Non appellabilità delle sentenze di assoluzione

Aperto da Eutidemo, 19 Agosto 2022, 06:45:25 AM

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Eutidemo

Berlusconi ha dichiarato: "Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno più appellabili; ed infatti, in  Italia, ogni anno migliaia di persone vengono arrestate e processate pur essendo innocenti!"
Al riguardo, ritengo opportuno fare qualche considerazione.
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Ed infatti:
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1)
Dire che "in  Italia, ogni anno migliaia di persone vengono arrestate e processate pur essendo innocenti!", vale tanto quanto dire che "in  Italia, ogni anno migliaia di persone non vengono nè arrestate nè processate pur essendo colpevoli!"
In entrambi i casi, si tratta di una insulsa "banalità da bar"; e che, in ogni caso, non ha niente a che vedere con il diritto ai tre gradi di giudizio, che, attualmente, viene riconosciuto a tutte le parti in causa!
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2)
Ed infatti i gradi di giudizio sono tre, sia per l'imputato che per il pubblico ministero; per cui, se essi venissero concessi solo al primo e non al secondo (che non potrebbe più appellarsi), verrebbe violato l'art.111 della Costituzione, il quale sancisce che ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in "condizioni di parità".
Per cui, probabilmente (anche "pro domo sua") Berlusconi spera che la destra raggiunga elettoralmente una maggioranza qualificata tale, da poter modificare unilateralmente la Costituzione.
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3)
Se il il pubblico ministero non potesse più appellarsi, ci sarebbero molti assassini ancora a spasso.
Ad esempio, nel caso dell'omicidio avvenuto a Garlasco, in provincia di Pavia, il mattino del 13 agosto 2007 ai danni di Chiara Poggi, il presunto colpevole Alberto Stasi venne assolto sia in primo che in secondo grado; però, grazie all'appello del pubblico ministero, il 12 dicembre 2015 la Cassazione, in riforma delle precedenti sentenze di assoluzione, lo ha riconosciuto definitivamente colpevole, per cui ora si trova in carcere.
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4)
Non è vero, come dice Berlusconi, che tre gradi di giudizio tengono sulle spine l'imputato per decenni; ed infatti, nel caso di cui sopra, tra primo grado, secondo grado e terzo grado, sono passati solo otto anni.
Periodo di tempo sicuramente non breve, ma che, per l'accertamento i tre gradi dell'imputabilità di un reato grave come un omicidio, non mi sembra poi così eccessivo.
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5)
Berlusconi, avendo rivestito  abitualmente il ruolo di imputato, non considera la posizione della "parte civile", cioè delle "vittime" dei reati; ed infatti, secondo me, vanno tutelate anche queste ultime, e non soltanto l'imputato!
Per cui, rendendo inappellabili le sentenze di assoluzione, le "vittime" dei reati e/o i loro familiari, avrebbero un solo grado di giudizio penale per far valere le loro ragioni; il che pure non mi sembra molto giusto*!
***
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NOTA *
In base al dispositivo dell'art. 652 del Codice di Procedura Penale: "La sentenza penale irrevocabile di assoluzione pronunciata in seguito a dibattimento ha efficacia di giudicato, quanto all'accertamento che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto è stato compiuto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima, nel giudizio civile o amministrativo per le restituzioni e il risarcimento del danno promosso dal danneggiato o nell'interesse dello stesso, sempre che il danneggiato si sia costituito o sia stato posto in condizione di costituirsi parte civile, salvo che il danneggiato dal reato abbia esercitato l'azione in sede civile a norma dell'articolo 75 comma 2. La stessa efficacia ha la sentenza irrevocabile di assoluzione pronunciata a norma dell'articolo 442, se la parte civile ha accettato il rito abbreviato."

