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L amore è follia

Aperto da Alberto Knox, 07 Novembre 2022, 00:45:51 AM

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Alberto Knox

Ipazia non è una gara di torte. Ho spiegato perfettamente in che senso l amore ha a che fare con la follia che ci abita. Ma dimentico che sarai convita di non esserne abitata 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

niko

Scusandomi se sono troppo pedante faccio un piccolo appunto anche ad Alberto: quando, come in questo caso, gran parte del tuo post, e anche di un tuo commento, e' un copia incolla di un autore famoso, come Galimberti, penso che dovresti indicarlo come fonte.

Sicuramente condividi appieno il suo pensiero e non volevi intenzionalmente creare equivoci, ma indicare le fonti di pensieri non competamente propri e' sempre corretto ed importante ai fini di un buon dialogo filosofico :).


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Alberto Knox

Certo Galimberti è stata la mia fonte predominante in questo post ma ho riassunto tutto il suo discorso. daltronde ormai Galimberti si ripete in tutte le conferenze che fa. Per forza di cose mi son rimaste impresse le sue citazioni e le ho trascritte .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

daniele22

Citazione di: Alberto Knox il 08 Novembre 2022, 10:22:28 AMLa specie è costituita dalla riproduzione degli individui , l ultimo della specie è l estinzione della specie.
Forse non hai inteso bene il senso della mia risposta. Voglio dire che rigetto l'idea che una specie abbia un'autonomia propria, se non quando appare come soggetto per comodità umane in relazione ai propri uffici (lo studio). L'amore può divenire follìa partendo da un momento in cui uno si ostina a credere che l'altro possa essere come ce lo immaginavamo nel momento in cui ci si è innamorati. In ogni caso una persona sensata e non di primo pelo dovrebbe sapere che dopo l'innamoramento appaiono aspetti che subito non si notano (robe tipo psicopatologie quotidiane, vizi capitali o altre abitudini non gradite). Proseguendo, la routine e la noia possono anche starci in un rapporto d'amore, succede anche tra amici e i rapporti d'amore amicale reggono saldi comunque. Quello che invece non potrebbe proprio starci, e qui sì giungiamo alla follìa, sarebbe la malsopportazione di questi aspetti da parte dell'uno o dell'altro nel mentre che uno prevarichi l'altro imponendo il proseguimento del rapporto

atomista non pentito

Mi chiedo cosa spinga Persone di grande cultura e conseguentemente di grande curiosita' come quelle presenti su questo forum ( me escluso) a "parcellizzare" l'esistenza in questo modo. Ogni aspetto dell'esistenza fisica e psichica e' la risultanza di una quantita' di variabili di cui e' impossibile avere completa "composizione" pertanto l'equiparazione di " amore" e "follia" senza in realta' essere neanche in grado di spiegare cosa siano l'uno e l'altra oltre al proporre domande di questo tipo , mi pare puro esercizio di astrazione concettuale completamente senza possibilita' di  costrutto (ossia di conclusione dei ragionamenti).

Alberto Knox

Io sento , avverto , riecheggiare nella spiegazione che ho dato, estrapolata dalla spiegazione di Galimberti, un ennesimo tentativo di scoprire se stessi e quindi riecheggia il Delfico "conosci te stesso" una ricerca verso l inconscio , guardarlo , rendere conscio ciò che era inconscio e attraverso l ignoto ora noto gli antichi hanno visto , percepito , indagato la follia che sta sotto la ragione e i poeti sanno meglio di chiunque altro cosa vuol dire allentare il coperchio della ragione e accedere alla follia così che la luna non è più un oggetto nel cielo ma un interlocutrice femmina a cui domandare il significato della vita .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

Citazione di: Alberto Knox il 08 Novembre 2022, 10:22:28 AMLa specie è costituita dalla riproduzione degli individui , l ultimo della specie è l estinzione della specie.
Se accettiamo quello che dici, e condividiamo l'evoluzionismo di Darwin, ne deriverebbe che sul pianeta vi è una sola specie che coincide con l'insieme di tutti gli esseri viventi.
Infatti non esiste essere che non derivi da riproduzione di altri esseri.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

viator

Citazione di: atomista non pentito il 08 Novembre 2022, 14:57:15 PMMi chiedo cosa spinga Persone di grande cultura e conseguentemente di grande curiosita' come quelle presenti su questo forum ( me escluso) a "parcellizzare" l'esistenza in questo modo. Ogni aspetto dell'esistenza fisica e psichica e' la risultanza di una quantita' di variabili di cui e' impossibile avere completa "composizione" pertanto l'equiparazione di " amore" e "follia" senza in realta' essere neanche in grado di spiegare cosa siano l'uno e l'altra oltre al proporre domande di questo tipo , mi pare puro esercizio di astrazione concettuale completamente senza possibilita' di  costrutto (ossia di conclusione dei ragionamenti).

Scusa atomista.......ma tu hai mai trovato un costrutto a delle considerazioni filosofiche (cioè ti è mai capitato di trovare dei sani di mente che giungano a rivelarci la verità definitiva circa i massimi concetti, astrazioni e sentimenti ?).

Se sei alla ricerca di una verità assodata (ovviamente relativa e soggettiva.....e con questo la verità continuerà sempre a latitare) devi rivolgerti ad una fede, non alle ideologie (che sono una strategia per cambiare qualcosa che non ci piace in qualcos'altro che ci piaccia, per poi tirare avanti sperando che il Mondo prenda a funzionare secondo i nostri desideri).......non alla speculazione filosofica (strumento narcisistico per riempire la propria vita una volta che noi si abbia già di che soddisfare i nostri bisogni).......

