La "scelta" "di credere o di non credere".

Aperto da Eutidemo, 04 Gennaio 2023, 07:01:08 AM

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Duc in altum!

Citazione di: bobmax il 18 Gennaio 2023, 09:25:30 AMMi sto convincendo, che il male che commettiamo altro non sia che un frutto dell'amore.
Così come d'altronde lo è tutto quello che avviene.
Beh, l'avvocato di Messina Denaro potrebbe portare questa tua "convinzione" come arringa difensiva.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

iano

Citazione di: bobmax il 18 Gennaio 2023, 09:25:30 AMSenza il male, rimarremmo nel Paradiso terrestre. Cioè saremmo davvero perduti.
 

Una frase che vale tanti discorsi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Phil

Citazione di: Duc in altum! il 18 Gennaio 2023, 11:43:53 AMSì, ma devi leggerlo sempre con fede che  questo oracolo riveli la verità.
Altrimenti come puoi immaginare che Dio si annulla nell'uomo.
La (contro)proposta interpretativa era contestualizzata alla proposta di Kobayashi, in un dialogo per capire meglio cosa intendesse con «Dio è Spirito» e sondare quali ne fossero i fondamenti.
Personalmente, quindi uscendo dal discorso sul dio-spirito di Kobayashi, non credo negli oracoli, né ho fede nella possibilità di conoscere Dio tramite l'introspezione, poiché ciò presupporrebbe la fede nell'esistenza di Dio, altra fede che non ho. Mi attengo solo a ciò che esperisco ad ogni mia sporadica introspezione e non c'è traccia di divinità, né di fedi. Ma ho almeno fede che tale mia introspezione sia veritiera? No, perché non mi pongo nemmeno il problema se ci sia della verità in tale mia introspezione; è un'esperienza da "curiosone" che mi concedo saltuariamente e la vivo come tale (non come "esperienza di verità", o rapporto col divino né altri "sovraccarichi" semantici). Probabilmente avrò altre "fedi", ma non credo siano religiose o inerenti le divinità. E allora l'aver fede che Dio non ci sia? Nemmeno quella è davvero una fede, perché è solo una mia opinione e so bene che potrei sbagliarmi (trattandosi di ipotesi infalsificabile, almeno in vita).
Se invece scindiamo la fede dal presupporre la verità del suo oggetto (e dai dogmi annessi), allora sono pieno di "fedi", ossia: opinioni, congetture e ipotesi, sulle quali baso le scelte che la vita mi costringe a prendere (con poca fede-fiduca circa la possibilità di valutare quali siano davvero le migliori; ho imparato che ciò che lo sembra a breve termine spesso non lo è a lungo termine e viceversa).

niko

Citazione di: Ipazia il 17 Gennaio 2023, 20:58:11 PMMe, come mi riconosco
dalla nascita alla morte,
quando mi scotto un dito,
guardo un tramonto,
apro la finestra all'alba
inondo di sole e colori
la mia tana e mi preparo
al giorno in cui non sarò più.
 







Dalla nascita alla morte, dormiamo circa ventimila vollte.

La versione non poetica del prepararsi a morire.

Che poi e' un prepararsi davvero, non uno fatto di parole.

O forse si' poetica, perche' nel dormire c'e' un prima e un dopo.

Gloria "eterna" all'unita' reale dell'autocoscienza, e dello psicosoma.

Mentre Sora Nascita dal nostro punto di vista pare avere solo un dopo, e Sora Morte solo un prima.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

daniele22

Citazione di: bobmax il 18 Gennaio 2023, 09:25:30 AMMi sto convincendo, che il male che commettiamo altro non sia che un frutto dell'amore.
Così come d'altronde lo è tutto quello che avviene.

Perché l'amore governa ogni cosa.

Ciò può sembrare assurdo, in quanto con amore si intende volere il bene, non il male!
Ma non è proprio così...

Perché ciò che brama l'amore è il Bene in quanto Uno.
E l'Uno è negazione della negazione.
Ossia annullamento di ogni contrapposizione.