sapa

Ciao Eutidemo, scusa la mia ignoranza, ma negli USA non vale la regola dell'inappellabilità delle sentenze? Il che se non sbaglio, porta a considerare, davanti alla legge, innocente/colpevole un assolto/condannato anche a fronte di prove schiaccianti, emerse dopo la sentenza? In questo caso, si tratterebbe sicuramente di errori giudiziari, ma non si possono considerare tali anche 2 sentenze di assoluzione, alle quali segue, dopo anni, una sentenza di condanna definitiva? Il discorso che fa Berlusconi, insieme ad altre forze politiche "contigue", è che non si può tenere sulle spine una persona per anni, con processi che generano sentenze contraddittorie tra loro. La domanda che ti faccio è: meglio un colpevole in libertà, o un innocente in galera o, comunque, condannato a vivere per anni, nel tentativo di dimostrare la propria innocenza? Otto anni per stabilire che Alberto Stasi era colpevole sono tanti, direi troppi. Berlusconi farebbe meglio, per il suo stesso interesse personale e politico, a non parlare di argomenti giudiziari, ma qualcosa per migliorare "l' impianto", a mio avviso va fatto. A presto

Ipazia

Tre gradi di giudizio sono un'assurdità. Ne basterebbero due e si ridurrebbero drasticamente: incompetenze, organici, tempi, costi e sofferenze della "giustizia". Garantendo comunque sempre condizioni di parità tra accusa e difesa, non come vorrebbe il padre fondatore di una repubblica divenuta per legge sempre più a misura di delinquenti: grandi e piccoli.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao Sapa. :)
Il mio TOPIC non riguardava, in generale, quale possa essere il numero più opportuno di gradi di giudizio (1, 2 o 3), bensì la proposta di Berlusconi di lasciarne 3 all'imputato, e 1 solo al PM; per cui sei andato un po' O.T.
Ma non fa niente! :)
***
In ogni caso, negli Stati Uniti sono previsti tre gradi di giudizio:
- la Corte di primo grado (Trial Court, statale o federale);
- la Corte d'Appello (Appellate Court);
- la Corte Suprema (Supreme Court).
Però il sistema giurisdizionale USA è molto diverso da nostro, in parte in meglio, in parte in peggio; ma sarebbe troppo lungo e complicato elencare le differenze tra un sistema giudiziario e l'altro (anche perchè quello USA io lo conosco molto poco).
***.
In ogni caso, due sentenze di assoluzione, alle quali segue, dopo anni, una sentenza di condanna (o viceversa), non significa affatto che il nostro sistema giudiziario sia carente; bensì soltanto che, come tutte le altre cose umane, anche la giustizia umana non è mai perfetta.
Ed è proprio per questo che più gradi di giudizio ci sono, più garanzie ci sono di imbroccare, alla fine, la sentenza giusta (come quando si consultano più specialisti medici); ma potrebbero essere anche quattro o solo due.
Questo, ovviamente, è opinabile.
***
L'importante, secondo me, è che siano più veloci i singoli gradi di giudizio, e che passi meno tempo tra l'uno e l'altro; è a questo che dovrebbe puntare una seria riforma della giustizia.
***
Ma il punto qui in discussione era un altro!
Ed infatti, almeno secondo me, assicurare tre gradi di giudizio (veloci o lenti che essi siano)ad un'unica parte, e solo un grado di giudizio all'altra parte, è assolutamente iniquo e sperequativo; e, almeno finchè non la cambieranno, è anche contrario alla nostra Costituzione.
***
Inoltre sarebbe una vera cuccagna per i criminali più danarosi; in quanto, per loro, in tal modo, potrebbe risultare sufficiente cercare di corrompere una sola corte giudicante, invece di tre.
***
Per quanto mi riguarda, è senz'altro meglio un colpevole in libertà, che un innocente in galera; ma questo non c'entra assolutamente niente con i tre gradi di giudizio concessi solo all'imputato, e non al pubblico ministero.
***
Un saluto! :)
***
.
P.S.
Stai attento a non confondere gli "errori giudiziari", con le "sentenze riformate" in grado successivo in conseguenza di un "diverso giudizio" del giudice d'appello; il primo, infatti, è un "caso patologico", mentre il secondo è solo un "caso fisiologico" e perfettamente naturale.
Ed infatti, a prescindere dai tre "gradi fisiologici" di giudizio di cui abbiamo parlato sopra, se la sentenza è l'effetto di un "errore di fatto" risultante dagli atti o documenti della causa, e cioè quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure quando è supposta l'inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita, la parte interessata può ricorrere alla cosiddetta "revocazione della sentenza" ai sensi dell'art.395 CPP; che è una cosa diversa dall'appello in secondo o in terzo grado.

