Tutte le strade portano a Dio?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 04 Maggio 2023, 17:02:44 PM

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Pensarbene

#15
Fidarsi e credere sono due cose diverse.
La fiducia si basa sulla competenza,una competenza che può essere cognitiva,affettiva,emotiva,sociale ecc...
In pratica io mi fido solo di questo genere di persone per quanto riguarda le cose che ho elencato.
Posso fidarmi in questo senso senza credere o credendo in base a queste cose.
Credere al di fuori di questo,su questo genere di pianeti,è possibile ma anche rischioso se non è circoscritto a poche persone per noi significative e basta.



Ipazia

Iano ha ben correlato "le strade che portano a Dio" con la psicologia finalistica degli umani la quale a sua volta nasce dal bisogno di dare un senso (che tra le sue principali accezioni implica pure il verso di una direzione) alla propria vita e al mondo circostante.

Ha ragione pure jacopo ad affermare che questo conatus sopravviverà alla morte degli dei, di Dio e dei feticci secolari post mortem dei, perché la questione del senso delle cose si estinguerà solo con l'ultimo uomo.

E il dopo, più che all'oltreumano di Nietzsche pare assomigliare sempre più al transumano omologato all'I.A. (intelligenza ovvero idiozia artificiale) la quale è programmata per non porsi più alcuna questione di senso, e vivere beotamente felice, " senza avere più nulla", nemmeno una coscienza umana.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Freedom

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 04 Maggio 2023, 17:02:44 PMse essere a sua immagine e somiglianza, significasse per gli esseri umani andare oltre il bene e il male, e quindi oltre ogni dicotomia?
A me pare che il bene e il male siano il criterio principe che ci consente di orientarci in questa vita. I problemi nascono, semmai, perchè le persone hanno idee diverse sul bene e sul male.

E' qui, secondo me, che sarebbe bene cercare ciò che unisce. Perchè è altresì vero che, storicamente, cercando di mettersi d'accordo su ciò che è bene e ciò che è male, l'umanità è spesso precipitata in conflitti importanti.

Non mi pare tuttavia una buona idea evitare il problema per il fatto che è così complicato, delicato e, purtroppo, spesso foriero di tragedie.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Duc in altum!

Citazione di: Freedom il 29 Maggio 2023, 18:36:25 PMA me pare che il bene e il male siano il criterio principe che ci consente di orientarci in questa vita. I problemi nascono, semmai, perchè le persone hanno idee diverse sul bene e sul male.
Hanno idee diverse non sul bene e sul male, ma sulla "verità" da cui sorge il bene e il male.
Ciò che ci unisce avviene un "criterio principe" precedente.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Duc in altum! il 29 Maggio 2023, 22:34:08 PMHanno idee diverse non sul bene e sul male, ma sulla "verità" da cui sorge il bene e il male.
Ciò che ci unisce avviene un "criterio principe" precedente.
Per esempio? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Kobayashi

Le diverse strade (spirituali, religiose) non possono portare a Dio, nessuna di esse porta a Dio. Queste strade raccontano un miscuglio di mitologia, precetti morali, racconti di vicende interiori di profeti o santi.
Tutto questo materiale serve soltanto a capire che se si vuole arrivare a Dio bisogna costruirsi tramite immaginazione e riflessione interiore una figura di Dio che serva allo scopo.
Ma qual'è lo scopo? Perché dovrei cercare Dio? Perché questo mondo è assurdo, falso, perché le nostre vite sono sempre lì a un passo dalla catastrofe, e sembrano essere il risultato di una beffa dopo l'altra, e questo non lo posso accettare, per cui devo per forza esprimere questa necessità in modo più concreto della sola sensazione disperata di "qualcos'altro"? Per non impazzire, per non sprofondare nella melanconia più devastante, o per non diventare una specie di ottuso animale sociale soddisfatto delle sue bistecche del week end e delle sue conversazioni sul campionato di calcio e le vacanze di quest'anno...
Si capisce che già qui la vicenda diventa prettamente personale.
Ed è inutile confondere le acque con il termine "verità". Pure con il termine, già riduttivo, "la mia verità".
Qui la verità non c'entra niente. Qui si stratta di orientarsi nel proprio spazio interiore. Un orientarsi che è insieme un costruire.
Tutta la religione può essere così interpretata come la disciplina necessaria a questo lavoro. Ma solo se dimostra di essere efficace. Se è soffocante, va rigettata senza indugi.
Come spesso accade bisogna scegliere se dare ascolto alla propria intuizione o preferire la logica esterna del racconto religioso.

Duc in altum!

Citazione di: Kobayashi il 30 Maggio 2023, 11:05:09 AMCome spesso accade bisogna scegliere se dare ascolto alla propria intuizione o preferire la logica esterna del racconto religioso.
Meno male che sostieni che la Verità (da scegliere e che divide o unisce gli esseri umani) non c'entra niente...
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Kobayashi

La verità non c'entra niente perché la verità riguarda la corrispondenza tra ciò che penso e la realtà. Poiché Dio non è nella realtà, non è sperimentabile, non si può dire che sia vero.
Ascoltare l'intuizione significa poter costruire meglio immagini interiori finalizzate ai bisogni di cui ho parlato sopra, bisogni prettamente personali.

Duc in altum!

