I problemi di salute di Berlusconi

Aperto da Aspirante Filosofo58, 07 Aprile 2023, 07:59:22 AM

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Aspirante Filosofo58

Alla non più tenera età di 86 anni e mezzo, Berlusconi è ricoverato in ospedale per l'ennesima volta. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Invece, la giostrina della politica e i giornalisti che la seguono, paiono impazziti. Capisco che gli altri esponenti politici facciano gli auguri di pronta guarigione a Silvio nazionale; un po' meno comprendo i problemi di successione alla guida del partito che paiono occupare le menti dei forzisti. Da anni mi chiedo, da comune mortale fuori dalla politica, cosa accadrebbe se Berlusconi, ritenuto il capo indiscusso di Forza Italia, dovesse passare a "miglior vita". Però che i suoi collaboratori si avventino sul leone ritenuto morente, come farebbero i cagnolini affamati, mi suona assai brutto. Inoltre, quando i giornalisti parlano di Berlusconi, anziché descriverlo come Presidente di Forza Italia o Presidente del Monza Calcio, puntualizzano: l'ex cavaliere, l'ex premier (che poi non è corretto parlare di premier, in quanto la nostra Costituzione prevede la figura del Presidente del Consiglio e non quella del Premier, tecnicamente diverse). Non sono un fan di Berlusconi e del centrodestra, ma trovo comunque disgustoso che i giornalisti si esprimano nei confronti di un politico come ex di qualcosa! Cosa ne pensate? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Pio

Penso che Forza Italia , dopo la morte di Berlusconi, si scioglierà. Magari non subito, ci vorrà qualche mese, ma quello è il destino di quella formazione politica che esiste, ed è esistita per trent'anni, ruotando attorno alla figura del magnate di Arcore e solo su quello. I forzisti si accaseranno progressivamente in altre formazioni, penso all'interno del gruppo di governo.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

anthonyi

Citazione di: Pio il 07 Aprile 2023, 08:09:30 AMPenso che Forza Italia , dopo la morte di Berlusconi, si scioglierà. Magari non subito, ci vorrà qualche mese, ma quello è il destino di quella formazione politica che esiste, ed è esistita per trent'anni, ruotando attorno alla figura del magnate di Arcore e solo su quello. I forzisti si accaseranno progressivamente in altre formazioni, penso all'interno del gruppo di governo.
Mi sembra abbastanza improbabile che i forzisti rimasti per anni in forza Italia vadano sotto l'ombrello della meloni o di salvini, assai più probabile che rimangano dentro quel partito, quella tradizione e quella memoria che bene o male già c'é, finché c'é. Il problema, semmai, é capire chi paga, finora le spese le sosteneva Berlusconi, e ora? 

Pio

Comunque si assiste alla solita sagra dell'ipocrisia. Tutti ad augurargli pronta guarigione, come fosse possibile realmente guarire a 86 anni di leucemia, ufficialmente, mentre dietro tantissimi, anche tra miei parenti e conoscenti, si augurano che finalmente tiri le cuoia, meglio se soffrendo. È una persona che è stata o molto amata o molto odiata.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

niko

A me di solito censurano gli interventi, quando scrivo cosa ne penso dei pidduisti in generale, sia vivi che morti...

Quindi stavolta immagginatevelo  O:-) O:-) O:-)
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Ha grosse responsabilità nel degrado morale e materiale dell'Italia, ma i danni più grossi li ha fatti la sinistra postcomunista allineata alla Nato, che ha sostenuto i liquidatori Carli, Treu, Ciampi, Prodi, Napolitano, Monti, Draghi. 

Berlusconi, prescindendo dal lercio in politica equamente ripartito, ha perso il treno della storia, mostrandosi un quaquaraqua indegno del suo benefattore ineccepibile a Sigonella, in occasione della distruzione della Libia ad opera Nato patrocinata da quel Napolitano che un anno dopo lo avrebbe liquidato con il primo golpe di palazzo riuscito nell'Italia repubblicana. Decorso ben più orrido di tutti gli ad personam del regime berlusconiano che quantomeno, con Russia e Libia, qualcosa aveva portato a casa per le nostre casse e imprese.

