il perdono: quanto costa?

Aperto da Mario Barbella, 23 Aprile 2016, 22:38:29 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

taurus

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 27 Marzo 2023, 17:38:17 PMGiuda era già condannato? Meglio per lui sarebbe stato non nascere? Mi sembra assurdo.

Infatti è assurdo.

Dunque l' onnisciente/onniveggente divin-Abba' prevedeva GIA' l' avvento quaggiu' sia del redentore/salvatore del mondo.. cosi' come la nascita di questo Giuda.

Come dire "lui" è nato espressamente per assolvere quel compito (ingrato) ! / chi dunque "avrebbe" dovuto compierlo ? Un romano, un liberto, un greco.. ??

Da parte ebraica, ovviamente, contestano questa assurda manipolazione da parte degli autori dei "nuovi" sacri libri ! Una Mega-bufala del tutto Storicizzata!

I correligionari del Gesu' terreno _ evidenziano come la bufala cristiana di questa "malevole" figura è stata creata ad arte dai manipolatori della croce.. per denigrare "i puristi del monoteismo" ! 

A cominciare da quell' assurdo quanto Inverosimile passo del PRIMO autore della nascente religione (il "solito" di Tarso) che riporta:
- quello che sarebbe RI-tornato vivente (pneumaticamente!) sarebbe apparso AI 12..ecc..ecc..(1 Cor. 15.5)!

Cosi' anche nel vangelo apocrifo vangelo di Pietro (e dunque non canonico) riporta la cronologia delle donne al sepolcro - e al passo 12 cosi' scrive:

- Era l' ultimo giorno degli azzimi.. molta gente usciva dalla citta' per ritornare a casa, essendo terminata la solennita' - e noi - 12 - apostoli del Signore, piangevamo e ci rattristavamo / ognuno era addolorato per quanto era successo ..ecc...eccc...

Ora si domandano i vari H. Bloom (ebreo), P. Verhoeven, H. Klauck, J. P. Meier..eccc..
- CHI mai si invento' la (faziosa) storiella del "traditore" ??

O potrebbe (!) essere valida tesi di Guenther Klein e Walter Schimthals - che questo Giuda avrebbe lasciato/abbandonato il gruppetto DOPO la cocente delusione della mancata realizzazione del Regno teocratico (chiodo fisso del Rabbi storico ! ) con l' esecuzione sulla croce??

Ecco questo gesto dell' abbandono potrebbe essere stato visto come: il Tradimento !

Gli autori dei nuovi testi, comparsi decenni DOPO le lettere del Tarso (con quel suo capolavoro gia' menzionato - 1 Cor. cap.15), avrebbero avuto buon gioco di riportare quelle "dicerie" che ancora circolavano su quell' abbandono dal gruppo.. manipolando i fatti.

Piuttosto furono gli stessi discepoli che si dimostrarono come dei veri codardi/traditori poichè, al momento dell' arresto del Rabbi, come dei veri conigli.. "fuggirono" TUTTI (almeno cosi' per l' autore.. ispirato) -

Per gli esegeti ebrei (e "anche di qualche indipendente !) i nuovi redattori hanno volutamente manipolato a piacimento anche altri passi del Tanak _ proprio per far presentare un clima cupo-torbido di questa storia.

Vedasi il copia-incolla di Salmo 41.10 :
- L' amico in cui confidavo / con il quale condividevo il pane alza Contro di me il piede..ecc..
e abilmente sfruttato dal tardivo Giovanni:
-  si deve Compiere la SScrittura.. colui che mangia il pane con me (13.18)

Ancora da parte ebraica _ se la ridono per quei passi relativi alla preghiera del "DIVIN-figlio" Inviato specificatamente per l' espiazione/redenzione.. che invece prega suo il divin-Abba' di allontanare QUEL supplizio / quello che temeva gli sarebbe successo ovvero la certissima morte !?!

Curioso che ANCHE da parte degli ultimi mono-teisti (islam) le tante contradizioni tra il Gesu' terreno e la "Successiva" dottrina (dell' ormai glorificato-divinizzato) e l' Unto/Messia.. sono inspiegabili !

Macroscopiche sono le diverse fasulle prove, inventate di sana pianta (e spacciata come assoluta verita') e che mettono in forte dubbio tutta la dottrina di questo cristianesimo (con quel suo contenuto delle scritture giudaiche-cristiane) ! 

