La psiche e la spiritualità sono riconducibili al mondo materiale e biologico?

Aperto da Alberto Knox, 21 Novembre 2022, 22:33:52 PM

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Alberto Knox

Già , l attimo del qui ed ora . e l attimo di un secondo fa è diventato nulla ? no persiste nella memoria sottoforma di ricordi, ma esiste ancora quindi? . di che materia son fatti i ricordi , di quale sostanza e qual è la loro natura? Quando si parla di pensiero, memoria e mente in generale si parla di qualcosa di fisico ...o di metafisico?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

atomista non pentito

Fisico ,fisico e mortale , cmq fisico. Quando il fisico (in questo caso il cervello con correlate attivita' elettriche ecc ecc ad esempio) va in tilt per una malattia ( alterazione fisica del funzionamento) ed un padre non riconosce nemmeno piu' suo figlio e' evidente la natura fisica anche dei nostri ricordi.

Kephas

Citazione di: Alberto Knox il 21 Novembre 2022, 22:33:52 PMGià , l attimo del qui ed ora . e l attimo di un secondo fa è diventato nulla ? no persiste nella memoria sottoforma di ricordi, ma esiste ancora quindi? . di che materia son fatti i ricordi , di quale sostanza e qual è la loro natura? Quando si parla di pensiero, memoria e mente in generale si parla di qualcosa di fisico ...o di metafisico?
Giusta riflessione!
Si potrebbe anche dire: di che materia sono fatti i sogni?
Eppure anche a distanza di anni, alcuni di questi, belli o brutti rivivono ancora nella nostra memoria.
Dunque! se non sono di materia, sono però sostanziali, in quanto sostanza non è sinonimo di materia.
Quindi (secondo me) da dove è generata questa sostanzialità se non dal nostro uomo interiore (anima)

Uomo interiore che naturalmente non è fatto di materia.
L'amore è come il mare in tempesta, che tutto travolge nei primi momenti, poi l'arcobaleno che tutto colora, i sogni ed i momenti, poi tutto con il tempo si placa, rimane l'onda tranquilla che torna e ritorna a lambire le sponde.

Alberto Knox

Citazione di: atomista non pentito il 22 Novembre 2022, 12:22:24 PMFisico ,fisico e mortale , cmq fisico. Quando il fisico (in questo caso il cervello con correlate attivita' elettriche ecc ecc ad esempio) va in tilt per una malattia ( alterazione fisica del funzionamento) ed un padre non riconosce nemmeno piu' suo figlio e' evidente la natura fisica anche dei nostri ricordi.
Questa è in accordo con la posizione filosofica detta Riduzionismo di tipo materialista mi pare. Quindi per te il cervello è una macchina biocorporea che produce il pensiero , forma la coscienza, archivia le esperienze , è l artefice delle sensazioni e le fa percepire all io il quale a sua volta nasce dall attività celebrale sentendosi per altro il capitano del vascello mente/corpo . Rotto il corpo , rottura anche dell io con tutta la coscienza.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Kephas il 22 Novembre 2022, 16:28:58 PMUomo interiore che naturalmente non è fatto di materia.

Certo il concetto stesso di anima è metafisico. Nella mia visione l anima è il risultato di un emergentismo dell essere partendo dal soma. Cioè da un pezzo di materia inanimato.  (Copio da un mio topic nel forum )Che a un certo punto diventa Bios, diventa vita. E come è possibile questo passaggio dalla materia inanimata alla vita? è possibile in quanto la vita è già contenuta nella materia , vedi polvere vitale ("Vital Dust") autore Christian de Duve. Poi il lavoro della materia continua , sempre dal basso e oltre a bios produce zoé, vita zoologica animale e poi continua e produce "psiché" , uso i termini greci perchè i greci hanno pensato a queste cose e ci hanno consegnato i termini adatti e che cos'è questa "psichè" è la vita psitica ovviamente ed è sempre questo pezzo di materia che evolve , e poi continua il lavoro dell essere energia e giunge al "logos" che è la ragione e poi non si ferma, continua! , c'è un ulteriore aspetto che è l anima spirituale , sì perchè anche l anima ha diversi livelli così come la coscienza. E questa è il "Nous" che i Greci indicavano riguardo a quello stato in cui l'essere umano giunge ad essere libero dalle determinazioni  biologiche e ambientali sia nel bene che nel male . Da qui il dramma della vita umana da qui nascono le domande di senso che per alcuni sono seghe mentali ma che per altri sono ciò che esattamente specifica la nostra specie. E noi siamo soma , siamo bios , siamo zoé , siamo psiché , siamo nous . Quindi la visione di Atomista non è errata cioè noi siamo di materia che vuol dire madre (mather) noi siamo figli della materia ! ma questo non è motivo di riduzionismo materialista , è motivo di stupore nei confronti della grande logica che ha portato a tutto questo. Non siamo il risultato casuale di cieche forze fisiche senza scopo , non siamo un sottoprodotto secondario di questo lavoro dell universo, la nostra esistenza .....è stata voluta!
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