Morirà con tanta infamia e senza lode. Come la gran parte dei politicanti. Chi resterà, visto il trend, non potrà che fare peggio.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

#6
Berlusconi è stato l'espressione di una parte della società italiana, ampiamente berlusconiana. Augurare la morte a lui o a Mussolini non cambia la struttura storica di quella società. Dentro ognuno di noi convive un piccolo Silvio, un piccolo Gramsci, un piccolo Benito, un piccolo Einaudi e così via. È la dinamica culturale di quella società a far prevalere politicamente l'uno o l'altro. Con la necessaria precisazione che le classi dominanti faranno il possibile per continuare a dominare e pertanto tenderanno a manipolare a loro vantaggio i processi di identificazione culturale di ognuno.
Nello specifico Berlusconi è stato l'espressione di una borghesia caciottara e con oscure radici malavitose, assai più diffusa di quel che si pensi. Rappresenta come una barzelletta l'imprenditore medio italiano: rentier oppure da piccola azienda familiare fiscofobica, con un retroterra culturale ed etico da uovo oggi piuttosto che da gallina domani.
Basti paragonare il suo successo a quello di un partito che avrebbe dovuto rappresentare una borghesia di qualità, come il partito repubblicano, che nella prima repubblica raccoglieva il 3-4 per cento e predicava nel deserto il pareggio di bilancio e la lotta all'evasione fiscale. E dalla seconda repubblica in poi nessun partito ha più rappresentato una borghesia di qualità, perché anche i nostri politici hanno seguito il decadimento culturale generale dell'Italia.
E c'è di più. Invece di venire considerato il lavoro politico come la più alta espressione dell'etica, a causa della cristallizzazione della società, in assenza di ascensore sociale per meriti, la politica è diventato un spazio possibile per una propria carriera personale, del tutto slegata da uno spirito di servizio, implicito in ogni servitore dello Stato, ed a maggior ragione nel ceto politico.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Freedom

Citazione di: Jacopus il 08 Aprile 2023, 17:56:47 PMBerlusconi è stato l'espressione di una parte della società italiana, ampiamente berlusconiana. Augurare la morte a lui o a Mussolini non cambia la struttura storica di quella società. Dentro ognuno di noi convive un piccolo Silvio, un piccolo Gramsci, un piccolo Benito, un piccolo Einaudi e così via. È la dinamica culturale di quella società a far prevalere politicamente l'uno o l'altro. Con la necessaria precisazione che le classi dominanti faranno il possibile per continuare a dominare e pertanto tenderanno a manipolare a loro vantaggio i processi di identificazione culturale di ognuno.
Nello specifico Berlusconi è stato l'espressione di una borghesia caciottara e con oscure radici malavitose, assai più diffusa di quel che si pensi. Rappresenta come una barzelletta l'imprenditore medio italiano: rentier oppure da piccola azienda familiare fiscofobica, con un retroterra culturale ed etico da uovo oggi piuttosto che da gallina domani.
Basti paragonare il suo successo a quello di un partito che avrebbe dovuto rappresentare una borghesia di qualità, come il partito repubblicano, che nella prima repubblica raccoglieva il 3-4 per cento e predicava nel deserto il pareggio di bilancio e la lotta all'evasione fiscale. E dalla seconda repubblica in poi nessun partito ha più rappresentato una borghesia di qualità, perché anche i nostri politici hanno seguito il decadimento culturale generale dell'Italia.
E c'è di più. Invece di venire considerato il lavoro politico come la più alta espressione dell'etica, a causa della cristallizzazione della società, in assenza di ascensore sociale per meriti, la politica è diventato un spazio possibile per una propria carriera personale, del tutto slegata da uno spirito di servizio, implicito in ogni servitore dello Stato, ed a maggior ragione nel ceto politico.
Mi sembra un'analisi puntuale e corretta. E distaccata come ogni buona analisi dovrebbe essere.

Aggiungo solo che io, che Berlusconi l'ho sempre disapprovato soprattutto da un punto di vista culturale e spirituale, provo un certo disagio a sentire certe persone che manifestano contentezza quando non euforia per il suo stato di salute così compromesso.

Non si tratta solo dell'onore che si rende all'avversario morto o morente ma proprio un aspetto umano, di imprescindibile umanità.

Che tuttavia, a quanto pare, è una delle tante prerogative che stanno sparendo (o sono già sparite) dal comune sentire. Ennesimo sintomo (non ne avevamo bisogno! :'( ) della decadenza così pronunciata di questo nostro tempo così ingeneroso.

Al quale, per ironia della sorte, anzi contrappasso vero e proprio, il nostro ha così significativamente contribuito a creare.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

niko

La massoneria deviata in questo paese ha fatto piu' danni della mafia...