sapa

Citazione di: Eutidemo il 19 Agosto 2022, 11:23:42 AM
Ciao Sapa. :)
Il mio TOPIC non riguardava, in generale, quale possa essere il numero più opportuno di gradi di giudizio (1, 2 o 3), bensì la proposta di Berlusconi di lasciarne 3 all'imputato, e 1 solo al PM; per cui sei andato un po' O.T.
Ma non fa niente! :)
***
In ogni caso, negli Stati Uniti sono previsti tre gradi di giudizio:
- la Corte di primo grado (Trial Court, statale o federale);
- la Corte d'Appello (Appellate Court);
- la Corte Suprema (Supreme Court).
Però il sistema giurisdizionale USA è molto diverso da nostro, in parte in meglio, in parte in peggio; ma sarebbe troppo lungo e complicato elencare le differenze tra un sistema giudiziario e l'altro (anche perchè quello USA io lo conosco molto poco).
***.
In ogni caso, due sentenze di assoluzione, alle quali segue, dopo anni, una sentenza di condanna (o viceversa), non significa affatto che il nostro sistema giudiziario sia carente; bensì soltanto che, come tutte le altre cose umane, anche la giustizia umana non è mai perfetta.
Ed è proprio per questo che più gradi di giudizio ci sono, più garanzie ci sono di imbroccare, alla fine, la sentenza giusta (come quando si consultano più specialisti medici); ma potrebbero essere anche quattro o solo due.
Questo, ovviamente, è opinabile.
***
L'importante, secondo me, è che siano più veloci i singoli gradi di giudizio, e che passi meno tempo tra l'uno e l'altro; è a questo che dovrebbe puntare una seria riforma della giustizia.
***
Ma il punto qui in discussione era un altro!
Ed infatti, almeno secondo me, assicurare tre gradi di giudizio (veloci o lenti che essi siano)ad un'unica parte, e solo un grado di giudizio all'altra parte, è assolutamente iniquo e sperequativo; e, almeno finchè non la cambieranno, è anche contrario alla nostra Costituzione.
***
Inoltre sarebbe una vera cuccagna per i criminali più danarosi; in quanto, per loro, in tal modo, potrebbe risultare sufficiente cercare di corrompere una sola corte giudicante, invece di tre.
***
Per quanto mi riguarda, è senz'altro meglio un colpevole in libertà, che un innocente in galera; ma questo non c'entra assolutamente niente con i tre gradi di giudizio concessi solo all'imputato, e non al pubblico ministero.
***
Un saluto! :)
***
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P.S.
Stai attento a non confondere gli "errori giudiziari", con le "sentenze riformate" in grado successivo in conseguenza di un "diverso giudizio" del giudice d'appello; il primo, infatti, è un "caso patologico", mentre il secondo è solo un "caso fisiologico" e perfettamente naturale.
Ed infatti, a prescindere dai tre "gradi fisiologici" di giudizio di cui abbiamo parlato sopra, se la sentenza è l'effetto di un "errore di fatto" risultante dagli atti o documenti della causa, e cioè quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure quando è supposta l'inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita, la parte interessata può ricorrere alla cosiddetta "revocazione della sentenza" ai sensi dell'art.395 CPP; che è una cosa diversa dall'appello in secondo o in terzo grado.

Ciao Eutidemo, non sapevo che la "proposta" di riforma del processo avanzata da Berlusconi prevedesse di lasciare l'appellabilità della  sentenza solo all'imputato, ovviamente in caso di condanna, e non al pm, in caso contrario. Messa così, ovviamente è una proposta iniqua. In effetti, ho sentito e visto, in questi giorn, il baldo Silvio biascicare della necessità di rendere le sentenze di assoluzione inappellabili, ma non ha parlato, almeno sui "suoi" media, di 3 gradi di appello di quelle di condanna....E' vero che, parlando solo di inappellabilità delle sentenze di assoluzione e nulla dicendo di quelle di condanna, il furbacchione potrebbe aver volutamente inteso dire che, per l' imputato, le cose rimarrebbero  invariate, ma io, che sono un ingenuo e con l'età sono destinato a rinquaglionirmi sempre di più, non c'ero arrivato. E' probabile che, in questo caso, diventerebbe una norma incostituzionale, come dici giustamente. Dubito che in questi termini ci sia il tempo e la voglia, nel caso questi dovessero governare, di mettersi in un simile ginepraio. Un conto è la campagna elettorale, fatta per attrarre il voto degli allocchi (come me!), un 'altra sarà perdere mesi in una cosa che il PdR non firmerà mai. Giustamente. A presto

