[GDL]Fenomenologia dello Spirito di Hegel

Aperto da green demetr, 30 Novembre 2021, 11:26:27 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

daniele22

Citazione di: green demetr il 27 Febbraio 2023, 09:27:24 AMLe posizioni con 0 (zero) sono le posizioni senza tempo, originarie.
Le posizioni con 1 (temporale) sono tutte le posizioni che vengono conosciute dopo.
Nel primo caso abbiamo immediatamente un soggetto e un oggetto, completamente separati.(Che poi Hegel ricucirà dentro alla sua concezione di conoscenza).
Nel secondo caso abbiamo tutte le posizioni di un oggetto che conosce se stesso tramite un soggetto.
Ma come può un oggetto conoscere se stesso?
E' chiaro per me che è sempre il soggetto che conosce, e si riconosce (dimensione storica del soggetto) originariamente, nella divisione tra sè (corpo, anima, dio) e l'oggetto (noumeno alias idealità dell'oggetto nelle posizioni con 1).
L'oggetto è cioè sempre ricucito, non abbiamo idea dell'albero se non che con una ricucitura continua di come conosciamo.
Le posizioni con 1 invece riconoscono all'albero la proprietà, possibilità di farsi conoscere(Spinoza e company).
Il che non può essere.
Ecco dunque svelato l'arcano. Il soggetto non è zero, solo l'oggetto lo è. Il soggetto sta dentro il tempo, l'oggetto sta fuori dal tempo. Prova a riflettere su questo stralcio di dialogo farlocco che ho postato ancora l'altr'anno:
... Per cercare di darti un'idea del nostro abbaglio considera intanto che la nostra mente è umana, una mente che può spaziare attraverso paesaggi linguistici inimmaginabili per una mente arcaica. Facilito quindi immaginando una scena in cui la nostra mente, pur contaminata dalla lingua, contatta per la prima volta un'esistenza in modo inaspettato e non linguistico. Un po' come accadrebbe se sapendo poco o nulla di erbe ti inoltrassi in un prato. Uscito dal prato, quante ne ricorderesti? Di quante sapresti appunto dir qualcosa? Forse eri un po' distratto, ma in ogni caso potresti ricordare solo quelle che conosci ... anche se non per nome ... ma le altre? Come non esistessero ... Le hai viste senza vederle in realtà ... appunto, la realtà della tua testa ... Dirai magari, da essere umano che sei, che hai visto un prato con delle erbe. Insomma avresti visto solo quelle poche cose che sai, prato, erba, a meno che non si sia tracciata una relazione tra un'erba qualsiasi e te, tale che tu possa averla distinta ...  Che accadde? Forse che ti ha punto? Un profumo irresistibile?
- Vuoi dire che così la distinguerei dalle altre poche che conosco?
- No. Intendo che in primo luogo la distingueresti dalle altre spoglie mentali in cui si trovava prima che tu la distinguessi, in questo caso potrebbe essere erba ... ma dipende da cosa conosce, ovvero distingue, la tua testa. Se sei cieco ad esempio, quale sarà la fonte primaria di cui si avvale la tua mente per distinguere? O forse un gatto non distingue una panca da una sedia. Del resto, pure uno scarafaggio per sapere dove nascondersi categorizzerà in qualche modo i rifugi

