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Guerra in Ucraina II

Aperto da InVerno, 19 Maggio 2022, 08:07:57 AM

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anthonyi

Effettivamente, I nostri mezzi di informazione tendono a sottolineare le fragilità dell'ucraina, ma non quelle della Russia. 
Naturalmente non si può certo parlare di tracollo, ma certamente l'ultima fase di avanzamenti nel donbass é costata cara alla Russia sia in uomini, sia in artiglieria, con quest'ultime che sono sostanzialmente fuse per l'uso, anche perché si é evidenziato che la Russia é carente anche nella manutenzione degli armamenti, quando invece sembra che gli artigiani ucraini si stiano ingegnando nel cercare di recuperare tutto il possibile. 
Adesso i russi hanno detto che si prendono una pausa di riflessione, ma la verità é che si sono resi conto che al di fuori della sacca del donbass la strategia utilizzata prima non funziona più, gli spazi sono diventati troppo ampi ed aperti. 

InVerno

Citazione di: Alexander il 08 Luglio 2022, 14:48:35 PMBuondì a tutti

Non solo Putin mente. Gli slavi mentono: in particolare i potenti, i ricchi e i commercianti. F. Dostoevskj lo dirà: solo gli scemi e gli idioti non mentono. E sono scemi e idioti proprio perché incapaci di mentire. L'uomo di mondo mente. Putin mente e Zelenskj e i suoi ministri mentono. Mentono sulle vittime civili, ingigantendone il numero, e mentono sulle perdite inflitte al nemico, esagerando. Anche le donne slave spesso mentono: dicono di amarti, ma non è vero. Amano i tuoi soldi e la tua casa in città, meglio se spaziosa (poi infatti arrivano i "parenti" e c'è bisogno di spazio). Insomma è una guerra tra bugie e bugiardi. In mezzo, gli scemi e gli idioti, i russi e gli ucraini che non sono capaci di mentire, che si prendono in testa i missili, o sono inseguiti nei campi dai droni americani. "..Per molti l'ayatollah Khomeyni è santità. Abbocchi sempre all'amo" (cit.).
Tutti mentono, volontariamente o involontariamente, ma con qualche aspettativa di farla franca, o per disinteresse di chi dovrebbe verificare, o almeno sperano per un periodo di tempo.  Gli ucraini mentono sul numero di civili morti? Può essere, hanno anche qualche aspettativa di farla franca con la loro ipotetica menzogna visto che è difficile verificare. Putin è su un altro livello, ti ricordo che ci sono voluti quasi tre mesi perchè qualche ufficiale russo ammettesse che stavano invadendo l'Ucraina, mentre stava accadendo davanti  agli occhi di tutti. Putin non mente, Putin dice che c'è il sole quando piove. Non c'entra Dostojevski e gli slavi, Hitler la chiamava große Lüge, ovvero una bugia così grossa che nessuno crederebbe possibile tu abbia il coraggio di distorcere la realtà così impudentemente, in un certo senso, si è costretti a dargli credito perchè l'alternativa sarebbe  quella di considerare l'interlocutore un demente. Nei manuali delle "misure attive" della disinformazione KGB si dice esattamente lo stesso: mentire poco è controproducente, la menzogna deve essere più grande possibile. Si dice anche che è meglio scegliere come bersagli nazioni dove l'informazione è allo sfascio, e aspettare che da lì si propaghi nel resto del mondo, nascondendo la mano di chi l'aveva diffusa originariamente, e trovare qualche utile idiota che vi creda sinceramente. L'Italia, con il suo giornalismo da terzo mondo e i suoi utili idioti, in questo è servita molto bene, solo qui e da nessun altra parte del mondo, ci siamo intrattenuti con l'idea che l'esistenza della banda Azov fosse un casus belli giustificato.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

