Che cosa credete esista dopo la morte?

Aperto da Socrate78, 06 Novembre 2022, 18:37:09 PM

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Jacopus

Ho spostato parte della discussione qui presente in un nuovo topic, visto che il tema era piuttosto OT, ma soprattutto perchè la nuova discussione è molto interessante e merita uno spazio suo.

Qui il link:
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-spirituali/la-psiche-e-la-spiritualita-sono-riconducibili-al-mondo-materiale-e-biologicosta/
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

#106
Citazione di: niko il 26 Novembre 2022, 18:05:41 PMIn realta' si tratta di gettare il cuore oltre l'ostacolo e intravedere le pretese metafisiche e autoillusive insite finanche concetto leopardiano o foscoliano di nulla, e di destino nullificante che ci attenderebbe nella, e oltre, la tomba.

Bisogna stanare la volonta' di verita' e di potenza tipica della vecchia volpe umana finanche nella tana estrema che essa si e' costruita nel concetto di nulla extramondano dove si "andrebbe a finire" dopo la morte. Finanche nel suo piu' tipico disincanto moderno, che e' sempre, anche, un disincanto romantico.

Se troveremo cosa vi e' di illusivo o di egoicamente esaltante nella "tomba ignuda" di un Leopardi o nei "Sepolcri" di un Foscolo, troveremo anche cosa vi e' di umano (troppo umano...), in questi concetti, perche' avremo individuato in essi la volonta' di potenza che strepita e si agita, un volerci credere, che e' simile al volerci credere, per esempio, del cristiano o del buddista che invocano come dopo morte la loro reincarnazione, o il loro destino ultimo.

L'ostacolo quindi, oltre cui dobbiamo gettare il cuore sembra essere grande: cosa vi puo' essere dunque, di egoicamente esaltante o tanto piu' di illusivo, nella "lagna nichilista pura" di chi crede, dopo la morte, di essere semplicemente annientato?

Eppure dobbiamo sostenere lo sguardo di questo abisso, dobbiamo guardare per vedere...

Innanzitutto, io vi vedo, la grande consolatrice, la signora materna -seppure matrigna- con la falce, la pretesa di essere consolati:

Se con la morte finisce tutto, anche la sofferenza finisce. La finitudine della sofferenza e' buona novella, e' di per se' motivo di gioia.

La morte non puo' essere usata come minaccia, come punizione. Solo la sofferenza puo'.

In secondo luogo non e' univocamente vero, che la morte vanifichi tutto: c'e' il contraltare che, davanti all'infinita' di estensione e di durata del nulla della morte come luogo e tempo in cui andare a terminare, ogni piccolo ed effimero piacere della vita, ogni cosa esigua, acquisisce valore infinito.
Ogni cosa e' unica e insostituibile, per ogni cosa vale la pena di lottare.
Il concetto stesso dell'occasione e della fortuna.

Ed ecco ancora la volonta' potenza che si agita, che scalpita nascosta dal paravento della lamentazione e della lagna di fronte alla morte, e della prospettiva
ateo-nichilista sulla morte.

In terzo luogo, e questo e' secondo me il punto fondamentale e piu' difficile da capire, il nulla della morte non esiste nel mondo oggettivo, non e' una "cosa", non e' in verita' un tempo e non e' luogo, quindi andare a finire nel nulla, nel nulla di essere e di coscienza che ci aspetta o ci aspetterebbe nella tomba, e' continuare ad essere un Ego, continuare ad avere una verita' soggettiva e soggettuale da testimoniare.

Il nulla della morte non sta in nessun altro luogo e in nessun altro tempo che non nella coscienza annientatata del morto, e' un oltremodo, una metafisica.

E' un sopravvivere nel proprio circuito spaziotemporale chiuso di annientamento un continuare a testimoniare la propria verita'.

"Ora, le pupille guardano all'interno"

Diceva poeta romantico tedesco Rielke a proposito, appunto, delle pupille dei morti.