green demetr

Citazione di: daniele22 il 27 Febbraio 2023, 14:04:06 PMEcco dunque svelato l'arcano. Il soggetto non è zero, solo l'oggetto lo è. Il soggetto sta dentro il tempo, l'oggetto sta fuori dal tempo. Prova a riflettere su questo stralcio di dialogo farlocco che ho postato ancora l'altr'anno:
... Per cercare di darti un'idea del nostro abbaglio considera intanto che la nostra mente è umana, una mente che può spaziare attraverso paesaggi linguistici inimmaginabili per una mente arcaica. Facilito quindi immaginando una scena in cui la nostra mente, pur contaminata dalla lingua, contatta per la prima volta un'esistenza in modo inaspettato e non linguistico. Un po' come accadrebbe se sapendo poco o nulla di erbe ti inoltrassi in un prato. Uscito dal prato, quante ne ricorderesti? Di quante sapresti appunto dir qualcosa? Forse eri un po' distratto, ma in ogni caso potresti ricordare solo quelle che conosci ... anche se non per nome ... ma le altre? Come non esistessero ... Le hai viste senza vederle in realtà ... appunto, la realtà della tua testa ... Dirai magari, da essere umano che sei, che hai visto un prato con delle erbe. Insomma avresti visto solo quelle poche cose che sai, prato, erba, a meno che non si sia tracciata una relazione tra un'erba qualsiasi e te, tale che tu possa averla distinta ...  Che accadde? Forse che ti ha punto? Un profumo irresistibile?
- Vuoi dire che così la distinguerei dalle altre poche che conosco?
- No. Intendo che in primo luogo la distingueresti dalle altre spoglie mentali in cui si trovava prima che tu la distinguessi, in questo caso potrebbe essere erba ... ma dipende da cosa conosce, ovvero distingue, la tua testa. Se sei cieco ad esempio, quale sarà la fonte primaria di cui si avvale la tua mente per distinguere? O forse un gatto non distingue una panca da una sedia. Del resto, pure uno scarafaggio per sapere dove nascondersi categorizzerà in qualche modo i rifugi

Capisco che per te questa intuizione risuona molto di più che in me, la visione mito-poietica è molto bella.
La mia risposta è molto più arida: si assolutamente si.
Dimmi se sbaglio, per te il fatto che l'oggetto con 0 ossia fuori dal tempo esista è di gran lunga superiore al fatto che esistea anche un soggetto con 0, ossia l'IO complimenti! siamo d'accordo!
Quindi a te interessa più di come il soggetto storico (soggetto con 1) sia "formato" da tutti gli oggetti fuori dal tempo ( e perciò ne cerchi una matematica).
La differenza fra noi credo sia invece che per me quella matematica non esiste, perchè l'unico oggetto fuori dal tempo che ci forma è proprio qull'io di cui prima parlavi e che è in contatto a sua volta con qualcosa fuori dal tempo, e che però non è un oggetto, o al massimo ha caratteristiche speciali di oggetto (kant la chiamava metafisica speciale, la ricerca di Dio-oggetto, e su cui si basa la mia mito-poiesi).
Vai avanti tu che mi vien da ridere

daniele22

Citazione di: green demetr il 28 Febbraio 2023, 12:50:19 PMCapisco che per te questa intuizione risuona molto di più che in me, la visione mito-poietica è molto bella.
La mia risposta è molto più arida: si assolutamente si.
Dimmi se sbaglio, per te il fatto che l'oggetto con 0 ossia fuori dal tempo esista è di gran lunga superiore al fatto che esistea anche un soggetto con 0, ossia l'IO complimenti! siamo d'accordo!
Quindi a te interessa più di come il soggetto storico (soggetto con 1) sia "formato" da tutti gli oggetti fuori dal tempo ( e perciò ne cerchi una matematica).
La differenza fra noi credo sia invece che per me quella matematica non esiste, perchè l'unico oggetto fuori dal tempo che ci forma è proprio qull'io di cui prima parlavi e che è in contatto a sua volta con qualcosa fuori dal tempo, e che però non è un oggetto, o al massimo ha caratteristiche speciali di oggetto (kant la chiamava metafisica speciale, la ricerca di Dio-oggetto, e su cui si basa la mia mito-poiesi).
Grazie Green, io sono uno a cui è caro l'essere umano e reputo importante la mia visione poiché è antitetica non solo a quella di Hegel, bensì alla visione comune comprensiva della narrazione che si da dell'umanità. Ma strucca strucca quella che io metto in mostra è a mio giudizio una mappa migliore di quella in uso poiché spiega meglio le evidenze che l'essere umano ha prodotto da sempre. Corrisponde infine alla più che giusta rivincita dell'individuo, legittimato dalla sua ragione pura, nei confronti delle vessazioni da parte dello stato (del più forte).
A mio vedere, proseguendo nel tuo intervento, non esiste proprio il soggetto con zero. L'IO è già presente nell'individuo in forma latente sin dal suo venire al mondo e penso che l'istinto del linguaggio lo metta in evidenza. Praticamente il neonato parla da subito pure se inconsapevole e incomprensibile per la madre almeno in parte. E si può andare oltre con la storia giungendo all'impronta genetica, cioè tutta la storia compressa che sta dentro ogni cellula del nostro corpo. Noi siamo storia e gli oggetti, tutti i sostantivi del nostro lessico e le cose a cui riferiscono, sono lo zero in quanto creazioni mentali. Tali creazioni mentali non sono però gratuite, come tutti intenderebbero, bensì necessitate, in un certo senso costrette. Il compito quindi della nostra filosofia di serie B è quello di scegliere tra una promozione o una permanenza. La permanenza, a mio vedere, porterebbe all'annullamento della volontà e ad una società a caste, attori principali compresi forse ... magari non proprio da subito.
Per finire, io non cerco alcuna matematica ... lascio ai matematici tali divertimenti ... cerco solo una consapevolezza condivisa che ci aiuti a mettere in pratica un'etica umana condivisa