#122
Citazione di: atomista non pentito il 08 Luglio 2022, 11:10:13 AMDa fonti dirette in Russia ( prendetele con beneficio di inventario perché ovviamente molto parziali , non e' un sondaggio) pare che le sanzioni a livello di base siano sopportate quasi meglio la' che qui , per quello che hanno prodotto. Pertanto il consenso verso l'operazione speciale ( per quanto possa essere imposto io non lo so) non ha subito regresso percepibile.
Quali sarebbero queste fonti? Spero non DiBattista.. Il fatto è che il supporto per l'operazione non è misurabile, non esiste neanche. Mi spiego: non so se hai visto in questi mesi, notizie di persone arrestate con un cartello bianco in mano, o che tenevano in mano un libro, o che stavano ferme su degli scalini senza dire niente. Sono anni che succede, e il primo impatto che se ne ha vedendo questo comportamento dalle forze dell'ordine è che stiano arrestando dei protestanti.. "intuendo" che stanno protestando, anche se non stanno facendo niente. E' vero solo parzialmente. Se andassi a Mosca per fare una manifestazione a favore dell'operazione, con la maglietta di Putin e la Z tatuata in fronte, verresti arrestato dopo dieci minuti. Il Cremlino non punta a domare il dissenso, ma a fermare qualsiasi iniziativa che parta dal basso, anche se fosse a favore di Putin, magari dopo verrai rilasciato, ma intanto ti portano via. Quindi quando si parla di "supporto per l'operazione" bisogna anche considerare che qualsiasi segno di supporto organizzato e pubblico a favore dell'operazione è timbrato dal Cremlino in anticipo. In una clima del genere, chiunque sostenga di avere il polso della popolazione e sapere cosa realmente sta pensando la gente.... o è un ingenuo o è in malafede. La maggioranza dei miei conoscenti direi che non ha cambiato atteggiamento, non ci voleva pensare prima, non ci vuole pensare ora.
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Ipazia

Citazione di: InVerno il 08 Luglio 2022, 15:43:39 PML'Italia, con il suo giornalismo da terzo mondo e i suoi utili idioti, in questo è servita molto bene, solo qui e da nessun altra parte del mondo, ci siamo intrattenuti con l'idea che l'esistenza della banda Azov fosse un casus belli giustificato.

Potrei dire che solo gli utili idioti filoNato possono riportare il reggimento Azov, con giurisdizione totale sulle aree critiche del'est ucraino e sede a Mariupol, alla sua originaria natura di banda filonazista per rivoluzioni colorate. I banditi, divenuti gerarchi, hanno fatto carriera dal 2014 e solo un giornalismo da leccastivali Usa lo può ignorare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

A proposito delle "infinite" risorse militari russe da immettere in donbass, risulta che un reggimento corazzato, sito stabilmente ai confini con la Finlandia, è chiaramente attrezzato per la guerra in mezzo al ghiaccio, sia stato trasferito, presumibilmente per andare in donbass. E' evidente che se i russi sono al punto da sguarnire il confine con la Finlandia, proprio ora che questa entra nella nato....

InVerno

Nel frattempo nel mondo degli "stan" c'è parecchio subbuglio, principalmente perchè sono stati tirati in mezzo al progetto "euroasiatico" russo. Il Kazakistan si è decisamente schierato con l'Europa e sta tessendo la tela commerciale per concretizzarlo, oltre che a fare riforme tese alla democratizzazione del paese. In Uzbekistan la questione sembra un tantino più complicata, sono infatti in corso una serie di proteste molto violente e numerose nella parte occidentale del paese, quella che viveva intorno al mare di Azov e che ora che il lago è stato asciugato per le piantagioni di cotone russe, si è impoverita a tal punto da averne le palle piene, compreso il fatto che il monarca Uzbeco gli ha negato il diritto costituzionalmente riconosciuto di secedere. I governisti uzbeki danno la colpa di queste rivolte all America Cremlino, che avrebbe istigato dei nazisti karpalki come forma di pressione per farli aderire al progetto euroasiatico. Sarà vero? Chi lo sa, ai monarchi non entrerà mai in testa che anche se fosse colpa di queste pressioni esterne, il terreno per far si che attechissero l'hanno creato loro per anni. Il progetto euroasiatico: fino all'altro giorno, se in Russia entrava un prodotto di contraffazione europeo era tanta festa, ma se era cinese ti beccavi l'arresto. Chissa se la stima russa per le plasticate cinesi è migliorata dopo il conflitto? Sono pronti a sostiture le centraline Siemens per le loro macchine estrattive (sanzionate) da milioni di dollari con la versione comunista? Se sì, possono cominciare a desecretare i loro dati sul commercio, oscurati da maggio, e farci vedere i volumi di questa comunione d'intenti, oppure pensano che ci fidiamo di DiBattista che dice di aver visto il fiorire di un nuovo blocco geopolitico perchè i ristoranti sono pieni? Fatti non quisquilie.
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atomista non pentito

