La psiche e la spiritualità sono riconducibili al mondo materiale e biologico?

Aperto da Alberto Knox, 21 Novembre 2022, 22:33:52 PM

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Alberto Knox

Quando ho parlato di ciò che fa la differenza in ognuno di noi non mi riferivo alle facoltà mentali individuali . quelle bene o male le abbiamo in comune con tutti . Mi riferivo agli stati dell animo. Anche l anima è a livelli esattamente come la coscienza. È l anima che diviene amina spirituale non il nostro mero io che riceve e vive il segnale della coscienza esattamente come lo riceve e vive qualsiasi altro essere vivente ciascuno ai suoi livelli. Ma in quest ultimo caso è appunto una differenza quantitativa non qualitativa come,invece, nel caso dell anima dove avviene un cambiamento radicale da anima terrena a anima Spirituale in comunione con il Divino e partecipe della stessa natura.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 24 Novembre 2022, 20:09:51 PM... Anche l anima è a livelli esattamente come la coscienza. È l anima che diviene amina spirituale non il nostro mero io che riceve e vive il segnale della coscienza esattamente come lo riceve e vive qualsiasi altro essere vivente ciascuno ai suoi livelli. Ma in quest ultimo caso è appunto una differenza quantitativa non qualitativa come,invece, nel caso dell anima dove avviene un cambiamento radicale da anima terrena a anima Spirituale in comunione con il Divino e partecipe della stessa natura.

Citazione di: L.Wittgenstein - Tractatus l.ph.6.53 Il metodo corretto della filosofia sarebbe propriamente questo: non dire niente se non ciò che può essere detto, cioè proposizioni della scienza naturale – cioè qualcosa che con la filosofia non ha niente a che fare –, e poi tutte le volte che qualcun altro volesse dire qualcosa di metafisico provargli che a certi segni nelle sue proposizioni egli non ha dato alcun significato. Questo metodo sarebbe per l'altro insoddisfacente – egli non avrebbe la sensazione che noi gli stiamo insegnando la filosofia – ma esso sarebbe l'unico rigorosamente corretto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Visto che ti nascondi dietro ai giganti convocherò al mio fianco un altro gigante. Cedo dunque la parola a Blais Pascal.   
Buona sera professor Wittgeinstein, devo ammettere che il suo lavoro(il tractatus) sia notevole ma devo anche ammettere che non ne sono del tutto convinto . Procedo dunque a esporre le mie ragioni : per edificare un così bel castello occorrono delle fondamenta la cui solidità non lascia alcun dubbio . Ora  il solo fondamento che ci proponete è basato sul discernimento della vostra ragione. Che mi sembra molto chiaro voler essere simbolo di tutta la ragione umana. Ma la ragione mi sembra un fondamento poco sicuro visto il posto che occupa nel mondo . Si trova spesso delusa a causa delle apparenze e incerta a causa dei suoi limiti. Avete detto che ciò di cui non si può parlare bisogna tacere eppure anche voi vi siete spinti a dire " la soluzione all enigma della vita nello spazio e nel tempo sta al di la dello spazio e del tempo" e che cos è questo al di la dello spazio e del tempo se non uno scardinamento della ragione? oppure la vostra ragione è andata forse al di la del tempo e dello spazio per poterlo dire con cotanta sicurezza scientifica?
 le ricordo che tutto questo mondo visibile non è che un tratto impercettibile nell ampio seno della natura . Nessuna idea vi si approssima . Abbiamo un bel gonfiare le nostre concezioni ponendole al di là del tempo e degli spazi immginabili; noi non partoriamo che degli atomi in confronto alla realtà delle cose.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Atomi reali, non immaginifici. Il materialismo insegna a sapere quello che si sa e a non fingere di sapere quello che non si sa. Lo spiritismo costruisce su qualcosa che é peggio del nulla: costruisce sull'ignoranza. Che ripetuta miliardi di volte diventa verità.  Tale corruzione favolistica investe anche l'episteme, per cui la guardia non può mai essere abbassata.

Wittgenstain è tra i maestri che insegnano l'arte di camminare sul filo del rasoio di Occam, senza cadere negli opposti abissi della superstizione teistica e scientista. Ma pure recuperando la lezione del trascendentalismo kantiano, verso un dualismo razionale - sintetico oltre lo spazio e il tempo fisicisticamente intesi - tra le ragioni del corpo e quelle dell'anima, riportata alla risanata e classica condizione di psiche.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