green demetr

Citazione di: daniele22 il 28 Febbraio 2023, 18:36:53 PM
Grazie Green, io sono uno a cui è caro l'essere umano e reputo importante la mia visione poiché è antitetica non solo a quella di Hegel, bensì alla visione comune comprensiva della narrazione che si da dell'umanità. Ma strucca strucca quella che io metto in mostra è a mio giudizio una mappa migliore di quella in uso poiché spiega meglio le evidenze che l'essere umano ha prodotto da sempre. Corrisponde infine alla più che giusta rivincita dell'individuo, legittimato dalla sua ragione pura, nei confronti delle vessazioni da parte dello stato (del più forte).
A mio vedere, proseguendo nel tuo intervento, non esiste proprio il soggetto con zero. L'IO è già presente nell'individuo in forma latente sin dal suo venire al mondo e penso che l'istinto del linguaggio lo metta in evidenza. Praticamente il neonato parla da subito pure se inconsapevole e incomprensibile per la madre almeno in parte. E si può andare oltre con la storia giungendo all'impronta genetica, cioè tutta la storia compressa che sta dentro ogni cellula del nostro corpo. Noi siamo storia e gli oggetti, tutti i sostantivi del nostro lessico e le cose a cui riferiscono, sono lo zero in quanto creazioni mentali. Tali creazioni mentali non sono però gratuite, come tutti intenderebbero, bensì necessitate, in un certo senso costrette. Il compito quindi della nostra filosofia di serie B è quello di scegliere tra una promozione o una permanenza. La permanenza, a mio vedere, porterebbe all'annullamento della volontà e ad una società a caste, attori principali compresi forse ... magari non proprio da subito.
Per finire, io non cerco alcuna matematica ... lascio ai matematici tali divertimenti ... cerco solo una consapevolezza condivisa che ci aiuti a mettere in pratica un'etica umana condivisa

Preferisco un etica comune a una condivisa perchè la prima rispetta la mia libertà di pensare ad un io fuori dal tempo, la seconda di solito di solito porta a prevaricazioni.
Infatti tu parli di società fatta di caste, un pò come quella indiana moderna e antica, o greca antica, che di fatto sono altrettante forme di dominazione teologica, a capo i sacerdoti con le loro metafisiche storiche, personalizzate, ieri, o quelle ideologiche dei nuovi vati, oggi.
Sono d'accordo che il soggetto storico è storico fin dal grido dell'infante, e così il suo inverarsi che non può che passare che dal linguaggio diventa necessariamente politico.
Bisogna vedere se sufficientemente all'altezza della sua espressione più alta dell'etica.
Una ricerca che mi pare sia difficoltosa, ma ti fa onore averla in mente.
E perchè chiamarla filosofia di serie B? i maestri del passato possono tranquillamente diventare solo degli strumenti, la filosofia che conta è quella che si invera in carne e ossa nella vita quotidiana di ognuno, prima ancora che in ciascuno (visione comunitaria)