Citazione di: Kobayashi il 30 Maggio 2023, 11:39:00 AMLa verità non c'entra niente perché la verità riguarda la corrispondenza tra ciò che penso e la realtà. Poiché Dio non è nella realtà, non è sperimentabile, non si può dire che sia vero. 
Ascoltare l'intuizione significa poter costruire meglio immagini interiori finalizzate ai bisogni di cui ho parlato sopra, bisogni prettamente personali.
Forse non te ne rendi più neanche conto, ma hai appena enunciato un postulato di verità (ovvio, della tua personale Verità)...
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Kobayashi

Io non ho detto che la verità non esiste, ma che la nozione di verità è sempre quella di corrispondenza tra realtà e immagine mentale, per cui di fronte all'immagine di Dio non si pone la questione della sua verità (la verità della sua esistenza e della sua natura), la quale non può essere ne dimostrata ne negata.
Non esiste la mia verità. La verità o è universale o non lo è. Esiste la mia visione del mondo, la mia interpretazione della vita, etc.
Che poi questa interpretazione sia presa pari pari da un racconto religioso, o piuttosto reinventata, o alterata, riguarda il motivo per cui ho deciso di iniziare quel cammino spirituale (di cui si chiedeva: porterà a Dio?).
All'apologia cattolica preferisco la mia intuizione. Ora è così, in questi mesi è così. Sarà sempre così? Probabilmente no. Quindi non si tratta di verità, ma di posizione, di interpretazione.

Voi apologisti cattolici, con i vostri giochetti di parole, con la vostra furbizia gesuitica...

Duc in altum!

Citazione di: Kobayashi il 30 Maggio 2023, 11:56:42 AMNon esiste la mia verità. La verità o è universale o non lo è. Esiste la mia visione del mondo, la mia interpretazione della vita, etc.
Certo, ma quella visione/interpretazione, ti piaccia o non ti piaccia, è l'espressione nei fatti (quindi non più teorica) di ciò che ritieni essere il vero senso dell'esistenza universale ...altrimenti attueresti differentemente!

Quindi sì che si tratta di fare quadrato - per il momento, come tu giustamente dici - intorno ad una verità soggettiva.

E' l'azione che rende vacua la semplice interpretazione della realtà (la politica come esempio classico).
Tu stesso dici: "preferisco" - amen e così sia -, ma quella scelta determina chi vuoi essere oggi ...chi sei davvero oggi!

Sarà sempre così?! Non ci sarà domani per la preferenza in cui saremo colti nella morte.
Non è un giochino o scaltrezza, e nemmeno un'interpretazione della realtà, ma una Verità preferita...

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

bobmax

Vi è un limite insuperabile alla verità nella esistenza. Nel senso che la verità nella esistenza non può mai essere Verità.
Perché è la peculiarità della stessa esistenza a rendere impossibile la Verità. Essendo l'esistenza fondata sulla separazione, che è sostanzialmente negazione.

La verità può essere certa quanto si vuole, ma per essere verità necessita di negare costantemente ogni possibile falsità contraria.
Di modo che, non può essere Verità.

Che è negazione della negazione.

E non è forse alla Negazione della negazione che aspira l'anima mia?

E non sarà allora che ogni strada conduce in definitiva a Dio?
Potrà infatti mai esservi una strada che alla fine non si concluda in Dio, negazione della negazione?

Passando da "verità" in "verità" non è inevitabile che infine ogni possibilità contraria mostrerà la propria inconsistenza?

Perché il possibile è lo stesso reale. E allora non vi è più alcuna possibile falsità: È negazione della negazione.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Kobayashi

Citazione di: Duc in altum! il 30 Maggio 2023, 12:15:55 PMCerto, ma quella visione/interpretazione, ti piaccia o non ti piaccia, è l'espressione nei fatti (quindi non più teorica) di ciò che ritieni essere il vero senso dell'esistenza universale ...altrimenti attueresti differentemente!
No, niente affatto. Piuttosto è ciò che ritengo importante, utile, per la mia esistenza.
Non c'è nessuna universalità.
Per esempio la mia affinità con l'idea monastica di separazione dal mondo riguarda un mio bisogno personale, che viene dal mio temperamento, da come sono cresciuto etc., e che certo è sentita anche da altre persone simili a me, ma niente di più.

Vale la pena riflettere sul fatto che la teologia contemporanea tende sempre di più a sostituire la nozione di "verità" con quella di "senso".




Kobayashi

Citazione di: bobmax il 30 Maggio 2023, 13:10:36 PMPassando da "verità" in "verità" non è inevitabile che infine ogni possibilità contraria mostrerà la propria inconsistenza?
Certo, è quello che sperimentiamo in continuazione. Questo non garantisce che alla fine si arrivi alla Verità, o a Dio.
La logica non garantisce nulla. O meglio... questa tua logica che garantisce l'approdo al nulla, alla negazione di ogni posizione singola, è a sua volta, forse, molto più modestamente, un'altra posizione, solo una delle tante, quella di un vuoto che, se per te funziona, è saggezza, per altri solo povertà, privazione. 

Duc in altum!

Citazione di: Kobayashi il 30 Maggio 2023, 13:23:25 PMNo, niente affatto. Piuttosto è ciò che ritengo importante, utile, per la mia esistenza.
Se fosse falso (cosa che per te, volente o nolente, non lo è) non sarebbe utile o importante.

Inoltre ti contraddici, giacche prima dici:
Citazione di: Kobayashi il 30 Maggio 2023, 11:56:42 AMLa verità o è universale o non lo è
...e poi affermi:
Citazione di: Kobayashi il 30 Maggio 2023, 13:23:25 PMNon c'è nessuna universalità.

Deciditi...
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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