I morti non solo stimolano la NOSTRA introspezione, ma, essendo testimoni di un nulla extramondano, che non esiste in un mondo compattamente e inconcussamente "fatto", costituito di essere, sono, o almeno sembrano essere, portatori di una LORO propria introspezione. Che testimonia della verita' di un nulla che non esiste in quanto cosa o in quanto datita' in un mondo esteriore essente ed esistente.





Dunque per concludere, (mi autocito perche' non sono riuscito a fare un unico post)...

Anche nell'idea che dopo la morte ci sia il nulla, il destino di annullamento, vi e' insito un afflato egoico, metafisico nel senso nichilistico di metafisica come scienza che insegna a sopportare con delle cullanti, e giovevoli illusioni, la durezza, e il non-senso di un mondo troppo duro da sopportare.

Questa idea, apparentemente la piu' deprimente, e disumana, appunto che dopo la morte finisca tutto, e' ancora fin troppo conciliante, e umana.

Non sono dunque quelli che credono ad un approdo metafisico in senso classico, tipo paradiso o inferno, ad avere l'esclusiva sulla condizione di dell'illusione o di autoinganno insita nella loro credenza.

La posizione piu' realistica mi sembra dunque quella agnostica (sospensione del giudizio), e al limite quella dell'eterno ritorno -della stessa vita rivissuta infinite volte- come posizione legata all'agnosticismo, insomma mi sembra sensato che la vita trovi limite in se' stessa e che si capisca che il termine "naturale" di un'identificazione tra un se' e una coscienza (quello che gia' in vita siamo) sia un oblio, e non un nulla.

L'eterno ritorno, e anche la reincarnazione/metempsicosi, sono quei destini intramondani in cui l'oblio, e la dinamica memoria/oblio gioca un ruolo fondamentale e quindi i piu' legati ad una posizione agnostica: un'anima all'inferno o in paradiso potrebbe -o no- dimenticare la vita terrena, mentre che la vita terrena venga dimenticata e' indispensabile per immaginare il ciclo infinito delle reincarnazioni o il destino di una vita destinata a riviversi infinite volte.

Oblio che e' un non-sapere oltre la morte, e non un annientarsi nella morte.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Alberto Knox

Alcune prove a sostegno della reincarnazione ce ne sono mi sembra. ma sono poche tanto quelle a sostegno della telecinesi o la telepatia. Sebbene non confermate dalla comunità scientifica. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Aspirante Filosofo58

Vista la mia vita travagliata, escludo che che essa sia iniziata col concepimento e che termini con la morte fisica. Io sono sempre più convinto che ogni essere vivente esista da più vite e che ognuna di esse serva a purificarne il cammino verso il traguardo finale, ossia il ritorno nell'eternità, dove spazio e tempo non esistono. Io immagino di aver combinato qualche pasticcio, qualche guaio serio, anche (perché no?) qualche delitto molto grave se oggi vivo costantemente nel dolore, se ho intorno a me persone insensibili, che non capiscono (non sanno, non possono o non vogliono capire?) il disagio e la sofferenza che mi provocano col loro atteggiamento? Forse devo imparare proprio questa lezione, per evolvere?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Ondina

Mi scuso in anticipo: non ho letto tutte e otto le pagine delle risposte. 
Tuttavia mi è venuto subito in mente un passaggio di un testo letto pochi giorni fa, in cui si osserva come la questione dell'aldilà interroghi tutti...e aggiunge poco più avanti, che tale questione può essere risolta solo da coloro che arriveranno a conoscere veramente se stessi.
Detto ciò, in effetti prima o poi tutti si interrogano sulla morte, questo ci accomuna anche se la risposta che ci diamo ci diversifica. Ma visto che vuoi un parere personale non mi dilungo sul riferimento bibliografico e ti dico che non lo so. Credo che per me la vita fisica sia come una parentesi, come se nell'immenso oceano ad un certo punto emergesse una cosa piccola piccola solida che poi subito si inabissa nuovamente. Però non penso che quel rimmergersi nell'oceano porti con sé cose come coscienza, mente, ricordi, non penso si tratti di chissà che dimensione. Probabilmente, ma chiaramente è una vaga ipotesi, è una questione di energia e vibrazione...la nostra qualità energetica forse è quello che rimarrà di noi nell'immenso universo, ma il nostro Io sparirà. D'altro canto credo anche che sia così anche in vita, siamo energia che diffonde vibrazioni come onde, ma non lo ricordiamo.
Aveva ragione Socrate: so di non sapere...ed è un sollievo

