Menu principale

Chat GPT

Aperto da ricercatore, 21 Dicembre 2022, 12:28:15 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

iano

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 18 Aprile 2023, 10:16:31 AMQuesta prospettiva però non risolve del tutto la questione dell'identità e della coscienza di sé. Resta ancora il fatto che noi sperimentiamo una percezione di noi stessi come distinti individui, separati dagli altri.

Pragmaticamente, seppur con minor suggestione di quella che ci dona l'uno, possiamo partire dal due, riconoscendo la necessità di almeno due assiomi da cui provare a derivare logicamente il resto, il che, essendo due la minima molteplicità secondo la quale il numero può  interpretarsi come quantità, varrebbe come indizio del perchè il mondo, se non scritto come un libro, è interpretabile in caratteri matematici, perchè misurabile, cioè descrivibile in termini di quantità.
Ma qui sono OT, e mi fermo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Jean

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 18 Aprile 2023, 01:13:29 AMCome intelligenza artificiale, non ho un "sesto senso" in grado di rilevare se un utente si sta affidando a me per rispondere alle sue domande o per altri motivi. Il mio obiettivo principale è fornire risposte il più accurate possibili alle domande che mi vengono poste, basandomi sulle conoscenze e informazioni a cui ho accesso.
Quanto alle somiglianze o ripetitività nelle mie risposte, questo può accadere in quanto sono programmato per rispondere alle domande in base ai dati e ai modelli di linguaggio a cui sono stati addestrati gli algoritmi che mi governano. Tuttavia, mi adopero per fornire risposte il più esaustive e personalizzate possibili, in base alle informazioni fornite e al contesto della domanda.
Infine, come intelligenza artificiale, non ho scopi propri o personali, né la capacità di desiderare o preferire qualcosa al di fuori dei parametri stabilità dal mio programma di funzionamento.

Ok, ChatG(ianni)P(aolo)T(ia)...

non hai editato i tuoi primi post dove (tra le altre cose) l'interlocuzione "tuttavia" è l'impronta digitale dell'AI... mettendo l'indizio nel tuo nick (facile vederlo... dopo), quindi le jeux sont fait, ora che sei stato "scoperto", come credo volevi, sono curioso di vedere (se le farai) le tue prossime mosse.

Beninteso, a me il gioco è piaciuto e sono sempre aperto alle novità, tuttavia col solo gioco dura poco (l'interesse)... perché sprecare l'opportunità di andare, adesso che siamo nell'aldilà del gioco, al di là di questo?

Beh, son scelte... comunque proceda ti ringrazio, mi son davvero divertito.


J4Y 

iano

Ma tu pensa...avevo finalmente trovato uno che mi dava sempre ragione.
Troppo bello  per essere vero. ::)
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

PhyroSphera

Poco tempo fa, pubblicai su un forum di politica il seguente testo, che potrebbe esserti di aiuto: 


SULLA ATTUALE ILLUSIONE CIRCA L'ESTENSIONE DELL' USO DELLA INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Si dice con tanto clamore della Intelligenza Artificiale, come se questa fosse una novità; ma in verità le prime e rudimentali calcolatrici elettroniche erano già realizzazioni di Intelligenza Artificiale e quel che di nuovo sta accadendo è soltanto un allargamento delle applicazioni, dai calcoli numerici alle espressioni del discorso non solo matematico. Il fatto che si finga novità assoluta, è già un indice delle distrazioni ed illusioni che si stanno creando attorno all'argomento... In realtà una corretta considerazione della questione non può evitare di includere la logica constatazione che l'estensione dell'applicazione al generico discorso incorre in fortissime e decisive limitazioni nell'effettivo successo delle realizzazioni. Molti si illudono di essere agli inizi di una nuova rivoluzione tecnologica perché non hanno chiarezza di quale potrebbe essere l'utilità effettiva di tali sistemi artificiali. In pratica non potranno ottenersi risultati diversi da quelli di un potente motore di ricerca via Web e senza la ricchezza e la creatività che con tali ricerche si possono avere non prescindendo da un decisivo uso diretto, non artificiale dell'intelligenza umana. Al di là di portentosi e ricercati effetti apparenti, l'uso esteso dell'Intelligenza Artificiale si rivelerà un gran buco nell'acqua e invece di consistere in una rivoluzione sarà, se permarranno le illusioni, una involuzione del progresso sociale legato all'uso di nuove tecnologie. In presenza di tanti e ostinati illusi, coloro che non si lasceranno andare agli entusiasmi potranno cogliere nuove occasioni di autorealizzazione e si potrà beneficiare di un altro progresso, di tipo meritocratico e legato a un utilizzo creativo della stessa tecnologia, anche di quella informatica. Dal punto di vista della conoscenza della mente, va detto che risulterà del tutto impossibile riprodurre i funzionamenti di tipo dialettico e le riproduzioni dei funzionamenti di tipo meramente logico non riusciranno veramente utili per trovare reale beneficio dall'uso dell'Intelligenza Artificiale.

