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La Voce di Dio

Aperto da ricercatore, 14 Marzo 2023, 08:45:38 AM

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ricercatore

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Marzo 2023, 11:09:36 AMCon una vita da subito in salita,  quale è stata ed è la mia (ma davvero Dio ha progettato per me un disastro simile? Se sì, perché?)  non mi pare proprio di aver avvertito mai la presenza di Dio. Sono nato il 30 dicembre 1958, e sono stato battezzato il 4 gennaio 1959. Se non sbaglio il battesimo serve a togliere il peccato originale. La sera del 29 dicembre 1959 sono stato colpito nell'ordine da: febbri equine, crisi convulsive con conseguente paralisi cerebrale (quindi parapsresi spastica): perché? Che male potevo aver fatto per meritarmi una prova così ardua da affrontare? In 64 anni di vita sono andato sotto i ferri del chirurgo 8 volte: in media una volta ogni 8 anni. Ho provato il senso di abbandono dall'età di 6 anni ai 12 anni, perché sono stato messo in un istituto di riabilitazione motoria, per il mio bene, mentre a casa nacque mio fratello per il quale io sembro non esistere. In quell'istituto io ero, fisicamente parlando, tra quelli messi meno peggio: come potevo lamentarmi in quel girone infernale? Di fatto, l'essere lontano dalla mia famiglia, che rivedevo solamente durante le vacanze scolastiche, era passato in secondo piano, nei confronti di ciò che vedevo e sentivo. È facile esprimere teorie, senza conoscere. Bisognerebbe chiedere il perché di certe affermazioni, anziché cercare di dimostrare la loro fallacia.
Mi spiace per le tue sofferenze.
Personalmente non credo in Dio pertanto non credo che gli eventi casuali (come le malattie o gli incidenti) accadano perché una qualche Entità Superiore li abbia voluti oppure non li abbia voluti evitare oppure li abbia permessi affinché si compisse un qualche disegno misterioso che noi non possiamo capire.

Quello in cui credo è l'importanza che ha l'elaborare il proprio vissuto doloroso.
Se non lo si fa si resta incagliati nella fase della rabbia, una rabbia che è giustissima e normalissima ma che se non la si supera può rendere le giornate ancor più difficili di quelle che sono.
Se invece si elabora il proprio vissuto (mi riferisco ad un percorso di psicoterapia o anche un percorso spirituale serio all'interno del proprio credo religioso) si dà modo a noi stessi di accettare tutto quello che è stato.
L'accettazione è diversa dalla rassegnazione.

Infatti quando riesci ad accettare il tuo passato allora puoi voltare finalmente pagina, cioè puoi spostare la tua attenzione su altro e proseguire in avanti: sei libero.

Nel mio piccolo e con le mie piccole (ma grandi) ferite, questo è quello che sto vivendo e che ho capito.

iano

#31
Citazione di: ricercatore il 18 Marzo 2023, 18:17:19 PMCredo che su questo punto convergano i mistici d'Occidente con i mistici d'Oriente: non si accede alla dimensione spirituale con la Mente e con il pensare, ma con il Cuore e con il sentire.


Forse non si accede, ma si riesce a sbirciare dalla soglia, se un pensiero può emozionarci, e una sensazione può  darci da pensare.
C'è quindi sempre un canale di comunicazione aperto e una continua osmosi, per cui una cosa nel tempo può diventare l'altra , ma non possiamo sperare di assistere a queste metamorfosi in diretta, per quanto nessuna generazione come la nostra abbia avuto la possibilità di sperimentarne tante.
Però, a partire da quando esiste la scrittura, possiamo provare, allargando così di fatto il vissuto temporale, a risalirvi, come tu ci suggerisci con questa discussione.
Possiamo cioè razionalizzare la metamorfosi del nostro sentire.
Più difficile diventa immedesimarsi nel passato sentire, quando la sede del sentimento non era il cuore, ma il fegato o altro organo, prova del mutare del sentire, e cosa da notare, un mutamento condiviso, per cui nessuno oggi sente più col fegato e domani nessuno potrebbe sentire col cuore.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Come potremmo spiegare noi, lasciandone testimonianza scritta alle generazioni future, cosa significhi sentire col cuore?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Aspirante Filosofo58

Citazione di: iano il 18 Marzo 2023, 22:48:02 PMCome potremmo spiegare noi, lasciandone testimonianza scritta alle generazioni future, cosa significhi sentire col cuore?
Non si può spiegare. Occorre lasciare che accada.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Ipazia