Citazione di: InVerno il 08 Luglio 2022, 20:40:20 PMQuali sarebbero queste fonti? Spero non DiBattista.. Il fatto è che il supporto per l'operazione non è misurabile, non esiste neanche. Mi spiego: non so se hai visto in questi mesi, notizie di persone arrestate con un cartello bianco in mano, o che tenevano in mano un libro, o che stavano ferme su degli scalini senza dire niente. Sono anni che succede, e il primo impatto che se ne ha vedendo questo comportamento dalle forze dell'ordine è che stiano arrestando dei protestanti.. "intuendo" che stanno protestando, anche se non stanno facendo niente. E' vero solo parzialmente. Se andassi a Mosca per fare una manifestazione a favore dell'operazione, con la maglietta di Putin e la Z tatuata in fronte, verresti arrestato dopo dieci minuti. Il Cremlino non punta a domare il dissenso, ma a fermare qualsiasi iniziativa che parta dal basso, anche se fosse a favore di Putin, magari dopo verrai rilasciato, ma intanto ti portano via. Quindi quando si parla di "supporto per l'operazione" bisogna anche considerare che qualsiasi segno di supporto organizzato e pubblico a favore dell'operazione è timbrato dal Cremlino in anticipo. In una clima del genere, chiunque sostenga di avere il polso della popolazione e sapere cosa realmente sta pensando la gente.... o è un ingenuo o è in malafede. La maggioranza dei miei conoscenti direi che non ha cambiato atteggiamento, non ci voleva pensare prima, non ci vuole pensare ora.
Gente che ci vive

niko

#127
Citazione di: InVerno il 09 Luglio 2022, 11:23:01 AMNel frattempo nel mondo degli "stan" c'è parecchio subbuglio, principalmente perchè sono stati tirati in mezzo al progetto "euroasiatico" russo. Il Kazakistan si è decisamente schierato con l'Europa e sta tessendo la tela commerciale per concretizzarlo, oltre che a fare riforme tese alla democratizzazione del paese. In Uzbekistan la questione sembra un tantino più complicata, sono infatti in corso una serie di proteste molto violente e numerose nella parte occidentale del paese, quella che viveva intorno al mare di Azov e che ora che il lago è stato asciugato per le piantagioni di cotone russe, si è impoverita a tal punto da averne le palle piene, compreso il fatto che il monarca Uzbeco gli ha negato il diritto costituzionalmente riconosciuto di secedere. I governisti uzbeki danno la colpa di queste rivolte all America Cremlino, che avrebbe istigato dei nazisti karpalki come forma di pressione per farli aderire al progetto euroasiatico. Sarà vero? Chi lo sa, ai monarchi non entrerà mai in testa che anche se fosse colpa di queste pressioni esterne, il terreno per far si che attechissero l'hanno creato loro per anni. Il progetto euroasiatico: fino all'altro giorno, se in Russia entrava un prodotto di contraffazione europeo era tanta festa, ma se era cinese ti beccavi l'arresto. Chissa se la stima russa per le plasticate cinesi è migliorata dopo il conflitto? Sono pronti a sostiture le centraline Siemens per le loro macchine estrattive (sanzionate) da milioni di dollari con la versione comunista? Se sì, possono cominciare a desecretare i loro dati sul commercio, oscurati da maggio, e farci vedere i volumi di questa comunione d'intenti, oppure pensano che ci fidiamo di DiBattista che dice di aver visto il fiorire di un nuovo blocco geopolitico perchè i ristoranti sono pieni? Fatti non quisquilie.