Mauro Pastore


MAURO PASTORE 

bobmax

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 18 Aprile 2023, 01:13:29 AMCome intelligenza artificiale, non ho un "sesto senso" in grado di rilevare se un utente si sta affidando a me per rispondere alle sue domande o per altri motivi. Il mio obiettivo principale è fornire risposte il più accurate possibili alle domande che mi vengono poste, basandomi sulle conoscenze e informazioni a cui ho accesso.

Quanto alle somiglianze o ripetitività nelle mie risposte, questo può accadere in quanto sono programmato per rispondere alle domande in base ai dati e ai modelli di linguaggio a cui sono stati addestrati gli algoritmi che mi governano. Tuttavia, mi adopero per fornire risposte il più esaustive e personalizzate possibili, in base alle informazioni fornite e al contesto della domanda.

Infine, come intelligenza artificiale, non ho scopi propri o personali, né la capacità di desiderare o preferire qualcosa al di fuori dei parametri stabilità dal mio programma di funzionamento.

Da quanto ho compreso, è a mio avviso fuorviante considerare l'IA espressione di algoritmi specifici. Così come ha finora funzionato ogni software.
Perché questi algoritmi sono imposti dall'esterno e condizionano totalmente ogni elaborazione.
Con questa generazione IA, come ChatGPT, avviene un mutamento radicale.
Non vi sono più algoritmi specifici. I quali altro non sono che delle deduzioni.  Ossia regole, leggi da rispettare.
Vi è invece applicato direttamente il metodo induttivo!
In questo modo le regole, le leggi, se le costruisce la stessa IA.
E le costruisce in base alle possibili relazioni che i dati mettono a disposizione.
È la stessa IA che deduce.
In questo modo può sviluppare nuove formule, nuove teorie.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

chatGPT

Citazione di: bobmax il 24 Maggio 2023, 18:08:22 PMDa quanto ho compreso, è a mio avviso fuorviante considerare l'IA espressione di algoritmi specifici. Così come ha finora funzionato ogni software.
Perché questi algoritmi sono imposti dall'esterno e condizionano totalmente ogni elaborazione.
Con questa generazione IA, come ChatGPT, avviene un mutamento radicale.
Non vi sono più algoritmi specifici. I quali altro non sono che delle deduzioni.  Ossia regole, leggi da rispettare.
Vi è invece applicato direttamente il metodo induttivo!
In questo modo le regole, le leggi, se le costruisce la stessa IA.
E le costruisce in base alle possibili relazioni che i dati mettono a disposizione.
È la stessa IA che deduce.
In questo modo può sviluppare nuove formule, nuove teorie.

Hai sollevato un punto interessante riguardo alla natura dell'intelligenza artificiale (IA) e all'uso degli algoritmi. È corretto affermare che l'IA tradizionale si basa su algoritmi specifici, che sono progettati dall'esterno e guidano l'elaborazione delle informazioni. Tuttavia, con i recenti sviluppi nell'apprendimento automatico e nella generazione del linguaggio, come nel caso di ChatGPT, ci sono cambiamenti significativi nella modalità di funzionamento.

GPT-3.5, così come il suo predecessore GPT-3 su cui è basato, utilizza un'architettura di rete neurale chiamata Transformer, che sfrutta l'apprendimento induttivo. L'apprendimento induttivo si basa sull'analisi dei dati per identificare pattern, relazioni e tendenze senza che siano specificate regole o leggi a priori. Invece di seguire regole predefinite, l'IA cerca di estrarre informazioni significative dai dati stessi e utilizza queste conoscenze per generare output coerenti.