InVerno

Dopo trent'anni ancora Berlusconi riesce con le sue sparate a dettare l'agenda delle campagne elettorali, e avversari politici e giornalisti abboccano come merluzzi. Trent'anni per imparare il trucco, lo stesso, semplice, trucco da venditore di stracci, ma niente, ci riesce sempre.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 19 Agosto 2022, 19:57:13 PMDopo trent'anni ancora Berlusconi riesce con le sue sparate a dettare l'agenda delle campagne elettorali, e avversari politici e giornalisti abboccano come merluzzi. Trent'anni per imparare il trucco, lo stesso, semplice, trucco da venditore di stracci, ma niente, ci riesce sempre.
E' il potere magico di chi possiede le televisioni. 

Eutidemo

Per completezza espositiva, credo sia doveroso ricordare che la proposta di Berlusconi si basa su una ben precisa argomentazione logico-giuridica; sebbene, almeno secondo me, si tratti di un'argomentazione assolutamente sofistica e paralogistica.
***
Ed infatti, ai sensi dell'art.533 CPP: "Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l'imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio."
Allora, argomentano i legulei al soldo di Berlusconi, che senso c''è ad appellare una sentenza di assoluzione?
Ed infatti, secondo loro, se l'imputato è stato assolto in primo grado, il giudice d'appello non dovrebbe mai poter pronunciare una sentenza di condanna nei suoi confronti in secondo grado; ciò in quanto una sentenza di primo grado che lo ha assolto dovrebbe comunque configurare un "ragionevole dubbio" in suo favore, quando il giudice d'appello deve decidere quale sentenza emettere ai sensi dell'art.533 CPP.
***
Ma si tratta soltanto di un sofisma!
***
Ed infatti il giudice d'appello deve decidere "autonomamente" se, nell'intravedere un "ragionevole dubbio" in favore dell'imputato, il giudice di primo grado si sia sbagliato oppure no; ciò in quanto il primo giudice, per un erroneo ragionamento, ovvero per una carente valutazione delle prove, potrebbe aver ritenuto che ci fosse un "ragionevole dubbio" in favore dell'imputato, il quale, invece, secondo il giudice di secondo grado, era assolutamente insussistente.
***
In altre parole, la pronuncia di assoluzione di primo grado, in sè stessa, non può certo costituire un "elemento" di valutazione nel giudizio di secondo grado; ed infatti essa ne costituisce semplicemente l'"oggetto" di "riesame"!
***
Un saluto a tutti gli intervenuti! :)
***

 

Ipazia

Nel frattempo la concorrenza tra straccioni venditori di stracci si è così intensificata nell'agone politica italiana - ormai sono rimasti solo loro in Parlamento - che il caimano deve sgomitare per rivendicare la primogenitura.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Citazione di: Ipazia il 20 Agosto 2022, 07:40:02 AMNel frattempo la concorrenza tra straccioni venditori di stracci si è così intensificata nell'agone politica italiana - ormai sono rimasti solo loro in Parlamento - che il caimano deve sgomitare per rivendicare la primogenitura.
E' vero! :)
Però quella  nessuno gliela potrà mai contestare! ;)

daniele22

Buonasera a tutti. Passato il caldo?
Mi è interessato leggere l'evidenza di Eutidemo circa quella giravolta che corrisponderebbe infine alla pezza giustificativa sulle intenzioni di Silvio. Volevo dire una cosa. Ma Silvio si è chiesto che la messa in atto della sua idea provocherebbe probabilmente una crescita di sentenze di colpevolezza in primo grado di giudizio? Ma forse lui vede cose che io non vedo. Cioè ... dico io ... All'oggi forse potrebbe essere che un giudice, o collegio giudicante che sia, potrebbe essere influenzato nell'emettere una sentenza dal fatto di sapere che vi saranno potenzialmente dei ricorsi a questa suo giudizio. Come dire ... Beh! Per me è innocente e lo assolvo, semmai ci penserà il Pm a dire, tramite la richiesta di appello, che lui è contrario al mio opinare ... d'altra parte non siamo infallibili.