Claudia K

Neanch'io ho letto le 8 pagine, chiedo venia. 
Ma non ce la farei proprio (mio limite). 
Trovo che sia una domanda eterna ed eternamente priva di risposta certa. 
Anche molto "rampantista", volendo sottilizzare. 
Per cui (essendomela posta come tutti) ho provato immenso Relax nella risposta per me più intelligente ascoltata sino ad ora. 
Era quella di chi diceva "no, non ho paura della morte perchè penso che tornerò...da dove sono venuto!". 

taurus

Citazione di: Socrate78 il 06 Novembre 2022, 18:37:09 PMPersonalmente che cosa credete possa esistere dopo la morte fisica?


Purtroppo NON lo sa Nessuno !!
Nemmeno quelli che pontificano di un eventuale post-mortem radioso, gioioso, leggiadro, gagliardo...

Conosci il famoso canto dell' Arpista ??

Questo canto fu composto ben 4000 (quattromila) anni fa _ e NON è stato ancora smentito da Nessuno !!   

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Ipazia

#112
Saggezza antica e insuperata.

Anche la "lettera a Meneceo" di Epicuro e sulla stessa lunghezza d'onda. L'onda lunga della saggezza umana che non muore mai.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Socrate78

Secondo me L'Io non può sparire, perché è pura energia, è ANIMA, è la componente di noi che rimarrà dopo la morte, la nostra individualità non sarà annientata, quella che sparirà è la sensazione di separazione tra i diversi Io, nell'altra dimensione, pur restando il sentimento della distinzione, ci sentiremo intimamente uniti a tutto l'esistente e all'Universo che è intimamente fatto di quark e fotoni, cioè di Luce. E' questo il motivo per cui nelle esperienze NDE le persone riferiscono di essere abbracciati da una Luce, perché sono connessi con l'essenza dell'Universo.

atomista non pentito

A mio parere per vivere bene non e' necessario avere la convinzione che questo bene duri anche dopo la morte.
Viceversa ritengo che la predisposizione ad essere confidenti nell'oltre sia riconducibile ad una vita non soddisfacente.

taurus

#115
Citazione di: Ipazia il 28 Febbraio 2023, 20:03:08 PMAnche la "lettera a Meneceo" di Epicuro e sulla stessa lunghezza d'onda. L'onda lunga della saggezza umana che non muore mai.


Ipazia... il tuo eccelso avatar è Sublime !

Quella socievole, colta e leggiadra filosofa _ brutalmente sfigurata dai nefasti credenti della croce.. incitati dal rancoroso, rabbioso e malvagio vescovo Cirillo !
E proprio questo "santo" vescovo è l' Artefice della redditizia Mariologia (!) - nata dal ridicolo cancilio-Farsa di Efeso (anno 431).

Veritiera l' ultima frase di quell' epico canto:
- Vedi, non c'è chi porta con sé i propri beni, vedi, non torna chi se n'è andato..

Ebbene DOPO ben 4000 anni _ questo sommo passo NON è stato ancora smentito !

Sai bene... che nel corso del plurisecolare ebraismo e successivo giudaismo _ Mai e poi Mai si prospettava un RI-torno quaggiu'  !!
Infatti TUTTI,  giusti e empi-malvagi _ si ritrovavano nel "sedicente" Seol ! E li' rimanevano _ come in catalessi.. congelati - "per sempre" !!

SOLO con l' avvento di Antioco IV e a seguire i Maccabei (e lo pseudo-Daniele !) _  per la PRIMA volta il giudaismo introduceva, nella sua dottrina, la prospettiva NON solo di un RI-torno in vita _ ma addirittura..
- con la propria nuova entita' (!) si sarebbe fatto parte di quella  gloriosa cerchia della mirabile corte celeste (??) per poter ammirare, estasiati, l' eccelso volto del divin-Abba' !!! 