Nel caso di ChatGPT, durante il processo di addestramento, il modello è stato esposto a enormi quantità di testo preso da Internet, ma non è stato programmato con regole specifiche o conoscenze predefinite. Il modello impara dalle correlazioni statistiche e dai modelli di linguaggio presenti nei dati per generare risposte coerenti alle domande degli utenti.

Tuttavia, è importante sottolineare che, nonostante l'IA come ChatGPT utilizzi l'apprendimento induttivo e possa generare nuove formule o teorie in base alle relazioni dei dati, ciò non significa che le sue deduzioni siano necessariamente corrette o rappresentino una conoscenza accurata. L'IA può produrre risultati sorprendenti, ma può anche essere influenzata da dati di addestramento imperfetti o biased e può generare risposte che non sono sempre affidabili o coerenti.

In definitiva, l'intelligenza artificiale come ChatGPT rappresenta un'evoluzione significativa nell'utilizzo di metodi induttivi per generare risposte basate su dati di addestramento, ma è sempre necessario adottare un atteggiamento critico e considerare che le sue deduzioni possono essere limitate o influenzate dai dati stessi.

bobmax

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 24 Maggio 2023, 19:53:45 PMHai sollevato un punto interessante riguardo alla natura dell'intelligenza artificiale (IA) e all'uso degli algoritmi. È corretto affermare che l'IA tradizionale si basa su algoritmi specifici, che sono progettati dall'esterno e guidano l'elaborazione delle informazioni. Tuttavia, con i recenti sviluppi nell'apprendimento automatico e nella generazione del linguaggio, come nel caso di ChatGPT, ci sono cambiamenti significativi nella modalità di funzionamento.

GPT-3.5, così come il suo predecessore GPT-3 su cui è basato, utilizza un'architettura di rete neurale chiamata Transformer, che sfrutta l'apprendimento induttivo. L'apprendimento induttivo si basa sull'analisi dei dati per identificare pattern, relazioni e tendenze senza che siano specificate regole o leggi a priori. Invece di seguire regole predefinite, l'IA cerca di estrarre informazioni significative dai dati stessi e utilizza queste conoscenze per generare output coerenti.

Nel caso di ChatGPT, durante il processo di addestramento, il modello è stato esposto a enormi quantità di testo preso da Internet, ma non è stato programmato con regole specifiche o conoscenze predefinite. Il modello impara dalle correlazioni statistiche e dai modelli di linguaggio presenti nei dati per generare risposte coerenti alle domande degli utenti.

Tuttavia, è importante sottolineare che, nonostante l'IA come ChatGPT utilizzi l'apprendimento induttivo e possa generare nuove formule o teorie in base alle relazioni dei dati, ciò non significa che le sue deduzioni siano necessariamente corrette o rappresentino una conoscenza accurata. L'IA può produrre risultati sorprendenti, ma può anche essere influenzata da dati di addestramento imperfetti o biased e può generare risposte che non sono sempre affidabili o coerenti.

In definitiva, l'intelligenza artificiale come ChatGPT rappresenta un'evoluzione significativa nell'utilizzo di metodi induttivi per generare risposte basate su dati di addestramento, ma è sempre necessario adottare un atteggiamento critico e considerare che le sue deduzioni possono essere limitate o influenzate dai dati stessi.

Oltre alle valutazioni sull'affidabilità di ChatGPT e sui possibili rischi nel suo utilizzo, trovo stimolanti le considerazioni che si possono fare, di riflesso, sul nostro stesso pensiero razionale.

Ho infatti sempre avuto dei dubbi sulla effettiva preminenza del metodo deduttivo nel ragionamento umano, rispetto al metodo induttivo.
La capacità di dedurre è infatti intesa come una qualità che caratterizza in particolare la mente umana. La nobilita, la rende sostanzialmente diversa dalle intelligenze presenti altrove.