Vai avanti tu che mi vien da ridere

daniele22

Citazione di: green demetr il 01 Marzo 2023, 12:12:55 PMPreferisco un etica comune a una condivisa perchè la prima rispetta la mia libertà di pensare ad un io fuori dal tempo, la seconda di solito di solito porta a prevaricazioni.
Infatti tu parli di società fatta di caste, un pò come quella indiana moderna e antica, o greca antica, che di fatto sono altrettante forme di dominazione teologica, a capo i sacerdoti con le loro metafisiche storiche, personalizzate, ieri, o quelle ideologiche dei nuovi vati, oggi.
Sono d'accordo che il soggetto storico è storico fin dal grido dell'infante, e così il suo inverarsi che non può che passare che dal linguaggio diventa necessariamente politico.
Bisogna vedere se sufficientemente all'altezza della sua espressione più alta dell'etica.
Una ricerca che mi pare sia difficoltosa, ma ti fa onore averla in mente.
E perchè chiamarla filosofia di serie B? i maestri del passato possono tranquillamente diventare solo degli strumenti, la filosofia che conta è quella che si invera in carne e ossa nella vita quotidiana di ognuno, prima ancora che in ciascuno (visione comunitaria)





Mi sembra che il tuo pensiero sia totalmente fuorviato rispetto a quello che intendo dire.
Non c'è alcuna differenza tra visione comune e condivisa quando la visione condivisa risulti ecumenica. Altra questione è la libertà dell'individuo che viene negoziata democraticamente davanti alle spontanee opposizioni naturali che si formino in relazione a questa visione comune. Il mio pensiero è portatore di pace, da intendersi questa come contenimento del conflitto a tutti i livelli in cui il conflitto si esprime nel quotidiano, dal nostro amico, compagno, figlio, fino alla siccità che è in corso. E' una necessità statistica. E' un pensiero che vuole stappare quel che per troppo tempo è stato contenuto e che oggi più non può essere contenuto. E' una di quelle cose che è nell'aria, che la si percepisce, ma non è ancora manifesta ... E' un'incubazione in corso.
Filosofia di serie B? Filosofia che è nata grande fino a Parmenide. Con il dovuto rispetto per i singoli protagonisti, una filosofia che è diventata piccola dedicandosi per più di duemila anni a borbottare su Dio o sull'Essere senza cavarne un ragno dal buco. Alla faccia del conosci te stesso che è la sola cosa da farsi e che tutti non fanno pur predicandola spesso; infatti tale ricerca alla fine ti dovrebbe dare la visione comune. E non aggiungo altro se non un saluto

green demetr

Citazione di: daniele22 il 01 Marzo 2023, 14:49:33 PM
Mi sembra che il tuo pensiero sia totalmente fuorviato rispetto a quello che intendo dire.
Non c'è alcuna differenza tra visione comune e condivisa quando la visione condivisa risulti ecumenica. Altra questione è la libertà dell'individuo che viene negoziata democraticamente davanti alle spontanee opposizioni naturali che si formino in relazione a questa visione comune. Il mio pensiero è portatore di pace, da intendersi questa come contenimento del conflitto a tutti i livelli in cui il conflitto si esprime nel quotidiano, dal nostro amico, compagno, figlio, fino alla siccità che è in corso. E' una necessità statistica. E' un pensiero che vuole stappare quel che per troppo tempo è stato contenuto e che oggi più non può essere contenuto. E' una di quelle cose che è nell'aria, che la si percepisce, ma non è ancora manifesta ... E' un'incubazione in corso.
Filosofia di serie B? Filosofia che è nata grande fino a Parmenide. Con il dovuto rispetto per i singoli protagonisti, una filosofia che è diventata piccola dedicandosi per più di duemila anni a borbottare su Dio o sull'Essere senza cavarne un ragno dal buco. Alla faccia del conosci te stesso che è la sola cosa da farsi e che tutti non fanno pur predicandola spesso; infatti tale ricerca alla fine ti dovrebbe dare la visione comune. E non aggiungo altro se non un saluto

