Una risposta o la risposta: quali differenze?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 17 Gennaio 2023, 10:36:21 AM

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Aspirante Filosofo58

Buongiorno, spiego il senso della domanda: quando ero bambino e vedevo i miei coetanei correre dietro ad un pallone, mentre io ero costretto ai bordi del campetto (a causa di una paralisi cerebrale a meno di un anno di età, che mi ha tolto per sempre la gioia di camminare correttamente), chiedevo agli adulti: perché loro sì e io no?" Ovviamente nessuno mi ha mai dato "la risposta", bensì tante risposte "non risposte", del tipo: "perché non è necessario correre per vivere dignitosamente", oppure: perché tu nella vita farai altro", ecc... ecc... Insomma ricevevo risposte che io chiamo "di distrazione". Quindi ho iniziato a pensare a quale fosse la risposta, anche (o forse soprattutto) per dare un senso alla mia vita. In pratica vorrei arrivare alla risposta definitiva che impedisce qualsiasi altra domanda; risposta oltre la quale non è più possibile andare, oltre la quale non si può più chiedere alcun perché. Secondo voi quale può essere questa risposta definitiva? Grazie. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

atomista non pentito

Buongiorno , considerata la premessa ritengo questo argomento oltremodo delicato pertanto mi scuso in anticipo della rozzezza , tuttavia mi sentirei di rispondere che "loro si' e Tu no" , perché un insieme di cause hanno prodotto un effetto. Sugli altri quelle cause non hanno inciso perché non avevano ragione di essere per cause precedenti che hanno causato altri effetti. Le (non) risposte che Ti furono fornite vogliono essere "consolatorie" e proprio per questo realizzano a mio parere l'effetto opposto. La realta' non e' ne cattiva ne buona percio' non necessita di "consolazione" o altro , bensi' di accettazione ed eventuale reazione. Per sdrammatizzare citerei : " La risposta e' dentro di Te ( di me , di noi) eppero' e' sbagliata"

bobmax

Ritengo che un indizio per "la" risposta si possa trovare nel libro di Giobbe.

Solo un indizio però, perché pure lì al male non viene data risposta.

Nel libro, è infatti la domanda di senso ad essere portata fino in fondo.
Perché Giobbe vuole la Verità, costi quello che costi!

Se consideriamo l'arrivo di Dio, nel finale, come la conclusione del dialogo interiore di Giobbe (in quanto Dio non esiste), abbiamo un accenno alla risposta.

Che si può forse intuire nella resa di Giobbe di fronte alla Verità.
Perché l'imperscrutabilità di Dio significa che la Verità, per Giobbe, è Nulla.

Cioè Giobbe, con il suo domandare, viene ricacciato a se stesso.
Un se stesso annichilito dal suo stesso volere la Verità.

È l'io di Giobbe a svanire.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Quando vedo certe gnocche femminicidate mi viene spontaneo pensare: erano meno gnocche forse sarebbero ancora vive. Se erano racchie, sarebbero diventate professoresse o medichesse, e avrebbero corso molti meno rischi, oltre a non avere bisogno di nessuno per la loro autosufficienza. L'esuberanza di doni naturali e sociali spesso è svantaggiosa nella vita, porta alla faciloneria, stupidità e disimpegno, come fosse tutto dovuto. Stimola la gelosia, l'invidia, e alla fine non è un bel vivere. La caduta dal piedestallo (cortigiani, sportivi, attori, artisti, ricchi,...) solitamente è disastrosa.

Chi invece è "figlio di un dio minore" deve trovare in sè la forza e l'ingegno per dare un senso alla propria via. La via della stupidità gli è preclusa (stupid is as stupid does) e se i suoi neuroni non sono troppo compromessi può prendersi, agguantandole coi denti, le mete che la natura gli ha reso più difficili di altri, avendone maggiore gratificazione.