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Marzo 2023, 23:06:15 PMNon si può spiegare. Occorre lasciare che accada.
L'ineffabile non è logicizzabile. Neppure chiamandolo "voce di Dio". Forse soltanto " voce interiore". Alla larga da strizzacervelli. Meglio la meditazione e il libero "flusso di coscienza". Guardando un angolo vuoto, pieno di poesia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

ricercatore

Citazione di: Ipazia il 19 Marzo 2023, 08:31:12 AML'ineffabile non è logicizzabile. Neppure chiamandolo "voce di Dio". Forse soltanto " voce interiore". Alla larga da strizzacervelli. Meglio la meditazione e il libero "flusso di coscienza". Guardando un angolo vuoto, pieno di poesia.
"Il Tao di cui si può parlare non è il Tao eterno."

Per la mia personale esperienza il percorso con lo strizzacervelli è stato un percorso di risveglio spirituale: ero rimasto incastrato e ho avuto bisogno dell'Altro che mi tendesse la mano e mi aiutasse ad uscire di lì.
Una volta fuori, vai per la tua strada.

Pio

Se guardi fuori di te sogni; se guardi dentro di te ti risvegli.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Socrate78

@Aspirante Filosofo58: Se vuoi ascoltare la mia risposta alle sofferenze che tu hai avuto molto più di altri e per il fatto che alcune vite sono più sofferenti di altre, a mio avviso non si tratta di ingiustizia o di sadismo di Dio, ma deriva dal fatto che l'anima, prima di nascere, decide di sottoporsi volontariamente a determinate prove per evolvere spiritualmente, anche in base al fatto che deve scontare i peccati di vite precedenti, ma non solo per quello. Prima di nascere ogni anima è nel mondo spirituale in cui sceglie volutamente le situazioni che affronterà nella vita, ma poi quando nasce dimentica ogni cosa, e quindi le disgrazie sembrano prive di senso e assolutamente casuali, ma non è così, in realtà non sono vere disgrazie, ma prove a cui l'anima ha voluto sottoporsi.  Anche se sono fondamentalmente cattolico, ammetto l'idea della reincarnazione, anche perché i cristiani antichi ci credevano e la credenza venne proibita soltanto nel VI secolo Dopo Cristo, con l'imperatore Giustiniano. Ma perché ci si reincarna? L'anima si incarna per imparare determinate lezioni, come ad esempio migliorare la compassione, sviluppare il senso del perdono, imparare a farsi rispettare e ad amare se stessi, apprendere il valore della libertà, imparare ad affrontare la solitudine. Ovviamente, per imparare tutte queste cose, l'anima deve anche soffrire, proprio perché si impara la compassione affrontando situazioni drammatiche, se provi il dolore sulla tua pelle diventerai più sensibile a quello degli altri, si impara a perdonare ricevendo torti e ingiustizie, si apprezza di più il significato dell'amore se si è inseriti in un ambiente di indifferenza o peggio di odio. E' la legge degli opposti, il male serve per apprezzare di più il senso e il valore del bene.
Ora, perché alcune vite sono più gravate di altre? Secondo me non dipende solo da errori fatte nelle vite precedenti, ma dal livello di evoluzione dell'anima. Un'anima evoluta, che è passata attraverso molte esperienze, può decidere, se è pronta, di gravarsi di esperienze dolorose per evolvere ancora di più e migliorarsi, perché l'obiettivo di queste incarnazioni è arrivare alla perfezione di Dio e fondersi con esso: le vite facili, di quelle persone a cui sembra che vada tutto molto bene, sono spesso quelle di anime poco evolute, che non sono pronte ad affrontare pesi che poi però affronteranno in altre vite. 

