inevitabilità che si trasforma presto in una profezia autoavverante, eventi come la Brexit dimostrano che la legalità può fornire un framework capace di evitare la violenza e rispettare i desiderata popolari. E' invece l'idea dell'inevitabilità della violenza e dell'impotenza della legge, che gli amanti delle "sfere" propugnano, un idea perfettamente fascista, perchè il nucleo principale del fascismo è esattamente la sostituzione della legge con la violenza. Perciò quando leggo che gli eventi attuali sarebbero (descritti o giustificati? la linea di demarcazione è sottilissima) dalla lesa maestà di questa dannata sfera d'influenza, vedo persone che volenti o nolenti giustificano l'idea, fascistissima, che l'unica cosa che conti al mondo è la forza e che le regole siano solo foglie di fico, arrendetevi se volete a questa idea, ma sappiate anche che vi descrive politicamente, e non è una descrizione positiva.


E io ho detto proprio che i nazionalisti ucraini, se davvero avessero avuto un consenso trasversale e intrinsecamente democratico paragonabile a quello che si creo' intorno, per dire, alla brexit, magari, in una possibile "storia alternativa" dell'ucraina  avrebbero fatto qualcosa di simile a quello che realmente hanno fatto, come realizzazione di un certo riallineamento internazionale, ma senza spargimento di sangue.

Che poi, la brexit non e' paragonabile, perche' sia Inghilterra che Europa sono di fatto aree di dominio americano (nato...), quindi la brexit e' stata un ricollocamento tattico, non una contesa strategica.

Maidan si sapeva come sarebbe andata a finire: la mattanza sociale europeista

(privatizzazioni, cancellazione del welfare, forbice crescente tra ricchi e poveri)

e l'aggressivita' politico-militare euroatlantica

(guerre su guerre per motivi e pretesti abbietti...)

Era gia' sotto gli occhi di tutti da decenni.

Non si puo' costruire vero consenso e vera partecipazione intorno a un modello fallito da decenni, e decadente, e patetico. Tanto che pressoche' ogni tentativo di esportarlo o espanderlo, tale modello, e' violento, infiltrativo e marginale; e la vicenda ucraina lo dimostra.

E se qualcuno (popolo, gruppo politico eccetera), al giorno d'oggi e in qualsiasi parte del mondo, innalza i vessilli (grondanti sangue cosi' recente: sangue della MIA generazione) degli u.s.a e dell'u.e come vessilli di liberta', e soprattutto di PACE, a me personalmente viene il sangue agli occhi a priori, non a posteriori.

Voler realizzare la pace e la giustizia SOCIALE (altre forme incomplete di pace e giustizia, come quella solo giuridica e solo liberale non mi interessano) con il mito di una sola etnia, una sola lingua, una sola religione e' la spazzatura della storia, e cosi' era a Maidan fin dall'inizio.

Nazionalismo becero usato come grimaldello per cambiare padrone per portare la periferia di un impero nella periferia di un altro impero.

Caccia al comunista (fantasma paranoide) in un mondo postcomunista, in perfetto stile Berlusconi, ma piu' tragico e violento perche' quelli li', a differenza di Berlusconi, facevano sul serio.

Nell'impossibilita' pratica di ogni nazionalismo in un mondo globalizzato, il nazionalismo e' sempre l'ideologia dei servi, di coloro che si mettono in condizione di avere, o continuare ad avere, o cambiare senza che cambi nulla (se non in peggio), padroni
sovra-nazionali.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

flying dutchman

Citazione di: niko il 22 Febbraio 2023, 00:11:29 AMIl solito predicozzo da buoni borghesi che sarebbe virtualmente europeista se l'europa (referente del predicozzo) come fenomeno antropico esistesse; nell'inesistenza -attuale ed essenziale- dell'europa... atlantista.

Predicozzo atlantista.

E quindi guerrafondaio.

E quindi pericoloso.

Chi parla del nulla, deve pur parlare di qualcosa.

O quantomeno tramite, qualcosa.

Pilsudsky era un fascista.

Chi riabilita Pilsusky, non e' tanto lontano da chi riabilita Bandera. Perche' le rivalita' tra nazionalismi lasciano il tempo che trovano, e solo l'inutilita' e la vanita' del nazionalismo fa da denominatore comune anche tra gli avversari, e merita, cone esempio negativo, di restare nella storia.