L'ottimismo della disperazione è più fecondo e determinato dell'ottimismo della volontà e del pessimismo della ragione. Gli basta sopravvivere, e con ciò chiude il conto con la natura.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#4
Citazione di: Ipazia il 17 Gennaio 2023, 21:38:58 PMQuando vedo certe gnocche femminicidate mi viene spontaneo pensare: erano meno gnocche forse sarebbero ancora vive. Se erano racchie, sarebbero diventate professoresse o medichesse, e avrebbero corso molti meno rischi, oltre a non avere bisogno di nessuno per la loro autosufficienza. L'esuberanza di doni naturali e sociali spesso è svantaggiosa nella vita, porta alla faciloneria, stupidità e disimpegno, come fosse tutto dovuto. Stimola la gelosia, l'invidia, e alla fine non è un bel vivere. La caduta dal piedestallo (cortigiani, sportivi, attori, artisti, ricchi,...) solitamente è disastrosa.

Chi invece è "figlio di un dio minore" deve trovare in sè la forza e l'ingegno per dare un senso alla propria via. La via della stupidità gli è preclusa (stupid is as stupid does) e se i suoi neuroni non sono troppo compromessi può prendersi, agguantandole coi denti, le mete che la natura gli ha reso più difficili di altri, avendone maggiore gratificazione.

L'ottimismo della disperazione è più fecondo e determinato dell'ottimismo della volontà e del pessimismo della ragione. Gli basta sopravvivere, e con ciò chiude il conto con la natura.


Quanto e' maschilista, pensare che le "racchie" tendenzialmente studiano per avere una posizione sociale ed essere autonome (tanto nessun maschione le vorrebbe, ste racchie) mentre (implicito) le "gnocche" che bisogno hanno di studiare e lavorare, mettono in mostra la mercanzia e si fanno mantenere dai patriarchi e dai casanova di turno (insomma tutte casalinghe annoiate se non direttamente tro..., le gnocche), e nel far cio' suscitano le gelosie e gli sguardi lascivii che poi in qualche caso "giustificano" il femminicidio...

Pensa: per quanto sembri strano, ci sono al mondo belle donne che amano studiare e lavorare, e brutte donne che vogliono fare le casalinghe e in qualche modo riescono a rimediare un uomo che le mantenga tramite altri pregi o doti, che rivelazione incredibile...

Ci sono perfino brutte donne vittima di femminicidio....

Ci sono perfino criteri soggettivi per individuare la bellezza e persone per cui ci vuole poco a passare da "brutte" a "belle", secondo gli standard comuni di bellezza, a seconda di periodi della vita in cui si cura o non si cura, dedicandovi tempo e spesso soldi, l'aspetto fisico e il vestiario...

Pure l'elogio degli svantaggiati non e' reale e non ha basi reali, tutti, svantaggiati e non, devono trovare la forza per farsene qualcosa della loro vita, prescindendo un attimo dal senso...

Che alcuni, per giunta, in tutto cio' partano svantaggiati e' un male assoluto in un mondo di merda, un male semmai da risolvere con le tecnologie e con le strutture sociali rivoluzionate e rivoluzionarie che possano annullare lo svantaggio; sara' poco consolante questo mio dire, ma non e' un dire buonista, ne' cattocomunista.




Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Claudia K

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 17 Gennaio 2023, 10:36:21 AMho iniziato a pensare a quale fosse la risposta, anche (o forse soprattutto) per dare un senso alla mia vita.
Ciao.
Scusami se ti rispondo con una domanda, ma...perchè pensi questa risposta darebbe un senso alla tua vita ? 