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Socrate78 il 19 Marzo 2023, 11:37:22 AM@Aspirante Filosofo58: Se vuoi ascoltare la mia risposta alle sofferenze che tu hai avuto molto più di altri e per il fatto che alcune vite sono più sofferenti di altre, a mio avviso non si tratta di ingiustizia o di sadismo di Dio, ma deriva dal fatto che l'anima, prima di nascere, decide di sottoporsi volontariamente a determinate prove per evolvere spiritualmente, anche in base al fatto che deve scontare i peccati di vite precedenti, ma non solo per quello. Prima di nascere ogni anima è nel mondo spirituale in cui sceglie volutamente le situazioni che affronterà nella vita, ma poi quando nasce dimentica ogni cosa, e quindi le disgrazie sembrano prive di senso e assolutamente casuali, ma non è così, in realtà non sono vere disgrazie, ma prove a cui l'anima ha voluto sottoporsi.  Anche se sono fondamentalmente cattolico, ammetto l'idea della reincarnazione, anche perché i cristiani antichi ci credevano e la credenza venne proibita soltanto nel VI secolo Dopo Cristo, con l'imperatore Giustiniano. Ma perché ci si reincarna? L'anima si incarna per imparare determinate lezioni, come ad esempio migliorare la compassione, sviluppare il senso del perdono, imparare a farsi rispettare e ad amare se stessi, apprendere il valore della libertà, imparare ad affrontare la solitudine. Ovviamente, per imparare tutte queste cose, l'anima deve anche soffrire, proprio perché si impara la compassione affrontando situazioni drammatiche, se provi il dolore sulla tua pelle diventerai più sensibile a quello degli altri, si impara a perdonare ricevendo torti e ingiustizie, si apprezza di più il significato dell'amore se si è inseriti in un ambiente di indifferenza o peggio di odio. E' la legge degli opposti, il male serve per apprezzare di più il senso e il valore del bene.
Ora, perché alcune vite sono più gravate di altre? Secondo me non dipende solo da errori fatte nelle vite precedenti, ma dal livello di evoluzione dell'anima. Un'anima evoluta, che è passata attraverso molte esperienze, può decidere, se è pronta, di gravarsi di esperienze dolorose per evolvere ancora di più e migliorarsi, perché l'obiettivo di queste incarnazioni è arrivare alla perfezione di Dio e fondersi con esso: le vite facili, di quelle persone a cui sembra che vada tutto molto bene, sono spesso quelle di anime poco evolute, che non sono pronte ad affrontare pesi che poi però affronteranno in altre vite.
Qui vedo un Socrate diverso da quello cattolico, e il mio post era indirizzato al Socrate cattolico, proprio perché anch'io sono convinto di quanto scritto in quest'ultimo post. Attenzione! Non affermo di credere nella reincarnazione (o metempsicosi che dir si voglia), ma sono arrivato a considerare la teoria della reincarnazione, spinto dalle mie esperienze personali, forti e dolorose. Che senso avrebbero queste e che senso avrebbe il libero arbitrio, se così non fosse?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Kephas


Ha poca attinenza con la discussione in oggetto, però volevo chiedere: quale è la vostra opinione sui versetti 14/15/16/17 cap.33 del Libro di Giobbe?:

"Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
apre allora l'orecchio degli uomini
e con apparizioni li spaventa,
per distogliere l'uomo dal male
e tenerlo lontano dall'orgoglio."

Chi può dire di aver sentito la voce di Dio nel sogno? penso poche persone!
Però sono convinto che tutti abbiamo questa possibilità!
Ma come si manifesta? "Dio parla in un modo o in un altro" forse è quello che dobbiamo capire.


L'amore è come il mare in tempesta, che tutto travolge nei primi momenti, poi l'arcobaleno che tutto colora, i sogni ed i momenti, poi tutto con il tempo si placa, rimane l'onda tranquilla che torna e ritorna a lambire le sponde.

bobmax

Citazione di: Kephas il 19 Marzo 2023, 13:26:46 PMHa poca attinenza con la discussione in oggetto, però volevo chiedere: quale è la vostra opinione sui versetti 14/15/16/17 cap.33 del Libro di Giobbe?:

"Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
apre allora l'orecchio degli uomini
e con apparizioni li spaventa,
per distogliere l'uomo dal male
e tenerlo lontano dall'orgoglio."

Chi può dire di aver sentito la voce di Dio nel sogno? penso poche persone!
Però sono convinto che tutti abbiamo questa possibilità!
Ma come si manifesta? "Dio parla in un modo o in un altro" forse è quello che dobbiamo capire.

Penso invece che sia molto attinente.
Perché il Libro di Giobbe esplora proprio l'impossibilità, l'assurdità, dell'esserci di Dio.

Ma il Dio che non c'è, con il suo celarsi fino a non esistere... conferma il suo esser Vero.

Questa Verità insopprimibile trapela ovunque ci si apra ad essa.
È la voce con cui ogni cosa ci parla, è ciò che permette ogni nostro pensiero.
Ci è talmente vicino da non esistere.