L'unica vera forza antimperialista e rivolta al sogno dell'ultima guerra in vista di una kantiana pace perpetua ai tempi del fascista Pilsudsky e della sua generazione era la gloriosa ARMATA ROSSA della RSFS/UNIONE SOVIETICA.

Altre io non ne conosco.

Il che ci riporta a bomba alla questione iniziale: l'europa non esiste specificamente nel suo rinnegare la sua appartenenza al tutto supercontinentale dell'Eurasia.

La nostra vera patria.

Per quanto mi riguarda, non c'e' ancora stato il terremoto a separare le due placche tettoniche (voialtri lo avete sentito?), unica eventualuta' che potrebbe giustificare l'esistenza dell'Europa come entita' separata a parte epifenomeni come Carlo Magno e il -suo- cristianesimo, e rispondero' ad ogni calunnia metafisica e metadinamica rivolta alla terra sotto ai miei piedi.

Perche' la terra sotto ai miei piedi non ha la parola, e qualche volta devo essere io, a prestargli la mia, di parola.

L'inesistenza ATTUALE, dell'europa, e' epifenomeno della sua inesistenza ESSENZIALE, e in essa si radica.

E per inciso, se il crollo dell'URSS fosse dovuto ad un problema di mancato fondamento dell'ideale comunista, resterebbe da spiegare perche' ad oggi la Cina resista, in quanto Stato comunista, e perche' la Korea del nord resista.

Il mancato fondamento dell'ideale capitalista, sotto gli occhi di tutti coloro che, evangelicamente, hanno fame e sete della GIUSTIZIA, e che con tali occhi guardino un qualsiasi panorama urbano, non sta impedendo al capitalismo di prosperare, da duecento anni almeno.

La giustizia dunque, che al netto delle chiacchiere e' l'unica possibilita' per la pace.

Oggi, come ai tempi dell'armata rossa.

Rivedrei dunque in linea generale la critica idealista (fatta sempre) alle ideologie degli altri come motore della storia.

O quantomeno della geopolitica.

Anche Pilsusky, che era un fascista, alla fine ha vinto contro i rossi. Al suo tempo e nella sua generazione.

Io a livello di un discorso serio sono per la pace.

A livello di tifo da stadio tifo per i russi.

E questo mio tifare e' coerente con il mio essere per la pace.

Perche' questa guerra finira' quando (non se, quando, nel senso che lo do praticamente per certo) la Russia si sara' presa il Dombass e poco altro e sara' disposta a trattare.

Altri finali possibili non ce ne sono.

L' "occidente" scritto tra mille virgolette, non scendera' mai in guerra guerreggiata, piu' che fornire armi, e fare la voce grossa, e fare sanzioni inutili e autodistruttive per la gioia di cinesi e americani, non fara'.

E una formica, anche superarmata da tutte le armi degli amichetti, contro un gigante perde. Lentamente, inesorabilmente, con le armi altrui che la "aiutano" a durare di piu' (quindi di fatto ad avere piu' morti inutilmente) ma perde.

Realismo, che comanda come sempre sull'idealismo:

Rapida vittoria della russia, naturalmente sui suoi obbiettivi minimalisticamente ridefiniti=rapida pace.

Chi pensa che l'Ucraina possa ricacciare gli invasori non ha capiti niente.

A breve avremo notizia della caduta di Bakmhut.

E il mondo si svegliera' multipolare. E post-neoliberista.

Avendo finalmente capito di esserlo.

Forse.




certo che Pilsudky era un fascista, direi un clerico-fascista. ma è morto nel 1935, quattro anni prima dello scoppio della guerra.
e certo che la Polonia, anche dopo la morte di Pilsudsky, era un paese dominato da una dittatura clerico-fascista.
e certo che la Polonia non ha avuto il minimo tentennamento a prendersi le briciole di Cecoslovacchia che le aveva lasciato Hitler all'inizio del 1939.
ma sono stati Hitler e Stalin ad invadere la Polonia nel settembre di quell'anno, con singolare coincidenza di intenti.
a quel punto mi è un po' difficile pensare che l'unica vera forza antiimperialista e antifascista fosse l'Unione Sovietica, così pronta a mettersi d'accordo con i nazisti per papparsi i paesi baltici e la sua brava metà di Polonia. 

