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Credere nella Scienza

Aperto da Ipazia, 03 Marzo 2023, 08:21:03 AM

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Ipazia

"Una delle cose più cretine in assoluto che si sentono dire di questi tempi è "Io credo nella scienza". Se la scienza fosse una questione di credo si chiamerebbe religione. Invece si tratta di mettere sempre in discussione, di dubitare e di verificare che dietro a un'ipotetica causa non ci sia un bel giro di soldi".

https://www.byoblu.com/2021/12/18/perche-credere-nella-scienza-e-antiscientifico/

La covidemia rappresenta un esempio magistrale di cortocircuito logico tra scienza e $cienza, menzogna e verità, cattiva fede e buona, la quale ultima rimanda alla citazione di Marx, sulla via dell'inferno lastricata di buone intenzioni.

Ci siamo ancora dentro, ma già le mirabolanti promesse della "scienza" covidemica hanno sommato una quota di bufale sbufalate da rendere gli affaristi stregoni meritevoli di un legittimo sospetto sul loro operato. Se ciò non accade non è questione scientifica, ma metafisica: la fede nella Scienza.

Divenuta appunto una religione, il vitello d'oro della modernità; l'Anticristo della superstizione scientista, che con raffinata tecnica rna messaggera ha alterato fin nel suo dna la natura genetica veritativa della scienza.

Un Anticristo così sfacciatamente blasfemo e corrotto da aver spalancato la via verso la morte del dio della modernità che aveva affossato il Dio di Abramo: la Scienza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Da quando hanno scoperto le aree"mistiche" del cervello,i recettori del cannabinolo, la presenza continua e l'importanza delle endorfine..io ho dedotto che l'essere umano è biologicamente preposto e quanto mai adattato a in certo tipo di fede e di religione.
Anzi,direi che è geneticamente magico-religioso,amante delle fede(verso qualsiasi cosa,anche contraria alle altre!),delle esperienze strane,di illuminazioni e blackout. 
Perché discuterne negli stessi termini?
Non è una critica ipazia, è una deduzione logica:bisognerebbe parlarne in termini di doping e droghe storiche  e preistoriche,biogenetici e biochimici.

Phil

Ricorderei che la differenza fra una credenza e un'altra la fa spesso chi non può che crederci e chi è a monte della credenza. Detto semplicemente: nella religione, anche chi è a monte (papi, vescovi, etc.), come chi è a valle (credenti "non titolati"), crede, e non può far di più (al netto di fallacie e autosuggestioni); nella scienza, chi è a monte (scienziati, ricercatori, etc.) non crede, bensì sperimenta, verifica, etc. mentre chi è a valle (potenziali pazienti, etc.) non può che credere, o non credere, a quanto sperimentato o in corso di sperimentazione (non essendo solitamente in grado, con buona pace di google, byoblu, etc. di correggere quanto fatto da un ricercatore di mestiere, pur nella sua umana fallibilità). 
Se "appiattiamo" questa differenza, viene meno la differenza fra credere nella transustanziazione e credere che farsi alcuni vaccini prima di andare in Africa sia una buona idea. La retorica che ne deriva è altrettanto ingenua di quella che crede che al ricercatore non interessi il suo stipendio o che «essendoci dietro un bel giro di soldi» la scienza non sia tendenzialmente affidabile, ma truffaldina (ho scritto «scienza», non «commercio dei farmaci», altra distinzione su cui non si dovrebbe transigere per parlarne seriamente; fermo restando che la scienza richiede fondi, proprio perché non funziona solo con carta e penna, come la filosofia). 
Anche il fact-checking diventa una malattia (sociale) se si pensa di poter capire e giudicare tutto dopo aver letto qualche articolo; il disincanto ideologizzato non è mai autentico disincanto perché resta nell'incanto dell'ideologia che lo pilota, ideologia che si basa su una credenza solitamente poco epistemica, anche se, bisogna riconoscerlo, è comunque gratis (a differenza di quella che spinge a fidarsi nell'acquisto di farmaci).

