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Siamo IMMORTALI

Aperto da Pensarbene, 01 Marzo 2023, 11:48:23 AM

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Pensarbene

Riprendo qui un post che ho scritto ora su un altro thread del forum.
Lo ripropongo qui perché mi pare che il discorso meriti
una discussione serena e pacata.
Il mio non è un discorso di fede anche se sono ragionevolmente credente.
Si basa su un assunto fondamentale della meccanica quantistica secondo il quale NESSUNA INFORMAZIONE PRESENTE NELLA MATERIA/ENERGIA PUÒ ESSERE PERSA O DISTRUTTA.
Perfino i buchi neri devono liberare le informazioni prima che la materia/energia precipiti dentro di essi!
Ecco il post:

Sulla Terra non muore mai VERAMENTE nessuno:
la mia idea è basata su un assunto fondamentale della meccanica quantistica: NESSUNA INFORMAZIONE PUÒ ESSERE PERDUTA O DISTRUTTA.
Ora, ognuno di noi è una messe di  informazioni basate sulle nostre esperienze,queste informazioni non possono andare perdute nè essere distrutte!
Di conseguenza, noi non possiamo morire mai VERAMENTE!
Quello che succede è questo: noi rilasciamo le nostre INFORMAZIONI un attimo prima della morte definitiva del corpo,queste sono l'essenza delle nostre esperienze,quindi noi non moriamo mai,non possiamo morire.
Dice san Giovanni:"all' inizio era il VERBO,il VERBO era presso Dio,il VERBO era Dio"
Poi il Verbo si è incarnato e ha INFORMATO la nostra materia/energia,lo dice anche la religione in termini religiosi!
Qui io non voglio fare un discorso religioso ma posso farlo scientificamente affermando che noi siamo INFORMAZIONE INCARNATA E CARNE INFORMATA, quando termina un ciclo vitale la materia/energia RILASCIA TUTTE LE INFORMAZIONI E LE PASSA AD ALTRA MATERIA/ENERGIA VIVENTE!
Siamo dunque IMMORTALI?

iano

#1

Non escluderei di essere immortale se solo sapessi chi sono.
Più che un informazione che si conservi c'è un informazione che manca.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

atomista non pentito

So che mi ripeto .......... ma mi viene da chiedermi ogni volta del perché di questa ricerca spasmodica ( e finche' e' "religiosa" lo posso anche comprendere  anche se non condividere ) di una conferma per una pretesa presenza post mortem di noi o di qualcosa di noi ecc ecc.  Certo che qualcosa resta fino poi nel tempo a diluirsi del tutto  e' evidente. Resti fisici in trasformazione , energia che si trasforma in gas ad esempio , effetti causati dalle nostre  azioni precedenti alla morte ovviamente......... ma fra cento anni........... ci sara 'molto meno , fra mille meno ancora e poi .... che quella carne , quella energia ecc ecc sia stata un tempo nostra , diluita o meno , a chi gliene freghera' qualcosa ?

Pensarbene

Perché "spasmodica"?
Io sono un 72 enne tranquillo e sereno,il mio post va inteso in relazione al fatto che la materia/energia non può perdere alcuna informazione.
È vero che alcune persone sono simili a buchi neri,ma,perfino i buchi neri devono rilasciare le informazioni sull'orizzonte apparente.

Ipazia

Citazione di: iano il 01 Marzo 2023, 13:47:46 PMNon escluderei di essere immortale se solo sapessi chi sono.
Più che un informazione che si conservi c'è un informazione che manca.

Eggià. Con buona pace della materia che ha intrappolato l'energia nel mio corpo, non è che la sua trasformazione mi conservi in eterno, conserva solo se stessa in quanto materia ed energia. L'informazione che manca in ogni escatologia panteistica o pan-naturalistica, sono io. Ovvero l'io che sta scrivendo "io". Questa (in)formazione andrà inesorabilmente persa con la mia morte e l'unica immortalità di cui ho contezza è il logos, la memoria documentale, che si trasmette di progenie in progenie.