Ipazia

La logica imperialistica è stata imposta fin dalle esplorazioni del XVI secolo dal gruppo di paesi che si riconosce nella Nato. Chi era fuori aveva solo la possibilità di soccombere o vincere. Quando è diventato too big to lose, ha contrapposto un imperialismo, militare ed economico, di segna opposto.

Cosa poco gradita alle decrepite potenze coloniali tenute in vita dall'impero USA, che con la Nato, facendo carne di porco della gioventù dei satelliti di confine, persegue la guerra ad oltranza. E ci si stupisce che chi sta dall'altra parte non stia con le mani in mano.

Stupore carico di stantia retorica sui diritti umani e dei popoli da parte di chi, da secoli, li ha calpestati e violati, e continua a farlo.

Qui non si tratta di stare da una parte o dall'altra ma di mantenere una visione almeno un pelo sopra l'ideologia e gli immaginari prestabiliti dai signori occidentali della guerra infinita.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Citazione di: flying dutchman il 06 Luglio 2023, 09:59:02 AMcerto che Pilsudky era un fascista, direi un clerico-fascista. ma è morto nel 1935, quattro anni prima dello scoppio della guerra.
e certo che la Polonia, anche dopo la morte di Pilsudsky, era un paese dominato da una dittatura clerico-fascista.
e certo che la Polonia non ha avuto il minimo tentennamento a prendersi le briciole di Cecoslovacchia che le aveva lasciato Hitler all'inizio del 1939.
ma sono stati Hitler e Stalin ad invadere la Polonia nel settembre di quell'anno, con singolare coincidenza di intenti.
a quel punto mi è un po' difficile pensare che l'unica vera forza antiimperialista e antifascista fosse l'Unione Sovietica, così pronta a mettersi d'accordo con i nazisti per papparsi i paesi baltici e la sua brava metà di Polonia.


Ciao, scusa ma risponderei, anche a te, come ho gia' risposto nei miei interventi su questa discussione numero:

375

392

394

Per altro il tutto abbastanza fuori tema, sia quello che dico io, sia quello che dici tu.

Pilsusky e' morto nel 1935, e anche l'armata rossa sotto Trotsky non aveva lo stesso valore politico e simbolico che aveva sotto Stalin, quindi se io dico una cosa relativa ai tempi di Pilsusky, e' abbastanza inutile che tu mi rispondi con una cosa relativa ai tempi di Stalin, che tu sia d'accordo con me o no.

E non ha molto senso nemmeno che tu riesumi cose di FEBBRAIO, peraltro gia' fuori tema a febbraio.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Citazione di: niko il 06 Luglio 2023, 09:18:21 AME io ho detto proprio che i nazionalisti ucraini, se davvero avessero avuto un consenso trasversale e intrinsecamente democratico paragonabile a quello che si creo' intorno, per dire, alla brexit, magari, in una possibile "storia alternativa" dell'ucraina  avrebbero fatto qualcosa di simile a quello che realmente hanno fatto, come realizzazione di un certo riallineamento internazionale, ma senza spargimento di sangue.

