Esperienze di eternità

Aperto da Alberto Knox, 23 Ottobre 2022, 13:25:21 PM

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Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 25 Ottobre 2022, 16:19:10 PMChe noi vogliamo o non vogliamo l'eternità cambia qualcosa nella realtà post mortem ?
Non lo so, ma più approfondisco la ricerca nel tempo e più constato che ènecessario prendere sul serio qualcosa che è nel nostro io interiore. La volontà inoltre , si muove ancora sul piano dei primi due generi di conoscenza ma queste abbiamo visto che vanno bene solo nel tempo e nello spazio. Non sono in grado , in base alla naturalità delle cose, di andare oltre.

Citazione di: Ipazia il 25 Ottobre 2022, 16:19:10 PMChiamare nichilismo l'alternativa all'illusionismo è un uomo di paglia (straw  man).
ritenere a priori che l'alternativa al nichilismo sia l'illusionismo si chiama giungere a conclusioni affrettate, anche lo spaventapasseri del mago di Oz lo sa.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: viator il 25 Ottobre 2022, 17:35:46 PMSalve Alberto Knox. Estraendo dal tuo testo : " Certo lo sapremo solo quando moriremo".

Ma come? Dopo morti si è ancora in grado di imparare qualcosa ? Ci fu un famoso filosofo greco che si domandava perchè mai si dovesse avere paura della morte.
ci si scontra con i limiti del linguaggio quando si cerca di spiegare qualcosa che è al di là del tempo e dello spazio quindi è vero che la frase in neretto può essere vista come un non-sense. Sto facendo del mio meglio per far si di non entrare in certe contraddizioni.
Citazione di: viator il 25 Ottobre 2022, 17:35:46 PM"La morte? Finchè ci siamo noi non c'è lei.......quando ci sarà lei non ci saremo noi".
è una rielaborazione delle parole di Epicuro , ma fui io a parlartene se non sbaglio, hai già dimenticato il nome vedo.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 25 Ottobre 2022, 17:44:21 PMritenere a priori che l'alternativa al nichilismo sia l'illusionismo si chiama giungere a conclusioni affrettate, anche lo spaventapasseri del mago di Oz lo sa.

Certamente, ma l'alternativa al nichilismo, per nostra fortuna, non è biunivocamente l'illusionismo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Alberto Knox il 25 Ottobre 2022, 12:18:54 PMMa c'è una dimensione dell essere dove il gracchiare del tempo non può arrivare a mettere il becco! o gli artigli! e questa dimensione dice kant, dice Agostino è l'io invisibile.
è vero? o è solo illusione? la cosa importante è che ognuno ne deduca ciò che sente, ma che non sarà mai una conoscenza certa, dimostrabile. Lo detto più volte nei miei interventi "sono queste esperienze dimostrabili? " la risposata è No, non lo sono. E tu allora perchè ci credi? mah, non lo so, forse voglio fare la scommessa di Pascal. non serve che vi dica io, tutti voi la conoscete la scommessa di Pascal....non è così?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

La scommessa di Pascal, in quanto scommessa, può essere facilmente rovesciata: anche scommettere sull'inesistenza di Dio ha i suoi vantaggi. Oppure, visto che va tanto di moda la bisessualità, un rasserenante agnosticismo senza scommessa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#20
Citazione di: Alberto Knox il 25 Ottobre 2022, 12:18:54 PMPuò anche essere non desiderabile l'eternità e preferire che sia il nulla , lo capisco, capisco anche però che si aspira quindi al nichilismo dell essere. Che cosa vogliamo di noi dopo la morte fisica? vogliamo che qualcosa della nostra mente viva? o che muoia? è questa la domanda che mi pongo ora
Cambiamo in continuazione, moriamo e risorgiamo di continuo.
Secondo me è un problema di ''individuazione''.
Se mettiamo da parte l'autocoscienza, la percezione delle altre individualità non è perfettamente definita sia nel tempo che nello spazio in modo assoluto, ma in modo funzionale.
L'amore per gli altri dovrebbe farci guadagnare l'eternità (di chi esattamente?), ma la coscienza allargata ad una individualità che si sovrappone alle altre ci dice che noi siamo appunto quegli altri, o che quantomeno possiamo immedesimarci, che possiamo morire ad ogni istante negli altri, divenendo altro.
La domanda che tu poni secondo me è la questione trita e ritrita dell'essere e il divenire.
Però ripeto, conscio di non saper ben dire altrimenti, è una questione di definizione , di intercettazione dell'individuo, al di là della pura percezione dell'individuo.
Faccio un esempio rozzo: se l'individuo è un essere vivente,, noi possiamo dirci tale escludendo dalla nostra individualità i miliardi di microbi che ci abitano?
Perchè se li escludessimo di fatto moriremmo all'istante e non saremmo più esseri viventi.
Al di là della basilare percezione di noi, una percezione  che si sforzi di tener conto delle nuove conoscenze ci avverte di quanto semplicistiche siano in fondo questioni che pure continuano ad apparirci nella loro luce tragica, come la morte.
Ma la morte di chi?
Sicuramente la morte di una semplicistica autopercezione.
Non è che in questo modo vinco la paura della morte, ma me ne faccio una ragione, e se riesco a farmene una ragione riesco a vivere con più leggerezza, evitando di aggiungere altri drammi sceneggiati al dramma della morte.