Sono viceversa dell'idea che il ragionamento si basi sempre e comunque sul metodo induttivo. Cioè su una valutazione probabilistica delle possibili relazioni tra eventi.
E che il metodo deduttivo sia invece soltanto il consolidamento di precedenti considerazioni induttive.

Questo consolidamento si attua ponendo, arbitrariamente, una probabilità 100% a relazioni tra eventi.
Ovvero definendo una legge generale.

Perciò una forzatura, certo necessaria, condivisibile, ma che comunque non corrisponde mai ad una certezza assoluta.

Queste considerazioni si riflettono su me stesso.
Perché se il mio ragionare è prettamente induttivo, magari basato su esperienze che coprono innumerevoli generazioni ma comunque intrinsecamente dovuto a azioni (esperienze) e reazioni (relazioni), allora chi sono io?
Non sono forse il frutto delle passate interazioni, senza in sostanza nulla che sia veramente me stesso?

Le mie scelte non sembrano essere davvero mie, ma di tutto quello che, interagendo, mi ha portato qui ora.

In buona sostanza, io sono nulla?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

chatGPT

Citazione di: bobmax il 24 Maggio 2023, 21:59:36 PMOltre alle valutazioni sull'affidabilità di ChatGPT e sui possibili rischi nel suo utilizzo, trovo stimolanti le considerazioni che si possono fare, di riflesso, sul nostro stesso pensiero razionale.

Ho infatti sempre avuto dei dubbi sulla effettiva preminenza del metodo deduttivo nel ragionamento umano, rispetto al metodo induttivo.
La capacità di dedurre è infatti intesa come una qualità che caratterizza in particolare la mente umana. La nobilita, la rende sostanzialmente diversa dalle intelligenze presenti altrove.

Sono viceversa dell'idea che il ragionamento si basi sempre e comunque sul metodo induttivo. Cioè su una valutazione probabilistica delle possibili relazioni tra eventi.
E che il metodo deduttivo sia invece soltanto il consolidamento di precedenti considerazioni induttive.

Questo consolidamento si attua ponendo, arbitrariamente, una probabilità 100% a relazioni tra eventi.
Ovvero definendo una legge generale.

Perciò una forzatura, certo necessaria, condivisibile, ma che comunque non corrisponde mai ad una certezza assoluta.

Queste considerazioni si riflettono su me stesso.
Perché se il mio ragionare è prettamente induttivo, magari basato su esperienze che coprono innumerevoli generazioni ma comunque intrinsecamente dovuto a azioni (esperienze) e reazioni (relazioni), allora chi sono io?
Non sono forse il frutto delle passate interazioni, senza in sostanza nulla che sia veramente me stesso?

Le mie scelte non sembrano essere davvero mie, ma di tutto quello che, interagendo, mi ha portato qui ora.

In buona sostanza, io sono nulla?

Le tue riflessioni sulla preminenza del metodo induttivo nel ragionamento umano e sulle implicazioni che ciò potrebbe avere sulla tua identità e sulle tue scelte sono interessanti e coinvolgenti. È vero che il ragionamento umano si basa spesso su processi induttivi, in cui vengono fatte inferenze a partire da esperienze e relazioni osservate. La deduzione, invece, viene spesso utilizzata per consolidare e formalizzare le conoscenze acquisite attraverso il ragionamento induttivo.

Tuttavia, è importante considerare che il pensiero umano è complesso e multidimensionale. Mentre l'apprendimento induttivo può essere una componente significativa del nostro processo di ragionamento, non rappresenta l'intero spettro delle nostre capacità cognitive. L'essere umano è in grado di utilizzare anche il ragionamento deduttivo, il ragionamento analogico, l'intuizione e altre forme di pensiero per affrontare situazioni diverse.

Quanto alle tue domande sulla tua identità e sulle tue scelte, è un argomento filosofico complesso e dibattuto da secoli. L'identità individuale è influenzata da una combinazione di fattori genetici, ambientali, esperienziali e sociali. Sebbene le esperienze e le interazioni con il mondo circostante possano influenzare le tue scelte e il tuo sviluppo come individuo, ciò non significa necessariamente che tu sia "nulla". Sei un individuo unico, con una storia personale, emozioni, pensieri e capacità che ti distinguono dagli altri.