A me sembra solo che ci sia gente a cui da' molto fastidio che ci sia chi, soprattutto tra le persone colte, dovendo per forza scegliere tra sentirsi eurasiano e sentirsi euroamericano, proprio "a pelle" non ci penserebbe su un secondo...

Eppure la nostra storia di lungo corso e' mediterranea, non atlantista.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

#128
Non mi troverai al convegno dei deterministi geografici, però è chiaro che esistono delle restrizioni geografiche nell'avere interessi comuni, vale tra americani ed europei, quanto tra asiatici ed europei. Mentre a Mosca le sanzioni colpiscono relativamente, essendo una città che si sostanzia dei tributi delle province, a San Pietroburgo le cose sono un pò più grigie, essendo una città tesa verso l'Europa e con un senso geografico, sarà simpatico raccontargli che da domani faranno affari a diecimila chilometri anzichè a cento, per ora non sta andando bene, ma chissà magari vedremo spostare la capitale a Vladivostok. Sono in trepidante attesa di vedere fatti, oltre ai proclami, per ora vedo solo allenze tra dittatorelli nel comune intento di bastonare i poveracci. Che importa se la maggior di essi producono materie prime? Il Brasile venderà il suo grano alla Russia e la Russia venderà il suo petrolio all'Iran, è l'economia circolare 2.0.

Nel frattempo in Sri Lanka le cose non stanno andando bene, è in corso una rivoluzione, la situazione era già grave da tempo, ma l'aumento del prezzo dei combustibili e del cibo ha dato la mazzata finale. O meglio, la mazzata finale in realtà l'ha data il climate change. L'idea di coltivare solo cibo biologico per legge ha drasticamente ridotto le produzioni, colpite inoltre dall'aridità, che ha asciugato anche i fiumi, su cui puntavano per l'idroelettrico, e se l'idro non funziona i prezzi del caro vecchio petrolio oggi non sono dei migliori. Volevano essere molto green, con idro+bio, non gli è andata benissimo. Il dinasta "euroasiatico" però l'acqua in piscina ce l'aveva, la signora dice che nella reggia c'era anche l'aria condizionata, ormai simbolo internazionale di chi non vuole la pace O:-)


Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

DiBattista continua a circolare sul territorio russo assicurando i suoi followers che le sanzioni non funzionano e che stanno facendo più male all'Europa. Viene da chiedersi se già che è lì non gli passi per la testa di comprare un giornale.. Due articoli molto interessanti usciti recentemente sulla Komsomol'skaja Pravda (non certo un giornale d'opposizione) mettono in luce le prospettive dell'import-substitution russo. Nel settore automotivo, visto il crollo del +90% di produzione e del +80% vendite, il giornale scherza [1] di essere entrato in possesso dei piani segreti per la nuova vettura composta interamente di pezzi non occidentali, la ecologica e rinnovabile "Lada Konina"


Mentre nel settore aeronautico la fantasia spazia su lidi forse meno ecologici ma perlomeno futuristici, cioè il glorioso ritorno degli idrovolanti [2] la sicurezza dei passeggeri è garantita dallo zio Vova.

Sarà un caso che il compagno di quello che gira in Russia a raccontare frottole, è quello che ha provato a far cadere il governo? Complimentoni.

[1]https://www.kp.ru/daily/27418/4617975/
[2]https://www.nsk.kp.ru/daily/27418/4616986/
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Ipazia

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anthonyi

Oggi Medvedev ha fatto un'altra sparata delle sue, dicendo che se l'Ucraina invade la Crimea la reazione russa sarà da "fine del mondo". 
E' interessante che i russi si preoccupino di quest'eventualita, evidentemente si rendono conto che il loro potente esercito ha qualche probabilità di essere sovrastato da quello ucraino. 