Io sento l'esigenza di ridefinire, e magari di aggiustare la percezione di individuo, conscio che ciò comporterebbe una rivoluzione etica.
Immagino un individuo non così ben delineato, ben separato, come lo abbiamo considerato finora.
Un individuo che non potrebbe aspirare ad essere il ''più ricco e potente uomo del mondo'' , perchè costretta a chiedersi, ''il più ricco e potente'' si, ...ma esattamente chi?
Non penso così di risolvere tutto, perchè una nuova etica porterà forse nuove distorsioni, ma penso che dovremmo semplicemente adeguare la percezione di noi stessi al nuovo essere che in continuo siamo, a meno che non pensiamo che la percezione di noi stessi sia un fatto assoluto.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2022, 08:13:52 AMLa scommessa di Pascal, in quanto scommessa, può essere facilmente rovesciata: anche scommettere sull'inesistenza di Dio ha i suoi vantaggi.
Visto la posta in gioco non vedo ne il senso ne il guadagno sul puntare tutto sul nulla.
Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2022, 08:13:52 AMOppure, visto che va tanto di moda la bisessualità, un rasserenante agnosticismo senza scommessa.
l'analogia fra la bisessualità e l'agnosticismo sarebbe quindi intendere che l'agnostico crede sia a Dio che al nulla? un pò di quà un pò di là? propio come il bisessaule scegli di volta in volta il sesso con cui stare in compagnia intima? se è così non sono d'accordo perchè il bisessuale prende il meglio dai due mondi , per lui non conta il genere homo o donna, conta l'amore, conta la persona. Viceversa l agnostico non sa cosa credere o non credere , è alla continua ricerca di se stesso,di un senso e di un significato , pensa che un messaggio esista ma che non lo sapremo mai e vive alla giornata. Il bisessuale ha di gran lunga le idee più chiare . L analogia non torna
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: iano il 27 Ottobre 2022, 11:14:20 AMma penso che dovremmo semplicemente adeguare la percezione di noi stessi al nuovo essere che in continuo siamo, a meno che non pensiamo che la percezione di noi stessi sia un fatto assoluto.
dipende da che tipo di percezione si sta parlando, la percezione di noi stessi l'abbiamo sempre, anche questo momento sento me stesso nelle parole che mi escono ora dalla mia mente a riempire queste righe. Ma è un tipo di percezione ancora superficiale. Qual'è , dunque, la  percezione più profonda e veritiera di noi stessi? se non quella che si ha quando si entra in comunione con se stessi? bisogna denudare il falso io interiore.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 27 Ottobre 2022, 17:21:34 PMVisto la posta in gioco non vedo ne il senso ne il guadagno sul puntare tutto sul nulla.

Per l'ateo il nulla è Dio, il tutto è la realtà immanente. La sua scommessa è sulla realta immanente rispetto alla nullificante illusione teista.

Citazionel'analogia fra la bisessualità e l'agnosticismo sarebbe quindi intendere che l'agnostico crede sia a Dio che al nulla? un pò di quà un pò di là? propio come il bisessaule scegli di volta in volta il sesso con cui stare in compagnia intima? se è così non sono d'accordo perchè il bisessuale prende il meglio dai due mondi , per lui non conta il genere homo o donna, conta l'amore, conta la persona. Viceversa l agnostico non sa cosa credere o non credere , è alla continua ricerca di se stesso,di un senso e di un significato , pensa che un messaggio esista ma che non lo sapremo mai e vive alla giornata. Il bisessuale ha di gran lunga le idee più chiare . L analogia non torna