Pensarbene

Io vedo una confusione tra credere/fede e fidarsi/fiducia
Allora,io mi fido del medico non perché credo in lui o nella scienza,ma perché la sua laurea e la sua esperienza professionale significano competenza .
Detto questo,io vedo un'altra cosa: la gente ama credere,confonde credo/credere/fede con competenza/fiducia e quindi,fa una confusione del diavolo.
Io ho scritto nel mio post che il cervello umano è preposto e assuefatto a ciò che è mistico,illuminante,dopante,endorfinizzante,euforizzante.
Per questo ama credere e confonde le cose come ho spiegato prima!


Claudia K

Difficile aggiungere qualcosa a quanto osservato da Phil. 

Mi sembra opportuno, però, sottolineare che il giudizio di "cretina" attribuito nella citazione d'apertura...denunci un "cretinismo" letteralmente inventato in (manipolatori  e povero, anche linguisticamente) laboratorio. 
Evidente infatti che il popolo abbia più propriamente fiducia (non "fede") nella Scienza. E infatti ce l'ha in base a  quel che vede e riscontra continuamente, e non certo in base a dogmi fideistici. Questo vale per ogni comparto della Scienza, ma è del tutto naturale che valga maggiormente per la Medicina, i cui traguardi continui e incessanti toccano con solo Vantaggio quotidiano la vita di tutti e ovunque nel mondo. 
Mentre del tutto ovvio resta che "mettere sempre in discussione, di dubitare e di verificare" sia dal normodotato (anche molto colto, e anzi forse più facilmente da chi colto è) lasciato agli addetti a lavori, senza assurdamente avocarselo per la via di immonde "lauree e specializzazioni da tastiera", che ormai da decenni sono la vera croce di qualunque professionista in qualunque settore. 
Restando in ambito sanitario, poi, a questa fiducia hanno dato il loro contributo del tutto INvolontario anche tutte le buffonate degli "eroi"  che non sono mai stati presi in considerazione dalla Scienza...perchè poi si sono rivelati piuttosto passibili di processi penali in cui sono stati CONDANNATI per aver gioiosamente (loro sì!) TRUFFATO il prossimo millantando la qualunque priva di senso sed etiam mortifera per chi ci credette. Vannoni e Stamina per tutti, ma la serie è corposa e mi sovviene nell'immediato anche quell'altro indimenticabile che "curava" il cancro col bicarbonato!... 

In parallelo e non meno meritevole di sottolineatura : ma forse il "diffidare di tutto" e senza avere i più basici strumenti culturali per farlo e processarlo e dimostrarlo degnamente ...non è (quella sì) UNA FEDE ? E talmente primitiva da fare il paio con l'illusione vagamente troglo che si possa rifare meglio il Ponte Morandi con la quinta elementare e qualche tutorial web?  :D 
Non è una FEDE (questa sì! Assai trista per chi la vive, certo...) vivere in quell'impotenza intellettuale che mio papino chiamava "l'unica difesa del burino" e che consiste nel "diffidare a priori" ? 
E gli amanti del genere hanno un campo infinito di dietrologie diffidenti su cui fantasticare il "quando sono stati fregati?" . Prova ne sia che dallo stesso comparto giungono incommentabili penosità per la serie "ma fosse che la Terra è piatta, e mi stanno fregando?" oppure "ma fosse che l'umano non è mai stato sulla Luna, e mi stanno fregando?".  ???

In Medicina , RIPETO, è più facile per tutti. 
Chiunque oggi abbia una banale emicrania o un raffreddore...prende la pillolina da pochi cent di euro o si rivolge allo sciamano di Capitol Hill?  
Se un suo congiunto ha un infarto...chiama il  118 o il solito sciamano di Capitol Hill ? 
E' QUESTO che fa la Fiducia delle masse, che si direbbe assolutamente ben riposta nella media! A fronte di infinite prove in cui (pandemia inclusa) chi ha smanettato in web per propalare la genialata maturata su tastiera o al massimo con sette sfigatissimi pazienti che lo avevano come medico di base...ha avuto OGNI possibilità di confrontarsi con la Comunità Scientifica, e se non lo ha fatto preferendo web e talkshow arraffazzonati, o se la ha fatto essendo messo con commiserazione alla porta...per il normodotato anche colto (ancor più se colto, anzi)...è indice di NON affidabilità dell'autoassunto "eroe" .  