L'amore - detto tra semiignoranti come noi due - è un sentimento.....in particolare si tratta del desiderio di poter uscire da sè stessi per venir assorbiti da ciò che ci ama (al limite...il Mondo nel suo insieme, oppure anche solo la persona che "amiamo" e della quale ci piacerebbe fare parte e venir "completati"). Indistilguibilmente, l'amore è anche (oppure ?) il desiderio di poter avere per sè ciò o chi si ama.......con analoga conseguenza di far diventare le due "cose" (il sè ed il ciò che si ama) una cosa sola.

La follia è appunto questa : l'amore è l'aspirazione a rendere possibile l'impossibile : fondere in uno solo ciò che sarà sempre duplice : il soggetto dell'amore (l'amante) e l'oggetto di esso amore (l'amato).

Ma non preoccuparti e sopratutto non darmi retta : continua a leggere gli inteventi dei "colti ed intelligenti" ! Vedrai che tra tre o quattrocentomila "posts" qualcuno di loro ti spiegherà - forse in modo un pochetto più verboso del mio - quale è la Verità fondamentale che include - tra il resto - anche significato, origine, svolgimento, contraddizioni e futuri sviluppi di tutti i componenti del Mondo, amore incluso. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Alberto Knox

Citazione di: iano il 08 Novembre 2022, 18:31:00 PMSe accettiamo quello che dici, e condividiamo l'evoluzionismo di Darwin, ne deriverebbe che sul pianeta vi è una sola specie che coincide con l'insieme di tutti gli esseri viventi.
Infatti non esiste essere che non derivi da riproduzione di altri esseri.

mi piacerebbe restare sul tema del topic , la mia frase intedeva "riproduzione degli individui -sottinteso- della stessa specie. I panini li fanno più avanti
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: viator il 08 Novembre 2022, 18:53:29 PML'amore - detto tra semiignoranti come noi due - è un sentimento.....in particolare si tratta del desiderio di poter uscire da sè stessi per venir assorbiti da ciò che ci ama (al limite...il Mondo nel suo insieme, oppure anche solo la persona che "amiamo" e della quale ci piacerebbe fare parte e venir "completati"). Indistilguibilmente, l'amore è anche (oppure ?) il desiderio di poter avere per sè ciò o chi si ama.......con analoga conseguenza di far diventare le due "cose" (il sè ed il ciò che si ama) una cosa sola.

La follia è appunto questa : l'amore è l'aspirazione a rendere possibile l'impossibile : fondere in uno solo ciò che sarà sempre duplice : il soggetto dell'amore (l'amante) e l'oggetto di esso amore (l'amato).


queste sono osservazioni che nei dialoghi del Simposio sono presenti ! cioè quando dici "fondere in uno solo ciò che sarà sempre duplice " è citato , è citato da Aristofane quando racconta il mito dell Androgino. vai a cercarlo e capirai l'anologia che ne esce.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#25
Citazione di: Alberto Knox il 08 Novembre 2022, 18:56:06 PMmi piacerebbe restare sul tema del topic , la mia frase intedeva "riproduzione degli individui -sottinteso- della stessa specie. I panini li fanno più avanti

Volevo esprimerti la mia idea che una specie è un insieme  di individui arbitrario, deciso secondo caratteristiche funzionali, che possono includere o meno i modi riproduttivi.
Quando dai  per scontate cose che scontate non sono dovremo pur fartelo notare, o no?.
Si fà presto a dire  panini...come si fà a capire cosa sono se non si riproducono?
Eppure anche i panini possono dividersi per specie.
Naturalmente c'è un modo convenzionalmente accettato di suddividere gli individui in specie, ma non è assoluto ed è in continua evoluzione da Linneo in poi.
Quindi non puoi parlare di specie, e in particolare di specie umana in termini assoluti.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: iano il 08 Novembre 2022, 20:24:31 PMche possono includere o meno i modi riproduttivi.
ma come possono fare a meno della riproduzione? dovrebbero essere eterni. una specie persiste nella sua esistenza grazie al ricambio generazionale. Una specie svincolata dai modi riproduttivi deve avere la qualità di non morire.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

#27
Posto che la definizione di specie è una convenzione, sempre convenzionalmente si ammette che una specie derivi da una altra senza che gli individui smettano di riprodursi, e che una generazione appartenga alla vecchia specie o alla nuova è ancora un fatto convenzionale.
Non sono le specie a riprodursi, ma gli individui e in teoria nessuno ci impedisce di fare di ogni individuo una specie.
Si tratta di convenzioni arbitrarie, ma non nel senso di astruse, perchè hanno la funzione di farci dominare un insieme di individui dove ogni individuo fà storia a sé a rigore, senza bisogno così però di dover raccontare una storia per ogni individuo.
In sostanza le specie non esistono finché noi non le creiamo al fine di raccontare la storia della vita, ma i criteri con cui le individuiamo si evolvono col tempo, al crescere della conoscenza.
Quindi a rigore la specie umana in sé non esiste, se non per una convenzione momentanea a cui tutti in genere aderiamo nella misura in cui si mostra funzionale alle conoscenze attuali.
Darwin non poteva scrivere la storia dell'evoluzione se non parlando di specie, ma non si tratta di una storia univoca, perchè convenzionale è la definizione di specie.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

va ben Iano , facciamo che è tutto convenzionale e chiudiamo l ot.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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