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Ti sento, quindi esisti.

Aperto da iano, 14 Gennaio 2023, 23:20:20 PM

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niko

#180
@Green Demetr

societa' LIBERATA DA COSA?!

Dall'oppressione di classe, che renderebbe l'immortalita' una noia per alcuni e un inferno per altri.

Poi io personalmente tutti sti "fenomeni"

(nel senso, stavolta, di individui spacconi e fanfaroni, non di eterei e filosoficissimi contrari del noumeno, intendiamoci)

i quali se avessero anche solo la remotissima possibilita' tecnologica di essere immortali, o anche volando piu' basso di non andare in menopausa ed evitare la forfora e gli acufeni rifiuterebbero in nome delle buone radici cristiane, di Cristina d'Avena e dei video di Fusaro, in giro, non ne vedo.

Tu?


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 25 Gennaio 2023, 19:42:08 PM@Green Demetr

societa' LIBERATA DA COSA?!

Dall'oppressione di classe, che renderebbe l'immortalita' una noia per alcuni e un inferno per altri.

Poi io personalmente tutti sti "fenomeni"

(nel senso, stavolta, di individui spacconi e fanfaroni, non di eterei e filosoficissimi contrari del noumeno, intendiamoci)

i quali se avessero anche solo la remotissima possibilita' tecnologica di essere immortali, o anche volando piu' basso di non andare in menopausa ed evitare la forfora e gli acufeni rifiuterebbero in nome delle buone radici cristiane, di Cristina d'Avena e dei video di Fusaro, in giro, non ne vedo.

Tu?



Stavo tentando di dare una mini-panoramica sulla filosofia attuale e come si ponga rispetto ad una questione metafisica, come correttamente annota lo Iano.

La tua posizione mi sembra molto ibrida e non riesco a razionalizzarla. Non rimane che attendere che le tue posizioni mi si chiariscano.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

niko

Citazione di: green demetr il 25 Gennaio 2023, 21:15:41 PMStavo tentando di dare una mini-panoramica sulla filosofia attuale e come si ponga rispetto ad una questione metafisica, come correttamente annota lo Iano.

La tua posizione mi sembra molto ibrida e non riesco a razionalizzarla. Non rimane che attendere che le tue posizioni mi si chiariscano.


L'arroccamento sulla natura umana, piu' che altro, impedisce una filosofia, e una prassi, del divenire.

Io preferirei cento volte che mi si desse del cane, piuttosto che del cristallo statico nel tempo.

I cani sono simpatici.

I creazionisti e i disegnointelligentisti no.




Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 25 Gennaio 2023, 21:47:29 PML'arroccamento sulla natura umana, piu' che altro, impedisce una filosofia, e una prassi, del divenire.

Io preferirei cento volte che mi si desse del cane, piuttosto che del cristallo statico nel tempo.

I cani sono simpatici.

I creazionisti e i disegnointelligentisti no.





Mm comincio a capire, bastava semplicemente che dicessi: per via della mia visione anti-metafisica, qualsiasi tipo di visione dinamica, persino quella transumanista è preferibile allo status quo che etc...etc...

Purtroppo non riesci proprio a mettere in dubbio che questa idea di una metafisica dogmatica è esattamente il prodotto di una cultura liberale che ci vuole, si ok tutto quello che vuoi, dinamici, ambiziosi, comunisti, immortali etc..etcc.ma ricercatori del vero sè proprio mai.

Cosa vuoi condividiamo un certo tipo di critica ma da piattaforme e modi di pensare completamente avversi.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

niko

Citazione di: green demetr il 25 Gennaio 2023, 21:53:45 PMMm comincio a capire, bastava semplicemente che dicessi: per via della mia visione anti-metafisica, qualsiasi tipo di visione dinamica, persino quella transumanista è preferibile allo status quo che etc...etc...

Purtroppo non riesci proprio a mettere in dubbio che questa idea di una metafisica dogmatica è esattamente il prodotto di una cultura liberale che ci vuole, si ok tutto quello che vuoi, dinamici, ambiziosi, comunisti, immortali etc..etcc.ma ricercatori del vero sè proprio mai.

Cosa vuoi condividiamo un certo tipo di critica ma da piattaforme e modi di pensare completamente avversi.



Prego l'uomo perche' mi liberi dall'uomo...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Citazione di: green demetr il 25 Gennaio 2023, 18:58:48 PMPer noumeno sia io che iano intendiamo la realtà.
Mi pare che Kant la intendesse diversamente. E, anche la intendesse così, quale realtà ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

#186
Citazione di: green demetr il 25 Gennaio 2023, 18:58:48 PMPer noumeno sia io che iano intendiamo la realtà.