Non siamo minimamente d'accordo, l'unica pace possibile è la pace armata.
Lascio alle anime belle e ai lamenti ridicoli di Crotone e della Schlein l'idea del siamo tutti amici, sulla base delle idee, e non sulla base dei fatti.
Vorrei proprio vedere tutti quei buffoni a protestare senza i loro stupidi indumenti presi a spese proprio di quei morti. Ma lasciamo stare e ti saluto anch'io.
I vati borbottano di Dio, i filosofi lo ascoltano.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

daniele22

Citazione di: green demetr il 02 Marzo 2023, 12:48:38 PMNon siamo minimamente d'accordo, l'unica pace possibile è la pace armata.
Lascio alle anime belle e ai lamenti ridicoli di Crotone e della Schlein l'idea del siamo tutti amici, sulla base delle idee, e non sulla base dei fatti.
Vorrei proprio vedere tutti quei buffoni a protestare senza i loro stupidi indumenti presi a spese proprio di quei morti. Ma lasciamo stare e ti saluto anch'io.
I vati borbottano di Dio, i filosofi lo ascoltano.
Green, ti rispondo solo perché mi sei simpatico ricordando la prima volta che comunicai con te a proposito del tuo vestirti in vesti ebraiche. "L'unica pace possibile è la pace armata". Sembri il consulente filosofico del ministro della difesa ... ironicamente. Certo che l'unica pace possibile è quella armata, almeno ai giorni nostri e ancora per un bel lasso di tempo. Infatti io parlo di contenimento dei conflitti, non di eliminazione. Per quel che riguarda la Schlein mi sembra proprio che non abbia il pedigree per svolgere il grande ruolo assegnatoci più volte dalla storia, ovvero quello dei traditori. A complicare le cose v'è è pure che è di origine Ucraina. E di fatto non si tratterebbe neppure di un grande tradimento se facesse l'unica cosa sensata da farsi nel conflitto in corso, ovvero schierarsi contro l'invio di armi. Craxi fece una cosa del genere a suo tempo, un po' più in piccolo e non c'entravano le armi. Da ultimo dico che la tua posizione filosofica fa acqua in abbondanza, e lo si vede fin dal primo intervento che hai fatto dopo la pausa vacanze estive ... Un saluto

Ipazia

Da materialista ho poco da dire in una discussione sul sommo vate della metafisica idealista. Lascio che a dibattere siano coloro che pensano che bastino le idee per cambiare il mondo. E mi pare che anche gli idealisti del forum partecipino poco. Forse sono materialisti pure loro, a loro insaputa.

Io la penso come quel filosofo milanese morto qualche anno fa: Un'idea un concetto un'idea finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.Se potessi mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Citazione di: Ipazia il 04 Marzo 2023, 16:06:58 PMDa materialista ho poco da dire in una discussione sul sommo vate della metafisica idealista. Lascio che a dibattere siano coloro che pensano che bastino le idee per cambiare il mondo. E mi pare che anche gli idealisti del forum partecipino poco. Forse sono materialisti pure loro, a loro insaputa.