Avendo l'accortezza vaccinale, contro antropocentrismi datati, di riconoscere che il Verbo è solo l'archè, fino alla fine, dell'universo antropologico. Mentre le stelle non stanno nemmeno a guardare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

#5

L'informazione è ovunque,senza di essa non esisterebbe materia/energia,dato che ogni particella ha una matrice informatica e questa può essere passata da una particella all'altra.
Mi ricordo un noto esperimento in cui la matrice di un fotone è stata "passata" ad un altro.Il.primo è letteralmente sparito dal continuum di laboratorio,il secondo si è ritrovato non si sa bene se con una o due matrici.
Il fatto è che gli scienziati ci dicono che un fotone può "trasportare" un quantitativo notevole di informazioni oltre alla sua matrice,quindi,forse,il secondo fotone si è,come dire, raddoppiato nella sua "informatica di matrice"!
Parlando di Io, perché mai l'Io non potrebbe o non dovrebbe avere una matrice informatica di base?🙂
Se ce l'avesse,come io credo,altrimenti tutti gli esseri umani sarebbero completamente pazzi,
questa matrice non andrebbe di certo persa ma sarebbe rilasciata insieme alle altre informazioni riguardanti la materia/energia nel momento della "morte".





iano

#6
Citazione di: Pensarbene il 01 Marzo 2023, 16:21:00 PMChe cos'è l'Io?
Un soggetto a libera interpretazione, come libera è l'assunzione che l'informazione si conservi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

#7

Ripropongo il post precedente riscritto

L'informazione è ovunque,senza di essa non esisterebbe materia/energia,dato che ogni particella ha una matrice informatica e questa può essere passata da una particella all'altra.
Mi ricordo un noto esperimento in cui la matrice di un fotone è stata "passata" ad un altro.Il.primo è letteralmente sparito dal continuum di laboratorio,il secondo si è ritrovato non si sa bene se con una o due matrici.
Il fatto è che gli scienziati ci dicono che un fotone può "trasportare" un quantitativo notevole di informazioni oltre alla sua matrice,quindi,forse,il secondo fotone si è,come dire, raddoppiato nella sua "informatica di matrice"!
Parlando di Io, perché mai l'Io non potrebbe o non dovrebbe avere una matrice informatica di base?🙂
Se ce l'avesse,come io credo,altrimenti tutti gli esseri umani sarebbero completamente pazzi,
questa matrice non andrebbe di certo persa ma sarebbe rilasciata insieme alle altre informazioni riguardanti la materia/energia nel momento della "morte".
Interessante osservare che, in campo evoluzionistico,ci sono scienziati non ortodossi che propongono l'idea di una evoluzione basata su matrici che forniscono libere informazioni ...liberamente secondo quanto la materia/energia va costruendo,imparando e variando.

@iano
Secondo la psicologia dell'età evolutiva e gli orientamenti psicanalitici più aggiornati, l'Io è presente in forma embrionale sin dalla nascita.
Quindi è una matrice informatica di base sulla
quale  si costruisce la personalità.
In altre parole,l'Io ha una struttura e non nasce dal nulla o dalla sola esperienza postnatale,esiste nel senso che ho detto sopra e si sviluppa durante tutta la vita.
Probabilmente è una derivata personale del DNA umano,il DNA è anche e soprattutto informazione connessa al biologico.