Per metafisica io intendo una comprensione duale del mondo fatta di realtà e spirito, dove il termine "medio" è l'uomo, ossia il pensiero che riflette il fatto di essere "soggetto", ossia preda del mondo materiale (conosciuto) e preda del mondo invisibile (non conosciuto o inconscio).




Ma certo, ora capisco. Parli del velo di Maya che copre l illusoria realtà fenomenica ,la cosa in sè. Intendete quindi il noumeno come lo concepiva Shopenauher . Per lui l essenza delle cose sono nascoste dall esperienza sensibile . Compito del filosofo è quindi scoperchiare , togliere il velo.
Per hegel vi sono due cose in sè non una. La cosa in sè noumenica non ha valore empirico perchè deriva dalle idee ma non è reale. La cosa in sè fenomenica ha valore empirico, concreto.
Per kant oltre la realtà fenomenica non vi è nessuna conoscenza. Tutto ciò che sta nello spazio e nel tempo , scrive, noi lo possiamo conoscere . quello che oltre lo spazio e il tempo non lo possiamo conoscere. Io aggiungerei che non possiamo conoscere e non è mai stata conosciuta nemmeno una piccola singola formica.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#187
Citazione di: Ipazia il 25 Gennaio 2023, 23:08:22 PMMi pare che Kant la intendesse diversamente. E, anche la intendesse così, quale realtà ?

Non credo di usare il termine realtà in modo corretto.
In alternativa uso in modo altrettanto scorretto, mondo o universo.
Diciamo che per iniziare una storia da qualche parte bisogna cominciare e a me che non credo nella verità non sembra scandaloso partire da un mistero che tale resterà, un inizio metafisico che è un rapporto fra sperimentatore e sperimentato, che produce ciò cui noi attribuiamo solitamente esistenza.
Io però riservo l'esistenza, e pure ipotetica, in modo esclusivo ai due soggetti metafisici di cui sopra, ma essendo ipotesi è più un ''porre in essere'', e la ''realtà'' finirebbe con essi se non fosse per i prodotti della loro interazione, ciò che io dico l'essere impropriamente detto.
Ma per quanto cervellotica la mia storia è solo un tentativo , magari goffo, di render conto da un lato delle contraddizioni dell'essere classico, con tutti i suoi gradi di esistenza sui quali di solito si sorvola, e dall'altro di creare un ambiente mentale accogliente per tutti i nuovi esseri che la scienza nuova ci propone, senza la complicazione di doverli considerare possibili tappe di avvicinamento alla verità, perchè la ''verità'' è legata mani piedi alla nostra naturale percezione, e passa per l'evidente e l'ovvio, dai quali i nuovi esseri fisici si allontanano sempre più, perchè la ''percezione scientifica'' che li produce si allontana sempre più da quella naturale.
Non sono percezioni fatte di diversa sostanza, ma quella scientifica si differenzia per il grado crescente di uso della coscienza.
In questo quadro filosofico, gli scienziati sono liberi, anche se non hanno chiesto aiuto ai filosofi per essere liberati, di introdurre tutti gli enti fisici nuovi che ritengono opportuni, che possono avere gradi di esistenza a piacere, senza dover provare alcun imbarazzo a introdurli, senza più timidezze, senza più ''qui lo dico e qui lo nego''.
La verità è quella cosa che nessuno può negare perchè nessuno l'ha mai affermata, legata indissolubilmente alla percezione naturale, la quale non ha mai fatto alcuna affermazione che noi si sappia.
E' in breve l'anello evolutivo di congiunzione fra vecchia e nuova percezione, che inizia quando della vecchia percezione abbiamo preso coscienza.
vecchia percezione che non occorre dismettere, così come nuove teorie non dismettono le vecchie, affiancandole.
Vecchi e nuovi esseri sono in contraddizione fra loro, per cui bisogna capire quale sia l'esame da superare pre prendere la patente di esistente?
No, perchè sono tutti figli legittimi del nostro rapporto con la impropriamente detta ''realtà'',e non c'è da fare figli e figliastri, perchè il problema non esiste se non si confonde la realtà con la sua descrizione.
Noi non abbiamo alcun limite conoscitivo insuperabile, ma poi in effetti non vi è nulla da conoscere, ma c'è solo da considerare e mettere ordine fra i prodotti della nostra interazione con al realtà, perchè l'essere in sè è inconoscibile, e se abbiamo creduto di poterlo conoscere è perchè lo abbiamo confuso con altro.
Ma alla fine tutta la storia che vi ho raccontato, non cambia molto le cose nella nostra vita, o forse cambia tutto, perchè cambia il nostro atteggiamento nel rapportarci con la ''realtà'', e si propone come possibile descrizione di un nuovo step della coscienza.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