È l'Uno.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

#41
Citazione di: Kephas il 19 Marzo 2023, 13:26:46 PMHa poca attinenza con la discussione in oggetto, però volevo chiedere: quale è la vostra opinione sui versetti 14/15/16/17 cap.33 del Libro di Giobbe?:

"Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
apre allora l'orecchio degli uomini
e con apparizioni li spaventa,
per distogliere l'uomo dal male
e tenerlo lontano dall'orgoglio."

Chi può dire di aver sentito la voce di Dio nel sogno? penso poche persone!
Però sono convinto che tutti abbiamo questa possibilità!
Ma come si manifesta? "Dio parla in un modo o in un altro" forse è quello che dobbiamo capire.



''Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire'',

finché vigilia volontà, e dopo, una volta svegli,

''capisca chi vuol capire''

Una volta che il sogno parla a noi, aggirando la nostra volontà di non udire, incomprensibile resta ancora il suo linguaggio, ma ancora l'incomprensione deriva dalla volontà di non capire, perchè quando sono gli altri a raccontarci i loro sogni, se noi li conosciamo bene, e non ostando la nostra volontà, linguaggio e significato possono giungerci ovvi.
E il motivo per cui tali non appaiono a chi li fà, è lo stesso motivo per cui ci facciamo scrupolo di spiegarglielo.
Infatti:
'' Perchè dovremmo spiegare a chi non vuol sapere?''


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Aspirante Filosofo58

Citazione di: iano il 20 Marzo 2023, 04:58:24 AM''Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire'',

finché vigilia volontà, e dopo, una volta svegli,

''capisca chi vuol capire''

Una volta che il sogno parla a noi, aggirando la nostra volontà di non udire, incomprensibile resta ancora il suo linguaggio, ma ancora l'incomprensione deriva dalla volontà di non capire, perchè quando sono gli altri a raccontarci i loro sogni, se noi li conosciamo bene, e non ostando la nostra volontà, linguaggio e significato possono giungerci ovvi.
E il motivo per cui tali non appaiono a chi li fà, è lo stesso motivo per cui ci facciamo scrupolo di spiegarglielo.
Infatti:
'' Perchè dovremmo spiegare a chi non vuol sapere?''



Come facciamo noi a sapere che l'altro vuole o non vuole sapere? Per esempio, quando io non capisco qualcosa, inizio a fare domande, fino a diventare antipatico. Qualcuno a volte considera le mie domande delle scocciature, perché lui/lei dall'alto della sua sapienza ritiene impossibile che altri chiedano come faccio io! Questo mi succede in tutti i campi, anche in quello religioso. Fin da bambino, ad ogni risposta ad un mio "perché?", avevo pronto un altro "perché?" In questo modo coglievo gli adulti impreparati e loro, per l'imbarazzo, mi dicevano di tacere.  Quando un messaggio non passa, dal trasmittente al ricevente, non sempre è colpa di quest'ultimo. In altre parole, se l'uomo, che Dio creò a sua immagine e somiglianza, non recepisce alcuni messaggi, perché la colpa dovrebbe essere sempre sua? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Pensarbene

Dio ha già tutto quello che gli piace,non gli manca niente.Fosse rimasto Solo ed Eterno,la Sua Natura,qualunque essa sia,sarebbe comunque quella che è Sempre Stata.
Piuttosto bisogna chiedersi una cosa: com'è Dio nell'operativo e nel contingente?
San Francesco diceva di  vedere Dio negli uccelli del cielo e nei fiori dei campi.
Confucio scrive:"se guardo un seme vi vedo il Paradiso!"
Gesù parla:"se aveste la fede di questo seme di senapa potreste spostare le montagne!"
Insomma,anche gli atei,se vedessero queste cose senza pensare a Dio e le capissero anche solo in modo laico sarebbero dei santi o quasi!

atomista non pentito

La vera rivoluzione "spirituale" personale ritengo sia  immergersi il piu' possibile (ognuno per quanto puo') nella natura. E non parlo di fare birdwatching (quanto meno non solo) parlo di zappare la terra , seminare un orto e mangiarne i prodotti , piantare un albero , vedere una volpe , salvare un gattino dalla morte e con lui (non piu' gattino ma gattone ormai)  sedersi e guardare il tramonto dalla collina ogni santo giorno finche' ce ne sara' uno per me e per lui , scappare su un albero per non essere beccato da un cinghiale , se si vuole e si puo' ....... scalare una montagna ( ognuno la propria) . Insomma vita , una , unica , irripetibile , mia  ooops .......  trovato Dio.