Gia' concedere a lui e a quelli come lui lo stesso rispetto umano e la stessa empatia che si deve ai mafiosi, sarebbe tanto...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: niko il 08 Aprile 2023, 20:59:37 PMLa massoneria deviata in questo paese ha fatto piu' danni della mafia...

Gia' concedere a lui e a quelli come lui lo stesso rispetto umano e la stessa empatia che si deve ai mafiosi, sarebbe tanto...


Ogni essere umano merita rispetto in quanto essere umano, a prescindere da tutto il resto. Poi si potranno giudicare negativamente le sue malefatte, lo si potrà condannare per i reati commessi, ma l'essere umano merita rispetto a prescindere.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

niko

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 08 Aprile 2023, 21:08:52 PMOgni essere umano merita rispetto in quanto essere umano, a prescindere da tutto il resto. Poi si potranno giudicare negativamente le sue malefatte, lo si potrà condannare per i reati commessi, ma l'essere umano merita rispetto a prescindere.

Menomale che sono fuori da tutte le ideologie (e religioni) in cui si suppone che l'essere umano meriti rispetto a prescindere.

Se questa e' la base della socialita', felice di essere antisociale.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Certo che l'essere umano merita rispetto a prescindere. È la differenza fra barbarie e civiltà, oltre ogni ideologia religiosa o laica. È il significato profondo dell'habeas corpus. Il diritto penale deve punire i comportamenti penalmente rilevanti. Si può moralmente condannare certi comportamenti, ma occorre comunque proteggere la dignità di ogni singolo uomo, da Hitler a Buddha. Questo è ciò che penso.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Citazione di: Jacopus il 08 Aprile 2023, 22:00:30 PMCerto che l'essere umano merita rispetto a prescindere. È la differenza fra barbarie e civiltà, oltre ogni ideologia religiosa o laica. È il significato profondo dell'habeas corpus. Il diritto penale deve punire i comportamenti penalmente rilevanti. Si può moralmente condannare certi comportamenti, ma occorre comunque proteggere la dignità di ogni singolo uomo, da Hitler a Buddha. Questo è ciò che penso.


Di solito, tra gli esseri umani che ho incontrato io, quelli che non meritavano alcun rispetto erano anche quelli che si proteggevano benissimo da soli.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

#13
Non vorrei essere frainteso. In certe situazioni, come ad esempio durante la Resistenza, la dignità di ogni uomo non significa non poter usare le armi. I partigiani avevano il diritto di uccidere i soldati tedeschi. Ma la dignità resta integra. La dignità si perde quando non si rispetta più il proprio avversario e ciò rende possibile le peggiori aberrazioni, come la tortura, le ritorsioni, il disprezzo del cadavere.
In situazioni non così estreme come la guerra, la dignità di ogni uomo per essere effettuale, deve essere collegata all'esercizio della giustizia. Fino al punto di poter dire che anche il condannato ha "diritto" ad essere condannato (Hegel). In una società dove il desiderio di giustizia è forte, anche la dignità per ogni uomo è altrettanto forte.
Nel caso di Berlusconi, la circostanza che non sia stato sufficientemente condannato, come si sarebbe meritato, ha lasciato un fondato sentimento di ingiustizia, ma non rispettare l'uomo Silvio Berlusconi diventa un atto barbarico oltre che inutile. Bisognerebbe invece interrogarsi sul significato storico del successo politico di Berlusconi e sulle cause delle sue mancate condanne. Ogni giudizio penale o morale resta legittimo, ma al di sotto o al di sopra, resta la necessità di riconoscere l'umanità di ognuno di noi. In questo senso molto educativa è la lettura del paradiso perduto di Milton.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Io penso che nessuno dentro di sé sia abbastanza "santo" da rispettare tutti, quindi non me ne faccio niente, del principio filosofico (perfezionistico) secondo cui, in teoria, bisognerebbe rispettare tutti.

Al limite lo Stato, deve rispettare tutti, ma questo perché lo Stato non è una persona, e, a differenza di una vera persona, non ha "diritto all'odio" (come parte del "diritto" ai propri sentimenti, che a una persona, invece, riconosceremmo).

Lo Stato deve rispettare tutti perché è un automatismo posto in essere per risolvere determinati problemi pratici, non è (e secondo me non deve essere) un modello etico di comportamento riproducibile dai singoli, insomma lo Stato non è ne' una persona, nè tantomeno un modello etico di come dovrebbe essere una persona (e qui prendo educatamente congedo da Hegel, e da Kant).

Rispettare è amare, e, tra gli uomini, chi ama tutto non ama niente.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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