E' pertanto questo (immaginario) Iscariota nessuno lo avrebbe obbligato perchè, sempre secondo i vari passi riportati egli "sarebbe nato" come PRE-destinato per adempiere l' (insondabile) disegno divino.. ovvero essere il fedele servitore-strumento che Doveva adempiere l' inimmaginabile.. crimine !

- misteri della fede ????

--------------

Alberto Knox

e come si è ammazzo Giuda? no perchè leggendo i vangeli non chje si capisce . Allora o si è impiccato o si è gettato nel dirupo non era una notizia su cui si poteva intendere diversamente . Allora secondo me non si affatto ucciso. il suicidio gliel hanno applicato per disonorarlo, hai tempi il disonore peggiore che poteva commettere un uomo era il suicidio  e visto che lui doveva essere il disonore in persona doveva anche morire in modo disonorevole. E ci sono riusciti. Ma in totale che ha fatto? ha indicato dando un bacio sulla guancia chi era Gesù? ma non era ben conosciuto all epoca dei fatti? forse Giuda è solo un mito.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Duc in altum! il 27 Marzo 2023, 23:00:29 PMNulla (anche perché, come tu dici, non ho fatto nulla e sto bene con la mia coscienza), perché codesto è un fuori di testa!
Anche se questo fosse un tuo consanguineo?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 28 Marzo 2023, 06:26:00 AMAnche se questo fosse un tuo consanguineo?
Scusa @Aspirante Filosofo58, ma se non ho colpe, se non la pazzia di qualcuno che si è inventato un mio inesistente errore, ma di che parliamo?!

Forse dovresti provare a riformulare la questione, così non regge.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Alberto Knox il 27 Marzo 2023, 23:55:11 PMAllora secondo me non si affatto ucciso. il suicidio gliel hanno applicato per disonorarlo
Dal Vangelo secondo @Alberto Knox! ???
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Duc in altum! il 28 Marzo 2023, 10:26:21 AMScusa @Aspirante Filosofo58, ma se non ho colpe, se non la pazzia di qualcuno che si è inventato un mio inesistente errore, ma di che parliamo?!

Forse dovresti provare a riformulare la questione, così non 
Citazione di: Duc in altum! il 28 Marzo 2023, 10:26:21 AMScusa @Aspirante Filosofo58, ma se non ho colpe, se non la pazzia di qualcuno che si è inventato un mio inesistente errore, ma di che parliamo?!

Forse dovresti provare a riformulare la questione, così non regge.
Può essere che qualcuno ritenga di non avere colpe ma che  inconsapevolmente abbia fatto qualcosa che ad altri pare una colpa. Nessuno è perfetto e il chiarimento è sempre perlomeno utile.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 28 Marzo 2023, 10:35:45 AMNessuno è perfetto e il chiarimento è sempre perlomeno utile.
Giusto, ma se l'altro non vuole chiarire (quindi non c'è nulla da perdonare o da farsi perdonare), allora si usa la santa giaculatoria.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

Inevitabilmente risulterò supponente e retorico scrivendo quanto segue, ma correrò il rischio sperando di essere perdonato. Sono piuttosto curioso, se non insospettito, nell'osservare come il tema del perdono sia affrontato spesso dai cristiani, non parlo del forum, parlo della mia esperienza di vita in generale. Lo vedo spesso dipinto come una sorta di massima aspirazione che deve essere affrontata al massimo del proprio spirito per avere possibilità di successo, con annessa autocommiserazione per i propri fallimenti a riguardo. Mi spiace, ma io non trovo così difficile perdonare, e non capisco quale sia il senso di dipingerlo diversamente se non per mettere le mani avanti. Oggettivamente ci sono situazioni difficili nella vita in cui è complesso perdonare, non lo metto in dubbio, ma la questione mi sembra comunque ingigantita. Magari, e non sono retorico ma curioso, il cristianesimo nonostante si autoproclami campione del perdono non è così efficiente nel offrire strumenti validi all'adepto per poterlo mettere in pratica ? Invece di pensare che chi ci ha fatto un torto agisca manipolato da forze oscure e maligne , considerare che è semplicemente la somma di concause ed eventi di cui ha solo un parziale controllo e agisce nella convinzione di fare il bene, solo ne ha un interpretazione molto diversa dalla nostra ? Magari , anziché fantasticare di altre guance e gongolare all idea che ci ha fatto un torto incontrerà lo sbudellamento eterno per mano del signore, separare la punizione o il desiderio di essa dal nostro bisogno di giustizia ? Non lo so, sono solo idee in libertà, penso tuttavia che questi stratagemmi in generale funzionino, almeno per quanto riguarda gli esseri umani , finiti. Diverso è il caso di Dio, onnipotente e onnisciente, onniresponsabile. Fortunatamente il problema per un ateo non si pone, ma altrimenti troverei piuttosto complicato perdonare Dio per ciò che ipoteticamente è sotto il suo completo controllo e responsabilità. Non lo perdono per un terremoto che ha causato ventimila morti, e scusate il titanismo, preparerei se potessi un inferno per lui. Sono pronto invece a perdonare gli uomini che sostengono che sia stata solo una "lezione" , un "messaggio" , lo trovo disgustoso e abominevole, apologia del terrorismo, ma lo perdono, non è così difficile.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Pio