iano

#8
Che l'informazione si conservi è una libera assunzione, che può spiegare fenomeni anche in surplus rispetto all'atteso, divenendo fonte di previsioni verificabili.
Ma quanta della sua libertà perciò perde l'assunzione?
Voglio dire che, avendo rinunciato all'evidenza delle ipotesi , si tenti di recuperarla per altra via, mentre io rimango fedele a quella rinuncia.
Però capisco bene che la teoria fisica di più recente conio non possa non influenzare di volta in volta la nostra visione del mondo, e và anche bene, e anzi deve andare così in campo filosofico.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#9
Citazione di: Pensarbene il 01 Marzo 2023, 17:06:50 PMParlando di Io, perché mai l'Io non potrebbe o non dovrebbe avere una matrice informatica di base?🙂
Se ce l'avesse,come io credo,altrimenti tutti gli esseri umani sarebbero completamente pazzi,
questa matrice non andrebbe di certo persa ma sarebbe rilasciata insieme alle altre informazioni riguardanti la materia/energia nel momento della "morte".
Interessante osservare che, in campo evoluzionistico,ci sono scienziati non ortodossi che propongono l'idea di una evoluzione basata su matrici che forniscono libere informazioni ...liberamente secondo quanto la materia/energia va costruendo,imparando e variando.


Infatti. Perchè l'io non dovrebbe avere una matrice informatica di base, se abbiamo la libertà di supporlo?
(Naturalmente sto facendo finta di sapere cosa siano le matrici , i tensori e così via, assimilandoli a qualcosa di intuitivamente più vicino a me, come geometria in particolare e matematica in generale.)
Ma l'io prima di tutto è una percezione, e porre liberamente su esso ipotesi vale come tentativo di esplicitare la percezione.
Non sarebbe il primo tentativo di successo in tal senso.
Ma sembra che tali ''esternazioni'' si configurino, almeno inizialmente, come un rigetto, perchè la percezione dell'io è territoriale, per cui chi è dentro me è con me, e chi è fuori di me è contro me, così la conoscenza di se diventa disconoscimento di sè e, almeno al momento mi sentirei purtroppo di dire che il disconoscimento è la prova che il tentativo di esplicitazione è andato a buon fine.
Ora, per ricomporre di nuovo l'io, occorrerebbe considerarlo come unità funzionale, cosa che comunque non ha mai smesso di essere.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

L'unica matrice di base certificata di un organismo biologico è il suo dna ma, per fortuna dei nuovi nati, non trasferisce tutte le corbellerie dei suoi avi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Se con immortalità descriviamo gli atomi che compongono il nostro corpo, sono assolutamente d'accordo. Gli ultimi atomi che comporranno il nostro corpo un attimo prima di morire si trasformeranno ma andranno nel corso del tempo a costituire altri corpi ed altri organismi, in un ciclo senza fine. Rispetto all'IO come identificazione di un singolo organismo vivente, con le sue peculiarità e storia biologica, non credo, o perlomeno non vi è nessuna conferma scientifica.

CitazioneSecondo la psicologia dell'età evolutiva e gli orientamenti psicanalitici più aggiornati, l'Io è presente in forma embrionale sin dalla nascita.
Potresti citare la bibliografia essenziale che afferma ciò? Perchè a me risulta esattamente il contrario. Oltretutto, come al solito, occorrerebbe definire "IO", perchè dall'unus et multi in me al cogito cartesiano, esiste una vasta costellazione di definizioni intermedie.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Pensarbene

#12
@iano

Trovo deliziosa questa tua frase:Perchè l'io non dovrebbe avere una matrice informatica di base, se abbiamo la libertà di supporlo?
Davvero deliziosa dato che noi possiamo pensare, supporre,ipotizzare e studiare noi stessi SOLO tramite noi stessi.
Il cervello studia sè stesso e non può andare oltre sè stesso,gli strumenti tac e pet sono una creazione del cervello umano quindi...
Per quanto riguarda la psicoanalisi,la scuola kleiniana che più delle altre studia e tratta le problematiche infantili direttamente con i piccoli pazienti,propone l'idea di un Io embrionale e rudimentale iniziale deducendola dalla sua pratica più che dalla teoria.
@jacopus:in psicologia dell'età evolutiva ci sono questi riferimenti:

1)Opera omnia di Mélanie Klein

2)René Spitz, nel suo Lo sviluppo evolutivo del bambino (1958), ritiene che lo sviluppo del bambino proceda da uno "stadio di indifferenziazione" a uno "stadio relazionale", dove il bambino realizza il rapporto con gli altri, integrando la propria identità. Questo processo di integrazione si realizza a vari livelli di complessità, suddiviso in quattro tappe, ciascuna delle quali è caratterizzata da un organizzatore (struttura psichica che favorisce l'integrazione):
  • Lo stadio pre-oggettuale va dalla nascita fino ai primi tre mesi di vita. In questo stadio non esiste la differenza tra mondo interno e mondo esterno. L'organizzatore è il principio di costanza, capace di permettere il raggiungimento dello stato di quiete.
  • Lo stadio dell'oggetto precursore va dai tre agli otto mesi. Qui il bambino inizia ad avere una consapevolezza degli oggetti parziali. L'organizzatore di questa tappa è la risposta al sorriso come prima fonte di comunicazione.
  • Lo stadio dell'oggetto libidico interno va dagli otto mesi ai quindici mesi. In questa tappa il bambino riconosce l'oggetto (la madre) nella sua unità. L'organizzatore è rappresentato dall'"angoscia dell'estraneo", che sottolinea la paura di perdere l'oggetto del desiderio.
  • Lo stadio della strutturazione del Sé va dai quindici mesi in poi, ed è la fase in cui si sviluppa l'individualità del bambino. L'organizzatore è la cosiddetta "comparsa del no", che esprime e organizza lo strutturarsi della sua capacità di opposizione e di giudizio.

3)Fairbairn:
https://www.psichepedia.it/index.php/psicologia-dinamica/318-fairbairn-le-relazioni-oggettuali

Cito,in particolare:

  • STRUTTURA PSICHICA
Alla base della struttura psichica Fairbairn pone un Io unitario e integrato, con una propria energia libidica, che non deriva da quella pulsionale dell'Es e che è presente sin dalla nascita. Tale Io unitario, per effetto di relazioni insoddisfacenti può frammentarsi dando così
origine alla psicopatologia. Se le relazioni sono soddisfacenti l'Io rimarrà integrato e intero.

Nota

Il cervello è l'organo principe dell'uomo,la mente è ciò che noi pensiamo del e sul cervello tramite il...cervello

Le osservazioni dirette del comportamento del feto nel grembo materno,mostrano un essere vivo,che guarda e si muove, si tocca e si esplora,
genitali compresi,sorride e sembra molto soddisfatto del suo status.Quello che ho notato
osservando i video  su siti accreditati e seri, è una cosa interessante:il feto ha una vitalità e un comportamento molto più attivi e mobili del bambino dei primissimi mesi.Il feto sembra proprio avere una personalità in embrione e una simpatica motilità,cosa che sembra scomparire appena nato.
In altre parole, il feto è più sveglio e attivo soggettivamente del neonato dei primissimi mesi,sembra avere davvero un embrione di Io che pare ritirarsi subito dopo la nascita per poi ripresentarsi gradualmente.
D'altronde basta guardare i video in questione per rendersene conto:un mio amico mi diceva "cavolo,ho visto il feto diverse volte grazie al mio amico medico,sono rimasto sorpreso di vederlo così vivo.Poi,una volta nato,ho visto un esserino dormiente e praticamente immerso in uno status molto più passivo e meno vivo.Io adoro il mio bambino quindi la cosa non influenza minimamente il mio amore, però ho imparato a considerare in modo diverso feto e neonato per quanto riguarda l' evidente diversità di status.Il feto sembra più persona,una cosa sorprendente "
Anche per questo,l'ipotesi di un Io rudimentale primario è quanto mai realistica.