Quindi il male è, diciamo così...
da un lato lo scarto di ciò che viene rifiutato man mano nella ricerca e dall'altro la motivazione della ricerca stessa.

Senza il male, rimarremmo nel Paradiso terrestre. Cioè saremmo davvero perduti.
 

Faccio sempre fatica a comprenderti Bob, forse perché ti presenti in modi più matematici che discorsivi. Infatti, quello che per te è il nulla, quindi lo zero immagino, per me sarebbe invece l'individuo che accetta di portare avanti le sue maschere. Quindi, immaginando di seguire il tuo discorso, l'uno, cioè chi dismette la maschera, nega lo zero, cioè chi continua ad indossarla.
Poi tu dici questo:
"Quindi il male è, diciamo così...
da un lato lo scarto di ciò che viene rifiutato man mano nella ricerca e dall'altro la motivazione della ricerca stessa."
A suo tempo, parlando con Donald Duck ebbi a dire che secondo me le scoperte costituiscono delle provocazioni, pur riscontrando che anch'io cercassi di provocare con la mia scoperta. Concludevo chiedendo: Ci sarà pur un motivo se mi contraddico accettando di essere così facendo un provocatore?
Concludi poi:
"Senza il male, rimarremmo nel Paradiso terrestre. Cioè saremmo davvero perduti."
Ecco, io dico invece: Con il male siamo usciti dal Paradiso terrestre e grazie al bene potremmo forse ritornarci. Un saluto

bobmax

Citazione di: daniele22 il 18 Gennaio 2023, 14:27:21 PM
Faccio sempre fatica a comprenderti Bob, forse perché ti presenti in modi più matematici che discorsivi. Infatti, quello che per te è il nulla, quindi lo zero immagino, per me sarebbe invece l'individuo che accetta di portare avanti le sue maschere. Quindi, immaginando di seguire il tuo discorso, l'uno, cioè chi dismette la maschera, nega lo zero, cioè chi continua ad indossarla.
Poi tu dici questo:
"Quindi il male è, diciamo così...
da un lato lo scarto di ciò che viene rifiutato man mano nella ricerca e dall'altro la motivazione della ricerca stessa."
A suo tempo, parlando con Donald Duck ebbi a dire che secondo me le scoperte costituiscono delle provocazioni, pur riscontrando che anch'io cercassi di provocare con la mia scoperta. Concludevo chiedendo: Ci sarà pur un motivo se mi contraddico accettando di essere così facendo un provocatore?
Concludi poi:
"Senza il male, rimarremmo nel Paradiso terrestre. Cioè saremmo davvero perduti."
Ecco, io dico invece: Con il male siamo usciti dal Paradiso terrestre e grazie al bene potremmo forse ritornarci. Un saluto

Non so quanto la matematica influisca sul mio modo di esprimermi.
Di certo lo è la mia lunga esperienza nella analisi della realtà.
Soprattutto per quel che riguarda la ricerca del semplice.

Tuttavia, il Nulla è per me una consapevolezza originaria. Direi che è "la" consapevolezza che plasma tutta la mia vita.

Vi è l'esser-ci, cioè il mondo rassicurante con i suoi qualcosa, e vi è la percezione, per lo più sotterranea ma sempre pronta a mostrarsi, della loro assoluta nullità.

L'esser-ci non è Vero!
Questo è quello che dice il Nulla.
E solo questo può dire.

Ha poco a che vedere con la matematica. Perché la matematica è già tutta nell'esserci.
Anche con il suo zero, che non è il nulla. Perché lo zero indica l'assenza di qualcosa che potrebbe invece esserci.
Mentre il Nulla è la negazione di questa possibilità.

Riguardo al Paradiso terrestre, sono convinto che sia stato del tutto frainteso.
Perché quello era il paradiso dell'ignoranza, della inconsapevolezza.

Adamo ed Eva sono equivalenti al prigioniero che, liberatosi della catene, esce dalla grotta platonica.
E infatti Caino rappresenta l'effetto pratico della raggiunta consapevolezza.
È il primo uomo a pentirsi per il male fatto!
Non per niente Caino è agricoltore mentre Abele è pastore.