daniele22

Credere nella scienza corrisponde in ultima analisi a credere nell'ignoranza. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Molto meglio il mezzo pieno: La scienza è sapiente. Rispetto a noi di quaggiù ... per certo ne sa molte di più. Questo riferimento al bicchiere è una prima osservazione che mi sentivo di fare. Noto inoltre che nessuno fino ad ora si sia riferito all'articolo esposto da Ipazia. Sembra quasi un rimando a quello che si dice nell'articolo circa la frase in premessa che è oggetto di questa discussione ... ironia della sorte ... Allora è Ipazia, o bioblù ad essere in discussione? L'articolo è in realtà più che onesto e sensato, forse un po' politicizzato, ma in misura ragionevole mi sembra. Ecco! ... Questo non esprimersi nei confronti dell'articolo e dargli contro con ragionevoli altri riscontri, però poco pertinenti, è sicuramente una mossa disonesta intellettualmente. E già questo di per se è un buon motivo per sentire puzza di bruciato in un dialogo. Tale fatto ci riporta alle considerazioni in ordine ai vari "credo", e ci riporta pure alla poesia postata da Jacopus nelle tematiche "Estratti di poesie d'autore" – "Figli dell'epoca" dove si evidenzia che ogni nostra mossa è politica. E invece no!! Tutti giù a testa bassa come il toro nell'arena allor che se la prende col fatale rosso rimanendo vittima del paso doble del torero ... non molto onorevole invero, giacché il toro giunge al suo cospetto stremato dalle lance dei picadores issati su cavalli ben bardati.
Una premessa: quando andai in India ricordo che feci l'antitifica. L'anno scorso dissi al medico che mi fidavo di lui e del suo discernimento in merito ai farmaci, ma che non mi fidavo della scienza medica. Mi guardò tra il compiaciuto ed il sospettoso. Il discorso di Phil, visto pure che piace a due persone, non sta proprio in piedi per i motivi sopra esposti. Lo scienziato sperimenta. Cosa sperimenta e dove sperimenta? ... non è che lo scienziato bari, o meglio, là dove non vi siano motivi di ostinato prestigio, di stipendio o di mazzette ci saranno certamente motivi politici. Tutto qui

Ipazia

Citazione di: daniele22 il 03 Marzo 2023, 15:32:18 PMCredere nella scienza corrisponde in ultima analisi a credere nell'ignoranza. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Molto meglio il mezzo pieno: La scienza è sapiente. Rispetto a noi di quaggiù ... per certo ne sa molte di più. Questo riferimento al bicchiere è una prima osservazione che mi sentivo di fare. ...

...Una premessa: quando andai in India ricordo che feci l'antitifica. L'anno scorso dissi al medico che mi fidavo di lui e del suo discernimento in merito ai farmaci, ma che non mi fidavo della scienza medica. Mi guardò tra il compiaciuto ed il sospettoso. Il discorso di Phil, visto pure che piace a due persone, non sta proprio in piedi per i motivi sopra esposti. Lo scienziato sperimenta. Cosa sperimenta e dove sperimenta? ... non è che lo scienziato bari, o meglio, là dove non vi siano motivi di ostinato prestigio, di stipendio o di mazzette ci saranno certamente motivi politici. Tutto qui

Purtroppo anche il bicchiere mezzo pieno è sospetto per i motivi che concludono il tuo post e che vale la pena di approfondire. Lo scienziato è perennemente sospeso tra scienza e $cienza. Questo rende lo scienziato, nella stessa persona, uno $cienziato. Nella mia disciplina: un enantiomero, levogiro o destrogiro a seconda delle situazioni che determinano la "inversione". Per la sua sopravvivenza professionale la mano destra non deve sapere quello che fa la mano sinistra e poichè la legge universale dell'universo antropologico è: "money makes the world go round", finisce che la $ prende sempre il sopravvento sulla s.

Ancor più oggi in cui la s richiede tanti $ per la ricerca e l'accreditamento.