viator

Citazione di: Alberto Knox il 22 Novembre 2022, 20:06:58 PMQuesta è in accordo con la posizione filosofica detta Riduzionismo di tipo materialista mi pare. Quindi per te il cervello è una macchina biocorporea che produce il pensiero , forma la coscienza, archivia le esperienze , è l artefice delle sensazioni e le fa percepire all io il quale a sua volta nasce dall attività celebrale sentendosi per altro il capitano del vascello mente/corpo . Rotto il corpo , rottura anche dell io con tutta la coscienza.
Spiritualisti e metafisici non accetteranno mai di considerare anima e spirito e pensiero come frutto dell'attività di una macchina. Come si fa?? Le macchine si guastano, arruginiscono, muoiono, perdono la loro forma, struttura e funzione.

Ovvio che il parlar loro (essi si considerano tutti dei trascendentalisti ispirati) di "macchina umana" sia considerato un affronto. Essi vogliono l'eternità, mica un mucchietto di cenere o di ruggine.

A loro poi non va bene neppure se sostituissimo l'espressione "macchina pensante" con la molto più neutralmente biologica espressione "organo pensante".

Molto meglio insistere con ciò che magari in natura non c'è (appunto l'anima/spirito nella loro connotazione fideistica) ma che, se per pura e remota coincidenza, ci fosse.......ci risolverebbe il nostro fondamentale problema : il riuscire a "dimostrare" che noi umani siamo sia "speciali" che ETERNI. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

atomista non pentito

Citazione di: Alberto Knox il 22 Novembre 2022, 20:06:58 PMQuesta è in accordo con la posizione filosofica detta Riduzionismo di tipo materialista mi pare. Quindi per te il cervello è una macchina biocorporea che produce il pensiero , forma la coscienza, archivia le esperienze , è l artefice delle sensazioni e le fa percepire all io il quale a sua volta nasce dall attività celebrale sentendosi per altro il capitano del vascello mente/corpo . Rotto il corpo , rottura anche dell io con tutta la coscienza.
Sostanzialmente io sono un boscaiolo che ogni tanto ha il desiderio di pensare. Il fatto che questo pensiero sia riconducibile ad una "corrente" mi fa anche piacere. Non pretendevo certo di essere l'unico a vedere le cose  in un certo modo e non ero al corrente che si chiamasse pensiero riduzionista materialista. Ma mi spiegate perché "riduzionista" ? A mio parere sarebbe l'altra visione a dover essere chiamata " aumentalista" visto che aggiunge qualcosa di non verificabile all'esistente verificato. O no ?

Alberto Knox

Certo, il termine non indica e non vuole sminuire il pensiero in questione. Con Riduzionismo materialista si intende quella linea di pensiero che rifiuta il dualismo mente e corpo come se esse fossero due realtà distinte e separate. Riducendo il dualismo ad un unico oggetto della fisica e come tale, spiegabile in termini fisici . le leggi della fisica sono le stesse anche per la mente e quindi spiegabile col solo utilizzo della fisica. Questo è il riduzionismo.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Jacopus

CitazioneGiusta riflessione!
Si potrebbe anche dire: di che materia sono fatti i sogni?
Eppure anche a distanza di anni, alcuni di questi, belli o brutti rivivono ancora nella nostra memoria.
Dunque! se non sono di materia, sono però sostanziali, in quanto sostanza non è sinonimo di materia.
Quindi (secondo me) da dove è generata questa sostanzialità se non dal nostro uomo interiore (anima)
Se i sogni sono la dimostrazione dell'anima, le teologie cristiane (e tutte quelle che hanno una visione antropocentrica) devono aggiornarsi e dotare di anima anche gli animali, che sognano esattamente come noi. Probabilmente tutti gli animali sognano ma almeno da cinquanta anni è stato dimostrato che i mammiferi superiori come i gatti, sognano. Anche i ragni però, nel sonno hanno fasi REM, che sono essenziali per sognare. A questo punto però occorre capire come coordinare i libri sacri con queste nuove conoscenze scientifiche.

Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

L'espressione "riduzionismo" tende ad essere dispregiativa in qualsiasi contesto in cui viene applicata, riducendo il riduzionista al minus habens che ha una visione ridotta della realtà. Il materialismo non fa necessariamente di tutta la realtà un fascio materiale ma sa discriminare l'ambito della materia bruta da quello della materia pensante e, a differenza del riduzionismo dualista, non finge, oltre il ragionevole, ipotesi ontologiche sulla natura dello psichico, cui concede ampia autonomia e specificità anche ontologica rispetto alla "materia" oggetto di studio delle scienze fisiche. Esiste certamente un riduzionismo scientista, tipico della scienza socio-omologante di emanazione capitalistica, ma non ha nulla da spartire con un materialismo filosofico consapevole.

Pertanto l'irritazione di atomista è ben giustificata.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Cosa credete esista dopo la morte?

La domanda poggia sulla certezza che noi sappiamo cosa esista prima della morte.
Può rispondere quindi solo chi possieda questa certezza, possedendo inoltre la convinzione che essa sia indipendente dal suo possessore.
Che l'esistenza sia indipendente cioè da chi si avventuri a certificarla, e io credo che ciò sia falso, ma che allo stesso tempo sia utile farlo.
Col riduzionismo cerchiamo di ridurre appunto, la supposta anima a ciò che crediamo di ben conoscere e con cui crediamo di interagire in un modo che non dipende da noi.
Questo è un falso riduzionismo.
Un riduzionismo sincero affermerebbe che l'esistente è ciò che risulta da una interazione, e che venendosi ad interrompere questa interazione con la morte, ogni esistente viene a mancare insieme a colui che interagiva, e non si ripresenterà mai più,  per il motivo che colui che interagiva era unico e resta irripetibile.
Cosa c'è dunque dopo la morte?
Ci sono ancora i vivi, vivadio, ognuno con la sua unicità.
E dunque è cambiato davvero qualcosa dopo la nostra morte?

Il fatto che noi uomini siamo simili non dovrebbe farci perdere di vista l'unica certezza che possediamo, e cioè che ogni essere vivente è unico e irripetibile, per tacere dell'incertezza con cui possiamo certificarne l'individualità.
La morte di chi esattamente dovremmo chiederci?
Sappiamo davvero rispondere a questa domanda?

C'è un altra domanda, forse più fondamentale, da cui deriva la domanda della nostra discussione?
A un essere vivente privo di coscienza cosa riserva l'aldilà?
E' chiaro quindi che la nostra domanda è figlia di una centralità non dovuta attribuita alla coscienza.
Non dovuta perchè la coscienza non è necessaria alla vita.
Oppure invece si?
Ecco, questa mi sembra una domanda forse interessante che non è la solita trita domanda chisiamodadoveveniamodoveandiamo ....
Tutto quello che noi possiamo fare è decostruire queste domande senza risposta, perchè essendo senza risposta  sono''non domande'' e diventa allora interessante capire non  dove andiamo noi, ma da dove vengono le nostre domande senza risposta.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 23 Novembre 2022, 21:20:32 PML'espressione "riduzionismo" tende ad essere dispregiativa in qualsiasi contesto in cui viene applicata, riducendo il riduzionista al minus habens che ha una visione ridotta della realtà. Il materialismo non fa necessariamente di tutta la realtà un fascio materiale ma sa discriminare l'ambito della materia bruta da quello della materia pensante e, a differenza del riduzionismo dualista, non finge...
una collezione di inesattezze . il riduzionismo si contrappone al dualismo che pertanto non viene chiamato "riduzionismo dualista" ma solo dualismo . il termine riduzionismo è dato a buon ragione visto la modalità di pensiero che falcia ampio e raso tutto ciò che è oggetto di elaborazioni metafisiche nate da ciò che è solo teoria di pensiero riducendo (perlappunto) il problema ai minimi termini cercando la risposta in ciò che è conoscenza certa e sperimentabile , la fisica.                             Ma per sperimentare occorre che l oggetto in esperimento sia riproducibile e io non lo sono , nessuno lo è.  la materia non è bruta , da un punto di vista fisico siamo fatti degli stessi atomi della terra , dell acqua , di un sasso. Non è uno speciale tipo di materia a fare la differenza fra pensante e non pensante. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 23 Novembre 2022, 23:30:23 PMuna collezione di inesattezze . il riduzionismo si contrappone al dualismo che pertanto non viene chiamato "riduzionismo dualista" ma solo dualismo . il termine riduzionismo è dato a buon ragione visto la modalità di pensiero che falcia ampio e raso tutto ciò che è oggetto di elaborazioni metafisiche nate da ciò che è solo teoria di pensiero riducendo (perlappunto) il problema ai minimi termini cercando la risposta in ciò che è conoscenza certa e sperimentabile , la fisica.                            Ma per sperimentare occorre che l oggetto in esperimento sia riproducibile e io non lo sono , nessuno lo è.  la materia non è bruta , da un punto di vista fisico siamo fatti degli stessi atomi della terra , dell acqua , di un sasso. Non è uno speciale tipo di materia a fare la differenza fra pensante e non pensante.