E ADESSO GUARDATE QUESTI VIDEO:

https://www.google.com/search?q=video+sui+feto+nella+pancia&client=ms-android-wtn&sxsrf=AJOqlzX2TVxeSr0Xej8cKDMtXoe-GTTAsg%3A1677700813608&ei=za7_Y9DTJKaM9u8PusCZkAg&oq=video+dui+feti+nel+&gs_lcp=ChNtb2JpbGUtZ3dzLXdpei1zZXJwEAEYATIHCCEQoAEQCjIKCCEQFhAeEB0QCjoKCCMQsAIQsAMQJzoICCEQFhAeEB1KBAhBGAFQ3wpYnhRgpyJoAHAAeACAAbUBiAHiBpIBAzAuNpgBAKABAcgBAcABAQ&sclient=mobile-gws-wiz-serp#

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://quimamme.corriere.it/gravidanza/psicologia/feto-nella-pancia-il-video-che-ha-commosso-la-redazione&ved=2ahUKEwjnvKvNwrv9AhVwk_0HHb0ZCIQQwqsBegQIERAD&usg=AOvVaw09xSMOBptNkyaXqBuMWeo3

https://www.google.com/search?q=video+sui+feto+nella+pancia&client=ms-android-wtn&sxsrf=AJOqlzX2TVxeSr0Xej8cKDMtXoe-GTTAsg%3A1677700813608&ei=za7_Y9DTJKaM9u8PusCZkAg&oq=video+dui+feti+nel+&gs_lcp=ChNtb2JpbGUtZ3dzLXdpei1zZXJwEAEYATIHCCEQoAEQCjIKCCEQFhAeEB0QCjoKCCMQsAIQsAMQJzoICCEQFhAeEB1KBAhBGAFQ3wpYnhRgpyJoAHAAeACAAbUBiAHiBpIBAzAuNpgBAKABAcgBAcABAQ&sclient=mobile-gws-wiz-serp#


https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.pianetamamma.it/video/dalla-rete/video-lo-sviluppo-del-feto-in-gravidanza.html&ved=2ahUKEwjnvKvNwrv9AhVwk_0HHb0ZCIQQtwJ6BAgJEAI&usg=AOvVaw0iMPuVKfIBYSYWyDsafuNq

Sul web ne trovati molti altri che vi mostrano un essere tutt'altro che passivo ma vivo e attivo,con un suo Io primario evidente.




Jacopus

#13
Parto dal fondo. Se con "Io" intendi vitalità, sono d'accordo. Embrioni e feti sono molto vitali. Poi accade il primo trauma di un essere vivente: la nascita. È inevitabile un rallentamento. Immagina solo lo stress per la creazione di una propria flora batterica senza la quale semplicemente si muore. Bisogna imparare a respirare. Si sente per la prima volta un freddo terribile. Il corpo deve imparare a termoregolarsi. Si susseguono stimoli fortissimi rispetto ai quali è necessario un rallentamento dei processi vitali.

Se con "Io" intendi la percezione di una unità biologica che tende alla sua conservazione, sono nuovamente d'accordo.