E' un nuovo oroscopo se volete, dove non subiamo più l'influenza delle sole stelle, ma dell'universo intero, che fà nuove previsioni su ciò che troveremo cercando,
e che dipende da noi non meno che dalle stelle.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Ma esattamente, che cosa stiamo cercando iano. ..
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#190
@ Alberto.
Cosa abbiamo cercato finora?
Quello cui tende l'asino che, inseguendo la carota,   in qualcosa alla fine incappa, cercando di configurarlo come una tappa del cammino che continua per giungere alla carota.
Io sto cercando di proporre di liberarci del meccanismo della carota, la verità, trovando motivo di continuare il percorso per il valore che le tappe hanno mostrato di avere in sè.
Di alleggerire la ricerca da ciò che ha svolto  finora una importante funzione psicologica, prendendo coscienza della sua non necessità.
Il nichilismo paventa che senza la carota il percorso si arresterà.
E' una paura fondata.
Ma la scommessa è di trovare per strada altre possibili motivazioni che rendano al contempo più agile il passo, alleggeriti dal peso della verità, trovando dentro di noi strumenti nuovi di cui la verità è stato finora virtuoso esempio.
Un nuovo meccanismo in fine che renda meglio conto di ciò che siamo oggi, come la verità ha reso conto di ciò che eravamo ieri, uscendo dal trip dell'uomo da eternare cercando di legarlo in qualche astruso e improbabile modo all'essere in sè, inamovibile, inscafibile, all'uomo ''vero'', e non più all'uomo che appare, come se si potesse uscire dalle apparenze.
Il nuovo meccanismo, qualunque sia, deve essere in grado di gestire in modo più consapevole e quindi più efficace le apparenze dalle quali comunque non usciremo mai.
Se accettiamo questo limite il nostro rapporto con la realtà diventa una strada in discesa, se ci limitiamo a cercare ciò che si può trovare, e la cui sostanza non è diversa da ciò che finora abbiamo trovato.
Nel gioco siamo capaci di mettere una passione tale da dedicarvi la vita intera, come se la vita valesse un gioco.
E se fosse proprio così?
Se fosse che siamo noi quelli che giocano a dadi...?
Il caso è nel lancio, non nel dado.
In noi, non nella materia.
Caso a tuttì gli effetti, ma non sostanzialmente tale, si dice, non conoscendo tutte le cause.
Come se si potessero conoscere cause che potenzialmente includo l'universo intero.
Il gioco sta nell'isolare le cause, ma appunto è un gioco, che però  vale una vita.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Un nuovo meccanismo di comprensione è per me lo smettere di guardare alle cose (stati di cose) ma il vedere ciò che rende possibile lo stato di cose come una rete relazionale (invisibile) che tesse la realtà . Per quanto concerne la ricerca della verità sono propio le vere possibilità , di cui verifico le proposizioni, che chiamo il vero terreno. 
Lascia stare che poi la verità sia o meno una chimera irraggiungibile ma è il metodo di indagine il quale Non riesco a concepire un altro sistema diverso da questo. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

A me pare che tutto questo esercizio che hai proposto si riduca infine a guardare verso una realtà più profonda dell apparenza , che va al di là del fenomeno e di trarne una personale teoria in base al propio sentire , sensibilità e intuizione . in tal modo sì che diveneta un esperimento , un esercizio interessante. Liberati dalle ideologie dei grandi filosofi e da tutto il resto , tu! Cosa vedi al di là dei fenomeni? Mi pare possa essere anche fatto con gioco e senza la pretesa di dover dire qualcosa di esatto o di sensato ma per me  rimane appunto un gioco .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#193
Citazione di: Alberto Knox il 26 Gennaio 2023, 12:41:25 PMtu! Cosa vedi al di là dei fenomeni?
Non vedo niente oltre ciò che produce il nostro rapporto con la realtà, tenendomi cari i misteri che siamo noi e la realtà.
Poi naturalmente si è liberi di cercare di svelare i misteri a partire dai fenomeni, ma temo che la cosa non abbia un senso, o quantomeno non ne farei la priorità ufficiale, come abbiamo finora fatto.
Non ho niente contro la verità, perchè non ho niente contro di me, e la verità fà parte di me se la sento, ma la sento sempre meno, segno che la mia sensibilità sta cambiando con me, e dalla verità mi sento sempre meno rappresentato.
Una volta verificato che essa non si nasconde al livello basilare dell'esistenza, quello dell'evidenza, e neanche  ai piani alti dell'astrazione più spinta,  non ha senso cercarla altrove.

Dietro al velo si può immaginare che vi siano solo  un tessitore e un filo di cotone..
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

green demetr

Citazione di: Ipazia il 25 Gennaio 2023, 23:08:22 PMMi pare che Kant la intendesse diversamente. E, anche la intendesse così, quale realtà ?

Argomentare grazie.
La realtà intesa è quella che nella discussione abbiamo deciso sia quella sensibile (sia diretta che inferenziale, per esempio dei campi magnetici, attraverso una strumentazione).
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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