Questa confortata-consolante dottrina fu fatta propria dalla nascente religione della croce (essendo il Rabbi storico UN ebreo/UN Giudeo/UN israelita) !!

E qui ritorniamo a quell' auto-spacciatosi:
- Esperto architetto dottrinario (1 Cor. cap. 3) con la sua storiella del Secondo Adam...eccc...eccc.....   

Essendo egli appartenete al club dei farisei.. quelli che accolsero con entusiasmo (!!)  la nuova dottrina  _ al contrario dei "piu' seri" sadducei.. ecco dunque la SUA consolante/rassicurante prospettiva  che..  TUTTI i credenti della croce, al termine della loro esistenza e dopo aver emesso l' ultimo fatal respiro - veniva assicurato loro:
- una (inconoscibile !!!)  NUOVA vita nell'  "altro" mondo... eccc..ecccc...ecccc....

E riprendo quindi l' ultimo rigo del  sublime canto dell' Arpista:

- " vedi, non torna chi se n'è andato " !!!!!

(o forse sarebbe necessaria la cieca (?!?) fede _ come posta continuamente il "granitico credente" ) ??? 

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Ipazia

Abbiamo anche noi le nostre antiche sacre scritture. La filosofia immanente ha mangiato la foglia prima di tutti. 4000 anni e certamente, non scritti, assai di più. Orpello inutile la fede, quando si hanno occhi di lince per scrutare il mondo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: taurus il 06 Marzo 2023, 15:34:52 PMIpazia... il tuo eccelso avatar è Sublime !

Quella socievole, colta e leggiadra filosofa _ brutalmente sfigurata dai nefasti credenti della croce.. incitati dal rancoroso, rabbioso e malvagio vescovo Cirillo !


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A quanto pare tu, taurus, ne sai molto di più degli storici specializzati. Ti prego, rendi anche noi partecipi delle prove di quanto affermi! 

taurus

Citazione di: anthonyi il 06 Marzo 2023, 16:04:34 PMTi prego, rendi anche noi partecipi delle prove di quanto affermi! 


Buon giorno, Anthony...

In merito al tuo post _ intendi:

- il martirio di Ipazia _ brutalmente fatta a pezzi dai credenti NELl' iddio trinitario ? (infatti poco prima il (tuo) divin-messia fu esaltato come membro di una trideita' _ Costantinopoli 1nno 381). ?

- la costituzione della mariologia _ inventata dal famigerato vescovo Cirillo ( IL famigerato mandante di quel citato crimine... e/o 
- la famosa disputa nei confronti del suo grande antagonista: il vescovo Teodoro di Mopsuestia di Costantinopoli e dal suo successore Nestorio ?

- IL celeberrimo concilio-Farsa di Efeso _ anno 431 ?

Ti sei mai chiesto.. perchè la "santa" sede romana ostacolo', con tutte le sue forze, che il film "Agora'" (anno 2009) dell' impavido regista Alejandro Amenabar, NON fosse distribuito nelle sale ed essere visto dagli appartenenti del suo gregge ??????

Una volta si cantava:
- La Verita' fa (tanto) male lo sai ? / della celebre C. Caselli.. // intendi ??

E comunque dimmi pure (cosi' come altri argomenti..).
Ti comunico.. che il mio "poco" sapere.. l' ho appreso dai salesiani e durante 2 anni di seminario _ PRIMA che il pretume mi facesse la "festa" !

Intendi ? sei un maschietto ? Allora avrai capito !!!

E comunque dopo queste (pericolose) esperienze.. mi sono ravveduto _ ma quel "poco" che ho appreso mi è stato utile... 

Allora attendo le tue domande (che rispondero'.. nel Mio Limite (!) e ovviamente  nel tempo a mia disposizione) - ciaooo

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Ipazia

Basta WP. Con più testimonianze storiche documentate del nazareno. Di entrambe le fazioni: pagana e cristiana, concordanti sul contesto, il mandante e sugli assassini.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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