Ma il problema, prima di arrivare a quello dell'immortalità supposta dell'Io, è un altro. In cosa consiste questo Io? Che può ritradursi nel problema soggetto/oggetto  o anche nel problema io/comunità.
Ritengo che il concetto di individuo, alla base del concetto di Io, sia condizionato dalla cultura. Un individuo cinese si percepisce un Io, molto diverso da un individuo anglo/sassone, e così via.
Ritengo inoltre che le nostre individualità siano strutturate sulla base del dna ereditato, che però pone semplicemente delle precondizioni teoriche in termini di comportamento individuale (ammesso che il concetto di "Io" qui in discussione presupponga come suo elemento distintivo ciò che fa nel suo ambiente). Il comportamento effettivo e quindi il "carattere singolare e distintivo" di ogni organismo umano (Io) dipende poi dall'ambiente, dall'ambiente degli altri umani in relazione con quell'Io e dal caso. In ogni caso la regola fondamentale è che ogni Io si struttura socialmente attraverso il riconoscimento della comunità dei viventi. Meno riconoscimento c'è e più disturbi ci sono in quell'Io, come fa notare Fairbarn e molti altri dopo di lui.
L'Io di un soggetto deprivato fin dalla prima infanzia di relazioni calde e protettive si lascia semplicemente morire. Possiamo ritenere che anche quell'Io sia un Io, prima di morire, ma ci fa comunque riflettere sul fatto che un Io sano, per essere sano, ha bisogno di relazioni e che quindi ogni Io in realtà è un insieme di Io meglio o peggio assemblato. Non esiste un individuo che ce la può fare a creare la propria singolarità senza l'apporto della pluralità, almeno nell'ambito degli animali sociali come homo sapiens.
Detto questo, che da un Io inteso in uno di questi modi, derivi la conclusione della sua immortalità, perché presente fin dagli albori della sua venuta al mondo è un non sequitur. È ovvio che bisogna sentirsi vitali e separati dal mondo fin dalla nascita, poiché è una precondizione della sopravvivenza. Ma la morte è anche necessaria allo stesso modo della vita, perché un ambiente dinamico come quello geofisico del pianeta terra ha bisogno della intercambiabilità delle forme di vita: solo un ambiente perfettamente statico potrebbe permettersi forme di vita statiche e quindi immortali. Resta pertanto a favore dell'immortalità solo l'opzione mitologica, che non disdegno affatto, anzi la ritengo un importante passaggio della cultura umana. Ma non è possibile accettare l'immortalità come evento dimostrato (attraverso teorie piuttosto datate e superate da molti altri studi) dal fatto che un supposto "Io" sia presente fin dagli albori della vita umana. È una affermazione al massimo poetica ma priva del rigore scientifico necessario.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Pensarbene