Che poi, la brexit non e' paragonabile, perche' sia Inghilterra che Europa sono di fatto aree di dominio americano (nato...), quindi la brexit e' stata un ricollocamento tattico, non una contesa strategica.
Il bello delle "sfere" è che, essendo artefatti di fantasia con la stessa consistenza della terra di mezzo di Tolkien, uno può immaginarle dove gli pare,  per esempio io potrei sostenere che la sfera d'influenza italiana è in nord-africa... ah già, non è un idea molto originale. La "mattanza sociale europeista" si chiama, nei paesi dell'est europa, dal 5 al 10% del GDP all'anno, e anche espansione se non creazione del wellfare. Eh già, perchè mentre i russi si crogiolano del fatto che "ora c'è la pasta nei supermercati, grazie a Putino" dimenticano che la Russia è il paese che è meno cresciuto tra quelli ex-sovietici, e gli unici a non esserne accorti o ad essersi accontentati sono i Russi che, non avendo alternative politiche, fanno buon viso a cattivo gioco. Non puoi, come sostieni, avere un processo ordinato e democratico, quando una delle due parti detesta i processi ordinati e democratici, ma crede solamente nella violenza. Perchè, se Schmitt ha avuto forse un influenza trasversale (ma neanche troppo) sulla formazione dello stato russo fuori dai '90 e la sua classe dirigente, Ilyin ha tracciato la via, perlomeno per Putin, sul come comportarsi riguardo agli strumenti ordinati e democratici, ovvero usarli come armi. Ilyin sosteneva infatti che le forme democratiche, nello stato fascista che immaginava, non dovessero essere abolite, al contrario, dovessero essere mantenute, semplicemente svuotate di ogni significato, in modo tale da rendere palesi al mondo quanti questi sistemi fossero insignificanti. Se Putin fa dei refendum del 99% di consenso, quando non ne avrebbe alcun bisogno visto che ha la pistola puntata alla tempia di chi vota, lo fa esattamente per screditare lo strumento stesso del referendum, e per ricordare al mondo che altro non esiste che la violenza, il resto è fuffa. E quanti ci sono cascati in questi anni, con il loro gretto cinismo mascherato da "a me non la si fa". Ogni volta che un europeo esclama "tanto qui come là" la manina di Putin si avvicina al glande per masturbarsi pensando a quanto è bravo a minare lo stato di diritto, continuate a dargliele vinte per il solo gusto di apparire degli "sgamati" che non si fanno ingannare da queste pantomime e che il "vero potere" è solo randellate e pugni, non è un caso che i marxisti ci caschino più di tutti, visto che solo con randellate e pugni hanno governato.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 06 Luglio 2023, 12:46:12 PMIl bello delle "sfere" è che, essendo artefatti di fantasia con la stessa consistenza della terra di mezzo di Tolkien, uno può immaginarle dove gli pare,  per esempio io potrei sostenere che la sfera d'influenza italiana è in nord-africa... ah già, non è un idea molto originale. La "mattanza sociale europeista" si chiama, nei paesi dell'est europa, dal 5 al 10% del GDP all'anno, e anche espansione se non creazione del wellfare. Eh già, perchè mentre i russi si crogiolano del fatto che "ora c'è la pasta nei supermercati, grazie a Putino" dimenticano che la Russia è il paese che è meno cresciuto tra quelli ex-sovietici, e gli unici a non esserne accorti o ad essersi accontentati sono i Russi che, non avendo alternative politiche, fanno buon viso a cattivo gioco. Non puoi, come sostieni, avere un processo ordinato e democratico, quando una delle due parti detesta i processi ordinati e democratici, ma crede solamente nella violenza. Perchè, se Schmitt ha avuto forse un influenza trasversale (ma neanche troppo) sulla formazione dello stato russo fuori dai '90 e la sua classe dirigente, Ilyin ha tracciato la via, perlomeno per Putin, sul come comportarsi riguardo agli strumenti ordinati e democratici, ovvero usarli come armi. Ilyin sosteneva infatti che le forme democratiche, nello stato fascista che immaginava, non dovessero essere abolite, al contrario, dovessero essere mantenute, semplicemente svuotate di ogni significato, in modo tale da rendere palesi al mondo quanti questi sistemi fossero insignificanti. Se Putin fa dei refendum del 99% di consenso, quando non ne avrebbe alcun bisogno visto che ha la pistola puntata alla tempia di chi vota, lo fa esattamente per screditare lo strumento stesso del referendum, e per ricordare al mondo che altro non esiste che la violenza, il resto è fuffa. E quanti ci sono cascati in questi anni, con il loro gretto cinismo mascherato da "a me non la si fa". Ogni volta che un europeo esclama "tanto qui come là" la manina di Putin si avvicina al glande per masturbarsi pensando a quanto è bravo a minare lo stato di diritto, continuate a dargliele vinte per il solo gusto di apparire degli "sgamati" che non si fanno ingannare da queste pantomime e che il "vero potere" è solo randellate e pugni, non è un caso che i marxisti ci caschino più di tutti, visto che solo con randellate e pugni hanno governato.


Senti, ma vai a spaccare i marroni a wikipedia, alla Treccani, a Limes e tutte le altre fonti giornalistiche, storiche e di linguaggio comune che parlano comunemente di

"sfere di influenza"

e danno per scontato il significato comune del termine; il fatto che invece da cinque post o giu' di li' li spacchi a me, come se fossi io in persona il principale teoreta e ideologo delle sfere di influenza (quale onore...) ha poco senso.