Il perdono è un antidoto all'odio, che annienta l'agape. Per questo è cosi importante nel cristianesimo. Se mi sforzo nel tentativo di perdonare non mi sforzo nell'odiare il prossimo che ritengo mi abbia fatto torto. È piuttosto semplice.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Pio il 28 Marzo 2023, 12:34:50 PMIl perdono è un antidoto all'odio, che annienta l'agape. Per questo è cosi importante nel cristianesimo. Se mi sforzo nel tentativo di perdonare non mi sforzo nell'odiare il prossimo che ritengo mi abbia fatto torto. È piuttosto semplice.
Perché lo sforzo? Non dovrebbe essere il perdono una prerogativa naturale dell'essere umano?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Pio

#70
Non direi. L'istinto naturale ti porta a vendicarti del torto subito. L'uomo è impregnato di rabbia e violenza istintiva. Per questo devi VOLER perdonare, come devi voler imparare, voler amare,  NON VOLER odiare, ecc. L'amore infatti consiste non nel SENTIRE che si ama, ma nel voler amare. Il sentire è emozione passeggera che, presto o tardi, svanisce lasciando l'animo pieno di sofferenza se non addirittura di odio. È il continuo "esercizio" della volontà d'amare che alimenta l'amore; come il continuo esercizio di voler imparare alimenta la tua conoscenza. Lasciato alle sensazioni, senza la volontà sottostante, l'amore si spegne, come vediamo continuamente attorno a noi.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Duc in altum!

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2023, 11:12:16 AMLo vedo spesso dipinto come una sorta di massima aspirazione che deve essere affrontata al massimo del proprio spirito per avere possibilità di successo, con annessa autocommiserazione per i propri fallimenti a riguardo.
La massima aspirazione di un cristiano è amare come Gesù ci ha insegnato: perdonando i nemici e benedicendo chi ci calunnia.
Quindi è automatico che - siccome il cristianesimo è inscindibile dai 4 Novissimi - fallire nel perdonare (quindi non aver voluto perdonare, che non è un semplice lasciar andare) o maledire chi ci calunnia, è fallire la sequela a Cristo.

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2023, 11:12:16 AMMi spiace, ma io non trovo così difficile perdonare, e non capisco quale sia il senso di dipingerlo diversamente se non per mettere le mani avanti.
Buon per te ...ma mani avanti a che?!

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2023, 11:12:16 AMMagari, e non sono retorico ma curioso, il cristianesimo nonostante si autoproclami campione del perdono non è così efficiente nel offrire strumenti validi all'adepto per poterlo mettere in pratica ?
Il problema non è se può, ma se vuole metterlo in pratica ...altro che non offre strumenti validi!

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2023, 11:12:16 AMInvece di pensare che chi ci ha fatto un torto agisca manipolato da forze oscure e maligne ,
Che il diavolo esista non elude la volontà di Adamo ed Eva di mordere la mela.
Pensare che l'offensore sia incapace d'intendere e di volere per mezzo del Maligno è roba da Dylan Dog!

Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2023, 11:12:16 AMFortunatamente il problema per un ateo non si pone, ma altrimenti troverei piuttosto complicato perdonare Dio per ciò che ipoteticamente è sotto il suo completo controllo e responsabilità.
Già è complicato comprendere un Dio che invece di fare giustizia e subito, uccide il proprio Figlio, figuriamoci qualcuno che vorrebbe perdonare un torto a qualcosa che non esiste.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

bobmax

Citazione di: Pio il 28 Marzo 2023, 13:15:14 PMNon direi. L'istinto naturale ti porta a vendicarti del torto subito. L'uomo è impregnato di rabbia e violenza istintiva. Per questo devi VOLER perdonare, come devi voler imparare, voler amare,  NON VOLER odiare, ecc. L'amore infatti consiste non nel SENTIRE che si ama, ma nel voler amare. Il sentire è emozione passeggera che, presto o tardi, svanisce lasciando l'animo pieno di sofferenza se non addirittura di odio. È il continuo "esercizio" della volontà d'amare che alimenta l'amore; come il continuo esercizio di voler imparare alimenta la tua conoscenza. Lasciato alle sensazioni, senza la volontà sottostante, l'amore si spegne, come vediamo continuamente attorno a noi.

Il "volere" non è mai libero.
Non si può che volere ciò che si vuole.

Cioè è una illusione che vi sia la possibilità di volere diversamente da ciò che si vuole.

Perciò il volere può pure essere non considerato, perché è solo un riflesso del sentimento presente.

Amo, odio, perdono... questo è quanto.
Ma non ha alcun senso "voler" amare, "voler" odiare, "voler" perdonare.

Amo, odio, perdono, senza che vi sia alternativa.
E amo, odio, perdono, perché questo io sono.

Non mi va bene quello che sono?

Questo non "andar bene" significa non riconoscermi in ciò che sono. Rifiutare me stesso. Constatare il mio non essere.
Null'altro che questo mi è concesso.

Ma non è pure tutto quello che mi viene richiesto, per Essere?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Socrate78

Il terremoto che ha causato 20.000 morti è espressione semplicemente delle forze normali che governano la Terra e quindi la colpa del sisma è dell'uomo, infatti chi è stato che ha costruito le case sulla Terra? Le case le ha costruite l'uomo, non certo Dio. I danni dei sismi derivano dall'opera umana, non certo da Dio. La morte non è affatto una cosa negativa, perché dopo la morte vi è il Paradiso per chi lo merita e l'Inferno per chi anche lo merita, quindi il fatto che Dio provochi la morte non è un'ingiustizia, ma è anzi una massima espressione della stessa giustizia divina.

Pio

Citazione di: bobmax il 28 Marzo 2023, 15:25:11 PMIl "volere" non è mai libero.
Non si può che volere ciò che si vuole.

Cioè è una illusione che vi sia la possibilità di volere diversamente da ciò che si vuole.

Perciò il volere può pure essere non considerato, perché è solo un riflesso del sentimento presente.

Amo, odio, perdono... questo è quanto.
Ma non ha alcun senso "voler" amare, "voler" odiare, "voler" perdonare.

Amo, odio, perdono, senza che vi sia alternativa.
E amo, odio, perdono, perché questo io sono.

Non mi va bene quello che sono?

Questo non "andar bene" significa non riconoscermi in ciò che sono. Rifiutare me stesso. Constatare il mio non essere.
Null'altro che questo mi è concesso.

Ma non è pure tutto quello che mi viene richiesto, per Essere?
Questa riflessione non può risolversi che in un fatalismo totale. Come faccio a constatare il mio non essere senza essere? Se non ha senso il voler amare o il voler perdonare non ha senso neppure il voler constatare il mio non essere. Se non sono padrone della mia volontà o , per meglio dire, che la mia volontà mi è padrona non posso neppure volere quello che mi viene richiesto per Essere. Tutto avviene allora per moto proprio ed io non sono responsabile proprio di nulla.  Se ho inteso bene quello che intendi dire. Io proprio NON CI SONO. Sono solo una manifestazione impersonale di qualcosa sulla quale non esercito ovviamente nessun volere. Io voglio semplicemente quello che essa vuole. Però perché allora adesso io NON VOGLIO ciò che Essa vuole? O per meglio dire: perché essa è scissa in se stessa nel volere  E non volere allo stesso tempo? Perché si nasconde a se stessa? 
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Discussioni simili (5)