Torna, torna: l'agnostico se la spassa tanto con teisti che ateisti del sesso che predilige. Incluso quello degli angeli.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2022, 22:26:34 PMTorna, torna: l'agnostico se la spassa tanto con teisti che ateisti del sesso che predilige. Incluso quello degli angeli.
Un credente è un credente e non un altra cosa, un ateo è un ateo e non un altra cosa, queste sono categorie che fate voi e si basano sul sistema di regole della ragione e quindi un coltello da cucina è destinato alle cose da cucina e non ad altro. questo dice le regole della ragione , ma non è vero. Un coltello da cucina è li disponibile anche per bucare una pancia. Le regole della ragione sono utili, ma non sono vere.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Alberto Knox il 24 Ottobre 2022, 13:19:47 PMSe qualcuno di voi ora , pensa di voler fare un esperienza di eternità, non la farà..

ah! e perche non la farà? perchè ancora vuole conquistare qualcosa, ancora vuole conoscere con quel primo e secondo genere di conoscenza rimanendo così vincolato alla volontà di potenza, di conoscere.


9 luglio 1942 ore 9:30
Parole come Dio, morte , dolore ed eternità, si devono dimenticare di nuovo, si deve diventare un altra volta così semplici,senza parole,  come il grano che cresce, o la pioggia che cade, si deve semplicemente...essere.


Non la farà  se non mette da parte parole come ateo, teista , monoteista , deista, Dio! , morte, dolore, eternità...un esperienza di eternità non ha niente a che vedere con le categorie , perchè le categorie fanno parte della ragione , primo e secondo genere di conoscenza . Ecco, è questo che vuol dire denudare il falso io interiore, perchè l'io è rivestito dalle nostre convenzioni, dai nostri pregiudizi, dalle nostre idee ,dai libri , dai film, dal sì, dal no, dalla nostra volontà, dalla non volontà , dalla ragione che abbiamo aquisito. Deporre tutto questo si chiama lavarsi dentro , aria nuova, fresca e pulita, quando tu fai questo , tu stai facendo un esperienza spirituale tramite il tuo io interiore che si accorda con la sinfonia della natura per quanto mi riguarda.
la sto facendo troppo lunga, e la cosa è in realtà più semplice di quel che sembra.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Basta l'infinito di Leopardi per avere tutta la trascendenza filosoficamente vera.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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atomista non pentito

Citazione di: Alberto Knox il 27 Ottobre 2022, 23:21:54 PMNon la farà  se non mette da parte parole come ateo, teista , monoteista , deista, Dio! , morte, dolore, eternità...un esperienza di eternità non ha niente a che vedere con le categorie , perchè le categorie fanno parte della ragione , primo e secondo genere di conoscenza . Ecco, è questo che vuol dire denudare il falso io interiore, perchè l'io è rivestito dalle nostre convenzioni, dai nostri pregiudizi, dalle nostre idee ,dai libri , dai film, dal sì, dal no, dalla nostra volontà, dalla non volontà , dalla ragione che abbiamo aquisito. Deporre tutto questo si chiama lavarsi dentro , aria nuova, fresca e pulita, quando tu fai questo , tu stai facendo un esperienza spirituale tramite il tuo io interiore che si accorda con la sinfonia della natura per quanto mi riguarda.
la sto facendo troppo lunga, e la cosa è in realtà più semplice di quel che sembra.
Deporre tutto questo semplicemente non e' possibile. Non un solo secondo del proprio vissuto , pensato , giocato , sofferto ecc ecc. L'esperienza spirituale ( ma poi e' cosi' spirituale ?) e' starci bene dentro.

Alberto Knox

Citazione di: atomista non pentito il 28 Ottobre 2022, 12:21:14 PMDeporre tutto questo semplicemente non e' possibile. Non un solo secondo del proprio vissuto , pensato , giocato , sofferto ecc ecc. L'esperienza spirituale ( ma poi e' cosi' spirituale ?) e' starci bene dentro.
per quanto possibile atomista, per quanto possibile, presumevo che fosse sottointeso , Per quanto riguarda la frase " L'esperienza spirituale ( ma poi e' cosi' spirituale ?) e' starci bene dentro. " chi è che deve stare bene dentro , e dentro a cosa?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 28 Ottobre 2022, 06:12:40 AMBasta l'infinito di Leopardi per avere tutta la trascendenza filosoficamente vera.
capisco perfettamente l'iquietudine di Leopardi di fronte questi infiniti spazi e sovrumani silenzi (ove per poco il cuor non si spaura dice) il motivo è presente, come ben noto , anche nei pensieri di Pascal (il silenzio eterno di questi infiniti spazi mi spaventa..) essendo costituiti di spazio e di tempo è normale che la mente vacilla di fronte all idea dell infinito. Ma il dolce naufragare con cui chiude la poesia non è sempre poi così dolce, anzi a volte può essere molto amaro questo naufragare.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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