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Una strana preistoria

Aperto da Pensarbene, 25 Febbraio 2023, 06:15:54 AM

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iano

#30
Citazione di: Claudia K il 01 Marzo 2023, 10:30:45 AMOk, grazie della spiegazione, che teoricamente tornerebbe anche a me, SE non fosse che i grandi "salti" di cui stiamo parlando (nella storia come nella preistoria) hanno altissime probabilità o prove di non essere stati affatto "condivisi" nella convinzione di popolo o di "sistema".
Galileo per tutti.
Un esempio molto più recente di genio (immensamente ipovalutato, a mio parere) ?
Guglielmo Marconi!
Autodidatta e pure tendezialmente solitario.
Non aveva vent'anni quando il sacro fuoco di una intuizione (venuta da DOVE?) lo induce a perseverare sino a cambiare la vita di tutti...

Andare contro i pregiudizi, che nel loro insieme costituiscono il sentire comune, ha spiacevoli conseguenze sociali. per cui è più facile farlo quando già le proprie condizioni di vita equivalgono accidentalmente a quelle conseguenze, e anzi la spinta a farlo potrebbe stare propriamente nel desiderio di una rivalsa sociale.
Ogni genio è l'apice di un processo umano, tanto è vero che quando il processo è maturo i potenziali geni, per quanto non abbondino, non sono mai soli, ma solo uno viene indicato dalla storiografia.
Il rischio di insistere sul genio, senza nessun merito volergli togliere, è che ci sfugga il meccanismo che lo ha prodotto, meccanismo che si può provare a riprodurre, senza aspettare che si produca, una volta presane coscienza, e magari è proprio quello che sta già succedendo, se è vero la scienza la si percepisce sempre più distante dal sentire comune.
Apparentemente il genio và contro il sentire comune, e questo è certamente vero, ma è in effetti il prodotto finale del lento cambiamento del sentire comune, causato da cambiamenti di condizioni impersonali che non devono essere necessariamente locali.
Se si condividono gli approcci risolutivi, non é strano che problemi che si presentino indipendentemente ai solutori trovino la stessa soluzione.
Ogni specie possiamo farla equivalere ad un approccio risolutivo appunto specifico.
Credo che lo stesso concetto abbia espresso Eutiedemo parlando di ''archetipi'', ma non conoscendo bene il significato del termine io non l'ho usato.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Claudia K

Citazione di: iano il 01 Marzo 2023, 10:50:47 AMOgni genio è l'apice di un processo umano, tanto è vero che quando il processo è maturo i potenziali geni, per quanto non abbondino, non sono mai soli, ma solo uno viene indicato dalla storiografia.
Sì, questa è la visione in cui anch'io sono cresciuta, sull'onda degli insegnamenti dei miei migliori Prof.
E la Storia della Filosofia ne è la miglior prova : come a tutti noto...non c'è studente che non resti abbacinato dal primo pre-socratico, per poi evolvere in pochi mesi in quelle che nella Storia del Pensiero sono state tappe di secoli.
Ok  e nessun dubbio su questo.
MA...oggi mi perplime il dover osservare che questa resti l'ottica del Pensatore che ha optato per la metafisica (e magari anche refrattario alla fisica) , laddove...non solo la stessa Filosofia NASCE sulle riflessioni di Matematici-Fisici-Astronomi, MA ADDIRITTURA...nel comparto Fisica evolve tangibilmente da sempre, mentre nel comparto <Metafisica-senza-Fisica> resta...(almeno dal mio punto di vista)...puro salotto ozioso e stagnante che si attarda nell'autocompiacemento dell'uso di greco e latino per discutere all'infinito su concetti estremamente vaghi e vagheggiabili, piuttosto che usare l'univoco e precisissimo linguaggio della matematica.
Sta di fatto che mentre c'è chi si intrattiene sul noumeno...le Scienze annoverino quotidiamente nuove acquisizioni che da un lato cambiano la vita di tutti e dall'altro fornirebbero (forniscono) elementi preziosissimi alla speculazione Filosofica, se non fosse che, almeno a livello Italia e su impronta gentiliana, si fosse (e si resti) erroenamente convinti che la metafisica non necessiti della fisica (ma piuttosto  del greco antico).

Tornando strettamente al punto : è oggettivamente vero che in ambito scientifico (e di conseguenza tecnologico) si abbiano "salti" per i quali , attenendosi al classico "siamo nani sulle spalle di giganti", potremmo dire che in ogni epoca vi siano stati "nani" che...arrivati alla sola cintola del gigante...abbiano  poi fatto "il salto" che li ha portati sopra la testa del gigante...