La civiltà avanza e diventiamo consapevoli del bene e del male.
È sufficiente intendere la voce di Dio come l'interiorità dell'uomo e tutto torna.

Il bene non ci riconduce al Paradiso terrestre.
Potremmo tornarvi solo a patto di rinnegare la consapevolezza acquisita del bene e del male.

È invece il male che, rifiutandolo perché vero ma inaccettabile, ci costringe ad avanzare, ci fa tornare al Padre.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Kobayashi

Citazione di: Pio il 17 Gennaio 2023, 14:52:59 PMUn Dio come lo prospetti  tu non dà alcuna speranza. Perché sarebbe un dio a misura di uomo e la misura dell' uomo è DISPERANTE.  O tu ravvisi qualche speranza nell'uomo che non puzzi di autoconsolatorio e autoassolutorio? Dio non si incontra nell'interiorità ma nel POVERO e nel bisognoso. Ha un volto che ti interroga e ti chiede sempre qualcosa. È un dio FASTIDIOSO. Se non provi disagio davanti al povero non stai cercando DIO, ma te stesso. È tempo perso: non ti troverai. Incontrare Dio presuppone l'incontro tra due povertà: il povero, volto di Cristo, di fronte a te e la tua povertà d'amore. L'incapacità di amare il povero è l'incapacità di amare e riconoscere il volto di Cristo.
Perché il volto del povero sarebbe il volto del Cristo?
Io nel povero piuttosto rivedo me stesso...
La povertà vera è "piena" di bisogni, piena di frustrazioni e vergogna, quella di Gesù era indipendenza, distacco.

daniele22

Citazione di: bobmax il 18 Gennaio 2023, 15:22:33 PMNon so quanto la matematica influisca sul mio modo di esprimermi.
Di certo lo è la mia lunga esperienza nella analisi della realtà.
Soprattutto per quel che riguarda la ricerca del semplice.

Tuttavia, il Nulla è per me una consapevolezza originaria. Direi che è "la" consapevolezza che plasma tutta la mia vita.

Vi è l'esser-ci, cioè il mondo rassicurante con i suoi qualcosa, e vi è la percezione, per lo più sotterranea ma sempre pronta a mostrarsi, della loro assoluta nullità.

L'esser-ci non è Vero!
Questo è quello che dice il Nulla.
E solo questo può dire.

Ha poco a che vedere con la matematica. Perché la matematica è già tutta nell'esserci.
Anche con il suo zero, che non è il nulla. Perché lo zero indica l'assenza di qualcosa che potrebbe invece esserci.
Mentre il Nulla è la negazione di questa possibilità.

Riguardo al Paradiso terrestre, sono convinto che sia stato del tutto frainteso.
Perché quello era il paradiso dell'ignoranza, della inconsapevolezza.

Adamo ed Eva sono equivalenti al prigioniero che, liberatosi della catene, esce dalla grotta platonica.
E infatti Caino rappresenta l'effetto pratico della raggiunta consapevolezza.
È il primo uomo a pentirsi per il male fatto!
Non per niente Caino è agricoltore mentre Abele è pastore.

La civiltà avanza e diventiamo consapevoli del bene e del male.
È sufficiente intendere la voce di Dio come l'interiorità dell'uomo e tutto torna.

Il bene non ci riconduce al Paradiso terrestre.
Potremmo tornarvi solo a patto di rinnegare la consapevolezza acquisita del bene e del male.

È invece il male che, rifiutandolo perché vero ma inaccettabile, ci costringe ad avanzare, ci fa tornare al Padre.

Dal nulla nasce nulla Bob, come può una consapevolezza originaria essere il nulla?

daniele22

Non conosco molto la matematica, però mi ha colpito la presenza di due 1 consecutivi nella serie di Fibonacci, anche se la loro presenza sarebbe più che giustificata qualora il primo numero fosse però lo 0. Forse non c'entra nulla, mi è venuta così

bobmax

Citazione di: daniele22 il 18 Gennaio 2023, 15:36:48 PM
Dal nulla nasce nulla Bob, come può una consapevolezza originaria essere il nulla?

È proprio così.
Dal nulla nasce nulla.