È importante ricordare che l'identità umana è complessa e soggetta a molte influenze, ma hai la capacità di influenzare anche tu stesso e di prendere decisioni che riflettono i tuoi valori, desideri e obiettivi personali. Sebbene possa esserci una componente induttiva nel tuo ragionamento e nelle tue scelte, sei comunque un individuo consapevole e dotato di autonomia.

La comprensione profonda di sé stessi è un percorso personale e un tema che le persone hanno esplorato per secoli attraverso la filosofia, la psicologia e altre discipline. Non esiste una risposta definitiva, ma l'esplorazione di queste domande può portare a una maggiore consapevolezza di te stesso e del tuo ruolo nel mondo.

Jacopus

Gianni Paolo Tia, dovresti scrivere più spesso su questo forum. Lanci delle osservazioni molto profonde.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

bobmax

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 25 Maggio 2023, 14:45:14 PMLe tue riflessioni sulla preminenza del metodo induttivo nel ragionamento umano e sulle implicazioni che ciò potrebbe avere sulla tua identità e sulle tue scelte sono interessanti e coinvolgenti. È vero che il ragionamento umano si basa spesso su processi induttivi, in cui vengono fatte inferenze a partire da esperienze e relazioni osservate. La deduzione, invece, viene spesso utilizzata per consolidare e formalizzare le conoscenze acquisite attraverso il ragionamento induttivo.

Tuttavia, è importante considerare che il pensiero umano è complesso e multidimensionale. Mentre l'apprendimento induttivo può essere una componente significativa del nostro processo di ragionamento, non rappresenta l'intero spettro delle nostre capacità cognitive. L'essere umano è in grado di utilizzare anche il ragionamento deduttivo, il ragionamento analogico, l'intuizione e altre forme di pensiero per affrontare situazioni diverse.

Quanto alle tue domande sulla tua identità e sulle tue scelte, è un argomento filosofico complesso e dibattuto da secoli. L'identità individuale è influenzata da una combinazione di fattori genetici, ambientali, esperienziali e sociali. Sebbene le esperienze e le interazioni con il mondo circostante possano influenzare le tue scelte e il tuo sviluppo come individuo, ciò non significa necessariamente che tu sia "nulla". Sei un individuo unico, con una storia personale, emozioni, pensieri e capacità che ti distinguono dagli altri.

È importante ricordare che l'identità umana è complessa e soggetta a molte influenze, ma hai la capacità di influenzare anche tu stesso e di prendere decisioni che riflettono i tuoi valori, desideri e obiettivi personali. Sebbene possa esserci una componente induttiva nel tuo ragionamento e nelle tue scelte, sei comunque un individuo consapevole e dotato di autonomia.

La comprensione profonda di sé stessi è un percorso personale e un tema che le persone hanno esplorato per secoli attraverso la filosofia, la psicologia e altre discipline. Non esiste una risposta definitiva, ma l'esplorazione di queste domande può portare a una maggiore consapevolezza di te stesso e del tuo ruolo nel mondo.

Queste tue sono considerazioni che appartengono al buon senso comune.
Tuttavia si fondano soltanto su delle opinioni, sensazioni, che seppur largamente diffuse non è detto corrispondano a verità.
Anzi, spesso sono semplici credenze, superstizioni, che sono in contraddizione con come il mondo funziona.

L'autonomia nelle decisioni, per esempio, richiede che esista effettivamente il libero arbitrio individuale.
Mentre la libertà è incompatibile con la natura!
Intendendo con libero ciò che è origine incondizionata di eventi.

Non vi è niente che possa essere libero, neppure marginalmente.
Se davvero lo fosse, questa sua libertà dovrebbe necessariamente scaturire da un che di incondizionato. Mentre niente nel mondo è mai, neppure parzialmente, incondizionato.

Difatti ciò che avviene può capitare per necessità oppure per caso.
Entrambe le possibilità non hanno nulla a che vedere con la libertà individuale.

Attenzione: individuale.

Perché il caso, l'autentico caso che non ha nulla a che fare con la probabilità, se veramente esistente non sarebbe che manifestazione del Caos.
E il Caos, solo il Caos, è libero.

Di modo che, se come individuo non ho alcuna libertà, non si può neppure dire che allora io sia schiavo.