Io la penso come quel filosofo milanese morto qualche anno fa: Un'idea un concetto un'idea finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.Se potessi mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione...
Non so chi sia il vate del materialismo, ma sempre di cieca ideologia si tratta. Questo ti sarebbe chiaro se fossi stata sincera in quel post(o) in cui mi hai detto di stare dalla mia parte. Non so se quella parentesi fosse una delle tue solite ambiguità e non so nemmeno chi sia quel filosofo milanese che citi, ma mi sembra un pochino sempliciotto quello stupido slogan ad effetto "se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione". Ad effetto per i creduloni appunto. La verità è che la sinistra è andata allo sbando perché ha la pretesa di essere la più alta espressione in campo dell'intellighenzia, ha la pretesa di sapere quello che sia giusto fare a livello etico/morale proprio perché è l'intelligenza fatta simbolo. Ha la pretesa che il colto sia depositario del senso della giustizia. E invece non ha capito una mazza perché cavalca ancora, senza saperlo e proditoriamente a mio vedere, una mentalità hegeliana, materialismo compreso quindi giacché questi si sviluppa al suo interno e non si cura certo di confutarla ... ovvio non si è nemmeno posta il problema tanto è così imbevuta di se stessa. Mentalità appunto che io disprezzo al punto di dichiararla una mentalità/intelligenza scaduta. Quel che conta infine è solo avere un'idea buona e dopo stai pure certa che il popolo bue, etichetta assegnata sempre dall'intellighenzia, saprà riconoscerla e farà senz'altro sì che venga messa in pratica, ma senza un'idea non vai da nessuna parte ... e infatti si vedono i risultati

green demetr

Citazione di: daniele22 il 04 Marzo 2023, 09:10:33 AM
Green, ti rispondo solo perché mi sei simpatico ricordando la prima volta che comunicai con te a proposito del tuo vestirti in vesti ebraiche. "L'unica pace possibile è la pace armata". Sembri il consulente filosofico del ministro della difesa ... ironicamente. Certo che l'unica pace possibile è quella armata, almeno ai giorni nostri e ancora per un bel lasso di tempo. Infatti io parlo di contenimento dei conflitti, non di eliminazione. Per quel che riguarda la Schlein mi sembra proprio che non abbia il pedigree per svolgere il grande ruolo assegnatoci più volte dalla storia, ovvero quello dei traditori. A complicare le cose v'è è pure che è di origine Ucraina. E di fatto non si tratterebbe neppure di un grande tradimento se facesse l'unica cosa sensata da farsi nel conflitto in corso, ovvero schierarsi contro l'invio di armi. Craxi fece una cosa del genere a suo tempo, un po' più in piccolo e non c'entravano le armi. Da ultimo dico che la tua posizione filosofica fa acqua in abbondanza, e lo si vede fin dal primo intervento che hai fatto dopo la pausa vacanze estive ... Un saluto

Per poter dire che fa acqua lo devi dimostrare, ma non è il tuo caso, nè quello di alcun altro.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Ipazia il 04 Marzo 2023, 16:06:58 PMDa materialista ho poco da dire in una discussione sul sommo vate della metafisica idealista. Lascio che a dibattere siano coloro che pensano che bastino le idee per cambiare il mondo. E mi pare che anche gli idealisti del forum partecipino poco. Forse sono materialisti pure loro, a loro insaputa.

Io la penso come quel filosofo milanese morto qualche anno fa: Un'idea un concetto un'idea finché resta un'idea è soltanto un'astrazione.Se potessi mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione...
Il problema del materialismo è proprio quello di non avere una metafisica che lo accompagni nelle scelte, fintanto che sarà cieco, sarà facile investimento della manipolazione di massa, nel suo contrario rispetto alle idealità di partenza.
Rispetto al fatto di imporre l'uguaglianza marciando sulla libera scelta di pensiero, e sopratutto sulla libertà individuale, come si sta inverando in maniera irrazionale, e a perdicollo (laddove non vi sia già l'obtortocollo).
Non vedo differenza tra il materialismo di matrice di sinistra che si ostina in un pacifisimo senza guardare che le proprie ricchezze sono proprio frutto di qulle guerre che poi vorrebbero evitare.
Puro idealismo, sì, ma irrazionale.
Come diceva Nietzche il socialismo se mai si invererà, sarà in una elevazione del pensiero, e non nel suo contrario, tale per cui, Nietzche era scarsamente interessato alla politica come fatto notare da Galli e Preterossi.
Naturalmente non ho mai visto il nichilismo di quella posizione, ma se di materialismo si vuol parlare, intanto si ragoni sullo stato delle cose, che dice in geopolitica che siamo una colonia, e quindi in evidente contraddizione con il nostro statuto costituzionale, che come già fatto notare da Agamben ormai, in questo tempo, dove la cecità si paga con la povertà, è diventato altra cosa.
Non vedo proprio come si possa incollare il divario tra l'intellettualità alta, e la neo-plebe, foss'anco neo-con.
La continuazione di Hegel è solo un atto di amore per il pensiero alto, e niente più cara Ipazia.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