Ma anche qui... che grave diffuso fraintendimento.

Che qualcosa possa nascere dal nulla è considerata la più grande assurdità.
E questo perché si dà per sottinteso che il qualcosa sia la negazione del nulla.

Mentre è proprio questa contrapposizione ad essere erronea.

Il qualcosa in se stesso è puro nulla.

Infatti Essere = Nulla

Orrore...?

Per niente, se ciò che conta per davvero è ed è soltanto l'Amore.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Citazione di: daniele22 il 18 Gennaio 2023, 15:43:24 PMNon conosco molto la matematica, però mi ha colpito la presenza di due 1 consecutivi nella serie di Fibonacci, anche se la loro presenza sarebbe più che giustificata qualora il primo numero fosse però lo 0. Forse non c'entra nulla, mi è venuta così

Ma il primo numero è 0.
A prescindere se solo sottinteso o esplicitato.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

#161
Citazione di: daniele22 il 18 Gennaio 2023, 15:43:24 PMNon conosco molto la matematica, però mi ha colpito la presenza di due 1 consecutivi nella serie di Fibonacci, anche se la loro presenza sarebbe più che giustificata qualora il primo numero fosse però lo 0. Forse non c'entra nulla, mi è venuta così
E' vero, o ci metti lo zero, o dici che la serie deriva dalla somma dei numeri precedenti senza superare due termini .
Ma siccome mi pare che Fibonacci abbia introdotto lo zero in Europa rubandolo agli arabi che a loro volta lo avevano acquisito dagli indiani, io ci metterei lo zero.
Lo zero è mancanza di qualcosa e in particolare mancanza di abachi, che dopo la sua introduzione in Europa sono infatti spariti, grazie alla introduzione della somma dei numeri in colonna possibile solo grazie allo zero.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#162
@ Bobmax.
quindi il nulla non può divenire qualcosa perchè è già qualcosa.
Ma secondo gli scienziati , diversamente da te, il nulla è il regno di ogni possibilità, dal quale può nascere ogni cosa, ma a condizione che non sia una sol cosa, ma al minimo una coppia a somma zero.
Per cui il viaggio dello zero iniziato in india ancora non si arresta.
Se lo spedissero oggi con corriere espresso sarebbe una scatola vuota, ma se è una scatola vuota allora è qualcosa, e non nulla.
Gli scienziati però alla fine hanno sostituito  il nulla con lo zero, anche perchè il nulla assoluto rimane una ipotesi mai verificata con successo.
Le particelle  nascono a coppie contrapposte e a coppie si annullano, e il risultato è sempre zero.
La mia impressione è che tu non dici una cosa diversa, ma lo dici a modo tuo.
In effetti se sostituisci il tuo qualcosa con una coppia di qualcosa a somma zero, quello che dici coincide con quello che dicono gli scienziati.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Sì Iano, d'altronde secondo la teoria del Big Bang l'universo non nasce forse dal nulla?

Una separazione in parti la cui somma è sempre zero.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Duc in altum!

Citazione di: Phil il 18 Gennaio 2023, 13:05:14 PMSe invece scindiamo la fede dal presupporre la verità del suo oggetto (e dai dogmi annessi), allora sono pieno di "fedi", ossia: opinioni, congetture e ipotesi, sulle quali baso le scelte che la vita mi costringe a prendere (con poca fede-fiduca circa la possibilità di valutare quali siano davvero le migliori; ho imparato che ciò che lo sembra a breve termine spesso non lo è a lungo termine e viceversa).
Bene, questo è avere fede pur credendo di non averla: "...opinioni, congetture e ipotesi, sulle quali baso le scelte che la vita mi costringe a prendere...", visto che non hai certezza che quelle scelte siano giuste, buone e belle, oltre che sono esse stesse a forgiare i tuoi dogmi.
Anzi, a pensarci bene, può darsi proprio che stai sprecando la tua esistenza, casomai ci fosse una verità assoluta agli antipodi delle tue:  "...opinioni, congetture e ipotesi, sulle quali baso le scelte che la vita mi costringe a prendere...".
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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