Che la medicina sia l'epicentro della corruzione scientifica non deve stupire: la salute è il business più importante dell'umanità e nessuna crisi economica lo può scalfire. Prima dello scandalo covidemico ve ne fu un altro importante, relativo alla ricerca sull'eziologia del cancro, con la meretrice OMS sezione IARC, sempre in primo piano. Lo racconta il ricercatore oncologo Lorenzo Tomatis in questa opera autobiografica:



"Quando mi sono lasciato comprare? Quando ho capito che la ricerca è al servizio del potere e che il ricercatore è un'oca che produce uova d'oro e che quell' oro andava tutto sulla tavola di chi comanda"
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Claudia K

Citazione di: daniele22 il 03 Marzo 2023, 15:32:18 PMCredere nella scienza corrisponde in ultima analisi a credere nell'ignoranza
Poichè in tutto il tuo post inviti all'analisi di testi postati e linkati (e sebbene io non abbia avuto risposta sulla domanda "ma chi ha una nevraglia o un infarto...si rivolge al Medico o allo sciamano?"), a me piacerebbe approfondire la tua frase quotata. 
Che significa, per te che l'hai scritta ? 

Ipazia

#8
Citazione di: Pensarbene il 03 Marzo 2023, 12:19:08 PMIo vedo una confusione tra credere/fede e fidarsi/fiducia
Allora,io mi fido del medico non perché credo in lui o nella scienza,ma perché la sua laurea e la sua esperienza professionale significano competenza .
Detto questo,io vedo un'altra cosa: la gente ama credere,confonde credo/credere/fede con competenza/fiducia e quindi,fa una confusione del diavolo.
Io ho scritto nel mio post che il cervello umano è preposto e assuefatto a ciò che è mistico,illuminante,dopante,endorfinizzante,euforizzante.
Per questo ama credere e confonde le cose come ho spiegato prima!

Io non la vedo. Si crede in ciò di cui si ha fiducia. Il bambino crede al genitore finchè ha fiducia in lui. Credo e Fede sono parenti stretti. La competenza è certificata da un curriculum formativo, ma nulla esclude che quel curriculum non sia adeguato e che, se adeguato, vi siano motivi alieni per cui la persona di cui mi fido agisca contro i miei interessi, a tutela dei suoi.

Nel caso della covidemia io credo che gli operatori sanitari abbiano peccato in massa di ignoranza, dimostrata anche nei primi fallimentari interventi curativi, e di meschino interesse facendosi esecutori di trattamenti sanitari di cui non si sapeva nulla relativamente alla loro pericolosità ed efficacia, riducendo a cavie di interessi economici la popolazione sottoposta a tale manipolazione.

Ancora più grave avere istituzionalmente (ordine dei medici) ostacolato ogni tentativo di fare chiarezza scientifica e libera ricerca rispetto all'epidemia in atto, fino all'interdizione dalla professione.

Che fiducia può mai suscitare un tale comportamento da parte di personale "competente" ?

@phil

Stranamente a "credere nella scienza" sono sempre quelli che credono nei "commercianti di farmaci". Mentre, anche persone con tutti i quarti di nobiltà curricolare ci "credono" meno, vogliono vedere le carte, e se non gliele danno (segreto militare: ovvio per le armi biologiche !) cominciano a dubitare sulla scientificità dell'ambaradan, ripristinando la fiducia, i più corrotti, a seguito di visione di "altre" carte. Ma in tal caso bisognerebbe distinguere tra fiducia e fiducia, competenza e competenza. E si torna alla base.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Citazione di: Ipazia il 03 Marzo 2023, 16:13:27 PMPurtroppo anche il bicchiere mezzo pieno è sospetto per i motivi che concludono il tuo post e che vale la pena di approfondire. Lo scienziato è perennemente sospeso tra scienza e $cienza. Questo rende lo scienziato, nella stessa persona, uno $cienziato. Nella mia disciplina: un enantiomero, levogiro o destrogiro a seconda delle situazioni che determinano la "inversione". Per la sua sopravvivenza professionale la mano destra non deve sapere quello che fa la mano sinistra e poichè la legge universale dell'universo antropologico è: "money makes the world go round", finisce che la $ prende sempre il sopravvento sulla s.

Ancor più oggi in cui la s richiede tanti $ per la ricerca e l'accreditamento.