Citazione di: green demetr il 06 Marzo 2023, 16:40:29 PMIl problema del materialismo è proprio quello di non avere una metafisica che lo accompagni nelle scelte, fintanto che sarà cieco, sarà facile investimento della manipolazione di massa, nel suo contrario rispetto alle idealità di partenza.

Materialismi ce ne sono molti e l'evoluzione politica del materialismo marxista grondava di idealità da tutti i pori. A partire dai quaderni filosofici del '44 del padre fondatore. Il quale, e i suoi epigoni, erano ferrei nel rifiuto del "materialismo volgare" della borghesia illuminista e del liberal-liberismo ottocentesco. La metafisica materialista è, mutuando e rovesciando Spinoza, "Natura sive Deus" che ben si sposa con la fede nella terra di FN.

CitazioneRispetto al fatto di imporre l'uguaglianza marciando sulla libera scelta di pensiero, e sopratutto sulla libertà individuale, come si sta inverando in maniera irrazionale, e a perdicollo (laddove non vi sia già l'obtortocollo).
Non vedo differenza tra il materialismo di matrice di sinistra che si ostina in un pacifisimo senza guardare che le proprie ricchezze sono proprio frutto di qulle guerre che poi vorrebbero evitare.
Puro idealismo, sì, ma irrazionale.

Se intendi contrapporre lo sballo liberal liberista al progressismo di sinistra targato Davos alla Schlein, proprio non ci siamo. Nulla da spartire col materialismo marxista e la sua filosofia della prassi.


CitazioneCome diceva Nietzche il socialismo se mai si invererà, sarà in una elevazione del pensiero, e non nel suo contrario, tale per cui, Nietzche era scarsamente interessato alla politica come fatto notare da Galli e Preterossi.

Non so. Forse percepiva più gli aspetti omologativi acefali della lotta di classe, un po' alla Pasolini. E la cosa non gli piaceva. La storia pare aver dato loro ragione.

CitazioneNaturalmente non ho mai visto il nichilismo di quella posizione, ma se di materialismo si vuol parlare, intanto si ragoni sullo stato delle cose, che dice in geopolitica che siamo una colonia, e quindi in evidente contraddizione con il nostro statuto costituzionale, che come già fatto notare da Agamben ormai, in questo tempo, dove la cecità si paga con la povertà, è diventato altra cosa.
Non vedo proprio come si possa incollare il divario tra l'intellettualità alta, e la neo-plebe, foss'anco neo-con.

Il materialismo storico lascia parlare le contraddizioni del reale e non si illude che l'ideologia, per quanto illuminata, vi si possa sostituire. Trascorso è il tempo delle avanguardie. Hanno avuto la loro occasione e l'hanno bruciata. Senza fargliene una colpa: si vede che doveva andare così; per formare avanguardie meno ingenue, consoliamoci.

CitazioneLa continuazione di Hegel è solo un atto di amore per il pensiero alto, e niente più cara Ipazia.