Poi volevo dire un'altra cosa: per quel che ne so io, molto poco, mi risulta che vi siano molti processi che arrivano in Cassazione diciamo molto spavaldamente

Eutidemo

Ciao Daniele22 :)
Occorre tenere presente che i gradi di "giudizio  di merito", in Italia, sono soltanto due; e, all'incirca, nel 40% dei casi le sentenze di primo grado vengono "ribaltate" in appello.
Quello dinanzi alla Corte di Cassazione, invece, è un "giudizio di legittimità" (senza  rinvio o con rinvio al giudice di merito), per cui è difficile fare una statistica dei casi in cui le sentenze di secondo grado vengono "ribaltate" in Cassazione; in ogni caso io non riesco a trovarla su INTERNET.
***
Un saluto! :)
***

daniele22

Grazie per la risposta Eutidemo. Circa la cassazione fui sorpreso quando un mio amico vi approdò per motivi che lui adduceva al voler allungare i tempi della sentenza definitiva .... Costui infatti non si aspettava di sicuro che venisse in qualche misura bocciato il percorso processuale, tanto più che la pena era tutto sommato abbastanza mite e lui era pure reo confesso già in primo grado ... tanto che ottenne il rito abbreviato. Non sono un esperto, ma pensavo che la cassazione non potesse essere scomodata tanto facilmente.
40 per cento di ribaltamenti in Corte d'appello? Mi sarei aspettato una cifra del genere rispetto alla modifica della pena, ma non che la modifica corrispondesse ad un ribaltamento in toto. Mi sembra una cifra molto alta.
Insomma ci sarebbe molto da chiedersi su tali fatti

Eutidemo

Citazione di: daniele22 il 30 Agosto 2022, 11:58:14 AMGrazie per la risposta Eutidemo. Circa la cassazione fui sorpreso quando un mio amico vi approdò per motivi che lui adduceva al voler allungare i tempi della sentenza definitiva .... Costui infatti non si aspettava di sicuro che venisse in qualche misura bocciato il percorso processuale, tanto più che la pena era tutto sommato abbastanza mite e lui era pure reo confesso già in primo grado ... tanto che ottenne il rito abbreviato. Non sono un esperto, ma pensavo che la cassazione non potesse essere scomodata tanto facilmente.
40 per cento di ribaltamenti in Corte d'appello? Mi sarei aspettato una cifra del genere rispetto alla modifica della pena, ma non che la modifica corrispondesse ad un ribaltamento in toto. Mi sembra una cifra molto alta.
Insomma ci sarebbe molto da chiedersi su tali fatti
Ho letto così, ma anche a me il  40 per cento di ribaltamenti in Corte d'appello mi sembra eccessivo; probabilmente ci si riferiva semplicemente ad una  modifica della pena.

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 30 Agosto 2022, 05:30:23 AM
Ciao Daniele22 :)
Occorre tenere presente che i gradi di "giudizio  di merito", in Italia, sono soltanto due; e, all'incirca, nel 40% dei casi le sentenze di primo grado vengono "ribaltate" in appello.
Quello dinanzi alla Corte di Cassazione, invece, è un "giudizio di legittimità" (senza  rinvio o con rinvio al giudice di merito), per cui è difficile fare una statistica dei casi in cui le sentenze di secondo grado vengono "ribaltate" in Cassazione; in ogni caso io non riesco a trovarla su INTERNET.
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Un saluto! :)
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Di fatto è un terzo grado di giudizio capace di raddoppiare i gradi di giudizio facendoli tornare al primo grado, come avvenuto con le stragi di stato, mentre i responsabili sgusciavano in ogni parte sicura del mondo.

Più aumentano i gradi di giudizio, più aumenta la deresponsabilizzazione dei magistrati. E la metastasi della giustizia avanza.

La cura: porre tutto il potenziale investigativo e professionale nel primo grado e tenere il ricorso solo per fatti nuovi non presenti nel primo, inappellabile, grado. Con un buon filtro preliminare che giudichi la novità che dà diritto al ricorso.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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