6.53 Il metodo corretto della filosofia sarebbe propriamente questo: non dire niente se non ciò che può essere detto, cioè proposizioni della scienza naturale – cioè qualcosa che con la filosofia non ha niente a che fare –, e poi tutte le volte che qualcun altro volesse dire qualcosa di metafisico provargli che a certi segni nelle sue proposizioni egli non ha dato alcun significato. Questo metodo sarebbe per l'altro insoddisfacente – egli non avrebbe la sensazione che noi gli stiamo insegnando la filosofia – ma esso sarebbe l'unico rigorosamente corretto.
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Nel mio piccolo è quello che ho provato a dire in questa discussione, e aggiungo che non c'è il pericolo di aridità, perchè questa è solo una parte del metodo.
L'altra parte è quella che inventa le parole per dirlo, senza le quali  non ci sarebbe nulla di nuovo da dire.
La situazione può apparire arida solo se non si considera nella sua dinamicità.
Vanno benissimo i voli metafisici, ma poi quando qualcuno ti invita a tornare a terra non puoi non farlo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Adoro la logica di Wittgeistain , cioè, sapete perchè il suo trattato filosofico lo ha chiamato logicus matematicus? la logica raffinata dal rigore matematico , così come gli assiomi matematici sono sul piano  della pura logica ( e non delle opinioni) così i suoi enunciati riflettono la stessa pura logica di cui prima. 
Ciò che accade , il fatto, è il sussistere di stati di cose 
Il tratto distintivo dei fatti è di essere essi stessi tutti fatti
Il mondo è la totalità dei fatti , non delle cose.
Questi non sono pensieri, non sono altro che Logica condensata in assiomi e postulati. Non apporta nulla di veramente nuovo così come la matematica non può portare a nulla di veramente nuovo . è importante notare che il tractatus lascia tutto esattamente com è.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Phil

Postilla off topic: il Tractatus può anche essere trattato come un "breviario per razionalisti" da cui (as)trarre citazioni alla bisogna (suo malgrado, si presta a farlo); tuttavia va sempre ricordato che Wittgenstein stesso è andato oltre il suo Tractatus (ha saputo "gettar via la scala", v. ivi 6.54) così come il positivismo logico, nel frattempo, ha avuto il suo decorso storico. Nel passaggio dal logicismo ai "giochi linguistici" di Wittgenstein sta il passaggio dalla sintassi alla semantica, dal matematicismo all'antropologia (linguistica). Se siamo nella sezione spiritualità, mi pare sia un passaggio quasi doveroso per restare nella "logica" della sezione (passaggio di cui, lo ammetto, non sono certo stato un buon esempio nei miei interventi precedenti).

Ipazia

Citazione di: Phil il 25 Novembre 2022, 12:38:26 PMPostilla off topic: il Tractatus può anche essere trattato come un "breviario per razionalisti" da cui (as)trarre citazioni alla bisogna (suo malgrado, si presta a farlo); tuttavia va sempre ricordato che Wittgenstein stesso è andato oltre il suo Tractatus (ha saputo "gettar via la scala", v. ivi 6.54) così come il positivismo logico, nel frattempo, ha avuto il suo decorso storico. Nel passaggio dal logicismo ai "giochi linguistici" di Wittgenstein sta il passaggio dalla sintassi alla semantica, dal matematicismo all'antropologia (linguistica). Se siamo nella sezione spiritualità, mi pare sia un passaggio quasi doveroso per restare nella "logica" della sezione (passaggio di cui, lo ammetto, non sono certo stato un buon esempio nei miei interventi precedenti).

Appunto: il trascendentale "mistico", laddove esaurite tutte le risposte delle scienze naturali si approda a ciò che veramente interessa il senziente, continuamente evocato dalla sua sfera "spirituale".

Domanda di senso, cui già Epicuro e la sua scuola dettero risposte importanti oltre due millenni fa. Homo sapiens, faber, zoon politikon: tutto il dualismo "spirituale" che basta per dare senso, umanistico, all'esistenza umana e alla sua interazione con l'universo circostante.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Accettare di permanere nell'impermanenza è la grande scommessa da cui è nata la filosofia. Una scommessa più sottile di quella utilitaristica di Pascal, che la natura asseconda in ogni "qui ed ora" di armonia con il mondo che abbiamo la infinita fortuna di capire e interpretare.

Più empiricamente, constato che l'abisso mentale della morte certa non impedisce a miliardi di umani di scegliere comunque una vita a tempo determinato. Scadenza che la natura, maternamente, non ci rivela fino all'attimo fatale, o con scarso preavviso per malattia ed anzianità.  Laddove l'arte di saper morire fa la differenza, in sintonia e continuità con l'arte di vivere appresa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 25 Novembre 2022, 16:19:13 PMAppunto: il trascendentale "mistico", laddove esaurite tutte le risposte delle scienze naturali si approda a ciò che veramente interessa il senziente, continuamente evocato dalla sua sfera "spirituale".

