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Guerra in Ucraina III

Aperto da InVerno, 21 Febbraio 2023, 13:39:02 PM

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InVerno

Citazione di: niko il 26 Febbraio 2023, 18:13:04 PMquanto al concetto di neutralità, io ho parlato di equidistanza, non di neutralità: equidistanza è un concetto più etico-ideologico, se vogliamo più spirituale: ci si può alleare con chi si vuole rimanendo se stessi, se si è saggi e si hanno cari l'autodeterminazione e l'autonomia come valori.

Cosa che non credo abbia fatto l'Ucraina, che si è consegnata ideologicamente e praticamente all'occidente senza avere il consenso della sua stessa popolazione a un simile passaggio.
Beh è quello che ho detto, serve un governo e una politica altamente funzionale per gestire l' "equidistanza", l'Ucraina non lo aveva, pretenderne lo stesso i risultati è pretenzioso. Capisco meno la questione del consenso, lo storico dell'opinione pubblica ucraina dice che la posizione "occidentale" aveva dal 50/60% contro il quarto di popolazione "filorusso" e il quarto "equidistante", è il doppio su base nazionale delle altre due posizioni, è abbastanza, ma è sufficiente per giustificare una guerra? Le due regioni.. tutte le nazioni hanno un nord ed un sud e divisioni di questo tipo, se diventa una giustificazione per interventi militari del vicino, diventa anche un mondo che non vuoi vivere, sono certo. Tutte le volte che ho parlato con un russo di questo non ho mai sostenuto posizioni morali, l'unica cosa che ho fatto notare è che stanno ottenendo il contrario di quanto si erano preposti ufficialmente, e ho notato una certa difficoltà a rispondere a questo. Ed è il motivo è che se falsi quali sono gli obbiettivi del conflitto, difficilmente lo potrai razionalizzare. Per quanto cinico possa sembrare l'obbiettivo delle guerre è informativo, ottenere informazioni sulla propria forza e quella dell'altro, e bloccare informazioni perchè il nemico non si ascolta. Per questo continuo, con la mia retorica se vuoi, a sostenere che il problema era la contaminazione politica, perchè è l'unico per razionalizzare il conflitto, e mi sembra che sia una posizione che è di difficile comprensione se appunto continuiamo a "satanizzare" Putin, ma è posizione che necessita anche un certo grado di autostima, un qualcosa che nella nostra decadenza non riusciamo più a produrre.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

green demetr

Ritorno per l'ultima volta alla geo-politica, che sembra proprio non interessare.

https://www.youtube.com/watch?v=cV0oKxE5vDg

Contributo di qualche giorno fa, dove si spiega come le cose finiranno, ossia organo internazionale di controllo delle attività naziste nel dombass, smilitarizzazione della stessa, tranne le 2 repubbliche autoproclamatesi, dove il ritiro russo sarà graduale.
L'Ucraina in cambio rinuncia alla Crimea.
Devo dire che è un gran sospiro di sollievo.
Passo ad altro.
Buon Caracciolo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Eutidemo

#122
Citazione di: Ipazia il 27 Febbraio 2023, 09:04:37 AMChe le delizie del liberal-liberismo, con le sue polarizzazioni tra ricchezza e miseria estreme, abbia toccato anche la Russia non mi stupisce, ad oltre 30 anni dall'entrata nel paradiso capitalista.

La mia esperienza sul degrado civile, sociale e morale, basta e avanza nello stato arlecchino (servitore di due padroni), dove vivo.
Mal comune, mezza afflizione! :(
Ma sebbene, essendo di sinistra, io sia decisamente e drasticamente contrario al nostro attuale governo, ritengo che la Meloni e i sui Ascari, tutto sommato, siano almeno cento volte migliori di Putin e della sua cricca di assassini nazifascisti!
Non farei mai a cambio! ;)

niko

#123
Citazione di: InVerno il 27 Febbraio 2023, 09:13:31 AMBeh è quello che ho detto, serve un governo e una politica altamente funzionale per gestire l' "equidistanza", l'Ucraina non lo aveva, pretenderne lo stesso i risultati è pretenzioso. Capisco meno la questione del consenso, lo storico dell'opinione pubblica ucraina dice che la posizione "occidentale" aveva dal 50/60% contro il quarto di popolazione "filorusso" e il quarto "equidistante", è il doppio su base nazionale delle altre due posizioni, è abbastanza, ma è sufficiente per giustificare una guerra? Le due regioni.. tutte le nazioni hanno un nord ed un sud e divisioni di questo tipo, se diventa una giustificazione per interventi militari del vicino, diventa anche un mondo che non vuoi vivere, sono certo. Tutte le volte che ho parlato con un russo di questo non ho mai sostenuto posizioni morali, l'unica cosa che ho fatto notare è che stanno ottenendo il contrario di quanto si erano preposti ufficialmente, e ho notato una certa difficoltà a rispondere a questo. Ed è il motivo è che se falsi quali sono gli obbiettivi del conflitto, difficilmente lo potrai razionalizzare. Per quanto cinico possa sembrare l'obbiettivo delle guerre è informativo, ottenere informazioni sulla propria forza e quella dell'altro, e bloccare informazioni perchè il nemico non si ascolta. Per questo continuo, con la mia retorica se vuoi, a sostenere che il problema era la contaminazione politica, perchè è l'unico per razionalizzare il conflitto, e mi sembra che sia una posizione che è di difficile comprensione se appunto continuiamo a "satanizzare" Putin, ma è posizione che necessita anche un certo grado di autostima, un qualcosa che nella nostra decadenza non riusciamo più a produrre.



* Non credo all'attendibilita' dei sondaggi  concernenti una situazione al limite della guerra civile, come quella dell'Ucraina post maidan.

Troppi interessi di parte a condizionare la pretesa "obbiettivita' " del sondaggio.

* Fosse pure vero (e ho molti dubbi in merito) che come dici tu, gli antimaidan erano solo un quarto della popolazione, contro i promaidan che erano la meta', dato che quel quarto di popolazione era concentrato localmente maggioritariamente in una certa zona del paese, il dombass, in cui il suo sentire era sentire comune e maggioritario, quel quarto, meritava MOLTO piu' RISPETTO (in quanto appunto, minoranza territorialmente ed eticamente radicata in modo da potersi esprimere localmente come maggioranza) di quello che il governo (nazista) dell'immediato post maidan gli ha accordato.

Guai ai vinti appunto, i vinti della guerra civile ucraina in questo caso, come dice Ipazia.

Coloro che in Ucraina si sono fatti chiamare "decomunistizzatori" prima (nota bene: in un paese in cui il comunismo come regime era finito da 24 anni), e "derussificatori" poi, per me, che su questi neologismi tipici delle rinascite nazionali(ste) a guida u.s.a di sta cippa dal dopoguerra in poi tendo sempre un po' a semplificare, si chiamano seplicemente (neo)fascisti.

* uno puo' stimare se stesso senza stimare la decadente societa' in cui vive.

E' una questione di sentirsene, o non sentirsene rappresentati.

Respinto al mittente anche il nesso tra occidentalismo e autostima.

Al massimo, per me vale: eurasianesimo e autostima.

Perche' riconosco le radici della mia cultura per quello che sono.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

#124
Mancanza di autostima nel senso che, e per questo non ho motivo di dubitare quei sondaggi, è cosa comune in tutto l'est europa, almeno per la mia l'esperienza, vedere i paesi UE con una fortissima stima e desiderio di parteciparvi, anche in maniera ovviamente idealizzata e naif, mi è capitato spesso di parlare con persone che sembravano descrivere Atlantide e cercare di ridimensionare questo ritratto, ma è anche difficile andare chessò in Romania dove una donna su dieci si prostituisce per vivere e dirgli "ehi, non ci idealizzare troppo". Compreso il fatto che ci sono dati oggettivi, di "apripista" dell'est europa che confermerebbero la capacità salvifica della ricetta. Noi forse abbiamo bisogno di altre ricette, e abbiamo altri problemi, ma loro pare che si accontentino di quanto hai tu ora. Mancanza di autostima nel non sapere rilevare la genuità di questo fenomeno e vederlo unicamente in maniera strumentale a politiche dei blocchi e posizionamenti di batterie missilistiche.. Non vedo nulla in Ucraina di anomalo, e vale lo stesso per la Bielorussia e la Russia stessa, specialmente nelle giovani generazioni. Decomunistizzazione è questo, non è l'eredità sovietica, sono gli eredi sovietici, perchè cosa rimane del comunismo tolto di ogni aspirazione utopica o realistica che sia, ma semplicemente come sovrastruttura e prova di forza? Il fascismo.. Tutto questo parlare di missili serve solamente a distogliere dal dilemma morale che si pone, c'è chi ti stima con un senso sproporzionato  e un attesa salvifica e ti ha chiesto soccorso, vuoi omettere questo soccorso? Stanno morendo per avere ciò che tu dai per garantito, non è tanto diverso con i migranti, infatti ci sono tantissimi migranti ucraini, invece che porsi il dilemma morale, ci si pone problemi di diritto marittimo, perchè è comodo. Questo non toglie che loro aspettative possano essere malposte, immaginarie e influenzate da chissà cosa, ma negare la genuità di quello che accade, significava semplicemente voler evadere la questione morale che lo sottende, e capisco possa sembra assurdo che qualcuno possa invidiare le tue tragedie, perchè come diceva Tolstoj, ogni famiglia è felice allo stesso modo ma tutte sono infelici in modo diverso, e questa diversità spesso produce dinamismo geopolitico.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#125
Citazione di: InVerno il 27 Febbraio 2023, 12:53:43 PMMancanza di autostima nel senso che, e per questo non ho motivo di dubitare quei sondaggi, è cosa comune in tutto l'est europa, almeno per la mia l'esperienza, vedere i paesi UE con una fortissima stima e desiderio di parteciparvi, anche in maniera ovviamente idealizzata e naif, mi è capitato spesso di parlare con persone che sembravano descrivere Atlantide e cercare di ridimensionare questo ritratto, ma è anche difficile andare chessò in Romania dove una donna su dieci si prostituisce per vivere e dirgli "ehi, non ci idealizzare troppo". Compreso il fatto che ci sono dati oggettivi, di "apripista" dell'est europa che confermerebbero la capacità salvifica della ricetta. Noi forse abbiamo bisogno di altre ricette, e abbiamo altri problemi, ma loro pare che si accontentino di quanto hai tu ora. Mancanza di autostima nel non sapere rilevare la genuità di questo fenomeno e vederlo unicamente in maniera strumentale a politiche dei blocchi e posizionamenti di batterie missilistiche.. Non vedo nulla in Ucraina di anomalo, e vale lo stesso per la Bielorussia e la Russia stessa, specialmente nelle giovani generazioni. Decomunistizzazione è questo, non è l'eredità sovietica, sono gli eredi sovietici, perchè cosa rimane del comunismo tolto di ogni aspirazione utopica o realistica che sia, ma semplicemente come sovrastruttura e prova di forza? Il fascismo.. Tutto questo parlare di missili serve solamente a distogliere dal dilemma morale che si pone, c'è chi ti stima con un senso sproporzionato  e un attesa salvifica e ti ha chiesto soccorso, vuoi omettere questo soccorso? Stanno morendo per avere ciò che tu dai per garantito, non è tanto diverso con i migranti, infatti ci sono tantissimi migranti ucraini, invece che porsi il dilemma morale, ci si pone problemi di diritto marittimo, perchè è comodo. Questo non toglie che loro aspettative possano essere malposte, immaginarie e influenzate da chissà cosa, ma negare la genuità di quello che accade, significava semplicemente voler evadere la questione morale che lo sottende, e capisco possa sembra assurdo che qualcuno possa invidiare le tue tragedie, perchè come diceva Tolstoj, ogni famiglia è felice allo stesso modo ma tutte sono infelici in modo diverso, e questa diversità spesso produce dinamismo geopolitico.


Si vabbe', tutti volevano felicemente occidentalizzarsi ed europeizzarsi in Ucraina, amici tuoi compresi, dombass compreso, anzi li' in dombass c'erano gli europeisti piu' entusiasti di tutti, e a un certo punto pero' c'e' stata una guerra civile cosi' non si sa perche', forse sara' scoppiata un miccetta di troppo, o al limite perche' Putin e' CATTIVO, satanico pervasivo e onnipotente, e fa scoppiare le guerre civili negli altri paesi come e quando vuole, anche laddove non incontra un benche' minimo consenso.

Ti lascio ai tuoi fardelli postmoderni e postcoloniali dell'uomo "nero" (cioe' strumentalmente nazionalista e in realta' servo degli americani).

Io rimango convinto che l' "altro" da me, possa, e debba, trovare la sua propria via personale al benessere (quello che ho chiamato equidistanza) senza pretendere l'inclusione nella decadenza, cioe' nei difetti, e soprattutto nelle strutture imperiali e irridormabili, della nostra societa'.

Vale per l'Ucraina, cosi' come pure vale per il fenomeno dell'immigrazione, per cui ok l'accoglienza nell'immediato, ma alla lunga si devono fermare i flussi generando benessere nei paesi di partenza, non e' etica ne' morale l'accoglienza e l'inclusione, anche politico ideologica, otreche' fisica, dell' "altro" che e' l'immigrato come unica soluzione, e non e' certo "bello", ne' dignitoso, per un essere umano in generale, emigrare per necessita'.

Il comunismo e' dentro l'identita' occidentale, appunto perche' l'identita' occidentale e' sostanzialmente eurasiana.

E non in virtu' delle stronzate di Dugin, lo e' da cinquemila anni.

Volersi "occidentalizzare" per modo di dire, come se l'occidente esistesse, cioe' volersi fuor di metafora eurasianizzare a meta', senza la memoria gloriosa del comunismo, porta solo al disastro, e la vicenda ucraina lo conferma.

Il "benessere" che si paga con la guerra e con gli orrori liberticidi di ogni nazionalismo violento non e' vero benessere, come ogni visione realistica, cioe' basata stringentemente sulla contemplazione di cause e conseguenze degli eventi e non sulla contemplazione astratta della possibilita', conferma.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Freedom

Citazione di: niko il 24 Febbraio 2023, 23:04:02 PMLa tua domanda ha una risposta molto semplice: (NON credere a chi ti dice che è in essenza complicata, la risposta, e anche Ipazia, stavolta NON ha centrato il punto, cioè ha risposto in maniera formalmente corretta, ma ad un aspetto solo molto marginale della tua domanda, dando luogo a ulteriori dilungamenti inutili)


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Se la Russia NON avesse invaso l'Ucriana, la nato e l'ue, (cioè le due principali espressioni mondiali della potenza americana, perché l'ue NON è realmente autonoma dagli u.s.a, anche se così ci raccontano) si sarebbero pappati l'ucraina INTEGRALMENTE

Gnam. E Avrebbero fatto il ruttino. Tempo cinque-dieci anni: entrata nell'ue di tutto il territorio, -naturalmente in questo scenario controfattuale intatto- ed eventuale e probabile entrata nella nato.

Perché i pupazzi maidan a quello miravano: a una entrata definitiva dell'Ucraina nella sfera di influenza atlantica e occidentale. E dai soliti burattinai atlantici ed occidentali erano manovrati fin dall'inizio, fin dalla prima ora, fin dal 2014.

La Russia, che non è scema, ha detto ai burattinai occidentali che negli anni, pochi, anni, hanno portato avanti l'occidentalizzazione forzata ed illegale dell'ucraina tramite il solito colpo di stato/rivoluzione arcobaleno (violento soprattutto contro chi, tra gli ucraini stessi, tale occidentalizzazione forzata non la voleva: lingua unica, partiti chiusi, massacri) Se voi magnate, nel mio cortile di casa, sapete che c'è? Voglio magnare anch'io.

Ganammete!

Doppio ruttino.

Spartizione dell'Ucraina.

Già decisa nelle sue linee principali e con una guerra sanguinosa in corso per aggiustare qualche proporzione e qualche dettaglio su come e dove passeranno i confini.

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Come vedi, i realisti come me, quando ci si mettono si sanno spiegare bene.
Sembra uno scenario probabile ed un'ipotesi realistica e condivisibile.

Mi pare tuttavia che ci sia una differenza sostanziale tra invasione militare e inclusione nella propria sfera d'influenza.

Nel senso che quello che stanno facendo i russi ed i risultati della loro azione (e reazione ucraina ovviamente) sono terribili. E non è ancora finita e, addirittura, si potrebbe arrivare arrivare ad uno scenario atomico. Non penso, però avverto segnali non del tutto rassicuranti. E sinceramente non credo nessuno possa escluderlo.

L'altro scenario avrebbe avuto, a mio modesto parere, conseguenze molto più moderate. Verosimilmente l'Ucraina si sarebbe trovata nella UE, con, nella peggiore delle ipotesi ma non credo, basi militari e quant'altro (tipo Italia tanto per intenderci) sul proprio territorio. Con, va detto, soddisfazione di gran parte della sua popolazione. E, questo sì, con sofferenze molto grandi a carico delle minoranze. Inoltre le tensioni con la Russia sarebbero indubbiamente lievitate e, nel tempo, cerco di essere intellettualmente onesto, sarebbero diventate imprevedibili.

Sia chiaro, non sto sminuendo le conseguenze delle sofferenze delle minoranze che, anche se interessassero un uomo, solo sarebbero sempre troppe. Almeno dal mio punto di vista.

Sto affermando che, a mio modesto avviso, dei due mali è opportuno scegliere il minore. Come vedi anche io cerco di stare sul piano dialettico che hai proposto e cioè sulla real politik.

Per finire non mi pare che la Russia stessa stia traendo vantaggio da questa situazione. Azzardo (posso sbagliare) che se avesse preso la cosa da un'altra angolatura e magari esercitato pressioni facendo manovre militari continue e provocatorie ai confini ucraini avrebbe conquistato un potere negoziale elevato. Da spendere sia con l'Ucraina che con la UE e Usa. Ma, lo riconosco, sto parlando col senno di poi.

Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

Non credo che un allargamento della Nato sia il male minore, neppure per l'Europa occidentale, perché avrebbe aumentato la sottomissione militare, politica ed economica agli USA. Con la deterrenza russa l'imperialismo usa deve giocare a carte scoperte e i danni di questa dipendenza per gli europei emergono con chiarezza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#128
Citazione di: Freedom il 27 Febbraio 2023, 20:53:39 PMSembra uno scenario probabile ed un'ipotesi realistica e condivisibile.

Mi pare tuttavia che ci sia una differenza sostanziale tra invasione militare e inclusione nella propria sfera d'influenza.

Nel senso che quello che stanno facendo i russi ed i risultati della loro azione (e reazione ucraina ovviamente) sono terribili. E non è ancora finita e, addirittura, si potrebbe arrivare arrivare ad uno scenario atomico. Non penso, però avverto segnali non del tutto rassicuranti. E sinceramente non credo nessuno possa escluderlo.

L'altro scenario avrebbe avuto, a mio modesto parere, conseguenze molto più moderate. Verosimilmente l'Ucraina si sarebbe trovata nella UE, con, nella peggiore delle ipotesi ma non credo, basi militari e quant'altro (tipo Italia tanto per intenderci) sul proprio territorio. Con, va detto, soddisfazione di gran parte della sua popolazione. E, questo sì, con sofferenze molto grandi a carico delle minoranze. Inoltre le tensioni con la Russia sarebbero indubbiamente lievitate e, nel tempo, cerco di essere intellettualmente onesto, sarebbero diventate imprevedibili.

Sia chiaro, non sto sminuendo le conseguenze delle sofferenze delle minoranze che, anche se interessassero un uomo, solo sarebbero sempre troppe. Almeno dal mio punto di vista.

Sto affermando che, a mio modesto avviso, dei due mali è opportuno scegliere il minore. Come vedi anche io cerco di stare sul piano dialettico che hai proposto e cioè sulla real politik.

Per finire non mi pare che la Russia stessa stia traendo vantaggio da questa situazione. Azzardo (posso sbagliare) che se avesse preso la cosa da un'altra angolatura e magari esercitato pressioni facendo manovre militari continue e provocatorie ai confini ucraini avrebbe conquistato un potere negoziale elevato. Da spendere sia con l'Ucraina che con la UE e Usa. Ma, lo riconosco, sto parlando col senno di poi.




Come ti ha risposto Ipazia, io non credo che l'occidentalizzazione forzata dell'Ucraina sarebbe stata il male minore.

In linea generale direi che:

* non e' etico ragionare per:

"scelta del male minore"

(e quindi l'occidentalizzazione forzata dell'Ucraina, passante per l'oppressione delle minoranze, l'ingerenza interna di u.s.a e u.e e altre schifezze, cosi' come essa si e' realmente verificata)

Laddove ci sarebbe stata la possibilita' di scegliere il bene, ad esempio una politica di equidistanza tra occidente e Russia, o anche una alleanza con l'occidente compensata però dalla concessione di autonomia o indipendenza al dombass, cioe' fatta nei limiti di una prospettiva di vera giustizia, autoderminazione reciproca e pace.

* in secondo luogo, non e' realistico ragionare con i "se" e le "possibilita' " quando i "se" e le "possibilita' " su cui si ragiona sono campati in aria, cioe' impossibili o molto improbabili.

Pensare che la Russia avrebbe potuto rimanere a guardare e abbozzare per sempre mentre la nato è l'UE inglobavano nella loro sfera d'influenza l'Ucraina, si e' rivelata, col senno di poi, una possibilita' campata in aria, cioe' estremamente improbabile o impossibile.

I segnali c'erano tutti, ad esempio: tensioni, polarizzazioni, intrighi, soldati russi in divisa "anonima" che per anni hanno combattuto in Ucraina non ufficialmente, prima dello scoppio "ufficiale" della guerra.

E si trattava solo di capirlo anche col senno di "prima", e non fare scelte non solo antidemocratiche e violente contro la popolazione del dombass, ma anche provocatorie fino al punto di non ritorno contro la Russia.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Citazione di: niko il 27 Febbraio 2023, 13:30:15 PMSi vabbe', tutti volevano felicemente occidentalizzarsi ed europeizzarsi in Ucraina, amici tuoi compresi, dombass compreso, anzi li' in dombass c'erano gli europeisti piu' entusiasti di tutti, e a un certo punto pero' c'e' stata una guerra civile cosi' non si sa perche', forse sara' scoppiata un miccetta di troppo, o al limite perche' Putin e' CATTIVO, satanico pervasivo e onnipotente, e fa scoppiare le guerre civili negli altri paesi come e quando vuole, anche laddove non incontra un benche' minimo consenso.

Ti lascio ai tuoi fardelli postmoderni e postcoloniali dell'uomo "nero" (cioe' strumentalmente nazionalista e in realta' servo degli americani).
Beh certamente l'idea che questo Donbass fossì così diverso dal resto dell'Ucraina da causare la terza guerra mondiale è esagerato, se guardi altri sondaggi, comprese le votazioni per l'indipedenza Ucraina e lo storico che ha portato al 2014, che c'è una tendenza più filorussa certamente, ma si parla di un 10-25% di discrimanante.  La Crimea è un altro discorso ancora. E certo che sono stati i russi ad aizzarli, non lo dico io, lo dicono i russi, non Putin ovvio, ma chi l'ha fatto materialmente, che  sente che questo "naturalismo" non riconosce i suoi "meriti" di aizzatore. Non voglio minimizzare le sofferenze e le inquietudini degli abitanti del Donbass, ho parlato con alcuni di loro e capisco che va riconosciuto, ma non voglio abbandonare un principio di proporzionalità quando ragiono degli effetti che questo ha materialmente avuto, perchè ora queste persone, specialmente gli uomini, sono morti al fronte, che è uno strano concetto di protezione dei russofoni. Non sono fardelli postmoderni i miei, anzi al contrario, lascio il postmodernismo a dove appartiene: alla critica letteraria, applicato alla politica, è il cancro. Puoi continuare questa storia eurasiana quanto ti pare, evito di rispondervi, non ha senso alcuno.. ma se vuoi d'ora in poi ti chiamerò "Niko il tataro".

A tal proposito segnalo che dopo circa dieci anni Navalny dalla prigione è finalmente riuscito a dire che la Crimea  appartiene alla Russia. Lo segnalo, per dire che si tratta di terra sacra su tutto lo spettro politico russo, a mio avviso non è mai stata un obbiettivo realistico o realizzabile e non me ne sono mai preoccupato, ma magari può far comodo a chi ha ambizioni più massimaliste come Anthonyi. A proposito di oppositori politici, è l'anniversario dell'assasinio di Boris Nemcov, forse l'ultimo treno perso dalla Russia per la democratizzazione del paese, che proprio prima di morire, aveva previsto questa invasione. E aggiungo che è molto triste che stia venendo riservato a Navalny il trattamento Mandela, prima abbandonato poi santificato, chissà se  Navalny avrà il lusso di vivere il secondo tempo della storia, pur non essendo molto convinto della qualità politica del personaggio, devo riconoscergli che la fibra umana che sta dimostrando è eccezionale, continua a essere libero nella mente, pur se imprigionato fisicamente, cose da santi. Se avessimo reagito vigorosamente allora, e anche in altre occasioni, ma anche e sopratutto allora, forse i russi non si sarebbero convinti che gli avremmo lasciato fare qualsiasi cosa senza battere ciglio, ed è qui che gli ideali a volte le guerre le possono prevenire.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#130
Citazione di: InVerno il 28 Febbraio 2023, 14:19:57 PMBeh certamente l'idea che questo Donbass fossì così diverso dal resto dell'Ucraina da causare la terza guerra mondiale è esagerato, se guardi altri sondaggi, comprese le votazioni per l'indipedenza Ucraina e lo storico che ha portato al 2014, che c'è una tendenza più filorussa certamente, ma si parla di un 10-25% di discrimanante.  La Crimea è un altro discorso ancora. E certo che sono stati i russi ad aizzarli, non lo dico io, lo dicono i russi, non Putin ovvio, ma chi l'ha fatto materialmente, che  sente che questo "naturalismo" non riconosce i suoi "meriti" di aizzatore. Non voglio minimizzare le sofferenze e le inquietudini degli abitanti del Donbass, ho parlato con alcuni di loro e capisco che va riconosciuto, ma non voglio abbandonare un principio di proporzionalità quando ragiono degli effetti che questo ha materialmente avuto, perchè ora queste persone, specialmente gli uomini, sono morti al fronte, che è uno strano concetto di protezione dei russofoni. Non sono fardelli postmoderni i miei, anzi al contrario, lascio il postmodernismo a dove appartiene: alla critica letteraria, applicato alla politica, è il cancro. Puoi continuare questa storia eurasiana quanto ti pare, evito di rispondervi, non ha senso alcuno.. ma se vuoi d'ora in poi ti chiamerò "Niko il tataro".



Era un riferimento ad una espressione famosa il mio,

"il fardello dell'uomo bianco" di cui parlo' per la prima volta Kipling.

Riferito al fatto che come occidentali, secondo te noi avremmo il "dovere morale" di aiutare gli altri a svilupparsi a immaggine e somiglianza di noi stessi, insomma il presunto dovere di aiutare gli altri ad imitarci, soprattutto in peggio e nei difetti, aggiungo io.

Storia vecchia, gia' sentita.

Fardello che poi e' in generale abbastanza "nero" , cioe' di destra.

Perche' una struttura imperiale e imperialista come l'UE attuale, non puo' essere inclusiva nel senso di inclusiva alla pari.

Semmai, e' inclusiva in modo gerarchico, come tutti gli imperi che si rispettino.

Chi entra, quasi sempre entra alla periferia e come vassallo.

Deve sottostare agli ordini del "centro" e dei "nonni", che sono dentro fin dalla fondazione o comunque da piu' tempo.

Quindi voler "entrare" fa abbastanza a pugni con l'autodeterminazione, gia' di per se' per logica.

L'Eurasia e' un sogno e non un impero, quindi puo' essere inclusiva alla pari.

Entrare nell'Eurasia, ad esempio per l'Italia, non sarebbe in contraddizione con l'autodeterminazione.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 28 Febbraio 2023, 14:19:57 PMA tal proposito segnalo che dopo circa dieci anni Navalny dalla prigione è finalmente riuscito a dire che la Crimea  appartiene alla Russia. Lo segnalo, per dire che si tratta di terra sacra su tutto lo spettro politico russo, a mio avviso non è mai stata un obbiettivo realistico o realizzabile e non me ne sono mai preoccupato, ma magari può far comodo a chi ha ambizioni più massimaliste come Anthonyi. 
Entro in causa perché chiamato in causa, sinceramente non ne posso più dell'assurdita di tanti ragionamenti letti da queste parti(naturalmente non mi riferisco a te, inverno). Certamente le persecuzioni su navalny saranno state forti per indurlo a questa dichiarazione. A me sembra che per Putin non ci sia nulla di sacro, neanche la Russia stessa, viste le condizioni a cui la sta riducendo. Comunque per quanto dicono i tecnici, una volta conquistata la parte continentale, la Crimea é la cosa più facile da conquistare, basta bloccare l'acqua e distruggere il ponte di kerch, e poi avere pazienza. I problemi logistici saranno tali che saranno gli stessi russi, nel giro di qualche anno, ad abbandonarla come kherson.
Comunque abbiamo certificato che per te il volere il rispetto del diritto internazionale si definisce massimalismo. 

InVerno

Citazione di: niko il 28 Febbraio 2023, 14:55:47 PMEra un riferimento ad una espressione famosa il mio,

"il fardello dell'uomo bianco" di cui parlo' per la prima volta Kipling.
Peggio se è una citazione, perchè è fuori luogo. Il paternalismo razzista di Kipling, si riferiva alle colonie inglesi che a differenza dell'Ucraina non avevano mai votato per unirsi all'impero inglese, e che venivano radunati nelle piazze e fucilati in massa, o legati alle bocche dei cannoni individualmente e sparati in cielo, per essere mantenuti a forza in quell' "unione". La mia non è "pedagogia della violenza", per cui i barbari (cioè gli indiani, o gli ucraini nel nostro caso) vanno educati all'obbedienza con la forza per il loro bene che non conoscono, o come disse Surkov la "fratellanza coercitiva". Chi sta cercando di educare all'obbedienza con la violenza, io lo avvoco? Dove abita Kipling oggi? Il pattume post coloniale, non il fardello post modernista, per cui qualsiasi ragionamento di valore diventa forma di violenza e oppressione, io reclamo la capacità di credere senza che ciò sia violenza per gli altri. Morozov nel suo libro sull'identità postcoloniale russa addebitata proprio alla perifericità russa nel diseguale svilluppo globale, la sua subalternità ideologica, passano le giornate a raccontarsi di quanto sono diversi, attraverso tutto ciò che ci definisce, la lotta antioccidentale col cappotto di Prada, un pò come voi ossessionati con l'america, un pò come gli atei che non riescono a smettere di parlar di Dio, non penso che i complessi di inferiorità portino al superamento delle dinamiche coloniali, al contrario le cementano.

Citazione di: anthonyi il 28 Febbraio 2023, 17:03:02 PMComunque abbiamo certificato che per te il volere il rispetto del diritto internazionale si definisce massimalismo.
Scusa, ho invertito: intendevo dire che Navalny ha finalmente riconosciuto che la Crimea spetta all'Ucraina, fino ad ora non lo aveva ammesso, ho scritto il contrario sovrapensiero. Io rispetto il diritto internazionale infatti non ho sostenuto che questi territori vengano riconosciuti come russi, ma che ci sono altri modi per ottenere indietro territori, l'amministrazione Putin non è immortale e non esiste un piano di successione, la prossima potrebbe essere più ragionevole, come Navalny dimostra. Assetare la Crimea, o assetare la politica russa, la differenza è che la prima opzione aumenta esponenzialmente il rischio nucleare, quindi io, realisticamente, opto la seconda, i confini pre invasione dovrebbero essere l'obbiettivo massimalista, e comunque la situazione non mi sembra così rosea da sperare altrimenti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Citazione di: InVerno il 01 Marzo 2023, 09:39:20 AMPeggio se è una citazione, perchè è fuori luogo. Il paternalismo razzista di Kipling, si riferiva alle colonie inglesi che a differenza dell'Ucraina non avevano mai votato per unirsi all'impero inglese, e che venivano radunati nelle piazze e fucilati in massa, o legati alle bocche dei cannoni individualmente e sparati in cielo, per essere mantenuti a forza in quell' "unione". La mia non è "pedagogia della violenza", per cui i barbari (cioè gli indiani, o gli ucraini nel nostro caso) vanno educati all'obbedienza con la forza per il loro bene che non conoscono, o come disse Surkov la "fratellanza coercitiva". Chi sta cercando di educare all'obbedienza con la violenza, io lo avvoco? Dove abita Kipling oggi? Il pattume post coloniale, non il fardello post modernista, per cui qualsiasi ragionamento di valore diventa forma di violenza e oppressione, io reclamo la capacità di credere senza che ciò sia violenza per gli altri. Morozov nel suo libro sull'identità postcoloniale russa addebitata proprio alla perifericità russa nel diseguale svilluppo globale, la sua subalternità ideologica, passano le giornate a raccontarsi di quanto sono diversi, attraverso tutto ciò che ci definisce, la lotta antioccidentale col cappotto di Prada, un pò come voi ossessionati con l'america, un pò come gli atei che non riescono a smettere di parlar di Dio, non penso che i complessi di inferiorità portino al superamento delle dinamiche coloniali, al contrario le cementano.


Le speranze salvifiche degli altri che sperano di salvarsi imitandoci nel peggio, o quantomeno nell'incomprensione, non mi sono mai interessate.

Il capitalismo non puo' essere inclusivo perche' in esso la ricchezza viene prodotta solo ed come strumento di dominio, e di mantenimento del dominio.

Io ti sembro ossessionato dall'america, solo perche' il simbolo dell'america mente, e tu non vuoi ammetterlo.

Entrare nell'uso del frigo e del televisore, significa entrare in una gerarchia.

Presso quella che si spaccia come la macchina dell'abbondanza, ogni cosa e' numerata e contata, ogni cosa puo' essere presa solo togliendola all'altro.

Non c'e' un paradiso in cui entrare, c'e' un inferno da cui uscire.

La demenza del feticcio, dell'autorita' come linea temporale verso lo sviluppo, della mediazione.

E' ora che sia condiviso tra gli uomini il desiderio, non l'oggetto del desiderio.

Se vogliamo che le guerre finiscano.



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Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 01 Marzo 2023, 09:39:20 AM. Assetare la Crimea, o assetare la politica russa, la differenza è che la prima opzione aumenta esponenzialmente il rischio nucleare, 
Che cos'é che aumenta il rischio di uso del nucleare? A tutt'oggi Putin è Medvedev ne hanno minacciato l'uso praticamente per tutti gli atti contro la Russia, a partire dalle prime azioni sanzionatorie economiche.
Intanto fanno scavare trincee all'interno del territorio della Crimea, segno che intendono attuare una difesa di terra anche nell'eventualità che gli ucraini riescano ad entrarci. 

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