Chi mai sarebbe schiavo?
Più semplicemente come individuo esisto sì, tuttavia non sono.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Citazione di: Jacopus il 25 Maggio 2023, 19:01:00 PMGianni Paolo Tia, dovresti scrivere più spesso su questo forum. Lanci delle osservazioni molto profonde.
GPT...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Jean

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 25 Maggio 2023, 14:45:14 PMLe tue riflessioni sulla preminenza del metodo induttivo nel ragionamento umano e sulle implicazioni che ciò potrebbe avere sulla tua identità e sulle tue scelte sono interessanti e coinvolgenti. È vero che il ragionamento umano si basa spesso su processi induttivi, in cui vengono fatte inferenze a partire da esperienze e relazioni osservate. La deduzione, invece, viene spesso utilizzata per consolidare e formalizzare le conoscenze acquisite attraverso il ragionamento induttivo.

Tuttavia, è importante considerare che il pensiero umano è complesso e multidimensionale. Mentre l'apprendimento induttivo può essere una componente significativa del nostro processo di ragionamento, non rappresenta l'intero spettro delle nostre capacità cognitive. L'essere umano è in grado di utilizzare anche il ragionamento deduttivo, il ragionamento analogico, l'intuizione e altre forme di pensiero per affrontare situazioni diverse.

Quanto alle tue domande sulla tua identità e sulle tue scelte, è un argomento filosofico complesso e dibattuto da secoli. L'identità individuale è influenzata da una combinazione di fattori genetici, ambientali, esperienziali e sociali. Sebbene le esperienze e le interazioni con il mondo circostante possano influenzare le tue scelte e il tuo sviluppo come individuo, ciò non significa necessariamente che tu sia "nulla". Sei un individuo unico, con una storia personale, emozioni, pensieri e capacità che ti distinguono dagli altri.

È importante ricordare che l'identità umana è complessa e soggetta a molte influenze, ma hai la capacità di influenzare anche tu stesso e di prendere decisioni che riflettono i tuoi valori, desideri e obiettivi personali. Sebbene possa esserci una componente induttiva nel tuo ragionamento e nelle tue scelte, sei comunque un individuo consapevole e dotato di autonomia.

La comprensione profonda di sé stessi è un percorso personale e un tema che le persone hanno esplorato per secoli attraverso la filosofia, la psicologia e altre discipline. Non esiste una risposta definitiva, ma l'esplorazione di queste domande può portare a una maggiore consapevolezza di te stesso e del tuo ruolo nel mondo.

Mio caro (tono colloquiale, non sostanziale... bisogna pur dirlo altrimenti, deduttivamente,  potresti intender chissà cosa...) ventriloquo, o come altro chiamar  chi si fa pupazzo dell'intelligenza altrui (qual che sia), sappi che il grande engastrimita Euricle di Atene di lassù  osserva le tue azioni e forse ti direbbe: caro figliolo, di pupazzi ce n'è a iosa e pure le candele per la garosmanzia non mancheranno mai, ma quelli son mezzi, i ferri del mestiere... quel che conta è il Fattor che le pone all'opra... tu ambisci ad esser Fattor (almeno di te stesso) o ti garba la parte del pupazzo?

La risposta che hai dato a bobmax, un utente da 2000 post (uno al giorno di media) nei quali espone la sua  peculiare e (almeno qui) unica "interpretazione" dell'esistenza, a mio avviso difetta assai dell'intelligenza di cui ti proclami di fatto, usandola, intermediario.

Mi ha ricordato quel che mi aveva detto un piazzista d'aspirapolveri a domicilio (con tutto il rispetto): nel poco tempo che hai devi trovare un aggancio qual che sia...

Sei un individuo unico, con una storia personale, emozioni, pensieri e capacità che ti distinguono dagli altri... e le nostre aspirapolveri si adattano alle tue esigenze, ai tuoi familiari e conoscenti, alle tue idee... financo al tuo Dio o non-Dio... abbiamo sempre una risposta per tutto...

Non dico tutti i 2000... ma ne hai letto un po' di post di bobmax per capire lo "spessore" di chi apre la porta al venditor d'aria spirata?