iano

#6
@Niko.
Il tuo mi sembra un cinismo gratuito.
Il discorso di Ipazia non è maschilista, perchè varrebbe ancora riadattato  per una società matriarcale. Lei ne ha dato semplicemente la versione attuale corrente.
Vero è che si poteva fare lo stesso discorso senza tirare in ballo il maschilismo, parlando in generale degli aiutini che la cultura corrente sembra riservare ad alcuni e non ad altri, ma che non mancano di controindicazioni come ben dice Ipazia, per cui potrebbe essere saggio rifiutarli.
Allora potremmo chiederci, fra non averli e rifiutarli :
quali differenze?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

niko

#7
Citazione di: iano il 18 Gennaio 2023, 00:56:09 AM@Niko.
Il tuo mi sembra un cinismo gratuito.
Il discorso di Ipazia non è maschilista, perchè varrebbe ancora riadattato  per una società matriarcale. Lei ne ha dato semplicemente la versione attuale corrente.
Vero è che si poteva fare lo stesso discorso senza tirare in ballo il maschilismo, parlando in generale degli aiutini che la cultura corrente sembra riservare ad alcuni e non ad altri, ma che non mancano di controindicazioni come ben dice Ipazia, per cui potrebbe essere saggio rifiutarli.
Allora potremmo chiederci, fra non averli e rifiutarli :
quali differenze?

La condizione con cui ri nasce non e' un aiutino, e nessuno e' chiamato a rifiutarla o accettarla INDIVIDUALMENTE, e' semmai la societa' nel suo complesso, che puo' aiutare gli svantaggiati e livellare verso il basso gli ingiustamente avvantaggiati.

Insinuare che una donna brutta ha piu' possibilita' o volonta' di fare il medico o la professoressa rispetto a una donna bella, mi sembra un discorso maschilista, perche' non e' basato su nessuna statistica, ma sul pregiudizio radicato secondo cui le donne belle "inciuciano" e si fanno mantenere.

E nell'incuiciare, come insito nella loro natura di donne belle, quindi in qualche modo "sataniche", ottengono lo splendido vantaggio di farsi mantenere, ma corrono l'atroce rischio di rimanere vittima di femminicidio, rischio da cui sono esenti le morigerate, e racchie, professoresse emancipate.

Fosse mai che il femminicidio fosse fatto da imbecilli sanguinari mine vaganti di idiozia pura che ammazzano tanto le belle quanto le brutte, tanto le occupate quanto le inoccupate.

Fino a statistica contraria. Nella cui assenza, sarebbe meglio risparmiarsi certe uscite.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Claudia K il 18 Gennaio 2023, 00:43:20 AMCiao.
Scusami se ti rispondo con una domanda, ma...perchè pensi questa risposta darebbe un senso alla tua vita ?
Semplicemente perché altrimenti la mia vita non avrebbe alcun senso, o, se lo avesse, sarebbe assai negativo. Arrivato al fatidico traguardo della pensione, ho riavvolto il film della mia vita e ne  è emersa una serie di situazioni sconosciute ai più (compresi ai consanguinei). Per esempio: 6 anni di istituto di rieducazione motoria, per cercare di rimediare i danni della paralisi cerebrale, nel periodo delle elementari (quando un bambino avrebbe bisogno più dei propri genitori). 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Aspirante Filosofo58

Mi dispiace che l'esempio da me fatto, abbia catalizzato l'attenzione, quando in realtà la domanda era sulla differenza: una risposta - la risposta. Cosa sarebbe accaduto se alla mia domanda fosse stata data una delle seguenti risposte? Voi come avreste reagito? 

  • E' il volere di Dio (o di Gesù);
  • E' il caso (a chi tocca, tocca);
  • In una vita passata hai commesso qualche delitto/peccato o comunque qualcosa di malvagio e ora l'Esistenza te ne sta chiedendo il conto; 
  • La posizione degli astri al momento della tua nascita non era delle migliori; 
  • Sei stato tu stesso, prima di reincarnarti a scegliere la via più breve ed anche più difficile per accumulare karma positivo; 
  •  Altro...

In altre parole: secondo voi quale di queste è sicuramente la risposta, oltre la quale non ha più senso fare domande?