Domanda di senso, cui già Epicuro e la sua scuola dettero risposte importanti oltre due millenni fa. Homo sapiens, faber, zoon politikon: tutto il dualismo "spirituale" che basta per dare senso, umanistico, all'esistenza umana e alla sua interazione con l'universo circostante.
Quando sono stato io a parlare approdando alla sfera spirituale mi hai messo davanti il muro di Wittgestain quando dice che ciò di cui non si può parlare bisogna tacere . Vorrei quindi capire qual è il punto . è perchè ho detto che l anima diviene anima spirituale quando fa esperienza del divino e partecipa della stessa natura?  hai detto che sono supestizioni teiste e mi sta bene ,solo non capisco perchè deve essere supestizione per tutti . Non siamo tutti uguali ciascuno di noi si realizza in modo diverso e a modi di intendere ,di percepire, di sentire , di capire , di parlare diversi e ha anche dei bisogni diversi ,passioni diverse e priorità diversi. Capire e rispettare tutto questo ,sì, questo si che si chiama umanesimo . 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

La superstizione sta nel dire, ovvero spacciare per verità rivelata, quello che non è dicibile. Qui sta la truffa evidenziata da Wittgenstein, che unisce in una unica catena la storia delle religioni, lungo un processo regressivo di istituzionalizzazione dell'ineffabile.

Un dualismo epistemicamente maturo insegna (LW) a discriminare il dominio della logica da quello del "mistico", terra di nessuno da nessuno alienabile e colonizzabile. Ma da tutti esperibile nell'intimo della propria incorrotta (lo so che è un azzardo) sensibilità. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Ma io non ho detto queste cose dietro una verità rivelata. le rare volte che pronuncio la parola divino parlo di qualcosa il cui significato mi è alcontempo famigliare e al contempo nascosto e giungo a conclusioni che arrivano da filosofie antiche come quelle Platone , Parnemide, Plotino. So perfettamente che esse non sono dimostrabili , lo detto piú volte . So per certo , dentro di me , che se devo avere una fede deve essere indirizzata verso il Divino e non verso la polis , verso l uomo .Su questo non ho dubbio alcuno e non sarà certo la tua politica a farmi cambiare idea.
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Duc in altum!

Citazione di: iano il 23 Novembre 2022, 22:25:52 PMNon dovuta perchè la coscienza non è necessaria alla vita.
Oppure invece si?
Invece sì: la coscienza - oltre a essere inevitabile e imprenscindibile - è necessaria alla vita.

La Vita, dal punto di vista cristiano (quindi secondo me), può benissimo essere interpretata come bios e come zoe.
La vita tra la nascita e la morte (bios) e l'essenza della vita (zoe): l'esistere e l'essere/vivere.

La ragione (psychè) ci fa percepire che siamo zoe (anima) oltre a essere bios (corpo), mentre la coscienza di questa consapevolezza influisce sul livello, sull'intensità della zoe nella nostra individuale bios.

Nozione questa avvalorata dal conciso pensiero del filosofo indiano Panikkar: "Scoprire nel bìos la corrente più profonda e più ampia del zoe vuol dire raggiungere la sponda della libertà".

In sostanza: la ragione ci indica che c'è qualcosa al di là del mangiare e respirare - ossia, io esisto (bìos) però desidero anche vivere/essere (zoe) - ma è la coscienza (il discernimento profondo delle proprie percezioni ragionevoli)che ci permette di poter sperimentare come questa esistenza occulta (zoe) necessita manifestarsi nel nostro personale esistere quotidiano (bìos).

Quindi dopo la morte - le esperienze di pre-morte coincidono in questo elemento - si sperimenta e si conserva l'esistenza della coscienza terrestre e non della ragione o del corpo terrestri.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Phil

Citazione di: Ipazia il 25 Novembre 2022, 18:28:46 PMUn dualismo epistemicamente maturo insegna (LW) a discriminare il dominio della logica da quello del "mistico", terra di nessuno da nessuno alienabile e colonizzabile. Ma da tutti esperibile nell'intimo della propria incorrotta (lo so che è un azzardo) sensibilità.
Non vorrei diventasse un topic su Wittgenstein, ma l'autore non è un dualista ragione/fede, non è né un medievale né Pascal; non a caso ho citato i suoi "giochi linguistici" (e gli sviluppi neopositivistici) che non sono né algebriche tavole di verità né mistico indicibile. La filosofia del linguaggio, del detto e del dicibile, si gioca tutta su questo tertium, semantico ma non mistico, come (di)mostra tutto il novecento in veste di "sintesi psicoanalitico-sociologica" delle istanze dei secoli precedenti.

Ipazia

Che il neopositivismo si sia spostato sul piano della formalizzazione comunicativa è assolutamente funzionale al suo motore economico relativista "perverso polimorfo". Nel Tractatus, LW sonda altre prospettive (da 6.41 a 7.0), inclusa la morte. Oltre al trascendentale etico, inesorabilmente dualistico rispetto al logos-natura, attraversato da magheggi semantici che fanno parte del gioco ("etica ed estetica pari sono").
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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