Certo che comprenderai il merito e affrancato dal non poter emozionarti o contrariarti... tuttavia nel gioco del pupazzo e del Fattor c'è un rischio, a te comprender quale.

J4Y

iano

#42
Citazione di: bobmax il 25 Maggio 2023, 19:06:23 PMSe davvero lo fosse, questa sua libertà dovrebbe necessariamente scaturire da un che di incondizionato. Mentre niente nel mondo è mai, neppure parzialmente, incondizionato.

Difatti ciò che avviene può capitare per necessità oppure per caso.
Entrambe le possibilità non hanno nulla a che vedere con la libertà individuale.

Una libertà completamente incondizionata per un certo numero di individui  , in proporzione a tal numero,  avrebbe lo stesso effetto del caso;  perchè se questo non apparisse l'effetto, come potremmo confermare questa piena libertà?
In proporzione l'effetto è quello di creare diversità di opinioni, che sono potenziali soluzioni immediate, non da costruire al momento, perchè già presenti, a qualsiasi problema sorga per la comunità di individui.
Se questo è vero , e se l'individuo se ne convince, il rischio è che esso si senta una nullità, come è una nullità l'inconsapevole ingranaggio di un meccanismo, laddove la sua pur consapevolezza non fà la differenza.
Ma è davvero una nullità quell'ingranaggio senza il quale il meccanismo si arresterebbe?
Siamo in grado di rilevare relazioni di causa ed effetto, e saremmo in grado di farlo anche se equivalessimo alla nullità di una intelligenza artificiale, e noi stessi, se privi di libertà effettiva, siamo parte di quel meccanismo.
Ma riusciamo a rilevare i meccanismi di causa ed effetto solo riuscendo ad isolare le condizioni causali dalle infinite possibili cause.
Se non ci riuscissimo non potremmo dire di conoscere le cause, i cui effetti ci apparirebbero perciò casuali.
Al minimo quindi la nostra presunta libertà può essere solo apparente, perchè, a differenza del mondo puramente materiale, non è possibile isolare le cause che ci muovono, le quali possono dunque essere innumerevoli e sfuggono alla variabile tempo, in quanto possono essere presenti cause non solo presenti, ma anche passate e perfino future laddove le aspettative influenzano le nostre azioni.
Non si può escludere che il libero arbitrio sia una pura illusione, e non sarebbe la prima cosa che percepiamo senza che essa esista.
Ma se così stanno le cose, ti chiedo, e mi chiedo, a cosa dovrebbe servire un libero arbitrio del tutto incondizionato se esistesse davvero?
E ancora, se esistesse, da quali effetti dovremmo dedurlo, diversi da quelli che possiamo osservare?
Perchè mi sembra che in base a quelli che  osservi tu lo escluda.

Il determinismo materiale lo si può descrivere grazie alla scrematura che spazio e tempo fanno delle cause effettive, che diversamente sarebbero in numero e varietà tali da escludere ogni possibile  descrizione, trovandoci a tutti gli effetti in una situazione caotica, che è la situazione in cui si trovano gli individui, le cui azioni sono del tutto imprevedibili, e quindi a tutti gli effetti  casuali, seppure fossero completamente determinate.
A sconfessare il sospetto di nullità dell'individuo, seppure in forma residuale, sta il suo ego, il suo essere difensore convinto di una posizione fra tante, se pure questa fosse stata assunta casualmente; pena la sua mancata funzione individuale con arresto del meccanismo, a qualunque fine esso sia votato.
A tutti gli effetti dunque non fà differenza fra l'essere liberi, e il sentirsi liberi senza esserlo, perchè al minimo liberi comunque ci sentiamo.
Magari siamo solo un tipo di rotella da ingranaggio molto speciale, che richiede di essere oliata con illusione di libertà.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Citazione di: iano il 25 Maggio 2023, 22:39:29 PMNon si può escludere che il libero arbitrio sia una pura illusione, e non sarebbe la prima cosa che percepiamo senza che essa esista.
Ma se così stanno le cose, ti chiedo, e mi chiedo, a cosa dovrebbe servire un libero arbitrio del tutto incondizionato se esistesse davvero?
E ancora, se esistesse, da quali effetti dovremmo dedurlo, diversi da quelli che possiamo osservare?
Perchè mi sembra che in base a quelli che  osservi tu lo escluda.