Anche le meraviglie del modello di sviluppo europeo, valle a decantare a chi se le beve, a me se cerco GDP, escono su google dieci risultati relativi a:

"Giudice di pace"

e mi bastano, se devo fare ricorso contro le multe.

La realta' delle sfere di influenza per me e' la realta' secondo cui i rapporti di forza economici e militari vengono prima dell'ideologia, delle chiacchiere e della fuffa, comprese le chiacchiere sul liberalismo e i diritti umani, la cui retorica Ipazia ha spiegato bene prima quanto sia abusata, e da chi.

Tutta la sovrastruttura di un modello di sviluppo individualista e competitivo che aumenta autoreferenzoalmente dello sticazzi virgola cinque percento annuo il mitico e cosmico

GDP

Che quattro economisti/teologi adetti ai lavori sanno che cosa sia (io no, ben inteso) mentre non realizza la felicita', l'eguaglianza e la pace sociale, in effetti e', ideologia.

Le persone non sono felici sotto il modello di sviluppo euroatlantico.

Probabilmente questo e' intraducibile in termini di GDP, ma amen, chi lo vuole capire, lo capisce lo stesso.

Le sfere di influenza fanno dei morti non perche' siano delle pie illusioni, ma perche' i governanti e i potenti in generale, che fanno le guerre, le rivoluzioni arcobaleno e i colpi di stato, ragionano, purtroppo o per fortuna, in termini di sfere di influenza.

L'ucraina e' una come torta e le sfere di influenza sono come dei tavoli.

Se la torta sta sul tavolo A o sul tavolo B, vuol dire che mangera' il potente A o il potente B.

Soldi, potere, dominio, quello intorno a cui realmente gira il mondo.

Questa guerra decide, in linea puramente teorica, se la totalita' della torta stara' integralmente sul tavolo A o sul tavolo B.

Andra' a finire che mezza torta stara' sul tavolo A e l'altra mezza sul tavolo B (le torte sono sempre spezzabili, a differenza dell'anello di Sauron), e tutti e due i potenti/contendenti faranno il ruttino dopo mangiato, non proprio tutto come avrebbero voluto, ma meglio di niente, come quasi tutte le guerre di questo mondo.

Ma niente, la democrazia, i diritti umani, il secolo delle grandi novita' e i russi cattivi.

C'e' sempre qualcuno che riesce a spiegarsi una guerra senza ricorrere alla metafora di torte e tavoli.

Io mi chiedo come diavolo faccia.








Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

flying dutchman

So di essere nuovo del forum, quindi accetto il cazziatone per avere riesumato cose del lontano febbraio e chiedo scusa in anticipo se tratterò questioni di cui si è già abbondantemente discusso in passato, ma a me sembra che non sia assolutamente corretto far partire la storia del conflitto tra Russia e Ucraina dagli avvenimenti di piazza Maidan: bisogna quanto meno rifarsi agli accordi di Minsk dell'8 dicembre 1991.
In quella data i presidenti delle repubbliche socialiste sovietiche di Russia, Ucraina e Bielorussia firmano un accordo che dichiara la dissoluzione dell'Unione Sovietica e la sostituzione con la Comunità di Stati Indipendenti. L'accordo verrà ratificato dai Soviet di tutte e tre le Repubbliche nel giro di pochi giorni ed esteso alle altre repubbliche dell'URSS (con l'eccezione delle tre repubbliche baltiche e della Georgia, che però aderirà in un momento successivo) con i protocolli di Alma Ata.
All'epoca le tre repubbliche avevano dichiarato di riconoscere e rispettare l'integrità territoriale e l'inviolabilità dei confini esistenti all'interno del Commonwealth ex sovietico.
Confini esistenti: all'epoca non ci fu nessuna rivendicazione della Russia in merito alla Crimea o ai territori parzialmente russofoni dell'estremità orientale dell'Ucraina.
Probabilmente nella mente di Eltsin e degli altri gerarchi della Repubblica Russa rimaneva la convinzione che Bielorussia e Ucraina sarebbero rimaste comunque nell'orbita russa, godendo di una indipendenza e sovranità poco più che formali. devo ammettere che questa è un'illazione non confortata da documenti ufficiali, ma solo dallo svolgersi degli accadimenti successivi.
Nel 1991 tra Russia e Ucraina rimanevano aperti due problemi che non erano grossi, erano di più: l'arsenale nucleare presente in territorio ucraino e la flotta russa del Mar Nero che aveva base nella città ucraina di Sebastopoli. In quel momento la Russia non era in grado di attrezzare una base alternativa alla flotta e l'Ucraina non era in grado di ordinare lo sgombero dal suo territorio delle forze armate russe. Così si perviene al memorandum di Budapest del 1994 e al trattato sullo status della flotta del Mar Nero del 1997.
Con il memorandum l'Ucraina si impegna a trasferire alla Russia gli armamenti nucleari presenti sul suo territorio e la Russia, unitamente al Regno Unito e agli Stati Uniti si impegna a rispettare l'indipendenza e la sovranità ucraina entro i confini dell'epoca. Nel 1994 ancora nessuna rivendicazione territoriale né sulla Crimea, né sulle regioni orientali estreme dell'Ucraina.
Già nel 1993 i presidenti di Russia e Ucraina avevano concordato un progetto per la divisione della flotta del Mar Nero in due parti, ma solamente nel 1997 le due nazioni formalizzano un accordo in merito. Nell'occasione l'Ucraina cedette alla Russia l'uso della base navale di Sebastopoli e delle sue strutture in cambio di un canone annuale di 98 milioni di dollari.
Ancora una volta non c'è nessuna rivendicazione russa, anzi: la Russia riconosce la sovranità ucraina sulla Crimea accettando di pagare un canone per l'utilizzo di una base navale ucraina nel Mar Nero.
Tutte cose che la Russia si rimangerà qualche anno dopo.
  

atomista non pentito

Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2023, 14:38:03 PMNon vedo il senso, si contano i morti dei terremoti, delle epidemie, e anche delle guerre. A maggior ragione nelle guerre dove per i morti civili ci sono spesso dei responsabili, che non sono quelli che astrattamente fanno la guerra, ma sono quelli che la guerra la fanno male, facendo capitare in mezzo i civili.
Dai che hai capito....... dare la notizia di 3 feriti DI CUI 2 BAMBINI in una cronaca di guerra ( mi raccomando , sempre ucraini i bambini e certamente non filorussi ) ha indubbiamente un'altra finalita'  che raccontare un terremoto. Da una parte i cattivi russi dall'altra diventa difficile una campagna contro il cattivo pianeta.
Anthonyi tu sei sveglio ma "noartri" non siamo tutti babbi. Tra l'altro il tuo concetto di "far bene la guerra" fa veramente ridere i polli. ( e rabbrividire probabilmente chi ha veramente a cuore l'umanita')

anthonyi

Citazione di: atomista non pentito il 06 Luglio 2023, 15:46:32 PMDai che hai capito....... dare la notizia di 3 feriti DI CUI 2 BAMBINI in una cronaca di guerra ( mi raccomando , sempre ucraini i bambini e certamente non filorussi ) ha indubbiamente un'altra finalita'  che raccontare un terremoto. Da una parte i cattivi russi dall'altra diventa difficile una campagna contro il cattivo pianeta.
Anthonyi tu sei sveglio ma "noartri" non siamo tutti babbi. Tra l'altro il tuo concetto di "far bene la guerra" fa veramente ridere i polli. ( e rabbrividire probabilmente chi ha veramente a cuore l'umanita')
Farà ridere chi non conosce il diritto internazionale in caso di guerra, e chi non vuole ammettere che la Russia questo diritto lo sta calpestando alla grande.
Personalmente sono orripilato dal cinismo che dimostri in questo post. 
C'é stato un attentato terroristico a kramatorsk, perché questo é inviare un missile sopra un ristorante dove la gente sta mangiando. Certo nella confusione iniziale le notizie si accavallano e possono venire informazioni imprecise, ma alla fine il bilancio sarà comunque tragico. Non c'é nessuna ragione di speculare su queste cose, anche perché Putin di bambini ucraini a tutt'oggi ne ha fatti morire un bel po, e tanti ne ha anche fatti deportare.
Certo ne dovete avere tanto voi, di pelo sullo stomaco per stare dalla parte di un individuo del genere. 

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