Che la medicina sia l'epicentro della corruzione scientifica non deve stupire: la salute è il business più importante dell'umanità e nessuna crisi economica lo può scalfire. Prima dello scandalo covidemico ve ne fu un altro importante, relativo alla ricerca sull'eziologia del cancro, con la meretrice OMS sezione IARC, sempre in primo piano. Lo racconta il ricercatore oncologo Lorenzo Tomatis in questa opera autobiografica:



"Quando mi sono lasciato comprare? Quando ho capito che la ricerca è al servizio del potere e che il ricercatore è un'oca che produce uova d'oro e che quell' oro andava tutto sulla tavola di chi comanda"
Toh! ... due donne mi hanno citato, quale onore! Non ho ben capito cosa tu voglia approfondire Ipazia, se il bicchiere come sembra o la mia conclusione. Per quel che dici sulla corruzione sono d'accordo, anche se la corruzione non sarebbe a mio vedere determinante di per se stessa. C'è qualcosa che va oltre ... come dire "la vita è tutta un equilibrio sopra la follia" canta Vasco

Ipazia

C'è tanto più bisogno di credere in qualcosa quanto più qualcosa sia poco credibile. Tertulliano lo ha inciso sulla pietra: credo quia absurdum. Brutti tempi per una scienza che ha più bisogno di credenti che di liberi ricercatori.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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daniele22

Citazione di: Claudia K il 03 Marzo 2023, 16:22:42 PMPoichè in tutto il tuo post inviti all'analisi di testi postati e linkati (e sebbene io non abbia avuto risposta sulla domanda "ma chi ha una nevraglia o un infarto...si rivolge al Medico o allo sciamano?"), a me piacerebbe approfondire la tua frase quotata.
Che significa, per te che l'hai scritta ?
Ciao Claudia, chissà che stavolta riusciamo a comprenderci. Beh, come già detto io mi rivolgo a una pastiglia, al medico, o a uno specialista, così come chiamerei il 118. Tra l'altro mi sono vaccinato volontariamente nonostante le mie convinzioni per me più che legittime a non farlo. Convinzioni maturate in seno alla narrazione che vi fu dall'inizio della pandemia fino all'arrivo del primo e secondo vaccino. Naturalmente non intendo parlarne qui.
Per quel che riguarda la mia frase che hai quotato ti dirò semplicemente che il mio medico è una persona umile e forse lui non se ne accorge, ma già un paio di volte si lasciò andare ai problemi che si pone la medicina, denuncia il suo stato di ignoranza piuttosto che quello della sua sapienza. Mi ha elencato i pochi farmaci di cui ci si può assolutamente fidare ... mi sembra una persona abbastanza onesta, anche perché non parla male dei colleghi

Ipazia

Citazione di: Claudia K il 03 Marzo 2023, 13:46:58 PMSe un suo congiunto ha un infarto...chiama il  118 o il solito sciamano di Capitol Hill ?

Se è un infarto spike istantaneo vanno bene, ovvero male, entrambi.

Un approfondimento su quello che vi hanno iniettato:

https://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/quotidiano/politica/miocarditi-da-vaccini-anti-covid-e-morti-improvvise-cosa-dicono-gli-studi-piu-recenti/
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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Pensarbene

#13
L'essere umano è un essere di fede,fiducia,credo.
Senza fiducia non si va da nessuna parte,senza credo e credere neppure,
Il cervello umano è un organo basato su queste caratteristiche,se ne esce va in depressione e paranoia,bisogna pur dirlo e ammetterlo.
La scienza usa poche caratteristiche del cervello,pochissime e,per quello che so,le usa bene:
pensiero ipotetico-deduttivo,logica,ragione e intelligenza .Le usa credendo e fidando in esse,quindi non è molto diversa dalle religioni,almeno in questo.
Io vedo così le cose umane, anche perché il cervello umano,come ho detto,è misticheggiante in alcune sue aree,è enbdorfinico molto più di quello che si pensa,
si sviluppa grazie ad un rapporto tra madre e bambino in cui la fiducia,il credere,l'affidarsi e l'empatia sono fondamentali.
Perché la maggior parte degli scienziati è atea?
Per due motivi:
1)cerca di evitare le interferenze con l'idea di mantenersi ...scientificamente corretta.
2)idealizza sè stessa
3)mira a una visione del mondo coerente con i punti 1)e2)
Però,siccome il rimosso ritorna,si ritrova ad essere,come dire,adombrata e inseguita dalle caratteristiche che cerca di evitare.
Quindi,in un certo senso,sembra una religione dotata di Patriarchi,Bibbie,rituali,sacerdoti e fedeli.