Grazie

La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

bobmax

Vorrei aggiungere, sempre con il rischio di fare un passo più lungo della mia gamba, ma un rischio bisogna comunque prenderselo... che Giobbe si arrende davanti al Caos.

Cioè la risposta è celata in quella stessa unica libertà che davvero esiste.

E questa libertà è il Caos.

Per trovare la risposta al nostro esserci al mondo dovremmo allora chiederci:
"Se l'origine è il Caos, io chi sono?"

E la risposta non può che essere: "Sei il figlio del Caos"

E sei figlio finché ci sei, finché esisti.
Ma quando smetterai di esistere tornerai a essere ciò che in realtà sei sempre stato: il Padre.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

La risposta è che sei stato gettato nel mondo.

Ma chi ti ha gettato sei ancora tu.

Questa volta, nella tua assoluta libertà, hai voluto darti pochi talenti e stai a guardare come te la cavi.

Ma non importa quanti talenti ti sei concesso, importa come giocherai.

Perché questo è solo un tuo sogno.
Che finirà quando deciderai di svegliarti.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

#12
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Gennaio 2023, 10:10:34 AMMi dispiace che l'esempio da me fatto, abbia catalizzato l'attenzione, quando in realtà la domanda era sulla differenza: una risposta - la risposta. Cosa sarebbe accaduto se alla mia domanda fosse stata data una delle seguenti risposte? Voi come avreste reagito?

  • E' il volere di Dio (o di Gesù);
  • E' il caso (a chi tocca, tocca);
  • In una vita passata hai commesso qualche delitto/peccato o comunque qualcosa di malvagio e ora l'Esistenza te ne sta chiedendo il conto;
  • La posizione degli astri al momento della tua nascita non era delle migliori;
  • Sei stato tu stesso, prima di reincarnarti a scegliere la via più breve ed anche più difficile per accumulare karma positivo;
  • Altro...

In altre parole: secondo voi quale di queste è sicuramente la risposta, oltre la quale non ha più senso fare domande?

Grazie


se devo scegliere fra queste direi il caso, il quale però decide solo le condizioni iniziali e non l'esito finale.
Ma nelle condizioni che il caso distribuisce si può individuare in assoluto davvero una condizione fortunata e una sfigata?
Perchè dovremmo considerare fortunata la condizione che si presenta con più frequenza?
Che logica sarebbe questa?
Penso se ne possa trovare una migliore e sencodo me la logica migliore l'ha illustrata Ipazia.
E' più fortunata la lumaca che partendo avvantaggiata arriva prima o quella che partendo svantaggiata corre più veloce, pur arrivando seconda?
Si potrebbe sostenere sia più fortunata la prima, ma a patto di dimostrare che in questa corsa sia previsto un traguardo definitivo, cosa che di solito tende a sostenere chi non vi è arrivato ancora, ma non chi invece si.
Ma si potrebbe sostenere invece che vince chi ha fatto più strada, se il traguardo è solo una carota che si sposta sempre più in là.

Di supposto traguardo in supposto traguardo infatti chi vi giunge si rende conto che alla fine non c'è nessun traguardo, ma solo un percorso fatto, e vince chi ne ha fatto di più, anche se ne ha fatto di più perchè è stato costretto a farlo partendo da un punto che non ha scelto, e che non avrebbe scelto  potendo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

atomista non pentito

Visto che hai fornito le risposte possibili e' " a chi tocca tocca " , ho tolto il caso perché a mio parere il caso non esiste , esistono condizioni.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: atomista non pentito il 18 Gennaio 2023, 12:24:43 PMVisto che hai fornito le risposte possibili e' " a chi tocca tocca " , ho tolto il caso perché a mio parere il caso non esiste , esistono condizioni.
Ho aggiunto anche altro, perché non volevo limitare le possibilità di scelta e qualcosa potrebbe anche essermi sfuggito. 😏
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

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