Dimostrazione classica di "riduzionismo dualista" che ontologizza nulla più che la nostra ignoranza e riduce l'avversario al meccanicista protoscientista cui Pascal contrappone, giustamente, le ragioni del cuore.

Ragioni che si sono sviluppate in ambito ateologico, "materialista", in un corollario di teorie e dimostrazioni che dalla hegeliana "fenomenologia dello spirito" portano alla liberazione freudiana della sessualità,  alle teorie marxiane e lacaniane dei bisogni e desideri, alla critica delle distorsioni della psicologia di massa (W.Reich), per  calarsi alfine nell'equilibrio dialettico dell'unità psicosomatica, perno del modello umanistico di evoluzione spirituale.

Se vogliamo fare a gara di chi c'è la più lunga ... la teoresi  ;D

L'unità psicosomatica è, esistenzialmente, il perno della maturità consapevole che risponde alle "non domande" di iano. Qui ed ora, come si insegna fin dai tempi dell'umanesimo epicureo. Senza strizzare la nostra ignoranza in finzioni ipotetiche post mortem.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 24 Novembre 2022, 08:08:42 AMDimostrazione classica di "riduzionismo dualista" che ontologizza nulla più che la nostra ignoranza e riduce l'avversario al meccanicista protoscientista cui Pascal contrappone, giustamente, le ragioni del cuore.



Se vogliamo fare a gara di chi c'è la più lunga ... la teoresi  ;D


Al contrario di te io non sono un "servo di partito" quindi è inutile che continui a volermi inserire in una linea di pensiero sia essa dualista o meno. La mia intenzione era di trovare punti  di comunicazione fra un pensiero dualista (mente/corpo, interiorità/esteriorità ) con un pensiero puramente materialista . Era motivo di incontro non di scontro. Quindi se hai sempre la puzza sotto il naso sei pregata di tenerla dalle tue parti con tutta la dialettica del caso.  In quanto la gara l unica che potrei proporti è una gara di torte .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

viator

Salve. Citando da Alberto Knox : " Non è uno speciale tipo di materia a fare la differenza fra pensante e non pensante".


Infatti. La differenza sta nella forma intima, intrinseca, particolare  e QUASI INFINITAMENTE VARIA.........della struttura di quella tal magari identica quantità di materia (sono "soltanto" 92 elementi) la quale può disporsi apparendoci scheggia di minerale priva (per noi) di scopo, oppure porzione funzionante di cervello umano esageratamente densa di (nostri) scopi.

C'è poi il fatto che la scheggia di minerale sarà in balia della energia che la circonda, mentre il cervello umano sarà percorso dall'energia riuscendo a gestirla al proprio interno.......con lo scopo di comunicare al suo esterno e di ordinare al proprio metabolismo corporale la autoproduzione (per via alimentare e quindi poi elettrochimica) della stessa propria energia neurale. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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