Menu principale

Guerra in Ucraina III

Aperto da InVerno, 21 Febbraio 2023, 13:39:02 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

InVerno

E' passato un anno dall'inizio della guerra, e così come la pandemia ha tirato fuori dall'armadio virologi ed epidemiologi, questo anno è stato quello giusto per tirare fuori esperti di geopolitica di varia estrazione. Alcuni sono stati trovati traumatizzati, vestiti di stracci, nascosti nelle caverne con un libro di Fukuyama in mano, prontamente gli è stata offerta una coperta mediatica, e l'assicurazione cruciale: siamo di nuovo pronti ad ascoltare, la storia si è rimessa in moto.

Diversi sono stati i tentativi di categorizzare le posizioni sulla questione, ma la maggior parte di queste categorie o ha uno scopo denigratorio, o semplicemente è il frutto  di una determinazione per tifo (filoputin, filoucraino, filonato etcetc) il che è assolutamente normale al bar, ma è un pò riduzionistico in un forum che vorrebbe fare della filosofia la sua colonna portante, così ho pensato di aprire questa terza parte della discussione, tentando di approfondire diverse posizioni partendo dall'impianto filosofico di base, anche se non sono probabilmente la persona più adatta. La primavera porterà sicuramente degli sviluppi importanti sul piano bellico e politico, ma in attesa di ciò, forse farà bene alla discussione ed i suoi partecipanti aprire il ventaglio delle possibilità, partendo dalle due macrofamiglie principali: realismo ed idealismo.

Realismo

Lungi da me voler fare la storia di questa posizione, chi avesse tempo e nozioni potrebbe perlomeno partire da Macchiavelli, io mi limiterò a definire in tal modo una visione della geopolitica orginata da due assunti fondamentali: a) l'uomo è inestricabilmente egoista e razionale, guidato unicamente dalla ricerca del potere e le relazioni tra uomini\uomini e stati\stati sono da intendersi unicamente in funzione della ricerca di potere b) gli ideali sono controproducenti in politica in generale, letali in politica estera, e solamente mezzi per lo scopo politico senza alcuna fondazione o valore. A questo sunto, aggiungo che normalmente il realista intende la geopolitica come un gioco, siano gli scacchi o il poker la metafora più calzante dipende se si tratta di uno scenario a informazione completa od incompleta, ed intende questo come giocato unicamente tra grandi giocatori (USA;RU;CH) e con le loro fiches nella loro sfera d'influenza, ed in questo senso non solo l'Ucraina, ma l'intero continente europeo, sudamericano e centrasiatico, non sono altro che un mucchio di fiches, con tutta una serie di divagazioni sulla teoria dei giochi ed in particolare sul dilemma del prigioniero, alla ricerca di un bilanciamento tra potenze. Inutile dire che questo modello ha avuto la sua massima espansione e successo durante la guerra fredda, ed era stato accantonato seguentemente.. salvo risorgere, ora che Putin dichiara di essere tornati in un mondo "multipolare".. Altresì, ne esistono che io sappia almeno due varianti, realismo offensivo e difensivo, dove nel primo il fine giustifica i mezzi in ogni caso, mentre nel secondo il fine giustifica i mezzi fino al raggiugimento di un livello di sicurezza nazionale ritenuto accettabile. Nel caso di Putin è ovviamente realismo offensivo, mascherato da difensivo, basti pensare che la sua richiesta principale per un negoziato è riportare la NATO al 1997 (qualcuno gli ha chiesto se voleva anche una fetta di culo?) e rendersi conto che un realismo difensivo che se ne strafotte della sicurezza degli altri, non è realmente difensivo, è un realismo teso al disarmo degli altri per facilitare la propria offesa.

Realismo offensivo [Mearsheimer] Mentre le categorie del realismo successive a questa sono quasi uno scherzo o di completamento, perchè a mio avviso sono disoneste nel loro realismo usandolo come strumento retorico a corrente alternata e per comodo, il realismo di Mearsheimer, come quello di Kissinger e di altri è un realismo coerente e perciò interessante. La cosa interessante, socialmente, è sopratutto che diversi veteromarxisti (e russi) hanno condiviso le tesi di Mershmaier, la maggior parte penso superficialmente volendo solo indicare un "mostro" o "fonte avversa" (un americano che giunge alle loro stesse conclusioni) ma siamo ancora qui, dove eravamo ieri, alla congiunzione rossobruna. Mearsheimer sostiene ovviamente che aiutare militarmente l'Ucraina significa irrompere nelle regole del gioco realista, e perciò che l'Ucraina debba essere abbandonata, e la responsabilità della guerra è occidentale. Ma la sua prospettiva è americocentrica, e gli amici veteromarxisti non sanno che calice amaro stanno bevendo citandolo. Mershmaier sostiene la necessità di buone relazioni con la Russia non certo per pacifismo, ma come utile alla convergenza di tutte le forze, europee ed americane, nel distruggere l'ultimo baluardo "comunista" la Cina. Chissà se ha mai parlato con i Russi a riguardo.. ma per un realista è irrilevante! Mearsheimer semplicemente disdegna una guerra, ritenendola inutile e costosa, favorendone un altra, molto più grande e importante con la Cina.

Realismo postmarxista [Chomsky]. Se la geopolitica del realismo è una partita di poker, in questo caso, il poker si gioca col "morto", cioè l'URSS. Argomenti comuni sono quelli di considerare la Russia esattamente come fosse l'URSS (perchè gli sviluppi interni sono irrilevanti, nel realismo) e perciò questo tipo di realista argomenterà probabilmente con la famosa (quanto inesistente) "promessa a Gorbaciov", dipingendo la Russia come unicamente difensiva della propria  "sfera d'influenza", oppure più scaltramente diffamando le popolazioni slave, che sia per screzio personale o vendetta ideologica per i "socialisti ribelli", accompagna una lunga storia nel trattare gli slavi come persone ottuse, i cui travagli sono per la maggior parte sciagure autoinflitte dalla loro stessa stupidità.  Questi popoli di "confine" alle sfere d'influenza devono comportarsi di conseguenza: subire e farsene una ragione, le loro posizioni idealistiche sono carnevalate che  portano danni e nessun risultato, la Russia è un grande impero da rispettare, e in ogni caso, qualsiasi sciagura queste persone possano aver subito e cercato di vendicare, l'america ha sempre fatto di peggio da qualche altra parte. Ho messo Chomsky perchè è più di mezzo secolo che si impegna in questa ginnastica mentale, ma devo dire che in questo specifico caso, è più smarcato del solito, essendo che ce ne sono tanti autoctoni in Italia, non avrete problemi a trovare esempi più attuali o più antichi, Melenchon e Corbyn in caso sono disponibili.

Realismo opportunista [Orsini]. Questa è la posizione più curiosa quanto più insulare e provinciale, ho messo Orsini pur conoscendo solo a sprazzi il suo pensiero, ma  suppongo che ogni nazione ne abbia uno. Il realista opportunista accetta la visione "pokeristica" della geopolitica, non intende rivoluzionarla quanto rispettarla, e provenendo probabilmente da uno dei paesi "fiches", intende suggerire al suddetto paese di comportarsi nè più nè meno come tale, perciò giocando al gioco per ottenere vantaggi opportunistici dalla prospettiva del pedone (es. prezzo del gas etc) ma senza mai disturbare i piani dei grandi giocatori. La parte curiosa di questa posizione, è che premedita una azione da parte di chi al gioco sarebbe teoricamente sarebbe impotente, e spesso ammanta di grandiosità e intelletto politico, mosse unicamente tese a rubare qualche piatto di lenticchie, ma mai e poi mai, a disturbare il gioco, o l'idea del gioco stessa.

Idealismo

In questo caso non citerò autori di rilievo ma zone geografiche, perchè penso che il quid principale di questa posizione è che al contrario del realismo che è molto comune tra professori e statisti, l'idealismo è una posizione "popolare", un realista direbbe che è "la scusa" con cui "vendere" il freddo realismo ai poveri scemi, purtroppo non è proprio così, sopratutto quando gli "scemi" non si comportano come il grande statista vorrebbe. L'URSS è crollata, e non perdendo a poker, ma perchè la fondazione  ideologica su cui si fondava era incosistente, e sopratutto lo ha fatto in maniera quasi totalmente pacifica, in contrasto con l'idea realista del conflitto armato una inevitabilità storica. Kissinger si era preparato a giocare a poker con l'URSS per secoli e secoli (e vedendo l'età a cui è sopravvissuto, intendeva farlo personalmente) salvo un giorno svegliarsi e non trovare più l'URSS a rispondere al telefono, e sopratutto non avendo una spiegazione realista all'evento se non negare che l'evento stesso abbia rilevanza. Le forme, le idee e le ideologie invece sono terribilmente importanti nella visione idealistica, che mette l'accento sullo  sviluppo delle istituzioni, della politica, e della cultura di un nazione, in rapporto alle decisioni che ritiene necessario prendere, o prevede che gli altri prenderanno nei suoi confronti. Nel caso specifico di questo conflitto vediamo due superstiti dell'URSS con due sviluppi interni molto diversi, e che non possono dialogare funzionalmente tra di loro, terrorizzati uno dell'altro per la capacità della propria vicinanza di "contagiarsi" politicamente. In quest'ottica, la natura del conflitto non è per nulla legata alla sicurezza militare, ma alla sicurezza del regime politico.

Idealismo americano. Si può identificare una tradizione realista americana fintanto che la guerra fredda è durata, ma già con Reagan e seguentemente con Bush Senior e poi Junior,  chiaramente le posizioni idealiste hanno prevalso, alternate solamente da Clinton.. ed in qualche misura da Obama, che in maniera molto realista, e nonostante la propaganda russa dichiari sempre il contrario, aveva dato il benestare a Yanukovich ed a lasciare l'Ucraina sotto la sfera d'influenza russa, purtroppo la "fiches" si è ribellata alla sua natura di gettone. Inutile dire che con la guerra in Afghanistan ed in Iraq, l'idealismo americano ha subito, internazionalmente e internamente, una battuta d'arresto gigantesca..esportare democrazia è diventato quello che chiaramente doveva essere sin dall'inizio: uno scherzo semantico idiota, che è confluito in Trump, che ha cestinato a piè pari idealismo e realismo per una posizione isolazionalista e nazionalista. Biden e la sua amministrazione si ritrovano perciò sulle macerie idealistiche americane, a giocare ad un poker nucleare con la Russia, nonostante avrebbero maggiori e più interessanti sviluppi in asia. E sono ben contenti, di essersi ritrovati una "guerra giusta" (cioè giustificabile) dopo tanto disastro, e la percorreranno probabilmente fino in fondo per trovare un nuovo senso alla politica estera americana, sulla traccia del "polizia globale del mondo unipolare" sperando che faccia dimenticare in fretta le sciagure arabe..

Idealismo slavo. Si potrebbe parlare di Pilsudski, il prometeismo, e la funzione anti imperialista delle rivoluzioni nazionali per il cosidetto cosidetto intermarium, ma non volendo parlare di storia, voglio fare un appunto sul presente. Questa zona d'europa è sempre stata vista dalla vecchia europa come "quelli che devono imparare ad essere come noi" e sono anni che gli vengono consegnati moduli da compilare per vedere quanto stanno progrendendo in questo percorso. Io penso che questo sia un errore, perchè per molti versi (e con molti interrogativi), qualche modulo da compilare potrebbero mandarcelo loro (parlo di Polonia, Baltici etc). Per prima cosa hanno visto il futuro economico, dopo la caduta dell'URSS gli americani gli hanno consegnato una bella ricetta neoliberasta, quella che a noi arriva continuamente a piccole gocce loro lo hanno bevuto in un sorso, e vedendo l'immediato disastro, molti di loro hanno messo pezze alla questione, con  ovviamente notevoli eccezioni come l'Ungheria di Orban, che infatti è il nostro futuro, se non impariamo (da loro?) come prevenirlo. Seconda cosa, hanno una tradizione di "fiches", ed è una tradizione profondamente antimperialista (quindi antirealista), mentre qui ancora l'asse franco-tedesco cicinschia di assurdità colonialiste (FR) ed egemoniche (GER) incapaci di trovare una quadra, e di collaborare funzionalmente come gli slavi hanno fatto alleandosi a Visengrad. Sono i paesi più europeisti in assoluto, e non è neanche vero che lo sono unicamente in funzione antirussa.. era forse quindici anni fa che l'esercito polacco era stato invitato sulla piazza rossa ad esibirsi, se succedesse oggi, probabilmente assalterebbero il Cremlino, ma è uno sviluppo idealisticamente razionale. Non vorrei che, continuando di questo passo, i tedeschi debbano mandare moduli a Varsavia, perchè tra neoliberismo e sbaciucchiamenti con Putin, forse sarebbe anche il caso.

Idealismo europeo. Esiste a malapena, nessuno ne parla, abbiamo leader nazionali che fanno dichiarazioni algide e prestampate perchè non sanno chi sono e cosa vogliono, e si concentrano a parlare di cazzate nazionali, ma c'è un lato positivo, l'UE esiste, e questo è un fatto che va conteso con i realisti, perchè l'esistenza dell'UE, anche nel silenzio e nella insipienza dei suoi protagonisti principali è la negazione stessa del realismo, e perciò dell'imperialismo. Kissinger è capace di scherzare  sostenendo che "non sa a chi telefonare per parlare con l'UE", ma il progetto europeo, nel suo idealismo di fondazione è la coalizzazione degli imperi europei falliti per affrontare la crisi della modernità propositivamente e non reazionisticamente, per superare il trauma delle guerre mondiali non tornando all'ottocento ma tentando una stranda ambiziosa quanto mai tracciata, perchè nel caso in cui ci fosse qualcuno a cui telefonare, vorrebbe dire che avremmo fallito. Non si tratta di un progetto unipolare o multipolare, ma di un progetto apolare, in contrasto con l'idea stessa di "polo".Per capire quanto l'UE attuale sia nei suoi fondamentali la negazione della tesi realista, basta vedere come Mearsheimer propose un progetto europeo agli inizi degli anni '90, che praticamente descriveva Francia, Germania e UK, armate fino ai denti (nuclearmente) ma in equilibrio tra di loro, confrontarsi non direttamente ma all'estero (nelle colonie, fiches). Se suona terribilmente familiare, è perchè è la stessa situazione che ha portato alla prima guerra mondiale, e fortunatamente l'idea di Mearsheimer è rimasta sulla carta che ha usato per scriverla, e non c'è nessun bilanciamento militare o coloniale che tenga in piedi la baracca, ma ci sono fortunatamente un paio di idee.


Posizione personale: La tesi realista è a mio avviso una profezia autoavverante nel suo considerare la guerra come una inevitabilità storica, ignorando completamente gli sviluppi interni di una comunità, la comunità degenera fino al militarismo dove la guerra viene normalizzata e poi attuata. Se Putin, anzichè giocare a poker, si fosse concentrato nello sviluppare internamente il proprio paese, forse e dico forse, l'Ucraina (come tutti gli altri confinanti) non sarebbe stata così schifata dall'idea di avervi una relazione politica ed economica.. purtroppo come disse un mio amico riguardo al finanziamento americano dei talebani "chi partecipa a giochi stupidi, ottiene ricompense idiote" e la ricompensa idiota è arrivata anche ai russi.

E con questa pappardella concludo, sperando di non aver tagliato troppi angoli e non aver banalizzato troppo, se spingerà una discussione sarò felice di leggere, altrimenti, spero di non aver annoiato troppo e mi rifarò vivo con qualche notizia più terra terra più avanti.

Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

atomista non pentito

Applausi , cio' premesso il terra-terra sara' certamente apprezzato (da me almeno).

anthonyi

Un'interessante rappresentazione, inverno. Mi sorge un'interrogativo: sulla base di questa come posizioneresti la guerra ibrida, cioè quel miscuglio di disinformazione, intimidazione e delegittimazione delle parti avverse operato sistematicamente dai russi sfruttando la libera circolazione delle idee che c'é nel nostro mondo? 

green demetr

Non capisco cosa vorrebbe dire impostare filosoficamente quello che è una guerra.
Preferisco i discorsi terra-terra, e non filo-atlantici (e mi pare che questa è l'unica posizione veramente filosofica).
Per chi segue il dibattito geopolitico, e che quindi si informa anche di cosa dice il "nemico", mi pare che le cose si stiano complicando in maniera seria.
E' quello che succede giocando a poker con un avversario che morto non è.
Il deep state americano che spinge verso l'utilizzo della guerra locale atomica, sta spingendo l'Europa ad andare avanti (il viene avanti cretino è stato abbracciato dai vari stati europei) e a vedere quale siano gli effetti, gli errori etc...di modo da replicarli contro la Cina che è il vero obiettivo.
Obiettivo raggiunto, si sapeva già negli ambienti ben informati, ma oggi Putin l'ha messo per iscritto:la Russia cede al ricatto americano e userà la bomba atomica tattica (auguri agli ucraini).
Ero abbastanza angosciato, in quanto l'agenda 2030 è stata anticipata a quest'anno, e quindi è inevitabile che l'Italia diventi l'obiettivo militare più facilmente raggiungibile da mare tramite Serbia(opinione mia).
Per fortuna, o per calcolo politico, o perchè è tutto un bluff non lo so, Putin ha parlato solo di Francia e Inghilterra, lasciando l'ultimo biglietto possibile all'Italia da prendere (per definire una linea diplomatica decisa, opinione tutta mia sottolineo!). Ora non so cosa stia rispondendo la Meloni, ci aggiorniamo a domani, visto che Biden ha fatto la solita sparata ideologica ah come è bello fare la guerra col culo altrui (noi europei). Naturalmente i pochi polacchi là assiepati si facevano i selfie... 8)

Insomma siamo veramente alla fase 3
Vai avanti tu che mi vien da ridere

InVerno

Citazione di: anthonyi il 21 Febbraio 2023, 14:59:50 PMUn'interessante rappresentazione, inverno. Mi sorge un'interrogativo: sulla base di questa come posizioneresti la guerra ibrida, cioè quel miscuglio di disinformazione, intimidazione e delegittimazione delle parti avverse operato sistematicamente dai russi sfruttando la libera circolazione delle idee che c'é nel nostro mondo?
Ti rispondo, ma prima ti faccio una domanda..Tu pensi che l'estabilishment russo segretamente sia convinto della democrazia occidentale, ma che tenti di rovinarla solo per disprezzo o invidia? Ci sono o ci fanno?

Citazione di: green demetr il 21 Febbraio 2023, 18:42:44 PMIl deep state americano che spinge verso l'utilizzo della guerra locale atomica, sta spingendo l'Europa ad andare avanti (il viene avanti cretino è stato abbracciato dai vari stati europei) e a vedere quale siano gli effetti, gli errori etc...di modo da replicarli contro la Cina che è il vero obiettivo.

Obiettivo raggiunto, si sapeva già negli ambienti ben informati, ma oggi Putin l'ha messo per iscritto:la Russia cede al ricatto americano e userà la bomba atomica tattica (auguri agli ucraini).
Vorrei davvero avere le fonti su queste affermazioni, se ci sono persone o ambienti ben informati sono contento di ascoltarli, ma anche sapere chi sono mi piacerebbe.. altrimenti è farina del tuo sacco.

La guerra, e quella nucleare in questo è ancora peggio, è un gioco a somma negativa, nessuno la vuole ma qualcuno si autoconvince della sua inevitabilità per motivi "esistenziali", nel fascismo poi, il leader confonde sè stesso e la sua sopravvivenza con la quella della nazione, è un mix di cui non nego per nulla la pericolosità, ma allo stesso tempo era facilmente prevedibile che questo sarebbe stato il contenuto del discorso. Perlomeno vedo che Putin è arrivato alle mie stesse considerazioni di febbraio dell'anno scorso, non è l'esistenza dell'Ucraina a rischio, ma quella della Russia, e per questo deve solo guardarsi allo specchio.

Perlomeno sono d'accordo su un fatto, e per questo ho aperto il topic, è la terza fase.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: green demetr il 21 Febbraio 2023, 18:42:44 PMIl deep state americano che spinge verso l'utilizzo della guerra locale atomica, sta spingendo l'Europa ad andare avanti (il viene avanti cretino è stato abbracciato dai vari stati europei) e a vedere quale siano gli effetti, gli errori etc...di modo da replicarli contro la Cina che è il vero obiettivo.
Obiettivo raggiunto, si sapeva già negli ambienti ben informati, ma oggi Putin l'ha messo per iscritto:la Russia cede al ricatto americano e userà la bomba atomica tattica (auguri agli ucraini).
Ero abbastanza angosciato, in quanto l'agenda 2030 è stata anticipata a quest'anno, e quindi è inevitabile che l'Italia diventi l'obiettivo militare più facilmente raggiungibile da mare tramite Serbia(opinione mia).
Per fortuna, o per calcolo politico, o perchè è tutto un bluff non lo so, Putin ha parlato solo di Francia e Inghilterra, lasciando l'ultimo biglietto possibile all'Italia da prendere (per definire una linea diplomatica decisa, opinione tutta mia sottolineo!). Ora non so cosa stia rispondendo la Meloni, ci aggiorniamo a domani, visto che Biden ha fatto la solita sparata ideologica ah come è bello fare la guerra col culo altrui (noi europei). Naturalmente i pochi polacchi là assiepati si facevano i selfie... 8)

Insomma siamo veramente alla fase 3
Gli stati uniti ci hanno tenuto a spiegare chiaramente a Putin quali sarebbero state le conseguenze, per la Russia, dell'uso di un'arma nucleare. Mi sembra quindi difficile affermare che Biden spinga verso l'uso dell'arma atomica, uso che finora, a parole, é stato ripetutamente tentato dai vertici russi, con l'evidente scopo di intimidire, da terroristi mafiosi quali sono. Putin ha fatto oggi un discorso al suo popolo che é al di fuori della realtà, ma comunque ormai chi da più peso alle sue parole, o a quello che scrive. 
Pochi giorni prima della fuga da kherson giuravano che non l'avrebbero lasciata mai, e anche allora dicevano che avrebbero usato anche l'atomica per difendere i territori annessi, tra cui kherson, tutti ci ricordiamo di Putin che ci teneva a precisare che non stava bleffando. 

green demetr

Citazione di: InVerno il 21 Febbraio 2023, 19:12:27 PMTi rispondo, ma prima ti faccio una domanda..Tu pensi che l'estabilishment russo segretamente sia convinto della democrazia occidentale, ma che tenti di rovinarla solo per disprezzo o invidia? Ci sono o ci fanno?
Vorrei davvero avere le fonti su queste affermazioni, se ci sono persone o ambienti ben informati sono contento di ascoltarli, ma anche sapere chi sono mi piacerebbe.. altrimenti è farina del tuo sacco.

La guerra, e quella nucleare in questo è ancora peggio, è un gioco a somma negativa, nessuno la vuole ma qualcuno si autoconvince della sua inevitabilità per motivi "esistenziali", nel fascismo poi, il leader confonde sè stesso e la sua sopravvivenza con la quella della nazione, è un mix di cui non nego per nulla la pericolosità, ma allo stesso tempo era facilmente prevedibile che questo sarebbe stato il contenuto del discorso. Perlomeno vedo che Putin è arrivato alle mie stesse considerazioni di febbraio dell'anno scorso, non è l'esistenza dell'Ucraina a rischio, ma quella della Russia, e per questo deve solo guardarsi allo specchio.

Perlomeno sono d'accordo su un fatto, e per questo ho aperto il topic, è la terza fase.

Le fonti ci sono tranquillo, basta fare un lavoro di taglia e incolla.
Per lo più mi riferisco alla geopolitica di LIMES, appoggiata dal gruppo GEDI e dal deep state italiano (LEONARDO).
Non rientra nel novero di possibili geopolitiche da te premesso, la premessa è infatti che laddove vi è un buco di potere, subito esso viene riempito.
In questo caso ascolto con attenzione il dibattito americano, nella lotta ideologica tra DEM(cocratici) e CON(servatori).
L'oggetto ideologico è quello dell'agenda 2030, ovvero dell'agenda 2023, che prevede un cambio antropologico tout court dell'essere umano.
Da una parte i democratici e le sinistre, e dall'altra i conservatori.
Putin approfitta di questo lotta ideologica all'interno dei paesi democratici, per dipingersi come conservatore e protettore dell'antica umanità.
Da documenti scovati da alcuni blogger che seguo (americani) e che non voglio citare, questa è menzogna, anche la Russia ha sottoscritto il patto per un nuovo essere umano antropologico, esattamente come la Cina, che è molto avanti nelle sperimentazioni  geniche e di IA.
Temi filosofici che mi pare ho lasciato intendere a chi voglia intendere.
Il risultato è dunque semplicemente chi porterà avanti queste politiche contro l'uomo e contro la democrazia.
Ossia la questione è meramente fra il globalismo (ossia imperialismo americano su scala globale) e il localismo che si è unito nel famoso BRICS.
E' di questa settimana che il Brasile si è rifiutato di mandare armi in ucraina   ??? .
Strana posizione quella del Brasile in bilico tra oriente e occidente. Però ha forse visto quello che è successo e sta succedendo in India.
Come dice LIMES siamo nel tempo di CAOSLANDIA.
Difficile capirci qualcosa. Comunque citerò volentieri. Prima la vedevo come una guerra necessariamente locale, ora temo che la cosa sia scappata di mano, come era facilmente capibile. Provo a dare una mano (per quel che vale).


A proposito ho ascoltato anche la Meloni: prime considerazioni a caldo, mi è piaciuta la Meloni, che ha risposto bene alla questione dei caccia chiesti dalla giornalista ucraina (cioè la giornalista li ha chiesti... ???...Zelensky ha detto che va bene così, che l'Italia è preziosa, mentre la Giorgia nazionale affogava in una crisi di tosse tragicomica.
Bene anche la precisazione che stiamo cercando la pace. Bene anche chiedere a Zelensky a quando prima o poi vorrà provare a fare un passo in quella direzione.

Sottotitoli LIMES, Zelensky non farà mai alcun passo indietro, l'America sta puntando le fiches tutto sul deponimento di Putin. 
E quindi, opinione mia: L'europa (e quindi anche l'Italia) farà guerra alla Russia.
Ora spero che il dibattito non sia tutto sulla politica DEM americana, ossia convincere le popolazioni occidentali che la guerra è giusta e santa e inevitabile e per il bene dell'EUROPA.
E per inciso è quello che la Meloni ha promesso di fare.... FARE???  ???
Perchè quello si chiama soft-power ed è la politica DEM.
I copia incolla della politica CON sono praticamente all'ordine del giorno.
E li metterò se vogliamo fonti.
Che la Meloni abbia deciso di seguire quella politica (DEM) è sotto gli occhi di tutti, o forse no, allora è opinione mia, si spaccia per CON ma lei è DEM.
Premetto perciò che a queste provocazioni non rispondo, e rispondo solo a letture geopolitiche.
Inoltre visto che Meloni ha promesso di FARE, mi riservo anche il diritto di silenziarmi. Se volete fare processi a Galileo facciamoli subito, se c'è da abiurare, abiuro, a me non frega niente.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: anthonyi il 21 Febbraio 2023, 19:40:02 PMGli stati uniti ci hanno tenuto a spiegare chiaramente a Putin quali sarebbero state le conseguenze, per la Russia, dell'uso di un'arma nucleare. Mi sembra quindi difficile affermare che Biden spinga verso l'uso dell'arma atomica, uso che finora, a parole, é stato ripetutamente tentato dai vertici russi, con l'evidente scopo di intimidire, da terroristi mafiosi quali sono. Putin ha fatto oggi un discorso al suo popolo che é al di fuori della realtà, ma comunque ormai chi da più peso alle sue parole, o a quello che scrive.
Pochi giorni prima della fuga da kherson giuravano che non l'avrebbero lasciata mai, e anche allora dicevano che avrebbero usato anche l'atomica per difendere i territori annessi, tra cui kherson, tutti ci ricordiamo di Putin che ci teneva a precisare che non stava bleffando.
Sei tu che credi alle parole di Putin che stava chiaramente bluffando.

L'uso dell'arma atomica era semplicemente un bluff per motivi di soft power, in entrambe le direzioni.

Secondo LIMES adesso la cosa è totalmente cambiata. Ricorda che Putin deve far fronte anche ai falchi interni come ben spiegato da NOVA LECTIO.

La deposizione di Putin come dovrebbe avvenire se non tramite guerra? E' questa la domanda che ti faccio. Magari mi manca un pezzo del puzzle.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

anthonyi

Citazione di: green demetr il 21 Febbraio 2023, 20:34:54 PMSei tu che credi alle parole di Putin che stava chiaramente bluffando.

L'uso dell'arma atomica era semplicemente un bluff per motivi di soft power, in entrambe le direzioni.

Secondo LIMES adesso la cosa è totalmente cambiata. Ricorda che Putin deve far fronte anche ai falchi interni come ben spiegato da NOVA LECTIO.

La deposizione di Putin come dovrebbe avvenire se non tramite guerra? E' questa la domanda che ti faccio. Magari mi manca un pezzo del puzzle.

Io non sono convinto che Putin verrà deposto, così come non sono convinto che accetterà mai il fallimento della sua "operazione militare speciale". Probabilmente i proclami che sentiamo continueranno, ma resteranno solo proclami, per usare l'arma atomica sapendo che con essa si segna la propria fine e la fine del proprio potere ci vuole un alto livello di coraggio che Putin non ha. 

green demetr

Citazione di: anthonyi il 21 Febbraio 2023, 20:47:40 PMIo non sono convinto che Putin verrà deposto, così come non sono convinto che accetterà mai il fallimento della sua "operazione militare speciale". Probabilmente i proclami che sentiamo continueranno, ma resteranno solo proclami, per usare l'arma atomica sapendo che con essa si segna la propria fine e la fine del proprio potere ci vuole un alto livello di coraggio che Putin non ha.
Non capisco la tua calma, spero tu sappia che vi è una corsa agli armamenti in tutta Europa. Comunque mi pare che l'invito di Inverno fosse di dialogare ponendo sul tavolo il maggior numero di opzioni possibili.
Che tutto sia una mega-bluff, continua a essere anche il mio pensiero, però ora co-abita insiema al dubbio, è inutile chiudere gli occhi. Ai prossimi aggiornamenti, ciao!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Socrate78

Zelensky è solo un manipolatore che ha coinvolto nella guerra indiretta e per procura quasi tutta l'Europa, spingendo sempre più in alto l'asticella del coinvolgimento militare, non è per nulla interessato alla pace, è un guerrafondaio dei peggiori, già prima che ci fosse l'operazione speciale russa del 24 febbraio 2022 il governo ucraino perseguitava e massacrava la minoranza russa in Dombass, colpendo i civili. Ed allora io spero che questo Zelensky, arrogante, manipolatore, bugiardo, perda miseramente in Ucraina e che la Russia conquisti quanto più territorio possibile e lo costringa ad una resa umiliante sul tavolo di pace.

InVerno

Citazione di: green demetr il 21 Febbraio 2023, 20:28:16 PMLe fonti ci sono tranquillo, basta fare un lavoro di taglia e incolla.
Per lo più mi riferisco alla geopolitica di LIMES, appoggiata dal gruppo GEDI e dal deep state italiano (LEONARDO).
Non sono abbonato a Limes ma dubito fortemente che abbiano sostenuto quanto ho sottolineato del tuo discorso, e se lo avessero fatto avrei chiesto le fonti a loro. Non è che avere una fonte significa avere ragione, ma quando si parla di piani non pubblici e di possibili notizie da insider, l'anonomità non va a favore della credibilità, perciò volevo assicurare la provenienza di quanto sostieni, che è molto grave, e richiederebbe controlli.. ma vabbè, l'unica posizione filosoficamente valida (cit tua) è quella antiatlantista, quindi suppongo che ti sei autoidentificato nel mio schema, e ti ringrazio per l'onestà..non era necessario.

Ho comunque fatto ricerche da solo, volevo sopratutto rassicurarmi che lo stimatissimo Caracciolo non avesse cominciato a bere, e ho visto che sul loro canale hanno pubblicato questo intervento che mi sembra possa completare il mio incipit, quindi lo rimbalzo qui. Saluti!

https://www.youtube.com/watch?v=R7CAaojPuYE&t=4s
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#12
Il solito predicozzo da buoni borghesi che sarebbe virtualmente europeista se l'europa (referente del predicozzo) come fenomeno antropico esistesse; nell'inesistenza -attuale ed essenziale- dell'europa... atlantista.

Predicozzo atlantista.

E quindi guerrafondaio.

E quindi pericoloso.

Chi parla del nulla, deve pur parlare di qualcosa.

O quantomeno tramite, qualcosa.

Pilsudsky era un fascista.

Chi riabilita Pilsusky, non e' tanto lontano da chi riabilita Bandera. Perche' le rivalita' tra nazionalismi lasciano il tempo che trovano, e solo l'inutilita' e la vanita' del nazionalismo fa da denominatore comune anche tra gli avversari, e merita, cone esempio negativo, di restare nella storia.

L'unica vera forza antimperialista e rivolta al sogno dell'ultima guerra in vista di una kantiana pace perpetua ai tempi del fascista Pilsudsky e della sua generazione era la gloriosa ARMATA ROSSA della RSFS/UNIONE SOVIETICA.

Altre io non ne conosco.

Il che ci riporta a bomba alla questione iniziale: l'europa non esiste specificamente nel suo rinnegare la sua appartenenza al tutto supercontinentale dell'Eurasia.

La nostra vera patria.

Per quanto mi riguarda, non c'e' ancora stato il terremoto a separare le due placche tettoniche (voialtri lo avete sentito?), unica eventualuta' che potrebbe giustificare l'esistenza dell'Europa come entita' separata a parte epifenomeni come Carlo Magno e il -suo- cristianesimo, e rispondero' ad ogni calunnia metafisica e metadinamica rivolta alla terra sotto ai miei piedi.

Perche' la terra sotto ai miei piedi non ha la parola, e qualche volta devo essere io, a prestargli la mia, di parola.

L'inesistenza ATTUALE, dell'europa, e' epifenomeno della sua inesistenza ESSENZIALE, e in essa si radica.

E per inciso, se il crollo dell'URSS fosse dovuto ad un problema di mancato fondamento dell'ideale comunista, resterebbe da spiegare perche' ad oggi la Cina resista, in quanto Stato comunista, e perche' la Korea del nord resista.

Il mancato fondamento dell'ideale capitalista, sotto gli occhi di tutti coloro che, evangelicamente, hanno fame e sete della GIUSTIZIA, e che con tali occhi guardino un qualsiasi panorama urbano, non sta impedendo al capitalismo di prosperare, da duecento anni almeno.

La giustizia dunque, che al netto delle chiacchiere e' l'unica possibilita' per la pace.

Oggi, come ai tempi dell'armata rossa.

Rivedrei dunque in linea generale la critica idealista (fatta sempre) alle ideologie degli altri come motore della storia.

O quantomeno della geopolitica.

Anche Pilsusky, che era un fascista, alla fine ha vinto contro i rossi. Al suo tempo e nella sua generazione.

Io a livello di un discorso serio sono per la pace.

A livello di tifo da stadio tifo per i russi.

E questo mio tifare e' coerente con il mio essere per la pace.

Perche' questa guerra finira' quando (non se, quando, nel senso che lo do praticamente per certo) la Russia si sara' presa il Dombass e poco altro e sara' disposta a trattare.

Altri finali possibili non ce ne sono.

L' "occidente" scritto tra mille virgolette, non scendera' mai in guerra guerreggiata, piu' che fornire armi, e fare la voce grossa, e fare sanzioni inutili e autodistruttive per la gioia di cinesi e americani, non fara'.

E una formica, anche superarmata da tutte le armi degli amichetti, contro un gigante perde. Lentamente, inesorabilmente, con le armi altrui che la "aiutano" a durare di piu' (quindi di fatto ad avere piu' morti inutilmente) ma perde.

Realismo, che comanda come sempre sull'idealismo:

Rapida vittoria della russia, naturalmente sui suoi obbiettivi minimalisticamente ridefiniti=rapida pace.

Chi pensa che l'Ucraina possa ricacciare gli invasori non ha capiti niente.

A breve avremo notizia della caduta di Bakmhut.

E il mondo si svegliera' multipolare. E post-neoliberista.

Avendo finalmente capito di esserlo.

Forse.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: Socrate78 il 21 Febbraio 2023, 21:22:12 PMZelensky è solo un manipolatore che ha coinvolto nella guerra indiretta e per procura quasi tutta l'Europa, spingendo sempre più in alto l'asticella del coinvolgimento militare, non è per nulla interessato alla pace, è un guerrafondaio dei peggiori, già prima che ci fosse l'operazione speciale russa del 24 febbraio 2022 il governo ucraino perseguitava e massacrava la minoranza russa in Dombass, colpendo i civili. Ed allora io spero che questo Zelensky, arrogante, manipolatore, bugiardo, perda miseramente in Ucraina e che la Russia conquisti quanto più territorio possibile e lo costringa ad una resa umiliante sul tavolo di pace.
Come ha avuto modo di dire zelensky nei confronti di berlusconi: ", se la tua casa fosse stata distrutta da una bomba, se tua moglie e i tuoi figli fossero stati uccisi dai missili, se la tua terra fosse stata invasa dai carrarmati allora capiresti...." 

anthonyi

Citazione di: niko il 22 Febbraio 2023, 00:11:29 AML'unica vera forza antimperialista e rivolta al sogno dell'ultima guerra in vista di una kantiana pace perpetua ai tempi del fascista Pilsudsky e della sua generazione era la gloriosa ARMATA ROSSA della RSFS/UNIONE SOVIETICA.

Altre io non ne conosco.

Il che ci riporta a bomba alla questione iniziale: l'europa non esiste specificamente nel suo rinnegare la sua appartenenza al tutto supercontinentale dell'Eurasia.

La nostra vera patria.

Per quanto mi riguarda, non c'e' ancora stato il terremoto a separare le due placche tettoniche (voialtri lo avete sentito?), unica eventualuta' che potrebbe giustificare l'esistenza dell'Europa come entita' separata a parte epifenomeni come Carlo Magno e il -suo- cristianesimo, e rispondero' ad ogni calunnia metafisica e metadinamica rivolta alla terra sotto ai miei piedi.

Perche' la terra sotto ai miei piedi non ha la parola, e qualche volta devo essere io, a prestargli la mia, di parola.

L'inesistenza ATTUALE, dell'europa, e' epifenomeno della sua inesistenza ESSENZIALE, e in essa si radica.

E per inciso, se il crollo dell'URSS fosse dovuto ad un problema di mancato fondamento dell'ideale comunista, resterebbe da spiegare perche' ad oggi la Cina resista, in quanto Stato comunista, e perche' la Korea del nord resista.

Il mancato fondamento dell'ideale capitalista, sotto gli occhi di tutti coloro che, evangelicamente, hanno fame e sete della GIUSTIZIA, e che con tali occhi guardino un qualsiasi panorama urbano, non sta impedendo al capitalismo di prosperare, da duecento anni almeno.

La giustizia dunque, che al netto delle chiacchiere e' l'unica possibilita' per la pace.

Oggi, come ai tempi dell'armata rossa.






Infatti a Praga l'armata rossa ci andò proprio per "mettere pace". 
E' vero che l'Europa non esiste, perché in Europa ci sono tante patrie, libere e indipendenti, che hanno scelto di unirsi perche uniti, anche se differenti e indipendenti, si sta meglio.
Poi vedi niko, gli ideali non hanno fondamenti, sono gli uomini che scelgono di adottarlo in base a quello che vedono meglio. 
Il comunismo I polacchi e tutti gli altri lo hanno scartato perché pensavano che la libertà economica fosse meglio. I cinesi poi hanno fatto la loro strada, non mi verrai mica a dire che quelli credono ancora all'idea le del comunismo? 

Discussioni simili (5)