Come pensava il nostro, il pensiero alto è roba per elite dello spirito. Che solitamente non scrivono la storia, per cui aveva pure ragione ad interessarsi poco di politica. Salvo i pizzini finali agli imperatori. Ma era già collassato.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Citazione di: Ipazia il 06 Marzo 2023, 18:22:45 PMMaterialismi ce ne sono molti e l'evoluzione politica del materialismo marxista grondava di idealità da tutti i pori. A partire dai quaderni filosofici del '44 del padre fondatore. Il quale, e i suoi epigoni, erano ferrei nel rifiuto del "materialismo volgare" della borghesia illuminista e del liberal-liberismo ottocentesco. La metafisica materialista è, mutuando e rovesciando Spinoza, "Natura sive Deus" che ben si sposa con la fede nella terra di FN.

Se intendi contrapporre lo sballo liberal liberista al progressismo di sinistra targato Davos alla Schlein, proprio non ci siamo. Nulla da spartire col materialismo marxista e la sua filosofia della prassi.


Non so. Forse percepiva più gli aspetti omologativi acefali della lotta di classe, un po' alla Pasolini. E la cosa non gli piaceva. La storia pare aver dato loro ragione.

Il materialismo storico lascia parlare le contraddizioni del reale e non si illude che l'ideologia, per quanto illuminata, vi si possa sostituire. Trascorso è il tempo delle avanguardie. Hanno avuto la loro occasione e l'hanno bruciata. Senza fargliene una colpa: si vede che doveva andare così; per formare avanguardie meno ingenue, consoliamoci.

Come pensava il nostro, il pensiero alto è roba per elite dello spirito. Che solitamente non scrivono la storia, per cui aveva pure ragione ad interessarsi poco di politica. Salvo i pizzini finali agli imperatori. Ma era già collassato.

Naturalmente conosco la teoria delle contraddizioni del capitalismo.
Lo stesso La Grassa, sta tentando di formare una classe di tecnici che siano in grado di ipotizzare e quindi di essere pronti a quando il cambio di sistema avverà.
E avverà per forza storica non c'è dubbio.
Ecco il nostro si lamenta che la gente non è però ancora pronta e si attarda alle cose storiche, che lui vorrebbe giò acquisite.
E invece io di storia non so un bel niente, perciò mi ha cestinato prontamente! :D ;)
Certo che da come parli di capitalismo, ossia solo male, come la mettiamo con la teoria che vuole il capitalismo venga accompagnato alla sua fine, ossia inverato nel socialismo? Si domanda un pò OT, ma siccome il 3d è mio sei autorizzata  ;)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

Un accompagnatore così automatico che i marxisti posero ben presto l'alternativa: socialismo o barbarie. Fatto subito proprio da Lenin. Per ora teniamoci la barbarie, a cui anche il socialismo reale ha dato il suo doppio contributo: in conto proprio ed a legittimazione dell'altrui.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Citazione di: green demetr il 06 Marzo 2023, 16:30:12 PMPer poter dire che fa acqua lo devi dimostrare, ma non è il tuo caso, nè quello di alcun altro.
Ciao Green, buongiorno, oggi è martedì il giorno della guerra, ma il fatto è che non trovi più i pezzi nuovi da sostituire con quelli deteriorati per far sì che la tua nave di Teseo possa ancora navigare. Non mi ci è voluto tanto tempo per distruggerli e ora ti trovi aggrappato all'asta con la bandiera, e di questo devi ringraziare Hegel stesso e le sue giustissime pretese sul primato della dialettica per la conquista di una qualsiasi verità. Per quel che mi riguarda tu non accetti contro ogni evidenza e con questo ti salvi la vita attaccandoti al salvagente, la bandiera. Stai attento, che dentro alle bandiere vi troverai pure i pescicani che ti mangiano, sempre che non sia tu il pescecane. Vai pure e comunque per la tua via Green, che non è per certo la mia .... e un altro di meno ... naturalmente scherzo, ma su questo Topic sarà molto difficile che intervenga ancora, almeno per quello che dici tu. Un saluto

Discussioni simili (5)