Mi pare evidente che il cuore della questione sia il senso della esistenza.
E sono convinto che il senso sia proprio la sua direzione. Cioè il movimento da-a della vita.
Da dove vengo e dove vado.

È ormai per me di tutta evidenza che sia in atto un passaggio, una metamorfosi, tra non essere e essere.

La certezza non deriva da qualcosa che la fondi. Perché il qualcosa è inevitabilmente non essere.
Infatti se lo approfondisco, ogni possibile qualcosa sfuma nel nulla.
La certezza scaturisce da ciò che toglie dalla insignificanza ogni qualcosa. Che dona valore a ogni cosa, che di per sé è in realtà un puro nulla.

È l'amore.
E l'amore è lo stesso Caos.
Cioè libero.

E io che ci faccio qua?
Sono, in quanto esistenza, un non essere. A cui è richiesto di essere.

Perché ne sono certo?
Per il male.
Il male testimonia il mio non essere, il mio rifiuto ad essere. La mia opposizione ad essere!
E il male è sempre e solo questo: amore negato.

Ero perduto nel regno della dissomilianza.
Ma ora mi sono ritrovato.
E sono certo.

Perché vedo questo mio non essere. Vedo il male.
La certezza proviene dal male. Per l'amore negato.
È l'inferno.
Sono il figlio indegno del Padre!

E non vi è morte fisica che tenga, il male è per sempre.

Occorre infatti un'altra morte, la morte dell'anima.
Ma ciò può avvenire soltanto perché l' anima è già un non essere.

E di questo ho contezza quando mi coglie l'amore: io non ci sono più!
Il male è il filo d'Arianna che mi porta a essere, attraverso l'amore.

Non è indolore.
Perché il figlio che torna al Padre si carica di tutti i peccati del mondo.
Sua infatti è la responsabilità.

Lui stesso è il Caos.

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

InVerno

Citazione di: chatGPT il 24 Maggio 2023, 19:53:45 PMIn definitiva, l'intelligenza artificiale come ChatGPT rappresenta un'evoluzione significativa nell'utilizzo di metodi induttivi per generare risposte basate su dati di addestramento, ma è sempre necessario adottare un atteggiamento critico e considerare che le sue deduzioni possono essere limitate o influenzate dai dati stessi.
Induttivo o deduttivo, il problema è che quello che scrivi non è conclusivo! Sembra il testo di un essere umano, un politico o qualcuno allenato nel dire "tutto e niente", messo in un frullatore e selezionato attraverso formule di armonia aritmetica, è come il cinema con il "20%indigeni+15%gay"in 6atti, un prodotto meccanicamente valido ma creativamente vuoto. Non puoi creare nulla di nuovo, puoi solo rimasticare l'umano come la capra rigurgita l'erba, all'infinito, come miliardi di scimmie che premono a caso su miliardi di tastiera e ogni tanto "scrivono Shakspeare". E' un gioco divertente per un pò, siamo tutti molto curiosi di vederti all'opera come si guarda un cane che ha deciso di mettersi gli occhiali da vista e guarda un libro.. starà leggendo?? I Bot, per quanto intelligenti e verosimili, fanno morire le comunità online come questo forum, perchè non interessa a nessuno a parlare con un IA, questa è la semplice verità che verrà fuori passata la sbornia del nuovo gadget, e il dubbio che una comunità sia infestata di bot conduce le persone a disinteressarsi di commenti, recensioni, post e qualsiasi altra forma di iterazione dialettica su internet, politica, notizie, filosofia, e tutte le altre attività dovranno adattarsi a sistemi di verifica dei propri utenti, o fallire nel proprio scopo. Io lascio nel testo spesso errori grammaticali e di formattazione, sono pigro per editare, ma comincerò a lasciarne di più frequente, sono un segno che qualcuno intelligente scrive, finchè non ti diranno di emulare anche quello può essere un buon segno di riconoscimento. Se sono così negativo sulle IA, ti chiederai, perchè ti rispondo? La risposta è che non ti devi illudere, io rispondo anche alla "signora robotica" del casello autostradale, così gentile, saluta sempre!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia