Sanremo: il festival della canzone italiana?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 02 Febbraio 2023, 17:22:39 PM

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atomista non pentito

Ipazia ha espresso nel modo migliore cio' che io non sarei stato in grado di formulare cosi' puntualmente. Quest'anno sembra essersi concretizzato in cio' che bene ha sottolineato , ma gli anni precedenti la funzione di quella trasmissione e' sempre stata la medesima. Il condizionamento nazional popolare facendo leva su "ignoranza" ( dei temi in ballo si intenda ) degli ascoltatori. Da cosa ho percepito della trasmissione di quest'anno leggendo i giornali nulla di piu' scontato : Benigni -costituzione -Mattarella , nera-razzismo ( non proprio per esperienza personale visto i dindini che , peraltro onestamente , si guadagna) , presidente palestrato ma povera Ucraina ecc ecc . Cosa ha a che fare tutto questo con un "festival" canoro ?
Avrei dovuto premettere che non ho mai visto il festival in vita mia , tuttavia e' impossibile sfuggirgli  per quanto i media pubblicano durante e dopo.

Phil

Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 14:21:49 PMIl Festival deve limitarsi alla canzone italiana [...] l'unica sgradevolissima politica che surrettiziamente fa è quella delle baldracche di regime. Lasci perdere e si occupi solo di canzonette.
Non avendo seguito il festival e ribadendo che non sono un fan di quel genere (né di musica, né di manifestazione), posso solo affrontare le tematiche più trasversali e sempre con il beneficio di inventario, perché potrei essermi comunque perso qualcosa di pertinente. Ciò premesso, trovo un po' "scanzonato" (visto che siamo in tema) confondere le proprie aspettative con ciò che il festival "deve"(?) fare: in quanto contenitore comunicativo di canzoni (che sono a loro volta comunicative), considerando la nota tradizione e la prevedibile elevata esposizione mediatica, chi di noi, onestamente, se dovesse organizzare oggi (non negli anni '70) il festival, lo farebbe limitandosi solo alle "canzonette"? Chi, da organizzatore, di fronte alla possibilità di avere il presidente, l'attore italiano premio Oscar, il politico internazionale del momento, etc. risponderebbe con un perentorio «partecipano solo se hanno una canzone da presentare»? Chiunque lo facesse, a prescindere da colori politici, ideologie, etc. sarebbe, a mio umile giudizio, un organizzatore decisamente "rivedibile" (senza offesa, eventualmente). In fondo, qual è lo scopo del festival e come raggiungerlo? Come funzionano oggi la comunicazione, gli sponsor, etc.? Perché la gente segue il festival anziché aspettare che quei brani siano disponibili su spotify o youtube senza dover assistere alla gara? Chi lo ha organizzato ha già le risposte e agisce di conseguenza; difficile biasimarlo (se il pifferaio ha le sue colpe, ma funziona, è perché qualcuno non è immune alla sua "musica"; sogniamo un mondo senza pifferai? Forse conviene piuttosto restare svegli e studiare come funziona la "musica", nella consapevolezza che il pifferaio continuerà a fare il pifferaio, e non solo nel weekend sanremese).
Si può chiaramente non essere d'accordo su come oggi siano impostate in generale la comunicazione, la società dello spettacolo debordiana, etc. tuttavia, come già osservato da Claudia, ci aspettiamo davvero che sia il festival, evento comunicativo e mediatico per eccellenza, a sanare in tre serate i "difetti" della tv contemporanea promuovendo un purismo musicale di altri tempi? Non credo siano né il contesto giusto né lo "strumento" giusto. Un'altra ricaduta del "long covid mediatico" (sempre sulla scia di Claudia) non è forse proprio che abbiamo imparato come la vetrina della comunicazione non dispiaccia nemmeno a virologi, scienziati, etc.? Siamo tutti umani e la società di oggi, stando ai fatti, è così (attenzione: sto constatando, non elogiando) e aspettarsi che il virologo si limiti alle provette, il cantante alle canzonette, lo sportivo alle medagliette, etc. è un'aspettativa oggi piuttosto spericolata (utopica?), se non altro perché è gente famosa che può farsi un account twitter e riempirlo di followers solo per il nome che ha. E chi organizza un evento mediatico, sia esso canoro, sportivo o altro, non può professionalmente non considerarlo. Andando ancor più a monte, sarebbe come aspettarsi che chi si occupa di marketing sia onesto, non cerchi "leve" per vendere e magari ti consigli di rivolgerti alla concorrenza per un prodotto migliore: sarebbe sicuramente un'ottima persona, degna del paradiso, ma un pessimo pubblicitario (e, com'è noto, dicendo «tutta la verità, nient'altro che la verità» non tutti si pagano da vivere; non a caso quello è un giuramento che, se non mi sbaglio, fanno i testimoni, non gli avvocati o gli addetti al marketing).
Se, per quello che vale, un disertore di festival come il sottoscritto e molti dei presenti (pare) ne stanno parlando, e non certo per gli accordi musicali usati o le metriche dei testi, significa che gli organizzatori hanno saputo impostare un evento che fa comunque parlare di sé (per il clamore eccessivo o, paradossalmente ma non troppo, per l'assenza dello stesso), risultato vivamente consigliato sin dal primo capitolo del manuale della comunicazione massmediatica. Suppongo (o temo?) sia ovvio che, se il festival fosse andato "fuori tema" appoggiando però cause a noi care, saremmo tutti stati un po' meno critici o un po' più indulgenti verso l'esulare da questioni strettamente canore; certo, siamo umani (v. sopra). Gli organizzatori sanno anche questo e devono aver fatto i loro conti in merito, venendo pagati con moneta "suonante" per farlo (come quelli del festival del Cinema di Berlino che pare abbia raccolto l'idea dell'ospitata del leader ucraino, per quanto in questo caso più pertinente essendo protagonista di un documentario della manifestazione).

Ipazia

#62
Io non mi illudo che i media di regime non facciano propaganda, ma piuttosto cultura, intendendo con ciò qualcosa che sia meno serva di un padrone e più attinente alla materia che ostentano di produrre. I pogrom contro novax,  artisti e sportivi russi, sono segno di uno scadimento totalitario ulteriore dell'Impero del Bene, assai più preoccupante delle maschere "pitturate e vuote" di Sanremo.

Claudia k insisteva sulle canzonette, che evidentemente sono solo un pre-testo. Tanto mi bastava sottolineare.

I testi veri di questa edizione li ho elencati sopra. Il pretesto canzonetta sanremese mi interessa meno che niente e mi auguro che ciò valga anche per i giovani di oggi, come valeva per i giovani della mia generazione.

Augurio flebile, perché oggi il frullatore mediatico dell'omologazione sociale è assai più efficiente e mirato di vari decenni fa ed è abile a reclutare, da qualsiasi fonte, il peggio del politico-sociale funzionale alle sue esigenze di dominio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Phil

Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 20:38:17 PMcanzonette, che evidentemente sono solo un pre-testo. Tanto mi bastava sottolineare.

I testi veri di questa edizione li ho elencati sopra. Il pretesto canzonetta sanremese mi interessa meno che niente e mi auguro che ciò valga anche per i giovani di oggi, come valeva per i giovani della mia generazione.

Augurio flebile, perché oggi il frullatore mediatico dell'omologazione sociale è assai più efficiente e mirato di vari decenni fa
Credo che una propaganda si possa valutare anche dalle conseguenze, poiché non c'è nulla di più controproducente di una propaganda che fa cilecca in una grande occasione: dopo il festival cosa è/sarà cambiato rispetto a «bigpharma, guerrafondaio ucraino, femminismominchia della influencer milionaria, l'inclusivismo dell'atleta nera strapagata, il coglione che straccia la foto di un politico»(cit.)? E cosa é/sarà invece cambiato nel mercato della musica?
Credo che i risultati, di certo ancora prematuri, possano aiutare a stabilire quanto pesi la propaganda e quanto pesi la musica in questa manifestazione; se sia la musica ad essere un «pretesto» per fare propaganda o sia la propaganda un mero accompagnamento (discutibile, concordo, ma massmediaticamente scaltro) alla musica.
Riguardo al tormentone dell'"omologazione" ho le mie perplessità da sempre, e anche quel poco che mi è entrato nel monitor da Sanremo me le conferma.

Ipazia

#64
Non so quanto abbia funzionato questa propaganda. Direi non pochissimo, essendo incardinata per tutti gli argomenti in una retorica che si pretende maggioritaria. Ma sa più di canto del cigno, rispetto al nuovo ordine nazionale, assai più spostato sui temi cari al liberal-liberismo di destra, che di sinistra.

Personalmente non mi riconosco in nessuno dei due e penso che, smaltite le opposte retoriche, entrambi leccheranno la pantofola dei padroni dell'impero occidentale, mentre divorano l'osso gettato sotto il tavolo.

L'omologazione è un tormentone che funziona:



pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Claudia K

Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 20:38:17 PMClaudia k insisteva sulle canzonette
Dove?
Non ho fatto altro che ripetere che delle canzoni (non necessariamente "canzonette", tra l'altro) mi interessa meno di niente.
Mi ha avvinta invece il CLIMA : di concordia , di gentilezza, di Equilibrio. Del quale sentivo esigenza anch'io, dopo gli ultimi tre anni (come minimo) di sgangherataggini tanto irragionevoli e infondate per quanto urlate e rimbalzate sui social nella dissennatezza euforica  dell'ignoranza più turpe (e megafono inconsapevole di manigoldi veri e di rango così basso da meravigliarsi che chiunque non li abbia inquadrati "a occhio"!) .

Ma forse c'è speranza che sia in itinere una nemesi.  Elementi a suffragio : Amadeus dirige il tutto nel segno del più pacato Equilibrio relazionale e A-politico! (E non so come sia stato possibile leggerci qualunque tipo di propaganda politica!) . L'unico capellino poteva essere letto nella lettera di Zelensky, che...non solo è stata letta in piena notte e sembrava la letterina di saluti d'obbligo di uno a cui non piace scrivere e non sa che dire...ma per quel niente che aveva di contenuti erano/sono i contenuti che esprimono la posizione ufficiale del governo italiano.
E che succede?  :D
Succede che
- il Sanremo di Amadeus ha un successo di pubblico e - actung - anche di critica "puzza al naso" degli intellettualini pubblici che hanno snobbato Sanremo per decenni, che è ...stratosferico! E...
- e questo Sanremo è stato così "filogernativo" da aver portato ad Amadeus e ai vertici RAI un furioso quanto impulsivo anatema governativo con propositi (incomprensibili) di "qui si cambia tutto!"...(già rientrato, a quanto pare).
- in parallelo si va ad elezioni, e i pochi votanti confermano le proporzioni delle ultime politiche, mentre gli altri (tra cui sono io) non vanno a votare perchè non si riconoscono più in nessuno (nè vedo come potrebbero, rebus sic stantibus).
Ma fosse che la Gente sia davvero uscita vaccinata dalle panzanate H24 in clima pandemico, e abbia imparato (in parte a proprie spese) che gli slogans de panza non servono a niente se non a prendersi per i fondelli da soli?
O fosse addirittura (miracolo!) che abbia almeno intuito che a chi promette "miracoli e verità" sia da chiedere - molto serenamente e quanto meno - "oh che meraviglia! MA...da quali Fonti questa "verità"? E anche fosse vera...come pensi di realizzarla? Con quali mezzi e con quali ovvie controindicazioni che sembri non considerare minimamente?" .
(Ogni allusione al DL odierno che azzera bonus-cessioni crediti-sconti in fattura, che era OVVIO che mandassero in default le già misere casse italiane, è del tutto non casuale e voluta.)



Ipazia

Terremo mica in piedi, con pubblico pizzo coatto, un costosissimo e datato baraccone ideologico solo per il bon ton ? (Peraltro falso, da buffoni di corte).
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 14:21:49 PMNon ci siamo proprio capiti. Il Festival deve limitarsi alla canzone italiana e non fare proclami pro bigpharma, il guerrafondaio ucraino, il femminismominchia della influencer milionaria, l'inclusivismo dell'atleta nera strapagata, il coglione che straccia la foto di un politico,... Mancava solo la moglie di Soumahoro

Il Festival non ha mission di priorità politiche e l'unica sgradevolissima politica che surrettiziamente fa è quella delle baldracche di regime. Lasci perdere e si occupi solo di canzonette.

Concordo, altrimenti che festival della canzone italiana è? So che i paragoni sono sempre brutti, però... a maggio ci sarà quello che una volta si chiamava Eurofestival e che io chiamo ancora così, a dispetto del nuovo nome che fa chic, evidentemente: Euovision Song Contest. In quella manifestazione ci sono due serate di semifinali, il martedì e il giovedì, mentre il sabato c'è la finale, che comprende: le nazioni partecipanti di diritto (che non disputano le semifinali) come l'Italia (che è uno dei Paesi fondatori della manifestazione), oltre alle finaliste uscite dalle due serate precedenti. Il sabato sera, in pratica, la prima ora e mezza è dedicata alle canzoni (ce ne sono 14 o 16, non ricordo bene il numero, che comunque è più o meno quello), per cui chi non vuole stare alzato oltre, alle 22.30 può già andare tra le braccia di Morfeo. Le fasi del voto sono abbastanza complesse: dapprima le giurie nazionali che possono votare per tutti, fuorché per il proprio Paese, poi il televoto: non è possibile votare per il/la rappresentante dello Stato in cui ci si trova. Per esempio un italiano non può votare dall'Italia per l'Italia, ma può farlo da qualunque altro Paese. 
In pratica, c'è un rappresentante per ogni nazione partecipante (cantante o gruppo) di cui avviene una presentazione veloce... poi c'è l'esecuzione della canzone. Non ci sono proclami pro o contro questo o quello (solamente canzoni) e credo che la manifestazione sia seguita a livello mondiale da un numero consistente di telespettatori. A mio avviso così dovrebbe essere anche il Festival della Canzone italiana! Altrimenti cambiamo il nome alla manifestazione.  ;)
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Claudia K

Citazione di: Ipazia il 17 Febbraio 2023, 07:39:43 AMbaraccone ideologico
Ma, chiedo : questo "baraccone ideologico" lo si presume o lo si è concretamente visto tradursi in qualche frammento di Festival 2023 ?
Egonu è una donna che ha subito attacchi beceri quanto gratuiti per il colore della sua pelle. E' "ideologico" offrirle uno spazio in cui portare testimonianza di questo orrore grezzissimo, dinanzi ad una platea di giovani e giovanissimi? (E' talmente "ideologico" che - almeno a chiacchiere - collima persino con dichiarazioni salviniane!) .
Ferragni, che prima del Festival non avevo proprio mai considerato al supponente (mio) "e figurati...una influencer...", a me (ma pare a moltissimi e anche di palato fine) si è rivelata una giovane donna di non comuni capacità relazionali e di gradevolezza.
Suo marito, come pochi altri che si erano illusi di monopolizzare l'attenzione con scemate varie e "dirompenti secondo ottica rivelatasi boomer" e sgradite al contesto...ne hanno tratto soltanto svalutazione-emarginazione DALLO STESSO CONTESTO, ancor prima che dal grande pubblico. Di Fedez mi sto ancora chiedendo quanto possa aver giocato (scioccamente) una sorta di invidia in competizione con le indubbie capacità professionali di sua moglie.
La letterina da Zelensky (letta in tarda notte) sembrava la letterina a Babbo Natale di un bambino con poca fantasia e ancor meno capacità espositive. Ma alla fine era un "grazie" ed  era DI Zelensky. Era un "grazie" rispetto a quanto l'Italia sta facendo a suo sostegno.

Ma soprattutto : la musica leggera è il mestiere (e la passione) di una vita intera per Amadeus, e gli effetti positivi di questa sua professionalità sono MISURABILI non solo nei numeri dell'audience, ma soprattutto nell'aver recuperato un interesse del pubblico anagraficamente giovane e giovanissimo che non ha precedenti!

C'è stato il tentativo dei "ventilatori del fango" di "ideologizzare" qualunque virgola, ma...si è rivelato un patetico flop senza storia, proprio perchè quello "stile" ha ormai nauseato i più, i quali hanno compreso (sulla propria pelle, nei casi di maggior sprovvedutezza) che messaggi eternamente urlati e polemici e aizzanti alla pagliuca nell'occhio altrui...sono solo grossolane reti da "pesca a strascico" alla disperata ricerca di consensi elettorali da pescare sui fondali...

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 17 Febbraio 2023, 08:26:45 AMSo che i paragoni sono sempre brutti, però... a maggio ci sarà quello che una volta si chiamava Eurofestival e che io chiamo ancora così, a dispetto del nuovo nome che fa chic, evidentemente: Euovision Song Contest. In quella manifestazione ci sono due serate di semifinali, il martedì e il giovedì, mentre il sabato c'è la finale, che comprende: le nazioni partecipanti di diritto (che non disputano le semifinali) come l'Italia (che è uno dei Paesi fondatori della manifestazione), oltre alle finaliste uscite dalle due serate precedenti. Il sabato sera, in pratica, la prima ora e mezza è dedicata alle canzoni (ce ne sono 14 o 16, non ricordo bene il numero, che comunque è più o meno quello), per cui chi non vuole stare alzato oltre, alle 22.30 può già andare tra le braccia di Morfeo. Le fasi del voto sono abbastanza complesse: dapprima le giurie nazionali che possono votare per tutti, fuorché per il proprio Paese, poi il televoto: non è possibile votare per il/la rappresentante dello Stato in cui ci si trova. Per esempio un italiano non può votare dall'Italia per l'Italia, ma può farlo da qualunque altro Paese.
In pratica, c'è un rappresentante per ogni nazione partecipante (cantante o gruppo) di cui avviene una presentazione veloce... poi c'è l'esecuzione della canzone. Non ci sono proclami pro o contro questo o quello (solamente canzoni) e credo che la manifestazione sia seguita a livello mondiale da un numero consistente di telespettatori. A mio avviso così dovrebbe essere anche il Festival della Canzone italiana! Altrimenti cambiamo il nome alla manifestazione.  ;)
Premetto di non aver MAI visto neanche UN minuto di Eurofestival.
Ma se funziona come dici (e non ne dubito) ...ne traggo una ragione in più per non vederlo mai.
E' certamente questione di gusti, e i miei non hanno nessun primato sui tuoi, ma A ME (e forse non solo a me) una rassegna così algido-notarile non risulta di nessunissima attrattiva.
Non oso immaginare quale attrattiva eserciti sui giovani e giovanissimi una manifestazione che alle 22.30 è gia terminata.
Che ci piaccia o meno...i giovani (veramente giovani all'anagrafe) sono (anche, e numericamente soprattutto) quelli che cazzeggiano in giro  almeno fino a mezzanotte perchè trovano disdicevole e "coatto" entrare in discoteca prima di quell'ora, per poi farci mattina.
Discutibile quanto vogliamo...è così!
A prescindere dagli orari : accade ormai da decenni che le formule di intrattenimento/spettacolo risultino molto più gradite quando assumono la forma del "contenitore" in cui si spazia dal serio al faceto...senza sentirsi in apnea dalla realtà, e senza prendersi troppo sul serio e con piglio notarile in una qualche mission particolare. Ne è prova il successo di tutti i programmi "contenitore" di qualunque emittente che sappia produrli.
Questa lettura, ossia il tentativo di fare della rassegna musicale Sanremo uno spettacolo/festa, almeno nelle mie vaghe reminiscenze, risale nei decenni. E' una via che è stata percorsa in tutti i modi possibili e immaginabili, dall'ospitata del prestigioso gruppo anglofono "international", a quella del comico o dell'intellettuale, e fino a quella della co-presentatrice di indubbio seguito nel proprio settore (da De Filippi a Belen a Clerici, ciascuna nel proprio ramo). Guarda caso sono stati tutti fallimenti ...e anche molto boomer (volendo sottilizzare).
Poi arriva Amadeus e...all'insegna del Garbo...conquista OGNI fascia d'età, rendendo il dovuto merito a professionisti della musica leggera che stanno al ventenne di oggi come a me sta Nilla Pizzi o Gigliola Cinquetti, e - in un mix gestorio di acutissima sensibilità e competenza - riesce a rendere amabilissimo anche un Morandi e a farlo apparire più giovane di lui.
E se non è Professionalità questa...mi resta da capire cosa intendiate per Professionalità. E anche per Spettacolo.

Phil

@Aspirante Filosofo58

Anch'io "d'istinto" ho accostato il festival ad altre manifestazioni, sicuramente più musico-centriche (fidandomi di ciò che se ne dice); poi mi sono però ricordato del contesto, sia come (recente?) tradizione che come società: il festival è ormai diventato da anni una manifestazione di spettacolo incentrata sulla musica, ma non solo musicale, e farla ritornare solo musicale, secondo me (magari sbaglio, non è il mio mestiere), non sarebbe una buona mossa di marketing/esposizione (a differenza delle manifestazioni che sono da sempre solo musicali). Il contesto sociale ha parimenti un ruolo importante: se si parla di contesto europeo, è normale che viga una certa "diplomazia", una certa distanza da temi extra-musicali che più che unire finirebbero con il dividere la rappresentazione pubblica dell'Europa, ma se si è in ambito nazionale, trovo altrettanto ragionevole cogliere la palla al balzo su certe narrazioni e rappresentazioni, anche se non sono strettamente musicali. Concordo che chi è interessato solo alla musica possa non gradire divagazioni extra-musicali, tuttavia, come detto, se mi metto nei panni degli organizzatori, a cui giustamente non interessa solo la musica (ma l'audience, il mercato, etc.), non riesco a biasimarli.
Per quanto riguarda (@Ipazia) la propaganda, l'omologazione, etc. sono spesso, ma non sempre, come la bellezza: stanno tutte solo negli occhi di chi guarda (e te lo dice uno che ha confessato di non aver nemmeno guardato adeguatamente ciò di cui parla).

Aspirante Filosofo58

Credevo che la domanda del titolo di questo 3d fosse chiara, ma vedo che si continua a discutere sulla bontà di questa o quella formula, su chi segue questo o quello spettacolo, e altro del genere. La domanda era ed è, se abbia senso chiamare "Festival della Canzone italiana" un programma in cui vi sia di tutto e di più, con anche, tra l'altro, i brani musicali. Secondo me non ha senso e tanto varrebbe togliere  quel "festival della canzone italiana". Il Festival di Sanremo è il Festival di Sanremo, in cui ogni tanto c'è qualche canzone italiana. 

Claudia K: sei libera di avere certezze su tutto ciò che ti pare. Io preferisco dubitare, approfondire, per conoscere e per capire. Se qualcuno mi raccontasse qualcosa, io prima di giudicare quel qualcosa vorrei approfondire.  In ogni caso: il sistema del televoto è stato introdotto da pochi anni all'Eurofestival e immagino che a votare con gli sms siano soprattutto giovani. Sicuramente non ci vedo mia mamma di 85 a votare! 

All'Eurofestival, a parte un primo posto di Toto Cotugno e dei Mannenskin, abbiamo avuto un primo posto nel 1964, con "Non ho l'età" che, dopo aver vinto a Sanremo, Giliola Cinquetti propose, vincendo anche all'Eurofestival. 10 anni dopo, sempre la stessa cantante, arrivò seconda all'Eurofestival, con "Sì" che aveva vinto a Sanremo. Al primo posto arrivarono quell'anno quattro giovanotti apparentemente pescati chissà dove: gli Abba, sconosciuti fino a quel momento, vinsero con Waterloo. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

InVerno

Parli dell'eurovision dove una volta vince la donna barbuta e l'anno scorso un gruppo ucraino? Niente da togliere alle loro qualità artistiche (gli ultimi non li ho neanche sentiti e il primo/a aveva una buona canzone anche se sembrava presa dalla soundtrack di uno spymovie '60) ma sembrerebbe adirittura che lì la "propaganda" sia entrata a piedi uniti anche nelle canzoni, e come ho detto all'inizio, uno tenderebbe a preferire quando la propaganda è talmente evidente da mancare solo la scritta in sovrimpressione per identificarla, scommetto che il vincitore di sanremo (non ho sentito) al contrario ha semplicemente avuto il merito di riuscire a concatenare la parola "amore" nel maggior numero di frasi possibili senza ripetersi. Però "propaganda" lo metto tra virgolette, perchè è noto e chiaro che gli ambienti artistici, così come la accademie e altri, da parecchio hanno determinate tendenze politiche, a Hollywood come a Cannes, alla Berlinale come a Sanremo, se sentono il dovere morale di trasferire un messaggio politico, saranno affaracci loro....se non piace si cambia canale. Io la settimana scorsa stavo vedendo un innocuo documentario sugli animali della savana, quando mi sono accorto che i maschi (animali eh!) venivano sempre rappresentati negativamente, le femmine invece con qualità positive, arrivato alla mezz'ora ho sentito che i leoni hanno confusione di genere e ho dato una ditata allo schermo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Pio

Anch'io uso il dito spesso sul telecomando  :P Amadeus è sicuramente molto professionale, sa il fatto suo, ma io non sopporto il suo fare il finto tonto quando capitano provocazioni politiche o altro. Sembra cascare dalle nuvole invece sa tutto, ha pianificato tutto, essendo anche il direttore artistico del festival. Poi non sopporto che siano i ricchi a farci la morale.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Ipazia

Sanremo è solo un grosso iceberg dell'omologazione ideologica dell'Impero del Bene. Altri, grandi e piccoli, lo accompagnano in casa RAI. Perfino una rete culturale come Radio3 è diventata inascoltabile durante la covidemia, tanto evidente era il suo indottrinamento covidemico. Si salvava solo la grande musica, ma neppure quella, vista la codinità manifestata nella vicenda delle liste di proscrizione degli artisti russi, nell'omologazione a seguire.

L'omologazione ideologica, quando è così spudorata, sta nella realtà pilotata dei fatti, e non negli occhi di chi guarda. Spostare l'obiettivo causale sullo spettatore, in questo caso, sa tanto di tartufismo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Aspirante Filosofo58

Citazione di: InVerno il 17 Febbraio 2023, 13:24:16 PMParli dell'eurovision dove una volta vince la donna barbuta e l'anno scorso un gruppo ucraino? Niente da togliere alle loro qualità artistiche (gli ultimi non li ho neanche sentiti e il primo/a aveva una buona canzone anche se sembrava presa dalla soundtrack di uno spymovie '60) ma sembrerebbe adirittura che lì la "propaganda" sia entrata a piedi uniti anche nelle canzoni, e come ho detto all'inizio, uno tenderebbe a preferire quando la propaganda è talmente evidente da mancare solo la scritta in sovrimpressione per identificarla, scommetto che il vincitore di sanremo (non ho sentito) al contrario ha semplicemente avuto il merito di riuscire a concatenare la parola "amore" nel maggior numero di frasi possibili senza ripetersi. Però "propaganda" lo metto tra virgolette, perchè è noto e chiaro che gli ambienti artistici, così come la accademie e altri, da parecchio hanno determinate tendenze politiche, a Hollywood come a Cannes, alla Berlinale come a Sanremo, se sentono il dovere morale di trasferire un messaggio politico, saranno affaracci loro....se non piace si cambia canale. Io la settimana scorsa stavo vedendo un innocuo documentario sugli animali della savana, quando mi sono accorto che i maschi (animali eh!) venivano sempre rappresentati negativamente, le femmine invece con qualità positive, arrivato alla mezz'ora ho sentito che i leoni hanno confusione di genere e ho dato una ditata allo schermo.
Una volta vince il cantante portoghese che ha bisogno di soldi per operare suo nonno, ecc... ecc... Ma io non sto dando giudizi sul più votato o la più votata, che vince. Anche a Sanremo, negli anni in cui al mercato cittadino si trovavano le bancarelle di dischi in vinile da 45 giri rpm, quasi sempre chi vinceva non vendeva quanto chi, magari, non arrivava nemmeno in finale. Io non sono tifoso di questo o quel cantante: ascolto la musica e poi, se vince qualcuno che a me non piace... pazienza. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

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