InVerno

#132
Fatto sta che i russi si sono accorti che le munizioni dell'USSR saranno pure infinite, ma l'artiglieria non tanto. Con la vita media di un cannone nuovo di zecca intorno ai 2.000 colpi, e con pochi cannoni nuovi di zecca, dopo due mesi dove i russi si bullavano di sparare 60.000 colpi al giorno, minimo 30 pezzi di artiglieria andavano fuori uso ogni giorno senza che gli ucraini facessero niente. L'artiglieria è ottima per sventrare case e sfruttare l'effetto sorpresa, ma una volta che una zona è sotto attacco i soldati si nascondono e si riparano, e sparare a raffica ha avuto più che l'altro effetto "terra bruciata" sui villaggi e sui campi di grano ucraini. Risultato di 60.000 colpi al giorno per mesi (numeri russi, che parossisticamente non si rendono conto di quanto sia grave e lo interpretano come una "prova di virilità") una sessantina di kilometri come guadagno netto sul fronte caldo. Al completo opposto gli HIMARS con una frazione infinitesimale di colpi, hanno ottenuto risultati eccellenti. Suppongo che al centro di comando NATO negli ultimi mesi si dorma i sogni più tranquilli da quando la NATO è stata creata.

A questo punto Putin ha 2-3 mesi per imbastire una tregua prima dell'arrivo del Generale Inverno ( ;) ) sfruttando il ricatto del gas per far si che gli europei spingano gli ucraini alla tregua, e continuando il "posturing" di "a noi le sanzioni fanno un baffo" (ma chiedere che vengano tolte come prerogativa di ogni dialogo) e "abbiamo ancora risorse infinite" (mentre al fronte Boris vorrebbe tornare a casa per rivedere i nipoti).
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anthonyi

Inverno, guarda che le munizioni russe non sono infinite, e sono soprattutto quelle il problema, non solo per l'artiglieria. Per l'attacco di myvolaiv di ieri sono stati usati gli s300, cioè dei terra aria anche di livello tecnologico pregevole, per un semplice attacco di terra, l'altro giorno usarono gli antinave, di questo passo smonteranno le ogive nucleari dai missili per poterli utilizzare nella guerra convenzionale. 

InVerno

Che siano a corto di razzi può essere, di proiettili di artiglieria classica invece non ci spererei troppo, probabilmente hanno subito dei danni con la ventina di depositi fatti saltare gli HIMARS, ma in generale penso che la quantità in riserva ereditata dall'URSS sia gigantesca, pur con dubbi e precauzioni riguardo a come sono stati mantenuti.. Poi c'è anche il fatto che i proiettili se vogliono li riproducono, probabilmente lo stanno già facendo, i cannoni di sostituzione all'artiglieria sovietica...mmm, più di una fonte sostiene che non siano più in grado di produrli, ma non saprei verificarlo, però è un processo molto più complicato e che non può impattare sul conflitto attuale.

Altra cosa che non posso verificare, è quanto mi ha riferito una fonte del Cremlino che stavo aspettando di contattare da mesi e sono riuscito solo settimana scorsa. Ho chiesto che aria tira, e il riassunto potrebbe essere "la maggior parte è convinta che andava fatto, pochi sono d'accordo sul come è stato fatto". A riguardo invece delle motivazioni della debacle della catena di comando, riporto una frase che mi sembra possa incapsulare incredibilmente bene i limiti di qualsiasi regime autoritario "sono stati scelti per quanto erano fedeli, non ci si poteva aspettare fossero anche intelligenti". Ovviamente sono un anonimo che riporta una presunta fonte anonima (ammiratore di Putin, tralaltro), non mi aspetto di essere creduto, anzi non dovreste, però non è neanche roba fantasmagorica, piuttosto quello che banalmente ci si aspetterebbe di sentire.
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