I re e i papi dicono:"Noi .." disdegnando l'Io.
Dovremmo farlo anche noi perché la personalità umana è un composto,un miscuglio e una pluralità di parti.
Quando diciamo "Io" possiamo indicare la nostra piccola parte cosciente in quel momento, più parti di noi,tutto noi stessi...
Insomma,"Io" significa aspetti diversi di. ..noi,bisognerebbe chiarirlo ogni volta:"di che Io... tuo stai parlando?"
Detto questo,Fairbairn va un po' oltre quello che io penso.
Secondo me il feto nasce con un Io appena appena abbozzato ma funzionale.Poi,come dici,questo Io va in vacanza per qualche mese dato che non ce n'è bisogno nel contingente: il neonato è stressato,lo si vede,shoccato anche, il suo Io latita!
E adesso veniamo al dunque: l'essere umano è il risultato di una evoluzione a cespuglio basata su MATRICI.Quando si passa la matrice di un fotone ad un altro,il primo sparisce,il secondo ne ha verosimilmente due,quindi è un "nuovo fotone"
Le speci di sviluppano allo stesso modo: c'è il Neanderthal,poi all'improvviso appare il Sapiens: la MATRICE del primo è passata al secondo,il secondo si ritrova con due matrici o,comunque,con una matrice nuova,è una nuova specie!
L'evoluzione è un uso e un passaggio di matrici,la matrice principale si chiama DNA, è la MATRICE MADRE della vita sulla terra,teoricamente immortale,infinita.
Il DNA è il CODICE della vita e dei viventi,un codice BIOLOGICO  ma non solo perché è ESSENZIALMENTE INFORMAZIONE.
L'INFORMAZIONE,dunque,ha una prospettiva di vita infinita, perché il DNA ha un passato,un presente e un futuro senza limiti.
Sapiens Sapiens è la MATRICE BIOLOGICA PIÙ EVOLUTA DELLA TERRA,HA IN SÈ LA STORIA DEL DNA, TUTTE LE MATRICI DNA COMPRESA LA SUA ATTUALE.
Sapiens Sapiens è INFORMAZIONE, la più evoluta delle INFORMAZIONI.
Il suo cervello è il prodotto più evoluto,BIOINFORMATICA FUNZIONALE,tutto ciò che lo costituisce è tale ma,come ogni hardware,ha bisogno di un software e di qualcuno che lo gestisca!
Il software è,in parte innato,in parte acquisito,quel "qualcuno" è l'IO.
Per poterlo fare, l'IO dev'essere per forza di cose presente sin dall'inizio,innato e CODIFICATO.
Solo un IO codificato può gestire un hardware del genere usando un software,quindi l'IO è INFORMAZIONE,usa le INFORMAZIONI,è una MATRICE INFORMATICA!
Siccome il DNA, l'INFORMAZIONE sono praticamente infiniti,l'IO ne fa parte ed è anch'esso prospetticamente  infinito!
La Terra è un laboratorio dove miliardi di IO operano ben INFORMATI in una sistemica INFORMATICA sintonica e sincronica.
Otto miliardi di IO, otto miliardi di MATRICI SAPIENS SAPIENS ,otto miliardi di DERIVATI da un passaggio continuo e infinito di MATRICI basato sulla MADRE DI TUTTE LE MATRICI,IL DNA!
Siccome il DNA codifica...NON PERDE ALCUNA INFORMAZIONE GENERATA DAGLI OTTO MILIARDI DI MATRICI SAPIENS SAPIENS,MEN CHE MENO QUELLE RELATIVE AL GESTORE DEL CERVELLO,L'IO!!!
Quindi l'IO di ognuno e,per esteso,tutta la matrice personale,non muoiono mai,diventano PARTE DEL CODICE COMPLESSIVO,PURA INFORMAZIONE E PURA BIOINFORMATICA CODIFICATA.
Noi siamo IMMORTALI,comunque la si guardi perché la Natura,MADRE DI TUTTE LE MATRICI,lo è,la materia/energia lo è perché "nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma.Io aggiungo:tutto codifica sé stesso ,evolve il proprio codice e lo realizza attraverso un processo prospetticamente infinito di MATRICI.
A questo punto,un mio amico che si occupa molto seriamente e pacatamente di alieni, mi direbbe:"Ah,vedi,ho ragione ...IO dunque! La Terra è un laboratorio sede di un progetto orientato da un obiettivo e GESTITO DA QUALCUNO CHE AVEVA E HA TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE E I MEZZI PER POTERLO REALIZZARE!"
In effetti è quello che mi ha detto ieri sera,dopo aver letto la nostra discussione,io,per il momento resto sul discorso "naturale" ma confesso che comincio a pensarci:non c'è molta differenza tra un laboratorio siffatto e la Terra,questo mi pare evidente!
Se io osservo il comportamento attuale della gente su tutto il pianeta,ho davvero l'impressione di otto miliardi di MATRICI MOLTO SIMILI SE NON UGUALI,connesse in una sistemica INFORMATICA perfino troppo evidente e funzionale.
L',insieme dà veramente l'impressione di un costrutto INFORMATICO DI ALTISSIMO LIVELLO,basato su hardware e software condivisi e funzionali,gestito da un "IO" corrispondente a un "NOI" e agito da otto miliardi di attori/agenti/operativi INFORMATI quel tanto che basta per poterlo fare.
Una cosa ancora, la virtualizzazione,la realtà aumentata,la globalizzazione e la comunicazione sembrano concorrere tutte a un superamento della matrice Sapiens Sapiens o meglio,a un passaggio della matrice S.Sapiens a un'altra intimamente connessa alle MACCHINE.La nuova specie sarà S.S.Sapiens,dove "S.S." ricorda qualcosa di molto brutto,macchinizzato e funzionale...
Di solito io,su queste cose,non mi sbaglio,se ben ricordo "qualcuno" promise un Reich di mille anni,il nuovo SALTO GENETICO del cespuglio evolutivo umano sembra promettere un Reich di migliaia e migliaia di anni, pressoché infinito e immortale...CODIFICATO BIOLOGICAMENTE,TECNOLOGICAMENTE E INFORMATICAMENTE.






 

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