Phil

@daniele22

Non ho fatto riferimento al link di Ipazia perché non l'ho letto; perché? Perché considerando il titolo click-bait («Perché credere nella scienza è antiscientifico»), considerando il pulpito (byoblu) e considerando il post d'accompagnamento di Ipazia, mi sono fidato che ciò su cui Ipazia volesse riflessioni fosse soprattutto la citazione che lei ha, non certo a caso, estratto dall'articolo. Dopo aver letto il suo post e la citazione non sono stato così incuriosito e stimolato a leggere l'articolo, quindi ho evitato di citarlo nella mia risposta, in cui dovrebbero emergere comunque alcune critiche alla retorica imbastita dalla citazione: differenza religione/scienza, rapporto "monte"/"valle", presunzione nel voler controllare i controllori, ingenuità nel sognare una scienza avulsa dal denaro, etc. nella certezza che l'argomentare, per quanto discutibile, non sia un semplice e taurino «dar contro» a testa bassa (tantomeno ad una torera come Ipazia). Non incenso la scienza a priori, né mi illudo che sia un consesso di santi immuni alle umane tentazioni, ma mi premuro nel distinguerla bene dal dogmatismo, altrimenti sperimentazione e falsificazione sarebbero solo rivisitazioni moderne dei "misteri della fede" (come non è, mi pare).
Raccolgo il parallelo con la politica perché è ben calzante al discorso sulla scienza: sappiamo che i politici sono umani, corruttibili, amanti del potere decisionale (altrimenti farebbero altro), etc. ma staremmo davvero meglio senza politici (per di più eletti democraticamente)? Per la scienza vale lo stesso interrogativo: ha bisogno di finanziamenti e materiali (sin dai tempi dei mecenati e ancor prima), non è infallibile né incorruttibile, non può procedere senza sperimentazione (in occidente comunque ben regolata, nonostante i soliti infelici accostamenti), dovremmo dunque concludere che è da "cretini" aver "fede" nella scienza? Quale alternativa, percorribile sul pianeta Terra (non su quello di Utopia), propone chi non è "cretino", chi pensa di riuscire con un'inchiesta o un articolo a sbrogliare questioni esponenzialmente più complesse di quanto si pensi? La risposta può essere politica o scientifica o anche filosofica, l'importante, a mio avviso, è che sia più plausibile ed efficace della ricerca scientifica in corso.

@Ipazia
Citazione di: Ipazia il 03 Marzo 2023, 16:56:59 PMStranamente a "credere nella scienza" sono sempre quelli che credono nei "commercianti di farmaci".
Non capisco: la popolazione, o meglio, chi si fida di vaccini e medicine crede nei "commercianti di farmaci"? Intendi che i medici di base quando prescrivono un farmaco si comportano da "commercianti di farmaci"?
Citazione di: Ipazia il 03 Marzo 2023, 17:31:25 PMBrutti tempi per una scienza che ha più bisogno di credenti che di liberi ricercatori.
Non condivido quel «più» (basato su?) e credevo di aver chiarito come siano da distinguere (per me, magari sbaglio) questi due lati differenti della scienza, entrambi necessari: i ricercatori ricercano, senza credere (poiché sperimentano, testano, etc.), mentre i "credenti" credono, senza far ricerca (essendone solitamente incapaci e senza nemmeno i mezzi per farlo); indubbiamente ci sono anche i "non credenti", o semplicemente diffidenti, che non fanno ricerca ma insinuano il dubbio, sempre potenzialmente importante, che talvolta poi trova anche riscontro fra chi fa ricerca, che ottiene così la sua fetta di "credenti" (e nascono dunque differenti "scuole di pensiero" nell'ambito della ricerca, con le proprie pubblicazioni magari peer-reviewed, al netto di complottismi e sempre possibili storie di "sabotaggio politico").

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