Pensarbene

@iano

Quegli studi che ho citato(non riesco a rintracciarli in rete) dicono che le persone testate hanno risolto problemi e capito cose che non avrebbero potuto risolvere e capire data la loro formazione e cultura assodate 
Loro stesse hanno dichiarato di aver intuito le soluzioni senza sapere come visto che non avevano i dati e le conoscenze sufficienti per farlo razionalmente.
Per questo qli studiosi hanno proposto l' idea di una FONTE ESTERNA di INFORMAZIONI a cui è possibile accedere nei momenti di intuizione.
Ho anche citato l'intervista ai 30 premi Nobel relativa al COME delle loro scoperte La maggior parte di essi ha risposto tranquillamente che erano dovute a intuizioni inattese e subitanee.
Quindi...si può dedurne che l'essere umano, in qualche modo,viene INFORMATO e quindi supportato nei momenti in cui la ragione non riesce a capire e trovare.
Adesso resta un dubbio: quella FONTE è amichevole e proumana oppure ...USA gli esseri umani aiutandoli ad hoc?
Su questo ho dei dubbi,quindi io,quando intuisco qualcosa che non mi aspettavo di capire e di risolvere,verifico poi con la ragione e i riferimenti del caso.
La prudenza è d'uopo su questo pianeta dove agisce una interferenza sottile e astuta,intelligente e ambigua nella storia dell'uomo e nell'attualità.



iano

#33
@ Pensarbene.
Possiamo fare anche un infinito rimando fra una intelligenza e  altra, a quella aliena, spostando così il problema, ma senza risolverlo.
Ma se consideriamo l'intelligenza almeno in parte come quella cosa che non controlliamo, allora è sufficiente fare un rimando a noi stessi.
Possiamo provare in parte a capire cosa sia l'intelligenza, ad esempio provando ad esternarla nelle vesti dell'intelligenza artificiale, ma proprio questa sembra confermarci che l'incontrollabilità sia una delle caratteristiche salienti dell'intelligenza.
Stranamente poi l'incontrollabilità della nostra ''propria'' intelligenza non ci allarma. Perchè?
Probabilmente perchè gli allarmi a furia di ripetersi non suonano più come tali, come probabilmente succederà anche per l'intelligenza artificiale. Quello che non sappiamo è solo per quanto tempo dovranno risuonare prima di diventare rumore di fondo.
La nostra intelligenza, nella misura in cui non la controlliamo, può considerarsi a tutti gli effetti una fonte esterna, a cui però non dovrà sembrare miracoloso poter accedere, visto che esterna non è.
In fondo, traendo spunto da altri tuoi post, noi nasciamo come un limpido paesaggio dove tutto è ben visibile, il paesaggio di tutte le possibilità, che ci consentirà di sopravvivere in qualunque mondo nasceremo, e cresciamo quindi chiudendo finestre su questo paesaggio per adattarlo a quello in cui di fatto nasciamo.
Un paesaggio che però muta, per cui finestre nuove andranno chiuse e riaperte.
l'intelligenza ha appunto l'immediatezza di una finestra che si apre su un paesaggio che però è sempre rimasto li, dietro alla finestra chiusa.

Nei termini spesso richiamati da Jacopus si tratta più propriamente, fuori di metafora, di una elasticità del cervello, che diversamente da come si credeva, và ben oltre i sei mesi dalla nascita.
Per capire quanto prontamente si adatta il cervello all'esperienza, ticchettare con un dito sul tavolo per qualche minuto ne modifica lo stato.
Poi ci sono modifiche più o meno reversibili, ma comunque ognuna con la sua reversibilità, per cui sia quando è il mondo a cambiare attorno a noi, sia quando accidentalmente viene ad essere menomata la nostra capacità di interagire con essa, il cervello riorganizza le sue risorse residue per riacquisire efficienza.
Sembra che in termini evoluzionistici, ad esempio, il cervello si sia riorganizzato, cedendo parte delle capacità visive in favore delle capacità razionali.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

A me piace l'intelligenza emotiva. Quando insegnavo mi riusciva bene,non avevo bisogno di usare potere e autorità e il clima di lavoro era bellissimo 
Ora sono in pensione e posso dire la stessa cosa anche se sono cambiate le condizioni di vita.
Non posso certo lamentarmi né lamentare, penso pure di meritarmelo.
Consiglio a tutti di leggere i libri di Goleman e colleghi sull'intelligenza emotiva e di testare la propria su siti seri e accreditati dedicati proprio ad essa.
I TEST NON SONO LA VITA MA,QUANDO SONO SERI E 
BEN PENSATI,DANNO DELLE INFORMAZIONI UTILI IN MATERIA.

Pensarbene

#35
Ieri ho letto questo articolo,oggi l'ho riletto e ve lo propongo invitandovi a non farvi condizionare dal titolo.In realtà l'articolo è una sintesi chiara priva di ideologismi:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.silverland.info/archeologia-e-misteri/pitture-rupestri-con-alieni/&ved=2ahUKEwiAtZHZ1r39AhXz9bsIHW9LDsk4ChAWegQIFBAB&usg=AOvVaw1b_W_mCnH_0agbwjQBUYQ7

Io non ho pregiudizi, quindi ve lo segnalo perché è molto interessante sul piano grafico e didascalico.
Osservando le pitture,si vedono davvero personaggi strani e oggetti non convenzionali.
Facendo un parallelo con la Val Camonica,si scoprono analogie:

https://www.google.com/search?q=val+camonica&tbm=isch&chips=q:val+camonica,g_1:graffiti:xb1aVSSSX78%3D&client=ms-android-wtn&prmd=imnv&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiInZG_2b39AhWCvKQKHaMxCucQ4lYoAXoECAEQBw&biw=412&bih=753

Ed ecco un articolo datato ma ancora attuale:

https://www.google.com/amp/s/ilnavigatorecurioso.myblog.it/2013/06/21/scoperte-le-piu-antiche-pitture-rupestri-d-america/amp/

e un' ampia panoramica di graffiti rupestri di ogni parte del mondo:

https://www.google.com/search?q=graffiti+rupestri&client=ms-android-wtn&prmd=inmv&sxsrf=AJOqlzXWhXYeuBuUHsbUMCKLFY1Jr0jsaQ:1677776127097&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwj7q8WQ2739AhXohP0HHW7WBKEQ_AUoAXoECAIQAQ&biw=412&bih=753&dpr=1.75

Insomma,alla faccia della preistoria e dei pregiudizi, io dico che le analogie sono evidenti, i personaggi sono davvero strani,gli animali sono dipinti benissimo!
Si potrebbe parlare di un'onda che ha scosso il pianeta generando un florilegio di arte rupestre e dipinti in grotte costellati di stranezze che restano,in parte,inspiegati!





Ipazia

Citazione di: Pensarbene il 01 Marzo 2023, 12:42:35 PM@iano

Quegli studi che ho citato(non riesco a rintracciarli in rete) dicono che le persone testate hanno risolto problemi e capito cose che non avrebbero potuto risolvere e capire data la loro formazione e cultura assodate
Loro stesse hanno dichiarato di aver intuito le soluzioni senza sapere come visto che non avevano i dati e le conoscenze sufficienti per farlo razionalmente.
Per questo qli studiosi hanno proposto l' idea di una FONTE ESTERNA di INFORMAZIONI a cui è possibile accedere nei momenti di intuizione.
Ho anche citato l'intervista ai 30 premi Nobel relativa al COME delle loro scoperte La maggior parte di essi ha risposto tranquillamente che erano dovute a intuizioni inattese e subitanee.
Quindi...si può dedurne che l'essere umano, in qualche modo,viene INFORMATO e quindi supportato nei momenti in cui la ragione non riesce a capire e trovare.
Adesso resta un dubbio: quella FONTE è amichevole e proumana oppure ...USA gli esseri umani aiutandoli ad hoc?
Su questo ho dei dubbi,quindi io,quando intuisco qualcosa che non mi aspettavo di capire e di risolvere,verifico poi con la ragione e i riferimenti del caso.
La prudenza è d'uopo su questo pianeta dove agisce una interferenza sottile e astuta,intelligente e ambigua nella storia dell'uomo e nell'attualità.

Tornando al mio amato Ockham, ho sperimentato anch'io flash di questo tipo, preferibilmente al risveglio, e ne ho dedotto che forse mettere la corteccia a riposo profondo per qualche ora può attivare percorsi neuronali preconsci che nel labirinto cerebrale trovano da soli la strada tra le informazioni memorizzate, nel momento in cui l'hardware non è pressato dallo stato cosciente e dai suoi ingorghi mentali. Mi pare una soluzione più semplice delle "voci" esterne. Magari Jacopus ne sa di più su queste emergenze intuitive. Da manuale il sogno di Kekulè che aprì la via alla chimica organica degli aromatici. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Forse tu ti riferisci alle immagini, ai suoni e alle parole ipnagogici,in quel caso si tratta di una scarica e preparazione del cervello al lavoro onirico.
Di giorno,i neuroni,sinapsi in particolare,vengono sollecitati e si "sporcano" per così dire di rifiuti che poi vengono scaricati.Quindi vengono ripristinati e, al risveglio, la mente è fresca e pronta!
Gli studi fatti da quei neuroscienziati sono una cosa diversa,pongono problemi che le persone non avrebbero potuto risolvere mancando di conoscenze e dati indispensabili.
L'idea era quella di verificare se l'intuizione li avrebbe aiutati o meno,cosa che si è verificata.
A quel punto,la deduzione logica è stata quella che vi ho riportato:quelle persone hanno ricevuto in qualche modo ignoto le informazioni e i dati per poter capire e risolvere,senza rendersene conto consciamente.
COME LE HANNO RICEVUTE?
Non tramite voci o suggerimenti, né immagini nè...bigini visivi,ma un flash intellettuale improvviso, intuendo,come poi dicevano,avendo la sicurezza che quello che avevano intuito era esatto ma non sapevano
nemmeno il motivo di quella sicurezza!
Per questo gli studiosi hanno proposto l'idea di una fonte esterna a cui si può accedere tramite intuizioni.

PS detto questo,vi invito a leggere il mio post precedente e gli articoli proposti, così rientriamo in tema.